giovedì, 18 Settembre 2025
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Viola, c’è Amauri. Cerci, scambio col Genoa: ecco chi arriva a Firenze

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Il primo tassello è Amauri, il secondo potrebbe essere Constant.

LE ULTIME. Sono ore caldissime sul fronte del calciomercato in casa viola, con il 31 gennaio – ultimo giorno possibile per le trattative, poi se ne riparlerà in estate – ormai alle porte. E allora ecco la situazione in riva all’Arno.

ATTACCO. Amauri è ormai un giocatore della Fiorentina, si aspetta solo il suo sbarco a Firenze e l’ufficialità del suo ingaggio. Poi l’attaccante potrà finalmente scendere in campo, “emozione” che non prova da un po’ di tempo (era finito ai margini della Juventus) ma l’entusiasmo e la voglia di rivincita certo non gli mancano.

CENTROCAMPO. Ma il centravanti non dovrebbe essere l’unico rinforzo che Corvino metterà a disposizione di Delio Rossi in questa finestra di mercato. Si lavora per rinforzare il centrocampo, dove il favoritissimo ad arrivare sembrava il sampdoriano Palombo. Ma nelle ultime ore sta prendendo corpo un possibile cambio di strategia: con Cerci sempre più vicino al Genoa, a Firenze potrebbe arrivare Constant, per quello che sarebbe a tutti gli effetti uno scambio. Un centrocampista di qualità, insomma, per il tecnico viola.

IL CASO JOVETIC. Intanto, il club viola interviene per spegnere le voci su Jovetic, assente domenica a Cagliari. “ACF Fiorentina respinge con forza le insinuazioni di alcuni organi di informazione relative all’assenza di Stevan Jovetic dalla partita contro il Cagliari: nessun appunto può essere indirizzato al nostro vice-capitano, esempio costante di professionalità sia in campo che fuori dal campo ed emblema di alto senso di spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia viola”: questo il comunicato apparso sul sito della società gigliata.

Torna il grande freddo, neve all’orizzonte

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Torna il grande freddo in Toscana, dopo una tregua di alcuni giorni, e all’orizzonte si intravede la neve.

NEVE. Nel pomeriggio di oggi, martedì 24 gennaio, sono infatti possibili alcuni deboli nevicate sui versanti romagnoli. Quota neve a 700 metri.

MERCOLEDI’ 25 GENNAIO. Per il resto, anche se da altre parti non nevicherà il freddo si farà sentire. Mercoledì 25 gennaio, dice il Lamma, il tempo previsto sulla regione è “sereno o poco nuvoloso, con possibile formazione di foschie al mattino sulle pianure e vallate più interne. Temperature in sensibile diminuzione, con gelate nei fondovalle dell’interno”.

GIOVEDI’ 26. Giovedì 26 tempo ancora “sereno o poco nuvoloso con nuvolosità in aumento a partire dalla costa centro settentrionale in graduale estensione alle zone interne. Temperature: in ulteriore calo le minime, con estese gelate”.

Golf, parcheggio sotterraneo e parco giochi. Ecco il piano Renzi per le Cascine

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Porte telematiche per difendere la Ztl, un attraversamento nuovo sull’Arno, un centro servizi e un parcheggio sotterrano in piazzale Vittorio Veneto, oltre a un campo da golf di 18 buche e uno spazio giochi per i più piccini.

IL PIANO E I NUMERI. Totale, 18 milioni di euro. Sono 48 in tutto i punti del masterplan presentato oggi in consiglio comunale da Matteo Renzi riguardo al parco delle Cascine che ha auspicato possa avere un gestore comune al nuovo Parco della Musica, in modo da tenere sotto controllo e amministrare al meglio tutta l’area che separa la stazione Leopolda dall’Arno.

“SE NON RIESCO NON MI RICANDIDO”. “La nostra proposta – ha detto il sindaco – è di una struttura pubblica che riunisca il parco delle Cascine che il nuovo Teatro dell’Opera, sul modello di alcune fondazioni straniere”. Un tema che sta molto al cuore al sindaco quello che riguarda il polmone verde fiorentino. “Ho promesso di ripristinare il parco entro il 2014, altrimenti non mi ricandido alle prossime elezioni”. “La nostra proposta – ha detto il sindaco – è di una struttura pubblica che riunisca il parco delle Cascine che il nuovo Teatro dell’Opera, sul modello di alcune fondazioni straniere”

