sabato, 7 Giugno 2025
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Fulmini e allagamenti: bomba d’acqua su Firenze

Una bomba d'acqua si è abbattuta su Firenze e provincia tra la serata e la notte di ieri. Sono stati segnalati nel territorio provinciale allagamenti diffusi e cadute di piante e rami. Particolarmente colpito  – fanno sapere dalla Provincia – il territorio dell'empolese. Sono caduti fino a 60 millimetri d'acqua nell'arco di un'ora. Alcuni automobilisti sono rimasti bloccati in sottopassi riempiti dall'acqua e soccorsi dai vigili del fuoco.

A FIRENZE

Un violento temporale si è abbattuto anche su Firenze con pioggia insistente, raffiche di vento, decine di fulmini e anche chicchi di grandine. Si sono verificate alcune mancanze d'acqua in città. La Protezione civile è rimasta al lavoro fino all’alba per i danni provocati dal maltempo della notte scorsa: come segnalato dalle previsioni meteorologiche della sala operativa regionale, infatti, dalle 22 di ieri sera e fino a mezzanotte in città si è scatenato un forte temporale con grandine e vento che ha provocato allagamenti e cadute di rami. La Protezione civile comunale ha schierato 11 squadre, di cui 8 di volontari, che hanno lavorato fino alle 4.30. In particolare l’attenzione si è concentrata su sette sottopassi allagati. In due casi due vetture erano rimaste bloccate e sono state tirate fuori senza danni ai conducenti. In via del Gignoro, tra l’altro, la vettura si era infilata nel sottopasso malgrado il semaforo rosso di allarme. Due alberi sono caduti al Galluzzo, di cui uno sul ponte bailey che conduce all’autostrada, e sono stati rimossi. Una ventina gli allagamenti di strade, tra cui viale Belfiore, viale Canova, Ponte all’Indiano, Ponte al Varlungo, piazza Leopoldo e Paolo Uccello, via Galliano, via Pistoise, via di Ripoli. Molti rami sono caduti per il vento, in particolare in zona Soffiano/via Domenico Veneziano, piazza Savonarola e via Desiderio da Settignano. Un guasto elettrico ha bloccato l’impianto di Publiacqua dell’Anconella causando la mancanza di acqua in diverse zone della città. La Protezione civile ha inviato sul posto un’idrovora per lo svuotamento di una sala allagata dell’acquedotto.

VIABILITA'

Per la caduta di una pianta è stata interrotta la circolazione fra Vallombrosa e Saltino. La Sala provinciale di protezione civile ha raccomandato, in occasione dei fenomeni, di restare nelle abitazioni ed evitare spostamenti.

Il centro buddista di Pomaia: il tibet in Toscana

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È un luogo caro ai grandi maestri. Il Dalai Lama ha scelto questa villa dalla torre merlata come “casa” durante il suo ultimo viaggio in Toscana. Due monaci tibetani hanno la loro dimora stabile nella tenuta di 4 ettari tra le colline pisane. Ma non chiamatelo monastero. Il centro buddista di Pomaia, l’Istituto Lama Tzong Khapa, è aperto a  tutti: ci sono monache e  monaci, laici e semplici visitatori.

Come visitare il centro buddista

Le porte del complesso, una villa padronale di fine Ottocento, si spalancano ogni giorno anche per chi vuole curiosare nei luoghi di meditazione, tra Buddha dorati, bianchi stupa (reliquiari che conservano oggetti sacri) e colorate bandierine delle preghiere. Meglio però, prima di varcare la soglia, spegnere il cellulare, lasciare le sigarette in macchina e usare un tono di voce pacato.  La domenica pomeriggio si svolgono visite guidate. Unica eccezione: i periodi in cui si svolgono ritiri meditativi.

Istituto Lama Tzong Khapa

Il Dalai Lama a Pomaia

Quest’anno il Dalai Lama è tornato per la quinta volta a Pomaia, per una visita privata al centro, in occasione del suo viaggio in Italia. La prima volta che si affacciò dai colli pisani era l’ottobre del 1982. Poi fece tappa qui nel 1990, sei anni dopo e nel dicembre 2001. L’istituto Lama Tzong Khapa, uno dei più importanti d’Europa per il buddismo tibetano, è visitato periodicamente anche da volti conosciuti, come l’attore Richard Gere e il cantautore Franco Battiato.

