sabato, 24 Maggio 2025
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Giovanni dalle Bande Nere: scagionato il chirurgo, fu la setticemia

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La fine del mistero.

LA MALATTIA. Finalmente può tirare un sospiro di sollievo, anche se dall’aldilà, maestro Abram, che da quasi 500 anni veniva accusato della morte di Giovanni dalle Bande Nere. Infatti le indagini sulle ossa del padre di Cosimo de’ Medici hanno confermato che l’uomo d’arme morì per setticemia, ovvero per una grave infezione, e non per volontà del chiururgo, accusato di favorire gli imperiali. Secondo le cronache dell’epoca la morte fu dovuta a una cancrena che si manifestò dopo l’amputazione della gamba destra, resasi necessaria in seguito al ferimento durante uno scontro armato a Governolo, vicino a Mantova, il 25 novembre 1526.

L’ISPEZIONE. E’ quanto ha annunciato il paleopatologo Gino Fornaciari dell’Università di Pisa, che con la sua equipe di ricercatori ha riesumato la salma di Giovanni dalle Bande Nere nella tomba delle Cappelle Medicee di Firenze. Nella stessa indagine è stata ispezionata anche la sepoltura della moglie Maria Salviati, che ha rilevato come la donna soffrisse di sifilide, malattia a trasmissione sessuale, comparsa in Europa per la prima volta nel ‘400 e diffusasi appunto nel ‘500.

FORNACIARI. “Il chirurgo Abram intervenne su un arto gravemente compromesso da una semiamputazione traumatica, limitandosi a completarla e a regolarizzare i monconi – ha riferito il paleopatologo -. La tibia fu segata immediatamente al di sotto della metà prossimale e l’operazione ne interessò solo la porzione laterale, dove è evidente il taglio orizzontale. Infatti dal lato mediale non si rilevano segni di taglio, ma solo scheggiature con andamento obliquo a sezione chirurgica ed osservata al microscopio stereoscopico, evidenzia una forte proliferazione di callo osseo endostale, conseguente alla ferita di archibugio dell’anno precedente”.

Nanni Moretti arriva al teatro Verdi con l’Orchestra della Toscana

Quando il cinema arriva a teatro.

MORETTI. Nanni Moretti salirà in concerto con l’Orchestra della Toscana sul palco del teatro Verdi di Firenze. Seganto in cartellone per il 28 febbraio, lo spettacolo, prodotto nel 2011 dalla Fondazione Musica per Roma, vedrà il regista salire da solo sul palco per interpretare alcuni dei dialoghi tratti dai suoi film più famosi. A partire da Io sono un autarchico (1976), passando per Ecce Bombo, Bianca, la Messa è finita, fino al Caimano (2006).

LA MUSICA. Unica coprotagonista sarà la musica dei suoi film, eseguita dall’Orchestra della Toscana diretta da Luigi Lombardi D’Aquino, compositore e assistente di Franco Piersanti, da sempre collaboratore di Nanni Moretti. Al pianoforte Nicola Piovani, uno dei più affermati compositori d’oggi di musiche da film, artefice di numerose colonne sonore che siglano la produzione cinematografica di Moretti.

Rete fognaria e idrica, investimenti per 18 milioni

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Investire in “liquidità”.

INVESTIMENTI. Circa 18 milioni di euro per lavori nella Firenze underground, la rete acquedottistica ma soprattutto fognaria fiorentina, un labirinto per lunghi tratti affascinante con architetture e coperture a volta e a mattoni addirittura con le indicazioni stradali risalenti all’epoca di Firenze capitale e alle trasformazioni dell’allora archistar Poggi. Publiacqua aprirà cantieri, lavorando soprattutto di notte per evitare al massimo disagi alla circolazione, in alcuni pezzi strategici dei circa 1.168 km di rete idrica e degli 827 km di condotte fognarie, il patrimonio di reti che ormai per almeno un terzo sono al limite dell’età e realizzate per utenze lontane dai grandi numeri di oggi. La rete fiorentina, soprattutto nel Centro Storico e sui Viali di Circonvallazione, infatti risale all’Ottocento e in generale la media d’età delle condotte è di 80 anni. Nella lunghissima rete fognaria, che potrebbe presto essere resa visitabile in parte, si tratterà di realizzare impianti, sostituire e modernizzare le condutture ereditate.

