sabato, 10 Maggio 2025
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Palazzo Vecchio, il bilancio è ”open”

Entrate e uscite del Comune, suddivise per anni e capitoli, sul web a disposizione di tutti, in maniera chiara e trasparente. E’ l’operazione ”Open bilancio”, altro pezzo del portale Open data che mette Firenze ai primi posti in Italia per dati disponibili su internet.

BILANCIO PER TUTTI. “Il Comune di Firenze – ha spiegato il sindaco Matteo Renzi, che ha presentato il progetto insieme, tra gli altri, all’assessore al bilancio Alessandro Petretto e a Riccardo Luna, presidente di Wikitalia, l’associazione nazionale che lavora per avvicinare la politica ai cittadini attraverso la rete – mette a disposizione di tutti il proprio bilancio in modo graficamente comprensibile e nell’ottica della massima trasparenza. Il progetto è in progressivo implemento e a settembre tutti potranno arrivare a visionare le singole fatture dell’amministrazione. La vera spending review si può fare coinvolgendo i cittadini: noi mostriamo con chiarezza, centesimo per centesimo, dove si mettono i soldi. E ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte”.

IL PORTALE. Il portale Open data è attivo da marzo e riceve mediamente 400 visite al giorno. Tra i dati più scaricati i punti di accesso wifi, le aree verdi, le piste ciclabili e le rastrelliere. “L’operazione Open data – ha aggiunto il sindaco – si va ad aggiungere al vasto sistema dei servizi on line del Comune, in tutto 120, dalle mense scolastiche alla riscossione delle multe, con 5,4 milioni di pagamenti on line e 200 mila download di documenti, moduli e pratiche su 640 mila richieste di servizi nel 2011”.

SPESE E NON SOLO. Nel dettaglio, ”Open bilancio” è sviluppato in modo da rendere comprensibile il bilancio anche ai non addetti ai lavori. Già on line da tempo in formato pdf, adesso uno degli atti più importanti del Comune diventa trasparente e intuitivo, spiega Palazzo Vecchio. Attraverso questa applicazione è possibile osservare, tra le altre cose, l’andamento nel tempo delle diverse componenti di spesa, visualizzare indici, confrontare grafici, il tutto per una percezione immediata della sostanza, al di là del mero dato tabellare. Oltre, naturalmente, alla possibilità di scaricare i dati sul proprio computer. Il sistema è stato sviluppato nel contesto della collaborazione con Wikitalia e già pensato per poter effettuare confronti omogenei con altre realtà sul territorio nazionale.

La Torre di San Niccolò perde il suo naso / FOTO

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La Torre di San Niccolò perde il suo naso.

NASO ADDIO. E’ infatti cominciato oggi lo smontaggio del naso dalla torre, ovvero della grande installazione realizzata dall’artista francese Clet. Le gru sono al lavoro per smontare l’opera che, da alcune settimane, faceva mostra di sé (impossibile non notarla, date le sue dimensioni) su uno dei lati della torre.

IL PROGETTO. L’installazione era stata realizzata nell’ambito del progetto “La torre di San Niccolò e il volto della medievalità”, promosso dal Comune di Firenze e a cura del Comitato di San Niccolò e dell’artista Clet. Uno dei fronti della Torre (quello che un tempo era rivolto verso i forestieri in entrata a Firenze) era stato trasformato in un vero e proprio “volto” dalle proporzioni monumentali: uno stimolo all’immaginazione collettiva per guardare con occhi nuovi il panorama quotidiano e i simboli della storia fiorentina.

L’INSTALLAZIONE. “Vedersi spuntare un naso sulla facciata di una torre medievale al punto di diventare una faccia umana alta 45 metri è, oltre ad un omaggio all’umanità che l’ha creata, la rivendicazione da parte stessa del monumento di una propria necessità nel continuare a relazionarsi con l’uomo – aveva commentato Clet – possiamo forse definirlo come un richiamo della materia stessa, quasi carnale, verso gli uomini del passato che le hanno dato corpo, per incoraggiare gli uomini di oggi a mettersi in gioco nuovamente per partecipare”.

LA POLEMICA. Il naso aveva rischiato di sparire dalla torre già alcuni giorni fa, alal vigilia di San Giovanni. ”Litigata furiosa con il comune di Firenze che mi ordina di smontare il naso prima di San Giovanni, non hanno argomenti e mi sono rifiutato…a seguire”, questo il commento che  Clet aveva lasciato sulla sua pagina Facebook in seguito alla richiesta di rimuovere il nasone dalla torre di San Niccolò. Oggi, invece, il naso sarà tolto davvero.

LE IMMAGINI:

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E’ stato il terzo giugno più caldo degli ultimi due secoli

Un giugno caldo, caldissimo. Addirittura il terzo più caldo degli ultimi due secoli. 