Un “master” in buddismo

Come loro, ogni anno migliaia di persone passano da qui per corsi di buddismo, di meditazione e programmi di studio. I masters programs possono arrivare a durare addirittura sei anni, con nove mesi di lezioni ogni dodici. I monaci del tetto del mondo sono arrivati in questa villa, 40 chilometri a sud di Pisa e a poca distanza dal mare, negli anni ’70.

I “gioielli” dell’Istituto Lama Tzong Khapa

La struttura, in passato residenza estiva di una famiglia fiorentina, è stata via via ristrutturata. Accanto alla torre che fa somigliare l’edificio a un castello, ci sono tanti dettagli che portano in oriente: la ruota delle preghiere conserva all’interno di un cilindro milioni di mantra impressi su  una micro pellicola; il giardino del tè è a disposizione per rilassarsi; i luoghi per meditare sono un piccolo e colorato gompa (tempio) ricavato in un ex cappella di famiglia e un secondo gompa all’interno dell’edificio principale. Quest’ultimo è stato ricostruito dopo essere stata distrutto da un incendio scoppiato a Pomaia nel 2008.

Centro buudista Pomaia Toscana

Il Buddha di Scorsese

Il centro buddista di Pomaia ha anche adottato una statua da film: l’imponente Buddha della compassione, 8 metri di altezza, usato da Martin Scorsese durante le riprese di Kundun. Per un anno e mezzo è stato sottoposto a una “cura ricostituente”, per renderlo resistente alle intemperie e collocarlo all’esterno l’istituto Lama Tzong Khapa.

Calcio storico, lettera aperta del sindaco Nardella

Lettera aperta del sindaco Nardella sul calcio storico, dopo la decisione di annullare il torneo 2014 prima della finale. Il primo cittadino ha scritto alla presidente del consiglio comunale Caterina Biti.
 
 

LA LETTERA INTEGRALE

 
Cara Presidente Biti,
 
come sa nella scorsa settimana ho preso la difficile decisione di annullare la finale del Calcio Storico Fiorentino di fronte ai gravissimi episodi di ripetuta violazione delle regole che hanno portato alla sospensione della seconda gara e ad una serie di ricorsi che avevano di fatto compromesso il risultato del campo della prima. La tensione montante che ha colpito sia la vigilia che lo svolgimento del torneo, come da molti rilevato, non ne ha consentito un suo epilogo in un clima agonistico di lealtà e correttezza come dovrebbe sempre accadere. La stessa commissione disciplinare, nel comminare sanzioni esemplari ai calcianti dei colori coinvolti nei comportamenti irregolari e rilevare lacune nel regolamento, ha stigmatizzato la degenerazione di un gioco che da confronto maschio si è trasformato in “vile gazzarra”. Tutto ciò conferma in me la convinzione, come ho detto fin dall'inizio, di lavorare da subito ad un nuovo capitolo del Calcio in costume che parta dalla riconquista dello spirito autentico di questa grande tradizione guidata da autorevoli personalità e da un generale ripensamento delle regole. Mi riferisco, ad esempio, al recupero di un bel gioco, aspro, ma sempre fondato sul rigoroso rispetto delle regole; alla partecipazione di calcianti effettivamente legati all'identità fiorentina e ai valori culturali, territoriali e comunitari che essa esprime; al coinvolgimento dell'intera città nei mesi precedenti la competizione attraverso manifestazioni culturali nei quartieri che prendano il posto delle solite insostenibili polemiche che rendono incerta fino alla fine l'iscrizione delle squadre. Anche il Calcio Storico come altre simboliche competizioni agonistiche deve essere esemplare e godibile da famiglie, giovani, e comunicare le qualità morali e sportive dei fiorentini agli appassionati e turisti che apprezzano con la loro presenza tra gli spalti lo spettacolo.
Per questi motivi Le propongo di aprire in tempi rapidi un confronto nel Consiglio Comunale, unico organo preposto alla scrittura delle nuove regole, con la finalità di rilanciare una manifestazione alla quale tutti noi siamo profondamente legati. Per favorire questo lavoro ho incaricato alcune personalità – Eugenio Giani, Luciano Artusi, Federico Bagattini, Michele Pierguidi – di redigere entro un mese una proposta di modifica puntuale del regolamento e di iniziativa culturale da offrire all'attenzione della Presidenza e del Consiglio. Tali personalità potranno contare sulle migliori energie presenti tra i vertici dei quattro Colori, che già in questi anni si sono adoperate per rilanciare i valori portanti del Calcio in costume, tra cui lo stesso Presidente dei Bianchi Marco Baldesi che ha avuto la cortesia di scrivermi. Sono infatti del tutto consapevole che non basta annullare la manifestazione e sanzionare i responsabili per risolvere problemi annosi, ma sia indispensabile realizzare un progetto nuovo come da molti auspicato. Un progetto che porti tutti i fiorentini a sentirsi davvero orgogliosi del Calcio Storico, che riporti questa manifestazione ad essere uno dei volti più belli e veri della tradizione storica popolare fiorentina, che ci faccia vivere ogni anno la sfida di San Giovanni con gioia e senso di appartenenza e non con l'ansia e il terrore dell'incertezza dell'evento e del rischio che questo finisca nell'ennesima gazzarra.

