giovedì, 15 Maggio 2025
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Al Cinema Odeon (gratis) con Palazzo Strozzi

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Ormai è una tradizione. Le mostre “sbarcano” anche sul grande schermo del Cinema Odeon di Firenze, con un mini-ciclo di film legati al tema dell’esposizione in corso a Palazzo Strozzi. Così dal 7 al 28 maggio, ogni lunedì alle ore 21, sarà possibile vedere, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti, 4 capolavori del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta all’interno della storica sala di piazza Strozzi.

Visconti, Antonioni,  Petri e Pasolini: i lavori di questi  “mostri sacri” del cinema italiano si alterneranno all'Odeon per raccontare caratteri, contraddizioni e visioni del nostro Paese tra gli anni Cinquanta e Sessanta.  La rassegna “Al Cinema Odeon con Palazzo Strozzi”, accompagna la mostra “Nascita di una nazione” in corso fino al 22 luglio nella sede espositiva ed è promossa dalla Fondazione Palazzo Strozzi .

Si parte lunedì 7 maggio con “Senso” di Luchino Visconti, per proseguire con “Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni (14 maggio) e “La decima vittima” di Elio Petri (21 maggio). Ultimo appuntamento il 28 maggio con “Teorema” di Pier Paolo Pasolini.

Al Cinema Odeon (gratis) con Palazzo Strozzi, programma e trama

Lunedì 7 Maggio (ore 21): SENSO di Luchino Visconti
La contessa Livia Serpieri, moglie di un aristocratico filoaustriaco, parteggia segretamente per i patrioti italiani. L'incontro con un giovane ufficiale austriaco, Franz Mahler, è fatale. La contessa si innamora perdutamente del giovane, che sembra ricambiarla. In realtà l'uomo cerca di ottenere del denaro per comprare il suo esonero. È la vigilia della battaglia di Custoza. Avuto il denaro il giovane scompare. Accecata dalla gelosia, Livia, dopo un drammatico confronto con l'ex amante, lo denuncia. L'uomo viene fucilato sotto gli occhi della donna, ormai preda di una follia senza speranza. Senso è un film che rasenta la perfezione. Frutto di tutte le grandi qualità del regista, messe assieme, la pellicola ha una carica espressiva di inestinguibile bellezza.

Lunedì 14 Maggio (ore 21): DESERTO ROSSO di Michelangelo Antonioni
Una donna, traumatizzata da un grave incidente d'auto, non riesce più a ritrovare se stessa, né nella vita matrimoniale né al di fuori di essa. In questo film di Antonioni, come negli altri, più che la trama vera e propria contano i personaggi e le situazioni; ancora una volta esaminati con la lucidità tipica del regista.

Lunedì 21 Maggio (ore 21): LA DECIMA VITTIMA di Elio Petri
A Roma in un futuro prossimo tutte le guerre sono state abolite e l'aggressività umana viene sfogata in un grande gioco di società: la caccia all'uomo. Si affrontano Caroline, americana efficientista nata da una fecondazione artificiale, che ha già ucciso 9 cacciatori, e Marcello, pigro romano, preoccupato per i suoi guai familiari (non va d'accordo con la moglie né con l'amante, e deve tenere nascosti in casa gli anziani genitori, in quanto cittadini inservibili. Fra un duello e l'altro, il marketing pubblicitario sponsorizza la caccia e la riprende in diretta. Un surreale gioco di società tra assassini e vittime, per uno dei più originali film di Elio Petri, sospeso tra commedia e fantascienza.

Lunedì 28 Maggio (ore 21): TEOREMA di Pier Paolo Pasolini
In una famiglia dell'alta borghesia milanese giunge, annunciato da un telegramma, un misterioso giovane. Questi ha rapporti sessuali con tutti i componenti della famiglia – padre, madre, figlia, figlio e domestica – che iniziano a comportarsi in maniera insolita e bizzarra. Teorema viene realizzato nel cuore del Sessantotto e ne subisce (apparentemente) tutte le vicissitudini sociali, politiche e ideali, ma è soprattutto un film sull'impatto del Sacro su una società ormai de-sacralizzata e de-mitizzata come quella che la borghesia prepara all'interno della cultura italiana di quegli anni (e i cui esiti si vedranno meglio in futuro).

Più informazioni sul sito del Cinema Odeon di Firenze.

Disabilità: diminuirà la capacità di assistenza delle famiglie

Da un lato un carico assistenziale crescente, dall’altro una prevedibile progressiva diminuzione, nei prossimi anni, della capacità di genitori e fratelli di garantire assistenza ai figli e familiari disabili.