Risarcimenti per il naufragio della nave, il parere dell’esperto

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Undici vittime accertate, ventiquattro dispersi, 2.300 tonnellate di carburante che potrebbero provocare un disastro ambientale senza precedenti. Mentre la magistratura sta lavorando per accertare la responsabilità della tragedia della Costa Concordia, si prova a fare una prima stima dei danni provocati dal naufragio. Le variabili sono molte: dai danni ai passeggeri, alle vittime e ai loro familiari, fino al danneggiamento dell’imbarcazione. Senza contare il risarcimento che spetta agli uomini e alle donne dell’equipaggio, vittime sul lavoro. Impossibile al momento stabilire una cifra esatta. Che potrebbe divenire incalcolabile se il carburante della nave dovesse diperdersi in mare. A chi spetterà, infine, il risarcimento dei danni? Possibile attribuire tutte le responsabilità al solo comandante, Francesco Schettino?

Il punto di Guido Ferradini, avvocato giuslavorista, esperto di diritto del lavoro.

“Poche ore dopo il naufragio della Costa Concordia c’è chi ha iniziato a porsi (e a porre) le fatidiche domande: a chi spetta adesso risarcire i danni e quanti saranno? Sotto il primo profilo, il disastro è solo responsabilità del Capitano della Concordia? O esiste una colpa anche da parte della società armatrice? O anche della Capitaneria di porto, del Registro Navale? O di altri soggetti? Il processo penale che avrà luogo a Grosseto, per competenza territoriale, cercherà di capire le dinamiche dell’evento e di stabilire le responsabilità.

Altro tema sarà quello del ristori dei danni perchè in un evento così catastrofico ce ne sono davvero moltissimi, che hanno coinvolto i diritti e gli interessi di migliaia di soggetti.
Si va da quelli – milionari – relativi al danneggiamento dell’imbarcazione a quelli che, ovviamente, sono stati subiti dagli sfortunati passeggeri. Molti dei quali, di propria iniziativa (ha fatto scalpore il caso del turista francese che ha preannunciato l’azione legale nell’immediatezza dell’evento) o con l’assistenza delle associazioni dei consumatori, tramite class – actions, agiranno senza dubbio per essere risarciti non solo delle perdite economiche subite (costo della vacanza, beni personali perduti o danneggiati) ma anche dei danni morali diretta conseguenza dell’incidente.

Sul punto, la Convenzione di Atene sul trasporto marittimo prevede un massimale di 430mila euro per passeggero per responsabilità oggettiva dell’armatore. Coperti in questo caso dalle numerose assicurazioni della compagnia.
Quello dei danni è un argomento che, com’è naturale, ha trovato larga eco su tutti i media, ove si sono anche letti o ascoltati tentativi (quantomeno prematuri) di fare le prime stime sul loro ammontare.

Difficilissimo poter esprimere un giudizio in questo momento. Anche perché, in caso di inquinamento dell’ambiente marino, i danni potrebbero essere incalcolabili ed ammontare a centinaia di milioni di euro, come è accaduto, per esempio, per le tragedie legate ai naufragi di petroliere o per i danni occorsi in occasione delle estrazioni del greggio.

In tal caso, probabilmente, anche le associazioni ambientaliste avranno la possibilità di far valere i loro diritti
Fa però scalpore il fatto che in pochi abbiano considerato in tali stime la sorte, sotto il profilo risarcitorio, che toccherà ai mille dipendenti imbarcati sulla nave e ai familiari delle vittime sul lavoro. Un tema questo purtroppo di stringente attualità ( basti pensare anche al gravissimo infortunio di Aulla per i lavori alla rete del gas) che sembra però passare sempre in secondo piano. Eppure anche in questo caso i risarcimenti rischiano di essere pesantissimi.

E’ noto, infatti, che i dipendenti sono coperti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali (gestita, anche per i marittimi, dall’Inail, che è recentemente subentrata all’ex Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo) che interverrà per così dire “in automatico”, cioè indipendentemente da ogni valutazione in ordine alla responsabilità di chi ha causato l’evento, ad erogare l’indennizzo per i danni – di natura temporanea e permanente – che si riflettono sulla capacità lavorativa e, entro certi limiti, quelli che si ripercuotono su tutte le attività e le capacità della persona (vita di relazione, sfera sociale, sessuale).

