domenica, 29 Giugno 2025
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Veleno o pecorino? Mozione Pd

La mozione presto sarà all’ordine del giorno del Consiglio Regionale, e vuole invitare la Giunta a prendere in considerazione una modifica della disciplina toscana sull’igiene dei prodotti di origine animale a beneficio dell’estensione dei mercati della produzione dei caseifici aziendali della nostra regione, dove si producono soprattutto formaggi come il marzolino e il pecorino toscano Dop. Ad oggi la normativa toscana restringe il campo della vendita dei prodotti dei caseifici nel solo comune di residenza o nei comuni limitrofi alla piccola azienda produttrice. L’iniziativa, “Veleno o pecorino?”, è stata presentata nella Sala Affreschi del Consiglio Regionale.

Alla conferenza stampa sono intervenuti i consiglieri regionali del Partito Democratico, membri della commissione Agricoltura, Nicola Danti, primo firmatario della mozione, Virgilio Simonti, vice presidente della Seconda Commissione, Caterina Bini e Mauro Ricci. All’iniziativa, durante la quale è stata presentato anche un buffet con degustazione dei pecorini toscani, hanno partecipato Fulvio Salvadori, presidente di Toscana Allevatori, Giuseppe Petracito, Presidente dell’Apa di Firenze, Renzo Malvezzi, direttore dell’Apa di Pistoia, Rolando Bellandi, assessore attività produttive Comunità Montana Media Valle, Ivo Poli, assessore Attività Produttive e agricoltura Comunità Montana Garfagnana, Graziano Tardelli, presidente Associazione allevatori Lucca, Vittorio Marcelli, assessore Agricoltura Comunità Montana della Lunigiana, Damiano Corrieri, presidente Associazione allevatori Pistoia e i direttori delle Associazioni allevatori di Pisa, Lucca, Massa, Pistoia, Firenze e Siena e gli allevatori delle diverse province toscane con i loro prodotti.

“Le norme toscane – ha detto Nicola Danti nel suo intervento – devono garantire le produzioni di nicchia. La pastorizia rappresenta la maggior realtà zootecnica toscana con circa 550.000 capi allevati, in virtù di tali numeri la nostra regione occupa il quarto posto in Italia per popolazione ovicaprina. La pastorizia rappresenta, oltre che una attività produttiva di notevole valore economico, anche una importante garanzia di conservazione ambientale insistendo su ambiti territoriali marginali e difficilmente riconvertibili. Per questo credo che sia fondamentale un’apertura dei mercati anche verso tutta la provincia e le province limitrofe al comune in cui lavora il caseificio”.

“Molto e’ stato fatto in questi ultimi anni – spiega Fulvio Salvadori – in termini adeguamento delle aziende alle norme igienico sanitarie. Tutto questo accompagnato da una forte attività promozionale ha innescato un circolo virtuoso che da un lato ha valorizzato i prodotti, il territorio, la cultura e le tradizioni locali, dall’altro ha incentivato un buon ricambio generazionale delle aziende agro pastorali con molti giovani che si sono dedicati a questa attività”. “E’ stato dimostrato – aggiungono Virgilio Simonti, Caterina Bini e Mauro Ricci – grazie all’analisi di rischio, come la trasmissione di malattie infettive da produzioni tipiche regionali sia quasi inesistente. Continuando a mettere in campo tutte le analisi affinché si identifichino i pericoli conosciuti o potenziali e i rischi della produzione del formaggio toscano, crediamo che l’ampliamento dei mercati sia necessario per permettere a queste piccole aziende di avere nuovi sbocchi di vendita e integrare il reddito salvando dei prodotti, apprezzati dal consumatore e richiesti nei migliori ristoranti della nostra regione”.

“E’ indubbio – conclude Salvadori – che abbiamo di fronte una filiera produttiva tanto importante quanto fragile . L’applicazione indiscriminata della normativa attualmente vigente in materia, il cosiddetto “pacchetto igiene”; che prevede gli stessi adempimenti per caseifici industriali e per quelli a conduzione familiare, rischia seriamente di vanificare l’importante percorso compiuto fino ad ora, costringendo un elevato numero di allevatori a cessare l’attività”.

