giovedì, 25 Settembre 2025
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Pegaso per lo sport: Bundu e la Primavera viola tra i candidati

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A contendersi il titolo di sportivo toscano 2012 sono 9 atleti e 3 squadre, selezionati dal gruppo toscano giornalisti sportivi dell’Ussi, tra i quali il pugile Leonard Bundu, lo schermidore Aldo Montano, la regina della tavola da surf Alessandra Sensini, oltre alla Mensa Sana basket di Siena e alla Fiorentina Primavera. Tra un mese la rosa sarà ridotta a cinque concorrenti, che, poco prima della premiazione del prossimo 13 febbraio, scenderanno a tre. A scegliere il vincitore sarà il presidente della Regione Enrico Rossi.

MOLTI RISULTATI. “É sempre una bella soddisfazione – ha detto l’assessore regionale al welfare e allo sport Salvatore Allocca – assegnare tanti premi perchè significa che il movimento toscano è più che mai vivo. Quest’anno abbiamo avuto risultati importanti da discipline come pugilato e tiro con l’arco, conferme dalla scherma, dal tiro a segno, dalla ginnastica ritmica e dal canottaggio. Un ottimo auspicio per il 2012, anno olimpico”.

LA ROSA. Ma vediamo nel dettaglio gli atleti in corsa per il Pegaso per lo sport 2012:

Lorenzo Bertini (canottaggio), 35 anni, nato a Pontedera. Campione europeo 2011 e bronzo iridato nel doppio pesi leggeri, barca sulla quale ha conquistato anche il pass per Londra 2012. In carriera vanta una medaglia olimpica, bronzo, ad Atene 2004 sul quattro senza.

Matteo Betti (scherma, disabile), 27 anni, senese. Ai Mondiali 2011 ha vinto l’argento nella spada individuale. In carriera ha collezionato numerose medaglie iridate.

Leonard Bundu (pugilato), 36 anni, nato in Sierra Leone ma naturalizzato italiano. Lo scorso 4 novembre ha conquistato a Firenze il titolo europeo dei pesi welter Ebu battendo ai punti il romano Daniele Petrucci.

Aldo Montano (scherma), livornese 33 anni, tira per il Club Scherma Roma. Campione olimpico ad Atene 2004, quest’anno ha vinto il titolo iridato sempre nella sciabola individuale.

Sergio Pagni (tiro con l’arco), 32 anni, lucchese, quest’anno è diventato campione mondiale nella specialità Compound a squadre misto. La sua squadra è la Compagnia Arcieri Città di Pescia.

Marta Pagnini (ginnastica ritmica), 20 anni, pratese. Campionessa iridata 2011, è una delle nuove entrate nel dream team azzurro che si è confermato sul tetto del mondo per il terzo anno consecutivo. Nata e cresciuta nell’Etruria, storica associazione fondata nel 1987 e che tra i suoi campioni ha anche il leggendario Juri Chechi.

Alessandra Sensini (vela), 41 anni, nata a Grosseto. Cinque olimpiadi consecutive, da Barcellona 1992 a Pechino 2008 e con il pass già ipotecato per Londra 2012, è stata la prima, e a tutt’oggi anche l’unica donna, a vincere quattro medaglie olimpiche nella vela: bronzo Atlanta 1996, oro Sidney 2000, bronzo Atene 2004 e argento Pechino 2008. Sempre nel 2008 è stata premiata dalla Federazione internazionale con l’Oscar della vela, la prima italiana di sempre a ricevere il prestigioso riconoscimento.

Stefano Tempesti (pallanuoto), 32 anni, pratese. É il portiere del Pro Recco. Quest’anno ha vinto, dopo 17 anni, il titolo iridato con la Nazionale.

Niccolò Campriani (tiro a segno), fiorentino, 24 anni, allievo del Tiro a Segno Firenze, laureando in Industrial and Management Systems Engineering alla West Virginia University (Usa). Per lui un’altra stagione indimenticabile. Fra le tante medaglie vinte, un oro nella carabina 10 metri in Coppa del mondo a Sydney, ed altri tre titoli alle Universiadi: due nella carabina 10 metri (individuale e a squadre) e uno nella carabina tre posizioni.

