lunedì, 30 Giugno 2025
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Donna scomparsa da quasi due mesi, ha prelevato denaro in Sicilia

Si torna a sperare per Vanessa Rosi, la 36enne di Fucecchio sparita il 12 giugno senza lasciare traccia.

IL PRELIEVO IN SICILIA. Dal bancomat della donna sarebbero stati prelevati dei soldi dalla Sicilia, dettaglio che farebbe pensare a un allontamento volontario. Di Vanessa non si sa niente da quel giorno, quando uscì di casa per andare al lavoro ma non ci arrivò mai. L’auto fu ritrovata poi dal fidanzato vicino alla stazione ferroviaria di Pescia – in provincia di Pisa – lungo il percorso che la donna faceva abitualmente per andare al lavoro.

NESSUNA NOTIZIA. Dal 12 giugno ad oggi la donna non aveva mai prelevato soldi, nè firmato assegni, facendo preoccupare ulteriormente i suoi cari. Ora, dopo la notizia del recente prelievo di denaro, familiari e parenti tornano a sperare. In attesa che si conoscano ulteriori dettagli.

Si schianta con l’auto rubata: muore un 23enne

Si chiamava Gera George il ventitreenne rumeno morto questa mattina a causa di un incidente stradale a Capannori (Lucca).

L’INCIDENTE. Secondo una prima ricostruzione il ragazzo ha perso il controllo dell’auto di cui era al volante ed è andato a sbattere violentemente contro il muro dell’edificio della Misericordia di Santa Gemma. Durante l’impatto l’auto si è ribaltata ed è poi esplosa. Il giovane, residente a Pescia (Pistoia), era alla guida di una C3 che è risultata rubata poco prima a Buggiano, in provincia di Pistoia.

I SOCCORSI. L’uomo è stato subito soccorso ed estratto dai rottami da una pattuglia della stazione dei carabinieri di Nozzano, dai vigili del fuoco e dal 118 di Lucca. È stato trasportato all’ospedale Campo di Marte di Lucca, dove però per lui non c’è stato più niente da fare.

”Al call center a 3 euro l’ora. E 268 operatori irregolari”

Call center nel mirino. Due società di Empoli, amministrate entrambe da un imprenditore residente a Vinci, avrebbero impiegato, tra il 2008 ed il 2011, 268 operatori e centralinisti in modo irregolare. E’ quanto accertato da un’indagine svolta, in modo congiunto, dalle fiamme gialle della Compagnia di Empoli e dagli ispettori di vigilanza dell’Inps di Firenze.

L’INDAGINE. Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati anche omessi versamenti di contributi pari ad oltre 251.000 euro e di ritenute per 7.000 euro. Inoltre, le due società non avrebbero dichiarato ricavi per oltre 84.500 euro, e omesso di versare IVA per 3.600 euro e IRAP per 6.700 euro. Le attività di verifica – spiega la Gdf – hanno permesso di accertare l’irregolarità delle posizioni lavorative degli operatori/centralinisti impiegati nei due call center. I dipendenti, quasi tutti giovani dell’empolese-valdelsa, erano inquadrati come “lavoratori a progetto”. Le loro prestazioni lavorative con turnazioni continue consistevano nella promozione telefonica di prodotti commerciali per conto di società di telefonia e di fornitura elettrica e gas nonché nella commercializzazione di carte di credito in centri commerciali e aeroporti.

CONTRATTI. Gli accertamenti, però – continuano le fiamme gialle – “hanno permesso di rilevare come le mansioni, svolte da tutti i lavoratori, erano in realtà prive dei requisiti previsti dalla normativa sui rapporti di ‘collaborazione a progetto’ ed, in primo luogo, quello dell’autonomia. La previsione di questa forma di collaborazione è stato quindi un mero espediente per sottrarsi al pagamento degli oneri contributivi dovuti all’INPS”. Gli ispettori dell’Inps hanno così provveduto a riqualificare i contratti di lavoro stipulati per ogni singolo impiegato (centralinista, coordinatore dei turni, addetto amministrativo alla segreteria ed alla formazione del personale) in base a quanto previsto dal ccnl di settore (contratto lavoro subordinato).

