venerdì, 22 Agosto 2025
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Un pranzo… galeotto. All’isola di Gorgona

Un pranzo senza uguali, un pranzo… galeotto.

IL PRANZO. E’ quello, aperto al pubblico, che si svolgerà martedì 13 agosto all’isola di Gorgona, realizzato grazie alla collaborazione in cucina tra i detenuti e il ristorante Toscani da Sempre di Pontassieve (Fi), che prepareranno uno sfizioso menu guidati dallo chef Stefano Frassineti e da un team creato ad hoc e composto da cuochi free lance, gastronomi e maitre.

L’ISOLA. Un evento unico che permetterà ai partecipanti (prenotazione obbligatoria a [email protected]) di sbarcare su di un’isola altrimenti inesplorabile e di visitare una realtà carceraria fuori dal comune, dove i detenuti vivono senza sbarre, scontando la pena impegnati in attività di coltivazione, allevamento e produzione di latticini ma non solo. I partecipanti saranno condotti dalle guardie penitenziarie in giro per l’isola per osservare come lavorano i carcerati e quali sono i frutti che nascono in questa isola. Saranno portati, inoltre, a visitare l’ultimo progetto arrivato a Gorgona, una vigna che grazie all’azienda Frescobaldi di Firenze sta dando la possibilità ai detenuti, con il supporto di agronomi ed enologi, di imparare un utile mestiere: quello del vignaiolo.

A TAVOLA. A tavola, in abbinamento alle preparazioni culinarie, si potranno degustare, oltre ad alcune etichette a marchio Marchesi de’ Frescobaldi, anche il vino Gorgona, bland di vermentino ed ansonica prodotto in 2700 esemplari, frutto vitivinicolo dell’isola. Il ricavato del pranzo sarà devoluto alla campagna internazionale “Il cuore si scioglie onlus” (www.ilcuoresiscioglie.it), che dal 2000 è impegnata, insieme a Unicoop Firenze, nella realizzazione di progetti umanitari, in particolar modo nelle adozioni a distanza.

INFORMAZIONI. L’appuntamento per tutti i partecipanti è martedì 13 agosto alle 8.30 (orario effettivo di partenza) a Livorno in piazza Micheli (Molo dei Pescherecci), da dove partirà il traghetto per Gorgona (arrivo alle 10.15 circa). Il ritorno a Livorno è previsto per le 19.30. L’iniziativa è realizzata dal Ministero di Giustizia in collaborazione con Unicoop Firenze e con il supporto organizzativo dello Studio Umami. Un ruolo importante sarà ricoperto dalla Fisar di Volterra che si occuperà dell’abbinamento e del servizio dei vini. Per maggiori informazioni: www.cenegaleotte.it.

Roberta Ragusa, nuovi appelli dal web: ”Noi non ci arrendiamo”

Il web torna a farsi sentire sul caso di Roberta Ragusa.

LA SCOMPARSA. Web che per la verità non si è mai fermato e che ha sempre continuato a far sentire la sua voce, da quando è iniziato il mistero di Roberta Ragusa. La donna è scomparsa dalla sua casa nel pisano nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012: da allora sono trascorsi ormai quasi 19 mesi, ma di Roberta Ragusa non si sa più nulla.

RICERCHE E INDAGINI. In tutto questo tempo, in tutti questi mesi, sono andate avanti ricerche e indagini, per cercare di mettere fine a una vicenda diventata, con il trascorrere dei mesi, sempre più un mistero. Ma fino a questo momento il caso non è ancora stato risolto.

SUL WEB. La vicenda, fin da subito, è stata seguitissima anche sul web, soprattutto attraverso i social network: è qui che migliaia di persone si sono riunite per aggiornarsi sul caso di Roberta Ragusa e far sentire la propria voce. Cosa che torna a essere fatta anche in queste ore, quando di Roberta si continua a non sapere niente: “Noi non ci arrendiamo, noi non ci fermeremo”, viene ripetuto ora a più voci dal popolo del web, dopo che gli sviluppi delle indagini per molti non sono stati quelli sperati: erano tante, infatti, le persone che si attendevano una svolta.