È quanto emerge dall’indagine “Misurare i bisogni presenti e futuri del Dopo di Noi” presentata ieri pomeriggio a Prato nel corso dell’iniziativa “Dopo di noi nel territorio pratese” organizzata dall’Area Welfare di Legacoop Toscana. La ricerca, promossa su iniziativa di quattro cooperative sociali di Prato – CUI, Alice, Kepos e Pane&Rose – appartenenti all’Area Welfare di Legacoop Toscana, è stata condotta da IRIS – Idee e Reti per l’impresa sociale ed ha mappato i bisogni legati al Dopo di noi nel territorio pratese partendo dalle persone potenzialmente interessate, ovvero gli utenti dei servizi delle cooperative promotrici dell’indagine (97 i questionari elaborati).

IL DOPO DI NOI

“Il Dopo di Noi, ovvero come garantire l’autonomia e la qualità della vita delle persone disabili nel momento in cui viene a mancare la rete di sostegno rappresentata dai familiari, è un argomento di grande attualità, come dimostrano le ultime disposizioni nazionali in materia – sostiene Marco Paolicchi, responsabile Dipartimento Area Welfare di Legacoop Toscana – Questa indagine offre uno spaccato della realtà pratese, ma ritengo possa fornire indicazioni di carattere generale su un tema sempre più rilevante non soltanto a livello delle singole famiglie ma dell’intera comunità”. Secondo stime dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane (2017) in Italia ci sono circa 4,5 milioni di persone disabili, di cui oltre un terzo vive da solo. In Toscana le stime parlano di oltre 210 mila persone con disabilità (2°Rapporto sulla disabilità in Toscana, 2017).

I RISULTATI DELLA RICERCA

Le persone disabili a cui si riferisce l’indagine condotta sul territorio pratese sono in prevalenza di sesso maschile (64%) e nella fascia di età 41-60 anni. Il 68% è affetto da pluripatologie. Al momento il carico assistenziale richiesto è “medio” (52%) ma viene indicato un progressivo aumento di assistenza prevedibile tra 3 anni (“alto” 54%) e tra 5 anni (“alto” 66%).
Per circa il 20% delle persone disabili la rete di sostegno/caregiver è costituita da entrambi i genitori insieme a un fratello o una sorella; dai soli genitori o dal solo fratello/sorella nel 16% dei casi. La maggioranza dei disabili (41%) vive con entrambi i genitori; con un solo genitore nel 15% dei casi. Una percentuale non trascurabile vive con un parente o da solo.

I dati indicano una prevedibile progressiva diminuzione della capacità assistenziale dei caregiver che, quando specificato, si riferisce prevalentemente all’età, alla presenza di patologie, al carico psicologico.
Due terzi dei disabili coinvolti nell’indagine usufruiscono attualmente di più servizi, in prevalenza centro diurno e accompagnamento/trasporti. Le risposte circa gli aspetti ritenuti più rilevanti da garantire indicano quelli assistenziali (96%) e di inserimento sociale (69%), sanitari (57%) e abitativi (33%). Emerge infine una grande disponibilità a partecipare alla progettazione di servizi per il “Dopo di noi”: il 50% delle famiglie sarebbe disposta a partecipare con un contributo economico, il 35% metterebbe a disposizione un appartamento e il 43% sarebbe disposto a mettersi insieme con altri genitori e famiglie.

All’iniziativa hanno preso parte, oltre a Paolicchi, Angela Regine (IRIS), Cecilia Lombardi (Azienda Usl Toscana Centro e Sds pratese), Mariagrazia Ciambellotti, assessore alla Pubblica istruzione e alle Pari opportunità del Comune di Prato, Luigi Biancalani, assessore ai Servizi sociali del Comune di Prato, i rappresentanti delle cooperative CUI, Kepos, Alice e Pane&Rose e i familiari coinvolti nella ricerca.

 

La passerella dell’Isolotto si fa led

La nuova illuminazione “viaggia” sul corrimano con una soluzione innovativa. Arriva un impianto led per “rischiarare” le notti della passerella dell’Isolotto: la parte centrale del ponticello pedonale è da oggi dotata di 26 barre led, collocate all’interno del corrimano. Queste “strisce luminose” si affiancano ai tradizionali lampioni installati sui due lati, alle rampe di accesso.  Un intervento atteso dai cittadini del quartiere.

Prosegue così il progetto di rinnovamento dell’illuminazione pubblica del Comune di Firenze, portato avanti da SILFIspa, società che gestisce tra le altre cose la rete di lampioni, i semafori e le telecamere di videosorveglianza sul territorio comunale.

