martedì, 9 Settembre 2025
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Una festa a tutto sport

“Sarà sicuramente ammirevole la qualità agonistica e tecnica delle esibizioni ma soprattutto importante il messaggio veicolato: lo sport, come pratica di base aperta a tutti, a tutte le età, senza barriere, lo sport come attività motoria che aiuta a vivere di più e meglio” ha proseguito Giuseppe D’Eugenio.

Durante la manifestazione, anche animazioni per ragazzi e bambini che avranno come tema i “giochi del passato” ed in conclusione. L’esibizione degli “Sbandieratori della Signoria”.

Testimonial della festa sarà la campionessa italiana di kick boxing Serena Scarfi che parteciperà nella nazionale azzurra ai prossimi campionati europei in Portogallo, tesserata per il Gruppo Sportivo Ruini e che si allena nella palestra dei Vigili del Fuoco situata nel territorio del Quartiere 4.

La “Giovane Grecia” in città

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Saranno tre giorni di arte, cinema, poesia, cene di strada, musica dal vivo e sirtaki: una festa “dionisiaca” che animerà via San Gallo dal pomeriggio a mezzanotte. L’obiettivo è infatti quello di valorizzare il senso di appartenenza alla strada, come ha precisato il presidente della Mediateca Regionale Toscana, Ugo di Tullio, che insieme al professor Bruno Vecchio del Dipartimento di studi storici e geografici dell’Università di Firenze ha ricordato come la strada sia in primo luogo “agorà”, luogo dell’interazione sociale, all’origine di ogni esperienza civica.

La Grecia, nonostante le difficoltà economiche sta vivendo un grande sviluppo economico, culturale e sociale e i protagonisti di quest’iniziativa sono proprio giovani del mondo del cinema, dell’arte, della pittura, della danza e del cibo.

In programma nel cortile della libreria “Libri liberi” la mostra di Yorgos Kokkotis, ateniese di nascita, che ha studiato disegno allo Slade di Londra e che nel suo percorso ha cercato la commistione di vari linguaggi attraverso istallazioni che mirano al coinvolgimento emotivo e fisico dello spettatore.

Ma anche letture di brani dalle opere dello scrittore e giornalista Teodoro Andreadis Synghellakis e una tavola rotonda sul tema “Giovani e donne nella Grecia contemporanea”, alla quale interverranno il Console onorario di Grecia in Toscana Peggy Petrakakos, il professor Zeffiro Ciuffoletti, dell’Università degli studi di Firenze, Dimitri Deliolanes, giornalista della ETR (televisione pubblica greca), Viki Markaki, capo dell’ufficio stampa dell’ambasciata di Grecia a Roma e Rudy Caparrini, direttore del giornale online “Mondo Greco”.

Sempre in via San Gallo, alla Mediateca Regionale Toscana verranno proiettati per tutta la durata dell’evento, film sulla storia del cinema greco ma anche le pellicole inedite dell’iniziativa “Giovane cinema greco” che ci propone “Politiki kouzina” (Un tocco di zenzero) di Tassos Boulmetis, “Orgasmos tis ageladas” (L’orgasmo della mucca) e “Rizoto” (Risotto) di Olga Malea, ma anche cortometraggi dal Greek Film Institute di Atene.

Non mancheranno aperitivi, cena di strada e iniziative speciali organizzate dal ristorante greco “Taverna Dioniso”, che anima via San Gallo ed è meta abitudinaria per molti studenti e professori, ma anche per i fiorentini che vogliono gustare “l’altra faccia” della cucina mediterranea.

Giovane Grecia ha indetto anche una lotteria per sostenere i costi dell’iniziativa, con ricchi premi concessi da artigiani e imprenditori di origine ellenica o legati al mondo greco, tra i quali anche 2 biglietti aerei per la tratta Roma-Atene e 4 soggiorni vacanza.

“La Grecia è una terra vitale – nota il professor Zefiro Ciuffoletti – ci sta superando dal punto di vista dell’attrazione turistica, come dimostra uno studio del Fondo Monetario Internazionale. Questo ci deve stimolare a conoscere meglio questo paese e a porci insieme il problema del turismo nel mediterraneo in un mondo globale. Come spiegare altrimenti il patrimonio della “classicità” a cinesi e indiani, così lontani dalla nostra cultura?”. Per informazioni www.mediatecatoscana.it


Via dei Fossi, lavori terminati

Lunedì 9 giugno inizieranno i lavori per la risistemazione del rivestimento lapideo del sottopasso di viale Strozzi. Le lastre in pietra Santafiora sono infatti state rovinate in seguito ad alcuni incidenti causati dall’alta velocità. E negli stessi incidenti sono stati danneggiati anche il sottostante piano sabbiato e le relative strutture che reggono le lastre. Per questo intervento, che sarà concluso prima dell’inizio di Pitti Immagine, la giunta comunale ha recentemente stanziato di 30.000 euro.