L’ATTESA. Invece, a quanto pare, ci sarà ancora da attendere per conoscere la verità, per sapere cosa sia successo a Roberta Ragusa quella notte d’inverno di molti mesi fa. E mentre qualcuno, anche sul web, si lascia andare allo sconforto, in molti continuano a ripetere: “Noi continueremo a farci sentire”. In attesa dell’invocatissima svolta.

Commemorata la strage di Castello: dodici cittadini uccisi il 5 agosto 1944

Commemorata la strage di Castello nel quartiere 5.

LA STRAGE. Il 5 agosto 1944, nel popoloso quartiere di Castello, i tedeschi in ritirata uccisero per rappresaglia dodici cittadini inermi. Una lapide di marmo, sulla facciata dell’Istituto Farmaceutico Militare in via Reginaldo Giuliani 201, riporta i loro nomi: Francesco Granili, Michele Lepri, Tullio Tiezzi, Mario Lippi, Ugo Bracciotti, Aldo Bartoli, Vittorio Nardi, Attilio Uvali, Francesco Jacomelli, Giorgio Biondo, Silvano Fiorini, Beppino Marzola.

L’ANNIVERSARIO. Il sessantanovesimo anniversario dell’eccidio è stato commemorato ieri mattina dall’assessore Caterina Biti e dal presidente del Quartiere 5 Federico Gianassi, insieme ai rappresentanti dei Comuni di Sesto e Campi Bisenzio, Andrea Guarducci e Riccardo Nucciotti. Il corteo, con in testa il Gonfalone, ha preso il via da piazza del Sodo per dirigersi poi al Farmaceutico, dove una corona di fiori è stata deposta sotto la lapide che ricorda i dodici fiorentini barbaramente trucidati dalle SS pochi giorni prima della liberazione di Firenze.

L’EPISODIO. “La nostra comunità fu devastata dalla barbarie nazi-fascista – ha sottolineato il presidente Gianassi – lutti violenze, stragi. Ancora oggi non dimentichiamo e rendiamo merito al sacrificio di civili e partigiani grazie ai quali furono conquistate libertà e democrazia”. La causa scatenante fu il tentativo di stupro nei confronti di una giovane del luogo da parte di un gruppo di soldati tedeschi. Mentre la donna cercava di difendersi, partì un colpo di pistola che ferì uno degli aggressori. Il codice tedesco di guerra prevedeva però l’impiccagione per il reato di violenza carnale e i soldati aggressori, tornati al comando, riferirono che il loro commilitone era stato ferito da un italiano. Il comandante della zona dette ordine allora di fucilare alcuni italiani per rappresaglia, e gli ostaggi vennero presi tra i rifugiati nello scantinato del Farmaceutico Militare.

Museo dell’Opera del Duomo, turista danneggia una statua / FOTO

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Turista danneggia una statua in marmo.

IL DANNO. E’ successo stamani, quando un turista americano in visita al Museo dell’Opera del Duomo a Firenze ha danneggiato involontariamente la mano destra di una statua rappresentante la Vergine. L’opera, un’Annunciazione, fa parte di gruppo scultoreo in marmo di Giovanni d’Ambrogio, importante scultore fiorentino della fine del Trecento, inizi del Quattrocento.

IL DITO. Una guardia del museo ha visto il turista che si era avvicinato all’opera, come per prendere le misure della mano, ed è intervenuto subito per fermarlo, ma il danno ormai era già stato fatto. Si tratta del dito mignolo della mano destra della Vergine che si presentava fratturato e che è stato poi rimosso dai restauratori dell’Opera prima che potesse cadere a terra.

RESTAURI. “Non si tratta fortunatamente di un danno grave – sottolinea il direttore del Museo dell’Opera Timothy Verdon – in quanto il dito danneggiato, come altre dita delle mani della Vergine e dell’Angelo Annunciante, non è originale ma rifatto in gesso in epoche passate”. Nell’archivio dell’Opera risultano, infatti, più di un restauro in quest’area: le dita sono le parti più fragili di questo gruppo scultoreo fin da quando fu realizzato. “D’altra parte siamo sicuri che il danno è stato causato dal turista americano – prosegue Verdon – perché l’opera è tornata recentemente dalla mostra agli Uffizi Bagliori Dorati, dove era esposta, e quindi al suo rientro è stata accuratamente controllata”. Come direttore del museo, afferma Timothy Verdon, “mi preme sottolineare come in un mondo globalizzato come il nostro sembra che si sia dimenticata una delle regole fondamentali per visitare i musei, e cioè che non si toccano le opere!”.

