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“Giulia non esce la sera” al cinema dal 27 febbraio

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Questa è in breve la trama:

Giulia è un’istruttrice di nuoto in libertà vigilata e compromessa col mondo, Guido uno scrittore con una debole vocazione che cerca un coinvolgimento col mondo. Si incontreranno ai bordi di una piscina: lui vuole imparare a nuotare, lei non vuole affondare. Giulia ha una figlia adolescente che rifiuta il suo affetto e non le perdona di averla abbandonata, Guido una ragazzina introversa che si accompagna a Filippo, un coetaneo compassato che legge Kafka e ascolta Richard Anthony. Autore di libri che nessuno conclude, Guido proverà a dare senso e intenzione ai personaggi di un romanzo soltanto abbozzato e alle persone che abitano la sua vita mai spesa.

Sono passati cinque e lunghissimi anni dall’ultimo film di Giuseppe Piccioni, autore di un cinema sommesso e sempre discreto, luce degli occhi in una produzione nazionale (s)finita e prevedibile. È certamente ingiusto definire il valore di opere cinematografiche sulla base dello scarto che evidenziano nei confronti di altri film, eppure non si può negare che Giulia non esce la sera si imponga per la sua capacità di guardarsi attorno, di comprendere meglio ciò che accade (soprattutto) in Italia, di mettere in discussione l’identità dei personaggi e di uscire “dalla chiusura domestica”.

Giulia e Guido sono personaggi possibili che oscillano tra apertura e chiusura, sembrano sempre sul punto di aprirsi e di aprire ma poi ricadono nella “sicurezza” abitudinaria di una routine carica di solitudini e ostruzioni. Piccioni prova ad agevolare i rapporti e ad aprire varchi scegliendo, non a caso, un luogo-soglia liquido in bilico tra pubblico e privato. Le sue inquadrature privilegiano punti di vista che incorniciano Giulia e Guido davanti o dietro i vetri, fuori o dentro l’acqua, mettendo in contatto interno ed esterno. Ma la relazione si rivelerà per entrambi come un’occasione perduta, una tensione verso l’altro che si ripiega su se stessa e sul proprio inevitabile scacco.

Il Guido in sospeso di Valerio Mastandrea non riesce a intervenire sul mondo con la sua arte, è insofferente alle pratiche dell’editoria ma ugualmente le asseconda. Il suo scrivere è fine a se stesso e produce un surrogato di esperienza, non riproduce mai la sostanza delle cose. Giulia sopravvive come antidoto a una perdita di libertà e di maternità. Due vite lontane, le loro, eppure adiacenti ai bordi di una piscina. Il caso, in forma di lezioni di nuoto, costringe i loro corpi nello stesso elemento e le loro anime a fare i conti con tutto ciò che non hanno mai saputo o immaginato.

Piccioni scava con precisione e senza nessuna enfasi dentro la complessità della privazione (di maternità e di creatività) di Giulia e di Guido, differentemente percepita, elaborata, disprezzata. Il film si insinua nei segni che dicono la difficoltà di una vita da vivere ancora e nonostante tutto. A raffreddare l’emozionalità calda del frangente e l’attimo della definitiva costrizione dei protagonisti a un destino che hanno volontariamente scelto per loro c’è l’acqua, l’acqua che fluidifica il rapporto dopo un lungo corteggiamento. Ma la loro storia, abortita o assoluta, non andrà oltre l’istantaneità dell’attimo e non si dibatterà contro la propria dissoluzione.

‘Archeologia Viva’ al Palacongressi

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L’assessore alla cultura Eugenio Giani consegnerà un riconoscimento speciale al professor Godard, accademico del Lincei e consigliere del Presidente della Repubblica.