“Le Muse” premia la Puccini

Quest’anno tocca, tra gli altri, anche a Vittoria Puccini, Vladimir Derevianko e Margherita Buy. A fare gli onori di casa l’assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani. Fondato da Giuliana Plastino Fiumicelli, ancora oggi animatrice dell’Accademia “Le Muse” e promosso dal sindaco Giorgio La Pira nel 1965, il premio viene attribuito a personalità illustri del campo culturale, dalla pittura alla letteratura dal cinema al teatro, che si siano particolarmente distinte nel corso della loro carriera.

“Il premio internazionale ‘Le Muse’ – ha sottolineato l’assessore Giani – costituisce a Firenze la manifestazione che negli anni è diventata una vera e propria occasione istituzionale che per serietà e rilevanza dei personaggi premiati ha coinvolto l’Amministrazione comunale fino a farla sentire pienamente identificata con le scelte che rappresentano l’intera città di Firenze. Grazie all’entusiasmo e la competenza di Giuliana Plastino Fiumicelli, il premio ogni anno è cresciuto e lo ha fatto diventare uno dei più prestigiosi a livello nazionale, tanto che anni addietro ha ricevuto un riconoscimento dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi”.

E anche quest’anno dal Quirinale è arrivata, via telegramma, la testimonianza dell’apprezzamento “all’Accademia fiorentina per la sua meritoria e feconda attività a servizio della promozione dell’arte e della cultura”.

Unione Donne, avanti tutta

All’iniziativa saranno presenti anche Massimo Pieri, vicepresidente vicario del consiglio comunale e Susanna Agostini, presidente della commissione politiche sociali e della salute, oltre alla delegata nazionale.

L’Udi è un’associazione presente da oltre 60 anni in Italia che si occupa di tutelare i diritti delle donne e la loro emancipazione: questa realtà ha promosso la campagna del “50E50” con la quale sono state raccolte migliaia di firme «a sostegno di una democrazia paritaria». La presentazione, alla quale parteciperà anche la delegata dell’Udi nazionale Pina Nuzzo, avrà inizio alle 17.

Segugi.. è solo un’esercitazione

Si tratta di una grande esercitazione nata dalla necessità di testare le capacità organizzative del sistema provinciale di protezione civile e l’utilizzo di strumenti tecnologici in caso di ricerca scomparsi in zone impervie, evenienza divenuta sempre più frequente e caratterizzata da numerose variabili.

Nell’esercitazione “Segugio 2008” saranno impegnati circa 350 operatori di 118 Firenze Soccorso, oltre a 12 unità cinofile messe a disposizione dal Soccorso Alpino, da Akela e dalla Misericordia di Scarperia. Oltre a queste risorse opererà, per la prima volta, un mezzo ultraleggero, acquistato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze e utilizzato dalla Protezione Civile provinciale nell’ambito di un accordo di collaborazione.

Petrone: il primo divo viola

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Splendida estate del 1931 per i fiorentini. Il sogno si era realizzato: la Fiorentina era in serie A! La prima cosa da fare era attrezzare una squadra tale da competere alla pari con le veterane della serie A.


A Firenze erano già giocatori importanti quali Ballanti, Vignolini, Pizziolo, Neri, Galluzzi e Rivolo, ma bisognava fare di più. Arrivò dalla Triestina il terzino Gazzarri, dal Legnano il mediocentro Bisogno, dal Bologna il livornese Alfredo Pitto e dal Padova Prendato. Mancava però il centravanti, lo sfondatore, il macinatore di reti. Era il tempo degli oriundi, il primo tempo anzi. Libonatti, Stabile, Chini, Cesarini, Orsi, Fedullo, Sallustro già brillavano di viva luce sui nostri campi e dalla primavera del 1931 partirono dalla sede viola cablogrammi per il Brasile, l’Argentina, l’Uruguay: venivano in risposta segnalazioni, proposte, conferme.

Finalmente anche a Firenze arrivò l’oriundo. La squadra viola aveva assunto Pedro Petrone, centravanti di Montevideo, campione del mondo del 1930. Era una notizia bomba, perchè Petrone era un nome grosso della scena del calcio mondiale.

