sabato, 20 Settembre 2025
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Tasche ‘schermate’, così raggirava l’anti-taccheggio

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L’ultima trovata dei taccheggiatori è la creazione di un sistema capace di raggirare gli allarmi anti-furto dei prodotti grazie alla schermatura delle tasche dei giubbotti.

L’ARRESTO. Ieri, la pattuglia della polizia è intervenuta in una nota profumeria del centro storico di Prato dove era stato segnalato un georgiano di 40 anni, clandestino, che aveva rubato dei profumi e dei cosmetici per un valore di 200 euro. Il sistema anti-taccheggio non ha suonato dato che il ladro aveva sistemato in una tasca del giubbotto una schermatura capace di raggirare gli anti-furto.

Stasera Roma-Fiorentina: le ultime

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Roma, stadio Olimpico, ore 20,45: la Fiorentina scende in campo contro i giallorossi di Luis Enrique per la gara di Coppa Italia. Dopo la convincente prestazione di Novara, la squadra di Rossi è attesa da una riprova a Roma, contro una compagine che sta attraversando un ottimo stato di salute.

FIORENTINA. Come confermato ieri del tecnico viola in conferenza stampa, la Coppa Italia è una competizione che la Fiorentina non snobberà affatto, anzi. Ma quale sarà la squadra che scenderà in campo questa sera? Per Rossi pochissimi dubbi. Confermato il modulo, il 3-5-2, ecco quella che dovrebbe essere la formazione. Neto in porta, difesa composta dal trio Gamberini, Natali e Nastasic. A centrocampo Cassani e Vargas esterni, con Montolivo, Behrami e Salifu nel mezzo. In attacco la giovanissima coppia Jovetic-Ljajic.

 

ROMA. Più difficile, come sempre, capite le intenzioni di Luis Enrique. la Roma dovrebbe scendere in campo con Stekelenburg in porta, Rosi, Kjaer, Heinze e José Angel in difesa. Poi a centrocampo Greco, Gago e Pjanic, ma potrebbero trovare spazio anche Simplicio e Viviani. In attacco tridente Totti-Bojan-Lamela.

In Coppa Italia, con un occhio al mercato

Le scuole si presentano all’Obihall

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“Le scuole si presentano” è un’ iniziativa promossa dal Quartiere 2 in collaborazione con la provincia di Firenze e fissata nei giorni del 13 e 14 gennaio. L’evento si pone l’obbiettivo di fornire informazioni, chiarire dubbi e rispondere a tutte le domande che genitori e alunni hanno a riguardo della scuola dell’obbligo e agli sbocchi professionali che i singoli istituti offrono.

DOVE. L’ultima edizione ha visto la partecipazione di circa 6.500 visitatori in due giorni, grazie alla collaborazione delle scuole della stampa che ha dato sempre grande risalto a questa manifestazione. L’evento si svolgerà all’Obihall in via Fabrizio De Andrè, angolo Aldo Moro. Le date del 13 e 14 gennaio sono state scelte in vista del termine dell’iscrizione alle scuole superiori, fissato per il 20 febbraio. Sarà quindi un’occasione utile per chiarirsi ogni dubbio sulla scelta da fare.

LA MANIFESTAZIONE. Nel corso delle due giornate, oltre agli stand degli istituti saranno presenti anche il Centro di Formazione professionale del Comune ed il servizio di Orientamento della Provincia e la Polizia Municipale che presentera’ la propria attivita’ di sensibilizzazione per la sicurezza stradale insieme ad altri soggetti: l’ Associazione Gabriele Borgogni, l’ Associazione Lorenzo Guarnieri e l’Sna (Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione). Un momento importante per indicare ai giovani non solo il miglior percorso di studio da intraprendere, ma anche l’attenzione da riporre nei loro spostamenti stradali, sia finalizzati allo studio che al divertimento personale.

Privatizzazione, i dipendenti di Ataf sfilano a Pitti / VIDEO – FOTO

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Sono arrivati sfilando alla Fortezza vestiti come se Carnevale, a Firenze, fosse arrivato in anticipo.

