venerdì, 15 Agosto 2025
Home Blog Pagina 1222

L’inverno non scherza più, neve in arrivo anche a bassa quota in Toscana

0

Gli amanti del freddo polare e della neve non potranno lamentarsi.

ARRIVA LA NEVE. Finora l’inverno sembrava aver scherzato, ma da domani inzierà a fare sul serio. Forti nevicate anche a bassa quota sono attese in tutta la Toscana settentrionale.

ALLERTA METEO. Scatta così l’allerta meteo della protezione civile regionale, valido dalle 8 alle 24 di domani, mercoledì 29 gennaio.

LE AREE INTERESSATE. Le province interessate sono quelle di Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze. Le nevicate saranno possibili fino ai fondovalle di Lunigiana e Garfagnana, dove risulteranno abbondanti a quote di collina. Un innalzamento delle quote è previsto in serata. Non è escluso che in alta Lunigiana le nevicate possano interessare il fondovalle fino alle prime ore di giovedì.

Seves, partono le procedure di mobilità. Operai in assemblea permanente

0

Un presidio permanente per dire no alla chiusura della fabbrica.

VIA ALLA MOBILITA’. E’ l’ultimo capitolo della vicenda Seves, la storica fabbrica di mattoni in vetro cemento di Firenze. L’azienda, fa sapere la Cgil, ha annunciato l’avvio delle procedure di mobilità per i lavoratori. “Si prevede così – spiega una nota della Rsu – la definitiva chiusura dello stabilimento di Firenze, rinunciando alla qualità del made in italy”. Ma i dipendenti Seves non ci stanno.

IL PRESIDIO. Da domani mattina si riuniranno in assemblea permanente. Obiettivo: presidiare la sede dell’azienda di via Reginaldo Giuliani finché i licenziamenti non saranno scongiurati. (Nella foto una manifestazione degli operai Seves)

Via Panicale, sorpreso con 19 dosi di marijuana in tasca: arrestato

0

Via Panicale, sorpreso con 19 dosi di marijuana in tasca: arrestato.

VIA PANICALE. E’ successo nel pomeriggio di ieri, durante alcuni controlli antidroga nel centro cittadino, quando gli uomini della squadra volante hanno arrestato un cittadino nigeriano di 32 anni, sorpreso a vendere marijuana per strada, in via Panicale, a un italiano 34enne.

IN TASCA. Gli agenti, avvenuto lo scambio droga-soldi, lo hanno subito bloccato, trovandolo in possesso di altre 19 dosi di stupefacente già suddivise – pari a 39 grammi – nascoste nelle tasche dei pantaloni.

IN CASA. Altri 56 grammi sono stati trovati e sequestrati nella sua abitazione, insieme al materiale per il confezionamento.

La ”Madonna con il bambino” torna a casa

La ”Madonna con il bambino” torna a casa. Il celebre dipinto di Lippi è stato prestato, dal 26 settembre 2013 al 6 gennaio 2014, al Museo del Louvre, per una mostra dal titolo “La Primavera del Rinascimento: La scultura e le arti a Firenze 1400-1460”.

L’OPERA. L’opera di Filippo Lippi è stata essenziale a Parigi,  nella sezione tematica VIII  intitolata “La diffusione della Bellezza”, che ha proposto un confronto diretto fra Filippo Lippi e Luca della Robbia, celebre scultore della cerchia del Donatello. Si suppone che la Madonna col Bambino (che è una tempera su tavola) abbia fatto parte delle collezioni medicee e che, proprio per questo, sia poi passata alla famiglia Riccardi, che dal palazzo di Via Larga la trasferirono a Castel Pulci. Successivamente fu esposta anche nell’ex convento di San Salvi a Firenze, per poi essere trasferita di nuovo al Museo Mediceo.

IL RESTAURO. L’opera è stata, nel 1972, oggetto di un restauro a cura del Gabinetto Restauri dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ed è esposta dal 1985 in Palazzo Medici Riccardi. A partire dal 2001, la Provincia si è impegnata per una sua definitiva sistemazione espositiva di eccellenza, nell’ambito del  percorso museale, in una teca climatizzata costruita ad hoc.