Ikea di Pisa, 28mila curriculum per 200 posti

I posti disponibili sono (circa) duecento, le domande arrivate più di 28mila.

LE DOMANDE. Si è conclusa ieri la raccolta on line dei curriculum in vista dell’apertura del nuovo punto vendita Ikea di Pisa, che era partita il 15 luglio. E i numeri parlano chiaro: sono arrivate ben 28.616 candidature, mentre le figure ricercate sono circa duecento.

I CURRICULUM. Ed è iniziato lo screening dei curriculum ricevuti: le persone i cui curriculum verranno ritenuti in linea con le posizioni ricercate – viene spiegato – saranno contattate per un primo colloquio telefonico. Poi coloro che sono ritenuti idonei saranno convocati per un primo colloquio di gruppo, seguito poi da uno individuale.

IL PERCORSO. Un percorso che si concluderà con la scelta dei 200 “fortunati”: e sono più di 28mila a sperare di rientrare in questa “categoria”.

Oltrarno, in arrivo il limite di velocità a 30 chilometri orari

In Oltrarno si andrà più piano.

L’INCONTRO. L’assessore comunale alla mobilità e al trasporto pubblico Filippo Bonaccorsi ha incontrato i rappresentanti del comitato “Oltrarno Futuro”, in quello che, ha commentato, è stato “un colloquio utile e positivo”.

INTERVENTI. “È stata l’occasione per uno scambio di idee ma ci siamo anche accordati su alcuni interventi da avviare subito – ha spiegato l’assessore – come l’istituzione del limite di velocità a 30 chilometri orari. Ho inoltre illustrato gli interventi di asfaltatura in programma tra l’autunno e l’inverno in via Romana e via dei Serragli”.

LO STUDIO. Bonaccorsi ha poi informato i rappresentanti del comitato dei provvedimenti che sono in corso di adozione per disciplinare il transito dei pullman turistici e di aver predisposto l’avvio di uno studio sulla possibilità di sostituire nelle cosiddette “ore di morbida” (ovvero quando la richiesta di servizio e il numero dei passeggeri si riducono) i bus in servizio sulle linee 36 e 37 con bussini a basso impatto.

Va in cerca di funghi nel bosco: giovane ritrovato senza vita

Un giovane residente in provincia di Pistoia è stato ritrovato questa notte senza vita in un canale nei pressi della località Casetta Pulledrari, sull’Appennino Toscano.

NEL BOSCO. Ieri, uscito solo in cerca di funghi nelle zone frequentate da sempre, il suo mancato rientro ha attivato l’allarme alle 22.15: allarme che ha subito fatto partire una squadra di dieci unità per la ricerca a terra della stazione del Soccorso Alpino dell’Appennino Toscano, accompagnate dall’amico di escursioni che quel giorno non l’aveva seguito e che ha guidati i soccorritori nei posti solitamente battuti, sul crinale sopra Maresca.

IL CADAVERE. Intorno alle 1,30 è stato individuato il corpo senza vita del giovane, constatato il decesso e predisposte le operazioni per il recupero. Il giovane – viene spiegato – potrebbe essere accidentalmente scivolato da un balzo e precipitato in una forra un centinaio di metri sotto il sentiero.

LA RICERCA. Le operazioni di ricerca si sono svolte in collaborazione con il Corpo dei Vigili del Fuoco della stazione di Limestre, che ha contribuito al trasporto del materiale per il recupero. Recuperato con barella portantina e corde dal canale, il corpo del giovane è stato trasportato lungo il sentiero fino a uno spazio aperto, ulteriormente disboscato dai volontari, per essere poi verricellato con l’elicottero medicalizzato del 118 proveniente dalla base di Massa Cinquale fino al campo sportivo di San Marcello Pistoiese, dove l’attendevano carabinieri e ambulanza per il riconoscimento e il trasferimento all’obitorio.

Prato, grosso incendio in alcune aziende. Arpat: ”Tenete chiuse le finestre”

Incendio in alcune aziende a Prato.

