sabato, 7 Giugno 2025
Home Blog Pagina 1138

Oggi all’estero, domani chissà. Storia di un talento con la valigia

È martedì sera. Pietro prende una pentola e la mette sul fuoco. È da poco rientrato dalla clinica dove lavora part-time. Domani è un giorno di università. Mancano gli ultimi esami, piuttosto  impegnativi, per concludere il master alla British School of Osteopathy. “Se tutto va bene spero di finire ad agosto”, confida.

Ma ad aspettarlo ci sono altri dieci mesi sotto il Big Ben per un corso di perfezionamento. Per Pietro Susini, 29 anni a novembre, una laurea in Fisioterapia con il massimo dei voti all’Università di Firenze, sarà il terzo anno passato a Londra.

Cuore in Italia, ma testa oltre la Manica

“Ancora non so cosa farò dopo – confessa – mi piacerebbe tornare in Italia, ma vorrei tanto aprire una clinica mia ed è molto più semplice qui”. Il cuore lo riporterebbe indietro, le circostanze invece gli suggeriscono di restare. Spiega: “In Inghilterra ci sono meno ostacoli per ottenere un muto, anche se sei giovane; le pratiche burocratiche sono più agili e poi ci sono le tasse: al fisco britannico, come libero professionista, pago la metà rispetto a quello che verserei in Italia”. È ancora troppo presto per affrontare il capitolo “domani”, per non parlare del “dove”: Pietro preferisce affrontare il “qui e ora”.

La giornata tipo

Per il momento, dal lunedì al venerdì, si divide tra l’università e il lavoro di fisioterapista. Una parte del sabato la trascorre con i pazienti. Alcune volte nel weekend insegna equitazione, per arrotondare ma soprattutto per passione. Non è stato facile intercettare uno spazio vuoto nella sua agenda. “È piuttosto incasinata”, scherza. È arrivato a Londra nel marzo 2012, dopo un corso post laurea e tre anni di lavoro come fisioterapista a Firenze. Poi ha fatto le valigie per inseguire la sua professione.

Il perché della fuga

“In Italia, a livello accademico, la figura dell’osteopata è mal riconosciuta, sono rari i corsi full time – afferma –  in patria avrei impiegato almeno sei anni per concludere un master approfondito come quello che sto seguendo, tra le aule e una clinica universitaria”. Nel suo stesso anno di corso ci sono altri sei studenti: tre sono italiani come lui. La capitale del Regno Unito è una meta gettonatissima dai giovani che lasciano il Belpaese alla ricerca di un’occupazione o per studio.

L'esodo degli italiani all'ombra del  Big Ben

“Londra è una grande macchina che lavora, offre molte possibilità di trovare un impiego soprattutto con un livello di istruzione medio – racconta – ci sono frotte di italiani che lavorano come camerieri o lavapiatti: in alcuni quartieri ti sembra di essere dalle nostre parti”. Nel 2013, secondo il Ministero del Welfare britannico, 44mila nostri connazionali hanno chiesto il national insurance number, per poter lavorare oltremanica. Sono aumentati del 66 per cento rispetto all’anno prima. “Per le professioni come la mia c’è maggiore concorrenza – aggiunge – devi darti tanto da fare, ma vengono riconosciuti i tuoi meriti: più vali, più sali. Qui manca totalmente l’aspetto della raccomandazione o della conoscenza che ti consente di far carriera”.

Pietro davanti alla British School of Osteopathy

Caro-vita in salsa inglese

Abitare oltre confine non ha solo lati positivi. “Capisco che noi italiani avremmo molto di cui lamentarci ma non sono d’accordo con chi vede l’estero come fosse l’America – afferma – ci sono anche lati negativi”. Uno su tutti? La vita in riva al Tamigi non è economica, anzi. “Con quello che spendo per una singola – dice con un sospiro – a Firenze potrei permettermi un intero appartamento, tutto per me”.

L’estate di Muzzi & co. Tutta da ridere

0

Si fa per ridere. In un momento di crisi, economica e non solo, c'è chi – di professione – cerca di diffondere il buonumore.

Muzzi & co.

È il caso di Andrea Muzzi, che con la collaborazione del Teatro di Cestello e di una serie di colleghi, professionisti della risata, ha deciso di organizzare una rassegna del buonumore per rallegrare le serate estive di Firenze e dintorni.

