giovedì, 18 Settembre 2025
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Schettino, da De André al David Letterman Show, follie del web / VIDEO

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Tutto è iniziato dalla t-shirt con la stampa ”Vada a bordo, cazzo!”, la frase pronunciata da De Falco durante la telefonata con Schettino. Poi lo abbiamo visto nei panni di ”Capitan Schettino”, rivisitazione de ”La canzone del capitano” di Dj Francesco. Successivamente in vari fotomontaggi in cui prende il posto di Capitan Findus sulla confezione degli spaghetti allo scoglio. Addirittura era diventato ”Capitan Codardo” in un cartoon della Nma.tv di Taiwan. Ma le follie del web sul comandante più odiato dagli italiani non finiscono qui.

DON RAFFAE’. “Ah che bello scappà, se la nave giù in fondo va. No ma qui è tutto sotto controllo. E’ solo un problema di elettricità”. Certo, queste non sono le parole della famosa ”Don Raffaè” dell’indimenticabile De Andrè ma sono le parole del ritornello che, sulle note di Don Raffaè, cantano le ‘gesta’ del comandante Schettino durante il naufragio della Concordia. L’attenzione, come negli altri casi di satira sul capitano, ruota intorno alla sua fuga a bordo di una scialuppa mentre la sua nave sta affondando e i passeggeri sono ancora a bordo. Non manca neanche in questo caso il riferimento alla telefonata con De Falco.

GUARDA IL VIDEO DI DON RAFFAE’.

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DAVID LETTERMAN SHOW. E Schettino fa il giro del mondo arrivando anche al David Letterman Show dove il famoso conduttore entra nell’argomento definendo Schettino un volpone. Anche qui viene ribadito il fatto che il capitano deve essere l’ultimo ad abbandonare la nave in caso di naufragio, cosa che non è avvenuta nella tragedia che ha colpito la Concordia.

GUARDA LA PUNTATA DEL DAVID LETTERMAN SHOW.

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IL SERGENTE HARTMAN. Strano che non ci abbiano pensato subito. La famosa telefonata tra Schettino e De Falco, con un tono di voce imponente, ricorda la famosa scena del film “Full Metal Jacket” di Stanley Kubrik in cui il Sergente Hartman deride ”palla di lardo”. E così arriva un video in cui la voce di De Falco è sostituita dal Sergente Hartman, infuriato, questa volta, con Schettino.

GUARDA IL VIDEO DELLA ‘TELEFONATA’ TRA SCHETTINO E IL SERGENTE HARTMAN.

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Costituita task force per crisi idrica: 11 consigli per il risparmio

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Il livello minimo è sotto gli occhi di chi in arriva in Mugello e si trova di fronte al lago di Bilancino che ha perso metà della sua acqua. Mai visto così in pieno inverno. Il lago è a 244,78 metri sul livello del mare. Contiene 37.188.640 m3 di acqua, poco più di 3 milioni di metri cubi rispetto al picco estivo di siccità, ma circa 25 milioni di metri cubi in meno sulla media. Ma ad essere al livello minimo sono anche le risorse locali, dalle falde ai pozzi, dai fiumi ai torrenti.

PREOCCUPAZIONE. Il quadro della siccità invernale è stato disegnato nel corso di una riunione straordinaria della Commissione Tutela delle Acque presso l’Autorità di Bacino dell’Arno alla quale erano presenti, tra gli altri, la Segretaria dell’Autorità Gaia Checcucci e il Presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis con tutti i responsabili operativi dell’azienda. A destare preoccupazione è la situazione di siccità che dura ormai da troppo tempo ed è anche la peggiore dell’ultimo secolo. Per questo è stato deciso di creare una task force permanente per monitorare la situazione e gestire la crisi idrica.

