domenica, 5 Ottobre 2025
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Pisa accoglie Napolitano: bagno di folla e contestazioni / FOTO

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E’ arrivato in ritardo (causa maltempo), ma è arrivato.

SICUREZZA. Giorgio Napolitano è atterrato a Pisa, dove era atteso all’università e non solo. Per l’arrivo del presidente della Repubblica era stato predisposto un piano di sicurezza, perché tutto andasse nel migliore dei modi.

BAGNO DI FOLLA. Ad accogliere Napolitano un bagno di folla, oltre all’Inno di Mameli cantato da un migliaio di bambini. Per il presidente affetto e applausi.

CONTESTAZIONE. Ma non solo. Il presidente della Repubblica è stato infatti anche contestato, nelle vicinanze dell’Università, da una cinquantina di antagoniti. 

ANNO ACCADEMICO. E proprio alla presenza di Napolitano è stato naugurato l’anno accademico 2011/2012, il 668° dalla fondazione dell’Università di Pisa. Il rettore Massimo Augello ha aperto ufficialmente i corsi nel corso del convegno su “Mazzini e la democrazia”. Oltre al capo dello Stato e al rettore, hanno partecipato il sindaco Marco Filippeschi, Giuliano Amato, presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia,  e il professor Salvo Mastellone, docente emerito dell’Università di Firenze e tra i massimi studiosi del pensiero e dell’azione di Giuseppe Mazzini.

 

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CANTIERI NAVALI. E non c’è stata soltanto l’università nella tappa pisana di Napolitano: il presidente ha infatti anche incontrato alcuni operai dei cantieri navali. Su cosa si siano detti ha fatto luce più tardi il segretario della Cgil pisana Gianfranco Francese: ”Ci ha detto: ‘Ragazzi resistete, non mollate e fatevi sentire da chi non vi vuole ascoltare”’.

Il maltempo crea disagi, anche Napolitano resta a terra

In Arno ”navigano” eroina e cocaina

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Tracce di droga in Arno.

LA RICERCA. A rivelare queste “presenze” nelle acque del fiume che attraversa Firenze è una ricerca dell’Istituto Mario Negri, che ha messo a punto un progetto per rimuovere le sostanze nocive.

IL PROGETTO. Il piano prevede l’utilizzo di un filtratore d’acqua dolce, la Dreissena polymorpha, un mollusco che riesce a filtrare le sostanze inquinanti come droghe, composti farmaceutici, metalli pesanti, ecc. accumulandoli nei propri tessuti. Al termine del suo ciclo vitale, il bivalve è rimosso e, con lui, anche il carico inquinante accumulato.

EROINA E COCAINA. E questo ha permesso di scoprire che anche le acque dell’Arno contengono residui di cocaina ed eroina. Situazione che accomuna il fiume nostrano ad altri corsi d’acqua italiani: nella stessa situazione sono, ad esempio, il Po e i lombardi Lambro e Olona.

Aiuto, invasione ”aliena” nell’Arno

Acqua più buona anche a Pelago e Pontassieve

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E’ stato inaugurato stamattina il nuovo impianto di potabilizzazione di Pontassieve: d’ora in poi acqua più buona e in maggiori quantità per i comuni di Pelago e Pontassieve. A tagliare il nastro il vice sindaco di Pontassieve, Alessio Mugnai, il vicesindaco di Pelago, Manuele Pieraccioni, e il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis.

AL TOP FRA GLI IMPIANTI DEL TERRITORIO. Il nuovo potabilizzatore, costato circa 6,5 milioni di euro, raddoppia la capacità di produzione dell’impianto, che passa dagli originari 300 metri cubi l’ora agli attuali 600 metri cubi, ponendolo tra i più importanti del territorio gestito da Publiacqua, insieme agli impianti dell’Anconella, di Mantignano e di Figline Valdarno.

