giovedì, 24 Luglio 2025
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Le zone dove la sicurezza ”vacilla”. Ma le Cascine si preparano a rinascere

Le zone dove la sicurezza ”vacilla”

Sono numeri e spesso (un po’ come accade per la temperatura reale e quella percepita, quando fa caldissimo e dicono che è “solo” colpa dell’umidità) non rispecchiano del tutto la percezione e la sensibilità delle persone. I dati relativi al 2010 resi noti dalla Questura di Firenze (che Il Reporter aveva pubblicato sul numero di febbraio) dipingevano un quadro positivo della sicurezza in città e registravano una diminuzione del numero dei furti, delle rapine e delle truffe. Questi dati – li ricordiamo velocemente – parlavano infatti di una flessione del numero totale dei delitti, in tutta la provincia (-14,35 per cento) e nella città di Firenze (-11,83 per cento), mentre in 365 giorni le persone denunciate in stato di libertà erano state 3.895 e gli arrestati 1.397. Significative apparivano poi le diminuzioni di alcune tipologie di reato, quali le rapine, i furti, gli scippi e le truffe e frodi informatiche. In controtendenza i furti in abitazione, passati da 1.174 nel 2009 a 1.356 nel 2010 (+15,5 per cento), e gli omicidi volontari, passati dai 5 del 2009 ai 9 del 2010. Soddisfacenti invece i risultati sul fronte della lotta a traffico e spaccio di sostanze stupefacenti: per questa tipologia di reato erano state arrestate 251 persone e denunciate in stato di libertà 69.

PIAZZE. La sicurezza percepita, quindi, in base ai numeri dovrebbe essere aumentata, ma in realtà sono ancora numerose le “zone buie” della città dove i residenti continuano ad aver paura a uscire di sera, e la tranquillità resta spesso un miraggio. Molto spesso, infatti, non è solo il rischio-rapina a pesare sulla percezione dei fiorentini, ma sono anche il disturbo della quiete pubblica, i rumori, il traffico indisciplinato e pericoloso a causare insicurezza e malessere. Spesso, infine, le zone a più alta densità di vita notturna si confermano quelle giudicate più pericolose. La (poco ambita) palma dell’insicurezza resta in centro, nella zona di San Lorenzo, sia per la vicinanza alla stazione centrale di Santa Maria Novella – che fa da naturale ricettacolo per i traffici meno leciti – sia per l’abbondanza di locali che offrono tanto alcol a poco prezzo. Altre questione irrisolta è quella dell’Oltrarno, e in particolare quella di piazza Santo Spirito, zona storicamente frequentata da punkabbestia e teatro, negli scorsi mesi, anche di una violenta aggressione al presidente dei giovani industriali di Firenze. Anche Santa Croce non permette sonni tranquilli agli abitanti della zona, fra schiamazzi, spaccio e cattive compagnie che si incontrano sul sagrato della chiesa per poi spostarsi nelle più riservate stradine a lato. Infine, a voler elencare le zone dove la percezione di sicurezza la notte può vacillare, fuori dal centro è da segnalare piazza Dalmazia, dove – a due passi dal cinema – c’è un dormitorio a cielo aperto, negli spazi che la mattina sono occupati dal mercato.

Ma le Cascine si preparano a rinascere

Polemiche sui costi e sulla correttezza delle procedure di appalto a parte, il parco della Musica è in arrivo a Firenze, e con lui un nuovo corso per la città e, soprattutto, per la zona delle Cascine. Si tratta infatti di uno dei punti di Firenze più toccato dalle novità, prima con l’avvento della tramvia, che l’attraversa per collegare le due sponde dell’Arno, e ora con il nuovo centro musicale, che prenderà il posto del vecchio Teatro Comunale. Ma come reagisce il polmone verde della città a queste continue “rivoluzioni”? Che piani ha Palazzo Vecchio per un’area che è sempre stata a rischio sfruttamento e che da anni sembra vivere una crisi di identità profonda? Per i presidenti delle commissioni urbanistica e cultura del Comune, Elisabetta Meucci e Leonardo Bieber, il focus è sul nuovo teatro, che rappresenterà “un’opera pubblica di alto livello internazionale e una grande occasione per la crescita culturale della nostra città, oltre al modo per restituire alla cittadinanza una vastissima area che riconnette anche il centro storico con il parco delle Cascine.”

