sabato, 2 Agosto 2025
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Scuolabus in sosta si muove di colpo: conducente muore schiacciato

Tragedia in Mugello, dove è morto il conducente di uno scuolabus.

L’INCIDENTE. Da quanto si apprende l’uomo, dipendente della società di autonoleggio proprietaria del mezzo, stava accompagnando una comitiva di alunni della scuola elementare Niccolini dell’istituto comprensivo Ghiberti in Mugello per visitare il Museo della civiltà contadina a Grezzano. Al termine della visita i bambini stavano salendo sul mezzo quando il veicolo ha iniziato a muoversi prendendo velocità. Il conducente ha cercato di risalire sul mezzo ma è rimasto schiacciato tra un albero e il veicolo.

I BAMBINI. Diciassette i bambini accompagnati in ospedale (14 a Borgo San Lorenzo, 3 al Meyer): soltanto uno è rimasto nel nosocomio del Mugello per ulteriori accertamenti.

CORDOGLIO. “Sono molto dispiaciuto di quello che è avvenuto oggi – dichiara il sindaco Renzi – e voglio esprimere il cordoglio mio personale, dell’Amministrazione e della città alla famiglia del conducente. E auguro al bambino ancora in ospedale una pronta guarigione”. 
Gli assessori all’educazione Rosa Maria Di Giorgi e alla mobilità Massimo Mattei si sono recati in serata presso la scuola per accogliere i bambini di ritorno dal Mugello, grazie all’intervento della Protezione civile.

Finisce con la bicicletta sotto un camion: viene trascinato e muore

Incidente mortale sulla “Declassata”, a Prato. L’incidente è avvenuto intorno alle 12 di oggi, alla rotatoria tra via L. Da Vinci e via Berlinguer, nel punto dove si dirama lo svincolo che porta al casello di Prato est.

L’INCIDENTE. Un autocarro, condotto da P.F., residente a Prato, ha investito M.F.D, 67 anni, anche lui residente a Prato, che viaggiava in sella a una bicicletta. L’uomo è finito sotto le ruote del camion, venendo trascinato in avanti. L’Autorità Giudiziaria è stata immediatamente avvisata. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e il Suem, che ha certificato il decesso dell’uomo.

DINAMICA. In seguito all’incidente è stato necessario vietare la circolazione stradale su via Leonardo Da Vinci per tutta la durata delle operazioni di rilievo. La dinamica del sinistro è ancora in fase di ricostruzione da parte della polizia municipale, intervenuta sul posto per i rilievi di rito.

Una nuova auto ”verde” per il Comune di Firenze

Aumenta la mobilità elettrica e sostenibile in città: il comune di Firenze ha ricevuto una nuova auto ”verde”. Oggi la consegna di una Renault Fluence all’amministrazione e 24 veicoli elettrici ad aziende del territorio

AUTO VERDI. A distanza di pochi mesi dalla firma del protocollo per lo sviluppo per lo sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile, un’alternativa di spostamento, il Comune ha ricevuto in regalo da Renault una macchina ”verde” e alcune aziende del territorio si sono dotate di 24 veicoli elettrici. Gli sviluppi del protocollo sono stati presentati a Palazzo Vecchio dal sindaco Matteo Renzi e da James Bousquet, presidente di Renault Italia.

LA CONSEGNA. Nell’occasione si è svolta la consegna ufficiale di 24 veicoli elettrici Renault acquistati da aziende fiorentine: Speedy Florence si è dotata di 15 Renault Twizy e 4 Renault Kangoo Z.E. per il proprio servizio di consegna della corrispondenza. Orion ha scelto un Renault Kangoo Z.E. per effettuarvi un allestimento ambulanza con un sistema di sanificazione. Rari Nates Florentia si è dotata di una Renault Twizy per lo spostamento cittadino degli atleti e Max Fruit ha acquistato un Renault Kangoo Z.E. per le proprie consegne in centro città. Infine McDonald’s, oltre a dotarsi di 2 Renault Twizy, ha anche messo a disposizione le aree esterne dei propri ristoranti in città per istallare colonnine di ricarica.

IN COMUNE. Renault ha consegnato al sindaco Renzi una Renault Fluence Z.E., che potrà essere usata per gli spostamenti dell’amministrazione, ed una Renault Twizy che il Comune potrà utilizzare per un periodo determinato a supporto delle proprie attività di sensibilizzazione alla mobilità elettrica e ad uno sviluppo sostenibile.