D’ANGELIS. “In futuro – aggiunge D’Angelis – potrà integrare anche la risorsa di alcune aree del Valdarno, ma intanto Pontassieve e Pelago compiono un deciso ed ulteriore salto di qualità nel servizio idrico. Con la nuova infrastruttura Publiacqua continua con investimenti importanti sul nostro territorio e con processi di trattamento di ultima generazione che hanno da tempo migliorato la qualità dell’acqua del rubinetto. Dal punto di vista organolettico – conclude il presidente di Publiacqua – della sicurezza, dei controlli, e ovviamente anche economico, la nostra acqua non teme confronti con nessuna acqua imbottigliata”.

Rossi contro Renzi: 3 a 3. Terzi nella top-amministratori

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Qualche giorno fa Matteo Renzi risultò essere il terzo sindaco più amato d’Italia. E adesso arriva la classifica dei governatori: Enrico Rossi si è guadagnato anche lui la medaglia di bronzo tra i presendenti di regione.

LO SPRINT DI ROSSI. Mentre per primo cittadino di Firenze l’indice di gradimento è sul segno meno (-1,7 per cento rispetto al primo semestre 2011), il governatore della Toscana guadagna consenso (+1,2 per cento). A stilare le classifiche è Datamonitor istituto di ricerca del gruppo BSE. Nella classifica delle regioni, Enrico Rossi – apprezzato dal 59,4 per cento dei toscani – è primo per quanto riguarda il centro sinistra. Davanti a lui si posizionano infatti Luca Zaia (Veneto), al primo posto, e Roberto Formigoni (Lombardia), medaglia d’argento.

GLI ALTRI. Il governatore toscano supera Vasco Errani (Emila-Romagna, Pd) che scende al quarto posto con il 58,2% (- 0,9%). Raffaele Lombardo (Sicilia, Mpa) rimane al quinto posto con il 56,5%, in calo dello 0,5%, seguito da Giuseppe Scopelliti, (Calabria, Pdl) al sesto con il 56,5% (-0,2%). La prima donna in classifica è invece Renata Polverini (Lazio) alla settima posizione.

L’ANALISI. “E’ da evidenziare il lavoro del governatore della Toscana Rossi – afferma Natascia Turato, direttore generale di Datamonitor – l’unico che da giugno 2010 ha fatto registrare una costante crescita di consenso, per altro riscontrabile nel gradimento dei diversi servizi erogati dalla Regione”.

Ataf, è rottura: battaglia a suon di scioperi. I bus si fermano di nuovo

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 I lavoratori di Ataf bocciano le proposte del sindaco Renzi, su tutta la linea: niente privatizzazione e niente tagli. Ieri i dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico si sono espressi sul futuro della società in tre assemblee, l’ultima delle quali si è conclusa in nottata.

SCIOPERI E MANIFESTAZIONE ANTI-LEOPOLDA. La decisione è stata quella di andare a una serie di scioperi,  ma ci sarà anche una protesta in occasione della Leopolda renziana. Per il 28, 29 e 30 ottobre il sindaco di Firenze ha chiamato a raccolta i ”rottamatori” italiani che si riuniranno a Firenze, alla Stazione Leopolda. Proprio in occasione di questo appuntamento nazionale i lavoratori Ataf vogliono organizzare una manifestazione davanti agli obiettivi di tutto il paese.  Intanto le date papabili per i nuovi scioperi degli autobus sono i primi giorni di dicembre e intorno alla metà dello stesso mese. Probabilmente i lavoratori incroceranno le braccia anche durante i fine settimana.

IL DOCUMENTO. Al termine della lunga assemblea serale i dipendenti hanno approvato un documento unitario, per dire no alla privatizzazione di Ataf e alla proposte avanzate dal primo cittadino in una lettera aperta. “I lavoratori – si legge nel documento – hanno valutato con molta attenzione le rinnovate e più volte replicate richieste di tagli alle normative e agli stipendi, proposte direttamente dal sindaco. Il dibattito si è poi focalizzato sull’assenza di un piano industriale e l’inattesa mancanza di progettualità, ha reso chiara la vera capacità di un sindaco che non riesce a concretizzare ciò che platealmente contesta ai suoi predecessori”.

