giovedì, 22 Maggio 2025
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Orgogliosi di essere italiani. Ma (molto) divisi sul federalismo

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Un’opinione pubblica largamente favorevole all’Unità nazionale ed orgogliosa del proprio paese, ma divisa sul federalismo e sui suoi effetti sul paese e la sua economia.  E’ quanto rivela un’indagine realizzata dal Laboratorio Analisi Politiche e Sociali (LAPS) dell’Università degli Studi di Siena per conto della Regione Toscana e del Comune di Siena tra il 24 gennaio ed il 7 febbraio scorsi, su un campione di 803 individui, rappresentativo della popolazione italiana, stratificato per sesso, età, titolo di studio e area di residenza.

LA RICERCA. L’inchiesta rivela che l’89% degli italiani giudica l’unità d’Italia una cosa molto o abbastanza positiva, l’86% è molto o abbastanza orgoglioso di essere italiano e l’81% dichiara di provare una forte (54%) o moderata (27%) emozione quando sente suonare l’inno nazionale. A fronte di questo comune sentire nei confronti dell’unità nazionale e dei suoi simboli, l’opinione pubblica italiana appare sostanzialmente divisa sul federalismo e sui suoi possibili effetti. L’indagine mostra che mentre il 43% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza favorevole all’introduzione del federalismo, il 35% è contrario ed il 22% non ha un’opinione a riguardo.

GRANDE SOSTEGNO PER L’UNITÀ D’ITALIA. L’indagine rivela un grande entusiasmo per l’unità nazionale, per i suoi simboli e per la patria. L’89% degli intervistati ritiene che l’unità d’Italia sia stata una cosa molto o abbastanza positiva. L’81% dichiara di provare una forte (54%) o moderata (27%) emozione quando sente suonare l’inno nazionale in occasioni solenni. Un sentimento questo che accomuna tanto i cittadini di centro-sinistra quanto quelli di centro-destra.

DA GARIBALDI A DE GASPERI. Il 45% del campione indica in Garibaldi il personaggio storico che ha contribuito di più all’unità d’Italia, seguito da Cavour (25%), Mazzini (14%) e Vittorio Emanuele II (4%). Con il 29% delle preferenze De Gasperi risulta essere il politico ritenuto più importante della storia d’Italia. Cavour si colloca al secondo posto con il 25% delle preferenze, seguito da Mussolini (14%), Giolitti (10%) e Berlusconi (9%). 

CONOSCENZA DELLA STORIA. Solo la metà del campione intervistato (48%) ha in qualche modo sentito parlare del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Il resto non ne ha sentito parlare (48%) o non ricorda (4%). Il livello di conoscenza sulla storia del nostro paese non è elevato. Il 54% è in grado di indicare Torino come la prima capitale d’Italia ed il 30% Firenze come capitale, prima della presa di Roma nel 1870. Solo poco più di un terzo dei cittadini intervistati (35%) indica con precisione l’anno in cui è avvenuta l’unità d’Italia (1861). Tra quelli che non sanno indicare una data, anche se approssimativa, il 34% (pari a circa un decimo del campione) la colloca dopo il 1900.

RIFORMA FEDERALE. Il pubblico italiano è diviso sul tema del federalismo. Il 43% è molto o abbastanza favorevole all’introduzione del federalismo in Italia, il 35% è contrario ed il 22% non ha un’opinione a riguardo. Gli elettori di centro-destra sono molto più propensi ad approvare una simile iniziativa (61%), di quanto lo siano gli elettori di centro (49%) e centro-sinistra (36%).