ANNI NEGATIVI PER LA ‘RICARICA’ DI BILANCINO. “Nell’ultimo decennio la mancata ricarica di Bilancino, nel periodo gennaio-maggio, non è avvenuta nel 50 per cento dei casi – commenta la Segretaria dell’Autorità di Bacino Gaia Checcucci – fenomeno che è avvenuto nel 2000, 2002, 2003, 2007, 2008. Se guardiamo i dati storici vediamo che è confermata la tendenza del 50% negli ultimi 60 anni. La ricarica dipende anche dall’intervallo con cui avvengono le precipitazioni, come per esempio se queste avvengono dopo un periodo siccitoso abbiamo una ricarica meno significativa. Per questo, per ricaricare le falde è importante che “piova sul bagnato”. Non è detto che se in autunno è piovuto poco, piova molto in primavera. Le analisi dei dati mostrano un quadro preoccupante: gli indici delle precipitazioni mostrano come negli ultimi sei mesi la fotografia del territorio del bacino dell’Arno evidenzi zone che vanno da eccezionalmente a estremamente secco. Attualmente le aree in sofferenza sono il Chianti, il Valdarno superiore, il Pistoiese, la Valdera e la zona costiera di Pisa.”

PIOGGE ASSENTI. “Basta un’occhiata per capire come siamo messi – riflette il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – In genere in questi giorni il lago era pieno e oggi invece ci mette di fronte alla drammaticità dei cambiamenti climatici. La straordinaria siccità del 2011, infatti, purtroppo continua anche in questo 2012 e in pieno inverno. Sembra incredibile parlare di siccità in un mese come gennaio, ma la realtà parla chiaro. Qui non sono sparite le mezze stagioni ma le piogge autunnali e invernali, la neve che caratterizzava questo periodo. Tutte le nostre strutture operative ci segnalano problemi di crollo delle risorse locali, e l’azienda è in allarme permanente. All’orizzonte i meteorologi non avvistano buone notizie e noi sappiamo che se continuerà a mancare la pioggia, avremo problemi seri per la prossima primavera ed estate. Faccio un appello ai cittadini ad un uso responsabile dell’acqua potabile, bastano poche piccole accortezze per non sprecarla, usiamola solo per esigenze strettamente potabili, alimentari e igieniche”.

CONSIGLI PER IL RISPARMIO DELL’ACQUA. E’ stato anche lanciato un appello per la riduzione dei consumi e per la riduzione dei prelievi in agricoltura e industria. Ecco alcune delle 11 regole per usare bene l’acqua e non sprecarla. Se il rubinetto gocciola con una corretta manutenzione si risparmia acqua e denaro. In cucina non è necessario lavare la frutta e la verdura sotto l’acqua corrente, è sufficiente lasciarla a bagno nel bicarbonato. Per lavare le stoviglie, inoltre, teniamo presente che l’acqua di cottura della pasta è un ottimo sgrassante che consente anche un uso moderato di detersivi. Per evitare sprechi inutili si può dotare lo scarico del WC con sistemi a quantità differenziata, da regolare a seconda delle esigenze. Anche nel caso dello sciacquone, poi, è importantissima la manutenzione, visto che un WC che perde può consumare anche 100 litri al giorno. Per l’auto basta il secchio o un autolavaggio autorizzato, dotato di un sistema di raccolta e depurazione dell’acqua usata. Innaffiare l’orto con acqua piovana raccolta ed i fiori e le piante con quella già utilizzata per lavare frutta e verdura. Chiudere il rubinetto mentre ci si rade o ci si lavano i denti, mentre ci si fa lo shampoo o si lavano le stoviglie. Meglio fare la doccia piuttosto che il bagno. Applicare un rompigetto al rubinetto di casa arricchisce d’aria il getto dell’acqua consentendo un notevole risparmio. Utilizzare lavastoviglie e lavatrice a pieno carico consente un risparmio di acqua e di energia elettrica. Spesso per la pulizia delle stoviglie e della casa viene utilizzata una dose eccessiva di prodotti chimici aggressivi. Scegliere detersivi compatibili con l’ambiente e mettere attenzione nel non gettare negli scarichi di casa rifiuti solidi può evitare l’inquinamento dei torrenti dei fiumi e dei mari. E per le ferie o, comunque, quando ci si assenta da casa per lunghi periodi, è buona norma chiudere il rubinetto centrale dell’acqua evitando sorprese sgradevoli dovute a rotture o avarie improvvise dell’impianto.

