giovedì, 1 Maggio 2025
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Come diventare un pilota di droni professionali

Diventare pilota di droni può “far comodo” per i lavori più diversi. Fotografi, videomaker, tecnici, architetti, ingegneri o semplicemente appassionati, per chi è tentato di buttarsi nel mondo dei droni ci sono diversi aspetti di cui tenere conto. Se è vero che è possibile entrare in un qualunque negozio di elettronica e acquistare un drone, è anche vero che non si può farlo volare come, quando e dove si vuole.

Ecco perché abbiamo chiesto consiglio ad Alessio Giusti, Istruttore di volo dell’Aeroclub Firenze “Luigi Gori” certificato ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). “I droni sono paragonati come normativa a un elicottero o un aereo, per questo per poterli pilotare è indispensabile fare un corso pratico e teorico per conseguire un patentino di guida. L’Aeroclub Luigi Gori, che da decenni svolge attività didattica e formazione aeronautica, è l’unico a Firenze ad essere autorizzato ufficialmente da ENAC a fornire questo
attestato”.

GLI ATTESTATI di pilota APR

È proprio grazie ai Centri di Addestramento ENAC che vengono rilasciati gli attestati di pilota APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), unici titoli per poter utilizzare i droni per un uso diverso dal ludico, che comunque deve essere svolto esclusivamente nei campi di volo da aeromodellisti o in aree idonee allo scopo: quello più vicino a Firenze è ad Empoli.

Pilotare i droni: volo libero in città?

A Firenze il libero volo con droni è vietato perché lo spazio aereo che è per buona parte sulla città, ricade in ATZ ovvero nello spazio aereo Aeroportuale di Firenze Peretola. Per poter operare con APR occorre un’autorizzazione da ENAC. Molto spesso si vedono persone fare foto e video in città con i droni, purtroppo però si tratta di un uso illecito di questi mezzi, che sono di libera vendita ma di utilizzo normato.

Come diventare pilota di droni

L’ENAC applica per i droni lo stesso codice della navigazione area, un banale volo sopra la città può potare a una conseguente sanzione o denuncia. È per questo che è consigliato a tutti i professionisti (ma non solo) di informarsi in centri di addestramento per avere la giusta formazione ed evitare di andare incontro a sanzioni o peggio, a mettere in pericolo altre persone.

Anche a Firenze esistono corsi per diventare pilota di droni (leggi il nostro articolo).

Festa della Misericordia di Badia a Ripoli

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La festa

La festa

La festa

La festa

La festa

La festa

La festa

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Una giornata con attività per grandi e piccoli, sabato 20 ottobre 2018, grazie alla festa organizzata dai volontari della Misericordia di Badia a Ripoli

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Solo un pari tra viola e Cagliari

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La sconfitta subita a Roma contro la Lazio prima della sosta della Nazionale non è stata smaltita e la Fiorentina arranca anche in casa dove non va oltre il pareggio contro il Cagliari in una serata autunnale contrassegnata da un forte vento. Pioli scegli di mandare in campo Pjaca accanto a Simeone e Chiesa. Maran tiene in panchina Pavoletti, da poco divenuto padre, e si affida all’azzurro Barella, sempre pronto ad innescare Joao Pedro e Cerri per impensierire la retroguardia viola.

Primo Tempo

Prima del fischio d’inizio passerella tra gli applausi per la squadra femminile della Fiorentina vincitrice della Supercoppa italiana. Poi la partita. La Fiorentina gioca controvento ed è in difficoltà per tutta la prima frazione di gioco. Al 22' il Cagliari prova a passare in con Cerri che chiude un triangolo con Joao Pedro ma non imprime potenza al tiro e Lafont para. Chiesa, a pochi secondi dal fischio che ha mandato le squadre negli spogliatoi, ha una bella opportunità con un diagonale che sfiora il palo di destra difeso da Cragno. Si va al riposo a reti bianche.