E’ meno noto, tuttavia, che per quanto attiene al danno da infortunio sul lavoro, l’indennizzo corrisposto dall’Inail non esaurisce affatto il risarcimento. Dei cosiddetti danni complementari, ovvero le menomazioni inferiori al 6%, il danno morale e il biologico invocato dai superstiti, e soprattutto il danno patrimoniale differenziale, sarà chiamata in causa proprio la società armatrice”.

Guido Ferradini
avvocato giuslavorista

Il Palagiustizia apre i battenti / FOTO

Stamattina il sindaco Matteo Renzi con il ministro della Giustizia Paola Severino e il presidente della Corte d’Appello Fabio Massimo Drago, ha tagliatoil nastro del nuovo Palazzo di Giustizia di viale Guidoni. “Dopo cento anni di discussioni, dopo trenta anni di procedure da seguire, polemiche, è molto importante per i fiorentini avere una nuova casa della giustizia e credo che oggi la giustizia abbia bisogno di ritrovare quella credibilità che è in qualche modo anche l’obiettivo di questo palazzo” ha dichiarato il sindaco Renzi. “A qualcuno la nuova struttura piace, ad altri meno, ma questa operazione porta con sé grossi vantaggi economici per le casse dei fiorentini, che risparmieranno circa 3 milioni di euro d’affitto, oltre che essere un’utilità, un’efficienza per la giustizia”. Il sindaco ha poi ricordato che si tratta di “Un pezzo di ragionamento importante per il futuro di Novoli, che adesso avrà bisogno solo dell’ultimo passaggio per proseguire nel suo sviluppo: in settimana si parte anche con la variante urbanistica della Mercafir (dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Fiorentina, ndr) e con il recupero dei contenitori del centro storico. Un altro tassello di Firenze che viene a compiersi”.

A FIRENZE IL TRIBUNALE DELLE IMPRESE. Nel suo discorso di inaugurazione il ministro Severino ha fatto un importante annuncio: ”Firenze sarà una delle sedi del tribunale delle imprese. Un importante esperimento che potrà contribuire a rendere migliore l’immagine del nostro Paese all’estero, anche sul piano della competitività delle imprese”. Ha continuato il ministro: ”Al momento queste sedi corrispondono alle sezioni specializzate, ma sono numeri che potremo rivedere. Appena possibile effettuerò un sopralluogo per vedere se occorrerà aumentare mezzi, uomini e risorse. Anche dalla giustizia si gioca l’immagine del nostro Paese, perché torni ad essere apprezzato come merita di essere”.

 

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IL MINISTRO A SOLLICCIANO. Il ministro ha proseguito poi la giornata con la visita al carcere di Sollicciano dove ha incontrato il direttore dell’istituto, Oreste Cacurri, il provveditore Maria Pia Giuffrida, il personale dell’istituto e la commissione dei detenuti dei reparti maschile e femminile, per testare con mano la non facile situazione del sovraffollamento che si ha, non solo a Firenze, ma nella maggior parte delle carceri italiane. Per il presidente della Corte d’Appello Drago “Firenze si può ora iscrivere nell’albo d’oro dell’edilizia giudiziaria italiana: questo palazzo, oltre realizzare un sogno con la concentrazione degli uffici giudiziari, porterà una semplificazione per i fruitori e i cittadini. Questo rappresenta un segno di svolta, di civiltà e modernità, portando magistratura, avvocati, personale della giustizia a svolgere un lavoro coeso”. Tra gli altri, presenti all’inaugurazione il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il procuratore generale Beniamino Deidda, il prefetto Paolo Padoin, il presidente dell’ordine del consiglio degli avvocati di Firenze Sergio Paparo, i presidenti dei tribunali di Pisa ed Arezzo, Salvatore Lagana e Dario Centonze, il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi e il cardinale Giuseppe Betori. Subito dopo il taglio inaugurale del nastro, si è proceduto con lo scoprimento della statua “Equidistanza”, realizzata dal giudice Antonio Crivelli e posizionata all’esterno dell’edificio.