Schettino, i paragoni ora si sprecano: ”Anche Mourinho come lui”

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Un nuovo paragone per il capitano della Concordia Schettino.

MOURINHO. Questa volta, a essere accostato all’uomo accusato di aver abbandonato la nave dopo il naufragio all’isola del Giglio è nientemeno che Josè Mourinho, lo Special One, uno degli allenatori più celebri e discussi del calcio mondiale. Un passato in Italia, da allenatore dell’Inter, ma non è questo – secondo As, uno dei più importanti quotidiani sportivi spagnoli – quello che accosterebbe l’attuale allenatore del Real Madrid al capitano della Concordia.

L’EDITORIALE. In un editoriale dall’inequivocabile titolo “Mourinho, vocazione da Schettino”, il direttore di As Alfredo Relaño ha paragonato i due personaggi, sostenendo che Mourinho “pensa di saltar giù dal Madrid come Schettino dalla Concordia”. Un abbandono, insomma, quello che l’allenatore portoghese starebbe pensando, in pieno “stile Schettino2, secondo il giornale spagnolo. Così, dopo essersi trovato improvvisamente sulle prime pagine di tutti i giornali di cronaca, Schettino è riuscito a entrare anche in quelli di sport.

Gatto superstar: il felino si mette in mostra alla Fortezza

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Dopo il successo del 2012, l’Esposizione Internazionale Felina torna alla Fortezza da Basso, al Padiglione Rastriglia. L’evento, giunto alla quarta edizione, è in programma per sabato 4 e domenica 5 febbraio. Un weekend all’insegna dell’animale più ruffiano ed enigmatico che esista.

GATTI. E’ noto da sempre che i felini abbiano un irresistibile fascino e un potere ammaliante com’è vero anche i gatti sono i signori indiscussi dei nostri salotti. Enogmatico e indecifrabile, compagno di grandi e piccini, elegante e ruffiano, protagonista di miti e leggende, venerato come simbolo divino o incarnazione delle streghe, sarà il protagonista indiscusso anche del palco. Saranno ‘on stage’ circa trecento gatti al giorno: certosini, siamese, persiano ma anche abissino, bengal, sacro di Birmania, exotic, sphynx, siberiano, maine coon, norvegese delle foreste si sfideranno in una vera e propria gara con concorsi di bellezza, capitanati da una giuria internazionale. Oltre alla normale esposizione Sabato 4 febbraio è in programma un Concorso speciale per sacri di Birmania e domenica 5 febbraio, un Concorso speciale per persiani e exotic shorthair.

L’ALLESTIMENTO. L’evento, giunto alla 4^ edizione, organizzato sotto l’egida dell’A.N.F.I. Associazione Nazionale Felina Italiana – unica associazione autorizzata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali all’emissione di Certificati Genealogici per i gatti di razza riunisce tutti gli operatori ed appassionati gattofili. 2.600 metri quadri espositivi a disposizione dove il visitatore potrà trovar tutto quello che serve per il benessere del suo animale fino ad un’ampia gamma di oggettistica ispirata al protagonista di amati ‘cartoon’: da Felix a Garfield, da Silvestro fino agli Aristogatti e alla mitica Kitty che ha contagiato i teeneger di tutto il mondo.

INFO E ORARI. La mastra sarà aperta dalle 10 alle 19. L’ingresso ha un costo di 7,50 euro. Mentre per bambini dai 6 ai 12 anni, per gli studenti universitari, over 70 e accompagnatori disabili il prezzo è di 5,50 euro. Bambini fino a 6 anni, soci Anfi e disabili entrano gratis.

Cade un bassorilievo a scuola, ferito uno studente

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Gli alunni di una scuola media di Massa stavano lasciando l’edificio dopo le lezioni del tempo prolungato quando, da una parete dell’atrio, un bassorilievo in gesso si è staccato ferendo alla testa uno studente marocchino di 11 anni.

I SOCCORSI. Il ragazzo inizialmente è stato medicato a scuola poi è stato trasportato in ospedale dove gli sono stati applicati diversi punti. A causare il crollo potrebbe esser stato un portone sbattuto con forza.

