mercoledì, 24 Settembre 2025
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La regione critica Trenitalia

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“E’ increscioso che si verifichino guasti alla linea. Ma ancor più intollerabile è il fatto che questi non vengano comunicati agli utenti in modo da permettere una corretta informazione che limiti i disagi”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti stamani, dopo che da tre giorni accadono guasti sulla linea Firenze-Lucca a causa di problemi legati alla rete, con la conseguenza di enormi ritardi.

“Già a luglio e agosto – ha proseguito Conti – si sono riscontrati inconvenienti gravi che hanno fortemente limitato il comfort delle carrozze oltre a tutti quei difetti organizzativi che hanno portato a sostituire i treni con i bus. Alla fine dell’estate e con la ripresa dell’offerta regolare, i disagi non diminuiscono anzi, ne succedono di quelli che da tempo non subivamo più, come i guasti alla rete. Ad aggravare la situazione, la totale assenza di informazione per tre giorni. Un silenzio che è inammissibile sia nei confronti di quei cittadini che stanno viaggiando e che hanno il diritto di sapere cosa sta capitando, sia nei confronti di coloro che, se avvertiti per tempo, potrebbero organizzare il loro viaggio in modo diverso”.

“La Direzione regionale di Trenitalia – ha concluso l’assessore – sta mostrando una distanza e una insensibilità nei confronti degli utenti che è indispensabile correggere. Faccio presente che il 15 settembre riapriranno le scuole: per quella data occorrerà eliminare tutte le criticità che finora si sono manifestate. Quanto già oggi non è accettabile, a quella data potrebbe rivelarsi disastroso”.

Dengue, un nuovo caso

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Ieri è pervenuta alla Asl una notifica di dengue, malattia infettiva di origine virale caratterizzata da sintomatologia simil influenzale con febbre, cefalea, artralgie e talvolta rash cutaneo, disturbi gastrointestinali e fenomeni emorragici minori. A contrarre la malattia un abitante di Scandicci, di ritorno da un viaggio in Thailandia durante il quale sarebbe stato punto da una zanzara infetta.

In Italia non si sono mai verificati casi di infezione, ma nel nostro paese è presente un tipo di zanzara, la zanzara tigre, che potrebbe trasmettere la malattia. Una volta tornato a Firenze, infatti l’abitante di Scandicci potrebbe essere stati punti da uno o più esemplari di zanzara tigre a casa propria o nelle zone che ha frequentato e dunque il virus potrebbe essere strato ritrasmesso all’inverso dagli uomini alla zanzara. E, successivamente, le zanzare contagiate potrebbero passare il virus ad altre persone con nuove punture.

Non c’è allarme e il rischio di contagio è bassissimo ma a scopo cautelativo sono subito scattate da oggi le misure di controllo e disinfestazione delle zone in cui il malato ha soggiornato nei comuni di Scandicci e di Firenze in accordo con le amministrazioni comunali e curate dall’Azienda Quadrifoglio.

 


 

Al via il Nextech festival

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Nextech Festival torna per il terzo anno consecutivo. Dal 18 al 20 settembre la Stazione Leopolda ospiterà l’appuntamento con la nuova musica elettronica e le arti digitali. Organizzato dal Musicus Concentus, Intooitiv, Tenax e Stazione Leopolda Srl, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, nell’ambito della attività di FI.ESTA ’08.”Si tratta di un appuntamento importante con la contemporaneità – ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Gozzini– che dimostra come Firenze sia il terreno giusto per coltivare l’arte in tutto le sue forme”

La terza edizione di Nextech Festival vedrà l‘incrocio di sonorità indie-pop e techno, ambient ed electro in un caleidoscopio di ritmi e colori, alternando, ad esempio, i mood palpitanti di John Tejada & Arian Leviste e Monolake alle prove travolgenti e live dei giovani francesi Poni Hoaks, che rivisitano sonorità degli anni ’80, e della band tedesca Chicks On Speed, con un’esplosiva miscela di electroclash ed energia.