Alla biblioteca Ragionieri di Sesto

Dal 23 giugno (fine al 21 luglio), va in scena alla biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino Italians ridens, serie di spettacoli che vedrà alternarsi sul palcoscenico lo stesso Muzzi, oltre a Andrea Kaemmerle, Alessandra Ierse, Nadia Puma e ancora Paolo Migone e Beppe Braida, tutti istrioni capaci di far ridere a crepapelle anche il meno avvezzo agli spettacoli comici.

Braida e la banda di Zelig

Si comincia il 23 con Braida – volto noto di Zelig e Colorado cafè – e si continua il 25 con Kaemmerle, che invece è più facile vedere recitare sui palcoscenici scricchiolanti del teatro. Il 30 giugno sarà la volta di un vero e proprio cult della coppia Andrea Muzzi-Massimiliano Galligani, “Due italiani veri”, un tira e molla di sketch che fa riflettere sui vizi e sulle virtù del popolo del bel paese, strappando al pubblico un gran numero di risate.

Le signore del buonumore e Paolo Migone

L'8 luglio è prevista una serata in rosa, che vedrà protagoniste la Ierse e la Puma, entrambe spassose reduci da diverse edizioni di Zelig off e Zelig Circus. Chiude in bellezza un altro toscanaccio esperto di buonumore, Paolo Migone, che si esibirà dal vivo il 21 luglio.

Informazioni

Tutti gli spettacoli cominciano alle 21:15, il biglietto costa 12 euro (10 per i soci Coop). Informazioni: [email protected]
 

“Esordio” del nuovo consiglio comunale: Biti eletta presidente

E' Caterina Biti, del Pd, il nuovo presidente del consiglio comunale di Firenze, che si è insediato ieri dopo le elezioni del 25 maggio scorso. Biti è stata eletta alla prima votazione (a scrutinio segreto) con 29 voti a favore e sette schede bianche. Vicepresidente vicario è Donella Verdi, Sel, esponente dell’opposizione, mentre l’altro vicepresidente è Giampiero Gallo (Pd), eletti in una successiva votazione, sempre a scrutinio segreto, con rispettivamente 12 e 23 voti favorevoli.

BITI

“Questo ruolo – ha sottolineato Biti – e la fiducia così larga che mi avete concesso mi fa avvertire una grande responsabilità e l’orgoglio di un grande onore. Il consiglio comunale è infatti la massima espressione della vita democratica della nostra città e da me ci sarà sempre grandissimo impegno e totale disponibilità e garanzia”. Biti ha poi ringraziato il sindaco Dario Nardella, la giunta, e il presidente comunale uscente Eugenio Giani.

GIUNTA

E sempre ieri il sindaco Dario Nardella ha comunicato in consiglio comunale la nuova squadra di giunta: gli assessori saranno dieci, cinque donne e cinque uomini. Ecco i nomi:

Cristina Giachi, vicesindaco con deleghe a Educazione, Università e ricerca;
Federico Gianassi, assessore a Organizzazione e personale, Lavoro, Decentramento, Trasparenza e semplificazione;
Elisabetta Meucci, assessore a Urbanistica e Politiche del territorio, Patrimonio non abitativo;
Stefano Giorgetti, assessore a Lavori pubblici e grandi opere, Viabilità e manutenzione, Trasporto pubblico locale;
Sara Funaro, assessore a Welfare e sanità, Accoglienza e integrazione, Pari opportunità, Casa;
Lorenzo Perra, assessore a Bilancio, Partecipate, Fondi europei, Innovazione tecnologica e
sistemi informativi;
Nicoletta Mantovani, assessore a Cooperazione e relazioni internazionali;
Giovanni Bettarini, assessore a Sviluppo economico, Turismo, Città metropolitana;
Alessia Bettini, assessore ad Ambiente e igiene pubblica, Decoro urbano e Partecipazione;
Andrea Vannucci, assessore allo Sport.
Le deleghe a Cultura, Polizia municipale, Servizi demografici e Sicurezza urbana restano al sindaco.

Un anno in viola: scatta la campagna abbonamenti

Scatta la campagna abbonamenti viola. Parte ufficialmente oggi, martedì 17 giugno, la campagna abbonamenti della Fiorentina per la stagione 2014/2015. Non mancano le novità, tra cui il nuovo settore coperto in Maratona e le tariffe promozionali per giovani e gruppi. Inoltre è in vendita anche un mini abbonamento per le partite di Europa League.

