La Ngm chiude la regular season con una vittoria
Pioggia nel weekend in Toscana. E torna la neve
Toscana, ecco il meteo previsto nel fine settimana.
LE PREVISIONI. Sabato, spiega il Lamma, sono previsti piogge e rovesci sparsi su centro-nord. Peggiora in serata sul nord ovest. Domenica temporali in nottata e mattina. E ancora, continua il Lamma, sabato deboli nevicate sulle cime, 1600-1700 metri la sera. Domenica neve a 1300-1500 metri in nottata, fino a 800 metri la sera.
SABATO. Ecco le previsioni del Lamma più nel dettaglio. Sabato 22 marzo atteso un cielo “tra nuvoloso e molto nuvoloso con addensamenti più consistenti sulle zone centro-settentrionali, in particolare sul nord-ovest. Precipitazioni sparse, generalmente deboli, più probabili nella prima parte della mattina e dal pomeriggio ed in intensificazione serale. Neve sulle cime appenniniche in calo di quota in serata fino a 1500-1600 metri. Temperature: minime in lieve aumento, massime in lieve calo”.
DOMENICA. Domenica 23, in Toscana previsto un tempo “molto nuvoloso durante la notte ed in mattinata con precipitazioni a carattere di rovescio o temporale. Tendenza a miglioramento sulle zone costiere già in mattinata. Nel pomeriggio poco o parzialmente nuvoloso con rovesci in particolare sul nord-ovest e quota neve in calo fino a 1000 metri. In serata nuova intensificazione delle piogge sulle zone occidentali e possibili nevicate fino a 800 metri in Appennino. Temperature: minime in diminuzione (probabilmente si registreranno in tarda serata), massime in ulteriore calo”.
Pd, domenica le primarie per la scelta del candidato sindaco
Sono in programma domenica 23 marzo le primarie del Partito Democratico, per scegliere il candidato sindaco di Firenze. In corsa ci sono Iacopo Ghelli, Alessandro Lo Presti e Dario Nardella.
CHI PUO’ VOTARE. Si potrà votare dalle 8 alle 20. Hanno diritto di voto alle primarie tutti i cittadini, italiani e stranieri, che abbiano compiuto 16 anni e che siano residenti nel Comune di Firenze. I cittadini stranieri residenti – viene spiegato – potranno votare presentandosi al proprio seggio con il permesso di soggiorno e la tessera elettorale.
COME. Per votare bisogna recarsi al seggio con un documento di identità e la tessera elettorale, e versare un contributo di due euro per le spese. Gli iscritti al Pd non dovranno versare il contributo.
SEGGI. Coloro che per motivi fisici sono impossibilitati a recarsi ai seggi ma che vogliono votare, possono farlo al proprio domicilio, facendo richiesta entro le 20 di venerdì 21 marzo all’indirizzo mail [email protected]. Per conoscere tutti i seggi, si può consultare il sito internet del Partito Democratico fiorentino.
Tornano le Giornate Fai di Primavera: appuntamento il 22 e 23 marzo
Sabato 22 e domenica 23 marzo sono le date della XXII edizione delle Giornate FAI di Primavera, divenute ormai una piacevole e collaudata tradizione italiana per celebrare l’arrivo della stagione fiorita. Il Fondo Ambiente Italiano è un’associazione no-profit nata nel 1975, che si occupa di tutela e valorizzazione del territorio, educazione e sensibilizzazione della collettività al rispetto e alla cura dei patrimoni artistici e paesaggistici e di vigilanza e intervento attivo sul territorio. Per quanto riguarda il territorio toscano, da anni ormai FAI collabora con la Regione, con la quale ha promosso iniziative di grande valore e partecipazione.
