Finita l’attesa per l’evento fiorentino più goloso dell’anno, al via da ieri fino al 29 maggio. Dal Sushi Ice al gelato per cani, tante le novità per questa seconda edizione del Festival. Le abbiamo provate per voi. LEGGI L’ARTICOLO
Gli automobilisti fiorentini? Poco attenti ai figli
Automobilisti fiorentini dietro la lavagna: troppa poca attenzione alla sicurezza dei figli in auto. La ricerca condotta dall’istituto Nextplora per l’Osservatorio sui Servizi di Linear Assicurazioni, la compagnia on line del gruppo Unipol, fa un esame agli automobilisti del capoluogo toscano e più di un rimprovero sembra necessario.
SISTEMI DI RITENUTA. Particolarmente preoccupante il responso quando si indaga sulle norme che regolano l’utilizzo dei “sistemi di ritenuta”, sempre da utilizzare per i bambini con statura inferiore ad un metro e mezzo, e sulla quale spesso gli automobilisti si sono trovati impreparati, confusi tra regole ormai in disuso e convinzioni proprie. Molti ricordano la norma prevista dal vecchio codice: un intervistato su quattro (26%) afferma infatti che i sistemi di ritenuta devono essere utilizzati fino ai 12 anni. Un 13% è addirittura convinto che non esista una legge apposita ma che dipenda dalla corporatura del bimbo. Un indicatore decisamente non positivo.
POSTO PIU’ SICURO. A questo dato si aggiunge la considerazione che addirittura la metà dei fiorentini non sa quale sia il posto più sicuro all’interno dell’auto dove posizionare il seggiolino. Solo il 50% del campione sa infatti che, ove possibile, dovrebbe essere posizionato sul sedile posteriore centrale, poiché è il posto più protetto sia in caso di urto frontale che laterale. La preferenza dovrebbe essere comunque sempre data ai sedili posteriori. Un’altra pericolosa bocciatura…
CINTURE DI SICUREZZA. Più rassicurante il responso sulle cinture di sicurezza: l’83% degli intervistati sa che devono sempre essere indossate dai bambini, così come dagli adulti. La prima legge su quest’obbligo è del 1988 e per fortuna, a distanza di oltre 20 anni, gli automobilisti l’hanno fatta propria.
SERVIZI. Le attenzioni nei confronti dei bambini in viaggio non si concentrano esclusivamente su la sicurezza all’interno dell’abitacolo. I fiorentini considerano infatti con attenzione i servizi “a misura di bambino” lungo le autostrade italiane. In particolare si sente l’esigenza di trovare servizi igienici adeguati (soprattutto il 43,8% degli uomini intervistati), aree giochi (28%) e menù appositamente pensati per i più piccoli (richiesti principalmente dalle donne, con il 26,7% di segnalazioni).
PASSATEMPI. Su qualcosa però gli abitanti della città gigliata si dimostrano ricchi di attenzioni: quando devono far trascorrere il tempo in auto ad un bimbo, senza che questo si annoi. Se il 27% del campione si affida alle tecnologie (DVD o videogioco), il 64% invece ama inventare dei giochi, raccontare una storia o mettere un cd con le canzoni preferite dai piccoli (quest’ultima attività particolarmente utilizzata dal 37,5% degli uomini). Fortunatamente sembra essere caduta in disuso la pessima abitudine di prendere il bimbo in braccio per non farlo piangere, comportamento molto diffuso fino anche nel recente passato ed estremamente pericoloso. Non bocciati, quindi… ma certamente “rimandati a settembre”.
Frutta e verdura ora si comprano in autostrada
Bollo auto, in Toscana uno su sette non lo paga per tempo – ”Un controllo ogni 70 anni”, i fiorentini al volante la passano liscia – A lezione di guida sicura dalla sexy pilota
Trionfo toscano al Giro d’Italia
Trionfo toscano al Giro d’Italia.
TAPPA MOZZAFIATO. La tappa numero 17 ha portato bene alla nostra regione, che ha visto un suo “figlio” salire sul gradino più alto del podio. In una tappa (quella dal Feltre a Tirano) dove le sorprese e i colpi di scena non sono mancati. Fino all’arivo e anche dopo.
LA GIURIA. A tagliare per primo il traguardo era infatti stato Giovanni Visconti (Farnese-Neri),ma la gara non era finita qua. Perchè in volata era successo qualcosa, e la giuria ha voluto vederci chiaro. Così, Visconti è stato declassato al terzo posto “per scorrettezze”: secondo i giudici ha usato le mani per spostare proprio Ulissi durante la volata.
