domenica, 25 Maggio 2025
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Olimpiadi di Italiano, a Firenze la finale nazionale

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Olimpiadi di Italiano, a Firenze la finale nazionale.

L’INIZIATIVA. “In Italia c’è un rischio, quello di produrre una generazione di analfabeti cosiddetti funzionali, non del tutto analfabeti ma privi delle capacità fondamentali di scrittura e lettura. Ben vengano, dunque, iniziative come questa, che servono per motivare i ragazzi ad apprendere l’uso consapevole della lingua italiana: lo ha sottolineato l’assessora all’educazione Cristina Giachi intervenuta, ieria mattina a Roma, alla presentazione della quarta edizione delle Olimpiadi di Italiano. Da giovedì 15mila studenti delle scuole superiori si cimenteranno con la gara selettiva di istituto. Seguiranno il 13 marzo le prove interprovinciali. La finale, poi, si svolgerà a Firenze il 12 aprile.

LA FINALE. A partire dalla seconda prova, alle Olimpiadi parteciperanno anche le scuole italiane all’estero: hanno già aderito 18 istituti, tra le quali scuole di Madrid, Casablanca, Parigi, Praga, Barcellona, Bruxelles, Sofia, Bratislava, Cairo e Asmara. La finale, a cui parteciperanno 60 studenti delle scuole italiane e 8 ragazzi di scuole straniere, si terrà a Firenze nell’ambito dell’iniziativa culturale “Giornate della lingua italiana”: i ragazzi affronteranno quesiti a risposta chiusa e prove aperte di scrittura.

LA LINGUA. “L’inflazione di parole straniere – ha aggiunto l’assessora – lo strano italiano che scrivono i nostri ragazzi e le nostre ragazze che hanno trasformato in lingua i loro sms e le loro comunicazioni in rete rischiano di far precipitare tanti giovani in nuove forme di analfabetismo”. “Per i giovani cittadini stranieri la lingua è il primo strumento di integrazione e diffondendone la conoscenza si favorisce il senso di appartenenza e si pongono le basi dell’eguaglianza. Inoltre, un giovane privo della conoscenza matura della lingua – ha concluso Giachi – riuscirà con difficoltà a orientarsi nella complessità del mondo d’oggi e a trovare un lavoro qualificato. Un popolo male alfabetizzato pone le basi per la rovina di uno stato, molto più di un crollo della borsa. Per il nostro futuro è vitale migliorare l’italiano dei giovani, sono loro che tra poco diventeranno classe dirigente del Paese”.

Fiorentina in finale di Coppa Italia

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Grande spettacolo allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Davanti a 30.000 spettatori la Fiorentina ribalta il risultato dell’andata e batte (2-0) l’Udinese volando in finale di Coppa Italia. Affronterà la vincente di Napoli-Roma ma l’aver conquistato questa finale ipoteca, per i viola, la qualificazione nella prossima Europa League sebbene l’obiettivo sia sempre il terzo posto in campionato e quindi l’accesso alla Champions LeagueDopo il 2-1 dei Friuli la Fiorentina batte l’Udinese grazie alle reti di Pasqual nel primo tempo e Cuadrado nel secondo che poi si fa ammonire e, diffidato, salterà la finalissima. Montella deve fare a meno di Borja Valero ma ritrova Aquilani che agisce al centro del campo con Pizarro e Matias Fernandez. A sinistra Pasqual preferito a Vargas. L’Udinese schiera il solo Di Natale in attacco lasciando in panchina Muriel. In porta Guidolin ancora il portiere prodigio Scuffet al posto di Kelava.

