giovedì, 15 Maggio 2025
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L’invasione della Deejay Ten

Appuntamento imperdibile quello della Deejay Ten, che come ogni anno torna nella sua tappa fiorentina. Un tour che tocca molte città d’Italia e che è diventato l’evento del mese di maggio. La formula è vincente: correre a passo di musica tra le meraviglie architettoniche e paesaggistiche della nostra città, che non tradisce mai le aspettative.

La Deejay Ten, che a Firenze si svolge il domenica 13 maggio,  è una corsa non competitiva aperta a tutti che si articola su due percorsi: da 10 e da 5 chilometri. Partenza Lungarno della Zecca Vecchia e arrivo in piazza del Duomo per la 10 km, mentre arrivo in via Magliabechi per la 5km.

Erano 15mila nell’edizione del 2016 e 13mila in quella del 2017, un fiume colorato che ha invaso le vie del centro, e anche quest’anno i numeri non deluderanno le aspettative. Il village sarà situato in piazza Santa Croce come ogni anno, e come ogni edizione sarà all’insegna del divertimento, un’occasione per vivere una parte di città senza auto e con le scarpe da ginnastica ai piedi.

Campi corre allo Zatopeck

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Dopo l’inaugurazione, lo scorso primo ottobre, della nuova pista ad otto corsie dello stadio Emil Zatopek ed il sogno in via di progettazione, confermato dal sindaco Emiliano Fossi, del “pistino” coperto con attigua palestra all’interno della struttura di via di Gramignano intitolata al campione cecoslovacco, l’Atletica Campi ha ricominciato la stagione delle gare in grande stile, portando a Campi Bisenzio tanti eventi.

Infatti, lo Zatopek è già stato teatro alla fine del mese di marzo della prima giornata di Coppa Toscana Ragazzi e Ragazze con tantissimi iscritti al via, mentre il 12 aprile è stato il turno del consueto Trofeo Scolastico “Città di Campi Bisenzio”, appuntamento annuale dove gli studenti delle scuole campigiane si sono sfidati nelle discipline della “regina degli sport”.

A quarantotto ore di distanza, lo stadio di Campi Bisenzio, che nulla ha da invidiare ad altri impianti italiani, è stato teatro della seconda giornata dei Campionati di Società categoria Cadetti e Cadette. L’evento cerchiato in rosso sull’agenda di tanti atleti ed appassionati è, però, la prima giornata della fase regionale dei Campionati di Società categoria Assoluti quando, all’Emil Zatopek, arriveranno i più forti atleti da ogni parte della regione.

NON SOLO SPORT

Non solo agonismo ma anche cultura ed educazione, infatti il 10 maggio è in programma la manifestazione regionale, riservata alle scuole materne, “Liberi di Educare”.

Ed inoltre, sempre nel filone di attività culturali e mirate ai ragazzi, il 14 maggio, si svolgerà una ulteriore manifestazione scolastica, curata dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack”, evento finale del progetto “Corsa contro la Fame”. Alla fine del mese di maggio, il 25, spazio a un evento insolito per lo stadio, che ospiterà una partita di calcio per beneficenza preceduta però dal Campionato Provinciale staffette categorie esordienti A/B. All’Emil Zatopek, il 10 giugno, tornerà invece la Coppa Toscana Ragazzi e Ragazze con la quinta giornata di gare.

Un programma ricco di gare ed iniziative, che si andrà ad ampliare nel corso della stagione agonistica, dove l’Atletica Campi vorrà far bene con i propri atleti dopo gli ottimi risultati di questo inverno ottenuti nelle competizioni indoor. Tutte le gare disputate sulla pista dell’Emil Zatopek potranno essere viste, da appassionati e non, dalle rinnovate tribune frutto di un importante lavoro di rifacimento e messa in sicurezza realizzato dal Comune e dalla società Atletica Campi.

Dedicato a Luca (e a chi viaggia in bici)

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Strano mondo quello in cui la notizia della morte di un tuo compagno di liceo ti arriva con un link su Facebook. Strano mondo quello in cui puoi perdere la vita a 34 anni andando a lavoro in bicicletta. Un paio di mesi fa titolavamo il Reporter “Rivoluzione sui pedali”, alludendo a una trasformazione che sembrava a portata di mano, grazie a nuove infrastrutture, iniziative di sensibilizzazione, festival dedicati alle 2 ruote.