Giovedì 30 gennaio, all’Obihall, sbarcano gli ”Arrockettati”

0

“Le risate sono garantite, le emozioni speriamo di trasmetterle!”: così Massimo Ceccherini e Alessandro Paci commentano il loro imminente ritorno all’Obihall di Firenze, dove porteranno in scena “Gli Arrockettati”.

RISATE E MUSICA. Stavolta, oltre alle risate, ci sarà anche la musica, come si evince dal sottotitolo “Spaventapassere in concert” (riguardo cui Alessandro Paci rivela: “Io un’ ce lo volevo mettere, il sottotitolo – confida Paci – ma come sapete i’ Ceccherini è fissato… Per la musica? No, per quell’altra cosa”). Il repertorio di “Gli Arrockettati” è composto da canzoni originali, ma tra un pezzo e l’altro non mancheranno riferimenti a vari pilastri del rock, dai Bee Gees ad Alan Sorrenti. Il tutto, ovviamente, sarà condito dalla comicità di Paci e Ceccherini.

CECCHERINI E PACI. “Sarà una serata spassosa, senza dimenticare il nostro trascorso artistico”, spiega Alessandro Paci, che poi passa il testimone a Massimo Ceccherini: “Io sto male, sono vecchio, ho la pancia e non ci vedo, quindi mi sembra superfluo dirvi che faremo gag esilaranti e spassose come dice il Paci, anzi il grande Paci. La realtà è ben diversa, faremo la stessa identiche cose di sempre ma mascherate e soprattutto con tanto tanto amore”.

BIGLIETTI. Acquistabili su Ticket One, Box Office Toscana o direttamente presso l’Obihall, i biglietti saranno divisi in tre fasce di prezzo, corrispondenti a tre differenti settori: per il primo settore il costo ammonterà a 27 euro, per il secondo a 22 e per il terzo a 18. Sarà previsto, inoltre, uno sconto di 6 euro per i possessori di Carta Superflash della Banca CR Firenze.

Due secoli di storia dei carabinieri in mostra a Fiesole

Dal 31 gennaio al 9 febbraio sarà esposta, a Fiesole, una mostra sulla storia dell’Arma dei Carabinieri. Sarà possibile vederla nella Sala del Basolato, nel Palazzo municipale della città. Stampe, foto, uniformi, documenti e non solo. Un percorso espositivo che segue la storia di due secoli di fedeltà, all’Italia e agli italiani, della “Benemerita” Arma dei Carabinieri.

L’ARMA IN MOSTRA.  “Carabinieri, due secoli di fedeltà. Storia dell’Arma dai tempi del Granduca Leopoldo II ad oggi” è la mostra in programma dal 31 gennaio al 9 febbraio, nella Sala del Basolato del Municipio di Fiesole (in piazza Mino), realizzata grazie alla collaborazione del collezionista Riccardo Lomuscio e al fiesolano Edoardo Canino, vicepresidente della Libera Università Popolare Harmonia. Queste testimonianze verranno affiancate dalle opere del concorso di pittura “L’Arma dei Carabinieri, 1814-2014: due secoli di storia”,  che è stato promosso dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Fiesole, proprio in occasione dell’iniziativa.

ORARI. L’esposizione sarà a ingresso libero e sarà possibile assistervi al seguente orario: dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 20, con orario continuato. L’inaugurazione è in programma il 31 gennaio, a partire dalle 17.

Stensen, in anteprima italiana la vera storia di Mary Poppins

0

Stensen, in anteprima italiana la vera storia di Mary Poppins.

L’ANTEPRIMA. Mercoledì 29 gennaio, alle 21, al Cinema Stensen (viale Don Minzoni 25) sarà presentato, in anteprima italiana, ”Saving Mr.Banks”, il nuovo film della Disney che racconta la vera storia della nascita del film cult Mary Poppins. Il film narra, infatti, di come Disney (interpretato dal Premio Oscar Tom Hanks) ottenne i diritti di sfruttamento del romanzo della scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers (intepretato dal Premio Oscar Emma Thompson), dopo 14 anni di continue e pressanti richieste. La pellicola del regista John Lee Hancock ha ricevuto la nomination per la Migliore colonna sonora agli Oscar 2014 e uscirà nelle sale il 20 di febbraio.