PRIMO TEMPO – Bella partita fin dai primi minuti di gioco. La Fiorentina attacca ma l’Udinese sa chiudersi bene ed è brava a sfruttare i contropiedi. Al primo vero attacco, al 14′, la Fiorentina trova il gol con un bel duo Joquin-Pasqual, lo spagnolo offre un assist di testa ed il capitano viola calcia di prima battendo ScuffetTre minuti più tardi Joaquin è ancora protagonista, questa volta prova il tiro ma trova un deviazione. L’Udinese ci prova con Di Natale ma l’attaccante non trova la porta. Al 24′ è ancora la Fiorentina a farsi vedere con Matias Fernandez che dal limite calcia, la sfera lambisce il palo. Sul capovolgimento di fronte Pereyra serve Di Natale che da buona posizione calcia alto. Gli ospiti cercano disperatamente il gol e lo sfiorano prima con Gabriel Silva poi con Domizzi ma in entrambe le occasioni Neto salva la propria porta. La miglior occasione dell’Udinese è al 33′ quando  è il palo a dire no a Di Natale che di testa angola troppo. Dieci minuti più tardi Matias Fernandez serve Joaquin, lo spagnolo prova il tiro ma trova Scuffet pronto a respingere. Primo tempo che termina 1-0 per i viola.

SECONDO TEMPO – La Fiorentina, che aveva lasciato un po’ troppi spazi all’Udinese nella seconda parte del primo tempo torna padrona del campo con una bella azione di Aquilani che serve Joaquin ma Scuffet è sempre pronto tra i pali. S’infortuna SAvic. Per lui stiramento al bicipite femorale destro. Venti giorni di stop. Al 60′ arriva il raddoppio viola con un’azione solitaria di Cuadrado che lanciato in profondità dal limite dell’area mette a segno, di destro, il gol del 2-0 viola. L’Udinese tenta il tutto per tutto per segnare il gol che vorrebbe dire supplementari. Di Natale su punizione serve Bruno Fernandes ma il trequartista spara alto. Al 74′ da calcio d’angolo Danilo raccoglie un buon pallone ma calcia tra le braccia di Neto.  Doppio miracolo del portiere brasiliano nei minuti di recupero prima su Muriel e poi su Nico Lopez. La Fiorentina giocherà la decima finale di Coppa Italia.L’ALLENATORE – Felicissimo Vincenzo Montella a fine gara. “Una partita difficilissima, complimenti all’Udinese, ci ha messi in difficoltà sul piano del palleggio, nessuna squadra ci era mai riuscita in questo modo. Per il resto credo che sia una qualificazione meritata, ce la teniamo stretta e la condividiamo con il nostro pubblico. Regaliamo una piccola gioia alla città di Firenze. Stiamo crescendo molto sul piano del gioco – aggiunge Montella – ma le partite sono tante e abbiamo anche difficoltà fisiche. Ma le motivazioni ci sono e oggi è stata una vittoria di volontà, di motivazioni e di testa”.

Fiorentina, una notte per sognare la finale. Montella convoca Gomez

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All’assalto della finale, con un Mario Gomez in più.

OBIETTIVO FINALE. Questa sera al Franchi arriva l’Udinese, per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. All’andata, una settimana fa, i friulani si erano imposti per 2-1. Ma oggi sarà un’altra storia, perché in palio c’è la finale, un’occasione che Montella e i suoi non vogliono lasciarsi sfuggire. Una finale che “per noi sarebbe un prestigio e un premio per la proprietà che ha investito tanto. E’ bello poter giocare una partita del genere”, aveva detto ieri in conferenza stampa l’Aeroplanino.

GOMEZ. Per raggiungerla, i viola potranno contare anche sul ritorno di Super Mario Gomez. Dopo il lungo infortunio, tra i convocati torna infatti anche l’attaccante tedesco. Che partirà dalla panchina, ma la sua presenza con la squadra è già molto importante.

LA SQUADRA. Questi i convocati di Montella, in ordine alfabetico: Anderson, Aquilani, Bakic, Compper, Cuadrado, Diakite, Fernandez Matias, Gomez, Ilicic, Joaquin, Lupatelli, Matri, Neto, Pasqual, Pizarro, Rodriguez Gonzalo, Roncaglia, Rosati, Ryder Matos, Savic, Vargas, Wolski.

TIFOSI. L’appuntamento è questa sera alle 21 al Franchi: la Fiorentina conta anche sui suoi tifosi, che certo non faranno mancare il loro appoggio.

Il tecnico: Coppa Italia, i viola si giocano la finale. Montella: ”Per noi sarebbe un prestigio”

L’andata: La Fiorentina perde l’andata della semifinale di Coppa Italia a Udine

Rischio idrogeologico, prolungato lo stato di allerta

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Prolungato lo stato di allerta nei bacini centro-occidentali.

