giovedì, 12 Dicembre 2024
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Il Firenze non va in meta

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Gli sprazzi iniziali del primo tempo avevano illuso molti che questa poteva essere una domenica di grandi

soddisfazioni per i sostenitori di casa biancorossa. Un gioco fluido, divertente ai limiti del lezioso ha schiacciato per gran parte del primo tempo gli avversari nella propria metà campo. Purtroppo a quella positiva leggerezza in attacco che ha inizialmente frastornato il San Donà, non ha corrisposto un’altrettanta incisività difensiva del Firenze. Se alle prime battute i veneti potevano sembrare intimoriti nelle scelte per linee verticali, successivamente non hanno tardato a prenderne confidenza. I fiorentini, già impegnati in mischia chiusa dalla fisicità del pack avversario, hanno contrapposto alle folate in profondità sandonatesi una fase difensiva quasi sempre passiva. Il bilancio è di sei mete subite, un record per questa stagione, e una sconfitta che come affermato dal coach Ghelardi, fa tornare con i piedi per terra e potrà almeno essere utile per impostare meglio il prosieguo del campionato.

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Reazione del San Donà. Da una fase iniziale di gioco aperto, nel quale il Firenze 1931 fa prevalere la sua velocità di manovra riuscendo a uscire sempre vincente dalle fasi di contesa del pallone scaturisce la prima meta biancorossa realizzata da Bastiani, che da una ripartenza sulla “chiusa” trova il varco vincente per volare in meta. Il tempo per Billot di allungare il vantaggio con un piazzato che la reazione sandonatese non si fa attendere. I ragazzi di Ghelardi e Sordini, cominciano ad accusare in mischia chiusa e il gioco veneto si fa pragmatico. Mischia avanzante, penetrazioni vicino alla pack e gioco al piede in profondità quando l’attacco perde efficacia. I trequarti biancorossi, inizialmente spina nel fianco avversario, si ritrovano sotto pressione, indotti all’errore e a subire due mete in bandierina realizzate in sequenza dalle ali venete destra e sinistra (Damo e Florian). Il gioco fiorentino si fa più attento, riduce il suo raggio d’azione e inizia il testa testa tra i due pack che si protrarrà fino alla conclusione del match. Una scelta che inizialmente porta i suoi frutti, come la meta del vantaggio, sul parziale del primo tempo (17-14), realizzata da Billot alla conclusione di un estenuante assedio alla linea di meta veneta.

Ancora San Donà. Il secondo tempo inizia con gli stessi propositi, ma presto ci si rende conto che il San Donà ha portato il Firenze sul suo terreno favorevole. Lo scontro in mischia si fa pesante e impegnativo in fase di difesa. Le maglie si allargano e ne approfitta Iovu, centro del San Donà, che con una volata inarrestabile elude la difesa fiorentina e schiaccia per la meta del ritrovato vantaggio. La mischia sandonatese continua a macinare e si apre il varco per la meta di Bressan a cui fa seguito quella di Dotta. Il passivo si fa pesante e i biancorossi rispondono con spunti individuali dove non può l’organizzazione di gioco: meta di Santi che trova la fuga in meta da un’improvvisa ripartenza da mischia dinamica e di Passaleva che allo scadere finalizza una serie di tentativi di sfondare in meta del pack gigliato. Sono i minuti di recupero, 29 a 33 e partita riaperta, ma squadra ha dato tanto e resta solo il tempo per cedere al solito Bressan la meta che chiude il conto, 29 a 40.

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Le parole ai protagonisti. Paolo Ghelardi: “Una partita che ci aspettavamo difficile, ma iniziata bene per noi. Forse questo ci ha comportato un certo calo di tensione, invece di gestire il nostro vantaggio iniziale, abbiamo provato a giocare anche quando eravamo in inferiorità numerica, regalandogli, tra virgolette, una meta che si potava evitare. Bastava far passare tempo, cercare di limitare i danni non subendo e avevamo avuto l’occasione per farlo. Quei sette punti iniziali un po’ ci sono costati. Un primo tempo comunque molto equilibrato, io e Giulio eravamo contenti della prestazione della squadra. Poi abbiamo avuto un calo, sopratutto quando Ferraro ha lasciato la prima linea, lì abbiamo un po’ patito sulla mischia. Con le due mete subite sembrava che la partita fosse finita. Lì è emerso il carattere di Firenze e praticamente alla fine eravamo sotto di soli quattro punti. Lo sbaglio è stato di non accontentarsi o comunque di conquistare terreno con il modo più semplice che di solito è il calcio, abbiamo provato ad attaccare e questo ci è costato un punto bonus. È comunque una sconfitta che ci serve, che ci fa rimettere i piedi per terra. Venivamo da una partita vinta all’ultimo tutto con grande carattere, ma questa esperienza ci farà capire meglio i nostri errori. Comunque siamo tutti lì, – conclude Ghelardi – sette squadre in pochi punti, un campionato molto equilibrato, molto aperto. Anche le Fiamme Oro hanno subito la loro prima sconfitta a Udine. Abbiamo tempo. Un tempo che va sfruttato bene, bisogna lavorare e poi sono convito che vedremo i risultati.”