Finti poveri con il suv evadono il fisco

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Un imprenditore che viaggia in Mercedes, la moglie che ha usufruito di prestazioni sociali agevolate senza averne diritto. Un cittadino tedesco residente fino al 2010 in provincia di Firenze e proprietario di una Bmw X5, senza redditi dichiarati. E ancora, un agente di commercio che, in possesso di 4 immobili di lusso a Empoli, ha dichiarato poco più di 22mila euro. E infine un idraulico con fuoristrada da 40mila euro e dichiarazione dei redditi da soli 8mila euro l’anno.

I CONTROLLI. Sono solo alcune delle situazioni che sono state oggetto di verifica o di segnalazione dopo che i redditi dichiarati dai soggetti sono risultati “incongrui”. L’attività operativa si riferisce ai controlli eseguiti direttamente dalle Fiamme Gialle e alle segnalazioni inviate all’Agenzia delle Entrate a seguito dell’individuazione di soggetti le cui dichiarazioni hanno evidenziato valori anomali. Le posizioni emerse hanno manifestato una situazione economica non in linea con i redditi dichiarati e in alcuni dei casi, totalmente omessi. Gli attuali strumenti informatici permettono, infatti, di individuare soggetti che dimostrano capacità di spesa superiore a quanto dichiarato.

IL BILANCIO. Al riguardo è già possibile tracciare un primo bilancio dei controlli svolti nella Provincia di Firenze in relazione al “Progetto Perseo”, pianificato a livello centrale dalla Guardia di Finanza ed eseguito su tutto il territorio nazionale. Nella provincia di Firenze sono state complessivamente esaminate le posizioni di 42 soggetti di cui 5 imprese tra Firenze, Scarperia ed Empoli e 37 privati non imprenditori. Le imprese sono state oggetto di controllo mentre i privati sono stati segnalati all’ufficio finanziario. Il punto di partenza per l’avvio di accertamenti più approfonditi è stata la proprietà di automezzi di lusso: i dati relativi al possesso di Jaguar, Audi 8, Land Rover, Bmw, Suv e fuoristrada di grossa cilindrata sono stati incrociati con quelli relativi alla proprietà di beni immobili. L’attenzione è stata posta, in particolare, su soggetti che per 2 anni hanno evidenziato una sproporzione superiore al 25 per cento tra reddito dichiarato e capacità economica finanziaria ricostruita.

ACCERTAMENTI. Sulla base dei soggetti complessivamente segnalati, l’ufficio finanziario ha notificato a 21 soggetti altrettanti avvisi di accertamento per maggiori imponibili quantificati in oltre 2,17 milioni di euro e una maggior imposta di oltre 626mila euro. Le sanzioni irrogate per questi accertamenti sono pari a 735mila euro. I controlli eseguiti verso soggetti titolari di partita Iva hanno invece determinato la constatazione di maggiori ricavi pari circa 500mila euro e Iva evasa per 20mila euro.

Sciopero dei tir, 100 mezzi bloccano il porto di Livorno

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Il caro gasolio sta bloccando l’Italia. Arrivano i primi disagi anche in Toscana con lo sciopero dei tir. La situazione più critica si sta registrando a Livorno.

LIVORNO. Un doppio presidio, con un centinaio di mezzi, sta creando disagi nella zona del porto e nell’area industriali di Livorno. Una quarantina di tir si è radunata anche alla fine della strada di grande comunicazione Firenze – Pisa – Livorno bloccando così l’ingresso alla darsena Toscana, il terminal più grande del porto. Altri 60 tir si trovano davanti alla raffineria Eni nella periferia nord della città.

Arrestato pedofilo 60enne, abusava di un ragazzino

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Lo scorso 29 giugno rischiò il linciaggio da parte degli abitanti di Iolo, in provincia di Prato. Lo accusavano di abusare di un ragazzino di 13 anni.

L’ARRESTO. Accuse confermate. Ieri l’uomo, un 60enne, è stato arrestato dai carabinieri di Prato con l’accusa di rapporti sessuali e induzione alla prostituzione nei confronti di minore. Adesso si trova in custodia cautelare in carcere. Il giudice ha inoltre ritenuto fondato il pericolo di reiterazione del reato. Secondo le indagini, il pedofilo avrebbe indotto il ragazzino a compiere atti sessuali in cambio di soldi e regali.

