sabato, 10 Maggio 2025
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Alla scoperta delle Oblate: tornano le passeggiate in biblioteca

Tutti alla scoperta delle Oblate: tornano le ”passeggiate in biblioteca”.

L’APPUNTAMENTO. Si riparte sabato 7 luglio alle 18, quando torna l’appuntamento con le “Passeggiate in biblioteca”, visiste guidate gratuite per scoprire l’affascinante complesso architettonico delle Oblate e tutti i servizi che la biblioteca offre al suo pubblico.

LA VISITA. Il primo sabato di ogni mese fino a dicembre, partecipando alla visita guidata, sarà possibile ripercorrere la secolare storia dell’ex convento delle Oblate riscoprendone i piccoli grandi tesori nascosti, passeggiare nei chiostri, visitare l’altana con vista unica sul “più famoso tetto di Firenze” e conoscere la biblioteca con i suoi numerosi servizi.

COME PARTECIPARE. La partecipazione è gratuita per un massimo di 25 partecipanti a visita. Occorre prenotarsi all’help desk della biblioteca telefonando al numero 055/2616512 (da lunedì a venerdì ore 9.00-19.00, sabato 9.00-13.00). Gli incontri, dalla durata di un’ora ciascuno, sono a cura dell’Associazione culturale Akropolis. Nel mese di luglio, agosto e settembre le visite guidate si terranno alle 18, negli altri mesi alle 16.30.

Allarme caldo a Sollicciano: ”Nelle celle ci sono 45 gradi”

Le celle di Sollicciano in questi giorni raggiungono i 45 gradi di temperatura.

L’ALLARME. A lanciare l’allarme è Franco Corleone, il garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, durante la riunione, svoltasi oggi in Consiglio Regionale, dei membri del Coordinamento nazionale dei Garanti dei diritti delle persone private della libertà personale.

LA SITUAZIONE. “A Sollicciano c’è una condizione molto difficile per il caldo, in cella in questi giorni ci sono 45 gradi, ma anche per la situazione di vita – ha osservato Corleone – il personale ha una carenza enorme, del 32% e il numero dei detenuti è ormai sempre costantemente sopra i mille, il doppio della capienza regolamentare”. Per quanto riguarda la Toscana, dove i detenuti sono 4.200, sarà chiesto un incontro urgente al nuovo assessore al Diritto alla salute Luigi Marroni e all’assessore al Welfare Salvatore Allocca. Come ha sottolineato infatti anche il Garante dei detenuti della Toscana, Alessandro Margara, esiste una situazione di sovraffollamento dovuta alla chiusura delle carceri di Livorno e di Arezzo, una grave carenza di personale e la questione, ancora da risolvere, dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo.

IN ITALIA. A livello nazionale i detenuti sono attualmente 66mila. Una cifra che non è cresciuta negli ultimi mesi per una riduzione degli arresti, ma che è comunque alta. “Noi continuiamo a chiedere la modifica della legge sulla droga – ha commentato Corleone – perché il 33 per cento degli arresti è dovuto al possesso di stupefacenti, spesso in piccole quantità. E il carcere appare spesso una soluzione spropositata. Se si sommano altri reati, i tossicodipendenti rappresentano il 50% dei detenuti”.

Lo studio. E’ stato il terzo giugno più caldo degli ultimi due secoli

Pedopornografia, perquisizioni e arresti in molte città italiane

Operazione contro la pedopornografia da parte della polizia postale in tutta Italia.

L’OPERAZIONE. Sono state eseguite perquisizioni in diverse città italiane da parte della polziia totale. Il bilancio dell’operazione vede venti persone denunciate, tre delle quali sono state arrestate, per detenzione di quella che è stata definita “un’ingente quantità” di materiale pedopornografico.

IL MATERIALE. In particolare sono stati trovati e sequestrati video e fotografie in cui si vedevano adolescenti (ma in alcuni casi anche bambini sotto i quattro anni) impegnati in “espliciti atti sessuali”, con adulti o coetanei.