CGC Viareggio Hockey. Quest’anno ha vinto lo scudetto, il primo della sua storia, un titolo atteso 32 anni, da quando, nel 1969, nacque dalla fusione con la Pattinatori viareggini.

Mens Sana Monte dei Paschi Siena (pallacanestro). Nel 2011 è arrivato il quinto titolo tricolore consecutivo, il sesto della sua storia, e la Supercoppa italiana.

Acf Fiorentina (calcio). Nella stagione 2010-2011 la squadra Primavera ha vinto la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana ed è giunta in finale al Torneo internazionale di Viareggio. I Giovanissimi hanno vinto il titolo tricolore.

Nasce il ”cervellone” del traffico, la mobilità a portata di un click

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La viabilità fiorentina è spesso soggetta alle lamentele di molti autisti che per ore e ore sono costretti a rimanere in coda o che semplicemente si trovano la strada chiusa per lavori. Ma da marzo 2012 grazie all’introduzione di un “supervisore della mobilità” sarà possibile sapere in tempo reale tutti gli aggiornamenti sul traffico cittadino. Una sorta di ”cervellone” del traffico che potrà essere consultato dal proprio cellulare.

SUPERVISORE DELLA MOBILITA’. Il sistema presentato oggi a Palazzo Medici Riccardi a Firenze, funzionerà come una vera centrale del traffico. Riceverà e gestirà in tempo reale tutte le principali informazioni sulla mobilità pubblica e privata.  In pratica rielaborerà tutti i dati provenienti da chi vive in prima persona i problemi di viabilità, dai taxi alla polizia municipale, e li riconsegnerà ai diversi operatori che avranno così ”il vantaggio di una informazione più completa che consentirà una gestione della situazione più integrata ed efficiente”.

UN CLICK. Il “supervisore” avrà una fase di rodaggio di alcuni mesi: al termine del rodaggio, probabilmente già a marzo del 2012, tutte le informazioni saranno messe a disposizione degli utenti attraverso un portale di infomobilità che permetterà, con un semplice click, di accedere a tutte le informazioni in tempo reale sul traffico. Le indicazione potranno essere ricevute anche via sms o sul navigatore satellitare.

L’energia solare galleggia sopra il laghetto

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Si chiama FTCC, Floating, Tracking, Cooling, Concentrational ed è il primo impianto galleggiante in Italia per la produzione dell’energia solare. La tecnologia è stata brevettata da “Scienza Industria Tecnologia”, società del Polo Tecnologico di Navacchio, in collaborazione con Koinè Multimedia di Pisa. Presenti all’inaugurazione il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, il vicesindaco di San Giuliano Terme Juri Sbrana, e il presidente del Polo Tecnologico di Navacchio Alessandro Giari.

INNOVAZIONE E RISPARMIO. Si tratta di un’innovazione che si muove verso il cambiamento del fotovoltaico italiano. Infatti, attraverso questo nuovissimo metodo di produrre energia solare si possono ottenere rilevanti vantaggi rispetto ai tradizionali impianti a terra. Si potrà riscontrare una riduzione del 20% dei costi del kWh e un aumento di oltre il 75% dell’energia prodotta. L’idea nasce proprio dalla volontà di abbassare i costi e rendere meno invasiva l’attività degli impianti attraverso l’utilizzo di bacini artificiali di origine industriale (laghi di cava e bacini idroelettrici) o di raccolta delle acque per l’agricoltura.

LA STRUTTURA. La superficie coinvolta è di circa 300 metri quadrati e pesa 7 tonnellate. La struttura, capace di galleggiare in 5 metri di profondità, ruota attorno all’ancoraggio centrale in continua ricerca di un migliore punto per la ricezione del sole. Il movimento è garantito da alcuni motori ad elica di appena 300 Watt, alimentati dall’impianto stesso. Il raffreddamento invece avviene tramite pompe adoperanti la stessa acqua del laghetto. La produzione dell’impianto pilota è di 30 Kw effettivi.

La manovra salva-Italia e la piazza: alta adesione allo sciopero

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Migliaia in piazza a Firenze, presidio sotto la prefettura a Pisa, blocco sull’A11 a Pistoia e corteo a Massa. Anche in Toscana si è svolta la mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil contro la manovra soprannominata salva-Italia varata dal governo Monti.