Province: un nuovo ruolo

Per l’occasione è stata presentata la posizione delle Province Toscane sul Riordino degli Assetti Istituzionali. Sono intervenuti i Presidenti delle Province Toscane, rappresentanti di UPI nazionale e di ambito accademico, tra cui il Prof. Vincenzo Cerulli Irelli, 0rdinario di Diritto Amministrativo dell’Università La Sapienza di Roma.

Nel quadro degli ultimi provvedimenti regionali, in sintonia con gli orientamenti di UPI nazionale, le Amministrazioni Provinciali della Toscana intervengono verso un contributo significativo al riordino dei nuovi assetti, nell’esigenza e necessità di riforme, nel quadro della riduzione dei costi della politica, rispondendo coerentemente ad un continuo rimescolasi di attente riflessioni ad improvvisate dichiarazioni e “strillate” da prima pagina che proclamano tagli radicali, a volte privi di reale significato. Mentre esistono enti inutili, come poter pensare di abolire un livello di Governo?

Se di abolizione degli sprechi e se di semplificazione è necessario discutere ed agire in direzioni concrete, le Province Toscane si fanno promotrici di una prima sostanziale riorganizzazione che vada a semplificare e tagliare quegli apparati che non rientrano tra le componenti essenziali e Costituzionalmente garantite dalla Repubblica delle Autonomie e chiedono di poter svolgere fattivamente il proprio ruolo, e non altri.
Avulse da impropri provvedimenti di chi vorrebbe costituirne delle altre, le Province Toscane, attraverso un proprio documento: Contributo di UPI Toscana sulla riforma degli assetti istituzionali, approvato il 27 marzo dagli organi statutari, ritengono indispensabile, individuare un progetto coerente, unitario e condiviso: far chiarezza sulle funzioni e compiti dei diversi livelli istituzionali.

Per questo appare necessario ridefinire una “Nuova Carta delle Autonomie Locali” coerente con il Titolo V della Costituzione. Indispensabile l’attuazione dell’art. 119 della Costituzione in materia di Federalismo Fiscale, in modo tale che all’autonomia riconosciuta dalla Costituzione e alle funzioni di governo corrisponda l’effettiva responsabilità di adeguate risorse finanziarie. Coerentemente al moderno Statuto di cui dispone una Regione come la Toscana, sarà possibile quindi assicurare una effettiva integrazione tra Regione e sistema delle Autonomie.
Le Province promuovono l’idea di Regione Leggera maggiormente integrata con il sistema dei rapporti con gli enti locali, che risponda ad una logica non più gerarchica, ma collaborativa e cooperativa, di tipo reticolare, di cui le Province stesse, rappresentano lo snodo istituzionale, in quanto principale soggetto della governance istituzionale tra la Regione e i suoi territori.

Perché questo? Perché la Provincia è la naturale Comunità dei Comuni, nella quale le istanze e i programmi comunali trovano la necessaria sintesi per assumere valenza di fondamenta partecipate e condivise sulle quali costruire la programmazione regionale.
Una Provincia dunque che non appaia come un grande comune, ma una realtà nuova che esercita funzioni proprie, non attribuibili ai comuni, secondo il principio di sussidiarietà e che per altro si pone l’obiettivo di rispondere alle esigenze e ai bisogni che il proprio territorio esprime.
Ne deriva un concetto dal sapore assolutamente moderno su cui conviene certo prestare attenzione: quello di Provincia come Città Territoriale, capace di integrare il territorio con il capoluogo e gli altri centri urbani, offrendo servizi e nuova cittadinanza all’intero interland.

Un’idea straordinaria, assolutamente praticabile, grazie a strategie di governo di Area Vasta per cui è possibile superare le tradizionali antinomie di un territorio (campagna/città; montagna/pianura; centro/periferia; sviluppo/arretratezza). Un ruolo dunque meno gestionale e più strategico, che non è riproposizione del preesistente, ma segna elementi di forte discontinuità, caratterizzati da un Ente capace di creare un sistema di relazioni istituzionali condivise, che consentano ai vari territori provinciali di acquisire la necessaria integrazione politica, esaltando una nuova capacità decisionale, basata appunto sulla condivisione e la valorizzazione di ogni risorsa.
Un’esigenza che nasce dal territorio stesso, in un processo di crescita e sviluppo e che si alimenta grazie alle capacità relazionali di ciascun soggetto pubblico e privato che opera su quel territorio.
Questo ed altro possono fare le Province.

