Si tratta di spazi troppo spesso “condannati” al silenzio, ma dall’11 giugno ospiteranno musicals, opere liriche, balletti, concerti e pièces teatrali che appagheranno tutti i gusti.
Sarà il musical “Cats” ad inaugurare Opera Festival, organizzata da Multipromo e promosso dall’assessorato alle attività produttive ed al turismo e dall’assessorato alla cultura.
Coinvolti i Comuni di Firenze, Siena, Barberino del Mugello, Montevarchi.
Cats, che manca dalle piazze italiane da un ventennio, avrà come scenario, la suggestiva cornice del Parco delle Colonne al Giardino di Boboli l’11, il 12, il 13 ed il 14.
“Mi dispiace che in questa manifestazione, che non è limitata a Firenze, ma spazia anche in altre città, manchi il contributo della Regione Toscana: ne possiamo beneficiare tutti ma poi le risposte non arrivano e siamo sempre noi a dover assicurare i finanziamenti eppure, a volte, vengono sponsorizzate iniziative ben meno meritevoli – ha sottolineato l’assessore Silvano Gori -. Opera Festival ci permette di avere un turismo di qualità, più culturale ed il nostro obiettivo è quello di diffondere l’opera e di portarla anche in luoghi, bellissimi ma poco utilizzati per il grande pubblico. L’anno prossimo mi auguro di poter prolungare il calendario”.
Tra le novità di quest’anno, anche il coinvolgimento dell’Ataf che ha assicurato corse straordinarie fino all’1 di notte da e per Boboli per consentire agli spettatori di raggiungere comodamente il giardino e di ritornare a casa senza utilizzare i mezzi privati.
“La programmazione di Opera Festival entra nell’Estate Fiorentina – ha precisato l’assessore Giovanni Gozzini – e non è escluso che questa possa essere una prima tappa per una proficua collaborazione”.
Alla conferenza stampa di presentazione del programma di Opera Festival è intervenuto anche il sindaco di Barberino di Mugello Gian Piero Luchi.
“Multipromo è un’importante realtà produttiva che non si ferma alla scelta dei palcoscenici naturali ma è coinvolta anche nella produzione e nella realizzazione delle scenografie che progetta e realizza grazie ad un esperto gruppo di professionisti – ha commentato il presidente Massimiliano Vivoli -. Anche i costumi di scena vengono disegnati da costumisti di grande esperienza e realizzati da sarte esperte, espressione dell’artigianato di alta qualità tipicamente fiorentino. Una realtà che opera 365 giorni l’anno e che dà occupazione ad oltre 300 persone, con un cast di artisti eccellenti, un’orchestra di 80 elementi ed un coro che raggiunge i 120 elementi. Grande attenzione è data anche alla formazione attraverso il coro delle voci bianche al quale partecipano bambini delle elementari e medie che, in seguito, potranno anche iscriversi al Conservatorio”.
Quattro le novità dell’edizione 2008 nel campo operistico: Il Flauto Magico di W. A. Mozart (San Galgano 18-21-28 giugno e 4 luglio), Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini (Boboli 25 giugno, 10-30 luglio, Villa medicea Cafaggiolo 18 luglio), La Bohéme di G. Puccini (Boboli 3-17-29 luglio, Villa Medicea Cafaggiolo 25 luglio, Montevarchi 20 luglio), e La Traviata di G. Verdi (Boboli 8-23 luglio, San Galgano15-19 luglio, 1-3 agosto).
Il festival propone anche altri eventi importanti come i Carmina Burana di C. Orff ed il Bolero di M. Ravel (Boboli 24 luglio, San Galgano 13 giugno, 26 luglio, Montevarchi 27 luglio), Le Stagioni di A. Vivaldi (San Galgano 12 luglio, Villa Medicea Cafaggiolo 11 luglio, Montevarchi 13 luglio) e “Il Laudario di Cortona” eseguito dal Quintetto Polifonico Italiano «Clemente Terni» (Montevarchi – Chiostro di Cennano 16 luglio, San Galgano 23 luglio).
“Per questa stagione sono attesi circa 70.000 spettatori che resteranno sicuramente ammaliati dagli spettacoli e dai luoghi nei quali saranno messi in scena – ha sottolineato il direttore artistico Luca Canonici -. Abbiamo realizzato un cartellone con ben 42 rappresentazioni”.