L’elenco si allunga ad una regina dei ritmi più elaborati del dancefloor quale l’inglese Cassy, al francese Joakim, uno dei dee jay più in voga dell’attualità pop, al giapponese Radiq e i suoi raffinati beat nujazz e dub; ed ancora in primo piano la scena italiana più vivace con due outsider quali Andrea Esu e Mass Prod. Continueranno anche nel pomeriggio, gli Aperitivi Sonori ad ingresso gratuito, il cui programma verrà comunicato nei prossimi giorni, con una successione di musica ed immagini in movimento sui grandi schermi all’interno della Stazione Leopolda.Per la sera invece l’ingresso sarà a pagamento, con la possibilità per il pubblico di prenotare i biglietti, a prezzi ridotti, attraverso il sito

 


 

Torna la Fierucola del Pane

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Piazza Santissima Annunziata, palcoscenico ideale della “Fierucola del Pane“. Sabato 13 e domenica 14 settembre, dalle 9 alle 20, l’Associazione La Fierucola, in collaborazione con Rete Semi Rurali, presenta la venticinquesima edizione dell’iniziativa, la storica fiera dei prodotti dell’agricoltura biologica e della manualità, dedicata in questa edizione al “Pane contadino”. La Fierucola del pane non consiste in una semplice fiera di categoria, ma mette in luce il lavoro di chi svolge piccole attività di tipo familiare, agricole o di alta manualità, nel rispetto dei criteri ecologici.

“E’ importante valorizzare queste antiche tradizioni che, per due giorni, verranno fatte conoscere ai turisti e ai cittadini durante la Fierucola del Pane – ha spiegato l’assessore al terzo settore Lucia De Siervo -. E’ questa una festa, dedicata quest’anno al pane contadino, che fa parte del nostro patrimonio culturale che non deve essere dimenticato, ma tramandato di generazione in generazione per non dimenticare il nostro passato”. La Fierucola del pane riprende infatti l’antica fiera contadina che si svolgeva in Santissima Annunziata il giorno seguente la processione dalle campagne per la nascita della Madonna (attualmente conosciuta come “La rificolona”). Ai primi dell’800 la fiera fu abolita a causa di un incidente mortale in via De’Servi, la sua rinascita fu poi sostenuta dall’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore alla sicurezza sociale Fioretta Mazzei.

Sabato mattina, alle 11, presso la tenda laboratorio, si terrà “Il pane fatto in casa 1° parte”, mini-corso di panificazione a cura di alcuni fierucolanti.Nel pomeriggio, l’incontro “Il pane e i cereali – Biodiversità, sovranità e il pane salute”, con Riccardo Bocci – AIAB/ Rete Semi Rurali, Christian Dalmasso – Association Reseau e Semences Paysannes. A seguire la seconda parte del mini-corso di panificazione “Il pane fatto in casa”.

Domenica apertura dalle 9 degli stand e alle 10 la terza parte del mini-corso del pane fatto in casa. Alle 11 “Le case di paglia: tecniche di intonaco” con Saviana Parodi dell’Accademia Italiana di Permacultura. Nel pomeriggio alle 15, verranno effettuate dimostrazioni sui possibili usi alternativi della paglia dei cereali, in particolare per la realizzazione di case di paglia e oggetti per la casa. Durante i due giorni i bambini potranno partecipare ai laboratori “La Bottega di Geppetto”, a cura di Fantulin, e “Tatinacrea” a cura di Arciasino.In piazza si terranno lezioni sul pane casalingo a cura di alcuni fierucolanti.


Per informazioni: [email protected] Ingresso e partecipazione gratuita.

Career Day a Giurisprudenza

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Una giornata per aiutare gli studenti di Giurisprudenza a capire il mondo del lavoro e ad orientarsi nella vita post-laurea. La giornata si aprirà alle 9 di venerdì 12 settembre con l’introduzione del preside Michele Papa e l’intervento di Paolo Grossi su “Il giurista nell’epoca della complessità”; seguirà una tavola rotonda dedicata ad illustrare il lavoro del giurista in Italia e nel mondo, a cui prenderanno parte imprenditori e docenti, dirigenti d’azienda e magistrati.