CONTADOR IN ROSA. Sul gradino più alto del podio è quindi salito il toscano, che corre per la Lampre-Isd: per lui una tappa da non dimenticare. In maglia rosa resta Alberto Contador.
CHI E’. Diego Ulissi è nato Cecina il 15 luglio 1989: nel 2006 e nel 2007 ha vinto il titolo mondiale Juniores. Ora il trionfo tra i “grandi”.
Corri come un dj: a Firenze torna la ”Deejay Ten”
10 chilometri di corsa, in compagnia dei volti (e delle voci) di radio Deejay. Torna a Firenze l’appuntamento con la ”Deejay Ten” e non mancherà un’iniziativa goliardica firmata dal Trio Medusa, alla ricerca di cento persone.
L’EVENTO. La corsa di 10 chilometri, ideata da Linus, prenderà il via domenica prossima (29 maggio) da piazza Santa Maria Novella. Non solo i più allenati runners sono invitati a schierarsi dietro la linea di partenza, ma con la “Deejay Five” (5 chilometri) amici, famiglie e bambini potranno sentirsi atleti per un giorno. Al via anche il sindaco Matteo Renzi.
IL TRIO COLPISCE ANCORA. Come da tradizione la “Deejay Ten” avrà anche il suo momento goliardico col Trio Medusa. Se l’anno scorso il Trio ha omaggiato Dante, quest’anno sarà la volta del genio di Leonardo. E per onorarlo avrà bisogno di cento persone che percorrano con loro la Deejay Five con un’unica regola: nessuno dovrà posare i piedi per terra. Valgono tutti i mezzi: carrelli della spesa, carriole, piattaforme con ruote, tricicli, monopattini.. ecc…
STAND E INFO. Sabato alle ore 10 sarà aperto il Deejay Village in piazza Santa Maria Novella. Iscrizioni e regolamento sul sito ufficiale della manifestazione.
Uno sciopero da 150mila euro. E guai a chi attacca adesivi…
Lo sciopero del 23 maggio è costato 150mila euro: lo sostiene Ataf.
DIRITTO ALLO SCIOPERO. “Visto che i sindacati salgono sempre più spesso in cattedra per insegnare ai dirigenti dell’azienda come si fa o si dovrebbe fare per risparmiare, dove sono gli sprechi da eliminare e come si deve operare per gestirla correttamente e con efficienza, è bene che i cittadini sappiano che anche le scelte dei sindacati hanno un costo: legittimo, inviolabile, ma pur sempre un costo che non sopportano soltanto i lavoratori in sciopero che si vedono decurtare lo stipendio, ma anche i cittadini che risiedono nei Comuni soci dell’azienda”. Così il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, commenta lo sciopero di lunedì scorso. “Il diritto di sciopero è inviolabile e sacrosanto – prosegue Bonaccorsi – ma è bene che i cittadini sappiano quanto grava sulle loro tasche la scelta dei sindacati di ricorrere a questo strumento. Ataf, come dovrebbero sapere bene anche i rappresentanti dei lavoratori che dicono di difenderla a spada tratta, è una società pubblica: quindi a pagare sono i cittadini, anche quando si decide di fare sciopero”.
STIPENDIO. “Quanto ai lavoratori, che scegliendo di scioperare si vedono ovviamente decurtare lo stipendio, è bene che sappiano che ben otto dei loro rappresentanti sindacali lunedì scorso erano in permesso sindacale: ciò significa che a loro la paga non è stata ridotta. Come si dice in questi casi, armiamoci e partite! E mentre lo sciopero è un diritto legittimo, i cui costi la comunità sostiene anche per garantire ai lavoratori la libertà di dire la loro, imbrattare le cose di tutti, come le paline e i segnali stradali, per poi rimettere il conto ai cittadini è semplicemente inaccettabile: chi lo ha fatto mostra di disprezzare la cosa pubblica esattamente come chi imbratta di scritte muri, monumenti e vagoni del tram”, conclude Bonaccorsi.
ADESIVI. A questo proposito, Ataf ha comunicato oggi a tutti i dipendenti che chi verrà nuovamente sorpreso ad attaccare adesivi su beni di proprietà aziendale verrà perseguito e denunciato, oltre ad essere passibile di provvedimenti disciplinari per il pregiudizio economico dolosamente arrecato all’azienda.