LA SEGNALAZIONE. L’operazione che ha portato a queste perquisizioni, alle denunce e agli arresti è partita dalla segnalazione di un utente.

Sì ai matrimoni gay, li celebra l’assessore

L’assessore regionale Cristina Scaletti annuncia che celebrerà l’unione tra coppie gay, lesbo e trans nella piazza di arrivo del Toscana Pride. Lo fa in un’intervista rilasciata al portale Gay.it.

L’INTERVISTA. Nell’intervista, l’assessore spiega che in occasione del primo Pride regionale che si terrà sabato a Viareggio celebrerà unioni simboliche fra coppie gay nella piazza di arrivo del corteo. “Ho anche la cittadinanza francese e quando ho votato per Hollande l’ho fatto anche perché promise in campagna elettorale – e ieri ha annunciato che manterrà la promessa – di dire sì ai matrimoni gay e alle adozioni”, afferma l’assessore a Gay.it. “Anche in Italia tutto il centrosinistra dovrebbe fare dei diritti civili e dei matrimoni gay un punto qualificante delle sue politiche. Invece sento che spesso si assumono posizioni politicamente arretrate. Fare un Pride serve anche a questo, a ricordare a tutti ‘senza se e senza ma’ quanto sia miserevole che in Italia manchi un clima di libertà per l’affettività delle persone”.

LA LEGGE. Un punto che lei stessa metterebbe in un suo ipotetico programma per le elezioni nazionali. E alla domanda del giornalista che le chiede se si candiderebbe per fare la presidente del Consiglio, risponde: “Mi piacerebbe, così proporrei subito una legge sui matrimoni gay e maggiori tutele dei diritti civili”. Si tratta della prima volta che un amministratore di livello regionale compie un simile passo. Fino ad oggi alcune iniziative sul territorio avevano trovato una sponda nei consiglieri comunali o nei sindaci. Cristina Scaletti sarà quindi il primo assessore di una giunta regionale a dare la sua bendizione alle coppie lgbt.

LE UNIONI. Saranno in tutto dieci le coppie protagoniste della cerimonia: quattro gay, quattro lesbiche, due con persone in transizione. Il palco è quello allestito sul carro del Comitato Toscana Pride e che si posizionerà in piazza Puccini, la piazza di arrivo del corteo.

L’evento. Arriva in Toscana il primo Gay Pride

Giovani aggrediti fuori da un locale: due arresti, grazie ai social network

Sono stati arrestati nella mattinata di ieri due pratesi di 21 e 23 anni, ritenuti responsabili della feroce aggressione che ebbe luogo lo scorso gennaio a Sesto Fiorentino fuori da un circolo da ballo in via Mercalli.

L’AGGRESSIONE. Vittime dell’episodio furono due ragazzi di 21 e 29 anni che, usciti dal locale, rimasero imbottigliati nel parcheggio a causa di un’auto che ostruiva il passaggio. A bordo di quel veicolo c’erano proprio i soggetti ritenuti i loro aggressori: dopo aver ricevuto alcuni colpi, una delle vittime riuscì a fuggire – spogliandosi del giubbino e liberandosi così dalla presa dei suoi assalitori – mentre l’altro giovane – il 29enne – fu invece ripetutamente colpito fino a riportare gravi lesioni con 30 giorni di prognosi.

LE INDAGINI. Le indagini della Squadra Mobile diretta da Filippo Ferri partirono solo da una sommaria descrizione dei protagonisti dell’episodio. Circa un mese dopo, però, uno dei ricercati venne riconosciuto nello stesso locale da alcuni testimoni. Da quel volto, abbinato a un nome e a un cognome, gli uomini della Sezione Reati contro la Persona, guidati dall’Ispettore Superiore Bruno Toma, hanno raccolto una serie di elementi passando al setaccio anche il profilo del principale indiziato su un noto social network.