Il 6 agosto 1931 sbarcò a Genova da un lussuoso transatlantico, insieme ad altri calciatori sudamericani destinati a squadre italiane.
Pedro Petrone non era più giovanissimo: si diceva che avesse già superato la trentina al momento del suo arrivo a Firenze.
I giornali scrissero, invece, che era nato nel 1906 (attribuendogli pertanto solo 26 anni) in Basilicata da genitori lucani: più tardi fu provato però che aveva visto la luce a Montevideo.

I fiorentini rimasero entusiasti dell’acquisto e subito cominciarono a sognare ad occhi aperti, ma l’oriundo cominciò subito a fare le bizze. Venuto in Italia senza scarpe da gioco e non essendoci ancora allo stadio il mastro calzolaio, cominciò a girare tutti i negozi di Firenze per trovare un paio di calzature che gli stessero bene ai piedi.
Un paio di scarpe usate in allenamento gli procurarono alcune escoriazioni, sì che il divo marcò visita e si fece mettere a riposo. Bisognò telegrafare a Montevideo, perchè si provvedesse ad inviare le scarpe personali dell’atleta.

Petrone, intanto, approfittando dell’improvviso congedo, andò a Bologna: pretesto, quello di salutare l’amico e compatriota Sansone.
Le malelingue sussurrarono che l’atleta non si trovasse bene a Firenze e che fosse andato a trattare il proprio ingaggio con la società rossoblù. Non era vero nulla.
Petrone andò a Bologna proprio per quello che aveva detto e intanto, col suo pallino fisso cercò un paio di scarpe che potesse agevolmente calzare. In via Rizzoli trovò quello che voleva! Finalmente!

Felice, Don Pedro tornò a Firenze e provò il prezioso calzare. Tutto bene. Tanto bene che, durante un allenamento della Fiorentina sul campo della Giglio Rosso al viale dei Colli, dette un calcio così ben assestato al pallone, che questo volò oltre la rete di protezione ed infranse una vetrata del vicino chalet. La Fiorentina, scrisse la stampa “è ben lieta di pagare il piccolo danno, felice del ritrovato buon umore del suo prezioso acquisto”.

Gli allenamenti si fecero più frequenti e una settimana prima dell’inizio del campionato, venne inaugurato anche il nuovo stadio del Campo di Marte con un incontro internazionale di club: scende a Firenze l’Admira di Vienna. Uno squadrone!

I viola schierarono: Ballanti, Gazzarri, Vignolini, Pizziolo, Bigogno, Pitto, Prendato, Busini, Petrone, Galluzzi (Bonesini), Rivolo e vinsero 1-0 con gol di Petrone. Apriti cielo! Se l’uruguaiano era già un beniamino della folla per la sua fama, ora, per i tifosi, la squadra si identificava già nell’asso sudamericano.

Il campionato fu brillante e la folla era felice. Felice per il comportamento della squadra e felice per l’esordio brillantissimo dell’artillero: Petrone vinse in quel 1931-32 la classifica dei cannonieri alla pari con Schiavo, con 25 reti!

La Fiorentina finì il campionato al quarto posto, con 39 punti. Come esordio in serie A non era davvero male.

Il 1932-33: è il secondo anno della Fiorentina in serie A. L’anno delle conferme.
Petrone tornò a Firenze dopo le ferie, il 23 agosto 1932 acclamatissimo, e osannato, si dichiarò lieto ed orgoglioso di giocare ancora nella “sua” Fiorentina. Centinaia di tifosi lo accolsero alla stazione e lo accompagnano a casa. Il giorno dopo ad un cronista de La Nazione dichiarò: “sono cose che fanno bene al cuore ed io vedrò di esserne riconoscente ai fiorentini cercando di soddisfarli pienamente nella prossima stagione calcistica”. Saranno, lo si vedrà, promesse di marinaio…

I giocatori della squadra viola, intanto, erano già a Tarcento, in Friuli, per il ritiro pre campionato. Petrone vi arrivò con qualche giorno di ritardo, naturalmente, ma venne accolto con grande simpatia. Al suo giungere vi furono musiche e fanciulle..
Ma la musica la suonava Vignolini agitando una latta di petrolio vuota e le fanciulle erano…Pitto truccato da Miss Universo 1932 con in mano un omaggio floreale fatto di sedani, spinaci e carote che baciò sulle guancie Petrone sporcandolo di rossetto.

