giovedì, 28 Agosto 2025
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Turismo, Ischia è la più ricercata. Per il Giglio, un calo del 10%

Per i turisti è già tempo di pensare alle vacanze di pasqua, ai ponti e alle vacanze estive. Trivago.it ha analizzato le ricerche hotel delle principali mete isolane d’Italia e classificato i posti più prenotati del momento.

SUL PODIO. Ischia è l’Isola più ricercata e prenotata del momento. Attirando la maggior parte delle preferenze, ha superato la vicina Capri, meta più esclusiva. Entrambe hanno registrato un incremento del 5% delle ricerche rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma sul podio c’è anche un po’ di Toscana. L’Isola d’Elba pareggia con il 2011, confermandosi la terza isola più ricercata.

ISOLA DEL GIGLIO. L’Isola del Giglio invece ha registrato una flessione del 10%. Sarà l’effetto Costa Concordia, naufragata proprio all’Isola del Giglio e ”appoggiata” a Le Scole da quasi settanta giorni?

Sindaci d’Italia, Renzi scivola dal secondo al quinto posto

Secondo Datamonitor, che misura la soddisfazione dei cittadini rispetto ai sindaci delle città metropolitane, Matteo Renzi ha perso il 12,2% di gradimento .

QUINTO POSTO. Matteo Renzi che era secondo, è sceso al quinto posto con il 54,2% di gradimento. I dati si riferiscono al secondo semestre del 2011. Quello di Renzi è il dato in calo più forte che perde, rispetto alla precedente edizione, il 12,2%.

LA CLASSIFICA. Il sindaco che guida la classifica di Datamonitor, è il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, dell’Idv, con il 69,8% di gradimento. Subito dopo, con il 64,8% troviamo il sindaco di Torino, Piero Fassino (Pd). Al terzo posto Michele Emiliano, sindaco di Bari del Pd con il 61,9% e quarto, confermando la sua posizione, Gianni Alemanno, sindaco di Roma del Pdl, con il 57% di gradimento.

Sì ai nuovi locali in centro. Ma in arrivo super multe per le ‘offerte alcoliche’

Anche il centro storico di Firenze si adegua alle nuove norme sulle liberalizzazioni del governo Monti: quindi nella cosiddetta area Unesco via libera all’apertura di nuovi bar, ristoranti e locali ma con regole ben precise da rispettare con elevati standard strutturali e qualitativi.

LE NOVITA’. Le principali novità per i locali di nuova apertura, prevedono l’aumento dal 40 al 60% della superficie destinata ad accogliere la clientela, l’aumento dell’area destinata a magazzino, una zona (anche minima) per lo stoccaggio dei rifiuti, vietano la pubblicità di ‘offerte promozionali’ per gli alcolici (per i trasgressori multe fino a 500 euro), limitano l’occupazione del suolo pubblico destinata ai dehors esterni, che per i nuovi esercizi pubblici non potrà superare il 50% dello spazio interno. Inoltre, viene vietata la somministrazione congiunta con altre attività e viene istituito un osservatorio ad hoc per monitorare la situazione.

IL VICESINDACO. “Negli ultimi tre anni e mezzo – spiega a il vicesindaco Dario Nardella – l’apertura di nuovi locali pubblici nel centro storico era stata bloccata con una moratoria, già scaduta e prorogata, che non aveva più ragion d’essere sia perché era inadeguata al nuovo contesto normativo, sia perché nel tempo aveva portato ad una situazione di rendita. D’altro canto, per noi era anche assolutamente doveroso evitare la proliferazione di locali, magari con un effetto ‘movida’: da qui l’individuazione di queste nuove regole, con quello che abbiamo definito il modello Firenze, che permetteranno uno sviluppo governato ed equilibrato dei locali nel centro storico, alle quali si aggiungeranno poi le nuove misure previste dal regolamento edilizio. In pratica, secondo le nostre simulazioni, per aprire un nuovo locale in centro ci vorranno almeno 40 mq di superficie”.

765 LOCALI IN CENTRO, 930 NEL RESTO DELLA CITTA’. Ad oggi, nell’area Unesco si trovano 765 locali pubblici; 930 sono invece quelli nel resto della città. Nello specifico, ecco le modifiche al piano della somministrazione: si prevede di aumentare la percentuale dell’unità immobiliare da destinare a magazzino (7%) per una gestione degli approvvigionamenti che riduca l’impatto in termini di traffico (nella versione precedente l’area di magazzinaggio era almeno pari al 5% della superficie destinata alla produzione, trasformazione, conservazione degli alimenti). Si prevede una percentuale minima (almeno il 3% dell’unità immobiliare) anche per gli esercizi di superficie inferiore ai 250 mq destinata allo stoccaggio dei rifiuti, in modo da limitare l’impatto sull’esterno dell’attività.

