mercoledì, 23 Luglio 2025
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Malore in piscina, il bimbo resta in prognosi riservata

E’ sempre in prognosi riservata il bambino di sette anni che ieri ha avuto un malore mentre si trovava in piscina.

AL MEYER. Il piccolo è ricoverato all’ospedale Meyer di Firenze. Le sue condizioni sono definite “stabili”. Il bambino è sempre sedato.

IN PISCINA. Tutto è cominciato ieri, quando il bambino era in gita all’acquapark Crocodile di Monte San Savino, in provincia di Arezzo.

IL MALORE. A un certo punto si è sentito male. E’ stato soccorso e portato all’ospedale Meyer di Firenze, dove si trova tuttora.

Cosa era successo. Malore in piscina: grave un bimbo di sette anni

Fiumi di denaro verso la Cina, denunce per titolari di imprese e prestanomi

Maxi operazione della guardia di finanza: nel mirino il “fiume” di soldi trasferito dall’Italia verso la Cina.

PERQUISIZIONI E SEQUESTRI. Stamattina quattrocento finanzieri dei comandi provinciali di Firenze e Roma, con il supporto del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, hanno eseguito centinaia di perquisizioni e sequestri di beni ordinati dal G.I.P presso il Tribunale di Firenze – Dott. Michele Barillaro-, su richiesta del P.M. della Procura Distrettuale Antimafia – Dott. Pietro Suchan.

IN MOLTE CITTA’. Le perquisizioni locali e domiciliari sono 111 in tutto, di cui 55 a Roma, 25 a Firenze, 21 a Prato, 2 ad Arezzo, 2 a Brescia, 1 a Livorno, 1 a Foggia, 1 a Verona, 1 a Mantova, 1 a Reggio Emilia e 1 a Bergamo. Contemporaneamente, i sequestri di beni, eseguiti fino a copertura del valore di 47.567.000 euro, hanno riguardato: 52 imprese cinesi (21 a Roma, 18 a Prato, 11 a Firenze, 1 a Brescia e 1 a Livorno), 22 appartamenti e 4 immobili commerciali (14 a Prato, 8 a Roma, 3 a Bologna e 1 ad Arezzo); 103 autovetture e 183 conti correnti bancari.

Fiorentina, ufficiale El Hamdaoui. Viviano è vicinissimo

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Stasera le maglia (con la presentazione in programma in piazza della Signoria), ma prima i giocatori.

EL HAMDAOUI. Giornata di colpi di mercato in casa viola. Per prima cosa è ufficiale l’acquisto di Mounir El Hamdaoui dall’ Ajax. La Fiorentina “comunica di aver acquisito, a titolo definitivo, le prestazioni sportive del calciatore”, annuncia il club. Dunque, per l’attacco di Montella è arrivato il primo rinforzo, in attesa di capire cosa ne sarà di Jovetic. “El Hamdaoui – presenta il giocatore la Fiorentina – è nato a Rotterdam il 14 luglio del 1984 e ha collezionato 7 presenze con la Nazionale del Marocco”. L’attaccante, infatti, è naturalizzato marocchino.

VIVIANO. Dopo l’attacco, il prossimo colpo dovrebbe riguardare la porta. E’ ormai vicinissimo Emiliano Viviano, il portiere dal cuore viola. Restano da risolvere gli ultimi dettagli, ma l’annuncio del suo acquisto potrebbe arrivare a breve.

OBIETTIVI. E non è finita qua. Perché sono tanti i nomi sull’agenda di Pradé. In particolar modo per l’attacco, reparto che non è ancora completo. Con il rebus Jovetic e Ljajic in partenza, la società dovrà mettere altri giocatori a disposizione di Montella. Attenzione in particolare per gli “esuberi” della juventus (Matri e Quagliarella), ma si guarda anche a Catania e non solo. Rinforzi dovranno essere trovati anche a centrocampo. Il mercato viola, però, sta entrando nel vivo.

