domenica, 17 Agosto 2025
Home Blog Pagina 1989

81enne contromano sulla Fi-Pi-Li, cinque feriti

Un’automobilista di 81 anni ha imboccato contromano la Firenze-Pisa-Livorno viaggiando nella direzione sbagliata per circa due chilometri.

CONTROMANO. Un uomo di 81 anni ha imboccato la Fi-Pi-Li contromano e per due chilometri ha viaggiato nella direzione sbagliata urtando gli altri veicoli e causando così cinque feriti che sono stati trasportati in ospedale. Le loro condizioni non sarebbero gravi.

LA PATENTE. La polizia stradale ha ritirato la patente all’81enne dopo l’episodio accaduto la scorsa notte verso mezzanotte nell’empolese.

Occupazione abusiva, sgomberata villa La Lucciola a Vingone

Questa mattina è stata sgomberata villa La Lucciola a Vingone, Scandicci. L’edificio, in disuso da anni, era occupato abusivamente da undici persone di nazionalità rumena. Presenti anche tre minori.

L’OPERAZIONE. Con un’operazione congiunta della Polizia Municipale, dei Carabinieri e dell’Amministrazione Comunale, i servizi sociali del Comune in collaborazione con la Caritas, oltre agli assessori del Comune alla Sicurezza e vivibilità urbana Agostina Mancini e ai Servizi sociali Sandro Fallani, questa mattina è stato effettuato lo sgombero di villa La Lucciola in via Pacchi a Vingone, Scandicci. L’edificio era in disuso da anni ed occupato da undici persone che sono state identificate e allontanate dalla struttura a seguito di un’ordinanza del sindaco Simone Gheri.

GLI OCCUPANTI. Tra gli occupanti, tutti di origini rumene, erano presenti anche tre minori, per i quali i servizi sociali del comune, avevano individuato una sistemazione in un centro di accoglienza, soluzione rifiutata dai genitori che hanno firmato per assumersi la responsabilità della decisione. Una soluzione per il riparo temporaneo era stata individuata anche per gli occupanti adulti, ma anch’essa è stata rifiutata. Al termine delle operazioni di sgombero una squadra di operai è intervenuta per murare tutti gli accessi all’edificio.

IL SINDACO. “Le condizioni in cui alloggiavano queste persone non erano né dignitose né sicure, sia per motivi igienico sanitari sia per la tenuta strutturale dell’edificio, inoltre la situazione creava degrado e un disagio più che comprensibile per i cittadini residenti nei dintorni – ha detto il Sindaco Simone Gheri che da tempo aveva firmato l’ordinanza per liberare l’immobile – Situazioni così non devono esserci nelle nostre città: per questo motivo villa La Lucciola da oggi è chiusa a carico dei proprietari, ai quali rivolgiamo un forte invito a intervenire per recuperare e riqualificare la struttura; a breve interverremo con un’operazione analoga anche all’interno dell’area dell’ex Cnr per la quale ho già firmato un’ordinanza”.

25 aprile, controlli a tappeto in tutta Firenze

Nel pomeriggio di ieri, in occasione del maggiore afflusso di residenti e turisti nelle piazze cittadine in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, la polizia ha effettuato una serie di controlli in tutta Firenze, identificando complessivamente 82 persone.

PIAZZA DUOMO. I controlli sono partiti in mattinata da piazza Duomo, dove gli agenti hanno sequestrato merce contraffatta abbandonata a terra dai venditori abusivi durante la fuga. Situazione analoga si è presentata nel pomeriggio al mercato di San Lorenzo.

IL COLTELLO. In piazza Stazione a finire nei guai è stato un romeno di 57 anni sorpreso ubriaco con un coltello in tasca. L’uomo è stato denunciato per possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere e sanzionato per ubriachezza. Sempre per ubriachezza, in piazza San Lorenzo, è scattata la medesima sanzione per altri due romeni: oltre ad essere in evidente stato di ebbrezza, avevano con se ben 4 bottiglie di liquore.