A SOLLICCIANO. Proprio da alcune fotografie inserite su quell’account, gli inquirenti hanno infatti individuato il suo complice, anch’egli riconosciuto insieme all’altro, sia dalle parti lese che dai testimoni. Ora i due si trovano in carcere a Sollicciano in esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP Dr. Tommaso Picazio su richiesta del P.M. titolare delle indagini Dr. Gianni Tei.

Cerca di imbarcarsi con 180mila euro in contanti: fermato a Peretola

Tenta di esportare 180.000 euro in contanti: fermato all’aeroporto di Firenze.

ALL’AEROPORTO. E’ successo nei giorni scorsi, quando le fiamme gialle del 1° Nucleo Operativo del Gruppo della Guardia di Finanza di Firenze, in collaborazione con i funzionari delle Dogane dello scalo fiorentino, sono riuscite a individuare un imprenditore cinese (operante nel pronto moda a Prato) che, in partenza per Shangai, tentava di esportare illecitamente un’ingente somma di contanti, omettendo di presentare la prevista dichiarazione valutaria.

NEL BAGAGLIO. Da un accurato controllo del bagaglio del passeggero – spiega la Gdf – è emerso che l’uomo aveva nascosto le banconote, pari a circa 180mila euro, nascondendole all’interno della fodera di alcune giacche, di sua produzione, che portava al seguito come campionario. Per lui, come previsto dalle recenti modifiche alla normativa relativa al trasferimento transfrontaliero di capitali, è scattato il sequestro cautelativo del 50% dell’importo rinvenuto eccedente la soglia ammessa, la segnalazione all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia nonché l’irrogazione di una sanzione che può arrivare fino all’intera somma sequestrata. Ovviamente nei confronti dell’imprenditore fermato saranno effettuati, nei prossimi giorni, opportuni accertamenti per  verificare l’origine di tali disponibilità e la compatibilità delle stesse con la sua situazione reddituale e patrimoniale.

I CONTROLLI. L’ingente ritrovamento – spiegano ancora le fiamme gialle – si colloca all’interno dell’articolato sistema di controlli valutari che vengono sistematicamente effettuati dai militari della Guardia di Finanza e dai funzionari delle Dogane che operano all’interno dell’aeroporto di Firenze. Dall’inizio dell’anno la specifica attività di servizio ha permesso il rinvenimento di un giro di capitali non dichiarati per un totale di 1.650.000 euro circa.

Santa Croce, il giorno dopo. Razzanelli: “La polizia municipale doveva esserci”

“Renzi chieda scusa alla città e risolva il problema senza cercare di scaricare le colpe sugli altri. La Polizia Municipale quella sera non andava chiamata, doveva esserci!”. A dichiararlo è Mario Razzanelli, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, ancora sulla vicenda della giovane coppia che, la sera del 23 giugno scorso, in piazza Santa Croce, si è lasciata a andare a effusioni decisamente spinte.

I FATTI. Erano le 22,30 circa del 23 giugno scorso quando due ragazzi, probabilmente ubriachi, sono stati sorpresi a fare sesso tra i motorini parcheggiati sotto la statua di Dante, in piazza Santa Croce. Tra la gente stupefatta che passava di lì a quell’ora anche Federico Bussolin, membro del direttivo provinciale della Lega Nord.

L’INTERVENTO DI RAZZANELLI. “Da mesi sui principali quotidiani della città la statua di Dante da simbolo di Firenze è diventata il simbolo dello spaccio di droga e di alcol. Lo ripetiamo: sarebbe necessario che ci fosse un presidio costante, rispettando una precisa fascia oraria, in Santa Croce come nelle principali piazze del centro storico – prosegue Razzanelli – Affidarsi al senso civico del singolo purtroppo non è sufficiente, c’è bisogno di prevenzione e controllo. A quel punto forse sì che potremmo parlare di educazione! Se uno straniero si permette di oltraggiare Piazza Santa Croce e di trasformarla in un’alcova è perché noi per primi la presentiamo in uno stato di degrado tale da indurlo a mancarle di rispetto. La verità è che al Sindaco in questo momento manca il tempo per occuparsi della città. E senza la solleticazione della ‘rete’ la risposta forse non ci sarebbe mai stata…”.