Terremoti, tanti comuni a rischio

La terra si muove, non è una novità. L’Africa preme sull’Italia, gli Appennini si spostano di qualche centimetro ogni anno. Tra la culla dell’umanità e il Vecchio Continente sono inoltre presenti delle piccole placche che godono di una dinamica autonoma.

LA FOTOGRAFIA. È questa la fotografia di quanto sta accadendo, e accade da millenni, sotto i nostri piedi. Cambiamenti che possono essere graduali oppure manifestarsi con terremoti, come nel recente caso dell’Emilia: l’energia accumulata nel corso di centinaia di anni viene rilascia tutta in un colpo solo. Una forza distruttiva. La Toscana è molta delicata dal punto di vista dei movimenti tellurici. “L’ottanta per cento del territorio è considerato sismico, ci sono poche eccezioni – spiega il geologo Andrea Fiaschi, responsabile della rete sismica dell’Istituto Geofisico Toscano-Prato Ricerche – le zone più a rischio sono quelle appenniniche, in particolar modo Lunigiana, Garfagnana, Mugello, Casentino e Alta Valtiberina. All’interno di queste aree in passato si sono registrate scosse importanti, anche fino a magnitudo 6”.

I COMUNI. Su 287 comuni del Granducato, oltre la metà, precisamente 196, si trovano nelle fasce più pericolose per le scosse. Qui è stato costruito il 70 per cento degli edifici pubblici e privati dell’intera regione. Novanta comuni ricadono nella cosiddetta “zona 2”, dove sono possibili terremoti anche forti: dal piccolo paese di Zeri, al confine con la Liguria, procedendo lungo la catena montuosa si scende giù giù fino all’Abetone, arrivando al Mugello e poi ancora a sud, fino ad Anghiari. Livello due anche per Pistoia e Arezzo.

FIRENZE E HINTERLAND. Bassa probabilità di scosse, invece, nella fascia costiera da San Vincenzo (Livorno) procedendo verso il meridione, fino a Capalbio (Grosseto). Fuori pericolo inoltre l’Isola d’Elba, Capraia e l’Isola del Giglio. Nelle zone 3 e 3S, quelle con sismicità più bassa, ricadono 173 comuni tra cui Firenze e il suo hinterland, Fiesole e il Chianti. “Su grande scala l’Africa spinge verso l’Europa. Tra queste due grandi placche non esiste uno spazio omogeneo – precisa Fiaschi – ma sono presenti delle placche più piccole che godono di dinamiche autonome, come nel caso dei due blocchi che hanno provocato la formazione degli Appennini, una catena montuosa relativamente giovane. Questo fa sì che da Trieste alla Sicilia ci sia un grado diverso di sismicità”.

“FENOMENI NON PREVEDIBILI”. Il monitoraggio scientifico delle scosse è in continua evoluzione. “Al momento non esistono riscontri a livello scientifico sull’esistenza di una relazione di causa-effetto tra eventi in distretti sismici vicini – prosegue Fiaschi – c’è ancora molto da imparare sui terremoti, che restano dei fenomeni non prevedibili. La ricerca in questo campo è infatti recentissima, la stessa classificazione delle zone si evolve di anno in anno, di sisma in sisma, ed è basata in gran parte sui dati statistici relativi ai terremoti avvenuti durante la storia”.

Le iniziative: Una raccolta di libri per i terremotati dell’Emilia Aspiranti allenatori in campo per Mirandola. Con Crespo e Lucarelli –  Niente pagamento della mensa per gli studenti colpiti dal terremoto Il parmigiano ”terremotato” alle famiglie del progetto Mercafir

L’estate da (quasi) mamma di Martina Stella

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Un’estate da (quasi) mamma per Martina Stella.

IN ATTESA DI UN MASCHIETTO. La bella attrice imprunetina sta trascorrendo un’estate indimenticabile: è in attesa del suo primo figlio, che nascerà a novembre. Sarà un maschietto, il cui nome è ancora rigorosamente top secret: si saprà soltanto al momento della nascita.