STATO DI ALLERTA. E’ stato prolungato fino alle 18 di domani, mercoledì 12 febbraio, lo stato di allerta per rischio idrogeologico-idraulico nella zona della foce dell’Arno, e fino alle 12 di domani nei bacini centro-occidentali della Sieve, medio e basso Valdarno, Ombrone e Bisenzio. A comunicarlo è la la Soup, la sala operativa unificata della Protezione civile regionale.

PROVINCE. In queste stesse zone viene confermato fino alla mezzanotte di oggi, martedì 11 febbraio, il livello di criticità elevata, e di criticità moderata nei bacini centro-meridionali del Cecina e del Bruna. Le province interessate sono quelle di Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

Maltempo: a Firenze ”tutto sotto controllo”, a Pisa riaperti i lungarni

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Maltempo, migliora la situazione.

FIRENZE. A Firenze – spiega il Comune attraverso Twitter – “tutto sotto controllo”. Notte di lavoro per i tecnici e i volontari della Protezione civile comunale e per la Polizia Municipale. Questa notte sono stati numerosi gli interventi effettuati a seguito di allagamenti causati dalle piogge che per l’intera giornata hanno interessato la città. La situazione è stata comunque sempre sotto controllo. Intorno alle 22.30 il Mugnone ha raggiunto il primo livello di guardia e quindi è stato chiuso per precauzione il ponte bailey del Barco. Il ponte non è stato ancora riaperto per effettuare le verifiche da parte dei tecnici della mobilità. Sempre ieri sera è stato chiuso per allagamento sottopasso via del Loretino/via di Montalbano nella zona del Gignoro/via Aretina, già riaperto. Sono invece ancora chiuse le rampe del Viadotto dell’Indiano di uscita su via Canova, di accesso da via Simone Martini e di accesso da Argingrosso per allagamento: le idrovore sono ancora in funzione per eliminare l’acqua. I veicoli diretti verso Scandicci devono quindi uscire a Ponte a Greve, quelli in direzione dell’autostrada su via Pistoiese-viale Gori. Rimanendo in zona, è stata già riaperta via di San Bartolo a Cintoia chiusa stamani tra via Simone Martini e il ponte Mantignano per allagamento. Per quanto riguarda il livello dei fiumi, stamani i corsi d’acqua minori sono tornati sotto il livello di guardia e anche l’Arno ha iniziato a calare. La situazione dovrebbe migliorare: le previsioni meteorologiche indicano infatti un miglioramento del tempo a partire da stasera con schiarite che continueranno anche domani.

PISA. A Pisa, dopo una mattinata di preoccupazione, sono stati riaperti i lungarni e i ponti, anche per consentire la normale uscita da scuole e uffici. Il livello del fiume si sta stabizzando, anche se rimane sotto osservazione.

PROTEZIONE CIVILE – ORE 10,30. “Al momento non si registrano precipitazioni rilevanti sul territorio provinciale. I livelli idrometrici del fiume Bisenzio, Ombrone PT e Sieve rimangono sopra i livelli di guardia anche se in lieve calo. I Livelli del fiume Arno sono in sensibile calo nel tratto a monte della piana di Firenze mentre sono in incremento nella zona dell’empolese”: questo l’aggiornamento della protezione civile della Provincia di Firenze.

NELLA NOTTE. Nella notte – spiega la protezione civile della provincia di Firenze – si sono registrate precipitazioni sull’intero territorio provinciale. Nelle prossime ore – veniva spiegato intorno alle 6 di questa mattina – sono previste ulteriori precipitazioni. I livelli idrometrici del fiume Arno, Bisenzio, Ombrone Pistoiese e Sieve rimangono sopra i livelli di guardia, anche se in lieve calo.