La verità è che le strade delle nostre città non sono ancora sicure per chi si sposta sui pedali. Sentiamo spesso dire che l’aereo è il mezzo più sicuro per spostarsi.  Sapete chi c’è in fondo alla
classifica? La bici. Peggio fanno solo moto e motorini. Da ciclista urbana avevo già avuto l’impressione di essere l’ultimo anello della catena alimentare, più a rischio anche dei pedoni.

Recentemente l’Onu ha stabilito che il 3 giugno sarà la giornata mondiale della bici – in Italia la giornata nazionale è il 14 maggio – per promuoverne l’uso ma anche ricordare i diritti di chi la  usa. Forse varrebbe la pena dare una rinfrescata anche ai doveri.

Chi di noi ciclisti di città non si è mai trovato a ridisegnare le righe della strada a piede libero, per risparmiarsi un po’ di fatica? Chi non ha sperimentato almeno una volta la sensazione di essersi giocato il jolly andando contromano in una via stretta del centro storico? Quale possa essere la via più breve per rendere le strade più sicure per chi va in bici non lo so.

Personalmente diffido dai limiti di velocità improbabili e dagli eccessi di imposizioni. Credo piuttosto che si debba continuare a lavorare sull’approccio culturale alla bici, smontare i pregiudizi che la circondano, convincere chi si muove in città che si fa prima e meglio lasciando l’auto in garage. La strada è lunga, in salita e controvento. Ma dobbiamo continuare a pedalare, anche per Luca.

Teatro 13, il palco decò di Firenze

Si trova in via Nicolodi, a Campo di Marte, nel grande complesso che fino a poco tempo fa ospitava la sede fiorentina dell’Istituto Nazionale dei Ciechi “Vittorio Emanuele II”, oggi trasferita nella vicina via Fibonacci, ed è un teatro di quartiere meno noto di altre strutture cittadine ma altrettanto ricco di fascino e storia.

Inaugurato nel 1931 alla presenza del re Savoia, il Teatro 13 è un esempio di art decò e recupero della tradizione, dalle poltroncine in ferro risalenti alla metà degli anni ‘20 e i lampadari originali di inizio Novecento alle vetrate realizzate dalla famosa vetreria fiorentina Polloni fino agli stucchi dorati e alle decorazioni pittoriche in stile.

Al teatro si accede mediante due porte che immettono nella sala poste ai lati dell’imponente scalone principale che dall’atrio porta ai piani superiori del complesso di via Nicolodi, che ospita anche una biblioteca, una scuola e alcuni uffici direzionali e amministrativi del Comune di Firenze.

La storia del Teatro 13 di Firenze

Il teatro ha una capienza di 152 spettatori e il palcoscenico, pur di dimensioni medio-piccole, risulta funzionale e ben proporzionato per attività teatrali di prosa e attività concertistiche. Non a caso è in questa sede che nel secondo dopoguerra si tennero le selezioni per alcune edizioni del celebre concorso per cantanti lirici intitolato a Enrico Caruso.

Attivo ininterrottamente fino agli anni Settanta del secolo scorso, è stato restaurato e riqualificato tra il 1985 e il 1987. Da allora ha preso la denominazione di “Teatro 13” ed ha iniziato una nuova stagione qualificandosi come una delle strutture più nuove e innovative del panorama teatrale fiorentino.

Oggi vi si tengono lezioni e spettacoli dell’Accademia Teatrale di Firenze, iniziative e corsi per bambini, concerti e contest musicali come il Premio Crescendo, concorso internazionale organizzato da A.Gi.Mus Associazione Giovanile Musicale in collaborazione con il Vomune di Firenze dedicato ai giovani strumentisti under 30.

La programmazione di maggio

A tal proposito maggio è un mese ricco di occasioni ed eventi al Teatro 13: c’è infatti tempo fino a lunedì 21 per iscriversi al concorso musicale  inviando la domanda online tramite il sito www.premiocrescendo.it mentre è fissata per fine maggio la consegna dei diplomi agli allievi dell’Accademia Teatrale.