UN’ESTATE INDIMENTICABILE. Insomma, un’estate diversa da tutte le altre trascorse fino a questo momento, sul set o in vacanza, per Martina Stella. La sua love story con il padre del bambino, Gabriele Gregorini, l’hair stylist conosciuto sul set di “Tutti pazzi per amore 3”, procede infatti a gonfie vele, come ripetuto più volte dalla stessa attrice recentemente.

AMORE A GONFIE VELE. La notizia della gravidanza sembra aver unito ancora di più la coppia, che a questo punto non vede l’ora di vestire gli inediti panni di genitori. E non ci sarà nemmeno da aspettare troppo: quattro mesi, fino a novembre.

MATRIMONIO? Poi, secondo alcune indiscrezioni, dopo la nascita del bambino sarà la volta del matrimonio tra Martina Stella e Gabriele Gregorini. Ma ancora è troppo presto per pensarci: prima c’è una cicogna in arrivo.

Costa Concordia, la verità di Schettino a Canale 5: ”Voglio metterci la faccia”

Ha rivissuto quella tragica notte, ha raccontato la sua versione dei fatti. Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia nella tragica notte tra il 13 e il 14 gennaio, ha parlato a “Quinta Colonna”, il programma di Canale 5 condotto da Salvo Sottile. Schettino è stato intervistato da Ilaria Cavo: ecco alcune delle sue affermazioni.

“VOGLIO METTERCI LA FACCIA”. Il comandante ha raccontato perché ha deciso di parlare di quella tragica notte. “Perché per prima cosa voglio metterci la faccia, perché credo sia mio preciso dovere spiegare come sono andati gli eventi in quanto questa vicenda è articolata e complessa secondo il mio punto di vista, ognuno ha la sua verità, non è sicuramente la verità assoluta, ma credo sia un mio preciso dovere visto che un po’ tutto il mondo è stato coinvolto direttamente o indirettamente in questa vicenda, credo sia un mio preciso dovere fare questo anche se non ne avrei tanta voglia di parlare, sinceramente lo faccio come dovere morale verso il pubblico, la mia intenzione non è di far cambiare idea al pubblico, perché ognuno ha la propria idea e la rispetto”.

L’INCHINO. Schettino ha poi detto la sua sul presunto inchino che quella notte la nave avrebbe fatto davanti al Giglio. “Io non volevo sfidare nessuno – ha raccontato – abbiamo programmato una navigazione a mezzo miglio e basta, quindi mezzo meglio per me era una distanza accettabile per fare un saluto, altrimenti non l’avrebbero manco visto, manco sentito. C’è una differenza tra un inchino e un passaggio, quello doveva essere un passaggio ravvicinato all’isola, perché in caso di inchino noi generalmente si riduce la velocità, si va a distanza ravvicinata, si scelgono le carte giuste per fare l’inchino a una certa distanza dalla terra, se fosse stato programmato un vero e proprio inchino non sarebbe successo niente”.

“ANCHE IO VITTIMA”. Ma come si sente oggi Schettino? “Sicuramente io non posso essere felice per quello che è successo – spiega a Quinta Colonna – il mio cordoglio più sincero va alle persone che purtroppo non ci sono più. Il danno economico sicuramente ci sta, i danni  sono per le perdite, per le persone che sono state colpite nei loro affetti e alla fine sicuramente per l’azienda e per il comandante della nave che poi è stato vittima di tutto questo sistema”. Insomma, anche lui si considera una vittima di quanto successo.

LA NAVE CHE AFFONDA. Cosa ha provato davanti alla scena della nave che affondava? “Io avrei voluto sorreggerla con le mani, onestamente però non mi è stato possibile, l’unica cosa che ho fatto, ho preso il cellulare e ho chiamato immediatamente i soccorsi”, dice.

Il caso. Schettino, intervista esclusiva a Mediaset. E scoppia la polemica

Riemerso dal Trasimeno corpo del 22enne aretino affogato lunedì

Si era tuffato dal pedalò e non era più riemerso. Adesso il suo corpo senza vita è affiorato dalle acque del Trasimeno, a 150 metri dalla spiaggia del lido di Tuoro, in provincia di Perugia.