A PASSO DI LUMACA. Sono risentiti e ce l’hanno con il sindaco Matteo Renzi gli autisti dell’Ataf che questa mattina si sono mossi a passo di lumaca da piazza Adua a piazza Bambini e Bambine di Beslan. Al grido di “L’ataf non è un balocco, non si vende” e di “Sindaci: meno esuberi, più corse”, il gruppo di dipendenti è arrivato davanti alla Fortezza esibendo e striscioni e improvvisando una sfilata di moda su un tappeto rosso.

 

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MASCHERE. I protagonisti? Una serie di autisti travestiti con indosso la maschera del sindaco. “Abbiamo Renzi imperatore, Renzi e la ‘morte secca’, Renzi Napoleone e Renzi nella versione intimo, della serie ci vuoi lasciare in mutande”.

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Pitti, la protesta dei lavoratori Ataf

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Protesta dei lavoratori di Ataf davanti a Pitti, contro la privatizzazione dell’azienda. Bus lumaca e cartelli

Area ex Meccanotessile: il giardino diventa realtà

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L’assessore Meucci: “Un passo importante per il recupero complessivo, entro l’autunno via ai lavori” così il grande giardino pubblico dell’area ex Meccanotessile diventerà realtà. Il progetto preliminare per la realizzazione della nuova area verde dietro in Taddeo Alderotti, è stato approvato. Il progetto rientra nel programma dei “100 luoghi”.

NUOVI SPAZI. La zona dell’ex Meccanotessile pullula di abitanti ma scarseggia di spazi pubblici. Premeva così la creazione di nuove aree verdi per la cittadinanza. “Abbiamo lavorato intensamente ed ora contiamo di iniziare i lavori entro il prossimo autunno – spiega l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci – Questo è il primo importante passo del complessivo recupero dell’area, destinata ad ospitare importanti funzioni pubbliche di natura sociale e culturale, attraverso un percorso che continueremo a portare avanti con la partecipazione dei cittadini, d’intesa con il consiglio comunale ed in coerenza con quanto previsto dal Piano strutturale”.

IL PROGETTO. Il progetto interessa l’area di 5.700 mq. posta ad ovest dell’ex impianto produttivo, tra via Santelli e via Cocchi. Un grande triangolo già libero da costruzioni e manufatti che diverrà un piccolo parco con prati, alberi, due vasche, panchine, giochi per i più piccoli e aree attrezzate per adulti. Diventerà così un luogo di aggregazione per l’intero quartiere ma senza mettere da parte e dimenticare la storia di una ex area produttiva che prima dell’ex Meccanotessile aveva ospitato le Officine Galileo.

LE OPERE. Le opere costeranno 2 milioni e 300mila euro e prevedono un importante lavoro sia preparatorio che di impianti. Nel progetto è inoltre prevista la realizzazione di nuovi vialetti, piante e alberature. Un nuovo impianto di illuminazione e irrigazione. E oltre ai cinque accessi, verrà posta anche una scultura nel belvedere tra le due vasche.

Peschereccio affonda al largo di Livorno, un morto e un disperso

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Un peschereccio è affondato davanti alle secche di Vada, al largo di Livorno. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco ci sarebbero un morto e un disperso. Un terzo uomo è stato salvato. Sul posto anche le unità delle capitanerie di porto.

LE RICERCHE. I sub dei vigili del fuoco sono stati chiamati nel punto dell’affondamento del peschereccio per tentare il recupero del corpo e per la ricerca del disperso. Per individuare con maggiore facilità il relitto è stata anche inviata una telecamera subacquea.

Julinho, il brasiliano dallo sguardo triste che stregò il Bernabeu

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Centoventicinquemila persone, un’onda di fazzoletti bianchi ad agitare gli spalti. Entrano in campo le squadre: da una parte i più forti del mondo, il Real Madrid di Alfredo Di Stefano, dall’altra la prima squadra italiana ad arrivare fin lì, in finale di Coppa dei Campioni: la Fiorentina del primo scudetto.