UN PO’ DI NUMERI. La prima pietra del Nuovo Palazzo di Giustizia è stata posata nel 1999, di Firenze è il secondo più esteso in Italia dopo quello di Torino: interessa un’area di 3 ettari, con una superficie utile di circa 135.000 metri quadrati, un volume di 520.000 metri cubi, distribuito all’interno di quindici corpi di fabbrica. L’importo complessivo del finanziamento dei lavori è di circa 138.000.000 euro, suddiviso per due lotti funzionali rispettivamente di 104.500.000 e 33.500.000 euro, circa 740 euro al metro cubo. Il trasferimento degli uffici giudiziari dal centro alla nuova sede dovrebbe completarsi dopo l’estate. Da settembre verrà attivato il servizio asilo messo a disposizione per i figli di chi è a servizio del Palagiustizia. Gli avvocati fiorentini avevano annunciato che oggi non sarebbero stati presenti all’inaugurazione del Nuovo Palazzo di Giustizia perché ”esclusi” dall’organizzazione della cerimonia inaugurale, ma hanno poi cambiato idea dopo una telefonata del ministro Severino al presidente Paparo.

LEGGI L’APPROFONDIMENTO:

Al nuovo tribunale in bus? Ecco come

Lo studio romano di Gadda. Ricostruito in via Maggio

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Sarà presentata giovedì 26 gennaio, alle ore 17, nella Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi, la nuova edizione del volume di racconti di Carlo Emilio Gadda Accoppiamenti giudiziosi, curata da Paola Italia e da Giorgio Pinotti e pubblicata da Adelphi, presentata per l’occasione da Sandra Bonsanti, Piero Gelli e Giuseppe Nava.

LA PRESENTAZIONE E LO STUDIO RICOSTRUITO. Saranno presenti i curatori del volume a raccontare la nuova edizione e lo faranno insieme ad Arnaldo Liberati, erede del grande scrittore, che ha recentemente donato al Gabinetto Vieusseux i mobili che costituivano lo studio di Gadda nella sua residenza di Roma. Lo studio è stato ricostruito presso l’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’ (via Maggio 42), e sarà possibile visitarlo su appuntamento (tel. 055.290131).

DOCUMENTI E DISCHI. Insieme ai mobili, fanno parte del lascito anche alcuni inserti di documenti personali o amministrativi, nonché una ventina di dischi appartenuti al “gran lombardo”: le sinfonie di Beethoven, i madrigali di Monteverdi, Palestrina, molto Rossini, ma anche un’antologia di canzoni di Claudio Villa.

Inaugurazione Palazzo di Giustizia

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E’ stato inaugurato oggi 23 gennaio, il Palazzo di Giustizia

“Il processo – Adolf Eichmann a giudizio 1961-2011”, la mostra arriva a Firenze

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“Il processo – Adolf Eichmann a giudizio 1961-2011”. La mostra, dopo il successo mondiale di Berlino e Venezia, arriva anche a Firenze, nell’unico appuntamento italiano, dal 23 gennaio al 18 febbrario. Sarà arricchita da una sezione dedicata alla Shoah italiana e alla documentazione inedita della ricezione dell’evento sulla stampa nazionale dell’epoca. A cinquant’anni dal processo di Gerusalemme che vide sul banco degli imputati il gerarca nazista organizzatore delle deportazioni degli Ebrei da tutta Europa, la mostra – proposta nella versione in italiano e inglese – apre le iniziative 2012 del ‘Giorno della Memoria’ organizzate da Regione Toscana.

ANTEPRIMA NAZIONALE. Dopo una lunga permanenza a Berlino e Venezia, la mostra verrà presentata in anteprima nazionale a Firenze oggi 23 gennaio al Suc – Spazi Urbani Contemporanei – nell’ex carcere delle Murate che è stato messo a disposizione dal Comune di Firenze, alla presenza dell’assessore alla Cultura della Regione Toscana, Cristina Scaletti, del presidente della Fondazione Marco Romagnoli, della direttrice della Fondazione Camilla Brunelli, Adam Kerpel-Fronius del Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa e di Klaus Hesse della Topografia del Terrore di Berlino.

LA MOSTRA. Ad arricchire la mostra, una sezione dedicata alla Shoah italiana e alla documentazione inedita della ricezione dell’evento sulla stampa nazionale dell’epoca, a cura di Valeria Galimi. E in più, perla prima volta, sarà visibile la testimonianza integrale dell’unica testimone italiana del processo, Hulda Campagnano di Firenze. La mostra è stata realizzata nell’aprile del 2011, in inglese e tedesco, in cooperazione con le massime istituzioni berlinesi che operano sul tema della memoria, la Fondazione Topografia del Terrore, la Fondazione Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa e il Memoriale Villa della conferenza di Wannsee e a cura degli storici Ulrich Baumann e Lisa Hauff. La mostra vuole mettere in rilievo entrambi gli aspetti emersi nel processo:la forza delle testimonianze dei superstiti e la strategia difensiva del criminale nazista ed incentrata sui filmati originali del processo, presentati in apposite postazioni multimediali, in una drammatica contrapposizione accusa-difesa. Sarà possibile anche leggere testi e documenti che saranno esposti insieme alle foto che delineano la biografia ”ragionata” di Adolf Eichmann, la situazione di alcune comunità ebraiche in Europa prima e dopo la Shoah, i vari aspetti che hanno ruotato attorno al processo di Gerusalemme, la famosa interpretazione sulla ”banalità del male” che ne dette la filosofa Hanna Arendt e, infine, il riflesso che il processo ebbe sui media.