Digitale terrestre: call center e pali per non lasciare i comuni senza tv

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Scatta a novembre lo “switch-off” televisivo toscano verso il digitale terrestre. Viste le difficoltà in questo delicato passaggio, la Regione Toscana ha messo in piedi una serie di incontri per informare i Comuni degli strumenti di comunicazione e assistenza messi in campo dal Ministero e dalla stessa regione.

 

PUNTO DIGITALE VIRTUALE. Si è svolto ieri, l’appuntamento rivolto ai comuni del territorio fiorentino e promosso dalla rete telematica regionale Toscana in collaborazione con la Provincia di Firenze. Quest’ultima, in vista del countdown del digitale sempre più vicino, ha pianificato una serie di attività per andare incontro ai comuni. Per prima cosa, ai cosiddetti “punti digitali”, si aggiunge lo 055055 del contact center di linea comune, numero di telefono che fornirà le informazioni di base cercando di coinvolgere anche gli antennisti e avvicinarli alle richiese dei cittadini.

PALI DELLA PROVINCIA. Inoltre, per evitare che alcune zone del territorio fiorentino si ritrovino la tv con una schermata completamente nera, la Provincia ha messo a disposizione i pali e le infrastrutture dedicate alla banda larga per ripetere il segnale digitale nelle aree scoperte. Come hanno spiegato Oreste Giurlani, coordinatore di rete telematica Regione Toscana, e l’assessore provinciale alle reti informative, Renzo Crescioli: ” La situazione del territorio sarà chiara solo al termine del censimento. Al momento le situazioni che riscontrano le maggiori difficoltà sono le zone montane come il Mugello e parte del Chianti”.

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La (difficile) Firenze di chi non vede

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Viaggio nella zona della stazione, per capire come gli ostacoli siano dietro l’angolo per un non vedente. I problemi non sono pochi e il bastone, in mezzo al traffi co di gente e auto, è più che un amico. Leggi l’articolo

La (difficile) Firenze di chi non vede / FOTO-INCHIESTA

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Due passi, due di numero, accanto a una persona che non vede. Basta questo per capire quanto difficili possano diventare anche azioni semplici e quotidiane come  attraversare una strada. Il signor Fabio Ulivastri è un non vedente, e il suo bastone, in mezzo al traffico di gente e auto in piazza San Marco, vale più di un amico. Il Reporter ha fatto con lui un breve viaggio in giro per la città.

BUS PROMOSSI. Poche tappe: da piazza San Marco a piazza Indipendenza e da qui alla stazione. Il bilancio? I promossi: gli autobus. Cinque su cinque presi, a bordo avevano il  navigatore parlante che scandisce il nome delle fermate. Altra promozione per la pensilina di piazza Indipendenza. Qui, premendo un pulsante, è possibile ascoltare l’elenco degli autobus in arrivo, e anche per i non vedenti tutto diventa più semplice.

STAZIONE BOCCIATA. Chi invece non supera l’esame è la nostra bella stazione di Santa Maria Novella: “Qui purtroppo manca un percorso tattile che consenta a chi arriva dall’altra parte della stazione di raggiunere la fermata della tramvia sul lato Alamanni – spiega Ulivastri – e solo una volta arrivati proprio davanti al binario si trova per terra una striscia coi rilievi per non vedenti, che consente di salire a bordo in sicurezza, potendo prendere le misure”.

ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA. E non va meglio se si sceglie di aggirare l’interno stazione passando dall’esterno, di fronte alle gradinate, per raggiungere la stessa meta: “Qui, ad esempio, sempre per chi deve prendere la tramvia, c’è da superare un dislivello molto alto, per attraversare lungo la parte dei binari ‘morti’ e arrivare alla fermata”. E anche all’interno la stazione riserva un’altra brutta sorpresa: “Rattrista sentire la voce dall’altoparlante che invita a allontanarsi dalla linea gialla, senza poter sapere quale sia, visto che non è segnalata in altro modo per i non vedenti”.