“Più sicurezza”

 “L’intervento portato a termine da SILFIspa rientra nel più ampio piano dei lavori del 2018: l'obiettivo in questo caso è quello di migliorare la sicurezza e la fruibilità della passerella pedonale che collega le Cascine all’Isolotto – ha detto il sindaco Dario Nardella – La nuova e innovativa illuminazione è un ulteriore intervento per rendere la passerella un’infrastruttura moderna e funzionale”.

Le barre led sono lunghe poche più di 100 centimetri e distanziate di circa un metro l’una dall’altra. “La potenza dei quattro apparecchi sui pali è di circa 42 Watt e quella di ogni barra led è di circa 12 W – spiega il direttore tecnico di SILFIspa Antonio Pasqua – la potenza totale dell’impianto è quindi inferiore a 500 Watt, negli oltre 90 metri della passerella, abbinando così consumi energetici contenuti e posizionamento ottimale delle sorgenti luminose”.

Passerella dell'Isolotto nuova illuminazione led

Foto: CGE fotogiornalismo

L’inaugurazione ufficiale venerdì 4 maggio, al tramonto (ore 20.30) con il sindaco Dario Nardella, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e, per SILFIspa, il presidente Matteo Casanovi, il direttore generale Manuela Gniuli e il direttore tecnico Antonio Pasqua.

Passeggiate verdi per scoprire l’economia circolare

Economia circolare, teoria e pratica, lungo sentieri e dentro i parchi. Lo Sportello Ecoequo del Comune di Firenze organizza un calendario di appuntamenti che va fino al termine di novembre con incontri, laboratori, seminari di approfondimento, passeggiate per riscoprire il verde in città e intorno a Firenze. 

Si parte con un ciclo di conversazioni e itinerari a piedi e in bicicletta organizzati insieme a Legambiente, Firenze Ciclabile, Walden viaggi a Piedi, Vivere l’etica, Agraria.org e il Villaggio dei Popoli.

Per riscoprire i parchi

Il “tour” nei parchi della città inizia dalle Cascine, sabato 5 maggio, con una passeggiata botanica di due ore alla scoperta delle piante più particolari del parco. La partenza è alle ore 17 dal Loggiato della Facoltà di Agraria (Piazzale del Re). Si prosegue il 26 maggio nel parco dell’Anconella per scoprire come gli spazi verdi e le attività umane possano convivere (ore 17, da via di Villamagna 41) e il 9 giugno per scoprire il giardino più grande e affascinante di Firenze, quello di Boboli (partenza ore 16 dall’ingresso di Annalena, in via Romana 37/a, l’accesso è gratuito per i residenti a Firenze, a pagamento per gli altri).

Sull’Anello del Rinascimento

Un altro ciclo di escurisioni guidate è dedicate all’anello dl Rinascimento, tutte durano tra le 4 e le 6 ore. Il 6 maggio si va dal pratone dell'Olmo a Montesenario, attraverso il prato di Poggio Capanne, con splendidi panorami su Fiesole e Firenze. Giunti a Montesenario i partecipanti potranno visitare il monastero, le grotte le celle e l’ottocentesca ghiacciaia. Il tour parte alle 9.15 in piazza Mino a Fiesole alla fermata del 45 oppure alle 10 dal pratone dell’Olmo. Per chi vorrà unirsi in sella alla propria bici l'appuntamento è alle ore 9 in piazza delle Cure.

Poi il 20 maggio una camminata sui colli a est di Firenze tra San Donato in collina, Montecucco e Pontassieve e il 10 giugno un’affascinante itinerario tra sentieri, terrazzamenti coltivati e antichi monumenti tra Bagno a Ripoli e lo Spedale del Bigallo.

Teorie e pratiche di economia circolare - Sportello Ecoequo Firenze

Teorie di economia circolare… sui sentieri partigiani

Il 3 giugno invece una cammnita dalla valle di Barbiana fino al cippo posto sotto la vetta del Monte Giovi, luogo simbolo della resistenza partigiana.

La partecipazione è libera ma è richiesto un contributo di 1 euro a persona per garantire la copertura assicurativa. A carico dei partecipanti sono i biglietti per mezzi pubblici e il pranzo a sacco. Più informazioni sul sito dello Sportello Ecoequo del Comune di Firenze

Urban Food Festival a Novoli

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Vintage per appassionati e cibo per tutte le buone forchette. Al centro commerciale di San Donato a Novoli arriva Uff- Urban food festival, una tre giorni che da venerdì 4 a domenica 6 maggio porterà nella grande piazza all’interno del multiplex musica, spettacoli, street food e tanto vintage all’insegna di vinili e fumetti. Tutto a ingresso libero.