Una sfida importante è la Conferenza Provinciale dei Comuni e quindi il riconoscimento delle Province come fondamentale interlocutore nel rapporto Regione – Enti Locali, per tutte le politiche regionali e di settore, sede principale della Programmazione Strategica: attraverso il riassetto istituzionale delle funzioni, la Provincia assume, in tal senso, un ruolo chiave per i servizi ed il Welfare: tramite la conferenza provinciale dei Comuni e mediante la Conferenza interprovinciale e di Area Vasta, le Province assicurano la governance dei processi decisionali, di area vasta e di livello sovracomunale, attuando gli indirizzi regionali in ciascuna politica di settore, riconducendo i servizi svolti nel proprio territorio, ad un quadro unitario capace di declinare localmente le scelte regionali.

Municipale, sequestrati 4 furgoni

Controlli che mirano a verificare il rispetto sia del codice della strada sia delle normative in materia di trasporto di merci e persone. In dettaglio gli agenti sono intervenuti tra sabato pomeriggio e domenica mattina in viale Milton, viale Lami e piazzale Martiri delle Foibe. I vigili controllato e sottoposto a fermo amministrativo tre furgoni di nazionalità ucraina e moldava per tre mesi per la violazione dell’articolo 88 del codice della strada (ovvero svolgevano servizio di trasporto su mezzi non destinati a tale scopo). Un quarto furgone, con targa provvisoria rilasciata dalla Germania e condotto da un rumeno, è stato sanzionato per cambio di destinazione del veicolo (trasportava persone invece che cose) come prescritto dall’articolo 82 del codice della strada. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo e la carta della circolazione è stata sospesa. I quattro furgoni sono stati portati alla depositeria comunale. Per quanto riguarda gli autisti, uno è stato sanzionato per la terza volta e un altro per la seconda.

Come ha spiegato il comandante della polizia municipale Alessandro Bartolini, “spesso si tratta di un servizio svolto in modo abusivo, totalmente a nero, organizzato con punti di raccolta in varie città del centro-nord e pubblicizzato attraverso siti internet. Un’attività non occasionale e che sta mettendo in crisi gli autotrasportatori regolari oltre a rappresentare una forma di agevolazione del contrabbando, come evidenziato nel recente passato”. A dimostrazione che si tratta di un fenomeno organizzato anche il trasloco dei punti di raccolta dopo i controlli effettuati nelle settimane scorse dalla polizia municipale: i furgoni si sono infatti spostati dai tradizionali luoghi, come piazza della Costituzione e piazza Artom, in nuovi punti di raccolta situati in viale Milton, viale Lami e piazzale Martiri delle Foibe. Trasferimenti debitamente segnalati su internet, come ha scoperto la Polizia Municipale sia consultando i siti dedicati sia prestando attenzione alle segnalazioni dei cittadini.

L’intervento dello scorso fine settimana rientra nell’ambito dei controlli mirati della polizia municipale al fenomeno dei trasporto abusivo di merci e persone. Dall’inizio dell’anno sono stati 16 i furgoni sequestrati oltre a merce di contrabbando (come caviale e vodka) e una Porche non sdoganata. E per questi trasportatori abusivi sono iniziate ad arrivare anche le sanzioni della Prefettura di Firenze. Sono stati infatti respinti i ricorsi e condannati i trasgressori al pagamento di oltre 2.000 euro, fermando i veicoli per tre mesi ed intimando poi di raggiungere il confine nazionale per la via più breve. “Con questi controlli sui trasporti abusivi – ha aggiunto il comandante Bartolini – stiamo dando una risposta ai cittadini che lamentavano l’esistenza, in alcuni luoghi della città ritrovo di arrivi e partenze da e per l’est europeo, di situazioni poco chiare se non illegali”. Tra le segnalazioni arrivate alla Polizia Municipale quelle riguardanti la presenza di mercatini abusivi di merce di contrabbando, giri di prostituzione e perfino parrucchiere abusive al lavoro sui marciapiedi.