NIENTE PIU’ FAST FOOD E SELF SERVICE. Si conferma nell’area Unesco (la cerchia dei viali più l’Oltrarno) quanto già previsto nel Piano del Commercio, ovvero il divieto di nuove attività di somministrazione esercitate, in maniera esclusiva o prevalente, secondo modalità assimilabili al “fast-food” o “self-service” (ad eccezione di quelle ubicate nei locali posti all’interno della Stazione di S.Maria Novella) e il divieto di attività di somministrazione sul Ponte Vecchio.

Spara alla moglie nel brindisino ”Era posseduta dal demonio”

Antonio Fina, un pensionato di 75 anni ex dipendente dell’Asl, ha sparato con un fucile da caccia a sua mogli, Concetta Milone di 77 anni, uccidendola. E’ accaduto ieri mattina a Mesagne, in una villetta nel brindisino. La coppia ha due figli che vivono a Firenze.

L’OMICIDIO. Antonio Fina ha impugnato il suo fucile da caccia e ha aperto il fuoco contro la moglie, Concetta Milone, uccidendola. L’omicidio è avvenuto ieri mattina intorno alle 8 nella loro villetta a Mesagne, nel brindisino, ma è stato scoperto solo nella tarda serata di ieri da una parente della coppia, una cugina. Una volta dato l’allarme, i carabinieri si sono subito recati sul posto.

”IL DEMONIO”. Su un foglio trovato in casa dagli inquirenti, l’uomo avevo scritto che la moglie era posseduta dal demonio che spesso era violenta. Sarebbero queste le motivazioni che hanno spinto l’uomo verso il folle gesto.

”No ai tagli”, nuovo sciopero dei dipendenti del Monte dei Paschi di Siena

 

 

I dipendenti del Monte dei Paschi di Siena, hanno annunciato un nuovo sciopero per dire ”No ai tagli”.

LO SCIOPERO. Le Rsa del Monte dei Paschi di Siena, hanno indetto un nuovo sciopero che riguarderà la rete commerciale e le strutture di direzione generale. I dipendenti si asterranno dal lavoro nei pomeriggio di lunedì 2 aprile, martedì 3 aprile e venerdì 6 aprile, nelle ultime due ore e trenta dell’orario pomeridiano. In sciopero anche le strutture del consorzio operativo di gruppo con astensione dal lavoro per l’intera giornata del 2 aprile. Una protesta contro il tentativo di ”ridurre unilateralmente i diritti contrattuali dei lavoratori”, spiegano i sindacati.

I TAGLI. Il primo sciopero si è tenuto venerdì 16 marzo, dopo ben venti anni dall’ultima volta. I dipendenti del Monte dei Paschi, provenienti da tutta Italia, hanno sfilato in corteo a Siena. Alla manifestazione era presente anche il sindaco Franco Ceccuzzi, contestato dalla folla. I dipendenti, anche in quel caso, hanno scioperato per dire no ai tagli annunciati lo scorso febbraio, dal direttore Fabrizio Viola. Il provvedimento, che segue una politica di contenimento dei costi, prevede il licenziamento e una riduzione del salario dei dipendenti della Mps nelle filiali di tutta Italia.

Tenta rapina e poi scippa un’anziana, arrestato in centro

Pomeriggio movimentato, ieri in centro ad Arezzo.

LA RAPINA. Un trentunenne di Orvieto, in provincia di Terni, ieri intorno alle 14, è entrato a volto scoperto in un negozio nel centro di Arezzo. Con una bottiglia rotta in mano, a intimato il titolare a consegnargli l’incasso. Il commerciante, reagendo, lo ha costretto a scappare.

LA FUGA. Qualche istante dopo, il malvivente, ha scippato una signora di 81 anni in via XXV Aprile. Dopo un inseguimento, l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere a Firenze.

Guasto ad un impianto di depurazione, è allarme cattivo odore

Stamattina il piccolo impianto di depurazione di via della Torre a Firenze, il più vecchio della città nella zona di Coverciano, è stato fermato da un guasto improvviso.

RIPARAZIONE. I tecnici di Publiacqua stanno lavorando alla riparazione e hanno bloccato contemporaneamente i due principali sollevamenti fognari che lo alimentano in modo da ridurre al minimo l’impatto di eventuali liquami non trattati sul torrente Mensola.

