giovedì, 28 Agosto 2025
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A scuola… di antichi mestieri

Un’iniziativa organizzata insieme alla CNA, a Oltrarno Promuove e che per il secondo anno è promossa anche dal Quartiere 1. L’iniziativa consiste in una collaborazione fra la scuola e il territorio per promuovere nei giovani studenti le ricchezze del Quartiere 1, sede di molte attività artigianali. All’interno della scuola, è stato fatto un bilancio dell’iniziativa col presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi, il presidente di Oltrarno Promuove Roberto Ciulli, la presidente della scuola MAchiavelli Sonia Salsi, rappresentatnti della Regione Toscna a della CNA.

“Questo progetto che ormai va avanti da 12 anni – ha sottolineato il presidente Marmugi – io lo inserisco fra le buone notizie di ogni giornata. Ritengo che sia compito degli amministratrori, in collaborazione con altre istituzioni, promuovere e valorizzare attività e tradizioni legate all’artigianato e alla manualità, soprattutto in una parte di città come l’Oltrarno da sempre ricca di botteghe e laboratori”.

Gli studenti hanno potuto apprendere le nozioni delle attività degli artigiani, sia da un punto di vista teorico che pratico grazie alla partecipazione ai laboratori con la realizzazione di numerosi manufatti, sotto la guida degli esperti artigiani. Marmorizzazione e rilegatura di libri, lavori di liuteria e archettaio, il restauro del mobile, la lavorazione della ceramica sono le attività che li hanno visti impegnati. Complessivamente, 192 ore di laboratori con visite alle “botteghe” degli artigiani a San Frediano e nell’Oltrarno accompagnati dai docenti.

“A scuola con gli Artigiani” ha promosso l’educazione al restauro come sensibilità alla durata e alla conservazione dei beni, in una sede, la scuola, luogo di incontro dei cittadini, delle generazioni. La prospettiva è di inserire tra i programmi curricolari ministeriali anche le tematiche dell’Artigianato Artistico.

Santo Spirito, restauro del campanile

Via al restauro del campanile. I lavori prevedono il restauro di tutta la torre (l’altezza è di quasi 65 metri), il rifacimento l’impianto elettrico delle campane e la sistemazione dei dissuasori per evitare l’avvicinamento e la sosta di piccioni. Il tutto per un importo complessivo di 480mila euro già stanziati dalla giunta.

“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore alla cultura Eugenio Giani – è quello di rendere accessibile questo campanile ai visitatori, valorizzando nel suo insieme la Basilica di Santa Spirito, che rappresenta l’emblema dell’Oltrarno. Per questo l’Amministrazione comunale si deve impegnare a rendere fruibile e frequentata questa parte di città. L’impegno di spesa è considerevole, ma il Comune deve sempre di più cercare di investire nella cultura, arrivando almeno al 5% del proprio bilancio”.

Il progetto prevede il restauro delle superfici delle facciate e il ripristino delle superfici lavorate e decorate con opportuni lavaggi. Le varie facciate verranno infatti spolverate e revisionate. Successivamente verrà eseguito il preconsolidamento e la pulizia delle colonne e di tutti gli elementi architettonici decorativi in pietra serena e in pietra forte. Tutte le parti distaccate o a rischio verranno fissate con malte adesive o resine epossidiche. Se necessario verranno utilizzati anche perni, stucchi. L’intervento riguarderà anche la revisione e il restauro degli infissi metallici a grata e delle porte in metallo e legno che verranno smontate, ripulite, sverniciate, riverniciate e ricollocate.

Verranno anche installati dei dissuasori metallici per evitare l’avvicinamento di piccioni e altri uccelli. Non solo. Verranno anche sistemate reti di nylon bianche e nere appositamente trattate per resistere ai raggi ultravioletti e che dovranno impedire la sosta e le nidificazione dei volatili. La torre può essere suddivisa in cinque parti principali compreso il basamento alto quasi 23 metri costituito da quattro pilastri in muratura di pietra forte fiorentina e conci squadrati. L’attuale campanile sorge sulle fondamenta della vecchia torre campanaria medievale abbattuta nel 1489. L’inizio della costruzione del primo tratto in elevazione del campanile è del 1504. Nel 1530 il campanile era già arrivato al primo piano e fu ultimato all’incirca dopo il 1550.