VIABILITA’. Criticità questa mattina sulla viabilità principale: la SP41 “di Sagginale” è chiusa per allagamenti tra l’abitato di Sagginale e Dicomano, la SP90 “Torri-Volognano-Rosano” è chiusa per allagamenti all’interno dell’abitato di Rosano, la SP108 “di Granaiolo-Castelnuovo” (Castelfiorentino) è chiusa per allagamenti dal km 0 al km 1+700, la SP34 “di Rosano” è chiusa al km 7+400 per frana, la SP 16 “Chianti-Valdarno” è chiusa per frana al km 5, la SP107 “di Legri e del Carlone” è chiusa per frana lato Vaglia, la SP32 “della Faggiola” (Firenzuola) è chiusa per frana al km 0+600 e la SP306 è chiusa per frana al km 38 tra Marradi e Palazzuolo sul Senio. Segnalati inoltre numerosi allagamenti e detriti sulla viabilità, per tanto – avverte la protezione civile – si raccomanda estrema cautela alla guida. Chiusa anche la SS67 “Tosco-Romagnola”all’altezza della Loc. La Lisca tra il Comune di Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino per allagamenti e la SP477 “Dell’Alpe di Casaglia” per frana.

INDIANO. Per quanto riguarda Firenze, allagato il sottopasso dell’Indiano, chiusa la rampa d’accesso da via Martini. Deviazione. Intervento di Polizia Municipale e vigili del fuoco. Rampa del ponte all’Indiano uscita Canova chiusa. Per Isolotto uscire rampa Argingrosso: a renderlo noto questa mattina il Comune di Firenze sul suo profilo Twitter. Non solo: “restringimento via Vecchia di Pozzolatico: erosa spalletta ponte fiume Ema”, è stato annunciato.

Un farmaco per ridurre i danni della chemioterapia

Sono stati presentati oggi a Firenze i risultati preliminari dello studio “Florence” (Febuxostat for tumor Lysis syndrOme pREvention iN hematologiC malignanciEs), alla presenza del vicesindaco Stefania Saccardi e di Lucia Aleotti, presidente del Gruppo Menarini, su una nuova terapia, più efficace, semplice e accessibile contro gli effetti tossici della chemioterapia dei tumori ematologici.

FLORENCE. Il nome scelto dal gruppo Menarini per lo studio clinico, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze, è un omaggio alla città dove è stato progettato, con un investimento per l’intero programma di circa 50 milioni di euro. Lo studio ha coinvolto 350 pazienti adulti provenienti dai reparti onco-ematologici di 12 Paesi. I pazienti, per lo più giovanissimi, che si ammalano ogni anno di tumori ematologici (come leucemie e linfomi) sono tanti. Nel 70% dei casi le loro patologie sono guaribili, ma loro sono comunque esposti al rischio di uno dei più tremendi effetti collaterali della chemioterapia: la sindrome da lisi tumorale, che si verifica con l’espandersi di sostanze tossiche, come l’acido urico, nei reni. Emerge da alcuni calcoli che tale sindrome risulterebbe fatale al 5% dei pazienti. Questo rischio – è stato spiegato – può essere scongiurato proprio grazie a febuxostat (un farmaco già precedentemente impiegato per la gotta): fin dal primo giorno di trattamento, il farmaco ridurrebbe la presenza di acido urico del 30% rispetto alla terapia standard, in uso da circa trent’anni. L’ulteriore obiettivo che il “Florence” si pone è quello di verificare la possibilità di utilizzare la molecola anche nei bambini, che al momento non sono soggetti a questa terapia di supporto.

SACCARDI. “Questo studio rappresenta una ulteriore testimonianza del legame stretto tra il Gruppo Menarini e Firenze – ha detto la vicesindaco Stefania Saccardi – . Menarini è una grande realtà produttiva a livello internazionale e un’impresa che investe sul territorio non solo in termini industriali, ma sociali. Sostiene infatti alcuni progetti a favore della disabilità, per i quali ha ricevuto il Fiorino Solidale, e sta finanziamento il recupero di dieci alloggi di edilizia residenziale pubblica. Di questi tre sono già stati assegnati ad altrettante famiglie in attesa di una casa. Un’azienda che ha quindi un rapporto forte con il territorio e con la città e che nel contempo investe su progetti di ricerca che, come il Florence, danno risultati positivi. Non possiamo che essere soddisfatti dell’esito di questo studio che, due anni fa, fu presentato proprio a Palazzo Vecchio. E della presenza di una realtà come Menarini sul nostro territorio”.