IL SINDACO. “Abbiamo dimostrato – ha sottolineato il sindaco Renzi – che questo protocollo non è rimasto lettera morta, ma invece diventato un’occasione per impegnarsi concretamente ed andare avanti. Questo vale per l’amministrazione, perché continua a perseguire le politiche di una sempre più diffusa mobilità elettrica, in linea con gli obiettivi europei, ma vale anche per le aziende, che stanno valutando la bontà delle nostre azioni e quindi ci seguono in questa strada”.

BOUSQUET. “Firenze si conferma un modello di riferimento nell’ambito della strategia di Renault di fare dei veicoli elettrici una soluzione di mobilità reale e diffusa in ambito urbano – ha affermato Bousquet -. La mobilità elettrica è per Renault oggi una realtà concreta: tre nostri modelli 100% elettrici sono ormai sul mercato, pronti a risponde e alle esigenze di quegli automobilisti che con noi condividono la sensibilità e la fiducia in una forma di mobilità più sostenibile, e pronti a tradurre sulle strade gli impegni delle amministrazioni che come quella di Firenze ne promuovono lo sviluppo”.

Otteneva favori dalle prostitute, arrestato un poliziotto

Otteneva favori dalle prostitute. Così un poliziotto di Montecatini Terme è stato arrestato dopo esser stato scoperto dai colleghi.

IL FATTO. Avrebbe avuto frequentazioni e contatti con alcune prostitute di Montecatini, traendone favori di natura personale e non economica. Per questo un poliziotto del commissariato di Montecatini Terme è stato arrestato dai colleghi.

L’ARRESTO. Dopo una serie di indagini interne, svolte personalmente dal dirigente del commissariato e da un pool interno, sotto la direzione del sostituto procuratore di Pistoia Claudio Curelli, il poliziotto è stato arrestato dai colleghi. L’agente è stato sospeso dal servizio e dalle sue funzioni. L’uomo si trova nel carcere di Pistoia.

Bucano il muro e rapinano la banca: 100mila euro il bottino

Rapina in banca questa mattina a Lido di Camaiore.

LA RAPINA. Questa mattina due malviventi hanno rapinato la Cassa di Risparmio di Carrara sulla via Aurelia a Lido di Camaiore. Armati di pistola, risultate poi giocattolo, sono entrati in banca attraverso un buco nel muro realizzato nella notte. Poi hanno atteso il direttore e due impiegate.

IL BOTTINO. Minacciandoli con le pistole, si sono fatti aprire la cassaforte rubando circa 100mila euro. I due malviventi erano in contatto con un complice che con una ricetrasmittente li teneva informati dall’esterno su chi si presentava all’ingresso dell’istituto.

Un tessuto per innaffiare. Ecco come risparmiare il 50% di acqua in giardino

Sembra un’invenzione del futuro ma in realtà si tratta del presente. Presentato nella prossima edizione di terra Futura (dal 25 al 27 maggio alla Fortezza nel padiglione di Chimica Verde), lo speciale materiale ”tessuto non tessuto” che farà risparmiare fino al 50% di acqua agli agricoltori ma anche ai cittadini dal pollice verde.

INNOVAZIONE. Lo speciale tessuto di fibre naturali annuncia un nuovo futuro per agricoltura, vivaismo e floricultura e orticultura domestiche. L’innovativo materiale tecnologico, testato con grande successo in Toscana e in Israele, sarà presentato alla manifestazione alla Fortezza Piante irrigate. Anche i recenti test condotti dal Ministero dell’Agricoltura Israeliano ne confermano le straordinarie qualità: ideato e prodotto a Prato dal Gruppo Tessile Lenzi (divisione Lenzi Tecnologie), lo speciale materiale appena lanciato sul mercato con il marchio Terralenx® è un’arma vincente contro la siccità. Consente infatti di dimezzare consumi idrici e costi, e rappresenta dunque il futuro dell’agricoltura, del vivaismo e dei nostri stessi giardini e orti domestici, grandi o piccoli che siano.

TERRALENX. Prodotto sia in rotoli che in dischi di varie dimensioni tagliati per essere posizionati sul terreno intorno alla pianta, Terralenx è un ”tessuto non tessuto” costituito da fibre naturali e fibre superassorbenti legate meccanicamente. Una tecnologia frutto delle ultime innovazioni dell’industria tessile, elettronica e meccanica. Il ”miracolo” Terralenx sta nella capacità di assorbire grandi quantità di acqua (11 volte il peso del materiale) e di rilasciarla lentamente al terreno, evitando sprechi. Il terreno, protetto dall’evaporazione, si mantiene per molti giorni in uno stato di isolamento termico, più fresco in estate, più caldo in inverno.