Dopo un buon precampionato però, il torneo non andò come doveva andare: vi furono più delusioni che gioie. Partite cominciate bene finite male, incontri inchiodati sullo 0-0, vittorie scontate in partenza che non si realizzarono.

L’immissione dei nuovi oriundi non dette l’effetto sperato e non giovò all’armonia della squadra.
Ben presto ci si trovò di fronte ad una netta rivalità tra italiani ed oriundi, che si diceva soverchiassero con la loro personalità gli atleti di casa ed in questo stato di cose chi ci rimetteva era anche il buon Petrone.
Il divo infatti, cominciò a fare i capricci, ad arrivare tardi agli allenamenti, ad alzare la cresta e le pretese e a non andare più molto d’accordo nè con i vecchi compagni, nè con i compatrioti.
Finchè il “caso Petrone” scoppiò in tutta la sua gravità e su questo “caso”esistono due versioni.

La prima dice che l’allenatore Fellsner, durante un allenamento, sì irritò molto dopo aver invitato invano per tre volte Petrone a battere un calcio d’angolo. Al terzo colpo di fischietto Pedro avrebbe preso la via degli spogliatoi e non si sarebbe mai più fatto vedere.
La seconda versione, non si sa se più o meno attendibile, assicura che, durante una partita di campionato con la Triestina, il 19 febbraio 1933, Fellsner ordinò a Petrone di scambiare il posto con Prendato. L’ala destra fu costretta più volte a rinnovare l’invito al centravanti che, ormai imbizzito, rispose malamente.

L’allenatore non potette tacere al Presidente l’accaduto, nè Ridolfi – che era solito assistere alle partite da un comunissimo posto numerato e non dalla tribuna d’onore – poteva non essersi accorto di quanto era successo. Pertanto il Marchese comminò a Petrone la multa di 2000 lire e la sospensione a tempo indeterminato dalla formazione viola.

Da quel giorno tutto precipitò: in poche ore, anzi, la Fiorentina cambiò volto. Petrone in un batter d’occhio fece le valigie e se la filò, “insalutato ospite”, lasciando la moglie a Firenze a sbrigare le ultime faccende.

A Genova, l’ormai ex centravanti della Fiorentina trovò pronto un piroscafo che faceva rotta per il Sud America.
Anche Fellsner, ritenuto responsabile di debole condotta, fu congedato dall’inflessibile Ridolfi che ben sapeva quale fosse la migliore medicina per guarire la squadra.

Finì così la leggendaria epopea dell’Artillero Pedro Pedrone, alla Fiorentina.

Gamberini: “Grazie a Prandelli”

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Il difensore della Fiorentina, ultimo chiamato a far parte del gruppo azzurro che disputerà gli ormai imminenti Europei di calcio, parla dal ritiro azzurro. “Sono felice di essere qui – ha dichiarato Gamberini – ma faccio i miei migliori auguri di pronta guarigione a Cannavaro. E’ il capitano di questa squadra e lo sarà anche da non giocatore. Io sono qui per fare del mio meglio”.

“Sono arrivato qui con grande senso di responsabilità e umiltà – ha continuato il difensore, come riportato sul sito ufficiale della società viola, www.acffiorentina.it – però so che sarà dura trovare spazio e cercherò di fare del mio meglio per mettere in difficoltà il ct Donadoni nelle scelte. Mi dispiace molto per quello che è capitato a Cannavaro, è lui il capitano dell’Italia e sappiamo che ci darà grande appoggio anche da bordo campo. Io farò del mio meglio, mi sono inserito nel gruppo senza problemi”.

Poi, Gamberini dedica a Prandelli la sua convocazione, come sottolineato nelle parole tratte da Gazzetta.it. “Mi hanno accolto benissimo e voglio sottolineare che mi rende felice la decisione di Fabio di restare accanto a noi come capitano non giocatore: ci darà la carica giusta”, ha concluso Gamberini, che non dimentica una dedica: “Se sono qui lo devo anche a Prandelli, maestro in campo e di comportamento”.

Viale Morgagni, si sposta il cantiere

In particolare, le due più vicine al cantiere verranno destinate al traffico privato mentre quella più esterna sarà riservata ai mezzi di soccorso. Nell’ambito di questo intervento da lunedì 16 giugno per due settimane il cantiere andrà a occupare anche l’incrocio tra viale Morgagni e via Dino Del Garbo. Per questo, fino a lunedì 30 giugno, saranno istituiti alcuni provvedimenti di circolazione.

