martedì, 1 Luglio 2025
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Calcioscommesse, chiesti 15 mesi per Conte. La rabbia della Juventus

La mazzata per Conte alla fine è arrivata: dopo il respingimento del patteggiamento di ieri, il procuratore Palazzi ha chiesto 15 mesi di squalifica per l’allenatore della Juventus, sulla panchina del Siena ai tempi dei fatti contestati. Un anno e tre mesi di stop, insomma.

LA RICHIESTA. Una richiesta arrivata dopo la scelta di non patteggiare una seconda volta. Una richiesta che ha scatenato l’immediata replica, sul sito della Juventus, di Andrea Agnelli: “Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale. Per molto tempo e con grande senso di responsabilità la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle Istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati. Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato”.

AGNELLI. “La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato e sottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera. Rilevo nuovamente – continua la nota firmata da Agnelli – l’incapacità di interpretare le moderne esigenze del professionismo di alto livello. Anche avendo scelto, contro ogni istinto di giustizia e con una logica di puro compromesso, la strada del patteggiamento per poter limitare i danni di una giustizia sportiva vetusta e contraddittoria, ci si scontra con un sistema dittatoriale che priva le Società e i suoi tesserati di qualsivoglia diritto alla difesa e all’onorabilità. La rispettabilità dei singoli è messa a repentaglio ed è quindi a loro che spetta la parola finale sulle decisioni da assumere, con la consapevolezza che la Juventus li sosterrà in tutti i gradi di giudizio. Sarà una stagione complessa ed impegnativa, ma la concentrazione sulle prestazioni in campo della Squadra da parte di tutto il nostro ambiente rimane alta con l’obiettivo di confermarci vincenti a maggio 2013”.

Cosa era successo: Siena penalizzato di 6 punti. Grande attesa per Conte Conte, la Commissione Disciplinare ”boccia” il patteggiamento Calcioscommesse, è l’ora del processo: tutti gli occhi su Antonio Conte

Anomalie nei soccorsi, 9 indagati per la morte dei due piloti al rally

 

Qualcuno avrebbe omesso di dare l’allarme. E i soccorsi, secondo i magistrati,  sarebbero partiti con almeno quattro minuti di ritardo. Per questi motivi, nove persone finiscono nel registro degli indagati.

LE INDAGINI. E’ arrivata a una svolta l’inchiesta della procura di Lucca sulla morte di Valerio Catelani e la fidanzata Daniela Bertoneri, pilota e navigatrice, morti il 21 luglio in un incidente a Brancoli mentre disputavano il Rally Città di Lucca. I magistrati hanno inscritto nove persone nel registro degli indagati con l’accusa di omissione di soccorso e omicidio colposo.

GLI INDAGATI. Tra gli indagati ci sarebbero anche alcuni equipaggi del rally nonchè alcuni esponenti dell’organizzazione. I magistrati hanno rilevato delle anomalie nella gestione e nei tempi dei soccorsi, partiti con almeno quattro minuti di ritardo. Si ipotizza inoltre che gli equipaggi partiti dopo il team Catelani – Bertoneri non abbiano dato l’allarme eni tempi debiti.

L’INCIDENTE. Catelani, pilota di 37 anni, e la sua fidanzata Bertoneri, navigatrice, di 34 anni, sono morti carbonizzati, dopo che la loro auto, una Pegugeot, era uscita di strada prendendo fuoco. L’incidente è avvenuto alle 4 del mattino, durante la quarta prova del rally e a circa 3,5 chilometri dal via.

Prato, consigliere comunale insulta i cinesi su Facebook: ”Tutti in via Ciulli”

 

Un insulto razzista da far gelare il sangue: “I cinesi vadano tutti in via Ciulli, forza sottopasso”.

INSULTO RAZZISTA. L’autore della frase xenofoba è un consigliere comunale di Prato, Giancarlo Auzzi, membro della maggioranza di centrodestra e appartenente al gruppo “Prato libera e sicura”.