Il programma prevede anche l’intervento del direttore del Parco della Valle dei Templi, Pietro Meli, il quale presenterà il restauro dei templi di Agrigento, con la visualizzazione dei vari edifici nell’originaria colorazione a colori. Il soprintendente del Mare Sebastiano Tusa, invece, illustrerà i risultati delle ricerche subacquee che hanno portato all’individuazione del punto in cui nel 241 a.C. fu combattuta la battaglia delle Egadi fra le flotta romana e quella cartaginese a conclusione della prima guerra punica. Ci sarà  anche Folco Quilici per presentare il suo ultimo film, Hierapolis, sugli scavi e i restauri che vengono condotti sull’antica città dell’Anatolia da Francesco D’Andria dell’Università del Salento. Lo scrittore Valerio Manfredi parlerà dell’assassinio di Giulio Cesare e del suo ultimo romanzo Idi di marzo.

L’incontro si conclude con un intervento di Susy Blady, “turista per caso” in Mongolia sulle orme di Gengis Khan, e con la presentazione di un divertente cartoon su Dante Alighieri e la sua casa fiorentina.

Info: www.archeologiaviva.it

Quei cambi sotto “accusa”

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Pareggio amaro quello di ieri sera. La Fiorentina esce immeritatamente dalla Coppa Uefa. La prestazione perfetta non c’è stata, ma chi è sceso in campo, dal primo minuto, ha dimostrato carattere e voglia di vincere. Cosa che invece non è successa a chi è subentrato nel finale. Soprattutto ad Almiron. Troppo facile colpevolizzare il centrocampista viola, ma fatto sta che l’errore che ha scatenato il gol di Leonardo è stato suo.

E allora la palla passa a Prandelli. Era proprio necessario far rientrare dopo un lungo periodo di inattività due giocatori (anche Jorgensen) in una partita così importante? Evidentemente no. Ma chi meglio dell’allenatore conosce le condizioni dello spogliatoio? Non era più logico far entrare Gobbi? Domanda da un milione di dollari. “I cambi? Donadel era ammonito e arrancava e per questo l’ho sostituito. Franco era affaticato è ho dovuto toglierlo… Ci sono state tante situazioni importanti. Adesso dobbiamo ripartire in campionato, con la convinzione che si possa fare la gara anche in trasferta. Abbiamo giocato a testa alta contro tutti, anche contro squadre come Bayern e Lione che negli ultimi giorni hanno fatto grandi gare. La realtà è che tutti quelli che adesso giocano nella Fiorentina sembrano scarsi”. Questa la giustificazione di Prandelli.

Fatto sta che la Fiorentina, come Milan e Sampdoria è fuori dalla Coppa Uefa. Aspettando il ritorno di Champions League possiamo comunque delineare che il calcio italiano sta attraversando un momento di crisi non indifferente.