CALDO. In molti, sudando per strada o al lavoro, avevano intuito che il caldo fatto registrare il mese appena trascorso in tutta Italia fosse anomalo, e ora arriva anche la conferma. La banca dati dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-Cnr) indica infatti che il giugno 2012 si posiziona come il terzo più caldo degli ultimi due secoli, facendo registrare un’anomalia  di +2.57°C rispetto alla media di riferimento (assunta convenzionalmente nel periodo 1971-2000). Più caldi del mese appena trascorso sono stati soltanto il 2003, il più caldo di sempre con un’anomalia di +4.80°C, e il 1822, con +3.09.

POCHE PIOGGE. Oltre che molto caldo – aggiunge l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna – il giugno 2012 è risultato anche piuttosto secco, chiudendo al quarto posto tra i mesi di giugno degli ultimi due secoli, con un deficit di piovosità di oltre il 70% rispetto alla media del periodo. Più asciutti sono stati solo quelli del 1945, del 1879 e del 1928, con anomalie negative rispettivamente di -76%, -77% e -78%.

IL CLIMA. Il clima sta cambiando, insomma? E in che modo? “Un singolo mese è poco per trarre conclusioni a lungo termine – spiega a Il Reporter il dottor Michele Brunetti dell’Isac-Cnr di Bologna – perché le analisi a lungo termine si fanno solo sulla base di periodi più lunghi. E’ innegabile, però – aggiunge – che negli ultimi decenni si siano ripetuti eventi piuttosto caldi: c’è la tendenza a un aumento delle temperature negli ultimi decenni”.

GAS SERRA. E per il futuro cosa dobbiamo aspettarci? “Per i prossimi anni si possono fare solo ipotesi e scenari, non previsioni – conclude Brunetti – tra le cause più accreditate dell’aumento delle temperature c’è l’aumento della concentrazione dei gas serra nell’atmosfera. Se i gas un ruolo ce l’hanno davvero, il comportamento dell’uomo può incidere sul futuro del clima”.

Sara Tommasi, parla la mamma: ”Era con me e con il padre”

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Sara Tommasi persa in un autogrill? Niente affatto, secondo la madre della showgirl.

LO SPETTACOLO. Si tinge così sempre più di giallo la mancata presenza di Sara Tommasi al Sexy Disco Excelsior di Firenze. La showgirl era attesa sabato sera per quello che avrebbe dovuto essere il suo primo spettacolo dal vivo. Poi tutto era saltato, perché all'Excelsior Sara Tommasi non ci è mai arrivata. Secondo quanto spiegato dal suo agente e riportato sul sito del locale, a un certo punto lo stesso agente non avrebbe più trovato la Tommasi. Il tutto sarebbe successo a un autogrill.

LA VERSIONE DELLA MADRE. Ma ora, a contestare questa ricostruzione è interevnuta la madre della showgirl. Con tanto di comunicato ufficiale. “In relazione all'incredibile racconto di Federico De Vincenzo circa il fatto che, mentre la conduceva a Firenze, mia figlia Sara, sarebbe fuggita a Lodi per ricomparire in un autogrill, preciso che le affermazioni di De Vincenzo sono totalmente inventate, perché Sara era con me ed il padre e Federico ne era perfettamente al corrente. Non ha fatto altro che tempestarla di telefonate, per spingerla, nonostante il suo stato di salute, ad andare allo spettacolo del 30 giugno a Firenze”, sono le parole della madre.

STATO DI SALUTE. Parole che mettono in evidenza quello che molti, in questo periodo, ripetono: lo stato di salute della showgirl sarebbe preoccupante.

Niente paura, arriva il cane-bagnino

Fate pure il bagno tranquilli, alla vostra sicurezza ci penseranno dei bagnini speciali. Bagnini a quattro zampe.

CANI-BAGNINI. Sulla spiaggia del golfo di Baratti entrano infatti “in servizio” dieci unità cinofile da salvataggio. A sorvegliare i bagnanti e a garantire la loro incolumità ci penseranno labrador, terranova, golden retriver e bovari del bernese.

NEI WEEKEND. Questo speciale servizio di sorveglianza sarà attivo tutti i fine settima dalle ore 10 alle 18, fino al prossimo 26 agosto.

SALVATAGGI. E, con loro in spiaggia, la sicurezza è garantita. Nelle ultime due stagioni, infatti,i cani da salvataggio della Protezione Civile hanno salvato in mare oltre dieci persone. Sperando che non ce ne sia bisogno, loro sono pronti.