Al Puccini i giovani talenti del jazz

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Sarà il Brasile del jazz. Anzi, sarà come l'Olanda di questi mondiali: una squadra giovane, micidiale nel contropiede e soprattutto innovatrice sotto diversi punti di vista. Stiamo parlando dell'Orchestra Nazionale Jazz – Giovani talenti, il progetto curato dal Teatro Puccini di Firenze con il contributo della Regione Toscana, il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la collaborazione della Conferenza dei Direttori dei Conservatori di Musica.

L'ORCHESTRA

Obiettivo, lanciare un ensemble jazzistico con i migliori studenti dei Conservatori italiani. L'Orchestra c'è già ed è formata da 30 giovani musicisti che sono passati da una doppia selezione: prima sono stati scelti e indicati dai Conservatori dove studiano e poi hanno affrontato il “provino” vero e proprio che si è svolto ad aprile scorso nelle aule della Fondazione Siena Jazz. Oggi il progetto è stato presentato al Puccini e stasera alle 22, nello stesso teatro, la neonata Orchestra farà la sua prima prova ufficiale durante “Around Midnight”, una serata di improvvisazioni jazz diretta da Paolo Damiani, direttore artistico dell'ensemble jazz (le altre date saranno l'11 luglio, il 29 agosto e il 26 settembre, sempre a partire dalle 22: ingresso 10 euro con consumazione).

PUCCINI

“E' già un grande risultato aver creato un'orchestra nazionale di jazz composta da giovani provenienti da ogni parte d'Italia – ha detto il presidente dell'associazione Teatro Puccini, Guelfo Guelfi, durante la presentazione di stamattina – ma il bello inizia oggi: stiamo per togliere l'ancora  e partire per un viaggio che merita davvero di essere seguito”. Oltre a fare le prove, al Puccini l'Orchestra lavorerà su un repertorio di musiche originali composte per l'occasione. Poi ad ottobre, sempre a Firenze, la prova generale aperta e subito dopo partirà per una tournée che toccherà le principali città italiane. “Questo progetto – ha detto Renato Gordini, direttore generale dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, istituzione che ha dato un contributo alla realizzazione dell'idea dell'Orchestra Giovani Talenti  – è una piccola sfida che abbiamo voluto condividere per diverse ragioni: ha una forte valenza formativa, è rivolta al mondo giovanile, copre un settore interessante della musica che nel nostro territorio non è adeguatamente valorizzato, ha una impostazione imprenditoriale”.

DOCUMENTARIO

Alla presentazione dell'ensemble erano presenti il sindaco di Firenze Dario Nardella e l'eurodeputato Nicola Danti, mentre l'assessore regionale alla Cultura Sara Nocentini ha mandato un saluto e gli auguri di buon lavoro. “E' un progetto che come sindaco vorrei aiutare a far crescere – ha detto Nardella, violinista cresciuto al Conservatorio di Firenze – mettendo l'Orchestra in contatto con le istituzioni culturali e le tante realtà musicali di Firenze e della Toscana, ad esempio il Maggio Musicale Fiorentino”. Sulla formazione dell'ensemble di giovani jazzisti la regista Wilma Labate sta girando un film-documentario intitolato (provvisoriamente) “Mambo Italiano”, che sarà distribuito da Cinecittà Luce ed è prodotto dal Teatro Puccini e da Solaria Film con il contributo di Cft, la cooperativa di trasporto e logistica integrata che ha sede nel Mercato Ortofrutticolo di Novoli. “La nostra mission è dare lavoro – così il presidente di Cft Leonardo Cianchi spiega l'impegno della cooperativa nel progetto Orchestra nazionale Jazz Giovani Talenti – e la cultura (musica compresa) è un fattore di crescita economica, senza la quale è impensabile creare nuova occupazione”.
 