MENO DISERBANTI CHIMICI. Ma Terralenx non darà benefici solo alle riserve di acqua sempre più scarseggianti. Porterà una boccata di aria fresca anche per le stesse piante grazie al suo effetto pacciamante, ossia impedisce la crescita delle erbe infestanti, riducendo così l’uso di diserbanti chimici. Inoltre è uno strumento assai efficace anche per chi fa fertirrigazione (acqua mischiata a fertilizzanti), perché ottimizza il processo sia nei tempi che nei costi. Vari test condotti in Toscana dall’Università di Firenze e in zone aride del Sud, hanno dato risultati eccellenti, con risparmi di acqua dal 40 al 50%.

I VIVAISTI. “Costretti dalla siccità a scavare pozzi sempre più profondi”, spiega Roberto Fenzi, Ad del Gruppo Lenzi, “tanti vivaisti italiani hanno subito adottato Terralenx su larga scala. Quanto al governo israeliano, da sempre in lotta con il problema, ha subito visto in questo materiale un’opportunità strategica e i vari test condotti in questi mesi dal Ministero dell’Agricoltura Israeliano presso i vivai Pardo di Moshav Shdema, un centro agricolo del Distretto Centrale vicino al porto di Ashdod, sono stati tutti altamente positivi”.

RISPARMIO. I tecnici di Tel Aviv hanno sperimentato il materiale su due tipi di piante, la Brunfelsia Pauciflora, un arbusto sempreverde di origini brasiliane, e il Mirto Comune, tipico della macchia mediterranea. Semplice il metodo: sono stati preparati tre diversi gruppi di vasi, tutti irrigati con impianto a goccia. Quelli senza disco hanno ricevuto la normale razione di acqua, gli altri esattamente la metà. Così per alcune settimane. “Le piante con il disco Terralenx irrigate con il 50% di acqua appaiono in piena salute, senza alcun segno di deficit idrico. La superficie dei vasi appare umida al punto giusto. Nessuna traccia di erbacce. Nessun effetto negativo provocato dal disco”.

UN PRODOTTO PER TUTTI. I dischi Terralenx per uso casalingo (solo 6,5 mm di spessore) sono commercializzati con il marchio Verdemagic dalla Verdemax, un grande distributore presente su Ebay e in quasi tutti i Garden e i Gdo del settore. Il contenitore è una lattina trasparente con un numero variabile di dischi (da 4 per quelli di 14 cm di diametro, a 2 per quelli di 26 cm). Il prezzo è per tutte le tasche: 8 euro. Dischi e rotoli per uso aziendale sono gestiti direttamente da Lenzi Tecnologie.

Catena di supermarket dona apparecchio ai piccoli degenti del Meyer

L’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze ha il suo elettromiografo di ultima generazione.

LA DONAZIONE. La donazione del valore di 25 mila euro, è stata effettuata alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer da Conad del Tirreno con lo scopo di aiutare tanti bambini affetti da malattie neurologiche.

UN APPARECCHIO INDISPENSABILE. L’apparecchio per l’elettromiografia e i potenziali evocati consentirà di dotare la clinica di neurologia pediatrica dell’ospedale fiorentino di un ausilio fondamentale nella ricerca e diagnosi di malattie muscolari e neuromuscolari, nelle patologie acquisite e congenite del midollo spinale e del sistema nervoso periferico. I potenziali evocati sono importanti per la valutazione delle capacità visive ed uditive dei neonati che hanno avuto sofferenza perinatale, nonché per la diagnosi e il monitoraggio di patologie neurologiche che coinvolgono le vie di conduzione dell’impulso nervoso al cervello ed al midollo spinale.

LA TECNICA NON INVASIVA. La tecnica dei potenziali evocati ha il vantaggio di essere non invasiva, generalmente ben tollerata dai bambini e ripetibile anche a breve termine. L’elettromiografo integrerà le attrezzature utilizzate per la ricerca scientifica per lo sviluppo di metodiche di monitoraggio non invasivo di alcune patologie neurologiche, su base sia congenita sia acquisita, e di protocolli diagnostici per l’identificazione precoce delle complicanze neurologiche di rare malattie sistemiche.