Jacopo Bastiani, attaccante puro, realizzatore della meta dell’iniziale vantaggio biancorosso: “Purtroppo una partita dura e difficile, dove quel che di buono abbiamo fatto risulta appannato dal risultato generale. Sui trequarti abbiamo giocato pochi palloni, più che altro si è vista giocare questa partita. Abbiamo peccato qualche errore di troppo in difesa e loro cinicamente ne hanno approfittato. In settimana dovremo riprenderci, il Firenze non è meno al San Donà e se vogliamo mantenere la nostra posizione dovremo lavorare sui fondamentali della difesa, poi detto da me… – sorride – Cerchiamo di chiudere l’anno al meglio possibile, non siamo partiti male e il campionato è lungo. L’unica cosa che fa male è aver perso in casa. Fuori casa la sconfitta si accetta meglio… Purtroppo è andata così, ci si rifarà alla prossima.”

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FIRENZE RUGBY 1931 – SAN DONÀ  29-40 (17-14)

FIRENZE RUGBY 1931: Falleri (8′ s.t. Morace), Bastiani, Rios, Menon, Nava, Passaleva, Billot, Santi, Parri (11′ s.t. Fanelli), Ippolito, Soldi, Vella, Bianco (8′ s.t. Lunardi), Ferraro (30′ s.t. Fortunati Rossi), Cagna (26′ s.t. Purbrook).
A disp.: Ciampa, Di Francescantonio, Leoni.
All.: Ghelardi – Sordini

SAN DONÀ: Secco, Florian, Brussolo (42′ s.t. Zamparo), Iovu, Damo (10′ s.t. Bressan), Dotta, Mucelli (42′ s.t. Rorato), Pelepele, Bocchi (10′ s.t. Bacchin), Di Maggio, Minello, Montani (10′ s.t. Venturato), Filippetto, Zecchin (42′ s.t. Vian), Cendrom (34′ s.t. Zanusso).
A disp.: Cibin.
All.: Wright

Marcatori: p.t.: 5′ mt Bastiani tr Billot (7-0); 11′ cp Billot (10-0); 19′ mt Damo tr Mucelli (10-7); 25′ mt Florian tr Mucelli (10-14); 33′ mt Billot tr Billot (17-14); s.t.: 4′ mt Iovu tr Mucelli (17-21); 17′ mt Bressan (17-26); 27′ mt Dotta tr Mucelli (17-33); 30′ mt Santi tr Billot (24-33); 39′ mt Passaleva (29-33); 41′ mt Bressan tr Brussolo (29-40).

Arbitro: Sironi (Colleferro)
G.d.L.: Corda, Mezzetti
Note: 14′ p.t. c. giallo Falleri; 35′ p.t. c. giallo Bocchi. – Spettatori 500

Serie A – Girone A – IX giornata – 11.12.11 – ore 14.30
Udine RFC v Fiamme Oro Roma   19 – 18  (4-1)
Lyons Piacenza v Rugby Banco di Brescia  35 – 07  (5-0)
Firenze Rugby 1931 v M-Three San Donà  29 – 40  (1-5)
Livorno Rugby v Pro Recco Rugby   09 – 19 (0-4)
Rugby Grande Milano v Accademia Nazionale Tirrenia  16 – 44 (0-5)
Franklin&Marshall Cus Verona v Donelli Modena   16 – 27  (0-5)

Classifica:
Fiamme Oro Roma punti 38; Amatori san Donà punti 30; Firenze Rugby e  Rugby Lyons Piacenza punti 29; Modena punti 28; Pro Recco e  Accademia Nazionale Tirrenia punti 27; Rugby Udine punti 23;   Rugby Brescia punti 17; Cus Verona punti 13; Grande Rugby Milano punti 7; Livorno Rugby punti 5.

Prossimo Turno domenica 18 dicembre 2011
Accademia Nazionale Tirrenia – Lyons Piacenza;  Grande Milano – Udine; Amatori San Donà – Cus Verona; Brescia – Firenze; Fiamme Oro Roma – Recco; Modena – Livorno.

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