I Giochi della Gioventù 2008

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. Il progetto si basa sulla formula innovativa di un percorso educativo e formativo con tre tipologie di attività: atletiche, ginnico-espressive e giochi di squadra con la palla. Sedici scuole sono state coinvolte da gennaio a maggio nel territorio della provincia di Firenze e nessuno delle classi è stato… escluso! Le squadre si sono poi confrontate tra loro in un clima allegro. All’evento finale del 14 maggio partecipa una classe per ogni istituto iscritto. A sostegno dell’iniziativa è presente anche l’UNICEF con un suo stand allo stadio Ridolfi. Non ci sarà nessuna classifica finale: ciascuno potrà confrontare il proprio risultato con quello degli altri gruppi leggendo i risultati sui tabelloni predisposti. Al termine dellla manifestazione saranno premiate tutte le classi partecipanti.

La Mercafir compie 20 anni

Ricco il calendario di iniziative in programma, presentate in Palazzo Vecchio dall’assessore alle società partecipate Tea Albini, dal presidente di Mercafir Valdemaro Nutini, dal vice Gilberto Bacci, dal direttore Carlo Dianzani e da Cristina Cherici del “Fiorino”, l’associazione che ha curato l’organizzazione della giornata.

“Abbiamo voluto festeggiare questo anniversario – ha spiegato il presidente Nutini – con 1000 eventi che spero possano richiamare tante gente all’interno del centro di Novoli. Un modo per conoscere questa struttura che svolge un ruolo primario nella vita della nostra città, del circondario, fino all’intera regione e anche oltre. Per l’occasione abbiamo deciso l’apertura straordinaria del mercato delle opportunità, che solitamente si svolge, con successo, il martedì e il venerdì, e la mostra mercato dei produttori locali a cura della Cooperativa di Legnaia”.

I vertici di Mercafir hanno anche ricordato alcuni “numeri” della società partecipata per il 59,8% dal Comune di Firenze che gestisce il centro alimentare polivalente di Novoli (mercato ortofrutticolo, carne e pollame, pesce e fiori): 446 milioni annui di fatturato, 1.500 addetti (oltre all’indotto) all’interno del centro di Novoli che si estende su una superficie di 290.000 metri quadrati, di cui 95.000 coperti e 27.000 di celle frigorifere.

“La Mercafir col suo centro polivalente di Novoli – ha sottolineato l’assessore Albini – è un riferimento essenziale per la città e la sua economia. Una società che offre opportunità di impiego e lavoro in tutta una variegata realtà che si muove attorno al settore agro-alimentare e che anche quest’anno chiuderà il bilancio in attivo. Un altro elemento da evidenziare poi è quello dell’importanza di gestire un’area come quella del mercato di Novoli che rappresenta un presidio per tutto il territorio. Invito quindi i cittadini a partecipare alla festa di sabato prossimo per conoscere da vicino la struttura e vivere dal vivo questa bella esperienza fiorentina, apprezzando la professionalità di chi la gestisce e di chi ci lavora”.

A Villa Barberino (AR) una mostra di Massimo Lippi

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Proprio nel mese di maggio Villa Barberino festeggia i vent’anni dall’inizio dei lavori di recupero del borgo abbandonato e distrutto. Per l’occasione sarà anche presentato il libro di Filippo Boni “Babbo, ho fatto un sogno”, sulla storia millenaria di Meleto Valdarno e appunto, di Villa Barberino a Meleto.
L’artista e poeta Massimo Lippi, che ha esposto in vari contesti internazionali, ha prediletto questo luogo di fronte al Pratomagno per installare le sue opere, prevalentemente in bronzo, che racchiudono nel loro significato simbolico l’intima realtà della fanciullezza del mondo.