FRATTURA NORD-SUD. Il 45% degli intervistati etichetta il Nord come “egoista” ed il 31% giudica il Sud come un “peso per lo sviluppo del paese,” ma solo il 15% degli intervistati sostiene che “Nord e Sud dovrebbero dividersi perché troppo diversi tra loro.” Su questi giudizi  incide sia l’orientamento politico che la provenienza geografica dell’intervistato. Il 38% di chi vive in una regione del Nord ed il 44% di chi si definisce di centro-destra ritiene il Nord egoista, contro il 56% di chi vive al Sud ed il 54% di coloro che sono di centro-sinistra. Dall’altro lato, il 39% dei cittadini residenti al Nord ed il 34% degli elettori di centro-destra considera il Sud come un peso per lo sviluppo del paese, contro il 22% dei residenti al Sud e dell’elettorato di centro-sinistra. Solo una minoranza di entrambi gli schieramenti auspica però una divisione del paese. Sono il 18% al Nord e il 15% al Sud, il 22% tra il centro-destra e il 6% tra il centro-sinistra.

SOLIDARIETÀ, MA A CERTE CONDIZIONI. Gli italiani, rivela questa indagine, avvertono la responsabilità delle regioni più ricche verso quelle più povere. il 62% degli intervistati è d’accordo che le regioni più ricche dovrebbero aiutare quelle più povere e solamente il 24% sostiene che quelle più povere debbano basarsi solo sulle loro forze. Tuttavia, se la solidarietà è declinata in termini Nord-Sud, solo il 38% (contro il 62% dell’alternativa ricche-povere) è convinto che le regioni del Nord abbiano il dovere di fornire un aiuto a quelle del Sud, mentre il 48% ritiene che quelle del Sud debbano fare affidamento soprattutto sulle loro forze (il doppio rispetto al 24% della alternativa ricche-povere). Sebbene gli elettori di centro-destra siano in genere meno propensi ad approvare qualsiasi forma di aiuto rispetto a quelli di centro e centro-sinistra, quando il tema della solidarietà è declinato in termini Nord-Sud, il consenso declina per tutti i gruppi (di 18 punti per il centro-sinistra, di 38 punti per il centro e di 25% per il centro-destra).

DESTRA, SINISTRA E RIFORMA FEDERALE. Il giudizio negativo o positivo sul federalismo nasce da valutazioni differenti circa gli effetti che potrebbe avere sul paese. Solo una minoranza dell’elettorato di centro-destra ritiene che il federalismo metterà a rischio l’unità nazionale (25%) o comporterà un aumento delle tasse a livello locale (40%), contro il 43% ed il 74% rispettivamente degli elettori di centro-sinistra. Se il 47% dell’elettorato di centro-destra ritiene che la riforma federalista renderà più efficiente il servizio sanitario nazionale ed il 66% che indurrà le regioni del Sud a migliorare la qualità dei loro servizi, tra quelli con orientamento di centro-sinistra le percentuali scendono rispettivamente al 36% e al 51%. Secondo la maggior parte degli elettori di centro-sinistra il federalismo avvantaggerà le regioni del Nord a scapito di quelle del Sud (51%) o penalizzerà quelle del Sud a scapito di quelle del Nord (60%). Solo il 31% degli elettori di centro-destra interpreta il federalismo come un vantaggio per le regioni settentrionali o una riforma con effetti penalizzanti per quelle meridionali (33%).

SETTENTRIONALI E MERIDIONALI. L’essere parte di una comunità nazionale è compatibile con le opinioni contrastanti sui diversi settori della popolazione. Tuttavia, gli stereotipi sono minoritari (anche se fortemente radicati). Il 26% del campione ritiene i “meridionali” poco inclini al lavoro, mentre il 13% dice la stessa cosa dei settentrionali (il 21% giudica i marocchini poco inclini al lavoro). Il 40% degli intervistati ritiene i meridionali non rispettosi della legge (il 33% offre la stessa valutazione dei marocchini e solo il 19% dice lo stesso dei settentrionali). Tuttavia, meridionali e settentrionali sono chiaramente parte di una stessa nazione. Una grande maggioranza ritiene che ci si possa fidare dei meridionali (74%) e dei settentrionali (64%), mentre solo il 33% dice lo stesso dei marocchini. L’82% ritiene i meridionali generosi e il 51% lo pensa dei settentrionali, ma solo il 27% lo afferma dei marocchini.