Saranno, quindi, approfonditi temi specifici: la formazione post laurea, come presentarsi alle selezioni per il lavoro, come impostare il proprio curriculum. Nel pomeriggio imprese, enti e studi professionali partecipanti incontreranno laureandi e laureati per colloqui individuali.

Per partecipare alla giornata occorre iscriversi on line scrivendo all’indirizzo [email protected] entro l’8 settembre prossimo. Maggiori informazioni sul sito http://www.giuris.unifi.it/

In vendita gli immobili della regione

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A scorrere l’elenco può capitare d’imbattersi in un ex convento nell’aretino, immerso nella campagna e bisognoso di un corposo restauro, o in un ex ufficio postale a Civitella Paganico, nel grossetano. Trovi un vecchio macello a Chiusi e diverse ex case cantoniere – alcune davvero in buono stato – con i loro caratteristici muri rossi, le cornice bianche attorno alle finestre e il giardino fiorito attorno. Tra ottobre e novembre la regione metterà all’asta altri diciassette immobili e sette terreni, parte del lungo elenco di dismissioni deciso nel 2006, per una base d’asta che complessivamente supera i 10 milioni e di cui, sul sito internet della Regione, si trovano tutti i dettagli e, di molti edifici, anche foto e cartine.

Per la giunta toscana non è la prima alienazione. Dopo lo scioglimento nel 1977 di quelli che furono allora considerati ‘enti inutili’, tanti immobili e terreni furono assegnati alla Regione. Negli anni però molti di questi hanno cessato di essere necessari all’attività dell’ente o hanno smesso di produrre un reddito conveniente. E così sono stati posti in vendita, secondo quanto anche previsto dalla legge 77 del 2004. Dal 1997 al 2006 sono stati dimessi circa quattrocento immobili, fondi ed appartamenti. Due anni fa è stato stilato un nuovo elenco con 102 beni da vendere e a questi si riferiscono i 24 messi ora all’asta. Cinquanta sono già stati venduti.

A questi vanno aggiunti altri cinquanta immobili e terreni del patrimonio agricolo forestale regionale, della cui vendita, decisa anche questa nel 2006, si occupano direttamente le Comunità montane e i Comuni. Complessivamente dall’operazione la regione ha stimato di ricavare 25 milioni e le previsioni, fino ad oggi, sono state tutte rispettate.

«Quando nove anni fa siamo partiti con le prime vendite – ricorda l’assessore al bilancio e al patrimonio della Toscana, Giuseppe Bertolucci – abbiamo anticipato quello che è poi successo con gli enti previdenziali nazionali. Non si è trattato di una svendita ma di alienazioni a prezzi di mercato. La scelta toscana di non vendere in blocco il patrimonio immobiliare ma di stipulare un contratto per ogni immobile ha comunque permesso una vendita diffusa. Ed ha favorito nell’acquisto chi nelle abitazioni già ci abitava o comunque, se l’immobile è stato acquistato dal comune, di permettere a quegli inquilini di rimanere nella casa dove hanno trascorso una vita. Senza peraltro pregiudicare il successo dell’operazione, con risorse che l’ente ha potuto reinvestire».

 

Gli Uffizi “si allargano” in provincia

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E’ stato firmato questa mattina, giovedì 4 settembre, nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici, l’accordo tra la provincia di Firenze e il Polo Museale Fiorentino per dare il via ufficiale al progetto “Città degli Uffizi”. Con il documento siglato da Matteo Renzi e Cristina Acidini, la provincia si è impegnata a sostenere e a partecipare attivamente all’iniziativa culturale “provvedendo, d’intesa con la Galleria, a individuare i più opportuni strumenti per sollecitare, raccogliere e coordinare specifiche proposte espositive presentate dai comuni del territorio provinciale”.

La Galleria degli Uffizi si è impegnata invece a “concedere in prestito ai comuni della provincia di Firenze opere d’arte conservate nei propri depositi affinché vengano esposte presso musei o altri luoghi del territorio provinciale”.“Obiettivo di questo progetto – ha detto Renzi – è promuovere un turismo diverso, rivolto al territorio fiorentino nel suo complesso. Come amministratori abbiamo una convinzione: essere propositivi e promuovere le idee insieme ai comuni della provincia”.