NOVITA'

Tra le novità, dicevamo, quelle che riguardano il Parterre di Maratona. I vecchi posti – spiega la società viola – lasceranno il posto a nuove e più confortevoli sedute. I settori più centrali verranno coperti nella loro parte superiore (file 3,4,5 dei settori PM3, PM4, PM5, PM6) andando a creare un nuovo settore: il Parterre di Maratona Coperto. Grazie poi allo spostamento del Settore Ospiti, che “slitterà” verso la Curva Ferrovia, risulteranno acquistabili a tutti gli effetti anche gli abbonamenti in MAF, con un ampliamento sostanziale del settore di Maratona.

DATE

Quanto ai tempi di sottoscrizione delle tessere, dal 17 giugno al 3 agosto sarà attiva la vendita in prelazione dedicata ai vecchi abbonati, con la possibilità di accedere alla tariffa dedicata “ridotto abbonato”.

TIPOLOGIE

Tra le varie tipologie di abbonamento ci sono quelle “ridotto under 18” e “ridotto insieme”. Ma sono tante le novità in arrivo: per scoprirle si può visitare il sito ufficiale della Fiorentina.

Una Firenze mozzafiato dalla torre di San Niccolò

Riapre la torre di San Niccolò, tra i punti di osservazione privilegiati della città, un occhio sullo spettacolo di Firenze.

LA RIAPERTURA

Come ormai consuetudine dal 2011, anno in cui per la prima volta la Torre di San Niccolò è stata aperta al pubblico dopo un importante intervento di restauro, anche quest’anno il monumento sarà visitabile dal prossimo 24 giugno fino al 30 settembre. L’accesso sarà possibile (in forma accompagnata) tutti i giorni all’ora del tramonto, dalle 17 alle 20 ogni mezz’ora. Il personale offrirà al pubblico di ogni età un racconto che, tappa dopo tappa, consentirà di comprendere la storia e le funzioni della torre fino a giungere in cima, da cui sarà possibile godere di una spettacolare vista sulla città di Firenze.

LE VISITE

La torre di San Niccolò racconta infatti della possente cerchia di mura che sul finire del XIII secolo viene edificata per “fortezza e bellezza della cittade” come la definì il Villani: la nuova cinta muraria, progettata da Arnolfo di Cambio, avrebbe meglio difeso la città e avrebbe incluso anche le nuove aree urbane; le porte – fra cui quella di San Niccolò – avrebbero consentito un accesso regolato all’interno e favorito un pronto avvistamento dei nemici. Nell’Ottocento le mura medievali vengono distrutte, a eccezione di un breve tratto in Oltrarno e delle porte, appunto, oggi vere e proprie “isole architettoniche” nel tessuto cittadino. Il servizio, promosso dal Servizio Musei del Comune di Firenze, è a cura dell’Associazione Mus.e. e viene svolto in lingua italiana, inglese, francese e spagnola.

Gli arazzi tornano nel salone de’ Dugento. Grazie a Gucci

Ci sono voluti trenta anni e un numero infinito di ore di lavoro, ma alla fine il ciclo di arazzi cinquecenteschi (realizzati dai fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karches su cartoni di Bronzino, Pontormo e Francesco Salviati) di proprietà del comune di Firenze che riproducoono le “Storie di Giuseppe ebreo”, sono tornati alla loro bellezza originale.

Il restauro degli arazzi

All'intervento, che è stato portato a termine dall'equipe di restauratori dell'Opificio delle pietre dure che lavora nel laboratorio della sala delle bandiere, all'ultimo piano di Palazzo Vecchio, hanno contribuito l'Ente cassa di Risparmio di Firenze, la cassa di risparmio di Firenze e in ultima battuta la maison Gucci, che ha destinato il 50% degli incassi del vicino museo, con sede nel palazzo della mercanzia, al ripristino di alcune opere fiorentine e che ha contribuito con 340mila euro all'operazione arazzi.

Dieci capolavori a rotazione

I dieci capolavori non verranno però esposti all'unisono, “sono opere d'arte molto delicate” , spiega il soprintendente dell'Opificio Marco Ciatti, che ha presentato la conslusione dell'intervento insieme al sindaco dario Nardella, alla soprintendente al polo museale Cristina Acidini e executive vice presidente di Gucci Micaela le Divelec Lemmi. “Ma soprattutto – aggiunge Ciatti – non erano fatti per stare costantemenete attaccati alle pareti. Erano destinati ad essere esposti per un periodo, magari in occasioni importanti, proprio in virtù della loro fragilità”.

