domenica, 11 Maggio 2025
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Via i ponteggi, spunta il giardino verticale alle Murate

Tolte le impalcature, fa capolino la prima parte del giardino installato su una lunga parete delle Murate. Il progetto è stato ideato dai tecnici della direzione ambientale, prendendo spunto anche da esperienze all’estero.

COSA SI VEDE. Ieri, una volta rimossi i ponteggi, si è iniziato a vedere qualcosa di quello che sarà il giardino verticale che coprirà la parete lunga circa settanta metri che si affaccia sul viale Giovane Italia. Sul muro tra via dell’Agnolo e via Ghibellina sono già stati montati i pannelli modulari dove verrà posizionato un enorme “quadro verde” di circa sei metri di altezza contenente zone di prato, piante e fiori che andranno a formare geometrie e composizioni. L’assessore comunale all’ambiente Caterina Biti ha sottolineato: “Si tratta di un progetto innovativo e ambizioso per la città e il suo verde pubblico che, oltre ad avere un evidente valore estetico, valorizza ancora di più il complesso delle Murate, fiore all’occhiello dell’amministrazione, anche in questa parte esterna finora un po’ trascurata”.

IL PROGETTO. Il giardino verticale sarà formato da varie piante come l’artemisia, la bergenia, l’edera, la lavanda, il ginepro, il rosmarino, l’abelia, e il garofano. I tipi sono stati scelti per i diversi colori e la resistenza. Fiori e piante saranno mantenute in salute da un sistema di micro irrigazione automatica. Inoltre il sistema di montaggio delle strutture è stato progettato in maniera tale che può essere rimosso qualora si volesse recuperare l’attuale aspetto della parete, la quale, prima di ospitare il giardino, è stata ripristinata e poi tinteggiata. Il progetto dovrebbe essere pronto entro la fine dell’estate.

Prima il ”buco” in pieno centro, poi il furto di una birra. Il Comune interviene

Potrebbero essere presi in carico dal dipartimento Dipendenze della Asl i due giovani sorpresi a bucarsi sotto ponte Santa Trinita.

IL FATTO. L’episodio è accaduto mercoledì: era stato un cittadino ad avvertire la polizia municipale di Firenze di quello che stava accadendo sotto al ponte. Due ragazzi italiani, lei diciannovenne e lui un pregiudicato di trentatré anni, erano stati sorpresi ad iniettarsi una dose di eroina sotto il ponte Santa Trinita. La municipale aveva inizialmente invitato i due ad allontanarsi dal luogo, poi li ha pedinati verso piazza Pitti facendo intervenire anche una pattuglia di rinforzo per motivi di sicurezza, visto che i due giovani apparivano molto agitati. La coppia è poi entrata in un bar della zona e ha rubato una bottiglia di birra, uscendo di corsa. I due sono scappati verso Santo Spirito e si sono nascosti dentro un portone. A questo punto gli agenti sono intervenuti e li hanno fermati. Negli uffici di via delle Terme gli agenti hanno sequestrato ai ragazzi siringhe e medicinali ed è poi scattata la denuncia per furto aggravato e la segnalazione del prefetto per uso di sostanza stupefacente.

GLI INTERVENTI. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore comunale al welfare Stefania Saccardi, che ha specificato: “L’uso personale di sostanze stupefacenti da parte dei due ragazzi non è un reato e gli agenti hanno fatto tutto ciò che potevano secondo quanto previsto dalla legge. Questo non toglie che per questa amministrazione l’uso di qualunque sostanza stupefacente rappresenti un disvalore e, di conseguenza, non possa costituire un modo di divertirsi”. A seguito della segnalazione dei due giovani alla prefettura, la dottoressa Paola Trotta, direttore del dipartimento Dipendenze dell’Asl si è resa disponibile a proporre loro un intervento diagnostico medicopsicosociale e una eventuale presa in carico. “I Sert – ha spiegato – oltre agli interventi di cura e riabilitazione delle dipendenze mettono in atto strategie di prevenzione che vengono sviluppate sia in ambito scolastico che territoriale”.

I CASI. I Sert fiorentini nel 2011 hanno avuto in carico 3.204 utenti: tra questi 1.832 persone avevano problematiche legate all’uso di sostanze illegali e 1.025 problemi legati all’alcol. Sono stati 382 i ragazzi in carico, con un età compresa tra i 15 e i 22 anni.