Secondo Tempo

Viola più brillanti nella ripresa.  Al 60’ si sblocca la partita grazie ad un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Giacomelli con l’ausilio del VAR per un fallo di Barella su Chiesa in area. Sul dischetto si presenta Veretout che spiazza Cragno. In svantaggio, Maran getta nella mischia Pavoletti e dopo 9 minuti il neo papà ripaga la fiducia dell’allenatore sardo. C’è un cross basso di Faragò dalla destra, Pavoletti si avventa sul pallone e, anticipando Pezzella, batte Lafont in scivolata. E’ il pareggio che poi chiuderà il match. Al 78’ Chiesa costringe Cragno in angolo. Ci prova anche Simeone ma è bravo Pisacane a salvare la propria porta. Sul capovolgimento è Lafont che si supera spedendo in angolo di piede un gran tiro di Joao Pedro. L’ultima azione è viola con Chiesa che, all’88’ impensierisce Cragno che si salva in angolo. Nel recupero c’è uno scontro fortuito, di testa, tra Pezzella e Milenkovic. I due giocatori vengono curati e chiudono la gara con un vistoso bendaggio. Alla fine Giacomelli concede 10 minuti e 22 secondi di recupero ma non cambia il risultato.

L’allenatore

Stefano Pioli non nasconde l’amarezza a fine gara. “Qualche volta potevamo verticalizzare di più. Abbiamo fatto di tutto per vincere, il rimpianto è aver preso gol quando eravamo ben piazzati. Si vede che non era la giornata fortunata. Non è stata una partita semplicissima per i nostri attaccanti, abbiamo creato, ma concretizzato solo un’occasione. Dobbiamo crescere, quando vai in vantaggio non puoi concedere un’azione come quella del gol. Comunque – aggiunge il tecnico viola – la squadra ha messo sul campo una prestazione convincente e vogliosa. Dispiace che gli ultimi due risultati non siano stati positivi, ma io vedo una squadra che gioca con equilibrio e personalità, stiamo crescendo. Oggi siamo stati più vicini a vincere che a perdere come sarebbe accaduto un mese fa”.

Padre e figlio uccisi a Sesto Fiorentino, arrestato il vicino

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Due uomini, padre e figlio, sono stati uccisi a colpi di pistola nelle campagne di Sesto Fiorentino. Arrestato con l’accusa di duplice omicidio, Fabrizio Barna, 53 anni, residente nelle vicinanze. I due stavano ristrutturando una casa colonica.

Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, una lite provocata dai rumori dei lavori sarebbe alla base del gesto. È stata un’altra vicina a scoprire i corpi, dopo aver udito gli spari, e essersi avvicinata al piccolo cantiere, ubicato in via dei Grilli.

La donna ha poi accusato un malore, così come la moglie e madre delle vittime: entrambe, dopo aver dato l’allarme, sono state soccorse e portate in ospedale.

Sul posto sono accorsi Carabinieri e personale del 118, raggiunti poco dopo dal sostituto procuratore Christine von Borries, magistrato di turno.

A quanto risulta, Barna era in possesso di una pistola regolarmente denunciata. Il pm Christine von Borries ha delegato i carabinieri per le indagini. Alcuni conoscenti delle vittime hanno fatto riferimento a liti già avvenute in precedenza per i lavori di ristrutturazione, nonchè a minacce con la pistola da parte di Barna.

Il pm ha fatto sapere che familiari e conoscenti delle vittime verranno ascoltati in merito a quest’eventualità. Al momento però all’Arma non risultano denunce o segnalazioni in questo senso. Sono sotto sequestro, al momento, il cantiere e la casa dove è avvenuto il fatto, per gli accertamenti del medico legale.

Renzi chiude la Leopolda: “Ripartiamo dai comitati cittadini”

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Più che un “Ritorno al futuro”, come recitava il claim di questo anno, la Leopolda 9, nono appuntamento della convention politica organizzata dall'ex premier Matteo Renzi che si è appena conclusa alla Stazione Leopolda di Firenze (da cui prende il nome) è stato, in quanto a successo, un ritorno al passato, con la platea gremita e tante persone ad assistere fuori dall'ingresso, davanti ai maxi schermi.