Rari e molto delicati

In sostanza verranno esposti uno alla volta, con “turni” di qualche mese ciascuno, e poi riposti con cura nella sala delle bandiere. L'idea iniziale, ancora lla studio dei tecnici, era di esporne due alla volta, ma “ognuno di loro è talmente bello e importante – ha detto la soprintendente Acidini – che rischierebbero di rubarsi la scena l'uno con l'altro”.

La grandezza di un capolavoro

Il primo ad essere messo in mostra è “L'incontro di Giuseppe con il padre”, un capolavoro di quasi 26 metri quadrati (5,70 di altezza per 4 metri e cinquanta di larghezza), per restaurare il quale ci sono voluti tre anni e 16mila ore di lavoro.

 

 

Una gallina per te, anzi due

0

Una gallina in dono, anzi due. E' l'originale “idea – regalo” dell'Unione dei Comuni del Valdarno e della Valdisieve, che hanno deciso di dare in affidamento a tutte le famiglie del territorio che ne faranno richiesta due esemplari di pennute ovaiole. Un progetto di educazione ambientale che da un lato aiuterà a ridurre la quantità di rifiuti organici vegetali, gli scarti alimentari provenienti da frutta e verdura di cui le galline si nutrono con sommo piacere. E che dall'altro insegnerà a prendersi cura degli animali, ad accudirli, conviverci e rispettarli. Senza contare, poi, il non indifferente vantaggio di avere ogni giorno in tavola qualche ovetto fresco, nutriente e davvero “a chilometro zero”.

ADOTTA DU' GALLINE

Il progetto si chiama “Adotta du’ galline” e per comprenderne i vantaggi basta pensare ad alcuni numeri. La quantità media annua di sostanza fresca vegetale di scarto dalle nostre tavole, che può essere consumata e smaltita da 2 galline ovaiole, è di 140 chili. Le galline ricambieranno la cortesia con 300 uova in 12 mesi, il cui mancato acquisto porterà al risparmio di 3 chili di rifiuti tra plastica e cartone.

IL KIT DEL BUON ALLEVATORE

Certo, non ci si può improvvisare allevatori, né prendere alla leggera l'adozione. Servono impegno, amore e costanza. Serve uno spazio adeguato dove far alloggiare le gallinelle. E a tale riguardo l'Unione dei Comuni mette paletti severi: le galline vanno allevate a terra, con un minimo di spazio aperto. E' vietato nel modo più assoluto l'allevamento permanente in gabbia. I volatili inoltre dovranno essere adottati per un minimo di due anni.

PER FARE DOMANDA

Per farsi avanti e candidarsi a potenziale “allevatore familiare” c'è tempo fino al 31 luglio.  Le manifestazioni d’interesse possono essere presentate con l’apposito modulo (scaricabile sul sito dell'Unione dei Comuni) oppure contattando l’Ufficio agricoltura dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve (via XXV aprile 10 Rufina, 0558396636-0558396624, [email protected]).

Bypass Cascine del Riccio, via ai cantieri

Bypass delle Cascine del Riccio, è conto alla rovescia. Si apriranno all'inizio di luglio i cantieri dell'opera attesa da lunghi anni dalla cittadinanza per alleggerire il traffico nel centro abitato. L'obiettivo è terminare i lavori in sedici mesi, entro novembre 2015. Costo dell'operazione cinque milioni di euro, a carico di Autostrade.

IL SOPRALLUOGO

Stamani la presa di possesso delle aree da parte del Comune, con il sopralluogo sul posto del sindaco Dario Nardella e l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, accompagnati dai tecnici . “Oggi – dice il sindaco Nardella – prendiamo possesso dell’area con la certezza di iniziare i lavori del bypass nella prima settimana di luglio”.

IL BYPASS

La nuova viabilità di Cascine del Riccio fa parte degli accordi procedimentali con Autostrade legati alla realizzazione della terza corsia autostradale Firenze Sud-Firenze Nord. Si tratta di un’opera già di competenza di Autostrade per l’Italia Spa, ma per la quale non erano stati ancora affidati i lavori al momento della sottoscrizione dell’accordo del 1999. Per questo motivo i lavori rientrano tra quelli realizzabili direttamente da Palazzo Vecchio con oneri a carico di società Autostrade.