In sostanza, i veicoli provenienti da via Taddeo Alderotti lato via Vittorio Emanuele e che adesso utilizzano la direttrice via Dino Del Garbo-via Santo Stefano in Pane per dirigersi verso Careggi e Sesto Fiorentino, da lunedì 16 giugno dovranno percorrere l’itinerario via Cesalpino-viale Morgagni-via Santo Stefano in Pane. Via Dino del Garbo infatti diventerà strada senza uscita e i veicoli dovranno utilizzare in via Cisalpino che sarà oggetto d’inversione di senso di marcia attuale in modo da consentire ai veicoli di arrivare in viale Morgagni.

Cambio di senso previsto anche per via Segato (verso via Del Garbo). Per regolare la circolazione saranno installati anche due nuovi impianti semaforici: il primo in corrispondenza dell’incrocio tra via Alderotti e via Cesalpino, il secondo tra viale Morgagni e via Cesalpino.

Giovani imprenditori a Barcellona

La delegazione, guidata da Andrea Zavanella, Presidente dei Giovani Imprenditori della Cna Toscana, era composta da imprenditori rappresentativi delle province toscane e dei più vari settori: edilizia, sistema casa, meccanica, servizi, quali marketing, informatica, formazione, ICT. “Siamo soddisfatti per il successo di questa prima missione esplorativa –commenta Zavanella- il contatto con i referenti spagnoli delle istituzioni e delle imprese ci ha permesso di conoscere la loro realtà, di constatare quanto siano simili i nostri sistemi di impresa. Abbiamo verificato che il loro problema fondamentale è anche il nostro: la difficoltà della piccola impresa ad aggredire ed inserirsi in nuovi mercati. Esistono da tempo le reti, i collegamenti fra le istituzioni e le associazioni di impresa, ma il contatto diretto è un’altra cosa: con questa missione abbiamo dato concretezza alla rete. Il nostro obiettivo primario è stato conquistato: rendere operativo, concreto questo incontro”.

Questa prima visita, insomma, ha facilitato il contatto attraverso la conoscenza diretta e ha consentito un interessante scambio di informazioni sui rispettivi sistemi paese e di fare impresa. “Il risultato forse era scontato –dichiara il Presidente Cna Giovani Imprenditori Toscana- in Spagna è molto più facile avviare una attività imprenditoriale, gli adempimenti sono più veloci e semplici”. I Giovani Imprenditori della Cna Toscana a Barcellona hanno incontrato: Jordi Estera, direttore Internazionale Business School ESEI; Luis Blancafort, direttore PIMEC (l’associazione delle pmi catalane); Jesus Ruiz, funzionario Aijec (associazione giovani imprenditori Catalogna); hanno inoltre avuto l’adesione della Camera di commercio spagnola per i prossimi incontri di ‘business matching’. Al centro dei vari contatti durante l’Innovation Tour il confronto fra i sistemi di associazionismo e una panoramica dei settori economici prevalenti in Catalogna e Toscana.

“Ci siamo impegnati – racconta il presidente Zavanella – a continuare le relazioni, effettuare uno studio sui settori economicamente più rilevanti al fine di iniziare una collaborazione commerciale fra le imprese. Verrà quindi organizzato un secondo incontro, questa volta in Toscana, supportato dalle schede delle singole imprese partecipanti; inoltre una analisi dei mercati verrà effettuata dagli studenti dell’ESEI con il supporto della Camera di commercio spagnola e, confidiamo, la collaborazione di Toscana Promozione. Cna Toscana infatti presenterà a Toscana Promozione, che ha dato il proprio patrocinio a questa iniziativa, tale richiesta sul piano promozionale 2009”. “Abbiamo anche visitato – continua Zavanella – Barcelona Activa, l’agenzia di sviluppo della provincia di Barcellona, ed è stata particolarmente interessante la presentazione dei servizi per lo start-up di impresa, cioè incubatore e parco tecnologico per insediamento imprese altamente innovativa e tecnologiche. Il bagaglio di innovazione di cui la Spagna si fa promotrice nel proprio territorio è interessante anche per la stessa Cna al fine di partecipare a progetti Ue per il trasferimento delle buone prassi,.

“L’Innovation Tour – conclude il presidente Cna Giovani Imprenditori Toscana – oltre ad un’occasione di incontro, scambio e accrescimento culturale tra giovani imprenditori, è il punto di partenza per la costruzione di una partnership europea a sostegno dell’innovazione e della competitività delle imprese. Questo è uno dei nostri progetti per il futuro”.