TASTE 2009 e …fuori di TASTE

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TASTE è punto di incontro privilegiato per gli operatori italiani e internazionali dell’alta gastronomia, sempre alla ricerca dell’autenticità e della originalità dei sapori, e al tempo stesso è pensato per il vasto pubblico di cultori del cibo di qualità. L’ultima edizione del marzo scorso ha visto la partecipazione di oltre 7.300 visitatori e una grande attenzione da parte di stampa e televisioni.
Protagoniste sono state oltre 170 aziende, selezionate tra le produzioni di nicchia e di eccellenza provenienti da tutta l’Italia – dal cioccolato preparato col miglior cacao del mondo alla pasta secca all’uovo prodotta seguendo la tradizione più antica, fino al formaggio stagionato di latte di bufala, alla confettura al balsamico e alla marmellata di olive taggiasche – con un occhio di riguardo per quelle più specialistiche.
In occasione del meeting annuale della prestigiosa JRE (Jeunes Restaurateurs d’ Europe), TASTE e la Stazione Leopolda sono stati scelti dalla delegazione italiana per un evento di benvenuto ai loro colleghi del resto d’Europa. Domenica 15 marzo, una serie di eventi li vedranno così protagonisti: si apre con un Taste Ring dedicato a un tema caro ai JRE, per poi proseguire con un cocktail di benvenuto, uno speciale tour guidato attraverso i prodotti delle aziende di Taste, e a chiudere una grande cena d’onore.
Una sorpresa, una grande installazione dal forte impatto scenografico, all’interno del percorso espositivo di TASTE, metterà in scena le creazioni realizzate in esclusiva per Taste da Paola Navone, in collaborazione con l’azienda Richard Ginori, la più antica e apprezzata manifattura italiana di ceramiche. La famosa designer e architetto realizzerà infatti una limited edition di piatti in ceramica ispirati ai “buon ricordo”, i piatti celebrativi realizzati un tempo in occasione di avvenimenti e ricorrenze speciali decorati reinterpretando il marchio e l’immagine di ciascuna delle aziende di Taste.
Oltre al fitto programma di eventi culturali legati alla manifestazione quest’anno in occasione di “TASTE. In viaggio con le diversità del gusto” viene organizzato anche un fuori salone chiamato “Fuori di Taste”. Una serie di realtà fiorentine (ristoranti, alberghi, musei, gallerie d’arte, negozi di delikatessen) hanno aderito all’iniziativa organizzando nei giorni della manifestazione o nei giorni subito precedenti delle iniziative (degustazioni, cene, mostre, cocktail) che coinvolgeranno la città e attireranno l’attenzione sulla cultura del buon cibo. Il locale q.b. quantobasta di Via Ginori a Firenze ha aderito molto volentieri all’iniziativa, come è stato affermato nel corso di un’anteprima stampa nei giorni scorsi.
E, poi, tanti altri appuntamenti che nel corso della manifestazione sapranno stupire mente e gusto.
Manifestazione aperta al pubblico
orario: 10.30-20.30 (lunedì 9.30-16.30)
Ingresso € 10 per il pubblico € 5 per operatori del settore

Municipale, lavori agli uffici

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Lavori negli uffici dei vigili di Campo di Marte. Lunedì 2 e martedì 3 marzo gli uffici della Polizia Municipale di Campo di Marte, viale Nervi 2, saranno interessati da alcuni lavori agli impianti elettrici. Pertanto saranno aperti al pubblico soltanto per informazioni: saranno invece sospesi i servizi di rilascio dei permessi temporanei per la ztl e di ricezione dei ricorsi.

I cittadini interessati a questi servizi dovranno quindi recarsi negli altri reparti territoriali della Polizia Municipale: Porta Romana (piazza della Calza 2, tel. 055/221001; fax 055/221068); via Guido Monaco 15 (te. 055/3282660; fax 055/3282641); via di Villamagna 23 (te. 055/6801371; fax 055/6585333); via di Legnaia 2/G (tel. 055/706551; fax 055/7060000); via Benedetto Dei 2/A (tel. 055/3264688; fax 055/3264682).

Per il rilascio dei permessi ztl è possibile rivolgersi anche alla Sas al Parterre (piazza della Libertà 12), cubo 8 (tel. 055/40401).

Fotografia tedesca in mostra

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Il lavoro di Schmid si concentra sul recupero di immagini create da altri al fine per crearne di nuove e inedite.

Per dirla con le parole dell’artista, “nonostante sia io l’autore di queste fotografie, in realtà sono state fatte da qualcun altro”. Schmid non fa mistero di non sapere nulla più di quanto non sappia lo stesso visitatore sulla storia della fotografie originali né sui soggetti che vi sono raffigurati.

Egli, difatti, interviene su negativi recuperati per creare fotografie nuove combinandoli insieme durante la stampa, oppure assemblando illustrazioni di opuscoli turistici o prodotti industriali come le cartoline. La serie “Meeting”, per esempio, scaturisce dall’elaborazione di immagini pubblicitarie realizzate per vendere servizi, che raffigurano il sogno tradizionale: un sole che splende sempre, colori perfetti, solo persone sorridenti”.

L’esposizione è realizzata grazie al contributo dell’Osservatorio per le Arti Contemporanee dell’ente Cassa di Risparmio e in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand.

Per info: www.studiomarangoni.it   

Cri Piccoli a Villa Vogel

Una mostra a VIlla Vogel. E’ quella della pittrice Cri Piccoli, che dal 1° al 10 marzo esporrà i suoi lavori alla Limonaia di Villa Vogel, nel Quartiere 4.

