sabato, 23 Agosto 2025
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Di corsa fino a Faenza: torna la 100 km del Passatore

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Torna la “100 km del Passatore”: oltre 1.300 podisti al via. Saranno infatti 1383 i podisti che parteciperanno domani alla trentottesima edizione della 100 km del Passatore, da Firenze a Faenza.

In gara atleti provenienti da Albania, Brasile, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Israele, Messico, Norvegia, Romania, Russia, Senegal, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica e, naturalmente Italia. Per la prima volta a dare il via alla corsa da via Calzaioli (ore 15) saranno i sindaci di Firenze Matteo Renzi e di Faenza Giovanni Malpezzi. Assieme a loro il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella, la collega romagnola Maria Grazia Campodoni e il Trio Medusa, a Firenze per partecipare alla “DeeJee Ten” di domenica 30 maggio.

Fra i favoriti Giorgio Calcaterra (vincitore delle ultime quattro edizioni), Marco D’Innocenti (2° nel 2006, 2007 e 2009), Marco Boffo (4° nel 2007 e 2° nel 2008) e il siberiano Vsevolod Khudyakov (4° nel 2008 e 3° nel 2009). In campo femminile, defezione dell’ultim’ora di una delle favorite, Paola Sanna (1^ nel 2005 e 2007, 2^ nel 2006, 2008 e 2009), che fa salire le quotazioni di Lorena Di Vito, Noemy Gizzi e della norvegese Margrethe Logavlen.

Faceva rifornimento dal pullman della ditta, arrestato

Al momento dell’arresto l’uomo aveva già prelevato già 40 litri di gasolio dal serbatoio del veicolo. I militari sono intervenuti in seguito a una denuncia da parte della ditta stessa, a cui erano sorti alcuni dubbi in sede di chiusura del bilancio dello scorso anno.

Poste al Poggetto, i cittadini in rivolta contro la chiusura

cittadini del quartiere, infatti, sono adesso costretti a fare molta più strada per raggiungere gli sportelli di via Gemignani. Che vengano da Castello, dal Sodo o da Careggi.

Una situazione che ha provocato irritazione e risentimento nei residenti (oltre 105mila quelli del Q5, tra cui molti anziani), tanto che le segnalazioni hanno letteralmente sommerso la scrivania di Gianassi. E lo hanno portato a inviare una missiva direttamente alla Direzione delle Poste per chiedere la riattivazione del servizio.

Buche, oltre un milione di euro per le strade

“Va avanti l’opera di risanamento di vie e piazze cittadine avviata dall’amministrazione – commenta l’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei –. Questi ulteriori progetti rappresentano infatti un tassello importante di questa operazione che vuole dare una risposta anche alle segnalazioni che ci arrivano dai cittadini”.

QUARTIERE 2. Asfalto nuovo in arrivo in viale Fanti, via Bronzetti e via Cialdini. Per quanto riguarda viale Fanti, il tratto interessato è quello compreso tra viale Cialdini e viale Paoli. Previsto il rifacimento della pavimentazione stradale anche in viale Cialdini e via Bronzetti (da piazza Fardella e via Fibonacci). Per questo progetto sono stati stanziati 500mila euro.

QUARTIERE 4. Due gli interventi previsti, in Lungarno Santa Rosa (per un investimento di 150mila euro) e e nella zona di San Bartolo a Cintoia. Qui si prevede uno stanziamento di 100mila euro per il rifacimento della carreggiata e dei marciapiedi in via di San Bartolo a Cintoia e via di Mantignano (tratto da via Ponticino e viuzzo di Musciana). Previsto inoltre il ripristino del marciapiede e del margine carreggiata in via del Chiuso all’intersezione con via di Mantignano e le asfaltature di ulteriori strade del Quartiere 4: ovvero via Massa (nel tratto via Fedi-via dei Bassi) e via Ciseri.

QUARTIERE 5. I lavori di risanamento riguarderanno via Dino del Garbo e via dello Statuto (compreso il tratto di carreggiata sul ponte del torrente Mugnone). Per questo intervento sono stati stanziati 400mila euro.