Ma le sorprese non sono finite perché oltre alla grande opera, il calendario 2008 propone altri imperdibili appuntamenti: Paolo Poli – Favole accompagnato dal pianista Antonio Ballista (San Galgano 5 luglio, Montevarchi 6 luglio), The Best of Momix 2008 della geniale compagnia statunitense (Boboli 14-15 luglio) ed il concerto Musica da Film, eseguito dall’Orchestra da Camera Fiorentina (Boboli 28 luglio), Sulle Tracce di Diaghilev eseguito dal Junior BallettO di ToscanA (San Galgano 24 luglio) e l’Orchestra della Toscana con Puccini e Verdi a Parigi (Boboli 5 agosto).
Grande spazio anche alla musica leggera con il concerto di Fiorella Mannoia (Boboli 22 luglio) e l’attesissimo ritorno, dopo due anni di assenza dalle scene italiane, dei Sigur Ros (Boboli 11 luglio).
I biglietti saranno in vendita nei circuiti convenzionati, presso la Multipromo, il Box Office. Per ulteriori informazioni: www.festivalopera.it telefono 055/5978309.
Opera Festival 2008 al via a giugno
Ducati e Enel: un connubio vincente
Enel dall’inizio del 2008 è sponsor della Ducati e, alla vigilia del Gran Premio d’Italia che si svolgerà al Mugello dal 30 maggio al 1 giugno, esporrà dal 13 al 23 maggio a Firenze la moto Desmosedici GP 8 di Casey Stoner, fornita dalla casa motociclistica di Borgo Panigale. La sala espositiva sarà aperta al pubblico dal 13 al 16 maggio e dal 19 al 23 maggio dalle ore 11 alle ore 16. Ogni visitatore riceverà una lampadina a basso consumo. Alla conferenza stampa – durante la quale sono state presentate le iniziative in programma per questi quindici giorni, realizzate con la collaborazione dell’Autodromo del Mugello – hanno parteciperanno il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, il Responsabile dell’Ufficio stampa dell’Autodromo del Mugello Riccardo Benvenuti, il Responsabile dell’Area Marketing della Ducati Alessandro Cicognani ed il Responsabile Relazioni Esterne Enel Macro Area Centro Nord Luciano Martelli. Matteo Renzi ha sottolineato che “quando realtà industriali eccellenti quale la Ducati e l’Autodromo del Mugello decidono di collaborare, sono capaci di produrre innovazione, successo e valore aggiunto per un territorio splendido come la nostra Provincia”.
Agli Argenti i Medici e le scienze
Grandi protettori delle arti, ma anche grandi patroni delle scienze, i Medici raccolsero nel tempo una straordinaria collezione di strumenti scientifici che per circa due secoli fu ospitata nelle sale della Galleria degli Uffizi accanto ai capolavori dell’arte antica e moderna. Oggi conservata al Museo di Storia della Scienza di Firenze, la collezione viene ora esposta al pubblico in un percorso espositivo ricco e articolato che ricostruisce il contesto storico, politico e culturale in cui si è formata. Svolgendo un percorso ideale nei luoghi del collezionismo – Palazzo Vecchio, gli Uffizi, Palazzo Pitti – la mostra evidenzierà il connubio fra arte, scienza e potere politico abbinando a un’ampia selezione di strumenti dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza un’altrettanto ampia selezione di dipinti, opere a stampa e manoscritti provenienti dalle istituzioni del Polo Museale e da altre istituzioni e biblioteche fiorentine e italiane.
Saldamente ancorato alla tradizione umanistica del Quattrocento, il sodalizio tra le arti e le scienze è foraggiato dai Granduchi medicei senza soluzione di continuità, fino alla fine della dinastia. La storia comincia con l’idea di attribuire agli strumenti matematici un ruolo simbolico nella celebrazione del potere politico e territoriale. È Cosimo I a elaborarla all’indomani della vittoria della guerra di Siena (1554-57), l’evento militare che portò i Medici a governare su un territorio pari all’attuale Toscana, fondando le premesse per la nascita del Granducato. Gli strumenti erano il segno di un cambiamento culturale nel modo di concepire la guerra, non più intesa come arte cavalleresca ma come scienza matematica. E ad essi Cosimo dedicò una stanza di Palazzo Vecchio, la Sala delle Carte Geografiche, dove celebrò anche il proprio nome, giocando con il greco “Kosmos”, attraverso una dettagliata rappresentazione cartografica del cielo e della Terra.