LA FINALE. Maggio 1957, si gioca – partita secca – al Santiago Bernabéu, ma la Fiorentina di Fulvio Bernardini non si lascia intimorire e se la gioca a viso aperto. C’è un giocatore in particolare che, a forza di dribbling e micidiali traversoni a pelo d’erba, dà pensiero ai madridisti. Si chiama Júlio Botelho ma per tutti, a Firenze e in Brasile, è Julinho: un’ala destra dalla gran classe, i baffi corti corti e uno sguardo che sembra sempre un po’ triste. Anche grazie a lui i viola sfidano il grande Real fino in fondo. Fino a quando l’arbitro concede agli spagnoli un rigore dubbio, che Di Stefano realizza. La Fiorentina accusa il colpo e pochi minuti dopo subisce il raddoppio. Il Real si conferma campione d’Europa, ma i viola e Julinho escono tra gli applausi del pubblico spagnolo.

IL SALUTO. Quarantasei anni dopo, una domenica del gennaio 2003, i viola giocano a Firenze tutta un’altra partita. E’ l’anno della ricostruzione dopo il fallimento della società, la Fiorentina riparte dalla C2 e non le è rimasto neanche il suo nome: ora si chiama Florentia Viola. All’Artemio Franchi compare uno striscione: “Ciao 7bello Julinho”. Il giorno prima, l’11 gennaio, nella sua San Paolo è morto all’età di 73 anni Júlio Botelho, e il viola club nato anche in suo onore – oltre che dell’altro grande numero 7 della storia della Fiorentina, Kurt Hamrin – lo saluta così. Tutto lo stadio si alza in piedi per un lungo applauso e viene letto un comunicato per ricordarlo. (Ma nessun minuto di silenzio né lutto al braccio, per evitare eventuali problemi legali sulla continuità tra la “vecchia” Fiorentina e quella nuova. Una decisione infelice, per cui poi la società viola chiederà scusa). Nello stesso giorno, a San Paolo, si svolgono i funerali. Tanta gente e sopra il feretro le bandiere delle sue tre squadre: Portuguesa, Palmeiras e Fiorentina.

LA LEGGENDA. Una sconfitta in 34 partite, 12 punti di distacco dalla seconda, 59 gol fatti e 20 subiti. I numeri della Fiorentina campione d’Italia nel ’56 parlano da soli. Julinho non era l’unico grande di quel gruppo – Sarti, Chiappella, Montuori, per citarne tre e per qualità diverse – ma chi ha avuto o ha un nonno che ha visto giocare quella squadra, sa che il nome di Julinho evoca il calcio di un altro pianeta molto più che di un’altra epoca. E forse ha avuto la fortuna di vedere una foto in cui c’è Julinho che si fa largo tra due avversari, uno seduto a terra e l’altro che se ne va a testa bassa da tutt’altra parte rispetto al pallone. La partita in questione è Fiorentina-Vicenza del marzo ’56. All’andata Julinho, arrivato da poco in Italia, giocò male e a fine gara il difensore vicentino che lo marcava, Mirko Pavinato, fece una battuta del tipo: “e questo sarebbe il fenomeno brasiliano?”. La risposta di Julinho arrivò durante la partita di ritorno a Firenze: finte e dribbling che misero così in difficoltà Pavinato che – si racconta – l’allenatore del Vicenza chiese a mister Bernardini di “calmare” il brasiliano. La foto, insomma,  testimonierebbe l’apice dell’umiliazione di Pavinato.

LA FOTOGRAFIA. In realtà le cose andarono in un altro modo. E’ vero che quel giorno Julinho rese impossibile la vita a Pavinato, ma un filmato dell’epoca ripescato dalla trasmissione televisiva “Sfide” ha chiarito cosa successe nel momento immortalato dalla foto. Il numero 7 viola scartò effettivamente un difensore del Vicenza lasciandolo a terra, ma subito dopo perse palla. Pavinato la recuperò e fece qualche metro tutto baldanzoso, ma Julinho, caduto anche lui a terra, lo contrastò e riuscì a recuperare il pallone. “Ma questo nulla toglie alla leggenda di Julinho e alla bellezza della foto”, ha scritto Sandro Picchi sul Corriere Fiorentino. Casomai aggiunge: palla recuperata e via veloce ancora una volta, Julinho, con quegli occhi pensierosi puntati sulla porta avversaria.