Le Fiamme, i Percorsi, le Macro, i Puzzle e gli Incroci: queste le cinque tematiche affrontate dalla pittrice. Cri Piccoli, di origini padovane, utilizza anche la scrittura per comporre l’immagine finale dove confluiscono pieni e vuoti, andamenti morbidi e spigolosi, tonalità lievi e forti.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 14,30 alle 17,30.

Corso per conoscere i funghi

Un corso per conoscere i funghi. Anche quest’anno, il Quartiere 3 in collaborazione con l’Ispettorato Micologico del Dipartimento di Prevezione ASL di Firenze organizza un corso di micologia, finanziato dalla Provincia di Firenze, presso la sede di Villa Bandini (Sala Convivio, in via di Ripoli 118-via del Pardasio, 5). Il corso gratuito sarà tenuto da un docente esperto micologo ispettore della ASL 10 e si svolgerà a marzo in tre mercoledì: il 4, 11 e 18 marzo dalle 17 alle 19.

Saranno illustrate le nozioni di base di carattere sanitario e ambientale per il corretto consumo e raccolta dei funghi epigei spontanei di maggiore interesse per il raccoglitore/consumatore, riducendo il rischio in campo alimentare per eventuali intossicazioni causate da una raccolta poco attenta. Saranno utilizzati come materiale didattico la proiezione di diapositive ed materiale fresco (se disponibile).

Ai partecipanti sarà proposto un test di inizio corso per individuare il livello di conoscenza e un test finale per verificare, a scopo puramente statistico, il livello di apprendimento. Sarà anche consegnata gratuitamente una dispensa predisposta dall’Ispettorato Micologico in cui sono contenuti gli argomenti trattati e a fine corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per maggiori informazioni e iscrizioni telefonare all’ufficio cultura del Quartiere 3 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17,30, telefono 0556585-135-139 oppure inviare un’e-mail a [email protected].

“Clona” targhe di prova: denunciato

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È stato dunque denunciato per falsità materiale, uso di atto falso e truffa il titolare di una attività in zona piazza Puccini, finito nella rete degli agenti del distaccamento Fortezza impegnati nel servizio di Polizia di Quartiere.

Tutto è iniziato da un controllo effettuato dai vigili sulle auto in sosta nella zona di piazza Puccini e San Jacopino: gli agenti hanno infatti notato qualcosa di strano in alcune targhe prova e contrassegni assicurativi collocati in alcuni mezzi in sosta. I vigili hanno quindi effettuato accertamenti da cui è emerso che il titolare di una attività della zona aveva “clonato” quattro targhe prova, due contrassegni assicurativi e tre permessi invalidi. Si trattava di falsi realizzati in modo accurato, identici per forma, dimensioni e tipologia di materiali a quelli originali.

Le targhe prova (che possono essere utilizzate per far circolare veicoli anche con modifiche costruttive in deroga a quanto previsto dal codice della strada e coperti da una assicurazione specifica) e i contrassegni assicurativi taroccati sono stati notati perché esposti su tre veicoli in sosta e sono stati quindi sequestrati dai vigili. I permessi invalidi falsi sono stati invece sequestrati presso la sede dell’attività dell’uomo nel corso di una perquisizione disposta dalla magistratura a seguito del primo intervento.

In concreto, l’uomo aveva realizzato, clonando la targa originale, altre quattro targhe di metallo a fondo bianco e caratteri neri che poneva sia su veicoli importati dall’estero sia si mezzi acquistati di seconda mano. Inoltre questi aveva realizzato anche copie di contrassegni assicurativi. L’uomo è stato denunciato per falsità materiale, uso di atto falso e truffa. I veicoli sono stati posti sotto sequestro e fermo amministrativo.