D’ANGELIS. “Dopo decenni facciamo ripartire i cantieri per opere di pubblica utilità di cui Firenze ha urgente bisogno. Si tratta di investimenti importanti che si aggiungono a quelli in corso per il collettore fognario in riva sinistra che metterà finalmente fine allo scandaloso scarico in Arno dei rifiuti di metà città – spiega il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – si tratta di impegni tra i più importanti di Publiacqua, che realizzeremo in stretta collaborazione con il Comune, nel triennio 2013-2015”.

DOVE INTERVENIRE. Nell’elenco ci sono molte opere di manutenzione straordinaria e sostituzioni di reti anche in vista dei Mondiali di Ciclismo (circa 6 milioni di euro) tra le quali lavori in Via Romana, Tornabuoni, Oche, Guicciardini, Santo Spirito, Mazzetta, Bardi, Faenza e Lungarno Acciaioli. C’è il completamento dell’Anello Idrico da Piazza Paolo Uccello fino a Mantignano (4 milioni circa) e c’è l’impianto di sollevamento per la zona di Via delle Panche (600 mila euro circa), un impegno presentato nel corso di una recente assemblea pubblica nella zona. Particolarmente urgenti e importanti sono anche i lavori per la sistemazione del sistema fognario della zona di Viale Belfiore, l’area più sensibile e a rischio allagamenti in città quando si presentano bombe d’acqua e forti piogge. L’insufficienza fognaria della zona è strutturale e storica, è dovuta soprattutto ad un sistema ormai obsoleto di fognature realizzate e concepite per la Firenze dell’Ottocento. “In viale Belfiore presenteremo il piano ai cittadini in una serata organizzata con Palazzo Vecchio – spiega D’Angelis – stanno per iniziare i lavori con il primo lotto, in particolare all’incrocio con il Viale Redi, con adeguamento fognario del tratto esistente integrandolo con la realizzazione di un nuovo collettore di raccolta acque meteoriche”.

GLI ALTRI LAVORI. Altri investimenti importanti, per circa 7,5 milioni di euro, sono finalizzati alla ristrutturazione dell’Emissario in Riva Destra d’Arno, già collegato al depuratore di San Colombano, attraverso un nuovo collettore che sostituirà un tratto obsoleto dell’epoca del Poggi per 1,3 km di condotta con un diametro di 2 metri che migliorerà il deflusso degli scarichi anche dal centro storico, influendo positivamente anche sullo smaltimento delle acque meteoriche. L’Emissario di Destra venne realizzato 30 anni fa e termina in via delle Cascine. Anche il collettore delle Cascine, nato come manufatto di scolmo nel fiume Arno e ormai non più adeguato alle esigenze attuali della città, sarà oggetto di restyling per aumentare decisamente la captazione e il deflusso delle acque reflue e il deflusso delle acque di pioggia e diminuire il rischio di allagamenti. La città di Firenze conta su 827 km di condotte fognarie, 62000 caditoie stradali e una quantità di scarichi urbani giornalieri che in media raggiungono 1900 l/sec per 450000 abitanti equivalenti (Firenze in destra d’Arno più parte di Signa, Lastra a Signa, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano e Scandicci) e che arrivano al depuratore di San Colombano. Inoltre ci sono ancora in media 500 l/sec per 140000 abitanti equivalenti (Firenze riva sinistra Arno e parte di Bagno a Ripoli) di scarichi che finiscono ancora in Arno. Per rendere Firenze la prima area metropolitana depurata al 100% va avanti spedito il cantiere per l’Emissario in Riva Sinistra d’Arno, ad oggi sono stati posati 3,5 km (su 7,2 km totali) di tubazione e sono in corso i lavori per l’attraversamento del fiume Greve.

Potature e asfaltature, nuovi lavori (e divieti) lungo le strade

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Asfaltature e potature di alberi, nuovi lavori lungo le strade fiorentine.

VIA ROSAI E DINTORNI. Sono iniziati ieri i lavori di asfaltatura in via Rosai e in alcune strade limitrofe, ovvero via dei Tommasi, via Boldini, via Nomellini e via Costetti. Fino a venerdì 8 febbraio, nella fascia oraria 8-17, sono previsti restringimenti di carreggiata.

VIA UGUCCIONE DELLA FAGGIOLA. Da ieri è in corso anche un intervento per la ricerca di un guasto alla rete di distribuzione dell’energia elettrica in via Uguccione della Faggiola (tratto compreso fra i numeri civici 9-17): fino a martedì 15 gennaio sarà in vigore un restringimento di carreggiata.