“Dalla o Cellini?”, il Genio al via

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L’iniziativa verrà anche proiettata sul maxischermo sotto la Loggia dei Lanzi, in piazza della Signoria. In caso di pioggia il concerto si svolgerà all’interno della chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio. Il secondo appuntamento è fissato per il 15 maggio (sempre all’interno della chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio). Sarà un concerto cameristico con letture e musiche studiate ad hoc dal cantautore bolognese; uno spettacolo inedito con un Lucio Dalla straordinario che ripercorre con passione la vita e le opere di Benvenuto Cellini.

Dalla non si esibirà da solo. Il suo spettacolo – accompagnato da un quintetto da camera – sarà un concerto teatralizzato, in cui l’attore Marco Alemanno leggerà i testi di Cellini. “Ho scelto di dedicare il mio spettacolo a Benvenuto Cellini perché è stato un personaggio straordinario, misconosciuto e molto moderno, che ha sconvolto i codici letterari, oltre che la scultura e l’estetica. Si potrebbe quasi definire un precursore del fenomeno punk”. Con queste parole Lucio Dalla spiega perché ha deciso di omaggiare il celebre orafo fiorentino nel doppio appuntamento programmato dal Genio Fiorentino 2008.

“Mi piace giocare con le commistioni – spiega Dalla – Cellini, oltre ad essere scultore e scrittore, era anche musicista, per cui non romperò con la sua tradizione sonora, ma nemmeno scriverò musica cinquecentesca. Ho la pretesa di dire che – continua il cantautore – conoscendo bene Cellini, il mio sarà uno spettacolo anche informativo, in cui racconterò episodi della vita di Benvenuto, senza alterarli, piuttosto musicandoli”. “Voglio illustrare tutte le circostanze che hanno fatto della vita di Cellini un romanzo straordinario e che ne fanno ancora oggi un artista moderno – prosegue il cantautore. – Se dovessimo assimilarlo a qualche artista di oggi, a distanza di cinquecento anni, potremmo dire che sarebbe uno dei Sex Pistols. Se fosse stato un regista sarebbe stato Tarantino, con il suo essere borderline, sempre al limite”.

“Il suo modo di vivere forsennato – afferma ancora Dalla – ed alcuni suoi atteggiamenti, come l’andare sempre vestito di pelle e stivaloni o il suo carattere ribelle, ne fanno un personaggio attualissimo, un punk dei nostri giorni”. “Il futuro è adesso – conclude Dalla – La storia è ciò che precede l’adesso e non si può ripetere. Ma si può stare a cavallo tra presente e futuro: come Cellini fuse il Perseo, io voglio fondere il mio pubblico pop insieme a quello che ha dimestichezza con le cose dell’arte, voglio avvicinare al grande tema della creatività chi non la frequenta”.

Riacciuffato il sogno!

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Lo stadio era bollente di passione e non solo di gradi centigradi in questa primavera improvvisamente esplosa. La doccia fredda a raggelare gli animi è arrivata presto sotto la malia di Budan che dopo pochi minuti ha imbucato la porta viola. 0 – 1, ma poi è arrivata da Napoli la travolgende notizia che Hamsik aveva segnato ai diavoli rossoneri.

Un urlo al Franchi, la spinta fatale per lanciare la viola che aumenta il ritmo, fa sbandare pericolosamente i formaggiai della Val Padana e poi centra il pareggio con Santana dopo una discesa travolgente di Montolivo.

Poi arriva la notizia del raddoppio partenopeo e noi che si gioca bene, sì, ma non ci riesce fare la cosa fondamentale: buttarla dentro.

Il primo tempo è questo e il secondo parte con lo stesso canovaccio. Viola tutta avanti, ma il gioco stalla, la porta è lontana e le sostituzioni di Liverani e Kuzmanovic per Semioli e Donadel non ci hanno convinto.

Mentre siamo lì a roderci le mani al pensiero di una così ghiotta occasione gettata al vento ecco che l’inossidabile Martino pennella un bel cross al centro che Semioli gira in rete. 2 – 1 si può urlare a squarciagola.