GIUSTIZIA. Nel momento in cui il campione intervistato è stato invitato ad effettuare una comparazione tra l’Italia ed altri paesi europei come Francia, Inghilterra e Germania rispetto ad aspetti sociali, politici, economici e culturali, l’immagine che ne esce rivela lati oscuri ed altri più luminosi. Ben il 75% degli intervistati afferma che l’Italia è più arretrata di altri paesi europei come Francia, Germania e Inghilterra per quanto riguarda la giustizia, senza sostanziali differenze di orientamento politico. La giustizia in Italia ha la fiducia del 50% degli italiani, ma con una radicale differenza tra sinistra e destra. Il 76% degli intervistati di centro-sinistra ha fiducia nella giustizia, ma solo il 35% di quelli di centro-destra fa altrettanto (e tra quelli di centro, la percentuale è al 55%).

I lavori delle linee 2 e 3? Non ancora

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Ancora nessuna notizia sui tempi in cui si apriranno i cantieri per le linee 2 e 3 della tramvia, che tanto spaventano i commercianti della zona di Novoli. Il problema? I contratti stipulati con le ditte che eseguiranno i lavori.

 LE PAROLE DI MATTEI. “Le ditte hanno contratti già in essere con l’amministrazione comunale che prevedono tempi molto più lunghi rispetto ai 1000 giorni – spiega l’assessore comunale alla mobilità Massimo Mattei (foto) – . Noi siamo convinti che non possiamo far reggere a Firenze 1800 giorni di cantieri. Firenze può sopportare i disagi della tramvia al massimo per 1000 giorni. Non si può replicare ciò che è successo con la costruzione della linea uno: un sistema economico entrato in crisi per la durata eccessiva dei lavori.

mattei2I LAVORI. Il cronogramma dei lavori c’è già, manca invece l’assicurazione da parte delle imprese di poter concludere i cantieri nei fatidici 1000 giorni. “Si parte solo quando avremo la certezza della conclusione degli intreventi in 1000 giorni – afferma Mattei -. E’ un traguardo possibile. Marsiglia in tre anni ha costruito due linee della tramvia, come anche Nizza. Quando avremo trovato l’accordo inizieremo i lavori”.

VIDEOREPORTAGE – Tramvia, commercianti sul piede di guerra

Una tramvia da record. E domenica si festeggia

Una tramvia da record. E domenica si festeggia

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La tramvia sfonda il muro del milione di passeggeri. A dicembre 2010 il numero di cittadini che si è affidato al mezzo ferrato è arrivato a quota 1 milione e 179mila. Ad aprile erano circa la metà, 668mila.

I DATI. I numeri arrivano alla vigilia dei festeggiamenti per il primo anno di funzionamento della linea uno, la cui prima corsa è partita il 14 febbraio 2010. Domenica, intanto, amministratori locali e semplici cittadini spegneranno questa prima candelina con un viaggio celebrativo. Sui tempi di apertura dei cantieri, per le altre due linee, tutto tace.

PUNTUALITA’. In un anno di funzionamento, la tramvia ha svolto 135mila corse, con una puntualità che è stata rispettata nel 98% dei casi. Gli incidenti sono stati tre, con un tasso di corse non effettuate inferiore all’1 per cento (0,71%). I dati sono stati resi noti durante una conferenza stampa, dal presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi e dall’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Massimo Mattei.

Tramvia_18040MILA PASSEGGERI AL GIORNO. Sempre più persone utilizzano la tramvia: in media sono 40mila i cittadini che salgono quotidianamente sulla T1, durante i giorni feriali, 28mila in quelli festivi. Un servizio che, secondo le stime della Regione, ha diminuito il traffico togliendo circa 2800 veicoli al giorno dalla direttrice Scandicci – Firenze.

I FESTEGGIAMENTI. Domenica i fiorentini festeggeranno la tramvia. Alle 11 è prevista la partenza di una delegazione istituzionale dal capolinea di piazza Stazione, mentre in piazza Batoni e a Scandicci ad aspettare il tram ci saranno bande, cori e bottiglie di spumante.