CENTO LUOGHI. Del resto, di interventi forti sulla zona delle Cascine si parla da tempo, e una delle ultime occasioni è stata l’iniziativa dei “cento luoghi”, voluta dal sindaco Renzi a fine settembre per aprire la discussione sui luoghi simbolo della città che l’amministrazione vuole restituire ai fiorentini entro fine mandato. E proprio le Cascine sono state il luogo prescelto dal primo cittadino per per ascoltare personalmente le proposte degli abitanti e formulare le proprie promesse, fra cui quella di farle diventare il più grande parco urbano d’Europa: un’area che, a lavori ultimati, dovrebbe coprire ben 300 ettari e comprendere l’Argingrosso, i lungarni del Pignoncino e dei Pioppi, la zona del Podere la Trave-Il Barco e il nuovo polo musicale con il nuovo teatro del Maggio. Il tutto per un totale di diversi milioni di euro, di cui però 13 milioni e 691mila sono già stati finanziati.

ALTRE PROSPETTIVE. Fra le altre prospettive per il parco ci sono una nuova passerella esclusivamente ciclopedonale, che sorgerà a metà strada tra l’Indiano e la passerella dell’Isolotto, collegando il parco delle Cascine con quello dell’Argingrosso, un nuovo centro dell’arte e dello spettacolo nei locali ex Fabbri ed ex Scuderie e spazi per nuovi servizi per il parco, o un locale legato alla tradizione culinaria, nell’ex discoteca Meccanò. Resta invece per il momento insoluta la “disputa” Renzi-Zeffirelli su dove finirà l’archivio storico della carriera del grande regista, diviso fra l’amore per la sua città e il richiamo della capitale. Ad ogni modo, i tempi per la presentazione del progetto sono stati fissati a inizio giugno: non resta dunque che pazientare qualche mese.

Il popolo delle pentole torna in piazza. Con tanto di ”striscioni umani”

Il popolo delle pentole torna in piazza per chiedere le dimissioni del premier. Niente bandiere di partito, ma mestoli, coperchi e “striscioni umani” in difesa della scuola pubblica.

CORTEO. La manifestazione, organizzata a livello nazionale da Libertà e Giustizia, Articolo 21 e Valigia Blu, è in programma per sabato prossimo a partire dalle 14. Sant’Ambrogio rimane il punto di ritrovo, da cui il corteo si dipanerà per le principali vie del centro fino a piazza Santa Croce, a suon di pentole e coperchi, condito da enormi scritte composte da “manifestanti-sandwich”.

5MILA IN PIAZZA. Circa 5mila i partecipanti attesi “in difesa della Costituzione”. “Temi portanti dell’evento – spiega Rossana Casu della Cigl – saranno la tutela della scuola pubblica, devastata da anni di tagli governativi, e l’invito a dimettersi per tutto il governo Berlusconi”.

CHI C’E’. A scendere in piazza insieme alla Cgil e al gruppo Cacerolazo ci saranno Arci, Rete a Sinistra e alcuni collettivi studenteschi, mentre hanno aderito anche alcuni partiti come Pd, Idv e Sel.

Fiorentina, match con gli Allievi per prepararsi al Chievo

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Per la Fiorentina continuano le tappe di avvicinamento alla partita di domenica contro il Chievo, che sarà diretta dall’arbitro De Marco. La gara è in programma a Verona domenica alle 15: in quell’occasione, i viola saranno chiamati a dar seguito alla bella prova di domanica scorsa, quando la squadra di Mihajlovic si era imposta con un bel 3-0 contro il Catania. Partita che, tra le altre cose, aveva visto il ritorno al gol di Adrian Mutu, autore di una doppietta.