Intanto è in corso la rassegna teatrale Studi Drammatici iniziata ad aprile: venerdì 11 triplice spettacolo con “Atti Unici” di Schnitlzer, “Le Serve” di Genet, “Giorni felici” di Beckett; domenica 13 maggio “Fiori d’acciaio” di R. Harling; martedì 15 “Spettri” di Hibsen; giovedì 17 “Tre donne alte” di E. Albee; sabato 19 “Chi ha paura di Virginia Woolf” di E. Albee; lunedì 21 maggio “Il giardino dei ciliegi” di Cechov; mercoledì 23 e giovedì 24 “Diana e la Tuda” di Pirandello. 

Tutti sui pedali. La Ciemmona 2018 è a Firenze

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Dopo Bologna e Napoli, la Ciemmona sbarca a Firenze, per usare le strade in modo diverso: in sella alla bicicletta. Si tratta di un raduno che vedrà arrivare in città ciclisti urbani da tutta Italia (e non solo), grazie all’impegno di tanti volontari, con molte iniziative e due grandi “sfilate” di bici lungo le vie cittadine.

Il quartier generale della manifestazione, da venerdì 18 a domenica 20 maggio, sarà il CPA di Firenze sud.

Questo evento sui pedali è nato in modo spontaneo dalle Critical mass durante le quali i ciclisti urbani “sfidano” il traffico. “Bike to the future” è il titolo scelto per la Ciemmona 2018, la “Critical mass interplanetaria” come la definiscono gli organizzatori.

Il programma della Ciemmona 2018 a Firenze

Tutti in bici dal 18 maggio, quando partirà la Critical mass straordinaria (ore 18.30 da piazza Santissima Annunziata). Di norma questo appuntamento si svolge ogni ultimo giovedì del mese, a  Firenze come in altre 500 città del mondo: i ciclisti urbani si ritrovano in un punto di concentramento e si muovono tutti insieme per le vie trafficate della città, per dimostrare come l’unione (o la “massa critica” che dir si voglia) faccia la differenza.

Dopo la “pedalata urbana” del 18 maggio i ciclisti arriveranno al Centro sociale autogestito NEXt Emerson per cena popolare,  dj set e “giochi a pedali. Sabato 19 invece dalle 10 alle 13 nella Ciclofficina del Cpa di Firenze sud saranno preparate le bici per il grande appuntamento con la Ciemmona 2018: il “corteo” di biciclette prenderà il via dal Prato del Quercione delle Cascine alle 16.00 (concentramento dalle ore 14.30). In serata poi festa al Cpa Firenze sud.

Domenica infine conclusione dell’appuntamento con una “gita in bici” da piazza Poggi fino a Mondeggi per fare una merenda contadina tutti insieme.

Ciemmona 2018 Firenze - programma critical mass

Informazioni sul blog della Ciemmona 2018.

La Fiorentina rimonta contro il Genoa e tiene vivo il sogno Europa

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La Fiorentina vince (3-2) contro il Genoa al termine di una gara bella e rocambolesca. Decisivi gli ingressi in campo di Eysseric e Dabo, che hanno firmato la rimonta viola. Tanto nervosismo tra i rossoblù con due espulsi Pandev e Zukanovic dalla panchina. Pioli con una difesa da inventare dato che Vitor Hugo è infortunato e Laurini è squalificato rispolvera Gaspar. A centrocampo Badelj. In avanti l’ex Simeone. Nel Genoa Ballardini lancia fin dal primo minuto l’ex Pepito Rossi e recupera in difesa Nicola Spolli.

Primo Tempo

Sin dai primi minuti di gara è la Fiorentina a dirigere il gioco. Al 12’ è Badelj ad impegnare Perin ma il tiro è centrale. Al 23’ si vede il Genoa con un cross da destra di Hiljemark per Pepito Rossi che si fa trovare nella posizione giusta a pochi metri dalla linea di porta. L’ex viola però non riesce a controllare la palla che finisce sul fondo. Subito dopo una punizione di Hiljemark viene respinta da Sportiello. Al 43’ Simeone serve Benassi che, in scivolata, anticipa l'uscita di Perin e mette in rete per l’1-0 viola col quale le due squadre vanno all’intervallo.