PROGRAMMA XXII EDIZIONE. In Toscana quest’anno il catalogo delle aperture sarà molto vario e offrirà beni di notevole importanza storica e artistica. Ad Arezzo, sabato 22 dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00, sarà possibile avere una visita guidata del Palazzo del Genio Civile, ed a Monterchi (a pochi chilometri dal capoluogo di provincia aretino, nelle stesse fasce orarie) si potranno ammirare capolavori artistici ed architettonici quali la Madonna del Prato, il Museo delle Bilance, Palazzo Marzocchi, la Chiesa di San Simeone, la Pieve di Sant’Antimo, la Pieve di San Michele Arcangelo di Padonchia e la Pieve di San Michele Arcangelo di Pianezza (a 5 km da Monterchi). Inoltre, sia sabato che domenica, sarà possibile visitare gratuitamente la Casa Museo Ivan Bruschi. Proseguendo in ordine alfabetico, nel finesettimana Firenze metterà a disposizione dei visitatori Palazzo Venturi-Ginori, il Palazzo del Rettorato, il Palazzo dell’Arte dei Beccai e, a Scandicci, il Castello dell’Acciaiolo. A Grosseto saranno fruibili, sabato 22, la Torre di Buranaccio (Capalbio), un interessante iter per il centro storico di Sovana e la necropoli del Parco Archeologico “Città del Tufo”, sempre a Sovana. Domenica, invece, a Sorano sarà in scena l’evento “Città del Tufo. A spasso nella storia”, ma solo per gli iscritti FAI. Per quanto riguarda Livorno, poi, sarà possibile visitare la Grande Cisterna del Poccianti (riservata agli iscritti) e il Palazzo De Larderel, entrambi aperti per entrambi i giorni dedicati al FAI. Lucca, dalle 11.00 alle 17.00 di entrambe le giornate, offrirà ai soli iscritti la splendida visuale viareggina di Villa Borbone. Pisa, invece, agli iscritti darà la possibilità, sabato 22, di visitare il Palazzo Arcivescovile, mentre domenica 23 offrirà a chiunque voglia sfruttare l’occasione un viaggio per i luoghi dell’ex Repubblica Marinara, seguendo l’intinerario de “La Terzana”. Prato e Pistoia, unite per l’occasione, riservano agli iscritti le visite della Chiesa e del Monastero di San Piero Maggiore, i Giardini delle Terme di Montecatini e l’ingresso mattutino (dalle 10.30 di sabato) ad i Chiostri ed Orti dell’antico Convento – Conservatorio di San Niccolò. Aperte a tutti, invece, saranno le visite pomeridiane del 22 marzo e tutte quelle del 23 dello stesso Convento – Conservatorio. Infine, per quanto concerne la provincia senese, per entrambe le giornate sarà possibile visitare l’Oratorio della Compagnia della Santissima Trinità, la Chiesa di San Raimondo al Refugio, la Chiesa di San Giacinto, la Chiesa di Santo Spirito, l’Oratorio della Chiesa di San Gaetano di Thiene, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e la Posta Medicea “Osteria Grossa” di Radicofani.
FIRENZE. Facendo un focus sul capoluogo toscano, si può notare quante meraviglie artistiche ed architettoniche fiorentine tendano a sfuggire agli occhi anche più attenti. Palazzo Venturi-Ginori, sede del Liceo Francese Fiorentino, adesso è adibito come scuola per bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni, ma al suo interno ci sono gioielli d’arte come un salone interamente affrescato con i ritratti degli intellettuali d’epoca cinquecentesca, su commissione di Bernardo Rucellai. Il Palazzo del Rettorato, invece, ha al suo interno sale splendide quali l’Aula Magna (nella foto), la Sala del Senato Accademico e la Sala del Consiglio; l’intero edificio fu voluto e finanziato da Niccolò da Uzzano, con l’intento di realizzarvi un collegio che, però, non fu mai aperto. Fu, poi, Cosimo I De’Medici a volere la costruzione del Palazzo dell’Arte dei Beccai, dietro a un suggerimento del Vasari, che intendeva creare uno spazio in cui gli artisti dell’epoca potessero sentirsi emancipati. Nacque, insomma, per tutelare l’arte ed ancora oggi contiene al suo interno opere di gran pregio e valore, come la “Madonna” del Pontormo. Il Castello dell’Acciaiolo di Scandicci, invece, è un’importante costruzione che passò per le mani di molte famiglie nobili fiorentine, prendendo però il proprio nome da quella degli Acciaioli, che ne detennero la proprietà per più di tre secoli. All’inizio del Novecento fu acquistato dal Comune di Scandicci, che lo restaurò interamente e lo rese fruibile dai suoi cittadini.
COME PARTECIPARE. Chiunque può prender parte alle Giornate FAI di Primavera, iscrivendosi alla Fondazione, pagando un contributo libero durante le visite o mandando un sms da 1 euro al numero 45595. Un trattamento privilegiato viene offerto agli iscritti FAI, tuttavia sarà possibile iscriversi direttamente sul posto: a chi lo farà verranno dedicate visite esclusive.
Una nuova casa per novantanove tartarughe abbandonate
Una nuova casa per quasi cento tartarughe abbandonate e salvate dal Comune.
ABBANDONI. Nei mesi scorsi, i tecnici della Direzione Ambiente del Parco degli Animali di Ugnano avevano ritrovato e raccolto decine di tartarughe d’acqua abbandonate, presumibilmente da privati cittadini, in vasche di proprietà dell’amministrazione. Gli animali erano stati sistemati nelle due vasche dell’ex zoo delle Cascine, per alimentarli e tutelarli in attesa di una collocazione più idonea, separando i maschi dalle femmine per evitare il loro proliferare.