BUSTE PAGA. Inoltre sono state constatate altre irregolarità: “alle buste paga emesse nei confronti degli operatori che riportavano ‘rimborsi spese’ di fantomatiche trasferte (mai realizzate dai dipendenti del call center) per complessive 55.300 euro. Questi importi ‘gonfiavano’ le buste paga sino a oltre 1.000 euro mensili. La vera retribuzione è sempre stata pari a circa 3 euro l’ora (per un impegno giornaliero di circa 4-6 ore), ossia non superiore a 300 euro mensili”, spiegano le fiamme gialle. Infine ci sarebbe stata una “mancata contabilizzazione di fatture emesse per prestazioni realizzate pari a oltre 84.000 euro”.

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Fiorentina, dopo Borja Valero ecco Aquilani

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La pista è sempre più calda, tanto che l’annuncio potrebbe arrivare a ore.

AQUILANI. Il matrimonio tra la Fiorentina e Alberto Aquilani sembra ormai destinato a celebrarsi, e anche in tempi stretti. Così, dopo Borja Valero, Montella potrebbe contare su un altro giocatore in grado di abbinare qualità ed esperienza. Un centrocampo di spessore e piedi buoni, insomma, sulla scia di quanto il tecnico aveva a disposizione a Catania, dove ha raggiunto risultati importanti.

DIECI ANNI DELLA VALLE. Ma il mercato viola non si fermerà qua. I Della Valle sembrano infatti scatenati, forse spinti anche dall’entusiasmo per i dieci anni alla guida della Fiorentina e dalla passione che in città si sta riaccendendo intorno alla squadra.

ATTACCO. Così, sistemato il centrocampo (dove comunque i lavori potrebbero non essere finiti, con il genoano Kucka sempre all’orizzonte), l’attenzione sarà riversata sull’attacco. Contando sulla permanenza (almeno per un altro anno) di Jovetic, almano un altro rinforzo arriverà.

I NOMI. Il nome nuovo è quello di Babel, in forza all’Hoffenheim. Sarebbe lui il giocatore indivisuato dal club per rinforzare il reparto. Ma non sono dimenticare anche gli altri nomi che sono stati fatti in passato, e che potrebbero tornare di grande attualità nella fase finale del mercato, quella tradizionalmente più ricca di colpi: da Chamakh a Matri e Borriello, l’obiettivo è quello di portare a Firenze un top player (o quasi). Poi toccherà all’Aeroplanino far volare la sua squadra in campo.

Sparare sì, ma non sul sentiero di trekking. L’avviso di Borgo ai cacciatori

A caccia sì, ma non sulla pista ciclabile, né sul sentiero particolarmente battuto in estate dagli appassionati di trekking.

 

L’AVVISO. E’ questo l’avviso che si premura di diffondere il Comune di Borgo San Lorenzo, avvertendo i cacciatori di non sparare nei pressi di questi luoghi, frequentati dalla gente in cerca di frescura e di vacanze alternative. “Anche quest’anno, per la stagione venatoria 2012-2013 viene istituito un divieto di caccia sull’intera area della pista ecoturistica – si legge in una nota del Comune -.

FUCILI SCARICHI E NELLA CUSTODIA. Poiché il territorio compreso tra la SS 551 e il fiume Sieve (dietro il liceo Giotto Ulivi) è zona aperta all’attività venatoria, è stata adottata come lo scorso anno l’ordinanza comunale per la limitazione dell’esercizio venatorio col divieto di caccia temporaneo, in vigore dal 1 settembre al 31 gennaio, nell’area della pista ecoturistica che è particolarmente frequentata”. I cacciatori hanno il permesso di passare lungo l’argine del fiume Sieve ma solo con il fucile scarico e all’interno della custodia. L’area interessata è delimitata e segnalata con cartelli.

Via i ponteggi, spunta il giardino verticale alle Murate

Tolte le impalcature, fa capolino la prima parte del giardino installato su una lunga parete delle Murate. Il progetto è stato ideato dai tecnici della direzione ambientale, prendendo spunto anche da esperienze all’estero.

COSA SI VEDE. Ieri, una volta rimossi i ponteggi, si è iniziato a vedere qualcosa di quello che sarà il giardino verticale che coprirà la parete lunga circa settanta metri che si affaccia sul viale Giovane Italia. Sul muro tra via dell’Agnolo e via Ghibellina sono già stati montati i pannelli modulari dove verrà posizionato un enorme “quadro verde” di circa sei metri di altezza contenente zone di prato, piante e fiori che andranno a formare geometrie e composizioni. L’assessore comunale all’ambiente Caterina Biti ha sottolineato: “Si tratta di un progetto innovativo e ambizioso per la città e il suo verde pubblico che, oltre ad avere un evidente valore estetico, valorizza ancora di più il complesso delle Murate, fiore all’occhiello dell’amministrazione, anche in questa parte esterna finora un po’ trascurata”.