Tramvia, ripristinata la circolazione su tutta la linea

 

La Tramvia è tornata a circolare ben prima del previsto. Questa mattina il servizio era stato interrotto dopo che un camion aveva tranciato un cavo di alimentazione.

IL RIPRISTINO. E’ stata ripristinata prima del previsto la Linea 1 della Tramvia. I tecnici di Gest sono riusciti a ripristinare la linea elettrica. Il servizio è tornato regolare su tutta la linea.

IL FATTO. Il servizio lungo la linea 1 della Tramvia è interrotto da questa mattina dalla fermata Aldo Moro al capolinea di Villa Costanza, in entrambe le direzioni, a causa di un camion che ha tranciato un cavo di alimentazione.


Codice rosa nei pronto soccorso, un ”colore” per chi subisce violenza

E’ stato presentato al Forum della Pubblica Amministrazione di Roma e premiato con la menzione ”10×10 storie di qualità” il codice rosa della regione Toscana. Un codice che si aggiunge agli ”colori” già in uso al pronto soccorso – bianco, azzurro, verde, giallo, rosso – e che serve ad identificare le vittime di violenza e ad avviare immediatamente un percorso di tutela, gestito dal personale socio-sanitario, magistrati e forze dell’ordine.

L’ESPERIMENTO. Il codice rosa è stato sperimentato in cinque pronto soccorso della Toscana, a Grosseto dal 2010 e ad Arezzo, Lucca, Prato e Viareggio dall’inizio del 2012. Il progetto regionale dovrebbe estendersi presto a tutte le Asl della Toscana e già da molte regioni stanno arrivando richieste di contatti e informazioni. L’assessore al diritto alla salute della regione Toscana Daniela Scaramuccia ha presentato stamani l’esperienza del “codice rosa” al Forum della Pubblica Amministrazione a Roma, dove la Asl 9 di Grosseto è presente con un suo stand sul “codice rosa”.

”UNA RIVOLUZIONE”. “Ho creduto fin dall’inizio in questo progetto, quando l’ho visto nascere a Grosseto – ha affermato l’assessore Scaramuccia – E ho subito voluto che l’esperienza si estendesse ad altre Asl. Ora, con un “effetto domino” inarrestabile, il “codice rosa” sta contagiando tutte le aziende, riceviamo richieste da tutta la Toscana e d’accordo con la Procura valuteremo se estenderlo ad altri pronto soccorso. Il percorso rosa, quello che inizia appena la persona viene individuata come vittima di violenza, e l’accompagna poi nell’assistenza medica, psicologica, sociale, legale, è soprattutto un atteggiamento di fronte alle vittime, una rivoluzione culturale-professionale. Grazie al codice rosa, siamo riusciti a far emergere tanti casi di violenza che altrimenti sarebbero rimasti sommersi”.

IL CODICE ROSA. Il codice rosa è un percorso di accoglienza al pronto soccorso rivolto a chi subisce violenza, che si colloca e si armonizza con la storica rete dei centri antiviolenza e delle altre associazioni di volontariato e solidarietà. Il percorso parte da una stanza dedicata all’interno del pronto soccorso nella quale accedono tutti gli specialisti che dovranno visitare il paziente – sia uomo che donna. Una task force interistituzionale è il suo punto forza, ovvero una squadra formata dal personale socio-sanitario comprendente infermieri, ostetriche, medici, assistenti sociali, psicologi e da magistrati, ufficiali e sottufficiali di Polizia giudiziaria che hanno seguito una formazione comune e utilizzano procedure condivise e sono impegnati in un’attività di tutela delle fasce deboli della popolazione, quelle che possono essere maggiormente esposte a episodi di abuso e violenza: donne, minori, anziani, disabili, omosessuali, immigrati, ecc.

IL RISPETTO DELLE VITTIME. L’intervento congiunto di questa task force permette di prestare immediate cure mediche e sostegno psicologico a chi subisce violenza, nel fondamentale rispetto della riservatezza. “Questa attività congiunta – spiega Vittoria Doretti, medico responsabile della task force del codice rosa di Grosseto – avviene nella più ampia tutela della privacy e dei “tempi dei silenzi” delle vittime e nel rispetto della loro scelta sul tipo di percorso da seguire dopo le prime cure. Il compito principale del gruppo è l’assistenza socio-sanitaria e giudiziaria alle vittime di violenza, con un’attenzione particolare a far emergere tutti quegli episodi di violenza in cui le vittime difficilmente raccontano di essere oggetto di violenza da parte di terzi: una reticenza dovuta spesso alla paura di ritorsioni”.