Roberta Ragusa, oltre ai boschi si cerca anche nei pozzi?

Nei boschi, ma non solo. Sono ripartite nei boschi intorno a San Giuliano Terme le ricerche di Roberta Ragusa, scomparsa dalla sua casa la notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi.

LE INDAGINI. Le indagini per capire cosa sia successo alla donna, di cui da più di sei mesi non si hanno più notizie, in realtà non si sarebbero mai interrotte. Sarebbero andate avanti, più o meno in silenzio, da quella notte di gennaio.

LE RICERCHE. Le nuove ricerche partite nei boschi all’inizio di questa settimana avevano riacceso le speranze di chi, senza sosta, sta cercando di capire che fine abbia fatto la donna. Le piste seguite dagli inquirenti sono sempre quelle di omicidio, suicidio e allontanamento volontario, con la prima che continua ad essere la più accreditata, dato anche il tempo trascorso dal momento della scomparsa della donna.

NEI BOSCHI. Alcuni dei luoghi su cui si è ricominciato a cercare erano infatti già stati ispezionati dai carabinieri del nucleo investigativo, e questo aveva portato qualcuno a pensare che le nuove ricerche partissero da nuovi e più precisi sviluppi nelle indagini. Così, resta forte l’attesa per sapere se queste nuove ricerche abbiano portato ai risultati sperati.

NEI POZZI? Intanto, però, non sarebbe stata abbandonata dagli inquirenti nemmeno la pista dei pozzi. Se Roberta Ragusa fosse stata uccisa potrebbe infatti essere stata gettata proprio in un pozzo della zona. Insomma, le indagini vanno avanti. Con addosso gli occhi e la speranza delle migliaia di persone che – dai social network ma non solo – continuano a implorare che sul caso venga fatta luce il prima possibile.

Le ricerche: La verità è vicina? E intanto esplode la rabbiaSi riaccende la speranzaAl setaccio i boschi del pisano per cercare la donna scomparsa

Sara Tommasi: dopo i flop a Firenze e Brescia, va ad Abano Terme e si spoglia

E' una storia che sembra non avere fine, e sta prendendo sempre più i tratti del grottesco. I fan l'hanno aspettata a Firenze per l'anteprima del suo primo film hard, poi l'hanno attesa a Brescia ma in entrambi i locali la starlette non si è fatta viva. Ha poi fatto capolino in un video amatoriale mentre faceva finta di spazzare in un locale di Riccione e l'hanno paparazzata mentre prendeva il sole in tacchi a spillo a Fregene, con l'ex fidanzato. 

DA FACEBOOK A CLAUDIA KOLL. Dalla sua pagina Facebook ne ha dette di tutti i colori, tanto da scatenare la perplessità di molti. Da chi ha consigliata di farla ricoverare in una clinica per curare le tossicodipendenze – sospettando che la Tommasi faccia uso e abuso di droghe – a chi invece spera in un avvicinamento alla religione, come già successo in passato a Claudia Koll. L'ultima apparizione della signorina Tommasi risale a pochi giorni fa, e su Youtube circola un video amatoriale (facilmente rintracciabile) che conta già decine di migliaia di clic.

IL VIDEO. Nel video si vede chiaramente la Tommasi, intervenuta al 23esimo compleanno del club Par Hasard di Abano Terme, salire sul palcoscenico barcollante insieme al deejay e rimanere impassibile alla serie interminabile di insulti che arrivano dal pubblico, che le indirizza cori a dir poco imbarazzanti. La ragazza senza dire nient'altro se non qualche parola strascicata, rimane impassibile, poi si alza il vestito e mostra un seno al pubblico che comincia a gridare all'impazzata.

I precedenti: Dal set del film hard fino a Fregene (con l'ex fidanzato) Sara Tommasi tra pulizie, preghiere e l'annuncio di un nuovo film hard

L’ex comandante Schettino ”sale a bordo”. Ma di un motoscafo

Schettino sale a bordo. Ma non lo fa per rispondere all’ordine perentorio del capitano De Falco che la terribile notte del 13 gennaio lo intimava a salire sulla Concordia che colava a picco lungo la costa del Giglio (è rimasto famoso l’imperativo: “Salga a bordo, cazzo!”).