L’INCENDIO. Dalle prime ore del mattino di oggi, intorno alle ore 5,30, si è sviluppato un grosso incendio in alcune aziende in via del Ferro, a Prato. Si è quindi formata una colonna di fumo nero fino a una notevole altezza. Secondo i dati rilevati dalle stazioni meteo gestite dal Servizio Idrologico della Regione Toscana della zona risulta quasi assente il vento fin verso le 6 e poi, sempre molto modesto, variabile proveniente prima da nord e quindi da est, con rotazione nelle ore successive da ovest.

LE AZIENDE. Sul posto sono intervenute varie squadre di vigili del fuoco, il cui intervento si prevede durerà per buona parte della giornata per poter spegnere completamente l’incendio. Sul luogo sono intervenuti anche operatori Arpat La zona interessata coinvolge varie attività economiche: dai primi accertamenti – viene spiegato – risulta che siano interessati un magazzino di prodotti alimentari all’ingrosso, un’azienda di commercio all’ingrosso di articoli da regalo e complementi di arredo prevalentemente di legno e carta, e una o due aziende di confezioni tessili.

SOSTANZE PERICOLOSE. Dalle notizie disponibili e dalla tipologia di attività – viene spiegato ancora – sembra che si possa escludere la detenzione di sostanze pericolose. Degli edifici interessati dall’incendio, due hanno recentemente sostituito le coperture precedentemente in cemento-amianto con pannelli fotovoltaici, mentre per gli altri esiste il dubbio, vista l’epoca di realizzazione, che siano presenti ancora coperture di questo tipo.

L’APPELLO. Arpat raccomanda agli abitanti della zona di non stare all’aperto e di tenere le finestre chiuse, precauzione sempre opportuna in presenza di incendi. Il personale di Arpat – viene spiegato infine – potrà effettuare ulteriori accertamenti solamente dopo lo spegnimento dell’incendio, quando l’area interessata sarà messa in sicurezza.

Via Bronzino, consegnati sei nuovi alloggi popolari

Consegnati sei nuovi alloggi popolari a Firenze ad altrettante famiglie.

LA CONSEGNA. Questa mattina il sindaco Matteo Renzi e il vicesindaco Stefania Saccardi hanno consegnato le chiavi degli appartamenti, realizzati all’interno del complesso di Edilizia popolare di via Bronzino 55. Era presente anche il presidente di Casa Spa Luca Talluri. “L’emergenza abitativa non va in ferie, non solo a Firenze ma in nessuna città – ha dichiarato il sindaco Renzi – anche perché da tanti anni i governi centrali hanno smesso di finanziare interventi sull’edilizia sociale e quindi i sindaci si trovano da soli a dover fare i conti con quella che è un’assoluta priorità. Oggi abbiamo fatto un altro pezzetto di strada. Nei prossimi mesi consegneremo oltre 330 alloggi, che si aggiungono agli oltre 1.600 già assegnati. Dopo via Bronzino, sarà la volta delle case in via del Pesciolino e al Pontignale. Continuiamo quindi a investire sull’edilizia residenziale pubblica anche se – ha sottolineato il sindaco – il tema centrale è quello degli enormi spazi inutilizzati nel cuore delle città. Accade a Firenze ma credo che accada anche negli altri territori. Penso cioè alle caserme semivuote o inutilizzate, come i Lupi di Toscana: se questi spazi, oggi del Ministero della Difesa o dell’Agenzia del Demanio, fossero messi nelle disponibilità dei Comuni, potremmo dare risposte concrete all’emergenza abitativa e quindi alle esigenze dei cittadini”.