CHI HA PARTECIPATO. Alta l’adesione allo sciopero indetto dalle sigle sindacali, secondo le quali oltre il 75 per cento dei lavoratori ha incrociato le braccia in in tutta la Toscana. 15 le manifestazioni organizzate, oltre che nei dieci capoluoghi di provincia anche a Empoli, Borgo san Lorenzo, Piombino in Garfagnana e in Versilia, Piombino. A Firenze, sempre secondo Cgil, Cisl e Uil, ha scioperato il 70 per cento dei dipendenti della Gallileo, 60 % per quanto riguarda Ferragamo e Starhotel; 90% alla Pignone.

IL GOVERNATORE IN PIAZZA. A Firenze il corteo ha sfilato per le vie del centro. Erano presenti i segretari fiorentini e regionali dei tre sindacati, oltre al presidente della Regione Enrico Rossi. “Per cambiare la manovra ci sono le possibilità – ha detto il governatore – si mettano a gara le frequenze per recuperare altri miliardi, si alzi il livello di contribuzione dei capitali scudati (si potrebbe arrivare al 10%), si faccia una patrimoniale e si faccia pagare chi ha pensioni più alte”.

ANSALDOBREDA. A Pistoia alcune centinaia di persone hanno partecipato alla protesta. I lavoratori AnsaldoBreda si sono mossi dai cancelli dello stabilimento per manifestare lungo il raccordo autostradale dove hanno paralizzato il traffico per alcuni minuti, fino ad arrivare in piazza Duomo dove era stato allestito il gazebo dei sindacati.

EATON DI MASSA. Proteste anche a Massa dove 1200 persone, secondo le stime dei sindacati, hanno partecipato alla manifestazione. I lavoratori della Eaton, circa un centinaio, in mobilità da un anno e protagonisti di una vertenza che dura dal 2008, hanno organizzato un corteo partito dalla fabbrica e hanno sfilato lungo la Statale Aurelia, indossando le magliette con su scritto “Eaton Usa e getta”.

Prima ruba la birra, poi il portafoglio: in manette un somalo

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Un rapinatore somalo di 23 anni è stato bloccato la scorsa notte dalla polizia, in via dei Servi.  L’uomo, che aveva tentato invano di sottrarre due bottiglie di birre dalla borsa di un sudamericano, ha poi deciso di rubargli il portafoglio. Scattata la lite, ha colpito sul volto il cittadino derubato.

L’ARRESTO. La polizia ha arrestato così il responsabile dopo che era riuscito ad impossessarsi del portafoglio. L’uomo, incensurato, ma irregolare, è stato anche denunciato per la violazione degli obblighi sul soggiorno in Italia. Stessa procedura per un altro connazionale rintracciato privo di documenti nella stessa via, ma estraneo alla vicenda.

Ladri assaltano un bar: manomettono le telecamere e fuggono con 5mila euro

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Hanno agito a colpo sicuro. Nel giro di pochi minuti hanno sradicato il lucchetto del bandone, hanno rotto il vetro antisfondamento dell’ingresso e hanno preso di mira il videopoker. Poi sono fuggiti con un bottino di circa 5mila euro.

LA DINAMICA. Il furto è avvenuto durante la notte in un bar di Trespiano, a due passi dal cimitero fiorentino. I ladri sono entrati in azione intorno alle 3, manomettendo anche le due telecamere presenti nel locale e facendo scattare l’allarme. Ma all’arrivo delle forze dell’ordine i malintenzionati si erano già dileguati.

INDAGINI. Sul posto la polizia ha trovato gli strumenti usati dai ladri per forzare il bandone, oltre ad alcune tracce di sangue. Sono adesso in corso le indagini: dalle riprese di un’altra telecamera gli inquirenti sperano di risalire alla targa del veicolo usato dai ladri, una monovolume dotata di portello scorrevole.

I PRECENDENTI. Il bar non è nuovo a furti del genere. Circa un anno fa alcuni ladri penetrarono durante la notte nel locale, portando via sigarette e soldi.