Concordia, dieci giorni dopo

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Il 23 gennaio, a dieci giorni dal naufragio, i Vigili del Fuoco proseguono nella ricerca dei dispersi

Uno dei due corpi è della sposa di Biella. Via al recupero carburante

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Le ricerche proseguiranno fino a quando sarà possibile ispezionare la nave. Lo ha detto il commissario delegato all’emergenza Franco Gabrielli dopo l’incontro con la commissione tecnico-scientifica. Se ci sono cadaveri tra scafo e fondale “potranno essere recuperati solo quando la nave sarà riportata in asse”. I lavori di svuotamento del carburante sulla Concordia inizieranno martedì mattina, a comunicarlo è stato Bart Hulzing, della Smit Salvage, la società che guiderà l’operazione. Ma le ricerche non verranno sospese in quanto entrambe le operazioni potranno esser effettuate insieme. Scampato anche il pericolo inabissamento.

15 VITTIME. Il commissario delegato all’emergenza Franco Gabrielli ha annunciato, durante il briefing quotidiano, che sono stati trovati altri due corpi sul ponte 4. Si tratta di due donne, una delle quali è Maria D’Introno, trentenne originaria del barese appena sposata e residente a Biella. Sale così a 15 il numero delle vittime, mentre il numero dei dispersi scende di un’unità. Non risulterebbe nessuna donna ungherese scomparsa, a quanto risulta alle autorità del Paese dei Balcani.

‘GALATEA’. E’ in arrivo al Giglio ‘Galatea’, la nave oceanografica della Marina militare dotata di strumentazioni sofisticate tra le quali un particolare ecoscandaglio. ‘Galatea’ leggerà in fondo del mare a sud del relitto della Costa Concordia per cercare dispersi e materiali. Non è infatti escluso che alcuni passeggeri siano caduti in acqua e nonostante il giubbotto salvagente siano affogati e trascinati dalla corrente sul fondo, rimanendo impigliati negli scogli. L’ancora della ‘Galatea’ verrà buttata a sud della Concordia tra il porto e le Scole.

BOE E CEMENTO. Ieri sono partiti due blocchi di cemento da 54 tonnellate e due boe d’acciaio che però, dicono i tecnici, non servono all’ancoraggio della nave. Tutto è pronto, basta il nulla osta del comitato, ma che ancora non è arrivato. Quello che inquieta i tecnici, è il vizio del relitto di muoversi di notte, il che fa pensare che la nave è sollecitata dalle maree. Il tempo stringe e quindi da oggi ogni momento è quello giusto per dare il via all’operazione di svuotamento dei carburanti.

MICROCARICHE. I palombari della Marina militare stanno per aprire con una serie di microcariche esplosive un grande varco tra il ponte 4 e il ponte 5 del relitto di Costa Concordia, per consentire un più agevole controllo della zona ristorante e dell’accesso del ponte scialuppe dove potrebbero trovarsi altri dispersi. Un metodo, quello delle cariche esplosive, che ha consentito nei giorni scorsi, il recupero dei corpi delle vittime. In mattinata tornerà a riunirsi il Comitato tecnico scientifico per decidere la data dell’avvio del prelievo del carburante dai serbatoi, notizia che sarà resa nota dal capo della Protezione civile e commissario delegato all’emergenza Franco Gabrielli alle ore 15.