RITROVATO IL CADAVERE. E’ la tragica sorte toccata a un giovane di 22 anni, S.P., residente a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Ad avvistare il suo corpo è stato un pescatore che a bordo di un’ imbarcazione si stava dirigendo verso Isola Maggiore. Il cadavere del giovane aretino è stato recuperato dai vigili del fuoco di Perugia, che lo hanno portato a riva con un gommone. 

LA SCOMPARSA. Il ragazzo era annegato lunedì, dopo essersi tuffato in mare da un pedalò con a bordo i suoi familiari. I genitori del ragazzo sono accorsi sul luogo di ritrovamento del cadavere del figlio.

Tentano la ”truffa dello specchietto” in piazza Acciaioli

Tentano di mettere in atto la “truffa dello specchietto”, ma vengono scoperti e denunciati.

LA TRUFFA. Protagonisti due giobani di 33 e 26 anni che, nella mattina di ieri, in piazza Acciaoli, a bordo di un’autovettura, dopo aver volontariamente colpito lo specchietto di un’altra automobile hanno chiesto al suo conducente la cifra di 600 euro, spiegando che aveva danneggiato il loro specchietto. Insomma, la famigerata “truffa dello specchietto”.

L’INTERVENTO DELLA POLIZIA. La vittima prescelta però, un giovane di 26 anni, non è caduto nella trappola e ha chiesto ai truffatori di seguirlo a uno sportello bancomat per prendere i soldi. Nel frattempo però, risalito in auto, ha chiamato il 113. I poliziotti giunti sul posto hanno bloccato i malviventi, trovandoli in possesso di vari attrezzi, nascosti nel portabagagli dell’auto e utilizzati per infrangere specchietti e simulare sinistri stradali. La oro presenza è stata giustificata dai due con il loro presunto mestiere di arrotino.

LA DENUNCIA. Portati in via Zara, i due, che avevano precedenti penali e di polizia, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di tentata truffa in concorso.

Aggredito dal suo cane: dovrà essere operato

Aggredito dal suo cane, ora dovrà essere operato.

L’AGGRESSIONE. E’ successo nell’aretino. La vittima è un uomo di cinquantuno anni. Per motivi ancora da chiarire, l’animale – un incrocio fra un pastore tedesco e un rottweiler – a un certo punto l’ha aggredito.

IIN OSPEDALE. In seguito all’aggressione, il cinquantunenne ha riportato diverse ferite. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale di Arezzo: ora dovrà essere operato. Le sue condizioni, che subito dopo l’aggressione era parse gravi, non desterebbero però particolari preoccupazioni tra i medici.

IL CANE. Quanto al cane, dopo l’aggressione è stato chiuso nel suo recinto dai familiari dell’uomo.

Incidente in auto e trauma facciale per Nicoletta Braschi

Brutto incidente stradale per Nicoletta Braschi, attrice e moglie di Roberto Benigni, ora ricoverata al Bufalini di Cesena con un trauma facciale.

LO SCHIANTO. La Braschi era seduta sul sedile posteriore di una Golf, quando l’autista filippino, forse accecato dal sole o per una distrazione, ha perso il controllo dell’auto andando a sbattere contro un palo della luce.

I SOCCORSI. L’incidente è accaduto ieri in via Fiorenzuola a Cesena, dove la Braschi e Benigni hanno una casa. L’attrice e il suo autista sono stati soccorsi dai sanitari di Romagna Soccorso e ricoverati al Bufalini di Cesena.  L’uomo alla guida della macchina ha riportato un ‘colpo di frusta’ e ha una prognosi di sette giorni.

LA PROGNOSI. Più complessa la situazione per la Braschi, ricoverata nel reparto maxillo-facciale. La prognosi è di trenta giorni a causa del trauma riportato al volto dopo aver sbattuto contro il sedile anteriore. Il comico toscano ha annullato tutti i suoi impegni ed è accorso immediatamente al capezzale della moglie.

LA DINAMICA. Secondo la ricostruzione della polizia municipale che ha eseguito i rilievi, l’autista, abbagliato dal sole, avrebbe provato a sterzare in curva ma l’auto sarebbe  finita contro un palo.