Il resto è accademia anche perchè il centrale del Parma ci mette del suo mandando a quel paese l’arbitro e raggiungendo anzitempo le docce. L’ha capito Mutu ed ora è chiaro: se non ti chiami Totti l’uomo di nero vestito non puoi mandarlo a quel paese…

A quel punto la Fiorentina chiude il match evitandoci un cardiopalma finale. Lo fa con Osvaldo che s’avventa (da centravanti!) con una zampata assassina su un altro corss di Martino. 3 – 1 e tutti a cantare.

Solo Pazzini non segna e questa non è una novita come non lo è che riesca a mangiarsi un gol a tu per tu col portiere allo scadere. Cambiava poco per il risultato, ma Pazzini è anche sfigato!


Ora si è rimesso la freccia e il Milan ci vede la targa da – 2. Domenica tutti a Torino per realizzare il sogno, sperando che sia calcio anche se i granata sono già salvi.


Le pagelle:

 


Frey – Ordinaria amministrazione anche se è rimasto inchiodato a terra su quel cross di Coly. Voto: 6

Jorgensen – Un mito. Dalle sue parti girava Reginaldo, ma l’ha messo sotto e dalle sue parti sono partiti anche i due cross decisivi per chiudere il match. Voto: 7

Gamberini – Impeccabile come sempre. Merita certamente la Nazionale e tanto più a pensare che ci gioca Materazzi… Lucarelli non l’ha mai vista: va beh che non è più quello dell’anno scorso, ma nemmeno Gamberini è Dainelli! – Voto: 7

Ujfalusi – Ha perso Budan solo una volta e ci ha castigati, per il resto ineccepibile. Grande professionista e grande uomo. Ciao Ufo. Voto: 6,5

Gobbi – Sotto tono rispetto ai tempi recenti. Nel secondo tempo ha ciccato alcune palle che ci hanno fatto battere i denti di paura… Voto: 5,5

Kuzmanovic – Gioca bene. S’inserisce, tira, gioca a tutti polmoni, sfiora il gol (come sempre), ma poi lo tolgono dal campo. Voto: 7

Liverani – Il direttore dirige e smista. Praticamente ogni palla passa dai suoi piedi, inevitabile che qualcuna la sbagli. Voto: 6,5

Montolivo – Solita grande partita con in più quella discesa fulminante che vale il gol dell’ 1 – 1. Voto: 7

Santana – In crescita notevole, al fumo stavolta aggiunge anche l’arrosto. Suo il gol dell’ 1 – 1. Voto: 7

Pazzini – Non ha giocato da punta, ma questa non è una novità. la novità sta nel fatto che ufficialmente non giocava da punta. La porta è lontanissima e sempre alle spalle ed il gol, ovviamente, una chimera. Voto: 6

Osvaldo – Si è mosso bene da centravanti. Un gol e altre belle occasioni. Fosse meno innamorato del suo tocco farebbe di più. Ma è sicuramente più centravanti lui di Pazzini. Voto: 7

Semioli – Al suo ingresso in campo abbiamo storto la bocca, ma poi ha segnato il gol del vantaggio e sulla bocca si è stampato un sorriso. Voto: 6,5

Donadel – Una mezzoretta tutto fiato come da copione. Ha fatto quello che ci si aspettava facesse, cartellino giallo compreso. Voto: 6

Potenza – Entra alla fine per mandare al centro lo sfinito Jorgensen. Non si nota. Voto: n.g.

Prandelli – Quando ha tolto Kuzmanovic e Liverani per mettere dentro Semioli e Donadel ci ha fatto arrabbiare, ma come sempre ha avuto ragione lui. Un mago autentico! Voto: 7

Torna il Festival del Fitness

Per l’importante anniversario sono attese, da ogni parte del mondo, un gran numero di appassionati impegnati in 100 diverse attività. Da quelle più tradizionali come la corsa, l’aerobica, il ciclismo e il calcio a 5, a tutte le possibili varianti della ginnastica in acqua, dall’arrampicata al beach tennis, dalla danza sino alle ultime tendenze come il “Gimstick nordic walking” (camminata con bastoncini dotati di elastici per allenarsi anche durante le pause) e la “New York Sit and Fit”, disciplina che permette di allenarsi in qualsiasi momento della giornata, seduti davanti alla tv, in aereo o in macchina.