 

Viola, un pareggio prezioso

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La Fiorentina torna da Reggio con punto preziosissimo per l’obiettivo Champions. Il Milan infatti inciampa a Genova grazie ai gol di Cassano e Pazzini, e il terzo posto ora è solo a un punto.

Prandelli è costretto a rivoluzionare mezza difesa. Vargas prende il posto di Pasqual, tornato a Firenze sabato sera per assistere la moglie Mirca durante il parto; Kroldrup viene preferito a un Gamberini non proprio al top. Il tecnico viola conferma il 4-3-3, con Semioli, Bonazzoli e Mutu in attacco. La Reggina passa in vantaggio grazie alla bellissima rete di Sestu. La Fiorentina ha il merito di agguantare subito il pareggio grazie a Bonazzoli, bravo a trovarsi al posto giusto al momento giusto dopo il tiro di Mutu. Il primo tempo finisce con la Reggina in attacco, Frey salva su Barillà.

Nella ripresa Gobbi rileva Vargas, ma sono i padroni di casa a rendersi pericolosissimi con Cozza e Corradi; super Frey salva la porta gigliata. I viola ci provano pochi minuti dopo con Bonazzoli che, servito alla perfezione dal Fenomeno, calcia però addosso a Puggioni. Finisce 1 a 1. Per la Fiorentina è il quinto risultato utile consecutivo in campionato, per la Reggina è un punto che serve a poco per la salvezza.

Viola, le probabili formazioni

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La Fiorentina scende in campo con il 4-3-3. Pasqual, rientrato a Firenze per assistere al parto della moglie, lascia la fascia sinistra a Vargas. A completare la linea difensiva Zauri, Kroldrup (preferito a Gamberini) e Dainelli. Il centrocampo sarà composto da Donadel, Felipe Melo e Montolivo. Davanti Semioli, l’ex Bonazzoli che partirà per la prima volta dal 1′, e Mutu.

REGGINA: (3-4-2-1): Puggioni, Cirillo, Valdez, Lanzaro, Krajcik, Carmona, Barillà, Costa; Cozza, Sestu, Corradi. All: Orlandi.

FIORENTINA (4-3-3): Frey; Zauri, Kroldrup, Dainelli, Vargas, Donadel, Felipe Melo, Montolivo, Semioli, Bonazzoli, Mutu. All: Prandelli.

Mauro Dugheri al vertice della Uisp Firenze

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Il nuovo Presidente è stato eletto dai 61 membri del nuovo Consiglio provinciale, precedentemente votati dall’assemblea rappresentativa. Mauro Dugheri, 58 anni, già sindaco di San Piero a Sieve fra il 1989 e il 1999, entrato a far parte del mondo Uisp nel 2000, dove ha rivestito negli ultimi anni il ruolo di Presidente del Consiglio provinciale e di amministratore delegato della Spt Holding, succede a Ugo Bercigli che, dopo due mandati alla guida dell’associazione fiorentina, ha deciso di non ricandidarsi.

“Il valore della discontinuità è stato il filo conduttore di questo congresso – ha ricordato il neo presidente – una discontinuità che non è negazione del nostro passato, ma bensì presa di coscienza di quanto
abbiamo costruito in questi anni, per partire dagli importanti risultati ottenuti per proiettarsi verso nuove esperienze e verso un’ulteriore crescita dell’associazione. Credo molto nelle prospettive imprenditoriali
del terzo settore e del privato sociale e su questo voglio investire, per consentire al sistema aziende Uisp di fare un ulteriore passo avanti. Penso che sia un’opportunità importante per dar vita a interventi
imprenditoriali, accanto all’attività associativa. Questo ci consente di mantener separata la mission istituzionale da quella di natura più commerciale, intervenendo in settori nei quali l’associazione non avrebbe le condizioni per operare. Al tempo stesso, rende possibile la creazione di nuove opportunità di occupazione e sbocchi professionali qualificati, dando un piccolo, ma tangibile segnale, in un momento di crisi come quello che sta attraversando la nostra economia”.