Pegaso per lo sport 2014, il titolo a Sara Morganti

Il presidente della Regione Enrico Rossi, ha consegnato il premio Pegaso per lo sport 2014 nelle mani di Sara Morganti, atleta paralimpica che ha preceduto sul podio gli altri due finalisti, il pugile fiorentino Fabio Turchi, oro nei massimi ai Giochi del Mediterraneo, e la squadra femminile campione d’Italia del Circolo Tennis Prato.

IL PREMIO. Si è emozionata, Sara Morganti, quando ha ricevuto il Pegaso. “Sono sempre stata un’atleta – commenta, visibilmente commossa – anche prima di ammalarmi, di sclerosi multipla, a 19 anni. E volevo dimostrare che sono e rimango un’atleta: il Premio Pegaso è il coronamento di un sogno”. Oltre a essere un’atleta distintasi a livello internazionale, Sara è anche delegata provinciale di Lucca per il Comitato Paralimpico: “Io vivo lo sport, mi fa stare bene, sia fisicamente che psicologicamente. Quando provi emozioni e sensazioni del genere, vuoi che tutti ne siano a conoscenza: per questo, poter lavorare nel Comitato, per me, è un’avventura fantastica, perché posso mettere al corrente molte persone dell’esistenza dello sport paralimpico”.

ROSSI. Queste le parole del presidente Rossi durante la premiazione: “Il significato del Pegaso per lo sport  è mettere insieme tutta la Toscana che vince nello sport. Ma anche quello di fungere da augurio affinché, così come il Pegaso alato, ci siano sempre più ragazzi capaci di spiccare il volo per tanti altri successi. Lo sport ha comunque un valore che oltrepassa il successo e il risultato, è soprattutto socialità e rispetto delle regole, è un momento formativo importante. Voi –  ha aggiunto in conclusione, rivolto alla platea di ragazzi e ragazze – siete la dimostrazione che volontà e orgoglio premiano. Continuate così“.

La centrale del 118 pratese si trasferisce a Firenze

Viene confermata la decisione della direzione generale dell’assessorato riguardo il trasferimento della centrale del 118 da Prato a Firenze, con decorrenza immediata.

 TRASFERIMENTO. La decisione si basa sulle criticità tecnologiche e gestionali presenti nella Centrale operativa del 118 a Prato, stando a quanto comunica direzione generale della Asl 4 di Prato. La temporanea convergenza della funzione di emergenza-urgenza del 118 di Prato sulla Centrale operativa di Firenze viene messa in atto in attesa del piano complessivo e definitivo, come peraltro viene previsto dalla delibera specifica, di cui si occupa da qualche settimana la commissione diretta dal direttore generale dell’assessorato Valtere Giovannini. Il trasporto ordinario, comunque, rimane sotto la gestione dell’azienda sanitaria di Prato.

MARRONI. “La decisione ha carattere transitorio ed è motivata dall’emergenza – sottolinea l’assessore al Diritto alla salute Luigi Marroni – Prosegue intanto il lavoro congiunto con il volontariato e le autorità territoriali per il riassetto definitivo del sistema, le linee di responsabilità e l’organizzazione interna delle centrali. Tutto ciò, in linea con le deliberazioni della Giunta e la mozione 748 del Consiglio regionale, e nel pieno rispetto delle varie opinioni. Ringrazio di cuore volontari e operatori – aggiunge l’assessore – per l’impegno passato, presente e futuro in questa importante riorganizzazione complessiva del nostro sistema dell’emergenza-urgenza”.

Sicurezza stradale, un pacchetto per le scuole

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Sicurezza stradale, un pacchetto per le scuole.

IL PACCHETTO. Allo studio c’è una mappatura delle scuole, dagli asili nido agli istituti superiori, per realizzare interventi mirati di messa in sicurezza stradale. “Abbiamo deciso di predisporre un vero e proprio ‘pacchetto sicurezza stradale scuole’ – spiega l’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi –. Si tratta di interventi mirati da realizzare nelle zone dove sorgono le scuole di ogni ordine e grado con cui vogliamo anche dare una risposta anche alle richieste di maggior sicurezza avanzate dopo il recente incidente che ha visto il coinvolgimento di un bambino”. Il riferimento è al bambino urtato da uno scooter su un attraversamento pedonale nei pressi di un istituto scolastico in via Vittorio Emanuele.