Guida per gli “under”: cosa fare in attesa di un lavoro in Toscana

Trovare un posto di lavoro in Toscana sta sempre più diventando una caccia al tesoro, soprattutto per i più giovani. Gli under 30 faticano a sbarcare nel mondo del lavoro e molti di loro vanno a infoltire l’esercito dei cosiddetti “Neet” (i ragazzi che non lavorano, non studiano e non cercano un posto). Ecco quindi le possibilità per le nuove generazioni in attesa (o in vista) di un’occupazione nella nostra regione.

Volontario per il servizio civile

È un’opzione scelta sempre più dagli under 30. Mentre attendono di trovare un lavoro, dedicano un anno al servizio civile volontario: partecipano a progetti che aiutano la collettività (ad esempio protezione civile, associazioni, cultura) e ricevono un rimborso spese da 433 euro al mese. Ai progetti del servizio civile nazionale (www.serviziocivile.gov.it) si aggiungono anche quelli  del servizio civile regionale per i giovani tra i 18 e i 30 anni.

Il nuovo bando regionale arriverà alla fine del 2014, intanto sono oltre 4mila i giovani toscani che dal 2011 a oggi hanno scelto la strada del servizio civile regionale.

Faccio un tirocinio (retribuito)

Niente occupazione? Meglio non restare con le mani in mano e imparare un mestiere sul campo. In Toscana i tirocini, previsti fuori dal percorso di studi universitari e fuori dal periodo di praticato, devono essere retribuiti con almeno 500 euro.

Attenzione, non si tratta di uno stipendio, ma di un rimborso spese. Per chi ha tra i 18 e i 30 anni, la Regione finanzia, tramite il progetto Giovani Sì, 300 dei 500 euro obbligatori (cofinanziamento valido anche per chi retribuisce i tirocini curricolari e i praticantati). Sono oltre 10mila in tutta la regione i tirocini ammessi al rimborso tra giugno 2011 e agosto 2013.

Mi metto in proprio

Se non trovo lavoro, lo creo. Per trasformare un’idea di business in realtà, meglio chiedere una mano. Il progetto Giovani Sì per gli imprenditori junior dà un aiuto “tagliando” gli interessi sui prestiti concessi dalle banche ai giovani imprenditori tra i 18 e i 40 anni e, senza limite di età, alle imprenditrici.

Per trovare invece un “nido” dove far crescere la propria baby-impresa esistono gli incubatori, strutture che offrono consulenze, spazi di lavoro, contatti e possibilità di far rete con altre giovani realtà. Si va dall’incubatore del Comune (incubatorefirenze.org), a quello universitario (iuf.csavri.org), fino ai privati (nanabianca.it).

Cercare lavoro in Toscana - centro per l'impiego. Foto Il Reporter

Foto: Il Reporter – GC

E 5 siti per trovare lavoro in Toscana

prenet.provincia.fi.it
Trovare un posto in un click
Le offerte di lavoro dei centri per l’impiego. È possibile inserire il proprio curriculum e candidarsi online per un posto.

www.progettotrio.it
Formazione gratuita online
Il sistema di web learning della Regione Toscana tanti corsi: dalle lingue all’informatica, anche con certificazioni riconosciute sul mercato.

www.informolavoro.it
Orientamento, formazione  e lavoro
Il sito della Provincia che racchiude tutte le info per chi cerca un’occupazione o vuole migliorare il curriculum con un corso di formazione.

www.giovanisi.it
Dai contributi per l’affitto ai tirocini retribuiti
È il portale del progetto Giovani Sì della Regione Toscana per aiutare l’autonomia dei giovani, con incentivi per le aziende e opportunità per under 30 e under 35.

www.linkedin.com
Il social network anti-disoccupazione
Sempre più aziende si affidano ai social per trovare canditati. LinkedIn è quello più conosciuto a livello internazionale e si sta affermando anche dalle nostre parti

Azzurri, “terremoto” in Brasile

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Prima la sconfitta sul campo, con la conseguente eliminazione. Poi la doppia dimissione, annunciata una subito dopo l'altra, del commissario tecnico Cesare Prandelli e del presidente della Figc Giancarlo Abete.