LA STORIA. Chi non conosce la magica bambinaia di casa Banks che arriva con il vento dell’est, prende il tè sul soffitto, salta dentro ai dipinti fatti col gesso sui marciapiedi e si sposta appesa ad un ombrello volante? Pochi però sanno che dietro a uno dei più bei film per bambini di sempre c’è stata una durissima battaglia. Da un lato Walt Disney, determinato ad acquisire i diritti del personaggio tanto amato dalle sue figlie, dell’altro la sua creatrice, la scrittrice inglese Pamela Traves, che non sopporta l’idea che la sua Mary Poppins venga fagocitata dalla macchina di Hollywood. Per anni la Traves rifiutò drasticamente ogni proposta, ma con il diminuire delle vendite dei suoi romanzi dovette accettare – non senza una certa riluttanza – di andare a Los Angeles e discutere con Disney per un adattamento.

BIGLIETTI. Il film racconta il loro incontro/scontro. Finché Disney non capirà la vera natura dei dubbi della scrittrice e riuscirà, insieme a lei, a trasformare Mary Poppins nel film che ha fatto innamorare intere generazioni di bambini di tutte le età. Ingresso: € 7,50 intero; € 6,00 ridotto (under 30).

Arriva a Palazzo Pitti la mostra ”Una volta nella vita”

Da oggi, 28 gennaio, fino al 27 aprile sarà possibile ammirare a Palazzo Pitti, nella Sala Bianca, l’esposizione ”Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze”. La mostra nasce con un particolare obiettivo: offrire a tutti l’opportunità di ammirare una selezione di gioielli cartacei, conservati in alcuni dei principali “scrigni” culturali della città. Proporrà ai suoi visitatori 133 pezzi, tra documenti, manoscritti, libri e disegni proveniente da 33 enti cittadini.

I TESORI. Saranno esposti tre documenti archivistici di Michelangelo (tra cui una “paginetta” inedita recante alcuni “Schizzi di blocchi di marmo con sagoma per una crocifissione), un disegno di Raffaello, l’atto di battesimo di Leonardo da Vinci e un altro testo con delle sue postille, una lezione scritta di Galileo circa “L’Inferno” di Dante ed altre opere di grandi autori, tra cui Mantegna. Sarà possibile ammirare anche gli autografi di Savonarola, Poliziano, Cosimo I de’ Medici, Winckelmann, Foscolo, Vieusseux e tanti altri ancora. Per la prima volta, inoltre, la Misericordia di Firenze, il Convento della Santissima Annunziata e quello dei Buonomini di San Martino presteranno antichi manoscritti. Tra le altre cose, poi, è doveroso segnalare la presenza del primo vocabolario dell’Accademia della Crusca. del 1612, l’edizione di “Le vite” di Vasari del 1568, il primo numero di Topolino del 1932, ben sette esemplari della “Divina Commedia” (di cui una, addirittura, illustrata da Botticelli) e la legge di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena che nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana. A questa sfilza di meraviglie si aggiungeranno anche pezzi dagli archivi dell’Accademia degli Immobili, del Teatro della Pergola, della Biblioteca degli Uffizi e dell’Accademia dei Georgofili.

LEGAME CON FIRENZE. Parte dei “tesori” sopracitati sono vere e proprie icone del patrimonio fiorentino: la scelta di esporle tutte insieme all’interno della stessa mostra è legata alla volontà di recuperare un costume del diciannovesimo secolo, quello che consiste nel mostrare cimeli di gran valore. Per tutti gli altri, invece, lo scopo è quello di dare spazio a opere che rappresentano le sorgenti del sapere moderno e contemporaneo, così come a pezzi d’archivio e di libreria d’innegabile valore.

Firenze, ecco il Regolamento urbanistico a ”volumi zero”

0

Dopo quasi quindici anni, Firenze ha un nuovo Regolamento urbanistico. Un pacchetto di regole che metteranno in pratica i principi del Piano strutturale. Modificando il volto della città ma senza costruire un metro quadrato in più rispetto a quelli attuali, secondo la filosofia dei “volumi zero”.