LA PAPARAZZATA DEL SUN. A paparazzarlo mentre era in giro su un motoscafo poco distante da Meta di Sorrento (località dove l’ex comandante risiede e dove ha l’obbligo di rimanere) è un fotografo del Sun, popolare tabloid britannico che titola “Capitano della Concordia naviga di nuovo”. Sembrava fosse in compagnia del suo avvocato, il grossetano Bruno Leporatti, invece il legale si affretta a smentire dicendo che “mai è stato a trovare il suo assistito e che probabilmente Schettino è andato a farsi un giro in barca, a pochi metri dalla costa e entro i limiti consentiti, solo per allontanarsi da sguardi indiscreti”.

NESSUNA REVOCA DELLA PATENTE NAUTICA. Sembrerebbe inoltre che l’ex comandante non fosse al timone dell’imbarcazione “Anche se potrebbe farlo perché non gli è stato revocato il titolo nautico”.

Calcioscommesse, chiesti 15 mesi per Conte. La rabbia della Juventus

La mazzata per Conte alla fine è arrivata: dopo il respingimento del patteggiamento di ieri, il procuratore Palazzi ha chiesto 15 mesi di squalifica per l’allenatore della Juventus, sulla panchina del Siena ai tempi dei fatti contestati. Un anno e tre mesi di stop, insomma.

LA RICHIESTA. Una richiesta arrivata dopo la scelta di non patteggiare una seconda volta. Una richiesta che ha scatenato l’immediata replica, sul sito della Juventus, di Andrea Agnelli: “Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale. Per molto tempo e con grande senso di responsabilità la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle Istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati. Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato”.

AGNELLI. “La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato e sottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera. Rilevo nuovamente – continua la nota firmata da Agnelli – l’incapacità di interpretare le moderne esigenze del professionismo di alto livello. Anche avendo scelto, contro ogni istinto di giustizia e con una logica di puro compromesso, la strada del patteggiamento per poter limitare i danni di una giustizia sportiva vetusta e contraddittoria, ci si scontra con un sistema dittatoriale che priva le Società e i suoi tesserati di qualsivoglia diritto alla difesa e all’onorabilità. La rispettabilità dei singoli è messa a repentaglio ed è quindi a loro che spetta la parola finale sulle decisioni da assumere, con la consapevolezza che la Juventus li sosterrà in tutti i gradi di giudizio. Sarà una stagione complessa ed impegnativa, ma la concentrazione sulle prestazioni in campo della Squadra da parte di tutto il nostro ambiente rimane alta con l’obiettivo di confermarci vincenti a maggio 2013”.

Cosa era successo: Siena penalizzato di 6 punti. Grande attesa per Conte Conte, la Commissione Disciplinare ”boccia” il patteggiamento Calcioscommesse, è l’ora del processo: tutti gli occhi su Antonio Conte

Anomalie nei soccorsi, 9 indagati per la morte dei due piloti al rally

 

Qualcuno avrebbe omesso di dare l’allarme. E i soccorsi, secondo i magistrati,  sarebbero partiti con almeno quattro minuti di ritardo. Per questi motivi, nove persone finiscono nel registro degli indagati.

LE INDAGINI. E’ arrivata a una svolta l’inchiesta della procura di Lucca sulla morte di Valerio Catelani e la fidanzata Daniela Bertoneri, pilota e navigatrice, morti il 21 luglio in un incidente a Brancoli mentre disputavano il Rally Città di Lucca. I magistrati hanno inscritto nove persone nel registro degli indagati con l’accusa di omissione di soccorso e omicidio colposo.

GLI INDAGATI. Tra gli indagati ci sarebbero anche alcuni equipaggi del rally nonchè alcuni esponenti dell’organizzazione. I magistrati hanno rilevato delle anomalie nella gestione e nei tempi dei soccorsi, partiti con almeno quattro minuti di ritardo. Si ipotizza inoltre che gli equipaggi partiti dopo il team Catelani – Bertoneri non abbiano dato l’allarme eni tempi debiti.

L’INCIDENTE. Catelani, pilota di 37 anni, e la sua fidanzata Bertoneri, navigatrice, di 34 anni, sono morti carbonizzati, dopo che la loro auto, una Pegugeot, era uscita di strada prendendo fuoco. L’incidente è avvenuto alle 4 del mattino, durante la quarta prova del rally e a circa 3,5 chilometri dal via.

Prato, consigliere comunale insulta i cinesi su Facebook: ”Tutti in via Ciulli”

 

Un insulto razzista da far gelare il sangue: “I cinesi vadano tutti in via Ciulli, forza sottopasso”.