IL VIAGGIO. Stamani le tartarughe, in tutto 99 esemplari, hanno intrapreso il viaggio verso la loro nuova e definitiva casa: un mezzo della Vab (Vigilanza antincendi boschiva) in appositi contenitori le ha trasportate al Centro Ittiogenico del Trasimeno, individuato dal Comune su suggerimento di alcuni cittadini e disponibile a ospitare questi animali. Tra i 99 esemplari erano presenti anche 5 trachemys scripta elegans (le cosiddette tartarughe dalle orecchie rosse) classificate tra le 100 specie esotiche più invasive al mondo e concausa della diminuzione degli esemplari autoctoni.
ANIMALI. “Anche con piccoli ma significativi interventi come questo – sottolinea l’assessore all’Ambiente Caterina Biti – prosegue l’impegno dell’amministrazione nella tutela di tutti gli animali presenti sul nostro territorio. E’ fondamentale però la collaborazione dei cittadini che, tra l’altro, devono sapere che l’abbandono delle tartarughe è un reato perseguibile penalmente”.
I dieci anni dell’Incubatore tecnologico di Firenze
“Gli incubatori potenziano le professionalità e le energie dei giovani che escono dalle università, danno un supporto materiale e di servizi alle nuove imprese che nascono e accelerano il loro turn over. E’ più che mai opportuno insistere su questo fronte perché per sconfiggere la crisi economica dobbiamo creare le migliori condizioni possibili perché nascano nuove imprese”. Lo ha detto il vicesindaco Dario Nardella, intervenendo al convegno sui dieci anni dell’Incubatore tecnologico di Firenze. L’iniziativa si è svolta in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio, con la partecipazione tra gli altri del presidente della Camera di Commercio Vasco Galgani, del presidente di Confindustria Firenze Simone Bettini e di Lorenzo Petretto, direttore dell’Incubatore e della Scuola di Tecnologie Industriali che gestisce la struttura.
L’INCUBATORE. L’Incubatore è nato nel 2004 nei locali della sede di via della Sala, a Firenze Nord, con l’obiettivo di facilitare la nascita e l’avvio nel territorio fiorentino di progetti di impresa innovativi. La struttura fornisce da un lato percorsi di formazione manageriale, servizi e consulenze, mentre dall’altro mette a disposizione infrastrutture tecnologiche e multimediali (15 spazi fisici di lavoro, sale riunioni e servizi di segreteria condivisi per oltre mille mq totali). Nel 2011 l’Incubatore si è poi ampliato con il Parco urbano dell’innovazione nel complesso delle Murate con nove nuovi spazi dedicati alle imprese operanti nel settore delle tecnologie per i beni culturali.
OBIETTIVI. Il principale obiettivo dell’Incubatore fiorentino è quello di dare a tutti la possibilità di provare a sviluppare un progetto di impresa offrendo i servizi di base necessari allo sviluppo dell’idea di business e alla valutazione della sua fattibilità. Da qui le attività di formazione, mentoring e networking attivate per garantire la possibilità di provare a fare imprese aiutando i primi passi e facilitando l’ingresso di altre strutture capaci di supporto anche nella fase di finanziamento e investimento. Per accedere alle strutture c’è un bando e alcune call specifiche per la valutazione dei candidati e dei progetti. Il ciclo di attività prevede una fase di ‘preincubazione’, dove viene studiato il progetto e la sua relativa fattibilità sia economica che commerciale; l’incubazione vera e propria, quando il progetto diventa azienda e viene ospitato dentro la struttura; e la fase di aggregazione, con l’avvio dell’uscita dalla struttura.
NUMERI. In dieci anni sono state analizzate 220 domande e 160 progetti e sono state create 48 startup, di cui 6 sono oggi iscritte nel registro delle imprese innovative della Camera di commercio. Alle Murate sono nate 9 imprese spin off di grandi imprese. Le aziende e i progetti presenti nella struttura hanno fatturato in 10 anni 7,2 milioni di euro, con un fatturato medio di 48 mila euro a progetto. Il 76% dei progetti opera nei settori dell’Information tecnology, il 17% nel Green Tech. L’Incubatore ha impiegato a vario titolo, tra soci, dipendenti e collaboratori dei progetti, oltre 500 persone. “La crisi – ha sottolineato Nardella – è dovuta non solo al fatto che le aziende chiudono ma anche al fatto che non se ne creano delle nuove. Il turn over, positivo in sistemi economicamente sani, non riesce in Italia a potenziare il dinamismo e a produrre nuova linfa. Per questo è così importante agevolare la creazione di nuove imprese, soprattutto in settori strategici come quelli dell’innovazione tecnologica, anche applicata all’ambiente e ai beni culturali, e riuscire a incanalare e sfruttare le energie dei giovani laureati”. “Le istituzioni – ha concluso – devono fare la propria parte dando supporti e facilitazioni. Questo è un segmento su cui insistere per far nascere nuova impresa e per coltivare la voglia di rischiare e di scommettere”.