La kermesse sold out e il “Ritorno al futuro”

Tre giorni (tutti sold out) per immaginare un Paese diverso da quello attuale, con una politica e un governo che si discosta nettamente dalle idee e dai proclami giallo-verdi.
Sul palcoscenico della Leopolda numero 9 (L9, per gli amici) una “Delorean” a strizzare l'occhio alla celeberrima saga cinematografica hollywodiana firmata da Robert Zemeckis (a cui ha preso in prestito il titolo) e, a dividersi la ribalta, una serie di vecchie e nuove conoscenze.


I protagonisti: da Bonolis a Minniti fino al dottore no-vax

Da venerdì 19 ottobre alle 14 di oggi, domenica 21,sono saliti sul palcoscenico in tanti, dall'ex ministro dell'Interno Marco Minniti (che non ha sciolto la riserva sulla sua candidatura a segretario del Pd) all'ex ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan fino allo showman Paolo Bonolis (che si è prestato ad un talkshaw stile David Letterman “condotto” per l'occasione da Renzi), da Don Andrea Bonsignori direttore del Cottolengo di Torino a Chantal Borgonovo (vedova del calciatore Stefano Borgonovo) al medico e ricercatore pro-vax Roberto Burioni, alla giovanissima Gaia Romani fino al professore della Bocconi Carlo Alberto Carnevale Caffè. In platea ci sono il sindaco Dario Nardella, Maria Elena Boschi, il candidato alla segreteria del partito Matteo Richetti e poi il capogruppo del Senato Andrea Marcucci e il vicepresidente della Camera Ettore Rosati, oltre a tanti deputati Pd, molti giovani e tanti renziani vecchi e nuovi.


Renzi: “Ripartiamo dai comitati cittadini”

La chiusura della kermesse, come sempre è spettata al padrone di casa, Matteo Renzi. “Alla Leopolda siamo più del doppio dell'anno scorso, quando eravamo al Governo – ha detto -. L'opposizione fa bene alla Leopolda ma fa male al Paese”. “Stanno portando avanti una campagna di odio contro di noi – ha continuato -. Ci hanno buttato addosso quintali di fango, non ci hanno sporcato l'anima, ma ci hanno fatto male. Non risponderemo all'odio con odio”. “Ripartiamo dai comitati cittadini. Partiamo non per creare una corrente, che non serve. I comitati civici hanno bisogno di una rete ma anche di un contatto umano e quelli a cui sto antipatico valgono doppio. Noi non ci rassegniamo a un futuro di mediocrità, alla cialtronaggine di questo governo. Mettiamoci in cammino e andiamo avanti tutti insieme”.


L'appuntamento: Leopolda 2019

L'appuntamento per l'anno prossimo è già fissato: la Leopolda numero 10 comincerà il 25 ottobre 2019 “in occasione dai dieci anni dalla pedonalizzazione di Piazza Duomo”.

Wanda Ferragamo, è scomparsa la signora della moda

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Era accanto a suo marito Salvatore quando disegnava le scarpe delle star di mezzo mondo. Da Bonito (provincia di Avellino) approdò a Firenze, dove il successo consacrò lui e di riflesso anche lei, che era sempre stata insieme al suo compagno in questa grande avventura. È scomparsa ieri, all’età di 96 anni, Wanda Miletti Ferragamo, presidente onorario della Salvatore Ferragamo spa.

Wanda e la maison

Wanda, che si è spenta nella sua casa di Fiesole, aveva assunto la guida dell’azienda nel 1960, anno in cui era morto suo marito Salvatore. Da quel momento aveva traghettato la maison, prima da sola e poi insieme ai suoi figli (oggi il presidente è suo figlio Ferruccio e l’amministratore delegato è Micaela Le Divelec Lemmi), per gran parte del Novecento e nel primi ventennio degli anni Duemila. 