La vicenda. Sesso in piazza Santa Croce: foto e video a una coppia. E monta la protesta

Milano come Firenze: sesso in strada

Milano come Firenze, una coppia sorpresa in atteggiamenti (troppo) intimi in strada.

A FIRENZE. A Firenze ha fatto scalpore e suscitato polemiche a non finire la notizia (con tanto di foto) di una coppia di giovani, con tutta probabilità ubriachi, sorpresi  afare sesso tra i motorini nella zona di piazza Santa Croce. Una scena che non esra sfuggita ai passanti, che tra risate e sguardi stupiti avevano deciso di riprenderla con i telefonini. Tra il “pubblico” c’era anche Federico Bussolin, membro del direttivo provinciale della Lega Nord. Da qui la polemica, a suon di botte e risposte, tra la Lega e il sindaco Matteo Renzi.

A MILANO. Ma quanto accaduto a Firenze, a quanto pare, non è stato un caso isolato. Subito, infatti, Milano ha voluto “rispondere” al capoluogo toscano. Nella città lombarda una coppia è stata sorpresa a fare sesso in strada davanti a un portone. Il tutto è “andato in scena” nella zona della stazione centrale. Anche in questo caso in pubblico.

LA DENUNCIA. Protagonisti dell’episodio sono stati un’italiana di 36 anni e un tedesco di 27. Il momento di passione, per i due, è finito con una denuncia per atti osceni.

L’episodio. Sesso in piazza Santa Croce: foto e video a una coppia. E monta la protesta

Il giorno dopo. Santa Croce, Razzanelli: “La polizia municipale doveva esserci”

Concordia, ecco il cronoprogramma per la rimozione della nave

Costa Concordia, via ai lavori di messa in sicurezza a fine mese.

LA RIUNIONE. Ieri pomeriggio, a Giglio Porto, si è tenuta la seconda riunione dell’Osservatorio di monitoraggio dei lavori sulla Costa Concordia, presieduto dalla Regione Toscana. I rappresentanti del consorzio Titan Micoperi, incaricato del recupero del relitto, hanno relazionato sui lavori svolti fino a questo momento e hanno confermato che per loro sarebbe possibile dare il via, entro la fine di luglio, alla fase di messa in sicurezza della nave per scongiurarne lo scivolamento. Un’operazione che dovrebbe concludersi entro la fine di agosto.

AL LAVORO. “Da parte nostra – ha precisato la presidente dell’Osservatorio e dirigente della Regione Toscana, Maria Sargentini – c’è tutta la disponibilità a concedere il via libera, a patto che entro il 16 luglio ci venga presentato un documento con il dettaglio dei lavori da effettuare e che siano rispettate tutte le prescrizioni fin qui emerse”. In questo momento sono 90 le persone che lavorano a pieno ritmo per realizzare il progetto di recupero, 50 a terra e 40 sui mezzi navali.

IL RECUPERO. Sono poi state illustrate le operazioni che porteranno al recupero della Costa Concordia. Saranno quattro cavi composti, capaci di assicurare una resistenza di 1.000 tonnellate l’uno, a garantirne inizialmente la stabilità. A questi se ne aggiungeranno poi altri 8, per agevolare la successiva rotazione dello scafo. A reggerli saranno 12 torrette fissate alle rocce granitiche del fondale costiero, ognuna ancorata grazie a 10 pali di 23 centimetri di diametro, una soluzione molto meno impattante rispetto a quella iniziale che prevedeva un numero inferiore di pali ma di ben 2 metri di diametro.