RETE IDRICA. E sempre ieri hanno preso il via inoltre due lavori per altrettanti allacci alla rete idrica in via Cave di Monteripaldi (con restringimento di carreggiate e senso unico alternato fino a martedì 15 gennaio) e in via Datini (anche in questo caso previsto restringimento di carreggiata e senso unico alternato fino a lunedì 14 gennaio).

POTATURE. Iniziano invece oggi, giovedì 10 gennaio, gli interventi di potatura in via Silvani: fino a sabato 26 gennaio, nella fascia oraria 9.30-16.30, scatteranno restringimenti di carreggiata e senso unico alternato con movieri. Potature già iniziate in viale Cialdini e viale Paoli: fino a venerdì 8 febbraio, in orario 8.40-16.45, previsti restringimenti di carreggiata a tratti.

Concordia, cerimonia per ricordare il disastro: ”Impossibile accogliervi tutti”

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Costa Concordia, un anno dopo.

ANNIVERSARIO. La cerimonia organizzata per domenica prossima, ovvero il 13 gennaio, all’Isola del Giglio per commemorare le 32 vittime del naufragio della Costa Concordia, ”sarà un momento dedicato alle famiglie di chi non è più tra noi”.

LOGISTICA E INTIMITA’. Questo un passaggio della lettera invita dal Ceo della Compagnia Michael Thamm ai superstiti del naufragio, che contina: ”Siamo certi comprenderete sia l’impossibilità logistica nell’accogliervi tutti sull’isola, sia il desiderio di intimità espresso dalle famiglie in un momento così doloroso”.

Ubriaca, finisce fuori strada: condannata a 168 ore di lavori utili

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Alcol alla guida.

LA CONDANNA. Ben 168 ore di lavori socialmente utili da svolgere in provincia di Firenze. Ecco la pena inflitta a una fiorentina di 39 anni che nel gennaio scorso finì fuori strada perché guidava con un tasso alcolemico 5 volte superiore al consentito. Il fatto è successo sulla A12 in prossimità di Lavagna, nella provincia di Genova.

LE RICHIESTE. La decisione è stata presa dal gup di Chiavari in seguito alla denuncia per guida in stato di ebbrezza e al ritiro della patente per un anno. Il pm aveva chiesto 8 mesi e 1.000 euro di multa.

Attentato animalista, l’ultimo uomo si trova in Francia

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In fuga all’estero.

IN FRANCIA. Localizzato dalla Digos di Firenze il terzo complice dell’attentato incendiario avvenuto a Capodanno, dove sono stati distrutti i furgoni di una ditta di Montelupo. L’uomo si troverebbe attualmente in Francia. L’azione, rivendicata con la sigla dell’Animal Liberation Front, sigla Alf, è stata l’ultima di una serie avvenuta in Toscana tra il 17 ottobre e il 31 dicembre del 2012.

GLI ATTENTATI. L’incendio degli otto furgoni della ditta di Montelupo è stata la quarta azione del movimento: il 17 ottobre al macello di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, sono stati distrutti macchinari e impianto elettrico: “in memoria degli animali macellati”; il 27 ottobre sono stati distrutti alcuni camion frigo di un’azienda di carni di Firenze e il 24 novembre un’azione ai macelli di San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, dove è stata tagliata la recinzione e, anche qui, dato fuoco a un camion.

CARCERE. L’uomo di 41 anni, unico dei tre ancora ricercato, avrebbe trovato riparo presso conoscenti. Gli inquirenti sono pronti all’arresto. Intanto, dopo i fermi degli altri due complici di 22 e 29 anni, il pm ha chiesto al gip la misura del carcere per tutti i tre.

Gli arresti: Attentato animalista a Montelupo, fermato un giovane fiorentino / Attentato animalista, fermato un altro dei ricercati

Lavori alla rete idrica, venerdì rubinetti a secco in città

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Lavori alla rete idrica, venerdì rubinetti a secco in via Duca d’Aosta.

DOVE. Per alcuni lavori alla rete idrica, venerdì 23 maggio dalle 8.30 alla fine dei lavori, prevista nel primo pomeriggio, si verificheranno mancanze d’acqua in via Duca d’Aosta (dal numero civico 5 al 13 e dal numero civico 12 al 22).

DISAGI. In caso di condizioni meteo avverse – viene spiegato – l’intervento sarà effettuato il primo giorno utile successivo. Publiacqua si scusa con la cittadinanza per i disagi che questi lavori, ritenuti comunque indispensabili, potranno procurare.