LA TASK FORCE. Alla base dell’attività della task force c’è un protocollo firmato congiuntamente da Regione Toscana e Procura della Repubblica. Alle cure si affianca l’azione sinergica e tempestiva della Procura generale e delle forze dell’ordine, per registrare tutti gli elementi utili, avviare le indagini, monitorare e tenere sotto controllo le situazioni a rischio nei casi di mancata denuncia. L’adozione di procedure condivise e di specifici protocolli operativi ha consentito di velocizzare i tempi di indagine e dei processi, e di creare un enorme flusso informativo, condiviso tra Asl, Procura e Forze dell’ordine, delle diverse situazioni di disagio e violenza.

CODICE ROSA IN NUMERI. Nella Asl 9 di Grosseto sono quasi 1.000 i codici rosa attivati per altrettanti casi di molestie, stalking o maltrattamenti dall’inizio della sperimentazione, nel gennaio 2010, fino alla fine dello scorso aprile. Sono stati 309 nel 2010, 503 nel 2011 e 145 nei primi 4 mesi del 2012 (di cui 116 maltrattamenti, 2 abusi, 1 stalking, 26 casi pediatrici). “La media è di oltre 30 casi al mese, più di uno al giorno – spiega Vittoria Doretti – La crescita dei numeri non significa necessariamente un aumento dei casi, ma soprattutto un aumento delle segnalazioni di violenze o molestie. E’ l'”effetto domino”, quello che spinge le vittime ad uscire dall’ombra e a sporgere denuncia, seguendo chi lo ha fatto prima di loro ed è riuscito a porre fine alla spirale di violenza. Ed è anche il frutto di una maggiore fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.

CASI IN AUMENTO. L’incremento del 2011 sul 2010 è del 63%. In particolare sono aumentati i codici rosa per casi di maltrattamento. Per quanto riguarda il sesso, si registra un aumento importante di vittime maschili: nel 2010 i casi erano per l’89% femmine e solo l’11% maschi, mentre nel 2011 le femmine sono scese al 75% e i maschi sono saliti al 25%. Per le fasce di età, sono aumentati i casi relativi agli ultra 65enni: 34 nel 2011, rispetto ai 15 casi del 2010. Quanto alla nazionalità, la percentuale di vittime italiane prevale nettamente ed è in aumento: nel 2010 erano il 67%, sono salite al 73% nel 2011.

I CASI PER ASL. Questi i dati delle altre aziende, relativi ai primi 4 mesi del 2012: Asl 2 di Lucca: 87 casi, di cui 72 maltrattamenti, 2 abusi, 1 stalking, 12 casi pediatrici (6 per maltrattamenti, 6 per abusi). Asl 4 di Prato: 109 casi, di cui 82 donne, 7 uomini, 14 bambini/adolescenti, 6 anziani. Asl 8 di Arezzo: 81 casi, di cui 65 maltrattamenti, 5 abusi, 1 stalking, 10 casi pediatrici (7 maltrattamenti e 3 abusi). Asl 12 di Viareggio: 26 casi di maltrattamento fisico, di cui 25 donne e 1 uomo. In Versilia, il percorso per le vittime di violenza si completa con le attività correlate al consultorio transgenere.

LE SENTINELLE. Un altro elemento di forza dell’esperienza del codice rosa di Grosseto sono le oltre 500 “sentinelle” formate dalla task force in 24 mesi: 400 operatori socio-sanitari e amministrativi della Asl 9, 40 donne e uomini delle forze dell’ordine, 35 farmacisti e circa 80 insegnanti; addestrate a riconoscere le possibili vittime e a favorirne l’accesso ai servizi di aiuto presenti sul territorio. “Ognuno può e deve diventare una sentinella – dice Silvia Rispoli, farmacista che ha seguito la formazione a Grosseto – Dire a tutte le vittime della violenza “siamo qui”, le istituzioni sono formate da persone come te che ti tendono la mano per tirarti fuori dall’oscurità che ti circonda”.