SICCITA’. A causa della forte siccità degli ultimi sei mesi il letto del Mensola è in secca e per questo potrebbero verificarsi cattivi odori nel corso delle riparazioni. Publiacqua e tutti gli enti competenti, Arpat, Ato, Comune e Provincia di Firenze sono impegnati a risolvere il problema in tempi più brevi possibili.

Emiliano Ricci e la fisica in cucina, un viaggio nella scienza dei fornelli

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Come funziona il forno microonde? Perchè il miele si arrotola su se stesso? Come funziona la pentola a pressione? Lo spiega Emiliano Ricci nel suo libro ”La fisica in casa”, sabato 24 marzo alle ore 15.30 al museo Galileo di Firenze.

LA FISICA E LA CUCINA. La cucina è un vero e proprio laboratorio di fisica, anche se apparentemente non sembra. Non ci sono tavoli su cui effettuare esperimenti ma ci sono i fornelli, non utilizziamo fiale ma pentole e padelle, non indossiamo un camice bianco ma un grembiule colorato. Eppure fisica e quotidianità, si intrecciano.

UN LABORATORIO IN CASA. La cucina è quindi un vero e proprio laboratorio di fisica dove meccanica, termodinamica, elettromagnetismo e fisica moderna s’incontrano quotidianamente e dove ogni azione, anche la più semplice, è un esperimento di fisica. Come funziona il forno a microonde, perchè il miele si arrotola su se stesso e come funziona la pentola a pressione, lo spiega Emiliano Ricci, scrittore scientifico e giornalista, nel libro ”La fisica in casa”. L’autore sarà al Bookshop del museo Galileo di Firenze sabato 24 marzo alle 15.30 e coinvolgerà il pubblico con veri esperimenti, in un viaggio tra fenomeni inaspettati e ingegnose scoperte.

Uffizi, dopo venticinque anni torna l’esposizione degli arazzi

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Gli arazzi fiamminghi del Cinquecento, tornano alla Galleria degli Uffizi dopo venticinque anni di assenza. Gli arazzi come le opere su carta o i tessuti di ogni genere, sono le opere d’arte che più si consumano. La luce, la polvere e la trazione conseguente all’appendimento sono le cause del loro danneggiamento e non possono essere esposti per periodi lunghi. Per questo furono rimossi nel 1987.

LA RIMOZIONE. Nel 1987 gli arazzi furono rimossi dai corridoi degli Uffizi, dove rappresentavano un tratto d’eleganza magnifica e furono collocati nelle stanze della riserva, dove resteranno finchè non saranno disponibili le sale al piano terra della Galleria, progettate proprio per ospitare gli arazzi.

L’ESPOSIZIONE. Ma dopo venticinque anni, gli arazzi da oggi martedì 20 marzo al prossimo 6 giugno, saranno esposti nella Galleria degli Arazzi nell’ambito di ”Epifanie di tessuti preziosi”. La mostra esporrà diciassette tessuti tratti da otto serie delle collezioni del museo. Con la loro esposizione, il pubblico non solo potrà ammirare le opere, ma porrà comprenderne la delicatezza. Saranno esposte le opere di manifattura fiamminga del Cinquecento tratte dalle serie delle Storie di Giacobbe, delle Feste alla Corte dei Valois e delle Storie di Annibale e panni di manifattura fiorentina del Cinquecento e del Seicento tra cui pezzi del ciclo devozionale del Salviati, dalle serie delle Storie fiorentine, delle Cacce, della Passione di Cristo e delle Storie di Fetonte, oltre a due Portiere con stemmi medicei. Ad arricchire la varietà dell’esposizione, infine, c’è anche il Cristo davanti a Erode, unico lavoro su disegno e cartone realizzato dal Ludovico Cigoli, per prima volta esibito a Firenze dopo il restauro.

DOPO LA MOSTRA. Una volta terminata la mostra, gli arazzi torneranno negli spazi protetti dove sono stati custoditi per 25 anni, lontani dalle usure del tempo. Successivamente saranno esposte permanentemente in sale climatizzate ed illuminate ad hoc, che verranno prossimamente inaugurate al piano terreno della Galleria. La rassegna e’ stata promossa da Soprintendenza Speciale del Polo Museale di Firenze, Galleria degli Uffizi, Firenze Musei ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

La battaglia di Anghiari protagonista di Voyager, ieri sera l’anteprima europea

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La battaglia di Anghiari era già finita in televisione nel dicembre del 2010, quando Roberto Giacobbo, le dedicò una puntata intera del suo programma ”Voyager”. A distanza di due anni, con le straordinarie scoperte dei giorni scorsi, Giacobbo è tornato a Firenze. Ieri sera, la puntata sul mistero del capolavoro perduto.