Dugheri, nell’illustrare all’assemblea i suoi obiettivi per il prossimo quadriennio, ha anche ufficialmente lanciato la candidatura del suo predecessore Ugo Bercigli alla carica di presidente regionale Uisp e
chiesto la riconferma di Filippo Fossati alla guida del nazionale.

Brescia cinico, Rari maschile out

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La Brixia Leonessa di Alessandro Bovo, conferma il quarto posto e conquista i tre punti che la qualificano, aritmeticamente, ai play off scudetto. Tre grandi campioni, su tutti, hanno fatto la differenza nel Brescia che si è imposto 14-11 (parziali: 4-4; 3-3; 2-4; 2-3) sulla Florentia: Rath, l’ex di turno Roberto Calcaterra e Molina. Bell’equilibrio fino a metà gara con i ragazzi di Dusan Popovic che partono subito bene, nel primo tempo, con un mini break di Radu e Sottani prontamente recuperato dai lombardi. E così si continua nei primi due periodi con bel gioco, grandi azioni ma con nessuna delle due avversarie che riesce a prendere il largo. Sul 7 pari si va al cambio di campo ed è a quel punto che il Brescia mostra maggiore esperienza e forza. Al vantaggio di Rath risponde Stritof ma poi la Leonessa con ancora Rath, Molina e Calcaterra si porta ad un perentorio +3 e la Florentia inizia ad accusare il colpo sebbene riesce a recuperare, quasi allo scadere con Pagani (9-11). Ancora il trio delle meraviglie per il Brescia, nell’ultimo quarto, realizza una rete ciascuno, inframmezzate dalle reti di Pagani e Georgescu, che consolidano il successo per la squadra di Bovo ma conferma come la Florentia sia in salute.

Gigliati sempre ottavi, e quindi in zona play off, e che sabato saranno di scena a Civitavecchia contro una squadra in lotta per salvarsi. Il Brescia se la dovrà vedere, invece, col Savona in casa.

Marea Fiorentina

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Le ragazze di Gianni De Magistris sono partite senza il giusto mordente facendo giocare anche le avversarie che, nel primo tempo sono passate dal 2-0 al 2-2. Già nel secondo tempo le fiorentine iniziano a prendere le distanze ma è dal terzo periodo in poi che non c’è stata gara con la Dravucz che sigla quattro gol in tre minuti e, aiutata dalle compagne, la fiorentina prende il largo mettondo a segno gol spettacolari. Anche nell’ultimo tempo la Fiorentina Waterpolo ha continuato a giocare con un buon ritmo, chiudendo il confronto 17-6. “Come spesso ci accade ultimamente – ha commentato Gianni De Magistris – non iniziamo le partite con la giusta concentrazione. Soprattutto nella prima parte della gara abbiamo commesso molti errori banali. Parlo di facili passaggi fuori misura e conclusioni sbagliate. Poi la squadra è venuta fuori bene facendo vedere anche delle belle giocate e mettendo bene in pratica alcune situazioni provate in allenamento. Adesso abbiamo una settimana per preparare al meglio il ritorno dei quarti di Coppa Campioni in programma sabato prossimo a Catania – ha concluso il coach gigliato – una partita dove servirà la miglior Fiorentina per provare a ribaltare il risultato”.

Non altrettanto positiva è stata la trasferta delle Rari girl a Padova. Le ragazze di Furio Ferri hanno perso 8-4 contro la terza forza del torneo. Sconfitta preventivabile visto che le patavine hanno mostrato nel corso di tutta la stagione di essere seconde solo a Fiorentina e Orizzonte Catania. L’unico rammarico il fattyo che con questa battuta d’arresto la Rari femminile scivola al settimo posto in classifica fuori, quindi, dalla zona play off scudetto. Per gli impegni di Coppa (c’è Catania-Fiorentina, come accennato) il torneo femminile osserverà un turno di riposo sabato prossimo.