IL PROGETTO. Il giardino verticale sarà formato da varie piante come l’artemisia, la bergenia, l’edera, la lavanda, il ginepro, il rosmarino, l’abelia, e il garofano. I tipi sono stati scelti per i diversi colori e la resistenza. Fiori e piante saranno mantenute in salute da un sistema di micro irrigazione automatica. Inoltre il sistema di montaggio delle strutture è stato progettato in maniera tale che può essere rimosso qualora si volesse recuperare l’attuale aspetto della parete, la quale, prima di ospitare il giardino, è stata ripristinata e poi tinteggiata. Il progetto dovrebbe essere pronto entro la fine dell’estate.

Prima il ”buco” in pieno centro, poi il furto di una birra. Il Comune interviene

Potrebbero essere presi in carico dal dipartimento Dipendenze della Asl i due giovani sorpresi a bucarsi sotto ponte Santa Trinita.

IL FATTO. L’episodio è accaduto mercoledì: era stato un cittadino ad avvertire la polizia municipale di Firenze di quello che stava accadendo sotto al ponte. Due ragazzi italiani, lei diciannovenne e lui un pregiudicato di trentatré anni, erano stati sorpresi ad iniettarsi una dose di eroina sotto il ponte Santa Trinita. La municipale aveva inizialmente invitato i due ad allontanarsi dal luogo, poi li ha pedinati verso piazza Pitti facendo intervenire anche una pattuglia di rinforzo per motivi di sicurezza, visto che i due giovani apparivano molto agitati. La coppia è poi entrata in un bar della zona e ha rubato una bottiglia di birra, uscendo di corsa. I due sono scappati verso Santo Spirito e si sono nascosti dentro un portone. A questo punto gli agenti sono intervenuti e li hanno fermati. Negli uffici di via delle Terme gli agenti hanno sequestrato ai ragazzi siringhe e medicinali ed è poi scattata la denuncia per furto aggravato e la segnalazione del prefetto per uso di sostanza stupefacente.

GLI INTERVENTI. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore comunale al welfare Stefania Saccardi, che ha specificato: “L’uso personale di sostanze stupefacenti da parte dei due ragazzi non è un reato e gli agenti hanno fatto tutto ciò che potevano secondo quanto previsto dalla legge. Questo non toglie che per questa amministrazione l’uso di qualunque sostanza stupefacente rappresenti un disvalore e, di conseguenza, non possa costituire un modo di divertirsi”. A seguito della segnalazione dei due giovani alla prefettura, la dottoressa Paola Trotta, direttore del dipartimento Dipendenze dell’Asl si è resa disponibile a proporre loro un intervento diagnostico medicopsicosociale e una eventuale presa in carico. “I Sert – ha spiegato – oltre agli interventi di cura e riabilitazione delle dipendenze mettono in atto strategie di prevenzione che vengono sviluppate sia in ambito scolastico che territoriale”.

I CASI. I Sert fiorentini nel 2011 hanno avuto in carico 3.204 utenti: tra questi 1.832 persone avevano problematiche legate all’uso di sostanze illegali e 1.025 problemi legati all’alcol. Sono stati 382 i ragazzi in carico, con un età compresa tra i 15 e i 22 anni.

Roberta Ragusa, oltre ai boschi si cerca anche nei pozzi?

Nei boschi, ma non solo. Sono ripartite nei boschi intorno a San Giuliano Terme le ricerche di Roberta Ragusa, scomparsa dalla sua casa la notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi.

LE INDAGINI. Le indagini per capire cosa sia successo alla donna, di cui da più di sei mesi non si hanno più notizie, in realtà non si sarebbero mai interrotte. Sarebbero andate avanti, più o meno in silenzio, da quella notte di gennaio.

LE RICERCHE. Le nuove ricerche partite nei boschi all’inizio di questa settimana avevano riacceso le speranze di chi, senza sosta, sta cercando di capire che fine abbia fatto la donna. Le piste seguite dagli inquirenti sono sempre quelle di omicidio, suicidio e allontanamento volontario, con la prima che continua ad essere la più accreditata, dato anche il tempo trascorso dal momento della scomparsa della donna.