ALLARME AMBIENTALE. Non è ferma. La nave si muove. Anche a occhio nudo è possibile notare i movimenti che il transatlantico ha fatto dal giorno del naufragio. Il grande fumaiolo della Concordia si avvicina sempre di più alla roccia che emerge davanti a Punta Gabbianara. Ha tutta l’aria di volersi accasciare del tutto. Il Capo del dipartimento di protezione civile Franco Gabrielli, commissario delegato all’emergenza per l’Isola del Giglio, parla del ‘contenuto’ di quella nave che ne fa un’enorme bomba ecologica a orologeria. E spiega che intorno all’isola lavora “nave Poseidon del’Arpat i cui tecnici stanno operando un monitoraggio quotidiano sull’inquinamento da idrocarburi e su contaminanti specifici”. Gli idrocarburi, spiega Gabrielli, “al momento sono nella norma visto che ci troviamo in area portuale, valori compatibili con il luogo dove ci troviamo”. Poi ci sono i test di tossicità, una “campionatura mirata su tutta una serie di sostanze per due target specifici: intorno alla nave e intorno al dissalatore”. I valori sono negativi. Valori significativi ma non preoccupanti. Tensioattivi, quindi detersivi e sostanze clorurate. Intanto sono al lavoro gli esperti del comitato tecnico e scientifico ma non è ancora deciso quando prenderanno il via le operazioni di aspirazione del carburante.

E’ GIALLO ‘CLANDESTINI’. Un altro giallo si aggira attorno alla vicenda che ha colpito l’Iasola del Giglio lo scorso venerdì 13 gennaio. Ed il giallo in questione è quello dei ‘clandestini’. Il caso è scoppiato ieri da una dichiarazione fatta dal capo della Protezione civile e commissario delegato all’emergenza sull’Isola del Giglio Franco Gabrielli durante il briefing con la stampa. In nove giorni i numeri delle persone decedute, dei dispersi, dei salvati è oscillato costantemente, non portando certezze se non il numero dei corpi ritrovati. Gabrielli spiega: “Ci sono 24 persone che dobbiamo rintracciare, inoltre c’é da identificare la cittadina ungherese il cui corpo, ancora non ufficialmente reclamato, è stato ritrovato ieri (sabato 21 gennaio, ndr) a poppa nella zona ristorante”, e che non risulterebbe nella lista d’imbarco. Per questo il capo della Protezione Civile ha parlato di clandestini a bordo della Concordia.

LE RICERCHE. “Da questi numeri – ha aggiunto Gabrielli – bisogna sottrarre i quattro corpi ancora da identificare”. Poi afferma: “In linea teorica potrebbero esserci per esempio persone non reclamate che si trovano all’interno della nave perché magari erano clandestini”. E’ stata usata la parola ‘clandestino’ in quanto, ormai da giorni, gira la voce di personale non in regola a bordo della Concordia. Voci mai confermate ma che trovano ulteriore conferma in un’altra indiscrezione che parla di sequestri di elenchi del personale e ricerca di documenti sulla nave. Un’ipotesi duramente smentita dal commissario eroe, Manrico Giampedroni che dice: “clandestini sulla nave? Impossibile. Non scherziamo. Sono tutti registrati e fotografati all’imbarco. E’ tutto elettronico”. Ma l’attività di ricerca, fermata durante la notte tra sabato e domenica a causa del movimento della nave e ripresa nella mattinata, non si ferma, così alle 15,30 i sommozzatori dei vigili del fuoco trovano un altro corpo: anche questo di donna, non ancora identificata e che si va ad aggiungere agli altri corpi senza nome ritrovati nei giorni scorsi. Solo quando le vittime saranno tutte identificate, sarà possibile capire se a bordo vi erano effettivamente clandestini.

“TURISMO DEL DOLORE”. Si era già visto a Cogne e Avetrana, solo per fare due esempi. Anche se in questo caso le differenze non mancano. Il weekend della piccola isola è stato caratterizzato soprattutto dal vero e proprio boom del cosiddetto “turismo del dolore”, favorito anche dal bel tempo. Migliaia le persone che, da porto santo Stefano, si sono imbarcate alla volta dell’isola del Giglio, per vedere da vicino quello che fino a ora avevano visto e rivisto in tv e giornali: il relitto della Costa Concordia. Un assalto assolutamente inedito, in questo periodo, per la piccola isola toscana. Migliaia le macchine fotografiche e i telefonini che hanno immortalato una scena, quella della nave adagiata su un fianco a poca distanza dalla costa, che difficilmente qui si riuscirà a dimenticare.

I sommozzatori nella parte della nave sommersa dall’acqua / VIDEO

Clini, illustrato il decreto sulle rotte. Pm: no ‘inchino’ ma dimostrazione bravura