Secondo Tempo

Il Genoa è intraprendente ad inizio ripresa Ballardini lancia Bessa al posto di Veloso ed il nuovo entrato, al 64’, serve l'assist per l'1-1 di Rossi che non esulta per rispetto ai suoi ex tifosi. Entra anche Lapadula al posto di Pepito ed è proprio lui a ribaltare il match al 68’ con un’azione sulla fascia sinistra di Hiljemark che serve all'ex attaccante del Milan che segna facilmente il 2-1. Pandev, da poco entrato, commette fallo su Gaspar e viene espulso. L'inferiorità numerica favorisce la Fiorentina che pareggia, al 78’, grazie ad Eysseric che sulla corta ed errata respinta in aerea di Perin va a segno con un preciso destro ravvicinato. Passano due minuti e Falcinelli, dalla fascia destra, serve un assist rasoterra a Dabo che sigla il definitivo 3-2 per i viola. Niente è ancora deciso per quanto riguarda la qualificazione in Europa League tutto sarà deciso nell’asse Milan-Atalanta-Fiorentina negli ultimi 180 minuti di campionato.

L’allenatore

Soddisfatto, a fine gara, Stefano Pioli. “La partita si era fatta difficile, abbiamo avuto un attimo di sbandamento ma fino alla fine siamo rimasti in partita con attenzione per ribaltare un risultato che sembrava perso. Vincere – ha aggiunto il tecnico viola – ci permette di guardare alla prossima partita con ottimismo per finire bene il campionato. Abbiamo perso equilibrio in quei minuti, il Genoa ha giocato bene e ci stava di subire qualcosa. Abbiamo preso anche un palo interno clamoroso, diamo merito ai giocatori per i tre punti importantissimi presi. Per la qualificazione in Europa League sarà fondamentale fare punti con il Cagliari. Quello che fanno gli altri non possiamo determinarlo noi. Dobbiamo raschiare il barile, le energie sono al lumicino. Tutti sono cresciuti tanto, ma mancano due partite e la prossima sarà importantissima. Recuperiamo energie mentali perché l’annata è stata dura, per far sì che l’ultima partita sia importante”.

Fabbrica Europa 2018: gli eventi da non perdere

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I suoi venticinque anni Fabbrica Europa li festeggia con ben 52 titoli, 10 produzioni, 96 repliche e 15 prime tra nazionali e assolute. L’onore e l’onere di aprire il sipario vanno a Teatrul Nottara con lo spettacolo Iarna diretto da Mihai Maniutiu (4 maggio). Fine ultimo e irrinunciabile missione del Festival saper guardare avanti senza lasciare esclusi, ricercare nel contemporaneo per assimilare e finalmente offrire al pubblico. 

Una vecchia stazione di nome Leopolda come una principessa dei racconti che finalmente si risveglia svelandosi per quasi un mese intero in tutta la sua grazia e bellezza. Che ciò che si vada a vedere piaccia o meno si prova finalmente la netta sensazione di partecipare al presente, forse al futuro, senza dubbio alla scoperta di qualcosa che non si conosceva.

Con ventiquattro edizioni all’attivo l’idea nata nel 1994 da Maurizia Settembri e Andres Morte Terés
si può dire attuata. Palcoscenico e laboratorio di ricerca e sperimentazione, spazio per il linguaggio, luogo d’arte ad uso e consumo di tutti, da maggio a giugno è quasi un crimine non parteciparvi.