Fiorentina-Juventus, il giorno dopo: ”Peccato, ma bravi lo stesso”
Il lieto fine non c’è stato.
FINALE AMARO. Ci aveva sperato tanto, Firenze, anche e soprattutto dopo quell’1-1 dell’andata, dopo quella magia di Supermario Gomez che aveva fatto capire che l’impresa non sarebbe stata poi così impossibile. Invece il terzo atto di Fiorentina-Juventus ha scritto un finale diverso, amaro per i colori viola.
A TESTA ALTA. La Fiorentina di Montella è stata eliminata dall’Europa League dalla Juventus, da una punizione di Pirlo appena i viola erano rimasti in 10. Troppo, anche per una squadra che non si è mai data per vinta e che esce dalla competizione con qualche rimpianto ma a testa orgogliosamente alta.
SORTEGGIO. Il sorteggio non era stato clemente per i viola, avevando messo sulla loro strada la Juventus campione d’Italia, eliminata clamorosamente nel girone della qualificazione della Champions League. Ma i viola ci hanno provato, perdendo di misura nell’arco dei 180 minuti.
LA PARTITA. Ieri il Franchi, come da previsioni, era stracolmo. La città si era fermata per la Partita con la P maiuscola, che aveva stravolto le abitudini di ogni giovedì, di ogni giorno feriale, dei fiorentini. Alle 19 tutti allo stadio, o a casa, o in qualche locale per non perdersi la sfida fin dal calcio d’inizio. Il finale lo conoscono tutti: il fallo al limite dell’area, l’espulsione, il gol.
NAPOLI. Ma tant’è. Firenze ringrazia lo stesso i giocatori viola e guarda avanti, che c’è uno sprint finale di campionato da affrontare e, soprattutto, una finale che attende i viola a maggio. Si riparte subito, domenica, dalla partita contro il Napoli. Proprio quel Napoli con cui i viola si giocheranno la Coppa Italia.
Venti profughi siriani (tra cui quattro bambini) arrivati a Firenze
Emergenza profughi, arrivati a Firenze venti cittadini siriani.
PROFUGHI. Sono arrivati ieri notte e sono stati accolti in tre strutture di accoglienza fiorentine. Sono i venti profughi, tra cui quattro bambini, di nazionalità siriana, sbarcati in Sicilia e arrivati insieme ad altri cento, distribuiti su tutto il territorio regionale dopo l’ennesima emergenza di questi giorni.
STRUTTURE DI ACCOGLIENZA. “Come sempre Firenze ha risposto immediatamente alla richiesta della prefettura di accogliere venti profughi sul proprio territorio”, spiega il vicesindaco Dario Nardella. Le venti persone sono state sistemate in tre strutture di accoglienza (Foresteria Pertini, Progetto Paci, Casa accoglienza Santa Caterina).
PERCORSI. “Ringrazio gli operatori delle associazioni e cooperative che prontamente e con professionalità hanno dato immediata risposta. Firenze dal 2011 ha sempre risposto presente in tutte le occasioni emergenziali, garantendo non solo un posto letto, ma veri percorsi di inclusione”, conclude il vicesindaco Nardella.
Due ”italiani veri” al teatro Dante di Campi Bisenzio
Due ”italiani veri” al teatro Dante di Campi Bisenzio.
LO SPETTACOLO. I vizi della società contemporanea messi in scena con ironia dai due comici Andrea Muzzi e Massimiliano Galligani: è “Due italiani veri”, lo spettacolo che andrà in scena sabato 22 marzo al Teatro Dante di campi Bisenzio (piazza Dante 23, inizio ore 21).
VIZI ITALIANI. Lo spettacolo, che chiuderà la quarta edizione della rassegna dedicata al comico Andrea Cambi, sarà un viaggio nelle “mostruosità” dei vizi italiani. Come sono considerati gli italiani all’estero? Male. E nell’universo? Anche peggio. I disoccupati Andrea e Max vengono rapiti da un’astronave aliena in cerca di esemplari umani per il grande zoo interstellare. Ma gli alieni, dopo averli identificati, si fanno una strana domanda: c’è da fidarsi a tenere due esemplari di italiani nello zoo? Non saranno troppo pericolosi? Così quello che parte come un rapimento galattico si trasforma in un viaggio in cui gli italiani saranno indagati al microscopio.
IN SCENA. In scena, dai babbi ultras che ricorrono alla violenza pur di far vincere i figli, alla cosiddetta società (in)civile che si lamenta dei politici e della casta ma poi, nel suo piccolo, razzola male anzi malissimo; dai teleimbonitori che pur di vendere ucciderebbero i loro nonni (o i loro artisti. O tutti e due, quando le cose coincidono) all’eterno mistero italiano secondo cui qualsiasi cosa accada “la colpa non è mai di nessuno”.