FUTURO. E allora resta una speranza, spiega il signor Ulivastri: “Speriamo davvero che, magari in occasione dei mondiali di ciclismo, Firenze possa attrezzarsi e rimediare a incovenienti come questi, che in molte città all’estero e in Italia sono stati superati”.

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Nelle foto, nell’ordine:

Piazza San Marco, discesa difficoltosa dall’autobus causa macchina, palina parlante in piazza Indipendenza, scale della stazione senza percorso tattile, gradini altissimi davanti ai binari morti della tramvia, “allontanarsi dalla linea gialla”

I soldi viaggiano nel doppio fondo: i milioni che passano da Peretola

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In poco più di tre anni e mezzo dall’aeroporto fiorentino di Peretola sono passati 11 milioni di euro, tutti senza essere regolarmente dichiarati. Sono oltre 360 i viaggiatori che hanno tentato di trasferire il denaro in un modo assolutamete artigianale: niente operazioni bancarie, bensì la cara e vecchia valigia dotata di doppio fondo. C’è anche chi, per driblare i controlli, ha nascosto le banconote nel caffé o addirittura nelle spazzole per capelli.

I FURBETTI. I dati arrivano dalla guardia di finanza e dall’Agenzia delle dogane. Solo nei primi nove mesi di quest’anno sono stati intercettati 97 “corrieri”, per un totale di 2,8 milioni non dichiarati. I furbetti sono sia stranieri che italiani, di quest’ultimi la maggior parte è risultata abitare in provincia di Firenze.

DESTINAZIONE CINA. A prendere il volo dallo scalo fiorentino è soprattutto il denaro contante in mano a cittadini cinesi residenti in Toscana e in altre regioni del centro Italia. Chi invece arriva all’aeroporto con ingenti somme è diretto in genere verso Arezzo (per l’acquisto di prodotti di oreficeria) o verso Firenze e Prato (per comprare articoli del “pronto modo”).

NASCONDIGLI INGEGNOSI. I soldi non sono nascosti solo nella classica valigia con il doppio fondo: la guardia di finanza ha trovato banconote occultate nel caffè o in pupazzi di peluche. Nell’ultimo caso accertato, un 24enne cinese diretto a Shanghai ha celato 27 delle 46 banconote (da 500 euro) trasportate, all’interno di una spazzola per capelli.

LE REGOLE. La legge prevede la dichiarazione in caso di importazione o esportazione di somme superiori ai 10mila euro. Chi sgarra rischia una multa il cui importo è calcolato in base alla quantità di denaro (il 5 per cento, per ogni euro oltre la soglia consentita e comunque non inferiore a 200 euro).

In Toscana l’unica data italiana di Boy George

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Autore di grandi successi internazionali e icona culturale a tutto campo, giunto alla celebrità negli anni Ottanta con i Culture Club, Boy George torna in Italia per un unico, imperdibile, appuntamento in veste di dj. Venerdì 21 ottobre si esibirà in consolle a Le Mirage di Monte San Savino (Arezzo),  per uno show tra i più originali e alternativi della dance di oggi. L’unica data italiana per l’artista.

AI PIATTI. L’eccentrico cantante inglese, dal trucco marcato, il fascino ambiguo e uno stile sempre aperto a nuove esperienze, dalla fine degli anni ’90 affianca all’attività di musicista quella di produttore, con lo pseudonimo Angela Dust e quella di dj attingendo a un repertorio vastissimo: dalla house degli esordi alla techno, dalla dub alle ultime derivazioni dell’elettronica. Non mancano parentesi pop, qualche inevitabile auto-citazione e campionamenti da Deep Purple, Fleetwood Mac e altri mostri sacri.

ITALIA WAVE. La serata è consigliata da Italia Wave Love Festival, che sostiene l’evento.