NUMERI E DATI. Lo sciopero contro la “privatizzazione” di Ataf è costato all’azienda circa 150mila euro, tra mancati ricavi per titoli di viaggio non venduti, chilometri di servizio non effettuati e che quindi non verranno pagati e spese per ripulire bus e infrastrutture di proprietà dell’azienda dagli adesivi “anti-Renzi”: è quanto spiega Ataf. I mancati ricavi da bigliettazione sono stati stimati in circa 61.000 euro, poiché nei giorni di sciopero le vendite precipitano al 10% su un totale medio giornaliero di 68mila euro. Il 23 maggio Ataf ha percorso 27.878 chilometri in meno che corrispondono a 67.994,00 euro di corrispettivi che l’azienda, spiega una nota, non incasserà a causa della mancata erogazione del servizio. Lo sciopero del 4 aprile era costato – per le medesime ragioni – 69.418,00 euro pari a 28.534 chilometri fatti in meno. Ai costi derivanti dalla sospensione delle prestazioni dei lavoratori che hanno scelto di scioperare, vanno aggiunti 19.450,00 euro che Ataf dovrà pagare extra alla ditta delle pulizie per rimnuovere gli adesivi “anti-Renzi” da bus, paline e pensiline. Per quanto riguarda i lavoratori, hanno subito una decurtazione media pro capite della retribuzione di 30,65 euro per lo sciopero del 23 maggio (pari ad un totale di 22.620,00 euro) e di 40,45 euro per lo sciopero del 4 aprile (totale 29.944,00 euro). Infine, il dato sulla malattia che da un ‘fisiologico’ 3,7% di sabato 21 maggio è passato al 5% di lunedì e al 5,1% di martedì.
Il gelato fa ‘bau’ o parla giapponese: le sorprese del Festival fiorentino/VIDEO
Dopo il gelato a “Km zero”, in arrivo al “Firenze Gelato Festival” altre golose novità pronte a deliziare anche i palati più esigenti, persino quelli degli amici a quattro zampe.
“SUSHI ICE” E “TEMAKI ICE”. Per i visitatori più curiosi e aperti ai gusti sperimentali, ci sono il “Sushi Ice” e il “Temaki Ice”, nati dall’unione della cultura culinaria giapponese con la tradizione artigianale dei nostri maestri gelatieri. L’apertura orientale del Festival nasce anche dalla volontà del Festival fiorentino di esprimere vicinanza al Giappone. In programma anche una raccolta fondi.
GELATO TRICOLORE. Decisamente destinato ai palati più “intraprendenti”, è poi il “Gelato Ytalia”, sofisticata creazione dello chef Davide Oldani nata in collaborazione con Sammontana per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. L’esclusivo gusto, presentato al Festival (in Piazza della Repubblica) in edizione limitata, celebra il tricolore e i sapori più caratteristici del nostro Paese in un modo tutto suo, mescolando il rosso del pomodoro, il verde del basilico e il bianco del parmigiano reggiano. Consigliato solo ai palati più… forti!
GELATO COCKTAIL. Un altro modo innovativo di gustare il dolce freddo è invece il “Gelato cocktail”, disponibile nei due villaggi artigianale e industriale e preparato da barman esperti. Per gli adulti ci sono creazioni alcoliche come “Biancone”, “David” o “Perseo”, mentre le analcoliche “Nemo”, “Puffo” o “Shrek” sono pensate per i visitatori più giovani.
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GELATO PER I CANI (E PER I PADRONI). Per viziare proprio tutti, animali inclusi, al Festival approda anche l’ “Ice Bau”, il primo gelato preparato per essere apprezzato anche dagli amici a quattro zampe. Il prodotto è infatti altamente digeribile, ipocalorico, ricco di fibre, privo di glutine, a basso contenuto di grassi e molto nutriente. Adatto dunque anche ai celiaci e ai salutisti “a due zampe”.
Le foto più curiose – Un gelato a ‘Km zero’ – Il gelato invade le piazze: tutto pronto per il Festival
Ladri a 17 anni: aggrediscono le commesse
Rubano profumi e vestiti da un negozio del centro. Inseguiti da tre commesse, non ci hanno pensato due volte e le hanno aggredite con calci e pugni. Protagonisti due minorenni, una ragazza brasiliana e un giovane di Fiesole, che sono finiti nei guai.
LA VICENDA. I due ladruncoli si erano impossessati di merce per un valore di 100 euro, fuggendo dal negozio. Poi si erano rifugiati nella hall di un albergo, dove sono stati raggiunti dalle tre commesse. Qui è avvenuta l’aggressione.
L’INTERVENTO DELLA POLIZIA. Il giovane e la ragazza sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di rapina impropria e trasferiti in un centro di prima accoglienza per minori. Una delle commesse ha riportato lievi ferite. Per lei i sanitari hanno stabilito cinque giorni di prognosi.