“Con la “Città degli Uffizi” – ha aggiunto Antonio Natali, Direttore della Galleria – il Museo si apre all’esterno, abbattendo le barriere e creando con i luoghi della provincia un forte legame tematico.“I have a dream (Io ho un sogno) – ha detto il Direttore Natali, parafrasando la celebre frase – e questo sogno ora si sta realizzando: aprire la “Riserva” degli Uffizi per esporre le opere più belle e meno fruite”.

“Quella di oggi – ha ricordato Cristina Acidini, Sovrintendente al Polo Museale Fiorentino – è la seconda firma siglata con Matteo Renzi, la prima arrivò quando io dirigevo l’Opificio delle pietre dure. Quello di oggi sigla un “intervento missionario” per svegliare alcune realtà e stimolare l’orgoglio di appartenere a questa terra”.

“La città degli Uffizi – ha concluso Giovanna Folonari, Assessore provinciale alla Cultura – è una dimostrazione di grande generosità da parte di Antonio Natali, perché il progetto è di sua creazione. Avendo compreso che noi eravamo davvero interessati all’iniziativa, ci ha concesso di promuoverla e sostenerla”.

La prima esposizione in programma è quella che aprirà il 18 ottobre a Figline Valdarno. Una mostra che si propone di considerare le relazioni che, sullo scorcio del Cinquecento, legarono Lodovico Cardi detto il Cigoli (Cigoli 1559 – Roma 1613) a Figline Valdarno.“Il comune ha investito 70 mila euro in questa iniziativa – ha detto il sindaco di Figline, Riccardo Nocentini – ma questi soldi non sarebbero bastati senza l’importante contributo della provincia, dell’Ente Cassa di Risparmio e della Fondazione Del Bianco”. “L’idea di riportare le opere nei luoghi in cui sono stati pensati diventa una ricchezza anche per la comunità locali – ha aggiunto Nocentini – e come figlinesi siamo orgogliosi di fare da apripista e da esempio per gli altri comuni”.

L’oratorio di Santa Caterina a Bagno a Ripoli ospiterà invece, nel corso del 2009, il Trittico del Gaddi, ora in corso di restauro, e numerose altre opere tra cui alcuni dipinti del Maestro da Barberino e una lunetta di Spinello Aretino. “A noi è subito piaciuto il progetto culturale ‘alto’ che sta dietro a questa proposta – ha spiegato il sindaco di Bagno a Ripoli, Luciano Bartolini – in particolare l’idea di esporre opere non estranee ma intimamente legate ai luoghi in cui vengono fruite”.

Paola Rossetti, sindaco di Montaione, ha espresso ufficialmente la disponibilità del Circondario Empolese/Valdesa (di cui è assessore al turismo) ad ospitare le opere degli Uffizi. Marcello Ulivieri, sindaco di Pelago, ha invece sottolineato l’importanza del progetto culturale anche alla luce del fatto che, secondo le statistiche, il 30-35% degli ospiti presenti negli agriturismi della provincia fiorentina tende a ritornare negli anni successivi “e quindi, una volta visitate le principali esposizioni, hanno voglia di scoprire i piccoli musei che sono fuori dai circuiti più importanti. La Città degli Uffizi va proprio in questa direzione”.

I toscani tornano a scuola

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Il 15 settembre gli studenti toscani tornano sui banchi di scuola. Ad entrare in classe, quest’anno, dalla materna alle superiori, saranno 446.357 allievi, circa 11mila studenti in più rispetto all’anno scorso. L’aumento degli iscritti è frutto di diversi fattori. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, bisogna registrare un aumento demografico che ha portato ad un maggior numero di bambini presenti nelle scuole materne.