EFFETTO DOMINO. Nelle ultime settimane, praticamente tutte le Asl toscane e numerose Società della Salute hanno preso contatti con la task force del “codice rosa” di Grosseto, sia per “visitare” i luoghi del percorso rosa (stanza rosa nel pronto soccorso, Centro coordinamento vittime di violenza, ecc.), sia per avere supporto nella stesura delle procedure. Ed è molto probabile che entro la fine del 2012 il “codice rosa” sia una realtà in tutti i pronto soccorso della Toscana. Il progetto ha già varcato i confini regionali: per ora, sono interessate a replicare l’esperienza Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto, Lazio.

Weekend di cultura tra profumi, storie e antichità

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Il prossimo weekend sarà particolamente ricco di occasioni culturali (e di solidarietà), molte delle quali vedranno protagonisti alcuni dei musei del Polo Fiorentino. Di seguito un riepologo cronologico e dettagliato degli appuntamenti.

GIARDINO DI BOBOLI. È in corso fino a domenica 20 maggio nel Giardino di Boboli il sesto appuntamento con “I profumi di Boboli”, percorso espositivo/commerciale di prodotti di prestigio della tradizione artistica e manufatturiera legata all’universo botanico, prodotti di laboratorio e di ricerca all’insegna della naturalità, della qualità e della specificità del territorio di appartenenza. La collocazione ormai storica della manifestazione nell’Orto della Botanica inferiore, scaturisce dal fatto che qui in origine esisteva un edificio adibito a Spezieria, distrutto sul finire del Settecento, dove presumibilmente con i fiori del giardino gli antichi profumieri ed erboristi distillavano profumi e balsami medicamentosi.

LOGGIA DEI LANZI. Domani, 18 maggio, alle 19.30 alla Loggia dei Lanzi di piazza della Signoria, “Charity for ANT”, l’asta di solidarietà a sostegno del servizio di assistenza domiciliare oncologica gratuita. Info: 055-500020.

CENACOLO DEL FULIGNO. Un recente intervento di restauro ha consentito nuovi studi e restituito nuova bellezza allo splendido Crocifisso ligneo policromo “grande al vero”, noto alla critica con l’attribuzione a Benedetto da Maiano, conservato in passato in diverse collocazioni all’interno dell’Educatorio del Fuligno, in quel luogo dall’alluvione del 1966.Dopo vari interventi, l’ultima operazione conservativa ha evidenziato la particolare fragilità della scultura e riproposto il problema della sua conservazione e valorizzazione. Così, un rapido accordo con l’attuale proprietà ha consentito nel 2011 il ritorno frll’opera al Cenacolo, ove può essere fruita accanto all’Ultima cena e alla Crocifissione con la Vergine e San Girolamo del Perugino, nel luogo più importante dell’antico monastero di terziarie francescane, riconfermandone lo stretto legame di linguaggio e clima culturale. Sabato 19 maggio, alle 12 nel Cenacolo del Fuligno (via Faenza 42, Firenze) la soprintendente Cristina Acidini e il Direttore del cenacolo, Brunella Teodori, presenteranno il volume Il Crocifisso del Fuligno. Storia, studi, conservazione, a cura di Anna Bisceglia, che racconta le vicende conservative dell’opera d’arte. Sono attesi anche il sindaco Matteo Renzi e il presidente dell’Asp Firenze Montedomini, Marco Seracini.

VILLA MEDICEA DI CERRETO GUIDI. Dopo la presentazione del suo ultimo libro dal titolo “L’onore perduto di Isabella de’ Medici”, la storica romana Elisabetta Mori sabato 19 maggio alle 17 torna alla Villa medicea di Cerreto Guidi per parlare ancora una volta delle lettere che la principessa Medici scambiava col marito Paolo Giordano Orsini, testimonianza di un grande amore purtroppo rimasto per secoli vittima della “leggenda nera” di casa Medici.

VILLA CORSINI. Per tutti gli amanti delle antichità, domenica 20 e 27 maggio, l’antiquarium di Villa Corsini sarà aperto eccezionalmente dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. In questa occasione, il personale del Polo Museale Fiorentino sarà a disposizione del pubblico per offrire un servizio di accompagnamento culturale alle collezioni archeologiche esposte nella cornice di questa splendida villa barocca. Con questa iniziativa, completamente gratuita per il pubblico, gli assistenti museali e i funzionari della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze intendono ricordare la figura di Antonella Romualdi, la direttrice del dipartimento di antichità classiche della Galleria degli Uffizi, alla cui infaticabile attività si è dovuta la riqualificazione e la restituzione al godimento della comunità delle splendide collezioni di statuaria classica conservate in questa villa.