LA PARTITELLA. E oggi, al Franchi, si è disputata una partita d’allenamento tra la Fiorentina e una selezione delle giovanili con Allievi e alcuni Primavera: la prima squadra si è imposta per 5-0, con reti di Donadel, Babacar, Gamberini, Gilardino e Santana.

Queste le formazioni:

Fiorentina: Boruc, Comotto, Mateo (Camporese),Natali, Pasqual, D’Agostino, Behrami, Donadel, Ljajic, Cerci, Babacar.
Fiorentina (Secondo Tempo): Neto, De Silvestri, Camporese, Gamberini, Gulan, Montolivo, Vargas, Marchionni, Santana, Mutu, Gilardino.

Allievi: Neto: Cola, Capecchi, Rosaia, Talpa, Tortora, Baccarin, De Bartolo, Seferovic, Venuti, Faralli.
Allievi Secondo Tempo: Avramov, Capecchi, Talpa, Pacioni, Tortora, Rosaia, De Bartolo, Bandinelli, Seferovic, Baccarin, Faralli (Pacini, Costanzo, Cappini, Sako, Szabo)

Gli artisti in erba si ‘sfidano’ alla Strozzina

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Pittura, disegno, scultura, video, installazione, fotografia: la mostra ‘Talenti Emergenti 2011. Giovane arte italiana’, alla Strozzina fino al primo maggio, propone uno sguardo sulle più attuali ricerche dell’arte italiana attraverso le opere di 16 artisti candidati all’omonimo premio creato per promuovere e sostenere la giovane arte italiana.

ARTE ‘A TUTTO TONDO’. Gli artisti coinvolti si confrontano con temi e approcci diversi che vanno dal rapporto con la storia alla sperimentazione sui materiali, dalla percezione acustica e visiva della realtà alla relazione con lo spazio urbano, fino alla riflessione sull’identità e il ruolo dell’artista nella società di oggi.

IL VINCITORE. Ma il vincitore di quest’anno è già stato selezionato. È Luigi Presicce. Una prestigiosa giuria lo ha scelto trovando le sue performance “appassionanti, enigmatiche, che lasciano un segno; con allusioni ai simboli dell’arte italiana e riferimenti ai rituali massonici e religiosi. L’impegno fisico delle performance insieme con la forza della presenza umana sono messi in primo piano;  ma si percepisce qualcosa in più… Scenari che sembrano appropriarsi dell’intimità e dello stile delle miniature e dei quadri devozionali di santi e martiri. La presenza dell’artista, misteriosa e imponente, rafforza l’elemento contemporaneo, conservando però reminescenze storiche”.
 

IL PREMIO. L’artista riceverà il finanziamento della Fondazione Palazzo Strozzi per una monografia dedicata al suo lavoro, pubblicata da Silvana editoriale.

Per tutte le informazioni collegatevi al sito www.strozzina.org

Buco Asl 1 di Massa, Rossi chiede 400 mln di danni ai direttori generali

Va avanti l’indagine sul buco di bilancio dell’Asl 1 di Massa, attualmente stimato attorno ai 270 milioni. E oggi il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato le diffide per chiedere i danni direttamente a chi doveva vigilare, circa 400 milioni in tutto.

DIRETTORI GENERALI. Le diffide sono state inviate all’ex direttore generale della Asl di Massa e Carrara Antonio Delvino, all’ex dg della stessa Asl (oggi direttore generale a Pistoia) Alessandro Scarafuggi, all’ex direttore amministrativo Ermanno Giannetti e ai componenti dei tre collegi sindacali che si sono succeduti dal 2005 al 2010. Circa 319 milioni di euro la cifra complessivamente richiesta a titolo di risarcimento danni. Altri 95 milioni erano già stati richiesti all’azienda Deloitte, l’agenzia che certificò il bilancio 2008 della Asl. “Voglio ricordare – dichiara Rossi – che io per primo ho denunciato il buco di bilancio alla Procura e che nel marzo dell’anno scorso interruppi la campagna elettorale per convocare tutti i direttori generali e chiedere loro i conti. La Asl di Massa e Carrara dichiarò allora un disavanzo tendenziale tra i 700 e i 900 mila euro, tale da non indurre preoccupazioni. Continuiamo a lavorare per fare piena chiarezza. Siamo decisi ad ancora fino in fondo”.