IN STRADA. Durante le verifiche in strada, alle ore 12.00 in Lungarno Seristori, un filippino di 49 anni è stato denunciato per guida di motociclo senza patente, mentre alle 1.30 in viale Guidoni un automobilista romeno di 45 anni, per guida in stato di ebbrezza alcolica.

Rubano bombole d’ossigeno ad un’ambulanza impegnata in un soccorso

Una coppia di stranieri è stata denunciata ieri per il furto di due bombole di ossigeno dall’interno di un’ambulanza impegnata in un soccorso in zona Rifredi.

IL FURTO. I due, 32 anni lui e 33 lei, zaini in spalla e cane al guinzaglio, hanno approfittato della confusone e del buio della notte per avvicinarsi all’ambulanza e rubare dall’interno, alcuni oggetti voluminosi.

L’ALLARME. Il personale del 118, alle prese con il soccorso di una persona colta da malore, si è subito accorto del fatto e ha dato l’allarme al 113, senza interrompere il lavoro. Poco dopo la polizia ha bloccato i due ladri nei pressi di un passaggio a livello, recuperando la refurtiva che avevano abbandonato a terra. Al furto ha assistito anche una residente, attirata alla finestra della sua abitazione dai rumori provocati dai ladri.

Visita alla Galleria e drink in terrazza, arriva l’Aperitivo ad Arte

0

Grazie alla collaborazione tra Polo Museale fiorentino, Firenze Musei, Ataf e Ntv, ogni giovedì, a partire oggi 26 aprile, prende il via Aperitivo ad Arte, un programma di visite alle sale dei pittori stranieri ma in orario serale esclusivo: dalle 19.30 alle 21.30.

LA TERRAZZA. I visitatori potranno gustare un ottimo aperitivo con buffet sulla terrazza della Galleria, sopra la Loggia dei Lanzi, la stessa che tra il XVI e il XVIII secolo ospitava i Granduchi di casa Medici, e i loro familiari, per piacevoli serate all’aperto durante le quali si ascoltava musica immersi nel verde di profumate piante di agrumi e con vista mozzafiato su alcuni dei più importanti edifici-simbolo di Firenze.

APERITIVO AD ARTE. Gli ingredienti principali dell’Aperitivo sono lo scenario d’eccezione e la possibilità di visitare le nuove otto sale dei pittori stranieri del Cinquecento giornalisticamente ribattezzate “sale blu”, della Galleria degli Uffizi. E come “testimonial” d’eccezione dell’iniziativa, è stata scelta una delle opere di maggior suggestione delle nuove sale degli Uffizi, La contessa di Chinchon, dipinta tra il 1797 e il 1801 da Francisco Goya.

LE VISITE. Le visite alle nuove sale saranno possibili con accompagnamento del personale del Polo Museale fiorentino, per gruppi di 25 persone, con partenza ogni mezz’ora. L’ingresso, al prezzo di 10 euro, avverrà dall’accesso alla nuova scala, nel braccio di Ponente degli Uffizi, dietro la Loggia dei Lanzi. È possibile – ed è consigliata – la prenotazione attraverso il call center Ataf chiamando i numeri 800.424500 o 055-294883 da telefono fisso, 199.104245 da telefono mobile.

Carlo Conti presto all’altare. Il matrimonio? Forse nella sua Firenze

0

E anche Carlo Conti si sposa. Il 51enne sembra aver ceduto alla bella Francesca vaccaro, la costumista romana di 11 anni più giovane del presentatore toscano.

LA COSTUMISTA. Carlo Conti si sposerà con Francesca Vaccaro, la costumista romana che già alcuni anni fa venne sorpresa in vacanza con il presentatore e lasciata per la show-girl Roberta Morise.