GLI INTERVENTI. In dettaglio, il pacchetto prevede tre tipologie di interventi: se non ci sono attraversamenti protetti e regolati da impianti semaforici, nei pressi delle scuole sarà istituito il limite di velocità di 30 chilometri orari (se le strade hanno le caratteristiche richieste per questo tipo di provvedimento). L’altra opzione prevista è quella di realizzare attraversamenti pedonali rialzati sul tipo di quelli già presenti in via Aretina: l’amministrazione comunale ha il via libera del Ministero delle Infrastrutture per 25/30 interventi. Infine sarà integrata la segnaletica verticale relativa agli attraversamenti pedonali con i nuovi impianti “Safety Cross”. Si tratta di impianti lampeggianti per passaggi pedonali con sensore di presenza dei pedoni: in concreto il tradizionale cartello bianco e blu è sormontato da due lampade che iniziano a lampeggiare in presenza di pedoni in modo da colpire maggiormente l’attenzione dei conducenti di veicoli.

Il murales a testa in giù dell’Isolotto

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Basta alzare il naso da terra, far passare lo sguardo dalle bancarelle del mercato su fino al “tetto” di piazza dell’Isolotto. Ed ecco la sorpresa, il murales dimenticato. Sui pannelli della pensilina che ogni giorno offre riparo agli ambulanti, compare l’arte che non ti aspetti, un graffito “a testa in giù” tracciato con tinte vivaci.

Disegni a testa in giù

Ci sono volti e figure, uomini e donne, baci e gesti di pace. Alcuni disegni sono più nitidi, per altri c’è bisogno di un pizzico di fantasia per risalire alle forme originarie, perché a poco a poco il tempo ha portato via lo smalto. I colori stanno sbiadendo con il passare degli anni, come si è lentamente affievolita la storia nascosta dietro a questa opera variopinta. Come sia nata, chi la abbia tracciata e  perfino l’esistenza stessa dei disegni sono fatti ignorati dai più. 

L'artista: Fuad Aziz

La mano che ha decorato la tettoia dell’Isolotto quattordici anni fa viene da Kirkuk, nel Kurdistan. Fuad Aziz, 63 anni di cui più della metà passati nel nostro paese, è celebre per le sue illustrazioni di libri per bambini, ma soprattutto per l’imponente maschera del sole che campeggia davanti al Comune di Scandicci. Nel 2000 fu invitato a disegnare sulla tettoia della piazza, un pezzo della storia del rione, dal Quartiere e dalla Comunità di base dell’Isolotto.

“Ho cercato di rappresentare la vita sociale, l’incontro tra persone di culture diverse, la pace, attraverso colori, segni e volti”, racconta Fuad. Poi continua. “La tettoia è stata questo in passato, un punto di incontro. Sessant’anni fa gli immigrati arrivavano dal Sud Italia. È stato un luogo dove culture differenti si confrontavano, spero che continui ad esserlo”.

Com'è nata

C’è voluto un mese di lavoro per portare a termine l’opera: una quindicina di scene tracciate sui pannelli di copertura e altri disegni lasciati invece sui piloni, quest’ultimi ormai cancellati dalle intemperie. “Lavorava di notte, prima che arrivassimo a montare i banchi”, ricordano alcuni ambulanti della piazza. Altri invece si chiedono ancora il significato dei graffiti ormai pallidi.

Via la vecchia tettoia dalla nuova piazza dell'Isolotto

Presto la tettoia dell’Isolotto scomparirà e con essa anche le figure di Fuad Aziz: in cantiere c’è la riqualificazione della piazza, che probabilmente (il progetto non è stato ancora presentato) sostituirà la pensilina con una struttura più moderna e funzionale. “Penso che nel nuovo progetto ci dovrà essere qualcosa di simile, un luogo simbolico, un punto di ritrovo – dice Fuad Aziz  –  l’Isolotto e la sua comunità sono nati sotto quella pensilina e ancora oggi servono luoghi di aggregazione”.