Mercato delle opportunità, borse tricolore in regalo

Quattromila borse per la spesa in tela verde, bianca e rossa per i clienti del Mercato delle opportunità. E’ l’iniziativa di Mercafir per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, presentata oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi e dal presidente Valdemaro Nutini. A partire da domani e nei giorni di apertura del Mercato delle opportunità (martedì e venerdì, dalle 12.30 alle 18, ingresso via dell’Olmatello) a tutti gli acquirenti verrà regalata la sporta con la scritta “1861-2011 150° anniversario Unità d’Italia” che campeggia su uno sfondo tricolore.

L’INIZIATIVA. “Si tratta di una bella iniziativa e dalla duplice valenza – ha sottolineato l’assessore Saccardi –. Da un lato Mercafir ha voluto rispondere all’appello delle istituzioni per celebrare degnamente questo importante anniversario e dall’altro si contribuisce alla riduzione dei sacchetti per la spesa, riutilizzando la borsa che verrà distribuita. Voglio quindi ringraziare Mercafir per questo e per la creazione del Mercato delle opportunità che ha aperto la struttura di Novoli non solo ai commercianti, ma anche alla cittadinanza con prodotti di qualità a prezzi convenienti”.

IL MERCATO. Nel corso della presentazione di questa iniziativa il presidente Nutini ha ricordato alcuni “numeri” che riguardano il Mercato delle opportunità dal momento della sua apertura (marzo 2006): 453 sono stati i giorni di mercato, 1.795.578 i colli venduti, 228.900 gli scontri emessi; dal novembre 2008 oltre all’ortofrutta è stato aperto anche il mercato del pesce con 225 giorni di apertura, 140.440 kg di venduto con 50.551 scontrini. “Un successo – ha detto il presidente di Mercafir – che ci riempie di soddisfazione perché, in tempi di crisi, crediamo possa fornire un aiuto concreto alle famiglie. E per migliorare ancora la fruibilità nei giorni di mercato abbiamo deciso di anticipare alle 12.30 l’orario di apertura e di predisporre dei bagni, compreso uno per portatori di handicap. Vorrei anche ricordare che il prezzo medio di una cassa di frutta o verdura che nel 2006 era di 3 euro e 46 centesimi, nel 2010 è sceso di 20 centesimi. Un piccolo, ma significativo segnale”.

A pesca di rifiuti, un continente di plastica nel Tirreno

L’isola in fondo al mare? È di plastica. Secondo uno studio effettuato da Arpa Toscana in collaborazione con Arpa Emilia Romagna, sui fondali del mar Tirreno c’è una quantità di rifiuti che supera quella presente nell’Oceano Atlantico.

LO STUDIO. Secondo la ricerca, presentata questa mattina in Senato, la plastica rappresenta il principale rifiuto rinvenuto nei mari, con punte del 90-95%.

PESCA DI RIFIUTI. Un dato per tutti: nell’arcipelago toscano in un’ora di pesca con reti a strascico sono stati “pescati” 4 chili di rifiuti, di cui il 73% costituito da sacchetti, bicchieri e altri residui di plastica.

500 TONNELLATE. Ammonta a 500 tonnellate, invece, la quantità complessiva di rifiuti di plastica che complessivamente galleggiano nel mar Mediterraneo. La concentrazione più alta si trova proprio nel nord del Tirreno: quello che dovrebbe essere il Santuario dei Cetacei è invaso da 892mila frammenti plastici, contro una media di 115mila.