Alla Fortezza è tempo di Terra Futura

Conoscere, imparare, fare, scegliere, acquistare e divertirsi. Sono queste alcune delle tante opportunità che fanno di Terra Futura uno degli appuntamenti più amati dal pubblico. Lo scorso anno sono stati ben 87.000 i visitatori giunti alla Fortezza da Basso nelle tre giornate della mostra convegno internazionale. Ad accompagnare la visita sarà la Mappa di Terra Futura 2010, utilissimo vademecum fornito all’ingresso e negli InfoPoint, per orientarsi nell’ampia proposta della rassegna.

Quanti desiderano approfondire le tematiche e conoscere tutte le novità relative alle buone pratiche possono contare sugli Sportelli Informativi promossi dagli espositori. Chi invece desidera toccare con mano e sperimentare in prima persona prassi e progetti può contare su laboratori, mostre e animazioni che coinvolgono il pubblico di tutte le età. Protagonista a Terra Futura è inoltre il calendario culturale di altissimo livello (consultabile anche on-line), che il pubblico può personalizzare in base alle proprie esigenze.

Per rendere maggiormente fruibile il ricco cartellone, convegni e workshop sono suddivisi in aree tematiche. Libri e autori si possono incontrare negli appuntamenti Presentazione Libri e Incontri sulla Comunicazione. Prodotti innovativi, servizi, tantissimo artigianato, equo commercio e mille altre le proposte in vetrina per acquistare in rassegna le migliori produzioni provenienti da ogni angolo del mondo. Infine non vanno dimenticate le mille proposte per divertirsi: concerti, spettacoli, cinema e iniziative per grandi e piccini.

Evade l’Iva per 112 milioni: denunciato imprenditore

Avrebbe evaso Iva per ben 112 milioni: un imprenditore fiorentino è stato denunciato dalle Fiamme Gialle. L’uomo, secondo gli inquirenti, avrebbe fittiziamente trasferito la propria residenza in Spagna, e svolto un’attività commerciale utilizzando una società iberica  in violazione della normativa italiana.

Sempre secondo gli inquirenti, la società – tra il 2003 e il 2007 – avrebbe fatto parte di una complessa rete di imprese dedite alle “frodi carosello” in tutta Europa: così facendo, avrebbe omesso di dichiarare al fisco italiano ricavi per 536 milioni di euro, corrispondenti a un’Iva evasa di 112 milioni.

Secondo quanto appurato dalle indagini, la società sarebbe stata solo formalmente spagnola, ma di fatto italiana, e gestita ed amministrata dall’imprenditore che, nonostante fosse emigrato in Spagna, sarebbe sempre stato domiciliato a Firenze.

Il gelato fa storia a Firenze: inventato un nuovo gusto

“Un brivido a fior di labbra da cui scaturisce il lento distinguersi di antichi sapori e reinventati aromi”. E’ il “Festina lente” il nuovo gusto preparato da quattro gelatieri d’eccezione di Confcommercio Firenze – Badiani di Paolo Pomposi, Caminia di Alberto Mannucci, De’ Medici di Monica Lazzerini, e Vivoli di Silvana Vivoli – che per il “Firenze Gelato Festival”, al via da oggi nelle piazze storiche della città, hanno deciso di unire forze e competenze per arricchire il panorama del gusto con una nuova proposta destinata a entrare nella storia del gelato: una crema di agrumi e zenzero “in grado di far assaporare sensazioni finora mai provate”.

Non a caso il gusto è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio: Festina lente (affrettati piano) è infatti un motto attribuito all’imperatore Augusto dallo scrittore latino Svetonio; il motto venne associato al simbolo della tartaruga con vela da Cosimo I de’ Medici, che ne fece l’emblema della sua flotta come monito di ponderazione delle imprese, perché avessero successo.

Il motto si sposa perfettamente con l’azione intrapresa dalle quattro gelaterie fiorentine che, in perfetta sintonia, cosa rara per Firenze, hanno messo in rete conoscenze e saperi per ottenere un risultato davvero unico. L’arte gelatiera impone, infatti, di lavorare ponderando bene quali sono gli ingredienti da utilizzare, le dosi giuste da equilibrare per un risultato che sia di piena soddisfazione, a lungo nel tempo. Dopo quarant’anni nasce finalmente un nuovo gusto che si sposa con una tradizione antica fiorentina,  legata all’utilizzo di spezie  ed agrumi in cucina, pur dimostrando di avere un sapore completamente attuale.

