sabato, 13 Settembre 2025
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Fiorentina in campo a Bologna. Nevischio sulla città

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Per il morale e per la classifica. La Fiorentina scende in campo questa sera (anzi, questo pomeriggio, con il fischio d’inizio alle 18,30) a Bologna, per il primo dei due recuperi che, da qui al 7 marzo, la squadra di Rossi è chiamata a disputare, per le altrettante partite “emiliane” non giocate per il maltempo. Questa mattina pioggia mista a neve nella città emiliana, ma le previsioni non preoccupano.

LE PAROLE DI ROSSI. E’ una Fiorentina con qualche cerotto, nello spirito come nel fisico, quella che si presenterà al fischio d’inizio al Dall’Ara. Reduce dalla brutta sconfitta con il Napoli, i viola sono chiamati a tornare a Firenze con un risultato positivo, innanzitutto per la classifica. E per dimenticare Napoli. “Ho rivisto la partita più volte e rivedendola ho capito che abbiamo fatto degli errori, ma non ho visto una squadra allo sbando”, ha detto ieri Rossi. “Contro il Napoli – ha continuato il tecnico – abbiamo avuto una reazione scomposta. Contro il Lecce invece non c’era stata reazione. Abbiamo dimostrato di avere ancora molti alti e molti bassi, dobbiamo migliorare e diventare più squadra. Il lavoro e il gruppo portano al risultato finale”.

BEHRAMI OUT. Ma che squadra sarà quella che scenderà in campo contro il Bologna? “Dobbiamo giocare più di squadra – ha spiegato Rossi – Amauri sta maglio dal punto di vista fisico. A un attaccante basta un guizzo per cambiare tutto. L’esempio calzante è Milito che non aveva iniziato molto bene stagione”. Non ci sarà Behrami? Fortunatamente – ha detto il tecnico viola – non ha niente di muscolare. Ha un’infiammazione al ginocchio. Farlo giocare a Bologna senza allenamento non avrebbe senso. Ho deciso di farlo riposare in vista della gara contro la Lazio”. Ma questa Fiorentina è Jovetic-dipendente? “Tutte le squadre dipendono dai migliori giocatori che hanno”, ha tagliato corto Rossi.

ASSENTI. Nelle fila viola, oltre a Behrami, mancheranno anche Kroldrup, Pasual e Kharja.

Via Fallaci si farà. Via Craxi no

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No a via Craxi, sì a via Fallaci. Questo il responso del consiglio comunale che lunedì pomeriggio ha approvato (con 17 voti a favore, 12 contrari e 8 astenuti) la mozione per intitolare una strada o una piazza della città del giglio a Oriana Fallaci.

IL VOTO. Il dibattito è stato lungo e il Pd si è spaccato con 5 consiglieri favorevoli, 7 astenuti e 8 contrari. Ad esprimere voto positivo anche i consiglieri del Pdl, della Lista Galli, dell’Udc e della Lega Nord. Voto contrario è arrivato invece dai consiglieri di Sel e perUnaltracittà. 33 voti favorevoli per l’idea di intitolare una strada all’attivista nordirlandese Bobby Sands, mentre è stata approvata all’unanimità la proposta di dedicare una targa a Mario Monicelli. No deciso alla proposta di via Bettino Craxi (10 favorevoli, 26 contrari), che già il sindaco Renzi aveva bocciato.

LEGGI L’ARTICOLO: Renzi: “Via Craxi? Non finchè io sarò sindaco”

Isabella Ragonese da Berlino alla Pergola

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Isabella Ragonese riprende dal Teatro della Pergola la tournée dello spettacolo “La commedia di Orlando” (dal 21 al 26 febbraio al Teatro della Pergola), al ritorno dal 62° Festival di Berlino, dove è stata premiata come nuovo talento emergente tra le Shooting Star 2012. Per la giuria, Isabella Ragonese “è un’attrice di grande versatilità e profonda intelligenza, con la capacità di esprimere un percorso emotivo a tutto tondo sullo schermo, interprete di volta in volta fragile, intensa, sofisticata e inquieta”.

 

ISABELLA RAGONESE. Versatilità e impegno hanno sempre accompagnato la carriera di Isabella Ragonese. Al cinema debutta con Nuovomondo di Emanuele Crialese, poi è in Tutta la vita davanti di Virzì, conquista il Nastro D’argento come miglior attrice non protagonista per La nostra vita di Daniele Luchetti, ed è per lo stesso film candidata ai David di Donatello 2011 come miglior attrice protagonista e ancora nello stesso anno è madrina della 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Isabella Ragonese contemporaneamente non si sottrae all’impegno civile offrendo partecipazione, volto e voce al movimento Se non ora quando? per la difesa della dignità femminile.