Dandelion, la leggerezza diventa arte: il progetto di due giovani fiorentine

Orecchini di pizzo e macramè, pregiati e leggerissimi, fatti interamente a mano con procedure e prodotti naturali. È quanto realizzano Carlotta e Carlotta (nella foto una delle loro creazioni), due giovani fiorentine di 28 e 20 anni, accomunate da una passione per i gioielli e tanta creatività: un progetto dal nome Dandelion, come il nome inglese del leggerissimo soffione, data la caratteristica principale delle loro raffinate produzioni. In occasione dell’evento “Caffè Nero”, giovedì 5 luglio al 4NERO concept store, alle 21,30 ci sarà un’anteprima della loro nuova collezione.

IL PROGETTO DANDELION. “Ci siamo conosciute da poco e abbiamo scoperto di condividere la passione per i gioielli fatti a mano – ci spiega la Carlotta “maggiore” – una passione che casualmente è diventata un’occasione di lavoro: all’inizio abbiamo provato a farli per noi o per le amiche, poi a forza di sentire complimenti ed elogi abbiamo pensato che poteva essere interessante buttarsi sul mercato”. Le due ragazze realizzano gli orecchini in un laboratorio di via di Ripoli che su appuntamento diventa anche punto vendita. Molti i negozi interessati ai loro prodotti che loro stesse presentano, su e giù per l’Italia, come rappresentanti di sé stesse.

GLI ORECCHINI. Ma cos’ha di particolare la loro produzione? “Utilizziamo tessuti molto fini come appunto macramè o pizzi, li cerchiamo noi stesse nei mercatini – racconta ancora Carlotta – poi li coloriamo con pigmentazioni naturali, li inamidiamo con lo zucchero, li lasciamo asciugare per poi decorarli come più ci piace”. Una lavorazione tutta naturale e fatta a mano che per essere portata a termine necessita di almeno tre giorni, considerando i tempi di attesa tra una fase e un’altra. Per questo, e anche per il fatto di utilizzare  tessuti di pregio, un paio di orecchini costa tra i 70 e i 130 euro. 

CAFFÈ NERO. Giovedì 5 luglio dalle 21,30 al 4Nero concept store in via Marsuppini 4 le ragazze presenteranno in anteprima le nuove esclusive creazioni targate Dandelion, una collezione di circa 100 orecchini e probabilmente anche di qualche collana, un monile su cui finora si sono cimentate raramente. Per l’occasione il negozio sarà aperto dopo cena: durante la serata sarà anche possibile acquistare direttamente i prodotti Dandelion. Per saperne di più su questa e altre iniziative il sito di Carlotta e Carlotta è www.dandelionfirenze.it.

La Torre di San Niccolò perde il suo naso

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Via il naso dalla Torre di San Niccolò. L’opera era stata realizzata da Clet, che aveva voluto trasformare uno dei lati della torre in un gigantesco volto.

Casalinghe per scelta o per necessità? Per capirlo arriva uno studio

Casalinghe per scelta o necessità? Chiederlo a tutte, forse, è impossibile (secondo recenti dati Istat la casalinghe in Italia sono quasi 5 milioni, di cui 800mila con meno di 35 anni), ma Provincia e Università di Firenze vogliono provare a capirci qualcosa di più.

LO STUDIO. Perché queste ragazze, queste donne, restano a casa? E’ un loro desiderio, una libera scelta legata alla voglia di maternità, a un’organizzazione familiare stabilita in base agli impegni della coppia, o si tratta di una conseguenza della crisi economica, della difficoltà di conciliare effettivamente tempi di vita e tempi di lavoro e della carenza di welfare e servizi? Per capire quali sono le storie e i motivi, tanti e variegati, che portano una donna a non lavorare nel senso più tradizionale del termine, ma ad occuparsi della casa, della famiglia e dell’educazione dei figli, sarà una ricerca che parte nelle prossime settimane a Firenze e provincia. Titolo dello studio, l’esplicativo “Io lavoro a casa. Adesso facciamo i conti: quanto conta il lavoro di chi si occupa della casa e della famiglia?”

SIMONI. “Abbiamo alcuni indicatori che ci confermano una tendenza al ritorno a casa da parte delle donne negli ultimi anni – spiega l’assessore provinciale a Lavoro e Formazione Elisa Simoni (nella foto) – forse si tratta dell’assenza di servizi diffusi sul territorio, probabilmente anche dalla loro diminuzione legata alla stretta agli enti pubblici. Forse si tratta della difficoltà di percorrere carriere sempre più esclusive e aggressive, o ancora, probabilmente ci sono ragioni culturali che si sono fatte spazio tra le giovani e le donne, motivi legati alle politiche della formazione, che pure stiamo orientando con metodi innovativi”.