Chille de la Balanza torna a San Salvi con la nuova stagione teatrale

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Una stagione “donchisciottiana”.

LA STAGIONE. Si intitola “Il Sogno Matto” la nuova stagione, non solo teatrale, della compagnia Chille de la Balanza, presentata ieri negli spazi di San Salvi. Un 2013 tealtrale in cui si festeggeranno anche i primi quaranta anni dei Chille. Alla presentazione della stagione, che avrà come filo conduttore il Don Chisciotte, è intervenuto anche l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Sergio Giovone.

PROGRAMMA. A inaugurare il cartellone, venerdì 11 gennaio, sarà “Once upon a time” (C’era una volta), un doppio momento di storytelling: la serata, ad ingresso libero, vedrà in scena la performer italiana Giovanna Conforto e l’artista brasiliana Lieza Neves. Venerdì 18 gennaio, invece, alle 21.15 e sempre a ingresso libero, ci sarà la proiezione del film Don Quijote, secondo Orson Welles, versione in spagnolo con sottotitoli in italiano. Tanti gli appuntamenti in programma, fino al mese di ottobre: oltre al multimediale/tenero/teatrale Don Chisciotte di Maurizio Scaparro e quello fantastico di Mimmo Paladino, ci sarà anche il “Il rogo dei libri”, una messa in scena di Claudio Ascoli, Sissi Abbondanza e Paolo Lauri con gli allievi del laboratorio dei Chille in programma il 27 gennaio, anche questo ad ingresso libero, in occasione del Giorno della Memoria. In programma, inoltre, nel corso dell’anno anche lezioni aperte sul Don Chisciotte tra le quali quella dell’assessore alla cultura e una coinvolgente testimonianza di Antonio Tabucchi.

Fabbisogno energetico, primi dati sulla domanda di elettricità

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I dati energetici del 2012.

DECRESCITA. Dopo due anni di crescita, nel 2012 i consumi di elettricità in Italia tornano a scendere. I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno di energia elettrica nell’anno appena concluso, fanno segnare una flessione del 2,8% rispetto al 2011. Nella macroarea Toscana–Emilia Romagna  si è registrata una richiesta di 49.251 miliardi di kilowattora, il 2% in meno rispetto al 2011. Per quanto riguarda i parziali invece nella stessa zona si è registrato a dicembre l’unico dato con segno positivo in Italia: il fabbisogno è infatti aumentato dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2011.

I DATI. Nel complesso si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull’anno precedente fu pari al 5,7%. Il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2012 ammonta a 325,3 miliardi di kilowattora, attestandosi sullo stesso livello di domanda del 2004. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1% in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile. A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-10,3%) e nella macroarea del Nord-Ovest composta da Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta (-7,7%).

PRODUZIONE. Secondo le prime stime, nel 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,8% con produzione nazionale così divisa: 62,2% termoelettrica, 13,3% idroelettrica, 1,6% geotermica, 4,0% eolica e 5,6% fotovoltaica; mentre la restante quota del 13,2% dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta di 284,8 miliardi di kWh è in diminuzione del 2,3% rispetto al 2011; in forte aumento le fonti di produzione eolica (+34,2%) e fotovoltaica (+71,8%), in calo le fonti idroelettrica (-8,2%), termoelettrica (-6,3%) e geotermica (-1,4%).

DICEMBRE. Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2012, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,6 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 3,6% rispetto a dicembre dello scorso anno. Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di dicembre 2012 diventa tuttavia -3,9%. Rispetto al corrispondente mese di dicembre del 2011, si è infatti avuto un giorno lavorativo in meno (19 vs 20) e una temperatura media mensile di circa un grado e mezzo inferiore. I 26,6 miliardi di kWh richiesti nel mese di dicembre 2012 sono distribuiti per il 45,2% al Nord, per il 29,7% al Centro e per il 25,1% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica a dicembre 2012 si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -2,5% al Nord, -3,1% al Centro e -6,1% al Sud. Nel mese di dicembre 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 85,9% con produzione nazionale e per la quota restante (14,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 miliardi di kWh) è calata di un -2,6% rispetto a dicembre 2011. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+34,5%), eolica (+18,6%) e fotovoltaica (+13,3%). Sono in flessione le fonti termoelettrica (-10,6%) e geotermica (-4,2%). In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2012 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,5%. Il profilo del trend si mantiene su un andamento negativo.