Cambia invece il discorso per la scuola superiore. L’aumento delle iscrizioni, infatti, in questo caso è dovuto principalmente alla scelta che compiono gli studenti delle regioni limitrofe di venire a studiare in Toscana e alla presenza di ragazzi stranieri o figli di genitori stranieri. Per l’anno scolastico 2008/2009 la presenza di studenti con cittadinanza non italiana si attesta intorno al 9,4% , un punto in percentuale in più rispetto all’anno scorso. Aumento delle iscrizioni anche per gli istituti tecnici che in questi anni avevano visto scendere vertiginosamente il numero dei giovani che vi si iscrivevano.

Auguri per il nuovo anno scolastico dall’assessore regionale all’istruzione Gianfranco Simoncini: “Colgo l’occasione non solo per fare gli auguri alla scuola toscana, ma a tutta la scuola italiana”. Come ha ricordato l’assessore Simoncini, negli ultimi tre mesi sono stati presi importanti provvedimenti per quanto riguarda il funzionamento della scuola italiana, come l’istituzione del maestro unico il ritorno delle 24 ore settimanali alle elementari. “Si tratta di una scelta sbagliata – ha commentato Simoncini – fatta da chi dice di mettere la scuola al centro dell’attenzione e poi colpisce uno dei suoi punti nevralgici, incurante delle conseguenze sia dal punto di vista didattico che da quello sociale. I cittadini devono sapere che, dal prossimo anno, i bambini di prima saranno riconsegnati alle famiglie a mezzogiorno e mezzo. Chi potrà, farà ricorso a doposcuola o a altre attività, chi non potrà permetterselo si affiderà alla tv o alla strada”.

Simoncini ha inoltre ricordato i tagli previsti decreto legge 112, circa 7 miliardi in meno di fondi destinati alla scuola e tagli di quasi 30 mila nel personale della scuola tra insegnati e Ata. Inoltre è prevista anche un’ipotesi di accorpamento degli istituiti con meno di 600 alunni. “Un ulteriore danno sociale – ha ribadito l’assessore- cha favorirebbe una tendenza, che la regione sta combattendo da anni, allo spopolamento della montagna e delle aree rurali. Non solo. Il rinnovamento della scuola italiana ha bisogno di investimenti, risorse, di un piano di edilizia scolastica che renda le scuole sicure e moderne, di laboratori e palestre. Non c’è un euro per questo, nonostante un risparmio di sette miliardi. Così alle sfide imposte dalla globalizzazione dell’economia e all’impellente esigenza di rendere più competitivo il nostro capitale umano, il nuovo governo risponde rispolverando vecchi istituiti che riportano il sistema scolastico pubblico indietro di 20 anni. Tutto questo fa pensare che davvero si stia perdendo il contatto con la realtà, scambio la necessità di riaffermare rigore e serietà nello studio – pure indispensabili – con un ritorno all’ordine tutto di facciata, che di fatto elude i vari problemi del paese”.

 

Una mostra “ecologica”

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La mostra, “Il segno della natura”, sarà inaugurata venerdì 5 settembre alle 17, con gli interventi della consigliera regionale Bruna Giovannini, segretario questore dell’ufficio di presidenza, e del critico d’arte Michele Loffredo. Le opere si potranno vedere dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17 in Anticamera Affreschi (secondo piano).

Sergio Borella, nato nel 1939, frequenta l’Accademia di Brera sotto la guida di Lucio Fontana dal 1957 al 1960, e inizia a lavorare come illustratore, trasferendosi prima a Firenze e poi a Londra. Torna nel capoluogo toscano nel 1967 e comincia a sperimentare la “sua” pittura, ritrovando nel contrasto fra la natura incontaminata e l’inquinamento che avanza il soggetto principale delle sue riflessioni. Da oltre vent’anni vive a Monte San Savino.

Gli inni aprono il Consiglio

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L’iniziativa è stata pensata per rendere più solenni le sedute dell’assemblea di Palazzo Medici Riccardi. Ma gli inni, che verranno suonati all’inizio di ogni Consiglio, non sono l’unica novità.

E’ stato, infatti, inaugurato anche il nuovo impianto microfonico della Sala Quattro Stagioni, col nuovo impianto per la votazione elettronica.