LA COMMEDIA DI ORLANDO. Oggi, diretta da Emanuela Giordano è la protagonista di La commedia di Orlando, trasposizione scenica ispirata al celebre romanzo di Virginia Woolf, già film nel 1992 per la regia di Sally Potter con Tilda Swinton. Orlando, intuizione geniale della Woolf, da eroe moderno, racchiude in sé la parte maschile e quella femminile, perché la ricerca della felicità riguarda tutti allo stesso modo e forse proprio una maggiore conoscenza dell’altro può essere la chiave che aprirà di nuovo le porte del ”paradiso”. Orlando attraversa quattro secoli di passioni travolgenti e cupe delusioni, tutte legate alla percezione della vita come un’opera. “Personaggio rivoluzionario” definisce Isabella Ragonese Orlando “il suo candore è una cosa quasi rivoluzionaria così come la possibilità di dormire, svegliarsi e rinascere ogni volta in un’identità mutata che attraversa secoli e storie. Addormentarsi per una sorta di depressione di fronte alle delusioni, la delusione amorosa, la delusione di non riuscire ad essere un poeta. Ma ad ogni risveglio Orlando rinasce comunque sempre con la voglia di affrontare le cose senza cedere all’istinto della rinuncia, della depressione. Nei tempi che attraversiamo rappresentare un personaggio così positivo ed energico diventa necessario”.

Un dipinto agli Usa per ricordare Vespucci

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Un grande dipinto, Un Canto d’amore che è anche un viaggio a ritroso nella Firenze dell’Umanesimo e nel Rinascimento, sarà donato agli Stati Uniti d’America nel cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Amerigo Vespucci.

L’OPERA E LE CELEBRAZIONI. L’idea è dell’amministrazione comunale che d’intesa con il comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua ha proposto al pittore Paolo Frosecchi la realizzazione di un dipinto che raffigurasse la città dell’arte del Quattro/Cinquecento che diede i natali a Paolo dal Pozzo Toscanelli (cosmografo), ad Amerigo Vespucci e Giovanni da Verrazzano (navigatori), che, seguendo la rotta intrapresa da Cristoforo Colombo, contribuirono alla scoperta del Nuovo Mondo. L’opera è stata presentata stamani dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani che ha ricordato le celebrazioni che si svolgeranno mercoledì 22 febbraio in occasione del 500 anniversario della morte di Vespucci in piazza Ognissanti e alla quale hanno già aderito venti comuni toscani che saranno presenti con il loro Gonfalone insieme a quello della Regione e del Comune di Firenze.

LA PRESENTAZIONE. “Nell’anno vespucciano – ha detto Giani che stamani era insieme al presidente del Comitato Amnerigo Vespucci Massimo Ruffilli e al maestro Frosecchi – questo è l’omaggio di Firenze agli Stati Uniti . In attesa dell’arrivo alla Casa Bianca dove sarà mandato alla fine dell’anno, il dipinto sarà oggi nel Salone dei Duecento e poi nella Sala della Miniatura di Palazzo Vecchio. Abbiamo preso atto con serenità – ha proseguito il presidente Giani- che non ci sono soldi a Roma per l’anno vespucciano, ma siamo orgogliosi di poter comunque festeggiare con emozione e partecipazione il grande navigatore fiorentino”.

IL NUOVO CONTINENTE. Nel planisfero di Martin Waldseemüller, pubblicato nell’Aprile del 1507, compare, per la prima volta, il mondo dei quattro continenti, ossia l’Europa , l’Asia, e l’Africa, nonché il Mundus Novus cui viene attribuito il nome America, proprio in onore di Amerigo Vespucci che, per primo, ebbe il convincimento di trovarsi in un nuovo continente. Attraverso la rappresentazione dei monumenti più significativi dell’epoca, l’artista Paolo Frosecchi, ha percorso a ritroso un viaggio lungo oltre 500 anni nel cuore dell’Umanesimo e del primo Rinascimento, assemblando in un mosaico di capolavori la nostra cultura, la riscoperta della nostra antica civiltà, la testimonianza viva e diretta delle nostre radici, imperniate nella bellezza dei soggetti e nella centralità della persona umana. Lusingato il pittore Frosecchi: “E’ per me un onore contribuire a queste celebrazione ed entrare in qualche modo nella storia del Rinascimento attraverso la pittura e il gesto artisti stico. Ho usato la mia capacità per rappresentare la città – ha concluso Frosecchi- per rendere omaggio ad Amerigo Vespuggi”.