L’impegno del Granduca nel promuovere l’insegnamento delle matematiche favorì un fecondo connubio tra arte e scienza, che trovò il suggello istituzionale nell’attività dell’Accademia delle Arti del Disegno. La fondazione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano portò al potenziamento della flotta medicea con conseguente sviluppo degli interessi tecnico-scientifici nel campo della navigazione, della cartografia e degli strumenti nautici. L’istituzione della carica di “cosmografo granducale”, inizialmente affidata al domenicano Egnazio Danti, consentì inoltre al Granduca di contribuire ai progetti della Chiesa per la riforma del calendario, trasformando la chiesa di Santa Maria Novella in una sorta di osservatorio astronomico. Gli strumenti costruiti dal Danti per osservare gli equinozi e i solstizi sono tuttora visibili sulla facciata della chiesa.
Meno votato del padre alle scienze matematiche, ma fortemente attratto dall’alchimia e dalle scienze naturali, Francesco I fece costruire a Palazzo Vecchio una sorta di sacello che tuttora rappresenta il suo più vivido ritratto intellettuale. Il cosiddetto “studiolo” raccoglieva opere d’arte, oggetti naturalistici e alcuni dei più significativi prodotti della Fonderia medicea dove il Granduca si applicava personalmente alla produzione di oggetti in vetro e ceramica. A lui si deve la fondazione della Galleria degli Uffizi, inizialmente pensata come luogo di raccolta dei capolavori d’arte antichi e moderni ma poi divenuta anche il ‘tempio’ delle scienze.
A celebrare le scienze in Galleria fu Ferdinando I, che trasformò la Tribuna del Buontalenti in una Torre dei Venti, e fece allestire due stanze a contenuto scientifico, una dedicata alla Cosmografia, l’altra all’Architettura militare. In queste stanze trovarono posto gli strumenti già raccolti da Cosimo a Palazzo Vecchio, altri strumenti acquistati a Roma dallo stesso Ferdinando o fatti specificamente costruire per quel nuovo allestimento, e ancora portolani, carte geografiche, libri, modelli di macchine, tutti oggetti che ancora oggi restano documentati nella ricca decorazione a grottesche del cosiddetto “Stanzino delle Matematiche”.
La celebrazione ‘cosmografica’ dei Medici conobbe un momento di rinnovato vigore con le scoperte astronomiche di Galileo. Ai suoi protettori lo scienziato pisano dedicò i quattro satelliti scoperti intorno a Giove, chiamandoli “medicea sidera”, ovvero “stelle medicee”. La collezione medicea si arricchì di nuovi strumenti galileiani, come il cannocchiale e il compasso geometrico e militare che nel 1606 Galileo aveva dedicato al giovane principe Cosimo de’ Medici. Le nuove scoperte astronomiche sembrarono offrire una soluzione anche al vitale problema del calcolo della longitudine che, se risolto, avrebbe confermato il prestigio politico e militare dei Medici anche tra le potenze marinare. A testimonianza dell’interesse dei Medici per i problemi della navigazione resta un nutrito gruppo di strumenti nautici lasciati alla collezione granducale dall’ammiraglio inglese Sir Robert Dudley, il cui ponderoso trattato Dell’arcano del mare, dedicato a Ferdinando II, è tra i contributi scientifici di maggior rilevanza per l’arte della navigazione.
Sensibile ai problemi della ricerca scientifica, Ferdinando II fu protettore di Galileo e di altri importanti scienziati. Insieme al fratello Leopoldo fondò nel 1657 la prima società europea a carattere scientifico, l’Accademia del Cimento, con lo scopo di promuovere la diffusione del metodo sperimentale galileiano. Nelle riunioni dell’Accademia, che si tenevano a Palazzo Pitti, si facevano soprattutto esperimenti di termometria, barometria e pneumatica, servendosi di speciali apparecchi di vetro appositamente costruiti che andarono ad arricchire la collezione scientifica granducale.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo degli Argenti e Firenze Musei, dall’Istituto e Museo Storia della Scienza di Firenze – che ne ha ideato il progetto scientifico – e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Jovanotti, un concerto da record
Un concerto mai banale che rompe gli schemi dei soliti show: imponente nell’allestimento scenico, con uno schermo che accompagna, disegna e enfatizza tutto quello le parole di Jovanotti raccontano.