Meteo 2011: un anno da record per la Toscana

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Temperature massime, afa, freddo e piogge scarse: uno sguardo al meteo del 2011 con alcuni dati, curiosità e record per ripercorrere l’anno che si è appena concluso.

FREDDO. Per un giorno Firenze è stata tra le città più fredde d’Europa. Il 7 Febbraio 2011, mentre una robusta alta pressione porta su tutta l’Europa cielo sereno quasi ovunque, sulla piana di Firenze permane una densa nebbia che non si dissolve per giorni. Il risultato è che il 7 del mese la massima di Firenze (5,2 °C) risulta tra le più basse di tutte le città europee. Lo stesso giorno a Borgo San Lorenzo si registrano quasi 18 °C. Sul monte Falterona, a 1100 metri si toccano i 16 °C, oltre 10 in più di Firenze.

MESI SECCHI. Aprile, Maggio, Agosto e Novembre tra i più secchi della storia. In questi mesi si sono registrate anomalie negative di precipitazione di oltre il 75% rispetto alle medie climatologiche 71-2000 (fonte ISAC-CNR). Relativamente ai pluviometri di riferimento, si registrano anomalie negative di precipitazione ovunque superiori al 70%, con punte di oltre 90% a Firenze ad Aprile e a Grosseto a Maggio

CALDO. Temperature massime da record e un’Agosto che è l’ottavo più secco da due secoli. Il 22 Agosto a Pisa San Giusto si registrano 38,0 °C, molto vicino al record assoluto di 38,2 °C dell’Agosto 2003; lo stesso giorno l’osservatorio Ximeniano di Firenze registra 40,7 °C, temperatura record per il mese di Agosto dal 1913. A Sesto Fiorentino dal 17 al 26 agosto non si è mai scesi al di sotto dei 36°C di massima. Nel complesso la terza decade di Agosto sarà ricordata come una delle più calde degli ultimi decenni.

SETTEMBRE CALDO. Il mese di Settembre in Italia risulta essere il più caldo mai registrato dal 1800 secondo quanto riporta la banca dati dell’ISAC –CNR. Anche a livello toscano con temperature più alte della media di circa 3°C, in alcune zone oltre 4°C (Carrara).

PIOGGE SCARSE. Il 2011 è stato complessivamente scarsamente piovoso. E’ piovuto circa il 30% in meno rispetto alla media e si registrano deficit di precipitazione importanti su tutti i capoluoghi di provincia della Toscana.

L’ONDA PIU’ ALTA. La mareggiata del 16 e 17 Dicembre ha fatto registrare altezze d’onda decisamente notevoli per il Mediterraneo: la boa della Gorgona, l’unica attiva nei giorni della mareggiata, ha registrato 640 cm di altezza d’onda il giorno 17 alle ore 5.

IL GIORNO CON PIU’ FULMINI. Il 18 Settembre il sistema di rilevazione fulmini del Centro Funzionale Regionale registra sul territorio regionale e sul bacino del Tirreno centro-settentrionale fino al 20.000 fulminazioni giornaliere.

I GIORNI PIU’ VENTOSI. Il 16 e il 17 Dicembre un profondo ciclone centrato sulla Germania e una struttura anticiclonica centrata su Gibilterra favoriscono un fortissimo gradiente occidentale sul Tirreno settentrionale: la conseguente Libecciata (in successiva rotazione a Maestrale) fa registrare vento forte ovunque con raffiche oltre 100 km/h su molti crinale e lungo le coste (si segnala oltre 141 km/h di raffiche sul monte Capanne all’Elba).

LA PIOGGIA PIU’ INTENSA. Il record spetta purtroppo all’evento della Lunigiana del tragico 25 ottobre: in alcune zone si sono registrati 370 mm in 24 /h con tempi di ritorno superiori a 50 anni, probabilmente compresi tra 100 e 200 anni.