“Questa iniziativa che per il terzo anno consecutivo ospitiamo nella nostra città – ha sottolineato l’assessore allo sport Eugenio Giani – conferma la vocazione di Firenze a ospitare grandi eventi in vari settori. Nelle precedenti due edizioni fiorentine il Festival ha ottenuto un grande successo di presenze. Il fitness infatti rappresenta una filosofia di vita che investe una sempre più ampia fetta di popolazione, che vuol raggiungere il benessere fisico e in chiave di prevenzione alle malattie. Anche quest’anno Gabriele Brustenghi e gli organizzatori, hanno saputo arricchire e rinnovare il programma, più che mai ampio e variegato. Un ringraziamento va anche all’Esercito, che rinnova la collaborazione al Festival, confermando una volta di più la vocazione di essere vicino ai cittadini”.

L’assessore Giani ha anche ricordato la stretta sinergia fra il Festival del Fitness e la Guarda Firenze, la corsa podistica giunta alla sua edizione numero 36. Nelle giornate fiorentine, gli appassionati di fitness si muoveranno all’interno di una cittadella di 60.000 metri quadrati, con 20 palchi per attività e corsi, 250 insegnanti in arrivo da ogni parte del mondo, 3.000 lezioni, 10 competizioni e 5 corsi di formazione. Nel corso del Festival non mancherà lo spazio per la solidarietà. Ad aprire la kermesse sarà un evento particolarmente originale dalla finalità benefiche: dal primo pomeriggio del 14 maggio al tardo pomeriggio del 18 inizierà una lunga corsa su tapis roulant. Cento ore filate, notte e giorno, con l’obiettivo di percorrere il maggior numero di chilometri possibile: ogni 10 chilometri raggiunti, saranno devoluti 10 euro alla Associazione per le Malattie Reumatiche Infantili. La partecipazione, aperta a tutti, non prevede limiti di percorrenza né limiti di passo.

 

LOTTERIA 

Intanto prosegue la lotteria per raccogliere fondi per l’acquisto di un automezzo da donare alla Polisportiva ‘Silvano Dani’ dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Firenze. I prossimi appuntamenti con la vendita dei biglietti della lotteria – organizzata dalla Polisportiva ‘Dani’ in collaborazione col Lions Club Firenze Giotto e la Società San Giovanni Battista di Firenze, – saranno in occasione del 20° Festival del Fitness, in programma dal 14 al 18 maggio alla Fortezza da Basso, e della 36° Guarda Firenze, evento che chiuderà il Festival domenica 18 maggio.

Cinque euro il costo dei biglietti, 63 invece i premi messi in palio, tra cui una crociera per due persone di 8 giorni nel Mediterraneo orientale e due abbonamenti della Fiorentina per la stagione 2008/09 (tribuna laterale e curva Fiesole). Inoltre, prodotti artistici d’autore, quadri e litografie, prodotti di alto artigianato in argento, pelle, vetro e cristallo, articoli d’arredamento, prodott vinicoli e oleari. L’estrazione si svolgerà il 25 giugno alla Società San Giovanni Battista di Firenze.

Un aperitivo per il Genio

Giovedì 15 maggio si svolgerà una serata di festa allo Yab, famosa discoteca fiorentina per dare il benvenuto alla IV edizione del Genio Fiorentino. La serata sarà animata dalla musica di dj Foti e Special Guest dj Emijay from Supernova. Ospite d’eccezione il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, ideatore della kermesse Il Genio Fiorentino. Nel corso della festa sarà possibile bere lo speciale aperitivo dedicato al Genio Fiorentino.