Prandelli non ci sta

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Sono delle parole pesanti quelle espresse oggi da Cesare Prandelli in sala stampa. L’eliminazione di giovedì, ma soprattutto le polemiche scaturite dopo i cambi effettuati dal tecnico, hanno fatto riflettere Prandelli. “Il morale è basso, almeno il mio. Io non ci sto, accetto le critiche, ma allora mi prendo i tre anni e mezzo di meriti. A livello nazionale ci sono state critiche giuste, a Firenze no: amo Firenze ma questa città si vuole autodistruggere, vuole distrugere 3 anni e mezzo di lavoro”.

Jorgensen per Semioli e Donadel per Almiron. Queste le sostituzioni che Pandelli avrebbe toppato. “I cambi? Li rifarei. Donadel rischiava il rosso ed Almiron è vero che ha perso palla ma la difesa era schierata ed abbiamo perso per un rimpallo”.

Le parole espresse qualche tempo fa dal tecnico, che giurava amore alla città e alla maglia viola, sembrano ora lontane. “A fine stagione valuterò il progetto, oggi più che mai. In una situazione così autodistruttiva io non ci sto. Avevo detto tempo fa che ci vuole continuità, ma se qui se ci si vuole auto distruggere, io non ci sto. Qualche mese fa avevo detto che in 6-7 anni questa era una squadra che poteva competere per grandi traguardi, ora siamo dopo al quarto anno ed abbiamo fatto grandi cose. A livello nazionale e internazionale siamo spesso presi ad esempio, a Firenze invece c’è auto distruzione. Se la Fiorentina ha certi soldi per fare una stagione ed è una squadra da quinto-settimo posto dal punto di vista economico, se si arriva quarti è un miracolo, ha ragione Corvino. C’è troppa aspettativa ed automaticamente tensione. Le grandi squadre hanno più soldi di noi, forse Firenze non accetta il limite”.

Il nuovo showroom di Franco Pecchioli

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Poche centinaia di metri separano il locale dalla zona in cui Galileo Chini realizzò i capolavori dell’Art Nouveau piu’ di un secolo fa, in via del Ghirlandaio.
Dopo gli showrooms di Viale Belfiore e di Borgo San Lorenzo, Pecchioli presenta un concept espositivo che abbina elementi selezionatissimi di arredo a pregiati pavimenti e rivestimenti. Nello showroom vi sono proposte di arredo multiprodotto alto di gamma grazie ad una selezione di prodotti e di marchi ispirati all’eccellenza ed alla qualità: per esempio le sedute Edra, le collezioni di Paola Navone per Lando, le rubinetterie Gessi, i lampadari di vetro di Murano della Formia e della Fornasier, i vasi Vivarini, Poltronova, Hidra, ArtCeram e tanti altri marchi.
Franco Pecchioli Via Gioberti 8 Firenze www.pecchioliceramica.it

Luca Alinari alla Sala d’Arme

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L’evento dal titolo “Pulviscolo”, curato da Giovanni Faccenda è stato sponsorizzato dalla Rsa Villa Gisella di Firenze, il cui Amministratore Delegato è Mario Mecca, amico di vecchia data di Alinari. Da molti anni Villa Gisella si occupa d’arte, organizzando, anche nei suoi spazi situati in via delle Panche, molte manifestazioni di successo. L’anteprima della mostra si è tenuta nei giorni scorsi al Grand Hotel Baglioni di Firenze, alla presenza di molti esponenti della stampa, dell’arte, della politica, della cultura. Il poliedrico pittore fiorentino è considerato uno dei piu’ quotati artisti del secondo Novecento. Impegni già presi con istitutzioni estere hanno fatto sì che l’evento esepositivo in Sala d’Arme durasse solo 3 settimane. Ma altri impegni attendono l’artista, dopo i successi conseguiti in Cina e Spagna.
Il catalogo della mostra è stato pubblicato dal Masso delle Fate di Signa.