I lavori delle linee 2 e 3? Non ancoraIn un mese 1.800 multe

VIDEOREPORTAGE – Tramvia, commercianti sul piede di guerra

Cosa m’invento per San Valentino? GUARDA IL VIDEO

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La festa degli innamorati è in arrivo. E se non avete ancora deciso come trascorrere la serata con la vostra anima gemella, eccovi qualche consiglio…

Se siete amanti della storia e desiderereste tornare ai tempi dell’amor cortese, tra dame e cavalieri, non potrete mancare alla cena medievale organizzata nell’antico Spedale del Bigallo, che comprende cena a lume di candela, rievocazioni medievali con giullari e menestrelli e un bagno profumato nel tipico tino di legno. Il costo complessivo è di 55 euro, al quale si devono aggiungere 20 euro nel caso desideriate noleggiare un costume dell’epoca.

 

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Al tiepidarium del Roster, presso il Giardino dell’orticoltura, cena afrodisiaca e spettacolo musicale per chi vuole un San Valentino “piccante” ma non troppo. La serata partirà con aperitivo afrodisiaco e degustazione dell’antica ricetta de “L’Acqua di Venere”, per poi continuare con lo spettacolo “Il giardino delle delizie”, con flauto, arpe celtiche e letture di racconti e poesie erotiche delle tradizioni orientali.

E se prima di cena volete massaggiare via lo stress del lunedì, godetevi una seduta di coppia presso un centro benessere. Il centro Soul Space offre un rituale Hamam per due, comprensivo di peeling detossinante, profonda esfoliazione con il lavaggio completo del corpo nell’hamam con “kese”, il tradizionale guanto ruvido setificato, e massaggio rigenerante con olii essenziali per ridonare alla pelle elasticità e morbidezza. Avrete inoltre a disposizione piscina, zona relax e tisane (informazioni sul prezzo e su ulteriori offerte su www.soulspace.it).

Ma se proprio volete stupire la vostra dolce metà con qualcosa di veramente di lusso, noleggiate una limousine completa di tutti i comfort: bar illuminato, calici in cristallo per champagne, collegamento internet, televisore, DVD, CD player, sedili riscaldati, tettuccio apribile e citofono per comunicare con l’autista.

Per chi invece desiderasse trascorrere un San Valentino all’insegna della cultura, la biblioteca delle Oblate offre una selezione bibliografica di romanzi sul primo amore da prendere in prestito, la distribuzione di poesie romantiche ad ogni coppia e la possibilità di lasciare attaccata, attorno al chiostro come “pensieri al vento…” la propria dichiarazione d’amore. Inoltre, non dimenticate che il 12 e 13 febbraio presso tutti i musei, monumenti e i siti archeologici statali, se vi presenterete con la vostra metà pagherete un solo biglietto!

Parcheggio di Certosa, ”non sarà realizzato come era previsto”

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Parcheggio scambiatore di Certosa, incontro tra Autostrade e il sindaco di Impruneta.

L’INCONTRO. Si è svolto infatti questa mattina l’incontro tra il sindaco di Impruneta, Ida Beneforti Gigli, e il condirettore generale sviluppo rete Gennarino Tozzi, sulla questione del parcheggio di scambio di Certosa. Nel corso della riunione – annuncia Autostrade in una nota – è stato confermato che il parcheggio non verrà realizzato nella forma in cui era stato ipotizzato, anche se è stata ribadita la volontà di individuare una soluzione condivisa con il territorio.

CECCARELLI. Sulla questione, nei giorni scorsi il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli e il sindaco di Impruneta Ida Beneforti si erano mobilitati contro la decisione di abbandonare a se stessa la realizzazione dei posti auto.

10 ANNI DI ACCORDI. “Società Autostrade non può abbandonare il parcheggio di Certosa, ma deve continuare nella realizzazione di quest’opera secondo quanto contenuto negli accordi stipulati nel 1999 fra Autostrade, Regione, Provincia e Comuni interessati”: era stata questa la presa di posizione del presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli. “Si tratta – aveva aggiunto Ceccarelli – di un’opera di pubblica utilità come snodo importante fra trasporto pubblico e privato, che in parte andrà anche ripensata, ma che è necessario completare”.