IL MATRIMONIO. Dallo scorso 18 aprile, data della pubblicazioni di matrimonio nell’albo pretorio del Comune di Firenze, ha 180 giorni di tempo per portare all’altare Francesca. La data definitiva però manca. La coppia avrebbe provato ad ipotizzare alcune date tra maggio e giugno, ma tutte sarebbero saltate per gli impegni del conduttore.

Ragazzo scomparso a Roma, trovato a Firenze

Si era allontanato dalla sua casa di Roma senza dirlo ai genitori. Ieri, i vigili hanno ritrovato il sedicenne a Firenze.

LA SCOMPARSA. Il sedicenne si era allontano dalla sua casa a Roma martedì sera, senza dirlo a genitori che, preoccupati nel non rivederlo rincasare dopo la scuola e dopo un pomeriggio e una notte di attesa, si sono recati alla stazione di Roma-Fidene dei Carabinieri per denunciarne la scomparsa. Dagli accertamenti è emerso che non si era neanche presentato a scuola. Nel pomeriggio di ieri, la svolta.

A FIRENZE. Intorno alle 19 di ieri, gli agenti del reparto sicurezza urbana in servizio in centro si sono insospettiti dal comportamento di tre persone in via Cerretani. Alla richiesta dei documenti, due, un uomo e una donna, sono risultati cittadini della Repubblica Ceca. Il terzo invece non aveva documenti e parlava italiano, con accento romano. Questo particolare, insieme all’apparente giovane età del ragazzo, hanno convinto i vigili a verificare esattamente le sue generalità. Da accertamenti effettuati negli uffici del comando è emerso che il ragazzo era il sedicenne allontanatosi volontariamente da casa di nascosto dai genitori. La madre, avvertita dai vigili ,si è commossa al telefono e con il marito si è precipitata a Firenze dove ha potuto riabbracciare il figlio, riconsegnato subito ai genitori come disposto dal procuratore di turno del Tribunale dei Minori.

Sparatoria nella notte, due feriti gravi in ospedale

La notte scorsa, numerosi colpi di arma da fuoco, sono stati sparati in un’abitazione a Massa.

LA SPARATORIA. I colpi di arma da fuoco, pare di pistola, sono stati sparati all’interno di un’abitazione a Massa. Seconda una prima ricostruzione sembrerebbe che a far scattare la sparatoria, sia stata una lite, forse un regolamento di conti per questioni legati alla droga.

I FERITI. Due uomini sono rimasti feriti gravemente durante la sparatoria. Al momento sono ricoverati all’ospedale di Massa con prognosi riservata. Uno dei due è indagato per tentato omicidio. I carabinieri indagano sul caso.

Caso Franceschi, la madre ”perché i dubbi sui sanitari affiorano solo ora?

Daniele Franceschi è morto il 25 agosto 2010 nel carcere francese di Grasse in circostanze poco chiare. La madre: ”Perchè i dubbi sui sanitari dell’ospedale affiorano solo ora?”.

DUBBI. ”Quello che mi hanno raccontato sono solo bugie, è un vero mistero la morte di mio figlio: perchè solo adesso affiorano i dubbi sui sanitari dell’ospedale francese?”. A parlare è Cira Antignano, la mamma di Daniele Franceschi morto il 25 agosto 2010 nel carcere francese di Grasse in circostanze non chiare, commentando l’incriminazione di un medico e di due infermieri del penitenziario dove il viareggino era rinchiuso. Il prossimo 2 maggio la donna sarà davanti all’Eliseo per uno sciopero della fame.