NEL 2010. Il 29 dicembre 2010, Giacobbo svelò, all’interno del suo programma ”Voyagerp”, le ultime novità sulla ricerca della battaglia di Anghiari, l’ultimo capolavoro perduto di Leonardo Da Vinci che dovrebbe (ed è quasi certo) trovarsi dietro una parete del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio. Il conduttore dedicò l’intero programma a Firenze, raccontando gli Uffizi e il museo della scienza, la sindrome di Stendhal e le vite dei grandi fiorentini del passato quali Michelangelo, Leonardo, i Medici, il Vasari. Ma due anni fa, la battaglia di Anghiari, era ancora completamente o quasi un mistero.

IL RITORNO. Giacobbo è tornato a Firenze nei giorni scorsi, per registrare un’altra puntata di Voyager, andata in onda ieri sera in esclusiva europea, sul misterioso dipinto, un’indagine emozionante che potrebbe portare alla soluzione del mistero. E’ stato scoperto che il capolavoro di Da Vinci, si nasconde proprio dietro un muro dipinto dal Vasari nel Salone dei Cinquecento. Il conduttore ha seguito i lavori, letto documenti, analizzato i reperti così da far avvicinare l’Europa intera, al capolavoro nascosto. ”Siamo vicini al momento in cui potremo finalmente ammirare una delle opere più ambiziose del grande Leonardo, il cui ritrovamento potrebbe portare nel nostro Paese milioni di turisti da tutto il mondo?”, questo il tema della puntata andata in onda ieri sera.

LE RICERCHE. Da 35 anni, l’ingegnere Maurizio Seracini, è convinto che l’ultimo capolavoro perduto del genio rinascimentale sia sotto gli occhi dei moltissimi turisti che ogni giorno affollano il Salone. L’ultima fase della ricerca è stata portata avanti da Seracini insieme ad un’equipe di esperti dell’Università di San Diego, con la partecipazione dell’Opificio delle Pietre Dure, lo storico istituto di restauro fiorentino. Le indagini sono state documentate e portate avanti con le più sofisticate tecnologie, dalle telecamere del National Geographic in collaborazione con quelle della Rai.

L’ULTIMA SCOPERTA. Gli studi condotti lo scorso anno, hanno portato alla conferma dell’esistenza di un intercapedine dietro l’opera del Vasari su uno dei muri del Salone dei Cinquecento. Le indagini sono state effettuate con delicate apparecchiature tecnologiche radar. Secondo gli esperti, l’intercapedine potrebbe esser stata creata dal Vasari, per proteggere il capolavori di Leonardo. I tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure, hanno effettuato sei micro fori, sull’affresco vasariano in aree prive di pittura originale e piene di lesioni strutturali. All’interno dei fori, in una profondità di 16 centimetri all’interno della muratura, sono state inserite sonde dotate di microtelecamere per le indagini endoscopiche e attraverso le quali è stato possibile raccogliere campioni di materiale da analizzare.

I COLORI. Un campione di materiale di colore nero è stato prelevato e analizzato con tecnologia Sem-Edx, che ha permesso di individuare i componenti, ferro e manganese, e un anomalo rapporto tra i due: questa composizione chimica è simile a quella del pigmento nero trovato nelle vele della Gioconda e del San Giovanni Battista, dipinti a Firenze nello stesso periodo della Battaglia di Anghiari, così come dai risultati della ricerca effettuata dall’equipe di scienziati del Louvre sui dipinti di Leonardo presenti nella loro collezione. Frammenti di materiale rosso che si è ipotizzato siano frammenti organici che potrebbero essere associati a lacca rossa; le immagini ottenute tramite la sonda endoscopica ad alta definizione fanno capire che lo strato beige sul muro originale può essere stato applicato solo con un pennello.

LE CONTROANALISI. ”I materiali residui, ciò che rimane dei prelievi che sono stati fatti”, durante la ricerca della Battaglia di Anghiari nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, ”nei prossimi giorni saranno consegnati all’Opificio delle Pietre Dure per le controanalisi”. Lo ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi che ha risposto ieri in consiglio comunale ad una domanda del consigliere del Pdl Mario Tenerani. La decisione è legata al via libera dal ministero alla prosecuzione della ricerca del capolavoro di Leonardo.

LE ULTIME SCOPERTE. Anghiari, spunta il ‘nero Gioconda’/FotoL’Opificio difende la Battaglia di Anghiari: ”Nessun danno al Vasari”Battaglia di Anghiari: buchi nel Vasari per spiare Leonardo / FOTOLa ricerca della Battaglia di Anghiari sbarca su Rai 2