Treni, nel weekend ritardi e cancellazioni per lavori

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Lavori e modifiche alla circolazione dei treni nel fine settimana.

LAVORI, CANCELLAZIONI E TEMPI PIU’ LUNGHI. Nel prossimo weekend, infatti, Rfi realizzerà “alcuni importanti attività per il potenziamento infrastrutturale nel nodo di Firenze”, spiega una nota. Gli interventi comporteranno, per i treni a lunga percorrenza, allungamenti dei tempi di viaggio fino a 30 minuti. Per quanto riguarda il traffico regionale, alcuni treni in servizio sulle linee Firenze – Prato – Viareggio e Montevarchi – Prato saranno cancellati, limitati o allungheranno i tempi di viaggio fino a 15 minuti. Quattro treni della linea Firenze – Prato – Bologna, invece, allungheranno i tempi di viaggio fino a 50 minuti.

L’INTERVENTO. L’esecuzione dei lavori – continua la nota di Rfi – è propedeutica alla  separazione dei flussi di traffico merci e passeggeri fra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi. Entro la fine del 2011, infatti, i treni della linea convenzionale Firenze – Prato e i Frecciarossa utilizzeranno, fra le due stazioni, binari separati da quelli percorsi dai treni merci diretti nella cosiddetta linea di Cintura. La nuova opera consentirà, inoltre, una volta completato il passante AV del nodo di Firenze, la separazione definitiva, anche in quell’ultima tratta, fra il traffico passeggeri regionale e quello alta velocità.

Firenze si tinge di blu e apre le porte all’Europa

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Firenze come capitale intellettuale d’Europa. Succederà a maggio grazie alla prima edizione del Festival d’Europa. Ideatore e promotore della manifestazione in programma dal 6 al 10 maggio è Marco Del Panta, segretario generale dell’Istituto Universitario Europeo, del quale molti ignorano l’esistenza ma che, stanziato sulle colline fiorentine e finanziato da 20 Stati membri dell’Unione Europea e dall’Ue stessa, lavora per costruire l’Europa di domani effettuando cosi di dottorato di ricerca con vocazione europea.

FIRENZE CAPITALE EUROPEA. Superare il binomio città-cultura e accettare una nuova sfida, quella europea. Questo l’obiettivo che Firenze si pone, coinvolgendo in prima linea le maggiori istituzioni locali, quali: Regione, Provincia, Comune, Direzione Scolastica regionale, Università di Firenze e Camera di Commercio. Non solo grandi nomi e istituzioni però, fondamentale è il contributo delle numerose associazioni culturali che parteciperanno al Festival con varie iniziative.

PERCHE’ UN FESTIVAL SULL’EUROPA? Perché l’Unione cessi di essere solo un appuntamento elettorale e si smetta di guardare all’Europa solo in un’ottica di confronto finanziario. Perché in quanto cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea siamo di fatto anche cittadini europei. E perché in un momento di crisi quale quello attuale dobbiamo a maggior ragione celebrare quello spirito di “lavoro comune” su cui l’Unione si fonda. Questo è l’obiettivo del Festival: un passo in più di ognuno verso quella coscienza propria del “cittadino del mondo”.

GLI APPUNTAMENTI. Molti gli eventi che animeranno la città nel periodo della manifestazione. Tra quelli di maggior richiamo: la Notte blu, una variante della Notte Bianca dedicata all’Europa, in programma nella notte tra il 7 e l’8 maggio, il Premio Galileo 2000 in programma la sera del 9 maggio presso il Teatro della Pergola e lo Spettacolo “Voci e suoni d’Europa”, previsto per la notte del 6 maggio sotto la Loggia dei Lanzi per celebrare le identità culturali del nostro continente.

FACCIAMO IL PUNTO SULL’UNIONE. Ma il momento centrale del calendario del Festival d’Europa sarà la Conferenza “The State of the Union”, convegno a livello internazionale a cui parteciperanno i grandi dell’UE, numerose autorità politiche ed esperti di politica internazionale. Obiettivo della conferenza è esaminare l’attualità comunitaria dell’Europa e le principali politiche dell’Unione. L’appuntamento è per il 9 e 10 maggio in Palazzo Vecchio.