Gli Uffizi si fanno ”toccare” dai non vedenti

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Domani 21 febbraio, in occasione della ”Giornata internazionale del Braille”, all’interno della Galleria degli Uffizi, nasce il percorso tattile in autonomia rivolto agli ipovedenti e ai non vedenti. Il progetto è intitolato ”Uffizi da toccare” ed è stato avviato nel 2009 nella Soprintendenza fiorentina su iniziativa della Sezione Didattica e della Direzione Galleria degli Uffizi con il Dipartimento di Antichità Classica del Museo. Il percorso coinvolge alcune delle opere di statuaria classica presenti in Galleria.

IL PERCORSO. Per secoli gli Uffizi sono stati noti in Europa come la ”Galleria delle statue”, per questo il percorso tattile in Galleria ha un’indubbia rilevanza. I disabili domani potranno accedere al museo senza bisogno di prenotazione e potranno ”leggere” con le mani 16 sculture antiche esposte nei vari ambienti della Galleria, scelte dal Dipartimento di Antichità Classica, in base alla loro rilevanza storico-artistica. A queste sedici statue, si aggiunge un diciassettesimo elemento da toccare, ovvero la replica in scala de ”La nascita di Venere” del Botticelli che rappresenta anche la traduzione in 3D di un’opera pittorica, quindi bidimensionale per sua natura, presentata lo scorso 5 ottobre. Tra le opere tattili ci sono anche il nero ”Cupido dormiente” appartenuto a Lorenzo il Magnifico sin dal 1477, e il leggendario ”Ermafrodito”, dalle forme suggestive.

L’INGRESSO. Ai disabili che domani si presenteranno presso la biglietteria degli Uffizi con apposita documentazione che da’ diritto all’ingresso gratis, sarà consegnato un paio di guanti monouso in latex, gli stessi che utilizzano i restauratori, con cui potranno toccare le sculture apprezzandone e cogliendone tutte le caratteristiche della superficie scolpita. Così potranno scoprire i ”pieni” e i ”vuoti” e comprendere le forme. Ad assistere i visitatori disabili, sarà lo stesso personale della Galleria, appositamente formato per l’occasione.

LE OPERE. Le sculture scelte per questo percorso tattile provengono dalle collezioni medicee e rappresentano degli oggetti d’arte di prim’ordine. Oltre alle sopracitate opere infatti, figurano tre sarcofagi e ”la Lupa”, il famoso Torso Gaddi e quel ”Caracalla” che ispirò Michelangelo per il suo ”Bruto”, la ”Venere al bagno” e lo ”Spinario”. Vicino ad ogni opera sono stati disposti dei leggii che sorreggono le didascalie, con testi in italiano e inglese, con modalità grafica fruibile sia per ipovedenti che per non vedenti. Inoltre, il testo in braille, stampato su foglio trasparente, potrà essere sfogliato, così da consentire agli ipovedenti una migliore lettura. Il supporto che sorregge la didascalia sarà evidenziato con apposita segnaletica per facilitarne l’identificazione. Infine i varchi a vetri sono stati dotati di vetrofanie in sequenza bianco/nera così da svolgere il ruolo di segnalatori per disabili visivi.

FIRENZE E L’ARTE. ”L’attivazione del progetto a lungo elaborato – ha detto la soprintendente Cristina Acdini – segna una tappa ulteriore nel percorso che gli Uffizi e l’intera Soprintendenza fiorentina compiono per adeguare la fruizione degli spazi delle collezioni al pubblico più ampio e vario possibile, compresi i portatori di disabilità”. ”Firenze sa accogliere nel mondo dell’arte anche chi non vede – commenta Antonio Quatraro, presidente provinciale Unione italiana ciechi -. Per noi il metodo Braille significa poter toccare’ i pensieri racchiusi dentro le parole. Significa libertà di leggere in qualsiasi momento del giorno e della notte, di leggere senza intermediari, in silenzio, come fanno i vedenti. Ecco, poter legare il Braille all’arte, al sentimento del bello, per noi è motivo di grande gioia”.