IL NUOVO RUC. A presentarlo stamani in Palazzo Vecchio, dopo l’approvazione da parte della giunta, il sindaco Matteo Renzi. “E’ un passo in avanti straordinario – afferma – non si costruirà un mattone in più rispetto all’esistente ma con questo strumento si trasformeranno 750mila mq di città, attraverso recuperi, riqualificazioni e perequazioni”. Si tratta per Firenze del primo Regolamento urbanistico in assoluto, dato che l’ultimo piano regolatore risale a circa 15 anni fa. L’obiettivo è farlo adottare dal Consiglio comunale entro la fine del mandato, nel mese di maggio, cosicchè in autunno si possa provvedere all’approvazione vera e propria.

LA CITTA’ CHE CAMBIA. “Grazie al Ruc – continua Renzi – sono possibili 73 aree di trasformazione e si potranno creare nei prossimi cinque anni 10mila posti di lavoro”. Alle ricadute occupazionali si aggiungono le maggiori entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, stimati dal sindaco in 60 milioni di euro, per circa un 1,5 miliardi di euro di interventi complessivi. “Mi piace – aggiunge il sindaco – che l’adozione del Ruc arrivi a seguito del primo weekend con la novità di San Lorenzo liberata dalle bancarelle. Stiamo smentendo i profeti del malaugurio che dicevano che con il Piano strutturale a volumi zero la città si sarebbe bloccata. Niente affatto. Firenze sta cambiando e sta trovando una sua nuova identità grazie a un disegno complessivo che mette insieme pedonalizzazioni e la trasformazione di san Lorenzo, l’attenzione al verde e alla sostenibilità, la riqualificazione delle Cascine”.

GLI INTERVENTI. “Un grande lavoro di squadra e di ascolto dei cittadini” c’è alla base delle 200 pagine del Ruc secondo l’assessore all’urbanistica Elisabetta Meucci. “Quasi mille i contribuit ricevuti attarverso un bando pubblico aperto ai privati proprietari di grandi aree dismesse, 1700 i cittadini coinvolti con un questionario online, e poi convegni, focus group e incontri nei quartieri: la partecipazione non è mancata” commenta l’assessore. La parte di  città maggiormente interessata dalle trasformazioni è la cosiddetta utoe 12, ossia il centro storico patrimonio Unesco e la fascia ottocentesca, con più di 20 aree che prevedono principalmente il cambio di destinazione d’uso attraverso interventi conservativi di immobili con superficie superiore ai 2mila mq. Notevoli, nel complesso, i cambi di destinazione ad uso ricettivo  finalizzati alla creazione di nuovi alberghi. Mossa necessaria per soddisfare, conferma Renzi, la crescente richiesta turistica in città. Un elemento che nel centrosi riscontra ad esempio per l’ex Teatro Comunale, acquistato di recente dalla Cassa depositi e prestiti al costo di 23 milioni con l’obiettivo di ricavarne una struttura ricettiva. Di particolare rilievo anche gli interventi contemplati nelle zone dell’Isolotto e delle Cascine, a Firenze Nord, da Novoli a via Mariti, dove sorge l’ex Panificio militare. Trasformazioni previste anche per l’ex Manifattura tabacchi e le ex Officine Grandi riparazioni, per la ex Gover e la Mercafir. Uno degli interventi più consistenti e delicati infine riguardano l’area ex Cerdec, stabilimento dismesso ormai da tempo situato tra le Ville medicee e il borgo storico di Castello.

GLI ARCHITETTI.  “Confortati” dall’arrivo del nuovo Ruc si dicono gli architetti fiorentini. “Dopo quindici anni si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel – afferma il presidente dell’Ordine provinciale Alessandro Jaff –  finalmente ci si avvia alla fase finale di un percorso necessario per dotare la città di un disegno unitario e coerente”. 

In tantissimi al Mandela Forum, per ”ricercare i Giusti”

Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti. In poco tempo, poi, si sarebbero diffusi per il mondo gli orrori che vi avvenivano, così grandi che forse ancora l'umanità non li ha superati. A distanza di 69 anni, nessuno deve dimenticare la Shoah. Nessuno deve dimenticare lo sterminio degli oppositori politici, degli omosessuali e dei dissidenti religiosi. Nessuno deve dimenticare, perché la storia di quegli anni è, e probabilmente sarà sempre, ben impressa nella memoria collettiva.