Ghelli, mostra nel carcere

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Una mostra in carcere e solo per i carcerati: è la nuova “esperienza” di Giuliano Ghelli. “Sono davvero emozionato e contento, è una esperienza bellisima”: con queste parole, l’artista ha presentato ieri, in una gremita sala Polivalente all’interno della casa circondariale di Pisa “Bon Dosco”, la sua mostra “Le ali della fantasia”, alla presenza del direttore dell’istituto Vittorio Cerri e dei consiglieri regionali Fabiana Angiolini, Enzo Brogi e Severino Saccardi. Una mostra del tutto particolare, perché si svolge all’interno di un istituto di pena e perché sarà visitabile solo dalla popolazione carceraria ospitata all’interno dell’istituto. La mostra, pensata appositamente per l’occasione, è stata promossa dal Consiglio regionale della Toscana, dalla Casa circondariale di Pisa e dalla fondazione Giuliano Ghelli. In totale sono esposte 22 opere, 9 opere grafiche su carta e 13 dipinti su tela.

L’inaugurazione è stata arricchita dalle canzoni del giovane cantautore Simone Baldini Tosi (www.amicidisimone.it). “Questa è una delle tante iniziative che Il Consiglio regionale porta avanti in collaborazione con gli istituti carcerari della Toscana, perché non dobbiamo mai dimenticare che questi sono luoghi prima di tutto di rieducazione e la cultura può essere una grande occasione di aiuto in questa direzione”. “E’ un onore per noi poter ospitare un artista di fama mondiale come Giuliano Ghelli all’interno del nostro istituto – ha detto il direttore dell’Istituto Vittorio Cerri –  e siamo felice anche della presenza del musicista Simone Baldini Tosi”.

Nato a Firenze nel 1944 e residente nel cuore del Chianti, Giuliano Ghelli è uno degli artisti più conosciuti e stimati del panorama nazionale. Dopo la sua prima personale all’estero, a Parigi nel 1974, ha esposto negli USA, Australia, Germania, Belgio, Grecia, Spagna, Giappone. Nel 1992 è al Castello Sforzesco di Milano,“In Viaggio Con Leonardo” personale curata da Carlo Perdetti. Nel  2005 ha esposto a Furnes,  Knokke, Miami, Francoforte, Mosca. Personali recenti: Palazzo Coveri di Firenze, Castello dei Conti Guidi e Galleria d’Arte Contemporanea Palazzo Giorgi di Poppi, Museo Archeologico di Massa Marittima, Teatro Romano di Fiesole,  Nieuwpoort e De Haan, (Belgio), Radda in Chianti e Tokyo.

E oggi il maestro terrà una lezione agli ospiti dell’istituto che durante l’anno frequentano le lezioni del corso di pittura. Il 28 marzo, poi, sarà protagonista di una mostra personale presso la sala d’arme di Palazzo Vecchio a Firenze mentre presto dipingerà il Palio per l’edizione di Agosto della celebre corsa delle Contrade..

“Considero la mia professione un mestiere felice, capace di raccontare emozioni, vita interiore, curiosità intellettuale e coscienza sociale. Un appuntamento intrigante ed appagante  è esporre il proprio lavoro al pubblico, partecipare alla interpretazione dei dipinti e all’emozione suscitata in chi li osserva.- dice Giualino Ghelli –  Ci sono situazioni, come questa della Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, dove è impossibile invitare le persone a raggiungere uno spazio espositivo esterno. Allora è necessario organizzare una  mostra  mobile che vada verso l’interno portando stimoli, colore e  racconti fantastici. Il mio desiderio è poter essere d’aiuto nella ricerca di una identità nuova al di là dello spazio e del tempo. –continua Ghelli –  Sono molto felice che mi sia stata offerta questa opportunità. Ho  preparato una serie di 22 lavori su tela e su carta per mostrare tecniche pittoriche differenti  in modo da  sollecitare interesse e  magari una coinvolgente discussione intorno alle cose dell’Arte”.

Maggiori informazioni sull’artista sul sito www.giulianoghelli.it oppure sul sito della Fondazione www.fondazionegiulianoghelli.org.