LA SCONFITTA

Non si è fatta mancare nulla ieri l'Italia del calcio, in una giornata che certo non sarà facile dimenticare. Perché nulla è andato per il verso giusto. Sul campo la squadra ha rimediato una sconfitta con l'Uruguay valsa l'eliminazione nella fase a gironi della manifestazione iridata, esattamente come quattro anni fa in Sudafrica. La sconfitta è arrivata con la squadra in dieci uomini dopo la contestatissima espulsione di Marchisio. Agli azzurri sarebbe bastato anche un pareggio per qualificarsi come secondi, ma il gol di Godin ha infranto il sogno di Prandelli & Co.

LE DIMISSIONI

E proprio Prandelli a fine gara ha sorpreso tutti, annunciando a caldo le sue dimissioni. “Sono responsabile del progetto tecnico, e dunque ho annunciato al presidente Abete, al vicepresidente Albertini e al direttore generale Valentini le mie dimissioni. Mi sembra giusto visto il fallimento del progetto”: questo è stato il ragionamento del commissario tecnico, che prima del Mondiale aveva rinnovato il suo contratto fino al 2016.

A CASA

Neanche il tempo di “digerire” le parole di Prandelli, che sono arrivate anche le dimissioni – irrevocabili – del presidente della Federazione Abete. L'Italia torna dunque a casa anzitempo e – soprattutto – senza troppe certezze. Ora c'è da ripartire, ma prima bisognerà dimenticare un Mondiale sbagliato.

I talenti che non fuggono: ecco i cervelli in patria

“Voglio provarci qui”. Altro che “in fuga”, lei è un cervello rimasto in patria. Con orgoglio. Lisa Gucciarelli, 32 anni, alle spalle una laurea in Progettazione e gestione di eventi, di varcare il confine non ne vuole sentir parlare. La sua sfida è a Firenze. 

Sarà per il campanilismo toscano”, si giustifica con un sorriso. Dice: “in passato ho lavorato sei mesi a Edimburgo, ma sono tornata in Italia con la volontà di rimanere e costruire qualcosa di concreto”.

Lisa, la sorella Sara, ingegnere 25enne, e un’altra Sara (Campani), 28 anni professionista del marketing, hanno creato Buru Buru, un sito di e-commerce che promuove piccole realtà artigianali e giovani designer.

Idea di successo

Nata nel dicembre 2012, in 2 anni e mezzo la società ha quadruplicato il fatturato, oggi raccoglie 250 fornitori (in principio erano cinque volte meno) e figura nell’elenco delle start-up innovative italiane. Dopo essere passata dall’Incubatore tecnologico fiorentino, nell’aprile 2013 la baby-azienda è finita nell’orbita di Nana Bianca, l’acceleratore di imprese che l’ex numero uno di Dada, Paolo Barberis, ha fondato a Firenze per dare una spinta alle nuove realtà 2.0.

Il team

“All’inizio era una pazzia, c’è voluto  tanto impegno ma ora riusciamo a garantire uno stipendio alle persone che lavorano dietro a questo progetto”, racconta fiera Lisa. Adesso sono arrivati giovani rinforzi: Paolo, l’unico uomo, è un grafico 24enne specializzato nel campo del web; Ambra, 29 anni, è la programmatrice di Buru Buru; Benedetta, ex stagista adesso “di ruolo”, cura i social e le relazioni con i fornitori esteri, in maggior parte spagnoli e inglesi.

Una sfida a Firenze

“Certo non siamo la General Electric – prosegue Lisa – non possiamo garantire un contratto a tempo indeterminato sicuro. È una scommessa, ma c’è anche grande soddisfazione nel creare un lavoro che ti piace”. È stato il precariato a far scattare la molla per tirare su un’impresa dal nulla. “Io e mia sorella eravamo stanche di passare da un contratto all’altro, senza tutele e poco soddisfatte delle occupazioni che svolgevamo – ricorda – avevamo bisogno di creare qualcosa di nostro”.