Fabbrica Europa 2018, i consigli de il Reporter

L’edizione 2018 si dislocherà anche nelle ex-Scuderie Granducali delle Cascine, al Teatro Verdi, al Teatro della Pergola, al Teatro Goldoni e al Teatro Cantiere Florida. Fra i molti spettacoli Il Reporter segnala Mitten wir im Leben sind/Bac6hcellosuiten di Anne Teresa de Keersmaeker e Jean-Guihen Queyras (Teatro della Pergola, 2 e 3 giugno), John Parrish, storico musicista collaboratore di Pj Harvey (Stazione Leopolda, 6 giugno), Sang Jijia che in prima assoluta presenta Re-Mark, creazione site specific di danza e multimedia (Stazione Leopolda, dal 5 all’8 maggio), Omar S (elettronica, 11 maggio, Stazione Leopolda) e il debutto dell’ultimo spettacolo Ultima vez di Wim Vandekeybus, fra i massimi esponenti della scena performativa contemporanea.

Fabbrica Europa 2018 Firenze Stazione Leopolda

Consigliamo di dare un’occhiata alla descrizione dell’evento, si prospetta come una vera e propria esperienza. Il programma completo può essere facilmente consultato sul sito di Fabbrica Europa dove troverete dei focus per ogni spettacolo al quale siate interessati.

Scandicci festeggia San Zanobi, gli eventi per il patrono

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Non solo il 10 maggio: a Scandicci i festeggiamenti per il patrono San Zanobi vanno avanti per oltre dieci giorni. Si parte il 6 maggio con un mercatino straordinario sull’asse via Pascoli – piazza della Resistenza, nel centro della città, per proseguire nei giorni successivi con spettacoli, cene benefiche, iniziative e una grande festa al Castello dell’Acciaiolo, dove nel weekend del 12 e 13 maggio si potranno rivivere le atmosfere del passato, grazie a un accampamento medievale, danze rinascimentali, arcieri storici, falconieri e rapaci in volo.

10 maggio, festa di San Zanobi

Quest’anno Scandicci non avrà i suoi “fochi” d’artificio, ma il programma promosso dall’associazione San Zanobi con il patrocinio del Comune prevede molte iniziative. Giovedì 10 maggio, giorno del patrono, si terranno due messe, una alle ore 11 nella chiesa di Santa Maria, l’altra alle 16 all’interno della grotta di San Zanobi nel bosco di Casignano, mentre il parco del Castello dell’Acciaiolo nel pomeriggio si animerà con attività per i più piccoli, musica ed esibizioni delle scuole di danza. Alle 21.30 il corteo storico sfilerà lungo le vie cittadine con figuranti in costume e sbandieratori. 

Gli eventi in programma: villaggio medievale all'Acciaiolo

Da sabato 12 aprirà poi i battenti l’accampamento e il mercatino medievale: l’Acciaiolo ospiterà attività per grandi e piccoli, laboratori alimentari, tornei medievali, balli e concerti, tra cui quello della cover band Killer Queen, sabato alle ore 19.30.

Il programma si concluderà venerdì 18 maggio, quando al Teatro Aurora la compagnia Guelfi e Ghibellini metterà in scena la commedia “Una di Quelle”. Tutto il ricavato dei festeggiamenti di San Zanobi sarà devoluto al progetto Social Party e all’associazione Cui – I Ragazzi del sole, per la creazione di Casa Humanitas, struttura per giovani diversamente abili a Badia a Settimo. Programma completo sul sito dell'associazione San Zanobi.

Festa San Zanobi Scandicci - parco dell'Acciaiolo

Scandicci e San Zanobi, non tutti sanno che..

Vescovo di Firenze tra la fine del quarto secolo e l’inizio del quinto, San Zanobi è stato anche il “padre”  della Basilica di San Lorenzo: è stato lui a fondare la prima cattedrale di Firenze. Oggi le sue reliquie sono conservate in Duomo, dentro una grande urna realizzata da Lorenzo Ghiberti.

Al santo è dedicata anche una colonna vicino al Battistero, detta appunto Colonna di San Zanobi: qui secondo la leggenda si trovava un albero secco che, al passaggio delle reliquie del santo, rifiorì miracolosamente. Dal 1983 è il patrono di Scandicci: sulle colline, a Casignano, si trova una
piccola cappella realizzata in una grotta, dove San Zanobi si ritirava a meditare.