Uno splendido insieme di immagini e suoni che mostrano la sensibilità dell’artista, determinato a voler offrire uno spettacolo completo, capace fare ballare tutti agli splendidi ritmi della sorprendente doppia batteria di Mylious Johnson e Gareth Brown e dell’immancabile basso di Saturnino.
C’è spazio per pensare e per sognare, con le romantiche ballate che hanno accompagnato la carriera del “Jova” che chiude il concerto con uno splendido omaggio a Domenico Modugno che tiene il tempo sul megaschermo mentre Lorenzo canta la sua “Piove”.
C’è spazio perchè la vita personale dell’artista tocchi tutti da vicino, con la tragedia del fratello tragicamente scomparso pochi mesi fa, raccontata con le lacrime ad un pubblico attonito; c’è la gioia di avere tutta la famiglia tra il pubblico ad applaudirlo e i disegni della sua piccola Teresa che accompagnano i titoli di coda.
Jovanotti – Safari Tour 2008
Jovanotti – Safari Tour 2008
La musica del cuore per Emergency
Si tratta di un appuntamento culturale, artistico ed informativo che avrà cadenza annuale ed i cui ricavati saranno interamente devoluti a progetti umanitari. Per questa prima edizione sarà protagonista Emergency che si occuperà autonomamente di investire la donazione nell’ospedale di cardiochirurgia di Khartoum in Sudan, struttura che gode di un appoggio significativo anche da parte della Regione Toscana.
La serata alternerà momenti di spettacolo con finestre informative dove gli operatori di Emergency illustreranno la loro attività. Lo show sarà diviso in due parti: la prima, “Canzoni per il cuore e per la testa” prevede l’esibizione live di un gruppo musicale formato da professionisti locali guidati dalla voce di Barbara Innocenti, ideatrice e organizzatrice della serata; la seconda “Ballando alla vita” propone le esibizioni di quattro scuole toscane di ballo con gran finale del Dj latino Caramelo.
Al Saschall in occasione de “La musica del cuore” verrà allestita una mostra fotografica di Emergency mentre la Scuola Internazionale Comix (Firenze) esporrà le migliori opere delle edizioni passate di “Matite per la pace”, concorso di fumetti.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura.
I biglietti d’ingresso (15,00 euro) potranno essere acquistati anche in prevendita presso tutti i punti del Circuito Regionale Box Office.
La Fiorentina WP stecca anche a Catania
L’Orizzonte Catania si è imposta per 11-8 anche alla Nesima, dominando tutta la partita e lasciando pochissimo alle ragazze di De Magistris.
Dopo i primi due tempi senza storia, nei quali il Catania ha preso il largo, arrivando fino ad un secco 6-1, e nei quali Stieber e compagne hanno sbagliato anche due rigori (con Dravucz e la stessa Stieber), nel terzo e nell’ultimo periodo è arrivata una timida reazione della Fiorentina Waterpolo, ma era ormai troppo tardi. Nel computo delle partite il Catania si porta sul 2 a 0 e venerdì 16, alle 18.30, alla Nannini il Catania ha la possibilità di chiudere il conto anzitempo.
Niente è però ancora compromesso come sottolinea Gianni De Magistris: “Mi dispiace molto perché abbiamo giocato veramente male – ha commentato il tecnico a fine gara – meritando la sconfitta. Onore a Catania che ha sbagliato poco meritando la vittoria. Anche l’arbitraggio è stato buono; dispiace perché se avessimo avuto gli stessi arbitri anche in gara 1, forse l’esito sarebbe stato diverso. Comunque – ha concluso De Magistris – ancora non è finito niente a da venerdì proveremo ad iniziare la rimonta”. Per le gigliate da segnalare la tripletta della Casanova, la doppietta della Frassinetti e le reti di Lavorini, Stieber e Dravucz. Tra le etnee ha brillato la Zanchi con tre reti. Doppiette per di Mario e Gil e gol di Miceli, Bosurgi, Ragusa e Campbell.