La comunicazione dei figli

“Con immenso dolore, insieme ai nostri figli e alla famiglia tutta vogliamo comunicarvi la scomparsa di nostra madre Wanda Miletti Ferragamo – si legge in una nota diffusa dalla famiglia –  e condividere con voi il ricordo della sua straordinaria persona. I suoi preziosi insegnamenti e la sua memoria saranno per tutti noi un esempio di rettitudine e di grande passione per la vita”.

I riconoscimenti

Molti i riconoscimenti ottenuti durante la lunghissima carriera della signora Ferragamo:  Cavaliere del lavoro della Repubblica italiana, insignita da Sua Maestà la Regina d’Inghilterra del titolo di “Honorary officer of British Empire” e dal Presidente della Repubblica dell’Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, con il titolo di Cavaliere di Gran Croce.

Nardella – Ceccardi, confronto al vetriolo

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Il caso Lodi, ma anche la questione dello sviluppo dell’aeroporto di Firenze. Sono stati questi alcuni dei temi al centro del confronto tra il sindaco di Firenze Dario Nardella e la prima cittadina di Cascina, Susanna Ceccardi, ospiti giovedì 18 ottobre di un dibattito in occasione della festa fiorentina per i 30 anni del quotidiano Repubblica all’interno del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Un palco che in poco tempo si è trasformato in un ring politico, con una rissa (verbale) e toni molto accessi, a  partire da temi strettamente fiorentini.

La polemica sulla nuova pista dell'aeroporto

Ceccardi ha accusato: ci sono state “forti pressioni politiche” per approvare il masterplan dell’aeroporto di Firenze da parte del “capo fino a poco tempo fa del tuo partito”, ha aggiunto la prima cittadina riferendosi a Matteo Renzi. “Sono accuse gravi, si assuma la responsabilità di quello che dice. se ha degli elementi per parlare di pressioni politiche indebite, lo dimostri”, ha replicato Nardella.

Altro punto di scontro il caso Lodi. Ceccardi ha raccontato di aver dato consigli alla “collega” Sara Casanova, alla guida della giunta di Lodi, sulla questione, aggiungendo che “Non ci trovo niente di così scandaloso o discriminatorio nel portarsi il pranzo da casa”.

“Lo dico da sindaco – ha ribattuto Nardella – non tengo fuori dalla mensa scolastica 200 bambini solo perché sono stranieri: non esistono bambini di serie A e di serie B nelle nostre scuole”. Non è tardata la riposta della prima cittadina di Cascina, secondo la quale erogare servizi pubblici a chi non ne ha diritto produce “un danno erariale. Vorrei sapere, sindaco, quanto ha di scoperto nel suo bilancio su questo fronte”. E Nardella ha risposto: “per me la scuola è luogo di civiltà di integrazione e di apertura“.

Il festival delle Mongolfiere fa il bis a Firenze

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Hanno illuminato di mille colori e aggiunto un tocco di magia al panorama mozzafiato di Firenze. Adesso si replica: il Festival delle Mongolfiere torna anche sabato 20 e domenica 21 ottobre 2018, sempre all’Ippodromo del Visarno di Firenze.

Il programma resta lo stesso. Voli vincolati senza allontanarsi dalle Cascine, su mongolfiere ancorate a terra con delle funi che si alzano di una ventina di metri e restano in aria per cinque minuti, per provare l’ebbrezza del volo aerostatico. Oppure i voli liberi, 45 minuti in viaggio con partenza a San Casciano in Val di Pesa attraversando la campagna toscana e godendosi una vista inedita sulla città di Firenze.

Per tutto il giorno ci saranno poi giochi per bambini, laboratori, spettacoli e divertimento dentro i grandi palloni stesi a terra e trasformati in un teatro per grandi e piccini. Al calar del sole, il grande spettacolo delle mongolfiere gonfiate a ritmo di musica, con suoni e colori ad illuminare il parco in notturna.