Al Cinema Odeon (gratis) con Palazzo Strozzi

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Ormai è una tradizione. Le mostre “sbarcano” anche sul grande schermo del Cinema Odeon di Firenze, con un mini-ciclo di film legati al tema dell’esposizione in corso a Palazzo Strozzi. Così dal 7 al 28 maggio, ogni lunedì alle ore 21, sarà possibile vedere, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti, 4 capolavori del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta all’interno della storica sala di piazza Strozzi.

Visconti, Antonioni,  Petri e Pasolini: i lavori di questi  “mostri sacri” del cinema italiano si alterneranno all'Odeon per raccontare caratteri, contraddizioni e visioni del nostro Paese tra gli anni Cinquanta e Sessanta.  La rassegna “Al Cinema Odeon con Palazzo Strozzi”, accompagna la mostra “Nascita di una nazione” in corso fino al 22 luglio nella sede espositiva ed è promossa dalla Fondazione Palazzo Strozzi .

Si parte lunedì 7 maggio con “Senso” di Luchino Visconti, per proseguire con “Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni (14 maggio) e “La decima vittima” di Elio Petri (21 maggio). Ultimo appuntamento il 28 maggio con “Teorema” di Pier Paolo Pasolini.

Al Cinema Odeon (gratis) con Palazzo Strozzi, programma e trama

Lunedì 7 Maggio (ore 21): SENSO di Luchino Visconti
La contessa Livia Serpieri, moglie di un aristocratico filoaustriaco, parteggia segretamente per i patrioti italiani. L'incontro con un giovane ufficiale austriaco, Franz Mahler, è fatale. La contessa si innamora perdutamente del giovane, che sembra ricambiarla. In realtà l'uomo cerca di ottenere del denaro per comprare il suo esonero. È la vigilia della battaglia di Custoza. Avuto il denaro il giovane scompare. Accecata dalla gelosia, Livia, dopo un drammatico confronto con l'ex amante, lo denuncia. L'uomo viene fucilato sotto gli occhi della donna, ormai preda di una follia senza speranza. Senso è un film che rasenta la perfezione. Frutto di tutte le grandi qualità del regista, messe assieme, la pellicola ha una carica espressiva di inestinguibile bellezza.

Lunedì 14 Maggio (ore 21): DESERTO ROSSO di Michelangelo Antonioni
Una donna, traumatizzata da un grave incidente d'auto, non riesce più a ritrovare se stessa, né nella vita matrimoniale né al di fuori di essa. In questo film di Antonioni, come negli altri, più che la trama vera e propria contano i personaggi e le situazioni; ancora una volta esaminati con la lucidità tipica del regista.

Lunedì 21 Maggio (ore 21): LA DECIMA VITTIMA di Elio Petri
A Roma in un futuro prossimo tutte le guerre sono state abolite e l'aggressività umana viene sfogata in un grande gioco di società: la caccia all'uomo. Si affrontano Caroline, americana efficientista nata da una fecondazione artificiale, che ha già ucciso 9 cacciatori, e Marcello, pigro romano, preoccupato per i suoi guai familiari (non va d'accordo con la moglie né con l'amante, e deve tenere nascosti in casa gli anziani genitori, in quanto cittadini inservibili. Fra un duello e l'altro, il marketing pubblicitario sponsorizza la caccia e la riprende in diretta. Un surreale gioco di società tra assassini e vittime, per uno dei più originali film di Elio Petri, sospeso tra commedia e fantascienza.

Lunedì 28 Maggio (ore 21): TEOREMA di Pier Paolo Pasolini
In una famiglia dell'alta borghesia milanese giunge, annunciato da un telegramma, un misterioso giovane. Questi ha rapporti sessuali con tutti i componenti della famiglia – padre, madre, figlia, figlio e domestica – che iniziano a comportarsi in maniera insolita e bizzarra. Teorema viene realizzato nel cuore del Sessantotto e ne subisce (apparentemente) tutte le vicissitudini sociali, politiche e ideali, ma è soprattutto un film sull'impatto del Sacro su una società ormai de-sacralizzata e de-mitizzata come quella che la borghesia prepara all'interno della cultura italiana di quegli anni (e i cui esiti si vedranno meglio in futuro).

Più informazioni sul sito del Cinema Odeon di Firenze.