Società Canottieri “Firenze”. Rinnovato il Consiglio

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Rinnovo delle cariche alla Società Canottieri “Firenze”: dopo tre mandati, come prevede lo statuto del circolo biancorosso poi modificato (oggi sono due triennali), lascia la carica di presidente il notaio Massimo Cavallina Semplici, che ha guidato il club dal 2004 a oggi. 
Il nuovo presidente della Società Canottieri “Firenze” è Cristiano Calussi, avvocato, socio del circolo dal 1991 e già presente nel Consiglio biancorosso nei primi anni ’90 come consigliere addetto alla promozione e alla pubblicità, e poi all’epoca del primo mandato presidenziale di Cavallina come vicepresidente. 
“Sarà pure una frase di circostanza, ma posso affermare con certezza che è un onore arrivare a ricoprire la carica di presidente di un circolo che amo e che è così celebre e importante a Firenze” ha detto il neopresidente Calussi. “Ringrazio Cavallina e il suo Consiglio per il lavoro svolto in questi anni, da parte mia dico che cercheremo di fare il massimo perché la Canottieri si confermi ai livelli sportivi d’eccellenza delle ultime stagioni, e si rinnovi a livello sociale senza perdere di vista le tradizioni e il blasone che da oltre 125 anni la rendono un vanto della città”. 
Questi gli altri membri del nuovo Consiglio della Società Canottieri “Firenze”: Piero Spagnoli (vicepresidente), Tommaso Muccini (direttore sportivo), Giovanni Barbieri, Filippo Cozzi, Guido Gonnelli, Claudio Merciai, Gianni Mochi, Marco Scaletti, Gilda Valente e Francesco Vessichelli. 
Oltre a loro, Calussi si avvarrà dell’aiuto di tre collaboratori esterni: Niccolò Bagnoli, che affiancherà il ds nella gestione della squadra; Carlo Nocentini, vicepresidente uscente che si occuperà della nuova sede agonistica biancorossa attualmente in fase di ultimazione; Stefano Recati, che affiancherà il tesoriere nella gestione dei bilanci e delle risorse sociali. 
Dopo l’avvenuta elezione a parlare è anche Tommaso Muccini, nuovo direttore sportivo e conoscitore del canottaggio agonistico, praticato negli anni ’80 fino al livello nazionale: “Negli ultimi anni la squadra agonistica condotta da Luigi De Lucia e dai suoi collaboratori ha raccolto risultati eccezionali in Italia e all’estero, con grandi e piccini, come dimostra il 2011 con il quarto posto nella classifica nazionale per le categorie da Ragazzi a Senior (la Coppa Montù) ed il secondo in quella dei giovanissimi Allievi e Cadetti (il Trofeo D’Aloja). La macchina tecnica quindi è rodata, il gruppo è forte, puntiamo a mantenere lo standard di questi anni”. 
La prima uscita ufficiale del club remiero fiorentino sotto il nuovo Consiglio è prevista per il 18 marzo, quando a San Miniato ci sarà la prima gara Regionale della stagione.

Paz Vega nel film su Machiavelli/FOTO La settimana prossima arrivano i casting

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Paz Vega, la bellissima e prestigiosa attrice spagnola, residente a Hollywood, entra nel cast del film Niccolò Machiavelli il Principe della politica, scritto e diretto da Lorenzo Raveggi.

PAZ VEGA. Interpreterà come co-protagonista il ruolo della Principessa Fortuna accanto a Jean Marc Barr, che sarà Niccolò Machiavelli, e girerà tra la metà di aprile e la fine di maggio di quest’anno tra Firenze, Venezia, Verona, Bolzano e la Tuscia. Non è la prima volta che l’attrice Paz Vega lavora in Italia, lo ha già fatto da protagonista per i Fratelli Taviani nel 2007 nel film La masseria delle allodole, e per Michele Placido in Vallanzasca – gli angeli del male’nel 2010.

LA FILMOGRAFIA. Tra i suoi film più noti vi sono: Parla con Lei di Pedro Almodovar, regista col quale ha avuto la consacrazione nel film Spanglish accanto ad Adam Sandler, Triage insieme a Colin Farrell, Dieci di cose di noi accanto a Morgan Freeman. E, per non dimenticare altri importanti lavori, in Carmen , Burning Palms.  

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(Foto www.pazvega.com)

 

I CASTING. Per chi avesse voglia di cimentarsi nei panni di attore, il 5 marzo 2012 si terrà il casting per ruoli di attori e attrici minori e generici, in orario dalle ore 13 alle ore 19, a Firenze, presso la Sala Conferenze del Palazzo Giovane (Casa della Creatività) – Vicolo Santa Maria Maggiore, 1. Per informazioni casting rivolgersi per la produzione a Jacopo Angiolini – 339 4117928 – [email protected]

Autostrada, per due notti chiusa l’entrata di Firenze Impruneta

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Autostrade per l’Italia comunica che per due notti consecutive, mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio dalle 22 alle 6, la stazione di Firenze Impruneta sarà chiusa in entrata verso Bologna.