Il Giappone a due passi da casa: arriva il Nimj Festival

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Visitare il Giappone e le sue tradizioni senza spostarsi da casa? Ogni anno è possibile con il Nimj Festival, giunto ormai alla sua ottava edizione. Un mix culturale, tra cantanti e artisti famosi, che approderà dal 16 al 18 dicembre alla Fortezza da Basso di Firenze. Fare un salto è d’ obbligo, anche perché c’è il ”rischio” di vincere un biglietto per due per Tokyo.

PICCOLO ANGOLO D’ORIENTE. Gettare un ponte culturale, economico e sociale tra Firenze e il Giappone, offrire uno sguardo più ampio delle tradizioni dell’arte e della cultura underground nipponica, proporre curiosità e spettacoli legati allo stato insulare del Sol Levante. Sono questi gli intenti di Nimj Festiva, che quest’anno arriva con un esercito di novità.

PIRATI ALL’ARREMBRAGGIO. Grazie alla collaborazione tra Nimj J.ex, Toei Animation e Uci Cinemas sarà possibile vedere in anteprima italiana il film “One Piece Strong World”, record di incassi in Giappone, che si ispira alle gesta della famosissima “ciurma” del cartone animato “One Piece” e scritto direttamente dall’autore del fumetto, Eiichirō Oda.

SPECIAL GUEST. Un festival che si dividerà tra modelle giapponesi di fama internazionali e samurai. Tra gli ospiti ci sarà infatti Misako Aoki, nota modella di Kera: nominata quest’anno ambasciatrice del kawaii, ha cominciato a lavorare come modella all’età di 16 anni e il Maestro  Tomita, riconosciuto come “samurai tradizionale” che ha scoperto l’Aikido quando si è laureato in Scienze ed è diventato allievo del Maestro Saito. Oggi il metodo del maestro  è seguito oltre che in Svezia, dove abita,  anche in Italia, Francia, Inghilterra, Portogallo, Finlandia e Russia arrivando ad avere più di 8 mila allievi.

I TIMBRI GIAPPONESI. Gli Inkan o Hanko sono timbri tradizionali fatti a mano, ognuno è un pezzo unico ed è per questo che in Giappone si può sostituire la firma con il proprio Hanko personale. Al festival sarà presente il maestro Mochizuki Nobuyuki, conosciuto come Zuifuu che con i suoi attrezzi da lavoro e realizzerà per i visitatori dei piccoli timbri, oltre a tenere due brevi e interessanti seminari sulla calligrafia e l’arte dell’incisione.

DANZE TIPICHE… I Manjushaka sono un gruppo di danzatori giapponesi, che si esibiranno durante il festival, creando spettacoli scenografici ed emozionanti ispirati alle tradizioni e alle varie forme di teatro giapponesi.“Un’antica leggenda giapponese dice che il Manjushaka sia un fiore che cresce in Paradisoe che ha una forza molto speciale che incoraggia le persone ad allontanarsi dal male. Incontrare tante persone e’ il nostro tesoro piu’ prezioso”.

E COMBATTIMENTI. A ricreare l’atmosfera tipica del campo di battaglia nell’era imperiale, ci sarà Sensei Gazzaniga, che farà una dimostrazione di combattimento con armatura (combattimento corpo a corpo) della scuola Kuki shinden Ryu Happohiken Jutsu. Il Fondatore della scuola fu una guardia dell’Imperatore Go-Daigo chiamato Yakushimaru Kurando Takazane, nel XIV secolo (1319-1339). E infine, in collaborazione con il Kenzan Dojo di Casorate Sempione, verrà riproposta la situazione originaria in cui si è sviluppato il tiro con l’arco della scuola Heki e le tecniche relative: il tiro sul campo di battaglia in armatura.

INFO. Per maggiori informazioni su prezzi e orari, consultare il sito del festival.