IL FATTO. L’insulto, pubblicato da Auzzi sulla sua pagina Facebook, inneggia alla strada dove nell’ottobre di due anni fa tre donne cinesi persero la vita, annegate nella loro auto rimasta incastrata nel sottopasso di via Ciulli in seguito ad un nubifragio.

LE SCUSE. Immediate le reazioni al post razzista. Che hanno convinto Auzzi a cancellare la frase dalla sua bacheca. Il consigliere ha chiesto scusa pubblicamente ai pratesi e alla comunità cinese.

La tragedia Il maltempo si abbatte sulla Toscana: tre donne morte nella notte a Prato

Santa Maria Novella: da settembre basilica e museo in un unico percorso

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La basilica di Santa Maria Novella e l’attiguo museo civico formeranno un unico percorso di visita.

UN PERCORSO UNICO. La novità nasce da un accordo tra il Comune di Firenze e il Fec, il Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno, e sarà operativa da settembre. Attualmente coesistono nell’imponente complesso di Santa Maria Novella due situazioni distinte. Una è il museo di proprietà del Comune, recentemente rinnovato e ampliato. Vi si accede da piazza Stazione e comprende un sistema di Chiostri (il Chiostro Verde, il Chiostro della Sindicheria, il Chiostrino di Padre Dati e il Chiostrino dei Morti, che comunica con il Chiostro Verde attraverso un lungo passaggio che fiancheggia il Cappellone degli Spagnoli e il lato orientale della basilica).

PER VALORIZZARE TUTTO IL COMPLESSO. Grazie tra l’altro a un accordo con la caserma dei Carabinieri confinante, durante il periodo estivo sarà possibile visitare anche il Chiostro Grande, normalmente chiuso al pubblico, al prezzo dello stesso biglietto e nei giorni di apertura del museo. C’è poi la chiesa, con ingresso da piazza Santa Maria Novella, che ha un proprio percorso di visita. Da settembre, grazie all’accordo sottoscritto tra Comune e Direzione centrale per l’amministrazione del Fec, sarà organizzato, nel rispetto delle esigenze di culto, un unico percorso per i visitatori tra la chiesa e le porzioni dell’ex convento adibite a museo. Gli obiettivi sono la valorizzazione del complesso monumentale di Santa Maria Novella e la sua riconduzione all’unitarietà originaria. Il biglietto sarà quindi unico, e costerà 5 euro.

Emir Kusturica a Palazzo Vecchio, in attesa del suo nuovo musical

A giugno 2013 Emir Kusturica sarà impegnato a Firenze nella realizzazione di un musical a cui parteciperanno anche studenti universitari alla scoperta delle sette discipline dell’arte.

OGGI A FIRENZE. Il regista di Sarajevo si è recato a Firenze per discutere con l’assessore alle politiche giovanili e all’università Cristina Giachi e l’assessore alle infrastrutture Massimo Mattei del progetto “Globunity” che prenderà il via a giugno 2013, con il patrocinio dell’Unesco e della Presidenza della Repubblica. Ospite a Palazzo Vecchio, Kusturica ha visitato il Salone dei Duecento, il Salone dei Cinquecento e lo studiolo di Francesco I rimanendone affascinato. «Mi ha colpito – ha detto l’assessore Giachi – vedere il fascino che Palazzo Vecchio, le sue opere e la sua storia sono in grado di esercitare sulla potenza creativa di un artista come Kusturica».

IL PROGETTO. Sarà un evento internazionale quello che vedrà coinvolti, oltre al regista, anche duecentodieci studenti universitari provenienti da Brasile, Venezuela, Perù, Mali, Sudan, Gana, DRC, Serbia, Bosnia, Giordania, Iran, Afganistan, Bangladesh, Cina e Haiti. A loro si uniranno artisti di fama internazionale che insegneranno ai ragazzi architettura, musica, pittura e scultura, letteratura e poesia, danza e cinema. I ragazzi rimarranno a Firenze tutto il mese, verranno divisi in sette classi e poi tutti insieme e sotto l’attenta direzione e regia di Kusturica prepareranno un musical che verrà rappresentato in piazza della Signoria il 30 giugno 2013.