QUANTO COSTA IL FESTIVAL DELLE MONGOLFIERE

Il Festival delle Mongolfiere di Firenze sarà aperto in entrambe le giornate dalle ore 10 alle 22. Il biglietto di ingresso costa 8 euro, il biglietto ridotto per bambini fino a 12 anni costa 4 euro. I bambini fino a un metro di altezza entrano gratis. Dal sito del Festival delle Mongolfiere di Firenze si può scaricare un biglietto ridotto da stampare e cambiare alla cassa.

I voli vincolati costano 7 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini dai 2 ai 12 anni. Il biglietto si acquista direttamente all’info point, nei giorni del festival. Voli in programma dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 21.

Il volo libero costa invece 250 euro a persona, compresi i bambini dai 6 anni in su. Per informazioni e per acquistare i voli si può contattare il Baloon Team Italia al 348 4044117 o al 349 4624501, oppure per email, scrivendo a [email protected].

COME ARRIVARE AL FESTIVAL DELLE MONGOLFIERE di Firenze

L’Ippodromo del Visarno si trova nel Parco delle Cascine. Chi arriva in auto troverà parcheggi adiacenti all’ingresso. I disabili possono parcheggiare all’interno dell’Ippodromo. La fermata “Cascine” della linea T1 della tramvia si trova a pochi metri dall’Ippodromo.

Chi arriva da fuori Firenze può anche lasciare l’auto in sosta al parcheggio di Villa Costanza, sull’A1, e da lì proseguire in tram fino all’Ippodromo del Visarno.

https://ilreporter.it/festival-delle-mongolfiere-in-volo-sopra-firenze-a-bordo-di-un-pallone/

Il programma della Leopolda 9, ora per ora

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Ormai è “sold out”. Non si accettano più richieste di iscrizione: in tanti hanno chiesto di partecipare alla Leopolda 9, la kermesse politica ospitata a Firenze da venerdì 19 a domenica 21 ottobre 2018 e guidata dall’ex premier Matteo Renzi.

“Il paradosso è che abbiamo avuto più richieste di quando eravamo al governo”, dice il senatore. Tema dell'edizione 2018 “Ritorno al futuro”, ispirandosi alla celebre saga cinematografica firmata da Robert Zemeckis (sul palco ci sarà anche la Delorean, la macchina del famoso film).

Il fuori programma della Leopolda 9

Si parte subito con un fuori programma, riservato ai giornalisti: alle ore 18 Renzi insieme all’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan terrà una conferenza stampa sulla finanziaria del governo giallo-verde presentando le proposte alternative, una “contromanovra” per “salvare il Paese, dimezzare lo spread e abbassare le tasse”, ha detto Renzi. Poi, dopo l’apericena, il via alla manifestazione vera e propria, anche se non mancheranno le sorprese.

Prima serata, venerdì 19: parola ai giovani

Si parte quindi alle ore 21 con 30 giovani under 30 che dal palco presenteranno le loro proposte su tematiche come l’ambiente, l'innovazione, il turismo, il sostegno alle fasce deboli della popolazione, il rilancio del Paese. A coordinare la serata “young” sarà Elena Bonetti, che fa parte della segreteria nazionale del Pd ed è professoressa di Matematica all’Università di Milano.

Dalle ore 22.30 si passa a 30 tavoli di lavoro, coordinati da 30 ragazzi under 30 accompagnati da altrettanti parlamentari.

Leopolda 2018 Renzi programma streaming

Leopolda 2018, il programma di sabato 20 ottobre

La prima parte della mattinata di sabato 20 ottobre sarà dedicata agli amministratori locali: dalle ore 9.30 sul palco della Stazione Leopolda un’ora di proposte da parte dei sindaci che guidano grandi e piccole città. Alle 10.30 si passa i 50 tavoli di discussione.

La novità arriva alle ore 14.30: per la prima volta la Leopolda renziana ospita un talk show, coordinato da Matteo Renzi, che vedrà, oltre a un ospite a sorpresa, il fisico Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il medico pro-vax Roberto Burioni, le giornaliste Federica Angeli e Rula Jebreal.