Disabilità: diminuirà la capacità di assistenza delle famiglie

Da un lato un carico assistenziale crescente, dall’altro una prevedibile progressiva diminuzione, nei prossimi anni, della capacità di genitori e fratelli di garantire assistenza ai figli e familiari disabili.

È quanto emerge dall’indagine “Misurare i bisogni presenti e futuri del Dopo di Noi” presentata ieri pomeriggio a Prato nel corso dell’iniziativa “Dopo di noi nel territorio pratese” organizzata dall’Area Welfare di Legacoop Toscana. La ricerca, promossa su iniziativa di quattro cooperative sociali di Prato – CUI, Alice, Kepos e Pane&Rose – appartenenti all’Area Welfare di Legacoop Toscana, è stata condotta da IRIS – Idee e Reti per l’impresa sociale ed ha mappato i bisogni legati al Dopo di noi nel territorio pratese partendo dalle persone potenzialmente interessate, ovvero gli utenti dei servizi delle cooperative promotrici dell’indagine (97 i questionari elaborati).

IL DOPO DI NOI

“Il Dopo di Noi, ovvero come garantire l’autonomia e la qualità della vita delle persone disabili nel momento in cui viene a mancare la rete di sostegno rappresentata dai familiari, è un argomento di grande attualità, come dimostrano le ultime disposizioni nazionali in materia – sostiene Marco Paolicchi, responsabile Dipartimento Area Welfare di Legacoop Toscana – Questa indagine offre uno spaccato della realtà pratese, ma ritengo possa fornire indicazioni di carattere generale su un tema sempre più rilevante non soltanto a livello delle singole famiglie ma dell’intera comunità”. Secondo stime dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane (2017) in Italia ci sono circa 4,5 milioni di persone disabili, di cui oltre un terzo vive da solo. In Toscana le stime parlano di oltre 210 mila persone con disabilità (2°Rapporto sulla disabilità in Toscana, 2017).

I RISULTATI DELLA RICERCA

Le persone disabili a cui si riferisce l’indagine condotta sul territorio pratese sono in prevalenza di sesso maschile (64%) e nella fascia di età 41-60 anni. Il 68% è affetto da pluripatologie. Al momento il carico assistenziale richiesto è “medio” (52%) ma viene indicato un progressivo aumento di assistenza prevedibile tra 3 anni (“alto” 54%) e tra 5 anni (“alto” 66%).
Per circa il 20% delle persone disabili la rete di sostegno/caregiver è costituita da entrambi i genitori insieme a un fratello o una sorella; dai soli genitori o dal solo fratello/sorella nel 16% dei casi. La maggioranza dei disabili (41%) vive con entrambi i genitori; con un solo genitore nel 15% dei casi. Una percentuale non trascurabile vive con un parente o da solo.

I dati indicano una prevedibile progressiva diminuzione della capacità assistenziale dei caregiver che, quando specificato, si riferisce prevalentemente all’età, alla presenza di patologie, al carico psicologico.
Due terzi dei disabili coinvolti nell’indagine usufruiscono attualmente di più servizi, in prevalenza centro diurno e accompagnamento/trasporti. Le risposte circa gli aspetti ritenuti più rilevanti da garantire indicano quelli assistenziali (96%) e di inserimento sociale (69%), sanitari (57%) e abitativi (33%). Emerge infine una grande disponibilità a partecipare alla progettazione di servizi per il “Dopo di noi”: il 50% delle famiglie sarebbe disposta a partecipare con un contributo economico, il 35% metterebbe a disposizione un appartamento e il 43% sarebbe disposto a mettersi insieme con altri genitori e famiglie.

All’iniziativa hanno preso parte, oltre a Paolicchi, Angela Regine (IRIS), Cecilia Lombardi (Azienda Usl Toscana Centro e Sds pratese), Mariagrazia Ciambellotti, assessore alla Pubblica istruzione e alle Pari opportunità del Comune di Prato, Luigi Biancalani, assessore ai Servizi sociali del Comune di Prato, i rappresentanti delle cooperative CUI, Kepos, Alice e Pane&Rose e i familiari coinvolti nella ricerca.