Tutte le informazioni sulla manifestazione sul sito www.festivaldeuropa.eu

Corteo non autorizzato, 19 denunce

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Sono 19 le persone finite sul registro degli indagati dopo essere state individuate dalla Digos quali partecipanti alla manifestazione non autorizzata di sabato scorso, organizzata in segno di protesta contro il corteo commemorativo dei martiri delle Foibe.

IL CORTEO. Gli organizzatori dell’evento non avevano dato alcun valido preavviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza del capoluogo toscano – spiega una nota della Questura – durante lo svolgimento della manifestazione – che ha interessato le principali vie del centro storico, da San Marco a Santa Maria Novella fino a viale Strozzi – il gruppo di testa del corteo, all’altezza di via Ridolfi, con volto coperto e bastoni alla mano, ha più volte cercato di sopravanzare i contingenti delle Forze dell’Ordine per poter così venire a contatto con i manifestanti del corteo autorizzato.

TENSIONE. Senza arrivare al contatto, uno schieramento di poliziotti ha di fatto impedito che si verificassero disordini, bloccando in via Cavour l’accesso ai viali dove contemporaneamente stava sfilando il corteo autorizzato. Agli indagati, tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono stati contestati i reati di manifestazione non autorizzata, travisamento in luogo pubblico, possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere ed interruzione di pubblico servizio, in riferimento ai disagi creati al trasporto urbano.

Blitz anti-prostituzione a Novoli

Volanti in azione a Novoli per contrastare il fenomeno della prostituzione.

IL BLITZ. Ieri sera c’è stato un “blitz” delle volanti nella zona di Novoli: gli agenti guidati dal commissario capo Marco Colurci hanno passato al setaccio le vie del quartiere, interessato nelle fasce orarie serali dal fenomeno della prostituzione. E sono state 8 le prostitute, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, rintracciate in strada e poi accompagnate in Questura per essere sottoposte a fermo per identificazione.

IL BILANCIO. Tra le lucciole identificate, due sudamericane sono state denunciate per i reati inerenti l’immigrazione clandestina e, nei loro confronti, sono state avviate le procedure di espulsione dal territorio nazionale. Una di queste, in particolare, è risultata avere una carta di identità italiana, dal cui confronto dei dati con quelli emersi dalle impronte della donna già presenti nell’archivio internazionale di polizia, è risultata riportare generalità diverse da quelle realmente sue.

FALSA IDENTITA’. In effetti la ragazza (di 26 anni) aveva completamente assunto un’altra identità, confessando poi agli agenti di essersi procurata cinque anni fa un passaporto uruguayano falso per la somma di 500 euro. Con quest’ultimo documento, una volta presa la residenza nel nostro paese, la donna aveva poi ottenuto una regolare Carta di Identità Italiana. La vicenda è stata tuttavia smascherata dalla polizia e la sudamericana è finita sul registro delle persone indagate oltre che per la sua clandestinità, anche per i reati di uso di atto falso, sostituzione di persona e ricettazione.

Ciclisti investiti sull’Aurelia: un morto

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Incidente mortale, questa mattina, sull’Aurelia: un’auto ha investito un gruppo di ciclisti extracomunitari che stavano andando a lavoro.

L’EPISODIO. L’incidente è avvenuto a San Pietro in Palazzi, frazione di Cecina, in provincia di Livorno. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, poco prima delle 7 alcuni ciclisti extracomunitari, che si stavano recando a lavoro percorrendo l’Aurelia da Rosignano Solvay a Cecina, sono stati investiti da un’auto.

UNA VITTIMA. Al volante della vettura si trovava un giovane di 25 anni, che è risultato negativo al test alcolemico. Secondo quanto emerso, l’auto avrebbe urtato da dietro il gruppetto di ciclisti. Per uno di loro non c’è stato niente da fare, ed è morto sul colpo. Un altro è rimasto ferito.