LA RISTRUTTURAZIONE. “Si tratta una bella ristrutturazione nel segno del nuovo Piano Strutturale perché è stato recuperato un edificio esistente, originariamente utilizzato come asilo, e trasformato in sei alloggi – ha aggiunto il vicesindaco Saccardi – . È quindi una bella operazione che si va ad aggiungere ad un lavoro importante fatto in questi anni dall’Amministrazione sul fronte degli alloggi di edilizia popolare. Da inizio consiliatura abbiamo consegnato più di 1.600 alloggi e altri ne seguiranno. Resta l’emergenza abitativa, che non possiamo risolvere con le risorse che abbiamo, ma stiamo lavorando costantemente per recuperare edifici da destinare all’accoglienza delle persone in graduatoria Erp”. Il vicesindaco ha ricordato le operazioni avviate con aziende e soggetti privati: “Stiamo cercando di canalizzare sul settore della casa anche le risorse di chi vuole impegnarsi ed investire sul sociale: Menarini ristrutturerà 10 alloggi, cui si aggiungerà quello recuperato grazie al Rotary. Ci aspettiamo che anche il governo abbia questa sensibilità, si renda conto che questa è la vera emergenza e sia disponibile a fare con noi un ragionamento sulle caserme dismesse. I Lupi di Toscana, per la loro estensione, sarebbero sufficienti a dare una risposta all’emergenza abitativa della nostra città”.

GLI ALLOGGI. I sei alloggi (quattro di circa 50 metri quadrati ciascuno, gli altri due un po’ più grandi) sono stati ricavati dalla ristrutturazione dell’asilo, lasciando inalterata la struttura esterna dell’edificio (con grandi finestroni vetrati e decori delle facciate), risalente al 1923 e che ospita già case popolari. Si tratta di 210 alloggi distribuiti su nove fabbricati costruiti in muratura ordinaria di pietre e mattoni a tre piani fuori terra oltre il terreno. Nel piazzale al centro del complesso sorge un edificio a un solo piano destinato, originariamente, all’asilo infantile e a uno stabilimento per bagni e docce. Nella porzione del fabbricato che ospitava l’asilo sono stati realizzati 4 alloggi su base unica e due su due livelli, ognuno con cantina e posto auto esterno. Il riscaldamento è centralizzato, con integrazione dei pannelli solari per la produzione di acqua calda.

DESTINATARI. “In questi anni la società ha lavorato in stretta sinergia con l’Amministrazione per dare una risposta concreta al disagio abitativo – ha dichiarato il presidente di Casa S.p.A. Luca Talluri –. La ristrutturazione dello stabile è costata 564.000 euro, quindi 91.000 ad alloggio. La peculiarità sta nel fatto che non è stato solo un recupero edile ma anche architettonico, mantenendo integro l’edificio del 1923 e ponendo una particolare attenzione alla parte degli impianti, preservando la sostenibilità ambientale ed ecologica, attraverso l’uso, tra gli altri, di pannelli solari”. Gli alloggi sono stati assegnati a un singolo proveniente dalla graduatoria sociale, una coppia sempre proveniente da graduatoria sociale (con presenza di un disabile), due coppie che hanno preso parte al bando apposito e due singoli dalla lista riservata ai nuclei sfrattati.

Temperature africane e disagi di notte: caldo, confermata l’emergenza

Il caldo non dà tregua, anzi.

LA MORSA. La morsa che da giorni sta interessando Firenze non accenna a diminuire. Oggi, infatti, è il quinto giorno critico consecutivo, e anche per domani la Protezione Civile conferma lo stato di emergenza con temperature massime percepite che potrebbero arrivare a 39 gradi. E di notte la situazione non migliora significativamente, tanto che viene confermato il disagio da caldo anche nelle ore notturne sia per stanotte che per domani notte.

PREVISIONI. Il bollettino del Lamma (Laboratorio di meteorologia della Regione) prevede che l’ondata di calore proseguirà fino a giovedì quando,  per l’arrivo di nuvole e qualche temporale, dovrebbe iniziare ad attenuarsi. La Protezione civile e i servizi sociali restano quindi in allerta e pronti a intervenire in soccorso delle persone più a rischio.

I CONSIGLI. Vengono dunque rinnovati i consigli e le regole per proteggersi dalla calura, rivolte soprattutto ai bambini, agli anziani e alle persone con patologie particolari: evitare di uscire o di fare attività fisica all’aria aperta nelle ore più calde della giornata; non rimanere sotto il sole a lungo; fare una colazione abbondante e pasti leggeri; bere più acqua e mangiare molta frutta e verdura; utilizzare vestiti chiari e leggeri. In caso di necessità è a disposizione il numero verde dell’aiuto anziani 800-801616.

Le previsioni per la settimana: Il gran caldo continua fino a giovedì