UN'OPERA ATTESA DAL '98

“Avevamo un impegno per realizzare il bypass di Cascine del Riccio, che gli abitanti aspettano dal 1998 – aggiunge  Nardella – Ora siamo pronti per l’apertura dei cantieri. Il tempo previsto per il completamento del bypass è di 16 mesi. Il costo è di 5 milioni di euro, oltre al milione e mezzo di euro che è stato già investito in opere propedeutiche da società Autostrade”.

Nelle prossime settimane, Nardella, Giorgetti e il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito incontreremo gli abitanti per illustrare nel dettaglio le modalità di esecuzione dei lavori e l’impatto dei cantieri sulla viabilità. “Con il bypass – dice ancora il sindaco – daremo una risposta definitiva attesa da tanto tempo agli abitanti di Cascine del Riccio che non avranno più il traffico pesante e il traffico urbano che attraversano l’abitato. In questo punto più lontano dal centro di Firenze al sud al confine con Bagno a Ripoli e Impruneta continuiamo il nostro tour delle periferie della città con la convinzione che da qui debba ripartire la riqualificazione urbana di tutta Firenze e della Firenze metropolitana”.

Il Battistero veste Pucci

0

Un tripudio di colori che ricordano le più belle e divertenti stampe firmate dal marchese della moda, Emilio Pucci. In occasione di Firenze hometown of fashion, l'eventi che durante i giorni di Pitti Immagine uomo celebrerà i 60 anni del Centro di Firenze per la moda italiana, la maison fiorentina ha deciso di “vestire a festa” uno dei luoghi simbolo della città.

Tutti i colori del marchese Pucci

Giallo, nero e rosa i colori preponderanti, insieme a grafiche e disegni che rendono le impalcature che cincondano il monumento, in corso di restauro, molto più fashion del solito.

I nonni del Bobolino ballano “Happy”

Una danza sfrenata sulle note di “Happy”. Qualcuno tiene il tempo col bastone. Qualcun altro interrompe la partitina a carte per farsi contagiare dal ritmo. Altri ancora intonano il motivetto battendo le mani. Il tutto ripreso dalle telecamere e raccolto in un video clip che sulla rete sta già diventando virale.

Forever Happy

Protagonisti sono ballerini d'eccezione: le signore e i signori ospiti della residenza per anziani dell’Arciconfraternita della Misericordia “Il Bobolino” di Firenze. La clip racconta alcuni momenti di vita quotidiana all'interno della struttura: il tè delle cinque, la sfida a biliardo, un allenamento in palestra, un ''salto'' dal parrucchiere. Il tutto a suon di musica e a passo di danza sulla hit di di Pharell Williams, per quello che alla fine risulta essere un inno alla gioia di vivere che non invecchia con il passare del tempo.

 

L'IDEA

Il video nasce da un'idea dell’emittente fiorentina Radio Firenze che lo userà per lanciare il suo nuovo promovideo “Forever Happy”. A realizzarlo il videomaker Matteo Gazzarri. “L'idea è nata dalla viralità della canzone tormentone dell'anno – spiega Leonardo Canestrelli, direttore artistico di Radio Firenze – e, dopo una prima ipotesi di girarne uno a Firenze, abbiamo ritenuto che  fosse in linea con i nostri valori di emittente giovane ma attenta alla società che la ascolta, ambientarlo all'interno di una residenza per anziani. Abbiamo voluto giocare sul concetto di ‘radio giovane’ indipendentemente dall’età perchè ci siamo accorti che questi… anziani, per certi aspetti riescono a sviluppare molto meglio di tanti di noi, il concetto di felicità e di gioia di vivere. E, come è evidente dal video, sono riusciti a trasmettere allo spettatore una vitalità incredibile. Un grazie particolare alla struttura che li ospita, al personale che li segue e all’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze”.

UN INNO ALLA GIOIA

“Siamo molto contenti che questa nostra struttura dedicata agli anziani abbia attirato l’attenzione dei giovani – ha detto Andrea Ceccherini Provveditore della Misericordia di Firenze – Ci piace sapere che i nostri ospiti abbiano ancora tanta energia vitale e si siano prestati in modo scherzoso a partecipare a questo video”.