Alle ore 16.30 Ivan Scalfarotto presenterà i comitati civici, “non un partito, ma un gruppo di persone che si mettono assieme senza una scadenza elettorale”, ha detto Renzi.

Domenica 21 ottobre alla Stazione Leopolda

Cinque minuti a testa per presentare le proprie proposte: la mattinata di domenica si apre alle 9.30 con l’assemblea plenaria e il tipico format con i “tempi contati”.

Alle 12.30, come da tradizione, sarà Matteo Renzi a chiudere la kermesse con il suo intervento. Lanciando l’appuntamento fiorentino l’ex premier ha illustrato l'obiettivo della manifestazione: “l’abbiamo fatta con lo spirito di chi ama credere nella politica:  c’è il desiderio di portare delle idee, di entusiasmarsi e di credere nella buona politica,  non nell’anti politica”.

Come seguire la Leopolda 9 in streaming

Tutta la manifestazione potrà essere seguita live sul sito ufficiale della Leopolda 2018, nella sezione streaming oppure sulla pagina Facebook di Matteo Renzi. L'hashtag ufficiale è #L9.
 

Chi sono i concorrenti toscani in gara a X Factor 2018

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Finora sono passati di puntata in puntata, con il sì dei giudici, e ora si giocano il tutto per tutto al prestigioso live di X Factor 2018.,

Bowland e Renza Castelli: sono loro i concorrenti toscani che hanno conquistato un posto sul palco della X Factor Arena a partire da giovedì 25 ottobre (in onda su SkyUno). Conosciamoli meglio.

BowLand

Un altro gruppo molto interessante dall’originale sound trip-hop: un trio di ragazzi iraniani che si sono conosciuti in un liceo di Teheran e che poi sono arrivati a Firenze per continuare i loro studi. La cantante Lei Low, accompagnata da Pejman Fa e Saeed Aman hanno iniziato a esibirsi in città per poi vincere il contest “Toscana100band” della Regione pubblicando il loro primo album “Floating Trip”.

Hanno subito stregato pubblico e giudici di X Factor con una cover di “Get Busy” di Sean Paul e poi, ai bootcamp, con “Maybe Tomorrow” degli Stereophonics. Per saperne di più ecco il nostro articolo su chi sono i Bowland.

Renza Castelli a X Factor 2018

29 anni, viene da Pietrasanta (Lucca) e come cantautrice ha già girato l’Italia per concerti e spettacoli. Si è formata all’accademia “La Voce” di Fulvio Tomaino e nel 2017 ha partecipato al Tour Music Fest, il festival internazionale della musica emergente, ricevendo il Premio Mogol, dal cantautore in persona.

Renza Castelli  ha portato a X Factor due cover: prima la sua interpretazione di “Wait in Vain” di Bob Marley, che le ha fatto guadagnare quattro sì dei giudici, poi l’esibizione con “Mad about you” degli Hooverphonics durante i bottcamp e che le è valsa una sedia assegnata da Fedez.

E gli eliminati agli home visit: Moka Stone

È una band pisano-versiliese composta da quattro componenti, che ha fatto del crossover il suo marchio di fabbrica, muovendosi tra diversi mood. Gabriele Capri, 22enne di Cenaia (Pisa), ha fondato il progetto nel 2012. Poi si è unito alle tastiere e al sintetizzatore Pietro Spinelli, che arriva da Volterra, seguito dal batterista viareggino Gabriele Guidi e dal batterista Lorenzo “Palmè” Palmerini.

A X Factor 2018, i Moka Stone hanno subito giocato il loro asso nella manica, l’inedito “Grazie di che” (piaciuto a tutti i giudici, ad eccezione del dubbioso Fedez), mentre ai bootcamp hanno proposto la cover “Renegades of funk” dei Rage against the machine con il testo della strofa riscritto in italiano da Moka, canzone che ha conquistato la giudice Asia Argento.