Turisti investiti sulle strisce, muore la ragazza. Continua la caccia al pirata

E’ morta la ragazza investita sulle strisce a Pisa insieme allo zio.

L’INVESTIMENTO. I due, turisti di Aosta, erano stati investiti mentre attraversavano la strada da un’auto che poi non si era fermata a prestare soccorso, facendo perdere le sue tracce.

CONDIZIONI DISPERATE. Le condizioni della ragazza era apparse da subito disperate. Ha lottato tra la vita e la morte per un giorno intero. Ma troppo gravi erano le lesioni interne e alla regione cerebrale provocate dall’incidente. Poche ore fa è spirata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cisanello.

LO ZIO.  Non è stata sciolta dai medici nemmeno la prognosi dello zio della ragazza, un uomo di 44 anni, anche lui in gravissime condizioni.

CACCIA AL PIRATA. E nel frattempo è caccia al pirata della strada. Continua la ricerca dell’auto che ha travolto i due e della persona che era al volante. Per ora le ricerche non hanno portato a niente, ma alcuni testimoni sarebbero riusciti a cogliere particolari importanti, come il colore dell’auto e parte della targa.

Cosa era successo: Travolti sulle strisce da pirata della strada, gravi due turisti

Biciclette, la Toscana fra le regioni più pericolose d’Italia

Ciclisti, fate attenzione: la Toscana è la quarta regione per tasso di incidenti. Che sono comunque in diminuzione, ma la situazione non è delle più rosee.

TOSCANA. In occasione del lancio di una nuova polizza assicurativa, la D.A.S., compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, ha analizzato una serie di dati riguardanti i tassi di incidenti con biciclette. La Toscana risulta essere la quarta regione con il più elevato tasso di sinistri (dopo Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) con un incidente ogni 3.096 abitanti tra i 6 e gli 85 anni. L’amministratore e direttore generale di D.A.S., Roberto Grasso, spiega: “Ci siamo resi conto che il bisogno di protezione sulla strada è molto forte non solo per chi si trova alla guida di veicoli a motore, ma anche per chi si muove a piedi o in bicicletta. Gli incidenti che coinvolgono queste ultime due categorie di persone sono molto frequenti ed è importante garantirsi un’assistenza legale qualificata per far valere i propri diritti. Con il nuovo prodotto ‘Difesa in movimento’ ci siamo spinti anche oltre, estendendo la copertura a chi utilizza barche, windsurf e moto d’acqua, mezzi che, soprattutto nelle località turistiche, possono essere motivo di controversie tra vacanzieri”.

PROVINCE. In Toscana tra le provincie con più elevata densità di incidenti ci sono Prato, dove si è verificato un sinistro ogni 1.427 abitanti, e Lucca, dove vi è stato un incidente ogni 1.497 cittadini, mentre l’indice si riduce nelle province di Arezzo (1/4.284 – 45° posto in Italia), Livorno (1/5.263 abitanti – 48°), Firenze (1/5.439 – 52°) e Siena (1/17.792 – 83°). Firenze inoltre nell’arco del decennio 2001-2010 è la prima provincia toscana e la terza italiana per riduzione del numero di incidenti con biciclette (-56%). Nello stesso arco di tempo invece le province di Prato e Pistoia hanno avuto un incremento notevole dei sinistri, +98% la prima, +78% la seconda. In Toscana comunque gli incidenti con biciclette sono diminuiti del 5%, un dato apprezzabile e secondo solo al Molise (-29%).

Giocava su un binario morto: 12enne folgorato a San Giovanni Valdarno

E’ rimasto folgorato mentre giocava col fratello sul binario morto della stazione ferroviaria di San Giovanni Valdarno.