OCEANI. Non avremo a che fare con il Plastic Vortex, insomma, ma le nostre acque rimangono decisamente malate. Rimane grave la situazione negli oceani: secondo l’Unep e l’Agenzia di protezione ambiente svedese, di 115 specie di mammiferi marini 49 sono a rischio intrappolamento o ingestione di rifiuti marini. I cetacei e i mammiferi marini vengono attratti da questi materiali, spesso di colore acceso. Dai monitoraggi è emerso che elefanti marini, delfini, capodogli, lamantini, 111 specie di uccelli marini su 312 hanno ingerito rifiuti di plastica. Circa 100.000 mammiferi marini, di cui 30.000 foche,un numero consistente di tartarughe, 700.000 – un milione di uccelli marini rimangono uccisi ogni anno dalla plastica, per soffocamento o intrappolamento

RIPULIRE I FONDALI. Per ripulire i fondali si sta pensando proprio di coinvolgere i pescatori. Il progetto transfrontaliero Gionha che coinvolge le regioni Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica, e di cui la nostra Arpat è capofila, ha tra le proprie finalità, quella di avviare un progetto pilota che a Livorno dovrebbe coinvolgere tutti i pescatori professionisti della marineria a strascico, gli unici operatori in grado di effettuare una concreta pulizia dei fondali marini.

Picasso, Mirò e Dalì. Giovani… e ribelli!

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Picasso, Mirò e Dalì, stili diversi ma una costante: la ribellione. L’arte, si sa, per chiamarsi tale deve avere prima di tutto qualcosa da dire. Ed avevano sicuramente tante cose da dire, forse da ‘urlare’, questi tre grandi artisti. Basti pensare a come hanno sconvolto le convenzioni artistiche dell’epoca e a come seppero tracciare il confine – sempre incerto, questo è sicuro – tra stile classico e moderno, senza però dimenticare mai che le grandi tradizioni vanno onorate e che serve sempre un fertile ‘vecchio’ per poter piantare un valido ‘nuovo’.

GIOVANI E RIBELLI. Più di sessanta opere della produzione giovanile di Picasso, Mirò e Dalì e oltre cento schizzi picassiani provenienti dai più importanti musei spagnoli saranno esposti dal 12 marzo al 17 luglio nelle splendide sale di Palazzo Strozzi con la mostra “Picasso, Mirò, Dalì. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità”. La rassegna, in un percorso a ritroso dal 1926 (anno della presunta visita di Dalì a Picasso a Parigi) a prima del 1900 (con l’arrivo del giovanissimo Picasso nella capitale francese), esplora i percorsi dei tre grandi pittori alla ricerca della propria strada in un cammino fatto di incontri e incroci tematici e formali.

DalLA RIBELLIONE, IL FILO COMUNE. L’arte giovanile di Picasso rifletteva spesso le sue forti convinzioni politiche. Nel 1901 fondò con un suo amico la rivista “Arte Joven” (Arte Giovane) con vignette firmate dallo stesso Picasso che rappresentavano la condizione dei poveri, con la quale solidarizzava. Anche Mirò intese l’arte come un aspetto della politica, come attesta la sua affermazione che “l’assassinio della pittura” deriva da un’avversione per l’arte borghese. Allo stesso tempo, Dalì, che era molto più giovane di Picasso e Mirò essendo nato nel 1904, fu espulso dall’Accademia poco prima degli esami finali, poiché sosteneva che nessuno all’interno della facoltà era abbastanza competente per poterlo esaminare.

Tre risposte diverse ad una stessa questione: cambiare. Cambiare l’arte perché poi lei, con la forza che storicamente le viene riconosciuta, tenti di cambiare la realtà.

FOTO IN QUESTA PAGINA:
A destra
: Pablo Picasso – La stiratrice [La Repasseuse] 1901, New York, The Metropolitan Museum of Art, Alfred Stieglitz Collection, 1949, 49.70.2 @2010. Image copyright The Metropolitan Museum of Art/Art Resource/Scala, Firenze.
A sinistra
: Salvador Dalí – Composizione con tre figure. Accademia neocubista (Il marinaio. Accademia neocubista) 1926, Museu de Montserrat, Donato da Josefina Cusí, R. N.201.390.

Per informazioni riguardo ad orario e prezzo del biglietto www.palazzostrozzi.org