INSULTO RAZZISTA. L’autore della frase xenofoba è un consigliere comunale di Prato, Giancarlo Auzzi, membro della maggioranza di centrodestra e appartenente al gruppo “Prato libera e sicura”.

IL FATTO. L’insulto, pubblicato da Auzzi sulla sua pagina Facebook, inneggia alla strada dove nell’ottobre di due anni fa tre donne cinesi persero la vita, annegate nella loro auto rimasta incastrata nel sottopasso di via Ciulli in seguito ad un nubifragio.

LE SCUSE. Immediate le reazioni al post razzista. Che hanno convinto Auzzi a cancellare la frase dalla sua bacheca. Il consigliere ha chiesto scusa pubblicamente ai pratesi e alla comunità cinese.

La tragedia Il maltempo si abbatte sulla Toscana: tre donne morte nella notte a Prato

Santa Maria Novella: da settembre basilica e museo in un unico percorso

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La basilica di Santa Maria Novella e l’attiguo museo civico formeranno un unico percorso di visita.

UN PERCORSO UNICO. La novità nasce da un accordo tra il Comune di Firenze e il Fec, il Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno, e sarà operativa da settembre. Attualmente coesistono nell’imponente complesso di Santa Maria Novella due situazioni distinte. Una è il museo di proprietà del Comune, recentemente rinnovato e ampliato. Vi si accede da piazza Stazione e comprende un sistema di Chiostri (il Chiostro Verde, il Chiostro della Sindicheria, il Chiostrino di Padre Dati e il Chiostrino dei Morti, che comunica con il Chiostro Verde attraverso un lungo passaggio che fiancheggia il Cappellone degli Spagnoli e il lato orientale della basilica).

PER VALORIZZARE TUTTO IL COMPLESSO. Grazie tra l’altro a un accordo con la caserma dei Carabinieri confinante, durante il periodo estivo sarà possibile visitare anche il Chiostro Grande, normalmente chiuso al pubblico, al prezzo dello stesso biglietto e nei giorni di apertura del museo. C’è poi la chiesa, con ingresso da piazza Santa Maria Novella, che ha un proprio percorso di visita. Da settembre, grazie all’accordo sottoscritto tra Comune e Direzione centrale per l’amministrazione del Fec, sarà organizzato, nel rispetto delle esigenze di culto, un unico percorso per i visitatori tra la chiesa e le porzioni dell’ex convento adibite a museo. Gli obiettivi sono la valorizzazione del complesso monumentale di Santa Maria Novella e la sua riconduzione all’unitarietà originaria. Il biglietto sarà quindi unico, e costerà 5 euro.

Emir Kusturica a Palazzo Vecchio, in attesa del suo nuovo musical

A giugno 2013 Emir Kusturica sarà impegnato a Firenze nella realizzazione di un musical a cui parteciperanno anche studenti universitari alla scoperta delle sette discipline dell’arte.

OGGI A FIRENZE. Il regista di Sarajevo si è recato a Firenze per discutere con l’assessore alle politiche giovanili e all’università Cristina Giachi e l’assessore alle infrastrutture Massimo Mattei del progetto “Globunity” che prenderà il via a giugno 2013, con il patrocinio dell’Unesco e della Presidenza della Repubblica. Ospite a Palazzo Vecchio, Kusturica ha visitato il Salone dei Duecento, il Salone dei Cinquecento e lo studiolo di Francesco I rimanendone affascinato. «Mi ha colpito – ha detto l’assessore Giachi – vedere il fascino che Palazzo Vecchio, le sue opere e la sua storia sono in grado di esercitare sulla potenza creativa di un artista come Kusturica».

IL PROGETTO. Sarà un evento internazionale quello che vedrà coinvolti, oltre al regista, anche duecentodieci studenti universitari provenienti da Brasile, Venezuela, Perù, Mali, Sudan, Gana, DRC, Serbia, Bosnia, Giordania, Iran, Afganistan, Bangladesh, Cina e Haiti. A loro si uniranno artisti di fama internazionale che insegneranno ai ragazzi architettura, musica, pittura e scultura, letteratura e poesia, danza e cinema. I ragazzi rimarranno a Firenze tutto il mese, verranno divisi in sette classi e poi tutti insieme e sotto l’attenta direzione e regia di Kusturica prepareranno un musical che verrà rappresentato in piazza della Signoria il 30 giugno 2013.