LE TESTIMONIANZE. Le voci che danno vita alla Memoria, oggi al Mandela Forum, sono toccanti. Sono le voci di quelle persone che sono state deportate nei campi di concentramento, all'età in cui i bambini dovrebbero preoccuparsi di cose ben più futili. Sono le voci di due sorelle, Tatiana ed Andra Bucci, che quando furono condotte ad Auschwitz nel 1944 avevano, rispettivamente, 4 e 6 anni. Miracolosamente scampate alla morte, furono liberate proprio il 27 gennaio 1945. Oltre alle loro personali esperienze, raccontano la storia di loro cugino, Sergio De Simone, anch'egli di sei anni, che ebbe un destino più infausto. Infatti raccontano, commosse a un pubblico commosso, di come il bambino sia stato prelevato dal lager insieme ad altri bambini, con l'autorizzazione di Himmler, per poi essere usato come cavia per degli esperimenti medici fino a quanto i tedeschi, preoccupati per l'imminente arrivo delle truppe alleate, lo uccisero barbaramente nei sotterranei di una scuola di Amburgo, insieme ad altri 19 “compagni di sventura”.

GUARDA LE IMMAGINI

IL RACCONTO. Le bambine erano amiche di Erminia “Kitty” Braun, che fu deportata a Ravensbrück all'età di 9 anni. La donna, classe 1936, racconta oggi ai presenti al Meeting l'iter della sua storia, cercando di rendere l'idea di come abbia vissuto la Shoah una bambina. Ricorda la pietà dei secondini a Mestre, per i quali era certamente inusuale vedere una bimba in prigione. Ricorda la nebbia a Venezia prima che la portassero in Germania. Ricorda il freddo, afferma, più che la fame. Le scarpe di tela che sulla neve si bagnavano, i piedi freddi per tutto il giorno. Ricorda, soprattutto, tutti coloro che non sono riusciti a superare la crudeltà e la difficoltà di quei campi, la fame, le malattie, il freddo. Ricorda bene, nei dettagli, la signora Erminia (che è sempre stata chiamata Kitty, anche se all'anagrafe non accettarono iL nome anglosassone); ricorda come chi certe immagini non potrà mai cancellarle dalla Memoria. Racconta, infatti, una sua esperienza nella vita adulta, quando ormai la guerra era finita, i tedeschi erano stati sconfitti e lei era un'insegnante: fece vedere a una delle sue classi il film “Kapò”, fedele messa in scena della vita nei campi di concentramento, e parla di come le lacrime non abbiano smesso di solcare il suo viso per tutta la durata del film. Ora, però, è seduta davanti a tantissime persone a raccontare tutto quello che troppe persone non hanno mai potuto raccontare: “Devo testimoniarlo – spiega – perché io l'ho vissuto. Io sono viva e ci tengo a dire che c'è stato tutto questo e spero che non succeda mai più”.

PARTIGIANI. Non solo gli ebrei, però, furono vittime della persecuzione nazista e fascista. Ha parlato oggi anche Marcello Martini, giovane staffetta partigiana della Resistenza toscana, deportato all'età di 14 anni a Mauthausen in quanto “oppositore del regime”. Porta ancora il triangolo rosso al collo, che serviva ad identificare “quelli come lui”. Lo porta con fierezza perché – racconta – è orgoglioso della sua storia, quella del più giovane partigiano italiano, forse a differenza di chi ha accettato che tutto questo accadesse, di tutti quei “complici silenziosi” che sapevano degli orrori a cui persone innocenti venivano sottoposte e non hanno mai denunciato niente. Sono stati pochi i “Giusti” in queste storie contornate da “cattivi”, però ci sono stati. E probabilmente è proprio grazie a loro che Tatiana, Andra, Kitty, Marcello e tanti altri ancora hanno potuto testimoniare le loro vicende oggi. Non basta un giorno ogni 365 per ricordare i Giusti: senza memoria – viene ricordato – non può esistere un futuro.

Il programma: Firenze celebra il Giorno della Memoria

Le altre iniziative: Giornata della Memoria, 21 artisti a Villa Vogel per non dimenticare ''Olocausto Suite'', un evento per non dimenticare la Shoah