IL CASO. Nel marzo del 2010 Daniele Franceschi, carpentiere viareggino di 31 anni, divorziato e con un figlio di 9 anni, si era recato in Costa Azzurra per una vacanza assieme a degli amici. Il gruppo ha deciso una sera di tentare la sorte ad un casinò, ma quando Franceschi si è avvicinato al banco per pagare le fiches con la carta di credito, il personale ha notato delle irregolarità e ha avvertito la gendarmeria. L’italiano è stato condotto in carcere a Grasse, nell’entroterra di Cannes, in circostanze ancora da chiarire al meglio. Durante i mesi di detenzione alla madre di Franceschi sono arrivate molte lettere dove venivano contestati soprusi e violenze subite dal giovane in carcere. Gli sarebbero state rifiutate le cure anche durante un attacco di febbre alta. E il 25 agosto dello stesso anno, Daniele Franceschi è morto nella sua cella, ufficialmente per “arresto cardiaco”. I familiari hanno appreso la notizia solamente dopo 3 giorni. Alla madre e alla sorella del viareggino morto in carcere, che si sono recate di corsa a Nizza appena saputo della morte del ragazzo, non è stato concesso di vedere il corpo.

Roberta Ragusa, cosa l’ha distratta quella sera?

E all’infinità di ipotesi, sospetti e tracce si va ad aggiungere adesso una lista della spesa lasciata incompiuta e scritta di fretta. Un cambio di grafia improvviso, come se la donna fosse stata bruscamente interrotta. Ma anche nuovi dettagli che non tornano sul marito Antonio Logli. Una vicenda che diventa sempre più un mistero.

LE RICERCHE. Le ricerche di Roberta Ragusa sono ferme. La mappatura della zona sembra esser pronta, come sono pronti i volontari che andrebbero ad affiancare le forze dell’ordine nelle ricerche sul territorio circostante l’abitazione della famiglia Logli. Ma ancora tutto è fermo, non si muove niente. Si dovrà aspettare ancora qualche giorno, forse il primo maggio, per vedere ”scendere in campo” carabinieri, volontari e strumentazioni sofisticate che potrebbero essere utili al ritrovamento di Roberta. Ma intanto sul web la petizione di Loretta Croatto a nome del gruppo “Roberta Ragusa – dove sei?, continua a raccogliere firme.

DETTAGLI IMPRECISI. Antonio Logli resta indagato per l’omicidio volontario di sua moglie Roberta. E’ stato lui a vedere la donna per ultimo, prima di andare a dormire. Al suo risveglio, Roberta non era più in casa. Logli ha dichiarato di averla vista l’ultima volta alle 23, in casa, vestita con una maglietta bianca e un paio di pantaloni. Poi Logli sarebbe uscito per andare all’autoscuola dove si sarebbe trattenuto per circa mezzora. Tornato a casa è andato in soffitta e poi a dormire. Roberta stava scrivendo la lista della spesa. Logli ha mostrato agli inquirenti i vestiti che Roberta indossava quella sera, per dimostrare che si è cambiata prima di andare a dormire. Ma la figlia della coppia avrebbe dichiarato di aver visto sua madre molto prima delle 23, con indosso il pigiama rosa, quello che non si trova più in casa. E qui, il primo dettaglio che non torna. Se la figlia l’ha vista in pigiama prima delle 23, perché Logli ha dichiarato di averla vista vestita dopo le 23?

LA LISTA DELLA SPESA. Ma, tornando alla lista della spesa, spuntano nuovi dettagli. Roberta, stando a quanto dichiarato dal marito, stava scrivendo la lista quando Logli è andato a dormire. E fino a qui, niente di strano. Ma la lista della spesa, la stessa trovata e analizzata dagli inquirenti, non sarebbe completa. Fatto che desta sospetti essendo venerdì, giorno in cui la donna scriveva sempre la lista in vista della spesa settimanale del sabato. Quindi, o il frigorifero era pieno oppure la lista è stata lasciata incompleta. E tutti sono sempre più convinti che sia stata lasciata in sospeso poiché dalla grafia si apprende che ha subito un’accelerazione verso la fine, come se Roberta sia stata bruscamente interrotta. Cos’è che l’ha distratta? Cos’ha scoperto Roberta quella notte? Forse l’identità dell’amante del marito?.

Il caso: Roberta Ragusa, cento giorni e nessuna verità

L’appello: Si cerca l’uomo che avrebbe visto qualcosa