Jersey Shore: scazzottata per i tamarri. Mtv: ‘un incidente’
Come ogni tamarro che si rispetti sono arrivati alle mani. A fronteggiarsi due dei protagonisti del reality di Mtv “Jersey Shore”, in queste settimane a Firenze per la girare la nuova stagione.
LA SCAZZOTTATA. Protagonisti della disputa Mike ‘The Situation’ Sorrentino e Ronnie Ortiz-Magro. Ancora non è chiaro il motivo della disputa, anche se qualcuno insinua che al centro del litigio ci sia qualche parola di troppo.
LE ”PROVE”. Fatto sta che i due si sono cazzottati: Mike ne è uscito con dei segni evidenti al volto, mentre Ronnie si è ferito sulle nocche delle mani. La lite è avvenuta in casa, poi i due sono usciti, per fare ritorno nell’appartamento di via dei Vecchietti separatamente ore dopo.
LA PRECISAZIONE. Intanto Mtv precisa “Lunedì sera, Mike è dovuto ricorrere a cure mediche in seguito a un incidente avvenuto in casa. E’ stato medicato e ora si trova a casa con il resto del cast”.
GIORNATE FIORENTINE. Nei giorni scorsi i due hanno iniziato a lavorare, insieme ad altri “tamarri”, nella pizzeria O’ vesuvio di via dei Cimatori.
Ecco le foto del primo giorno in pizzeria / FOTO E VIDEO
I tamarri si scoprono innamorati di Firenze. Ma una rischia di finire in Arno
In barchetto lungo l’Arno, per beneficenza
Gustarsi Firenze da una prospettiva diversa, navigando su un barchetto lungo il fiume Arno, con tanto di merenda a base di porchetta e vino rosso. Sarà possibile il prossimo fine settimana.
L’EVENTO. Sabato 28 maggio l’associazione tumori Toscana (Att) organizza l’evento “In Barchetto sull’Arno”. Dalle ore 16.30 alle 20.30 sono previste gite sotto il Ponte Vecchio con merenda di porchetta, lampredotto e vino rosso. Il tutto accompagnato dalla voce e dall’arpa del duo Anna Granata e Susanna Bertuccioli che eseguiranno un repertorio musicale.
COSTO. La gita prevede un offerta minima di quindici euro. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione “I Renaioli” e la Uisp di Firenze, vuole raccogliere fondi per ampliare il servizio di cure domiciliari oncologiche gratuite ai malati della Toscana.
Per informazioni Att Firenze, telefono 055 24.66.666
Nuovi profughi accolti dalla Toscana
Sono arrivati ieri nel tardo pomeriggio a Firenze e smistati nelle varie strutture della regione. Si tratta di 50 profughi partiti della Libia alla volta dell’Italia, in cerca di fortuna. Altre quattrocento persone hanno trovato accoglienza in Toscana nelle ultime tre settimane.
I PROFUGHI. Giovani e giovanissimi, da 18 a 36 anni, tutti con una richiesta di asilo in mano e tutti uomini: originari come gli altri del Ghana, della Guinea, del Mali, del Bangladesh, ma anche, stavolta, dal Senegal, dalla Sierra Leone e dal Ciad. Sono arrivati in pullman, partiti da Manduria in un Puglia.
LE DESTINAZIONI. Da Firenze sono stati poi smistati in nove comuni e cinque province diverse. Il gruppo più numeroso – sedici, 14 cittadini del Bangladesh e due del Ciad – ha trovato rifugio a Montelupo Fiorentino, in un residence turistico a Camaioni, a due passi da Artimino e Carmignano.
PISTOIA. Cinque, tutti della Guinea, sono stati accompagnati a Monsummano Terme (Pistoia), in una struttura a Groppa Parlanti, utilizzata dal Comune per le situazioni di emergenza e per accogliere chi è senza casa o in gravi situazioni di disagio. A Quarrata, nella sezione della Croce Rossa, sono arrivati tre ragazzi poco più che ventenni del Senegal. Due quasi coetanei del Ghana hanno proseguito per il centro sociale di via del Poggio a Pistoia.
SIENA. In otto hanno trovato una sistemazione in una struttura della Misericordia a Chiusi Scalo. Arrivano da Ghana, Niger, Senegal e Sierra Leone. Altri tre senegalesi a Poggibonsi in un convento e poi ancora altri tre a Pontedera, sette ragazzi della Guinea in un rifugio a Cardoso di Gallicano e tre a Massarosa, originari della Guinea-Bissau, del Mali e di nuovo del Senegal.