FIRENZE IMPRUNETA. La stazione verrà chiusa dalle 22 alle 6 nei giorni di mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio. In alternativa vengono consigliate le stazioni di Firenze sud e Firenze Scandicci.

Giglio, sono almeno 10 i passaggi ravvicinati all’Isola delle navi di Costa

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Dalla perizia tossicologica disposta dalla procura di Grosseto, sono emerse tracce di cocaina sull’esterno del campione di capelli analizzato, ma si tratta solo di una ”contaminazione esterna”. Schettino, quindi, al momento del naufragio, non era sotto gli effetti della droga. Ma com’è arrivata allora, la cocaina, sui capelli del comandante?

LA COCAINA. Dalla perizia tossicologica disposta dalla procura di Grosseto sul comandante della Costa Concordia è emerso che c’erano modestissime tracce di cocaina sull’esterno del campione di capelli analizzato all’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica di Roma. I magistrati inquirenti devono ricevere la relazione del consulente della procura, professor Marcello Chiarotti, ma sono già in possesso di comunicazioni informali sulla perizia: Schettino non si è drogato e si tratta quindi di “contaminazione esterna” del capello. La cocaina potrebbe essersi depositata sui capelli del comandante dopo esser stati sfiorati da qualcuno che aveva toccato la droga, oppure Schettino stesso potrebbe aver appoggiato la testa dove si trovavano residui di ”polvere bianca”.

GLI ACCERTAMENTI. Il consulente della procura di Grosseto, il professor Marcello Chiarotti, ha dichiarato che gli accertamenti sui campioni biologici di Schettino sono stati conclusi portando a risultati concreti. La relazione sugli analisi, verrà consegnata nei prossimi giorni. Intanto, l’avvocato del comandante, Bruno Leoporatti ha dichiarato che “Non è una novità. Siamo sempre stati sicuri che Schettino non si è drogato, ora aspettiamo la relazione”. Mentre sull’esito della perizia avanza dubbi l’associazione di consumatori Codacons, che la giudica “inattendibile”. “I risultati delle analisi sui capelli del comandante, condivisi il 16 febbraio dal professor Marcello Chiarotti – dice il Codacons – hanno evidenziato cocaina sui capelli e nell’involucro che li conteneva ma totale assenza di metaboliti della cocaina nei capelli dello stesso Schettino”. Il Codacons parla di “cattivo stato di conservazione dei reperti (urine e capelli)” e “chiede dunque nuove e approfondite indagini”.

GLI INCHINI. Da una consulenza tecnica è emerso che le navi di Costa Crociere hanno fatto almeno 10 passaggi ravvicinati all’Isola del Giglio e il 14 agosto scorso la Concordia passò ad una distanza di circa 150 metri e ad una velocità di 17 nodi. La situazione è la stessa in cui si è trovata il 13 gennaio, giorno in cui poi è naufragata. Questo è quanto sostengono una memoria e una consulenza tecnica che gli avvocati Pietro Ilardi e Francesco Compagna hanno consegnato ai pm di Grosseto chiedendo di indagare i vertici della società.

L’ANALISI DELLA VICENDA. La ricostruzione del naufragio avviene per fasi: la rotta sbagliata verso il Giglio, le decisioni in plancia dopo l’urto e il ritardo nel dare l’allarme generale. I soccorsi e i crocieristi e come avvenne l’abbandono della nave. Vengono definiti anche nuovi indagati e si mettono in correlazione le testimonianze raccolte, approfondendo questioni nautiche importanti anche in vista dell’incidente probatorio. E intanto, ruota sempre tutto intorno a Schettino, agli ufficiali, all’altro personale di bordo presente in plancia e al personale di terra della Costa s.p.a. Tra le parti offese che si sono costituite in procura, anche 150 persone tra abitanti del Giglio, pescatori dell’Argentario e altri che hanno legami con l’Isola. Tutti chiedono la tutela rispetto al disastro ambientale.

IL VERTICE. Il ministro dell’Ambiente Clici, d’intesa con il commissario per l’emergenza Franco Gabirell, ha convocato per il primo marzo, un vertice che si terrà al Giglio per fare il punto sui rischi connessi al naufragio. Intanto continua senza sosta il pompaggio del carburante dalla nave grazie alle buone condizioni meteomarine. Al momento sono stati estratti 1200 metri cubi di liquido dai serbatoi di prua.