LA SCARICA ELETTRICA. E’ successo a un ragazzino di 12 anni – ora ricoverato all’ospedale peìdiatrico Meyer in gravi condizioni – mentre giocava col fratello più grande su un carro cisterna. Probabilmente il bambino ha toccato i cavi dell’alta tensione ed è rimasto folgorato: “La scarica – si legge in un comunicato del 118 – e’ entrata dalla testa e si e’ scaricata dalla mano sinistra”.

I SOCCORSI. Il bambino ha riportato anche un trauma cranico dovuto all’improvvisa perdita dei sensi. Il maggiore dei fratelli è subito intervenuto e ha chiamato i soccorsi che hanno prima verificato le condizioni del ragazzo e poi l’hanno trasportato con un elicottero a Firenze. 

Si “bucano” di fronte a Ponte Vecchio a due passi da passanti e turisti

Alle tre del pomeriggio, col sole cocente e sotto gli occhi increduli dei turisti.

IL BUCO CON VISTA. Ieri pomeriggio due giovani sono stati sorpresi a “bucarsi” su una delle pigne del Ponte Santa Trinita, dalla parte che guarda il Ponte Vecchio. A scoprirli una giornalista del Corriere Fiorentino che oggi pubblica in esclusiva la notizia sul sito del quotidiano. I due senza curarsi del luogo, nè tantomeno della gente che circolava pochi metri più in alto di loro, tirano fuori siringa, laccio emostatico e “dose”, e si bucano a vicenda, scambiandosi poi delle effusioni.

IL PEDINAMENTO. I due, con precedenti penali, sono stati sorpresi dai vigili, sono stati pedinati per tutto il centro storico e, dopo aver rubato una birra in un bar, sono stati fermati, identificati e denunciati dagli agenti per aver gettato in Arno oggetti pericolosi ovvero la siringa che avevano appena utilizzato.

Pellegrini-Magnini, dal bacio di Siena al flop olimpico

Chissà se se l’aspettavano, giusto un anno fa, che la storia sarebbe andata così. C’è da scommettere di no. La coppia Pellegrini-Magnini, nata in piscina e da allora sempre protagonista sui giornali, vive forse oggi il suo momento più difficile. Almeno dal punto di vista sportivo.

DELUSIONE OLIMPICA. Le Olimpiadi di Londra dovevano suggellare il loro successo e, forse, anche il loro amore. Invece le cose sono andate molto diversamente. Come nessuno si aspettava. Male, molto male. La staffetta femminile 4×200, chiusa dalle azzurre al settimo posto, è stata l’ultima delusione in ordine cronologico. Poteva essere l’occasione, per la Pellegrini, per salire almeno una volta sul podio, invece nulla.

POLEMICHE. Ma non solo. Perché altri azzurri del nuoto, dopo i risultati che non sono arrivati, sono esplosi. Parole che, più o meno direttamente, hanno tirato in causa loro, il duo Magnini-Pellegrini. Aria irrespirabile, clima teso, assenza di serenità: queste le accuse lanciate da alcuni componenti della squadra italiana. Una spedizione da dimenticare, insomma, e in fretta. E da cui ripartire. Magari con una vacanza, quella che Pellegrini e Magnini hanno già annunciato di voler fare insieme per dimenticare queste olimpiadi.

VACANZE. Ancora una volta in Toscana? Chissà. Era stata questa, esattamente un anno fa, la meta scelta dai due come cornice del loro amore alle prime battute. La coppia era stata avvistata prima in Valdichiana, poi al Palio di Siena, dove i paparazzi avevano intercettato anche un bacio e qualche effusione. Era l’agosto del 2011. Da allora dodici mesi di presenza, più o meno fissa, sui giornali. Per quanto fatto vedere in piscina e, spesso, anche fuori. Fino a Londra, alle delusioni e alle polemiche di queste ore. Forse la prova più difficile che la coppia ha dovuto affrontare fino a questo momento.

Un anno fa: Un Palio al bacio: le prime foto del flirt Magnini – Pellegrini