Il team di Buru Buru

Le difficoltà per chi si reinventa imprenditore

Un cammino non sempre così liscio: dal primo impatto con la burocrazia alla ricerca di risorse, gli ostacoli sono dietro l’angolo. “In Italia non è semplice trovare qualcuno che creda nella tua idea – ammette – sia a livello di investimenti sia per quanto riguarda collaboratori pronti a imbarcarsi in una nuova avventura come questa. Noi siamo state fortunate”. Per Lisa, però, la difficoltà più grande è stata un’altra, “raccogliere il coraggio per lasciare il percorso canonico: mi laureo, mando il curriculum, trovo un’azienda che mi dà un posto e uno stipendio ogni mese”.

“Non chiamatemi Ad”

Nel 2013 Buru Buru ha fatto il grande passo: da ditta individuale è diventata una srl, anche se le tre fondatrici ancora sembrano non averci fatto la bocca. “Ci sentiamo strane a parlare di presidente e amministratore delegato”, confessa Lisa, proprio lei che in Buru Buru è l’ad.

L’Estate Fiorentina, tra cinema e concerti

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L'Estate Fiorentina è servita. Tra cinema, musica live e teatro. E' stata presentata l’edizione 2014 della kermesse, che mette insieme un cartellone d’eventi di vario genere, dal cinema alla musica live, dal teatro alla danza e alle performance, mixando grandi nomi a compagnie più piccole e poco conosciute. Tra le novità, una vocazione “metropolitana”, che vuol coinvolgere nel cartellone anche i comuni limitrofi, e la centralità del parco delle Cascine.

L'ESTATE

L’Estate è stata presentata a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dal direttore artistico Stefano Boeri. “Siamo felici – ha detto il sindaco – della ‘firma’ dell’architetto Boeri per questa edizione, segno che Firenze è patrimonio di tutti e riesce ad attrarre personalità di prestigio per creare eventi e progetti sul territorio. Tra le novità di questa edizione, abbiamo deciso di dare un’impronta metropolitana, coinvolgendo i Comuni di Scandicci, Fiesole, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Impruneta e Bagno a Ripoli, incrociando i rispettivi cartelloni. Il nuovo soggetto della città metropolitana, infatti, non né solo l’ennesima alchimia istituzionale ma un grande progetto di comunità e territori che noi proviamo a costruire a partire proprio dagli eventi estivi”. “Inoltre – ha continuato Nardella – fa piacere che il parco delle Cascine tornerà protagonista di molti eventi. Contribuirà a delocalizzare la movida dal centro storico e a riempire di cultura anche quell’area della città e a combattere il degrado”.

BOERI

“L’Estate Fiorentina che abbiamo presentato – ha detto Stefano Boeri commentando la sua prima Estate fiorentina – è la conferma che le nostre città non sono solo scrigni preziosi di opere e architetture lasciate dal lungo tracciato della storia: sono anche delle fabbriche diffuse di cultura dal vivo. Siamo felici per il primo risultato ottenuto, in 3 settimane il bando per l’Estate ha raccolto quasi 300 progetti lanciati da più di 80 associazioni e gruppi e imprese creative.  Eventi, letture, performance, installazioni, incontri, concerti, spettacoli che ogni giorno accenderanno luoghi diversi della città e della sua area metropolitana e che saranno comunicati in modo da offrire a ogni abitante e visitatore di Firenze l’opportunità di costruirsi un suo programma di fruizione”. In merito agli eventi Boeri ha poi spiegato: “Ci saranno eventi di cultura diffusa e simultanea (sul modello di PianoCity e Bookcity), una Festa degli Alberi attirerà attorno al mondo vegetale e botanico (giardini monumentali, parchi, Cascine) i linguaggi e le cure della cultura e di una moltitudine di appassionati, amatori, esperti. Una Maratona notturna di letture di testi scritti dal Maestro e da suoi coetanei concluderà una giornata dedicata a Michelangelo che si svolgerà soprattutto nelle periferie della città per poi confluire nei luoghi celebri del genio rinascimentale. Anche i tanti turisti di Firenze avranno un ruolo importante grazie a  una campagna fotografica che inviterà i cittadini di Firenze a fotografare i turisti, ribaltando lo sguardo che questi ultimi dedicano alla città, aprirà –con ironia e sensibilità- una necessaria riflessione sulla natura potente e omologante del turismo di massa”.