LAVORO IN ROSA. “Non sappiamo ancora – prosegue Simoni – se sia preponderante l’uno o l’altro motivo, ma vogliamo capire cosa sia successo al lavoro delle donne di questo territorio: una zona che fino al 2007 aveva un tasso di occupazione femminile molto interessante e che ora mostra segni di sofferenza. Indicatori di genere importanti, se pensiamo che le donne che lavorano generano domanda di servizi e contribuiscono, in qualche modo, anche a creare nuova occupazione”.

Tutti a guardare il cielo, la notte prima della ”fine del mondo”

21 dicembre 2012, il giorno in cui secondo la profezia dei Maya finirà il mondo.

LA PROFEZIA. Non manca poi molto a quella data, e sul web – in particolar modo sui social network – si moltiplicano gli eventi e le iniziative organizzate per il prossimo 21 dicembre. Firenze, in questo, non fa eccezione.

EVENTI E INIZIATIVE. Basta una veloce ricerca on line per scoprire che, già da adesso, le possibilità per trascorrere in modo particolare quel giorno non mancano. Sono infatti organizzati eventi e iniziative di diverso tipo, moltissimi dei quali per esorcizzare una data che – c’è da scommetterci – con il suo avvicinarsi farà sempre più parlare di sé. Comunque, di tempo ancora ne manca un po’, e il tempo per organizzarsi quindi c’è.

OSSERVAZIONE ASTRONOMICA. Tra le iniziative in programma, c’è anche quella che si terrà al parco di Pratolino la sera precedente, ovvero il 20 dicembre. Quel giorno è organizzata una serata di osservazione astronomica dal titolo “Maya, catastrofi ed astronomia: a pochi minuti dalla fine del Mondo!”. Chi vuole può già prenotarsi (la partecipazione è gratuita) chiamando il numero 055/2760829 o la segreteria telefonica 055/367982. La partecipazione è riservata agli adulti e ai ragazzi minimo quindicenni se accompagnati dai genitori. L’inizio è alle 20.45. Il conto alla rovescia, insomma, è già iniziato.

Crisi, i fiorentini rinunciano all’auto. O provano a consumare meno

La crisi si fa sentire anche al volante. E ognuno ha la sua “ricetta” per combatterla.

UTILIZZO RIDOTTO. A dirlo è Direct Line: secondo una ricerca condotta dalla compagnia di assicurazione auto online, all’aumento della benzina corrisponderebbe una tendenza da parte degli italiani a ridurre l’utilizzo della propria auto. Circa un italiano su due (46%), dichiara di percorrere non più di 5.000 km l’anno, contro il 23% del 2010.

“TRUCCHI”. E per contrastare l’aumento del prezzo del carburante ma non rinunciare completamente all’uso dell’auto, i fiorentini intervistati da Direct Line dichiarano di adottare alcune strategie che permettono loro di limitare i consumi durante i tragitti: mantenere una velocità costante per consumare meno è la modalità preferita (70%), seguita dal cambio di marcia regolare che limita l’aumento del numero di giri del motore (66%) e dall’uso limitato dell’impianto di climatizzazione (38%). Altri espedienti per contenere i consumi dell’auto sono spegnere il motore quando si è in coda o il controllo della pressione degli pneumatici, entrambi con il 32% delle preferenze.

BENZINA. In materia di sostenibilità nel bilancio familiare del costo del carburante, gli abitanti di Firenze pare abbiano le idee altrettanto chiare: se il 33% ammette che, usando l’auto per lavoro e non potendone fare a meno, sarebbe disposto a pagare anche cifre più alte rispetto alle attuali, un ulteriore 33% afferma di essersi già stancato di tutti questi aumenti e di preferire i mezzi pubblici alla macchina. Il 24% dichiara che per la benzina sarebbe disposto a pagare fino a un massimo di 2 €/l, mentre il 10% si dice addirittura esasperato e dichiara di essersi già organizzato con un servizio di car-sharing e di aver intenzione di vendere a breve l’auto.

SICUREZZA. “A causa del continuo rincaro dei carburanti i fiorentini, pur continuando a utilizzare l’automobile, magari solo per recarsi al lavoro, hanno comunque ridotto i chilometri percorsi – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing di Direct Line – anche adottare piccoli accorgimenti quotidiani per contenere la spesa è una strategia vincente e in questo gli italiani stanno diventando maestri. Ma la vera novità è che grazie al minor utilizzo dell’auto e a una guida più responsabile e meno nervosa si hanno effetti positivi non solo quando si fa il pieno, ma anche a livello di sicurezza sulla strada: sono diminuiti gli incidenti causati dal traffico congestionato. Per questo Direct Line da sempre premia gli automobilisti virtuosi, quelli che guidano in modo prudente e che utilizzano l’auto solo quando veramente necessaria”.