NEI BOSCHI. Alcuni dei luoghi su cui si è ricominciato a cercare erano infatti già stati ispezionati dai carabinieri del nucleo investigativo, e questo aveva portato qualcuno a pensare che le nuove ricerche partissero da nuovi e più precisi sviluppi nelle indagini. Così, resta forte l’attesa per sapere se queste nuove ricerche abbiano portato ai risultati sperati.

NEI POZZI? Intanto, però, non sarebbe stata abbandonata dagli inquirenti nemmeno la pista dei pozzi. Se Roberta Ragusa fosse stata uccisa potrebbe infatti essere stata gettata proprio in un pozzo della zona. Insomma, le indagini vanno avanti. Con addosso gli occhi e la speranza delle migliaia di persone che – dai social network ma non solo – continuano a implorare che sul caso venga fatta luce il prima possibile.

Le ricerche: La verità è vicina? E intanto esplode la rabbiaSi riaccende la speranzaAl setaccio i boschi del pisano per cercare la donna scomparsa

Sara Tommasi: dopo i flop a Firenze e Brescia, va ad Abano Terme e si spoglia

E' una storia che sembra non avere fine, e sta prendendo sempre più i tratti del grottesco. I fan l'hanno aspettata a Firenze per l'anteprima del suo primo film hard, poi l'hanno attesa a Brescia ma in entrambi i locali la starlette non si è fatta viva. Ha poi fatto capolino in un video amatoriale mentre faceva finta di spazzare in un locale di Riccione e l'hanno paparazzata mentre prendeva il sole in tacchi a spillo a Fregene, con l'ex fidanzato. 

DA FACEBOOK A CLAUDIA KOLL. Dalla sua pagina Facebook ne ha dette di tutti i colori, tanto da scatenare la perplessità di molti. Da chi ha consigliata di farla ricoverare in una clinica per curare le tossicodipendenze – sospettando che la Tommasi faccia uso e abuso di droghe – a chi invece spera in un avvicinamento alla religione, come già successo in passato a Claudia Koll. L'ultima apparizione della signorina Tommasi risale a pochi giorni fa, e su Youtube circola un video amatoriale (facilmente rintracciabile) che conta già decine di migliaia di clic.

IL VIDEO. Nel video si vede chiaramente la Tommasi, intervenuta al 23esimo compleanno del club Par Hasard di Abano Terme, salire sul palcoscenico barcollante insieme al deejay e rimanere impassibile alla serie interminabile di insulti che arrivano dal pubblico, che le indirizza cori a dir poco imbarazzanti. La ragazza senza dire nient'altro se non qualche parola strascicata, rimane impassibile, poi si alza il vestito e mostra un seno al pubblico che comincia a gridare all'impazzata.

I precedenti: Dal set del film hard fino a Fregene (con l'ex fidanzato) Sara Tommasi tra pulizie, preghiere e l'annuncio di un nuovo film hard

L’ex comandante Schettino ”sale a bordo”. Ma di un motoscafo

Schettino sale a bordo. Ma non lo fa per rispondere all’ordine perentorio del capitano De Falco che la terribile notte del 13 gennaio lo intimava a salire sulla Concordia che colava a picco lungo la costa del Giglio (è rimasto famoso l’imperativo: “Salga a bordo, cazzo!”).

LA PAPARAZZATA DEL SUN. A paparazzarlo mentre era in giro su un motoscafo poco distante da Meta di Sorrento (località dove l’ex comandante risiede e dove ha l’obbligo di rimanere) è un fotografo del Sun, popolare tabloid britannico che titola “Capitano della Concordia naviga di nuovo”. Sembrava fosse in compagnia del suo avvocato, il grossetano Bruno Leporatti, invece il legale si affretta a smentire dicendo che “mai è stato a trovare il suo assistito e che probabilmente Schettino è andato a farsi un giro in barca, a pochi metri dalla costa e entro i limiti consentiti, solo per allontanarsi da sguardi indiscreti”.

NESSUNA REVOCA DELLA PATENTE NAUTICA. Sembrerebbe inoltre che l’ex comandante non fosse al timone dell’imbarcazione “Anche se potrebbe farlo perché non gli è stato revocato il titolo nautico”.