PROGETTI

Per questa edizione sono stati presentati al Comune 83 progetti, tra i quali ne sono stati scelti 66, finanziati con 470mila euro. Tra i partner dell’Estate, Toscana Energia.

Calcio storico 2014, niente finale

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Il calcio storico 2014 finisce anzitempo: non si disputerà la finale prevista per martedì 24 giugno, giorno del patrono di San Giovanni.

L'ANNUNCIO

Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco Dario Nardella. “Mi scuso con i fiorentini ma, mio malgrado, devo prendere una decisione che non avrei voluto: la finale del calcio storico in programma per martedì non si disputerà. Il torneo di quest’anno è chiaramente compromesso da gravissime irregolarità. Le tensioni altissime di questi giorni hanno fatto mancare quel clima indispensabile di festa e correttezza nel quale è giusto che il calcio storico, la tradizione popolare più amata dai fiorentini, debba svolgersi”.

POLEMICHE

Nardella ha preso la sua decisione dopo l’incontro con il prefetto Luigi Varratta. Sia la prima che la seconda partita (disputate sabato 14 giugno e domenica 15) si sono contraddistinte per alcuni episodi che hanno portato a tre esposti collegati a una partita vinta a tavolino (quella di domenica) e a una partita (quella di sabato) a rischio annullamento (a causa della mancata uscita dal campo di un giocatore espulso dagli arbitri).

“NUOVE REGOLE”

“Sono profondamente deluso, come sindaco e come fiorentino, per il modo con cui si è svolto finora il torneo – ha continuato Nardella -. Qualunque ipotesi di sua continuazione non farebbe che aggravare una situazione già insostenibile. Ringrazio il prefetto e le forze dell’ordine per la collaborazione dimostrata e gli uffici del Comune per l’impegno profuso nel realizzare la manifestazione”. “Compito del Comune e della città – ha concluso il sindaco – è ora quello di rifondare il calcio storico con nuove regole per recuperare lo spirito autentico di una manifestazione che parla ai fiorentini e a tutto il mondo”. I biglietti venduti per la finale saranno rimborsati a partire da lunedì.

Cantieri del tram, via agli incontri

Tramvia, è iniziato il percorso di ascolto e informazione per i cittadini sui percorsi delle linee 2 e 3.

ASSEMBLEE

Il percorso ha preso il via ieri mattina nella sede del Quartiere 5, a Villa Pallini. All’assemblea con le categorie economiche e con i commercianti, molto partecipata, erano presenti gli assessori allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini, alle Grandi opere e alla viabilità Stefano Giorgetti, all’Ambiente e alla partecipazione Alessia Bettini, il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli, i consiglieri comunali Fabrizio Ricci, Cosimo Guccione e Niccolò Falomi e i tecnici del Comune. “Oggi non siamo venuti a raccontare che il periodo di apertura dei cantieri della tramvia sarà semplice – hanno detto gli assessori Bettarini e Giorgetti -. Siamo venuti a dire come, dove e quando i cantieri saranno aperti. E a capire quali sono le esigenze da affrontare insieme a cittadini e commercianti”. “È stata una bella assemblea – hanno aggiunto -, durante la quale ci sono state presentate proposte sulle quali lavoreremo: noi vogliamo limitare al massimo i disagi per i nostri cittadini, ma la tramvia va fatta, e rispettando i tempi previsti. È un impegno preso con gli elettori e che manterremo”.

INFOPOINT

Come ha spiegato l’assessore alla partecipazione Bettini, “le assemblee con i cittadini si terranno, di norma, una volta al mese e a breve sarà individuato un responsabile per ogni cantiere a cui i fiorentini potranno rivolgersi per chiedere informazioni e fare segnalazioni”. Sempre nell’ottica della massima informazione e vicinanza dell’amministrazione comunale ai cittadini, la prossima settimana saranno esposti nella sede del Quartiere 5 il cronoprogramma dettagliato dei cantieri delle due linee tramviarie da realizzare, le planimetrie dei tracciati, i rendering e sarà aperto al Parterre un Infopoint, dove sarà possibile visionare i progetti delle linee 2 e 3 della tramvia (planimetrie, rendering e cronoprogramma dei cantieri) e dove personale del Comune sarà a disposizione dei cittadini. Nel pomeriggio si è ppoi tenuto il secondo incontro della giornata con i cittadini, che hanno partecipato numerosi.