IL SEMINARIO. Questo pomeriggio, alle ore 15, presso l’auditorium di Sant’Apollonia si è tenuto anche un seminario di studio, ”A cinquant’anni dal processo Eichmann”. Dopo gli interventi di Camilla Brunelli, Klaus Hesse e Adam Kerpel-Fronius sulla “Genesi della mostra” e la relazione di Valeria Galimi sulla ricezione del processo Eichmann in Italia si è tenuta una tavola rotonda “Processare il male: il processo Eichmann cinquant’anni dopo” presieduta da Alberto Tonini con Paolo Costa, Anna Foa, Gabriel Levi, Adriano Sofri, Massimo Toschi.

ORARI E ‘NUMERI’. La mostra sarà visibile dal 23 gennaio al 18 febbraio, tutti i giorni dalle 12 alle 24. Su prenotazione, saranno possibili visite guidate per le scuole nelle mattine dei giorni feriali. All’interno sono presenti su 140 metri quadrati, 70 fotografie, 5 documenti, 20 articoli di giornale stranieri, 15 video delle deposizioni dei testimoni, 13 video sulla deposizione di Eichmann, un audio dell’intervista di Willem Sassen a Eichmann, un audio con lettura della deposizione integrale di Hulda Campagnano. Inoltre, rispetto alla mostra di Berlino ci sono anche 11 foto, 5 documenti e 9 articoli di giornali nazionali dell’epoca relativi alla parte italiana.

Giovane senese violentata in auto per due ore

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Nella notte tra sabato e domenica una giovane senese esce da una festa e sale in macchina. A quel punto è avvenuta la violenza.

L’AGGRESSIONE. Appena salita sulla sua auto parcheggiata in via Vivaldi subito fuori da Porta Piscini, la ragazza è stata aggredita da un uomo che per oltre due ore l’ha costretta a subire violenze in auto e minacciandola con il collo di una bottiglia. Poi si è fatto accompagnare vicino a casa. Ieri sera, intorno alle 21, gli agenti della polizia hanno rintracciato e arrestato l’aggressore, un algerino di 29 anni.

Ex calciante sparò ad agente, ritenuto responsabile di rapina in banca

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Un’altra accusa da aggiungere alla fedina penale dell’ex calciante pluripregiudicato di 46 anni finito a Sollicciano lo scorso 27 maggio dopo aver sparato ad un agente dopo esser evaso dalla comunità dove si trovava ai domiciliari. Era già ricercato per altri reati.

TENTATO OMICIDIO. Il poliziotto in servizio alla sezione antirapina, nonostante la ferita di arma da fuoco al braccio,riuscì a catturare il malvivente già ricercato all’epoca per scontare una condanna definitiva di 19 anni, sempre per un altro tentato omicidio. La cattura fu possibile anche grazie all’intervento della compagna di pattuglia dell’agente ferito che, senza perder tempo, si gettò nella mischia, collaborando all’arresto e soccorrendo il collega.

L’ULTIMA ACCUSA. Venerdì scorso, l’arrivo un’altra ordinanza di custodia cautelare. Il 46enne è ritenuto responsabile della rapina avvenuta il primo aprile 2011 all’Istituto di Credito di via del Sansovino. Quella mattina il rapinatore, a volto coperto e con la pistola in pugno, la stessa con la quale ha sparato all’agente, aveva costretto i dipendenti della banca ad aprire la cassaforte. Scappò via con un bottino di 43.000 euro in contanti. Probabilmente venne aiutato da un complice durante la fuga, ipotesi per la quale al momento è indagato in stato di libertà un 53enne campano. Ad incastrare il calciante sembra essere una felpa ritrovata dagli agenti in casa sua, la stessa ripresa dalle videocamere di sorveglianza della banca.