Crescono i lavoratori immigrati
“La Toscana, già oggi, si colloca ai primi posti nella graduatoria nazionale. Grazie all’apporto degli immigrati, infatti, la società toscana riesce già oggi a rispondere a una serie di bisogni, sia sul piano dell’equilibrio demografico, sia sul piano del sostegno al sistema economico”. Così l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini commenta il rapporto 2008 sull’immigrazione in Toscana, curato dall’Irpet per conto dei servizio lavoro e presentato oggi in Consiglio Regionale. Una ricerca (dal lavoro alla cittadinanza, curatori, Beudò, Giovani, Savino) dalla quale emerge una presenza straniera in costante crescita (6,4%), di poco sopra la media nazionale (6,2) e anche di quella europea (5,2), con un ruolo sempre più forte delle seconde generazioni.
«Lo studio – spiega l’assessore – sottolinea il contributo concreto e tangibile che gli immigrati danno allo sviluppo della Toscana ed al nostro livello di benessere. In una fase nella quale troppo spesso il riferimento agli immigrati è collegato ai temi della sicurezza e dell’ordine pubblico è bene ricordare che ci sono settori importanti della nostra economia che possono reggere alla competizione internazionale grazie al lavoro ed alle competenze di lavoratori e lavoratrici immigrati, che ci sono centinaia di famiglie che possono far fronte a gravi problemi grazie al lavoro di collaboratrici straniere. Se vi è una più forte coesione sociale nella nostra regione è anche grazie a questa significativa presenza».
«Tutto questo implica, anche da parte della Regione, politiche e interventi mirati – prosegue l’assessore Simoncini – politiche che vedono in questa indagine, un indispensabile momento di approfondimento. In particolare, come si vede nel rapporto, è stato studiato il modello di inserimento nel mercato del lavoro, mettendone a fuoco la dimensione qualitativa».
Non a caso ci si concentra, sul tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. «Se è necessario affrontare con grande rigore il tema della sicurezza colpendo coloro che col loro comportamento danneggiano l’immagine dei cittadini immigrati, oltre che la nostra sicurezza, è ancor di più importante affrontare quei ritardi che ostacolano una pienezza di diritti per tutti i toscani: accesso alla formazione ed all’istruzione, tutela dei diritti sul lavoro, salvaguardia della sicurezza sul lavoro».
L’esposizione al rischio dei lavoratori stranieri è maggiore rispetto a quella degli altri lavoratori: sono 60 su 100 gli stranieri che si infortunano, contro i 44 toscani. L’inserimento lavorativo avviene inoltre quasi sempre in posizioni subalterne e scarsamente qualificate. Sul fronte della scuola, per i ragazzi stranieri l’inserimento e la prosecuzione degli studi è un percorso molto più difficile e tormentato.
«Per questo – aggiunge l’assessore – il Piano di indirizzo generale integrato prevede linee di intervento che puntano a migliorare l’inserimento, ottimizzando le funzioni di accoglienza, orientamento, formazione, attenzione all’apprendimento della lingua italiana e della normativa per la sicurezza. Nel 2007 i lavoratori stranieri assunti dai centri per l’impiego della Toscana sono stati circa 100 mila, il 22% del totale delle assunzioni.
I cittadini stranieri coinvolti in corsi di formazione professionale sono stati 40.600». Fra le politiche di accoglienza, citiamo in particolare lo sforzo per l’emersione del lavoro sommerso delle badanti, che punta a regolarizzare circa 5 mila assistenti familiari. Quanto alle seconde generazioni, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo è stato finanziato il progetto Famiglia e ragazzi stranieri, per favorire l’integrazione dei giovani stranieri nella scuola e sostenerli nel delicato passaggio dalle medie alle superiori.
On line i servizi per stranieri
E’ questo, in estrema sintesi, il senso del progetto P.A.eS.I. (Pubblica amministrazione e stranieri immigrati) che, realizzato dalla Regione Toscana insieme alla Prefettura di Firenze e all’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica del Cnr, è stato presentato oggi in un seminario in programma all’Auditorium della Regione Toscana (via Cavour 4). Si tratta di un progetto approvato nell’ambito del programma speciale “Una Toscana più efficiente e meno burocratica”, per lo snellimento e la trasparenza dei procedimenti amministrativi.
“E proprio snellimento e trasparenza sono i due obiettivi di questo progetto – spiega il vicepresidente Federico Gelli, che nel governo regionale ha anche la delega all’e-government e ai servizi informativi – Quello che realizziamo con questo progetto è un altro importante risultato sulla strada della semplificazione, cioè di una delle priorità di questa legislatura. E in particolare, da questo progetto ci aspettiamo molto, per dare risposte concrete a una grande tematica che attraversa per intero la nostra società, quella dell’immigrazione, alla quale non si possono dare risposte solo in termini di ordine pubblico».