Firenze, una notte a -4. E il freddo continua

Sci ma non solo, arriva la giornata mondiale della neve

Fusti tossici in mare: Rossi chiede l’intervento del governo

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“Non vogliamo suscitare nessun allarme, ma il problema deve diventare una questione nazionale”. Cosi’ si e’ espresso ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi nel corso dell’incontro con la stampa dedicato al caso dei 198 fusti contenenti materiali tossici dispersi il 17 dicembre scorso nel mare della Gorgona dalla nave cargo Venezia della Grimaldi Lines e non ancora recuperati. Erano presenti anche il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufa’ e gli assessori regionali all’ambiente e alle sanità Anna Rita Bramerini e Daniela Scaramuccia.

NESSUN ALLARME. Rossi non vuole lanciare nessun allarme, ma chiede solo che il fatto diventi una questione nazionale da risolvere in tempi brevi. Ha inoltre parlato con il ministro dell’ambiente Corrado Clini e lo ha invitato in Toscana per seguire personalmente il caso.

IL RECUPERO. Per evitare la fuoriuscita dei materiali dai fusti tossici è necessario recuperarli al più presto. Nonostante la diffusione ritardata della notizia, le autorità hanno svolto correttamente il loro lavoro, ma adesso non c’è altro tempo da perdere. Quella che adesso è una situazione sotto controllo potrebbe, da un momento all’altro, diventare critica.  “Il governo si faccia carico in prima persona del caso, che e’ complesso e delicato, istituendo una commissione nazionale. Ieri ho parlato con il ministro dell’ambiente Corrado Clini, che ho trovato sensibile al problema, e oggi stesso e’ in corso una riunione tecnica” afferma Rossi

I RESPONSABILI. “Noi non vogliamo che dopo il panettone di Natale passi anche l’uovo di Pasqua e ci si dimentichi tutto” afferma Rossi parlando dei responsabili dell’accaduto, responsabili noti a tutti. Per questo sostiene anche che è necessario stargli col fiato sul collo. La Capitaneria ha svolto bene il suo lavoro ed è stata aperta un’inchiesta da parte della Magistratura. Adesso è il momento in cui il governo deve scendere in campo mettendo in pratica i suoi poteri, senza mandare il caso nel “dimenticatoio”. “Il modo per superarli e’ assicurare la massima trasparenza, la massima attenzione e rapidita’ di intervento” aggiunge Rossi.

LE TEMPISTICHE. Anche per il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ognuno ha svolto e sta svolgendo bene il proprio lavoro ma la situazione dev’essere risolta quanto prima “perche’ il rischio aumenta se questi materiali restano tanto in mare. Il trasporto per mare e’ qualcosa in cui confidiamo per la tutela dell’ambiente, un fattore economico che deve essere compatibile con il rispetto dell’ambiente e della salute e guadagnarsi cosi’ la fiducia dei cittadini. I fusti dispersi contengono due tipi di catalizzatori a base di nichel e molibdeno uno e cobalto e molibdeno l’altro, sotto forma di granuli che non sono solubili in acqua e questo e’ importante” così precisa l’importanza delle tempistiche il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà.

I RISCHI. Secondo gli assessori Bramerini e Scaramuccia i problemi che possono derivare dall’incidente sono legati ai rischi immediati di autocombustione, una volta che questo materiale venga esposto all’aria nel caso in cui arrivasse sugli arenili. Per quanto riguarda gli eventuali effetti sul pesce e dunque sulla catena alimentare, una contaminazione puo’ avvenire solo da quei contenitori che eventualmente si fossero aperti durante la caduta in mare o al momento di un loro spiaggiamento su una scogliera. Ma viste le condizioni attuali del mare è probabile che il materiale che potrebbe esser fuoriuscito sia stato fortemente diluito, riducendo al minimo il rischio di una contaminazione dei pesci e della catena alimentare. In ogni caso Arpat e i servizi veterinari della regione stanno monitorando l’ambiente e le specie marine più esposte ad una contaminazione.

Due bidoni di sostanze tossiche dispersi in mare, è allarme