L’inizio della manifestazione sarà festeggiato precedentemente alle 20 con un aperitivo vinoso da Robiglio (Via Tosinghi 11/r), dove verranno presentate le migliori etichette di vini toscani e un ricco buffet di salumi speciali. Un rito che durante il Genio si ripeterà in molti locali fiorentini. Infatti, da giovedì 15 a domenica 25 maggio, nei locali più noti della movida fiorentina (Angels, Dolcevita, Moyo, Negroni, Rifrullo, Sanfrediavino, Slowly, Yab, Zoe, Caruso Jazz Cafè, Seidivino!) si svolgeranno una serie di serate dedicate alle tradizioni enogastronomiche toscane declinate con creatività e estro dagli operatori del settore nell’ambito dell’aperitivo. Una piacevole sinfonia di piccoli e originali menù ideali per un incontro di fine serata stimolante e vivace.


Da mercoledì 14 a domenica 25 maggio:

Angels – Via del Proconsolo, 29/31r – tel 055 2398762

Ogni sera dalle ore 19 menù degustazione: prosciutto del Mugello con coccoli caldi (Chianti Docg Santa Caterina 2005, Fattoria Castelvecchio); pici senesi all’etrusca (Chianti San Lorenzo 2006, Fattoria Castelvecchio); zuccotto alla fiorentina con fonduta di cioccolato e salsa all’arancio (Vin Santo del Chianti La Regina, Az. Agricola Villa Bagnaia). Prezzo promozionale.

Caruso Jazz Café – Via Lambertesca, 14/16r – tel 055 281940

Ogni sera aperitivi a tema con degustazioni di vini particolari (Vernaccia, Castello Banfi, Vicchiomaggio, Nobile di Montepulciano, Cantina Calatrasi, Vermentino Toscano, Principe Guicciardini Strozzi).

A seguire concerti jazz (ore 21.30).

Dolcevita – Piazza del Carmine, 6/r – tel 055 284595

Ogni sera assaggi di arista e a seguire vin santo con cantucci. La serata rievoca un fatto storico legato alla nostra cultura culinaria, ossia il congresso organizzato a Firenze sotto Cosimo il Vecchio per riunire la chiesa cattolica e ortodossa durante il quale furono servite proprio queste pietanze.

Moyo – Via dei Benci, 23/r – tel 055 2479738

Aperitivo con Castelvecchio di Fattoria Rocchi, bianco: Vermentino Acquagiusta Tenuta La Badiola accompagnato da bruschette e crostini assortiti.

Negroni – Via dei Renai, 17/r – tel 055 243647 – www.negronibar.com

Toscana Remix. Ogni sera l’Aperimundo propone un piatto tipico della cucina toscana (ribollita, pappa al pomodoro, ecc) rielaborato in chiave orientale da Tony Prashad De Silva. Le specialità della terra toscana si arricchiscono degli aromi e delle tecniche della gastronomia orientale. Degustazione di vini tipici toscani delle Cantine Leonardo Da Vinci.

Rifrullo – Via San Niccolò, 55/r – tel 055 2342621 (consigliato prenotare)

«Le cene del mercoledì»

Quattro cene a tema e a carattere regionale, con prodotti tipici e vini.

7 maggio «Incontro con il produttore: Azienda Petra». Serata dedicata alla pluripremiata azienda di Suvereto (Li), Simone Morosi presenta il famoso Petra 2004 (tre bicchieri nella guida Gambero Rosso-Slow Food).

14 maggio «Siamo di un’altra pasta: incontro con l’Antico Pastificio Morelli 1860»

21 maggio «A cena col Mazzanti. La Costa degli etruschi e il pesce povero».

28 maggio «La Borgogna nel bicchiere: degustazione di vini della Borgogna con Domenico Vacca».

Seidivino! – Via Borgo Ognissanti, 42/r – tel 055 217791

Serata i’toscanaccio: aperitivo toscano con Chianti Classico e Supertuscan.

Sanfrediavino – Via Pisana 10r – Porta San Frediano

Ogni sera piatti della cucina toscana primaverile.

Slowly – Via Porta Rossa, 63/r – tel 055 2645354 – www.slowlycafe.com

Ogni sera dalle 19 alle 21 aperitivo a buffet con tanti stuzzichini di cuicna e prodotti tipici toscani. A seguire dj session.

Zoe – Via dei Renai, 13/r – tel 055 243111

Aperitivo con Vino rosso Nozzole di Folonari e bianco Bruniche di Folonari con pappa al pomodoro e crostini con salumi toscani.