Il punto di accesso fornirà non solo informazioni sui procedimenti e modulistica on line, ma anche tutti gli aggiornamenti regolamentari e normativi e le indicazioni sui soggetti – come gli sportelli unici e i consigli territoriali per l’immigrazione – a cui i cittadini stranieri potranno rivolgersi.
La Ducati si mette in mostra
“Questa moto è il simbolo dell’Italia che ce la può fare”. Con queste parole il presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, ha presentato oggi l’iniziativa “Ducati corre con Enel” che prevede l’esposizione al pubblico della Desmosedici GP 8, in vista del Gran Premio d’Italia che si svolgerà nel circuito del Mugello dal 30 maggio al 1 giugno. La moto di Casey Stoner, fornita dalla casa motociclistica di Borgo Panigale, resterà in esposizione nella sede Enel di Lungarno Colombo 54 fino al 23 maggio. L’iniziativa di Enel (sponsor di Ducati dal 2008) si avvale della collaborazione dell’Autodromo del Mugello.
“La Provincia di Firenze – ha commentato il Presidente Renzi – è orgogliosa di ospitare nel suo territorio l’autodromo del Mugello, non solo perché produce una ricaduta pubblicitaria di 6 milioni di euro, ma anche perché è la dimostrazione che questa terra non si limita a sfruttare passivamente le sue bellezze naturali e artistiche, ma è ricca di eventi che la fanno vivere”.
La visita alla moto di Stoner è gratuita. Gli appassionati devono solo presentare un documento all’ingresso. Chi andrà a vedere la moto di Stoner avrà in regalo anche un gadget di Enel e una lampadina a basso consumo.
Mostra Fallaci, boom di visite
Grande affluenza di visitatori alla mostra “Oriana Fallaci, fiorentina di razza” a Palazzo Panciatichi. La mostra, inaugurata il 17 aprile, ha registrato in 23 giorni di apertura un’affluenza di 5.750 visitatori, senza però contare le numerose scolaresche, famiglie, gruppi, che sono stati registrati come presenza singola e che portano dunque molto più in alto il bilancio complessivo dell’evento, calcolato appunto in oltre 10 mila presenze. L’esposizione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana, è stata promossa dal Consiglio regionale della Toscana e dalla Provincia di Firenze non solo in omaggio e nel ricordo di una protagonista della nostra storia ma per sottolineare un percorso di vita che ha portato la sua città a riconciliarsi con lei, superando polemiche e prese di posizione che ne avevano contrassegnato gli ultimi anni.
“Il conflitto con Firenze – ha osservato oggi il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini in occasione della chiusura della mostra – non la faceva stare in pace e lei manifestava il suo disappunto anche rendendo noto quello che aveva dato alla sua città, che non apparteneva solo ai tempi recenti ma era tagliato sulle origini della sua famiglia, nelle radici della sua vita adolescenziale e dell’infanzia. Il primo segno di quella riconciliazione così desiderata fu l’accettazione consapevole e gradita e il calore con i quali accolse il riconoscimento che il Consiglio regionale le attribuì con una medaglia che le consegnammo a New York. La mostra a Firenze, nei palazzi delle istituzioni ne è il suggello finale“.
Il percorso a Palazzo Panciatichi dove sono stati ospitati i libri scritti dalla Fallaci, contestualizzati da foto, oggetti, filmati, lettere e varia corrispondenza, giornali, ha dato la possibilità di approfondire i tanti temi trattati dalla giornalista: dai divi di Hollywood al Libano, passando dal Vietnam alla rivolta di Città del Messico. “Il successo di questa mostra per ricordare Oriana, fiorentina di razza nella sua Firenze e per rendere omaggio alla sua carriera di giornalista e scrittrice – ha aggiunto Nencini – ha dimostrato anche, e ancora una volta, la capacità della Fallaci di lasciare un segno, di agire sulle coscienze e di aprire dibattiti. I fiorentini hanno sentito la sua mancanza e con la loro presenza a Palazzo Panciatichi hanno voluto dimostrare la loro vicinanza ad un personaggio, magari scomodo, radicale e controcorrente ma dall’indiscutibile spessore, culturale, politico, civile”.