Premiato Manuel Pasqual

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Torna uno dei momenti più attesi per il mondo dello sport provinciale: la  35^ Giornata Olimpica  che si terrà il 14 dicembre 2011 alle ore 16,30  nel Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio di Firenze. 
L’annuale festa di tutto lo sport fiorentino, organizzata dal Comitato Provinciale Coni Firenze, intende premiare: le Medaglie al Valore Atletico e gli atleti e tecnici Sportivi particolarmente distintisi nel 2010.
Premiato Manuel Pasqual. Fra i premiati spiccato i nomi di Manuel Pasqual,giocatore dell’Acf Fiorentina, premio speciale “Coni Firenze Sport” quale atleta dell’anno, il pugile Leonard Bundu premio speciale “Coni Firenze Sport” quale realtà sportiva dell’anno e la Canottieri Limite , premio speciale “Coni Firenze Sport” quale squadra dell’anno. 
Il Presidente del Coni Firenze, Eugenio Giani ha così commentato questa importantissima giornata di sport: “La Giornata Olimpicavuole celebrare la storia dello sport fiorentina e i suoi protagonisti: atleti, dirigenti e allenatori che hanno scritto le pagine più belle dello sport della nostra provincia e che ogni anno vogliamo ringraziare con alcuni premi speciali”.

Guarda se sbadiglia e vedrai se ti ama

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L’effetto contagioso dello sbadiglio, è ben noto a tutti. Una persona inizia e le altre lo seguono. Quello che è meno noto, invece, è che lo sbadiglio contagia più frequentemente e velocemente le persone legate da una certa affinità o legame empatico: amici, coppie o parenti. Il contagio emotivo è stato dimostrato per la prima volta da uno studio condotto dal museo di storia naturale e del territorio dell’Università di Pisa e dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Ist-Cnr) di Roma.

SBADIGLIO SPONTANEO E CONTAGIOSO. Lo sbadiglio spontaneo, quello tradizionale non evocato da altri sbadigli, è presente nel nostro pianeta da almeno 200 milioni di anni e può indicare noia, stress, fame, stanchezza o il passaggio dal sonno alla veglia. L’altro tipo di sbadiglio, quello “contagioso”, è più moderno e dimostrato solo su due tipi di scimmie (scimpanzè e babbuini gelada), nell’uomo e ipotizzato per gli animali con capacità cognitive e affettive come il migliore amico dell’uomo, il cane.

LO STUDIO. Durante lo studio, sostenuto anche dal giardino zoologico di Pistoia, dal parco zoo Falconara (An) e dal parco zoo punta verde di Lignano Sabbiadoro, sono stati raccolti dei dati etologici nel corso di un anno, osservando gruppi di individui, in Italia e Madagascar, in vari contesti: durante i pasti, al lavoro, sul treno e in molte altre situazioni quotidiane. Le persone coinvolte appartenevano a diverse nazionalità, includendo anche persone tra loro sconosciute, conoscenti che si frequentano per scelta, parenti stretti e compagni di vita.

I RISULTATI. “Un’analisi statistica – spiega uno dei ricercatori dell’Università di Pisa, Ivan Norscia – ha rivelato che la presenza e la frequenza di contagio non è influenzata da differenze di contesto sociale o dalle modalità di percezione (sentire uno sbadiglio evoca una risposta tanto quanto vederlo, o vederlo e sentirlo), né da differenze di età, di genere o di nazionalità. Ciò che influenza il contagio – prosegue –  è la qualità della relazione che lega chi sbadiglia e chi ‘riceve’. È più probabile che una persona ‘ricambi’ se ad aver sbadigliato è una persona amata”. Il contagio è massimo tra familiari o coppie e diminuisce progressivamente tra amici, conoscenti e sconosciuti, in cui è minimo.

CERVELLO ED EMOZIONI. “Esistono studi che mostrano come le zone del cervello che si attivano durante la percezione di uno sbadiglio altrui sono in parte sovrapposte a quelle legate alla sfera emotiva – conclude Elisabetta Visalberghi, coordinatore Unità di primatologia cognitiva dell’Istc-Cnr – Possiamo quindi dire che lo sbadiglio può essere indice non solo di noia, ma di empatia”.

Il Firenze non va in meta

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Gli sprazzi iniziali del primo tempo avevano illuso molti che questa poteva essere una domenica di grandi

soddisfazioni per i sostenitori di casa biancorossa. Un gioco fluido, divertente ai limiti del lezioso ha schiacciato per gran parte del primo tempo gli avversari nella propria metà campo. Purtroppo a quella positiva leggerezza in attacco che ha inizialmente frastornato il San Donà, non ha corrisposto un’altrettanta incisività difensiva del Firenze. Se alle prime battute i veneti potevano sembrare intimoriti nelle scelte per linee verticali, successivamente non hanno tardato a prenderne confidenza. I fiorentini, già impegnati in mischia chiusa dalla fisicità del pack avversario, hanno contrapposto alle folate in profondità sandonatesi una fase difensiva quasi sempre passiva. Il bilancio è di sei mete subite, un record per questa stagione, e una sconfitta che come affermato dal coach Ghelardi, fa tornare con i piedi per terra e potrà almeno essere utile per impostare meglio il prosieguo del campionato.