Auschwitz e Birkenau, la visita degli studenti

Gli occhi commossi dei giovani fiorentini si abbassano increduli davanti a una realtà storica difficile da accettare, emozionati depongono una corona di fiori ai piedi del Muro della morte in onore delle migliaia di persone che in quel luogo hanno perso la vita. Siamo in Polonia, nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz, e gli studenti delle scuole fiorentine sono in visita insieme ai loro professori e ai rappresentanti della Provincia di Firenze, che come ogni anno li ha accompagnati nel Volo della Memoria, un viaggio per non dimenticare.

Circa trentacinque ragazzi di diversi istituti scolastici della provincia fiorentina sono partiti martedì 25 maggio da Peretola, insieme all’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede, per raggiungere i lager nazisti di Auschwitz e Birkenau. Mercoledì è stata la giornata più toccante, dove i ragazzi hanno potuto ascoltare le testimonianze e vedere le prove delle atrocità commesse nei campi polacchi. La mattina è stata dedicata alla visita di Auschwitz, in un lungo ed emozionante percorso attraverso gli edifici che settant’anni fa sono stati la tragica dimora di circa un milione e trecentomila deportati, la maggior parte ebrei, di cui un milione e centomila non hanno mai fatto ritorno a casa.

Forni crematori, camere a gas, stanze per esperimenti o di tortura, celle, latrine, lavatoi. Tutti luoghi che non possono lasciare indifferenti, impressionanti nel descrivere senza parole la condizione di assoluto degrado fisico e psicologico al quale i prigionieri erano costretti. Molte le foto e i documenti esposti in sale espositive alle quali i giovani sono stati introdotti con l’aiuto di guide esperte. Tantissimi i resti di oggetti di proprietà dei deportati: montagne di scarpe, occhiali, tazze di latta e perfino capelli. Proprio perché, purtroppo, la rimozione di ogni forma di accessorio, come di peluria, faceva parte della spersonalizzazione degli esseri umani, che appena entrati nel campo diventavano numeri, perdendo il loro nome e la loro identità.

Nel pomeriggio il gruppo fiorentino ha continuato il suo pellegrinaggio nel vicino campo di sterminio di Birkenau, chiamato anche Auschwitz Lager II, trenta volte più grande del primo e costruito al solo scopo di eliminare quanti più prigionieri possibili. Una vera e propria “fabbrica della morte” dove le condizioni di vita dei detenuti erano indescrivibili, al limite della sopravvivenza, e la camera a gas di minima capienza poteva contenere settecento persone ed ucciderle in soli venti minuti.

Anche in questo luogo non esistono tombe su cui piangere, poiché i nazisti hanno cercato di eliminare ogni prova, disperdendo le cenere dei corpi polverizzati dai forni crematori, con l’obiettivo di compiere lo “sterminio totale” e non lasciare alcuna memoria delle vittime uccise. Non è così però, la memoria pulsa con forza nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna e l’onore di visitare questi spazi. Anche a Birkenau la Provincia di Firenze ha deposto una corona commemorativa e si è raccolta, insieme con tutti i ragazzi, in un momento celebrativo dal fondamentale valore simbolico.  Alla fine della lunga giornata di mercoledì, tutta la comitiva si è riunita per un dibattito di confronto e scambio di opinioni. Gli interventi degli studenti sono stati appassionati, frutto sia di una riflessione storica che di una reazione emotiva del tutto personale e per questo inestimabile.

“Sono molto felice del coinvolgimento dei ragazzi – ha commentato poi l’Assessore Di Fede – con le loro osservazioni hanno dimostrato di aver affrontato questa esperienza nel profondo del suo valore. Viaggi come questo servono infatti a forgiare le coscienze dei giovani, dotarli di un bagaglio che nella vita li farà crescere con maggiore consapevolezza”. “La cosa fondamentale che questi luoghi ci ricordano – ha concluso l’Assessore provinciale – è l’assoluta importanza di coltivare e mantenere una mente critica, capace di decidere, giudicare e scegliere da sola. Lontani da un’omologazione intellettuale che rappresenta il primo passo verso l’accettazione di un sistema totalitaristico, per far sì che cose come quelle viste qui in Polonia non accadano più”.