IL MONUMENTO. Se la tempistica illustrata nel corso della riunione dell’Osserrvatorio verrà rispettata, i primi basamenti dovrebbero arrivare a fine luglio per essere anch’essi ancorati sui fondali. Saranno 4 e la nave dovrebbe esservi appoggiata, nella delicatissima fase di raddrizzamento, prevista per gli inizi di dicembre. La rotazione dovrà essere lentissima per evitare l’effetto ribaltamento e durerà circa 2 giorni. Saranno poi i 15 cassoni per lato, da circa 10 metri per 10 ed alti 30 m, che verranno posizionati lungo le due fiancate per garantirne il galleggiamento. Ma, per poterlo permettere sarà necessario togliere lo sperone roccioso da 160 tonnellate incastonato nella fiancata sotto la ex linea di galleggiamento. I lavori per dividerlo in tre parti e rimuoverlo dovrebbero iniziare nel giro di una settimana. Uno dei tre “spicchi” sarà probabilmente utilizzato come monumento a perenne ricordo di uno dei più drammatici e spettacolari naufragi che si ricordino.

SICUREZZA. “Sicuramente – conclude Maria Sargentini – un’operazione di rimessa in galleggiamento di una nave da 50.000 tonnellate non è mai stata tentata prima. Il nostro compito è di fare in modo che ciò avvenga nei tempi previsti, nella massima sicurezza, nell’assoluto rispetto dell’ambiente e con il massimo di informazione nei confronti della popolazione. E’ per questo che ho convocato per il 16 luglio prossimo la terza riunione dell’Osservatorio e concorderò con il sindaco del Giglio l’effettuazione di un’assemblea con i gigliesi. Per il momento mi pare che tutto stia procedendo secondo gli accordi, così come ci attendevamo”.

IL REPORTAGE. Tra la gente del Giglio, cinque mesi dopo. ”Ci hanno stravolto la vita”

Qual è il messaggio dei Maya? Due incontri per scoprirlo

Si avvicina sempre più il ”fatidico” 21 dicembre 2102, e allora si moltiplicano gli eventi organizzati in previsione della ”fine del mondo”.

MAYA. Nel versante fiorentino del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi sono in programma conferenze e serate astronomiche per l’estate 2012. Si parte con la conferenza “I Maya e il 2012 fra mito, scienza, superstizione e fantasia”: cosa ci avrebbe lasciato detto la più misteriosa delle civiltà che ha abitato la terra? Un’apocalisse alle porte o l’inizio di una nuova era dove tutto cambierà? Il mondo si trova veramente di fronte ad un nuovo “Mille e non più Mille”? E se poi non accadesse nulla? L’evento “bufala” – viene spiegato – sarà l’occasione per riflettere sul destino del nostro pianeta e delle nostre società. L’iniziativa si terrà ai centri visita di Castagno d’Andrea (venerdì 20 luglio ore 21:15) e Londa (sabato 21 luglio ore 21:15).

OSSERVAZIONE ASTRONOMICA. In programma, poi, ci sono anche serate di osservazione astronomica, con tanto di telescopio e laser per indicare stelle e costellazioni. Questi gli appuntamenti: Passo di Croce ai Mori, fra Londa e Stia, sabato 4 agosto ore 21:15; Castagno d’Andrea, loc. le Ripe, mercoledì 8 agosto  ore 21:15; Piani dell’Aina, fraz. di Londa, sabato 11 agosto ore 21:15, inserita nell’ambito di un escursione di 2 giorni, con pernottamento in tenda.

INFORMAZIONI. Tutti gli interventi sono a ingresso gratuito, consigliata prenotazione al 348 73 75 680, [email protected]. Organizzazione: Ecotondo (Londa), gestore del versante fiorentino del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Relatore e ideatore degli interventi astronomici è l’astrofilo e divulgatore astronomico Daniele Migliorini.

L’iniziativa. Tutti a guardare il cielo, la notte prima della ”fine del mondo”