Reazione del San Donà. Da una fase iniziale di gioco aperto, nel quale il Firenze 1931 fa prevalere la sua velocità di manovra riuscendo a uscire sempre vincente dalle fasi di contesa del pallone scaturisce la prima meta biancorossa realizzata da Bastiani, che da una ripartenza sulla “chiusa” trova il varco vincente per volare in meta. Il tempo per Billot di allungare il vantaggio con un piazzato che la reazione sandonatese non si fa attendere. I ragazzi di Ghelardi e Sordini, cominciano ad accusare in mischia chiusa e il gioco veneto si fa pragmatico. Mischia avanzante, penetrazioni vicino alla pack e gioco al piede in profondità quando l’attacco perde efficacia. I trequarti biancorossi, inizialmente spina nel fianco avversario, si ritrovano sotto pressione, indotti all’errore e a subire due mete in bandierina realizzate in sequenza dalle ali venete destra e sinistra (Damo e Florian). Il gioco fiorentino si fa più attento, riduce il suo raggio d’azione e inizia il testa testa tra i due pack che si protrarrà fino alla conclusione del match. Una scelta che inizialmente porta i suoi frutti, come la meta del vantaggio, sul parziale del primo tempo (17-14), realizzata da Billot alla conclusione di un estenuante assedio alla linea di meta veneta.

Ancora San Donà. Il secondo tempo inizia con gli stessi propositi, ma presto ci si rende conto che il San Donà ha portato il Firenze sul suo terreno favorevole. Lo scontro in mischia si fa pesante e impegnativo in fase di difesa. Le maglie si allargano e ne approfitta Iovu, centro del San Donà, che con una volata inarrestabile elude la difesa fiorentina e schiaccia per la meta del ritrovato vantaggio. La mischia sandonatese continua a macinare e si apre il varco per la meta di Bressan a cui fa seguito quella di Dotta. Il passivo si fa pesante e i biancorossi rispondono con spunti individuali dove non può l’organizzazione di gioco: meta di Santi che trova la fuga in meta da un’improvvisa ripartenza da mischia dinamica e di Passaleva che allo scadere finalizza una serie di tentativi di sfondare in meta del pack gigliato. Sono i minuti di recupero, 29 a 33 e partita riaperta, ma squadra ha dato tanto e resta solo il tempo per cedere al solito Bressan la meta che chiude il conto, 29 a 40.

Le parole ai protagonisti. Paolo Ghelardi: “Una partita che ci aspettavamo difficile, ma iniziata bene per noi. Forse questo ci ha comportato un certo calo di tensione, invece di gestire il nostro vantaggio iniziale, abbiamo provato a giocare anche quando eravamo in inferiorità numerica, regalandogli, tra virgolette, una meta che si potava evitare. Bastava far passare tempo, cercare di limitare i danni non subendo e avevamo avuto l’occasione per farlo. Quei sette punti iniziali un po’ ci sono costati. Un primo tempo comunque molto equilibrato, io e Giulio eravamo contenti della prestazione della squadra. Poi abbiamo avuto un calo, sopratutto quando Ferraro ha lasciato la prima linea, lì abbiamo un po’ patito sulla mischia. Con le due mete subite sembrava che la partita fosse finita. Lì è emerso il carattere di Firenze e praticamente alla fine eravamo sotto di soli quattro punti. Lo sbaglio è stato di non accontentarsi o comunque di conquistare terreno con il modo più semplice che di solito è il calcio, abbiamo provato ad attaccare e questo ci è costato un punto bonus. È comunque una sconfitta che ci serve, che ci fa rimettere i piedi per terra. Venivamo da una partita vinta all’ultimo tutto con grande carattere, ma questa esperienza ci farà capire meglio i nostri errori. Comunque siamo tutti lì, – conclude Ghelardi – sette squadre in pochi punti, un campionato molto equilibrato, molto aperto. Anche le Fiamme Oro hanno subito la loro prima sconfitta a Udine. Abbiamo tempo. Un tempo che va sfruttato bene, bisogna lavorare e poi sono convito che vedremo i risultati.”