La visita è proseguita poi giovedì 27 maggio nella città di Cracovia, sede di numerose università, centro culturale e artistico dell’intera nazione, famosa per il suo piccolo e curato centro storico e per le sue molte chiese di spiccato valore artistico. Il gruppo è poi ripartito per Firenze nel pomeriggio dello stesso giorno, con il cuore colmo di ricordi indimenticabili.

Cosa fare dopo la maturità? Le facoltà si presentano

Venerdì 4 giugno, ad Agraria, si svolgerà “Facoltà aperta”. Alle 9, nell’aula magna del plesso didattico delle Cascine, il preside Giuseppe Surico presenterà l’offerta formativa della Facoltà (piazzale delle Cascine, 18). Successivamente, a partire dalle 10, si svolgeranno in contemporanea sette laboratori dedicati ad altrettanti settori di attività delle professioni agrarie.

La facoltà di Giurisprudenza, lunedì 19 luglio, organizza alle 16 un incontro di orientamento presso il Polo delle Scienze Sociali (Aula 0.03 – Edificio D4 -via delle Pandette, 35). L’iniziativa è promossa dal Centro Orientamento studenti della facoltà.

Borgo si tuffa nel 1300

Un tuffo nel passato, dritti diritti nelle atmosfere trecentesche. Borgo San Lorenzo mette indietro le lancette dell’orologio di 700 anni e torna al 1300, con la rievocazione storica che il Gruppo Rinascimentale “Capriccio Armonico” ed Events-Angels mettono in scena, col patrocinio del Comune, il 2 giugno, a partire dalle 10,45.

Il Mugello annovera illustri e importanti famiglie gentilizie che hanno lasciato il segno nella storia. Famiglie come i Medici oppure i Bandini, o ancora, Da Rabatta e Della Casa, Pitti Gaddi e Fiorini. E quel Mugello tanto cantato e dipinto da illustri scrittori, poeti e pittori, rivivrà il 2 giugno a Borgo in un’ambientazione che riporterà il centro storico ai fasti di quel tempo, dal ‘300 al ‘500, con figuranti, musicanti e personaggi in costumi d’epoca che impersonificheranno le grandi famiglie con le loro Arti.

E’ previsto un corteo storico lungo vie e piazze borghigiane, con tre declamazioni: la prima esalta la famiglia Morelli con uno scritto sulle bellezze borghigiane, la seconda esalta con parole dello stesso Lorenzo il Magnifico le bellezze del paesaggio mugellano mentre la terza propone brani del “Galateo” di monsignor Giovanni della Casa. Si partirà da piazza del Popolo per proseguire lungo corso Matteotti e la loggetta trecentesca con la declamazione sulla famiglia Morelli (‘300), poi si continuerà verso piazza Romagnoli, via Pasquino Corso e il vicolo Ghibellino, via Mazzini e Porta Fiorentina con la declamazione relativa a Lorenzo De’ Medici (‘400), e dopo piazza Cavour con musiche e danze rinascimentali, si ritornerà in corso Matteotti e infine in piazza del Popolo con la declamazione della famiglia Della Casa (‘500).

Gli organizzatori invitano i cittadini che abitano nell’area interessata dalla manifestazione a esporre a balconi e finestre teli o coperte sulla tonalità del rosso o del giallo oro (preferibilmente a colore unito) per contribuire all’allestimento scenografico, così da rendere ancora più suggestivo il contorno architettonico del centro borghigiano.

PROVVEDIMENTI DI CIRCOLAZIONE. Per consentire lo svolgimento della manifestazione dalle 9 alle 13 sarà in vigore un divieto di sosta e transito con rimozione forzata in piazza del Popolo, corso Matteotti a partire dall’intersezione con via Montebello fino a piazzale Cuurtatone e Montanara, via Oreste Bandini dall’intersezione con via del Poggio e via Cocchi e su tutta piazza Garibaldi, nonché un divieto di transito per tutti i veicoli in via Mazzini, via Pasquino Corso e piazza Romagnoli. Segnaletica di preavviso di divieto di transito sarà apposta tra via Bandini e Giovanni della Casa.