Jacopo Bastiani, attaccante puro, realizzatore della meta dell’iniziale vantaggio biancorosso: “Purtroppo una partita dura e difficile, dove quel che di buono abbiamo fatto risulta appannato dal risultato generale. Sui trequarti abbiamo giocato pochi palloni, più che altro si è vista giocare questa partita. Abbiamo peccato qualche errore di troppo in difesa e loro cinicamente ne hanno approfittato. In settimana dovremo riprenderci, il Firenze non è meno al San Donà e se vogliamo mantenere la nostra posizione dovremo lavorare sui fondamentali della difesa, poi detto da me… – sorride – Cerchiamo di chiudere l’anno al meglio possibile, non siamo partiti male e il campionato è lungo. L’unica cosa che fa male è aver perso in casa. Fuori casa la sconfitta si accetta meglio… Purtroppo è andata così, ci si rifarà alla prossima.”

FIRENZE RUGBY 1931 – SAN DONÀ  29-40 (17-14)

FIRENZE RUGBY 1931: Falleri (8′ s.t. Morace), Bastiani, Rios, Menon, Nava, Passaleva, Billot, Santi, Parri (11′ s.t. Fanelli), Ippolito, Soldi, Vella, Bianco (8′ s.t. Lunardi), Ferraro (30′ s.t. Fortunati Rossi), Cagna (26′ s.t. Purbrook).
A disp.: Ciampa, Di Francescantonio, Leoni.
All.: Ghelardi – Sordini

SAN DONÀ: Secco, Florian, Brussolo (42′ s.t. Zamparo), Iovu, Damo (10′ s.t. Bressan), Dotta, Mucelli (42′ s.t. Rorato), Pelepele, Bocchi (10′ s.t. Bacchin), Di Maggio, Minello, Montani (10′ s.t. Venturato), Filippetto, Zecchin (42′ s.t. Vian), Cendrom (34′ s.t. Zanusso).
A disp.: Cibin.
All.: Wright

Marcatori: p.t.: 5′ mt Bastiani tr Billot (7-0); 11′ cp Billot (10-0); 19′ mt Damo tr Mucelli (10-7); 25′ mt Florian tr Mucelli (10-14); 33′ mt Billot tr Billot (17-14); s.t.: 4′ mt Iovu tr Mucelli (17-21); 17′ mt Bressan (17-26); 27′ mt Dotta tr Mucelli (17-33); 30′ mt Santi tr Billot (24-33); 39′ mt Passaleva (29-33); 41′ mt Bressan tr Brussolo (29-40).

Arbitro: Sironi (Colleferro)
G.d.L.: Corda, Mezzetti
Note: 14′ p.t. c. giallo Falleri; 35′ p.t. c. giallo Bocchi. – Spettatori 500

Serie A – Girone A – IX giornata – 11.12.11 – ore 14.30
Udine RFC v Fiamme Oro Roma   19 – 18  (4-1)
Lyons Piacenza v Rugby Banco di Brescia  35 – 07  (5-0)
Firenze Rugby 1931 v M-Three San Donà  29 – 40  (1-5)
Livorno Rugby v Pro Recco Rugby   09 – 19 (0-4)
Rugby Grande Milano v Accademia Nazionale Tirrenia  16 – 44 (0-5)
Franklin&Marshall Cus Verona v Donelli Modena   16 – 27  (0-5)

Classifica:
Fiamme Oro Roma punti 38; Amatori san Donà punti 30; Firenze Rugby e  Rugby Lyons Piacenza punti 29; Modena punti 28; Pro Recco e  Accademia Nazionale Tirrenia punti 27; Rugby Udine punti 23;   Rugby Brescia punti 17; Cus Verona punti 13; Grande Rugby Milano punti 7; Livorno Rugby punti 5.

Prossimo Turno domenica 18 dicembre 2011
Accademia Nazionale Tirrenia – Lyons Piacenza;  Grande Milano – Udine; Amatori San Donà – Cus Verona; Brescia – Firenze; Fiamme Oro Roma – Recco; Modena – Livorno.