L’iniziativa è promossa dalle associazioni culturali ‘Fumetti e dintorni’ e ‘La Sorgente dei sorrisi di Fucecchio’.  A Novoli arriverà  un mercatino di vintage con fumetti, dischi, cd, dvd, giocattoli e anche  tanti foodtruck con cibo dall'Italia e dall'estero: dal lampredotto alla scamorza affumicata pugliese. E poi ancora gnocchi, tigelle, piadine dall’Emilia Romagna, paella dalla Spagna, arrosticini abruzzesi, primi piatti al tartufo dal Mugello.

Urban food festival, tutto da ballare

In programma degustazioni di vini, birra e liquori artigianali biologici. Le serate saranno animate da esibizioni della palestra Virgin Active San Donato Firenze e dai balli delle scuole di salsa e latinoamericano Ritmo Latino di Novoli. Ci sarà anche la zumba, a cura dell’associazione Gio’ di Sesto Fiorentino, fitness e freestyle di Just Dance di Lastra a Signa, swing dalla scuola Swingin’up Lindy Hop di Prato e boogie woogie e rock and roll dalla scuola Honky Tonk Train Blues di Calenzano.

Alle 15 del sabato arriverà anche il Vespa Club Firenze. Domenica 6 alle 15.30 i ragazzi di ‘Interno 32’ di Peretola presenteranno i brani del loro ‘Equilibrioverticale’. Sempre domenica, alle 16.30, sarà la volta di Debora Castellucci con il gruppo MusicArtSister. Per informazioni: [email protected].

Centri estivi del Comune di Firenze: al via le iscrizioni

Ci sono i campus nei musei della città e quelli che propongono giochi, narrazioni fantastiche, ma anche tuffi in piscina, sport e laboratori. Si aprono le iscrizioni ai centri estivi 2018 del Comune di Firenze, per offrire ai bambini e ai ragazzi tra i 3 e i 14 anni (e ai loro genitori) una valida alternativa durante le lunghe vacanze scolastiche.

Le iscrizioni, istruzioni per l’uso

Le iscrizioni per i centri estivi che si svolgono tra il 18 giugno e il 27 luglio si aprono il 3 maggio per concludersi il 17 maggio e vanno effettuale online sul sito del Comune di Firenze. Attenzione però è possibile iscrivere i bambini solo nei centri estivi del quartiere di residenza o dove si trova la scuola frequentata.

I bambini e i ragazzi che risiedono fuori Firenze o non frequentano scuole sul territorio comunale potranno accede al servizio solo se rimarranno posti disponibili a fine iscrizioni e con una tariffa maggiorata.

Centri estivi 2018 del Comune di Firenze: periodi e costo

L’offerta è divisa in diversi periodi e le sedi si trovano in tutti e cinque i quartieri fiorentini. Il primo periodo va dal 18 giugno al 27 luglio (in questo caso un bambino può essere iscritto a un massimo di due turni della durata di due settimane), il secondo dal 30 luglio al 31 agosto e un terzo dal 3 al 14 settembre.

La tariffa intera per ogni turno di due settimane dal 18 giugno al 27 luglio è di 190 euro per i residenti a Firenze o per chi frequenta una scuola sul territorio comunale: queste categorie hanno la “precedenza” nelle iscrizioni. Per gli altri la tariffa è di 300 euro, compatibilmente con i posti disponibili al termine delle iscrizioni. È possibile godere di tariffe “scontate” in base al reddito Isee e per l’iscrizioni del secondo o terzo figlio.

Per il periodo dal 30 luglio al 31 agosto la tariffa settimanale intera è di 95 euro (stesse riduzioni). Per quanto riguarda invece i campus nei musei, organizzati dall’associazione Muse, i periodi sono due: dall’11 al 15 giugno e dal 3 al 14 settembre. In questo caso le tariffe sono in via di definizione.

I turni

Ecco nel dettaglio i turni. A giugno proposte per i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 14 anni dall’ 11-15 giugno e dal 18 al 29. A luglio e agosto centri estivi per chi ha tra i 3 e i 14 anni: 2-13 luglio, 16-27 luglio, 30 luglio – 3 agosto, 6-10 agosto, 20-24 agosto, 27-31 agosto. A settembre per i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 14 anni: 3-7 settembre e 10-14 settembre.

Maggiori informazioni nel volantino del Comune sui centri estivi 2018 a Firenze.

Cardillac al Maggio Musicale Fiorentino

Grande curiosità e grande interesse per il Cardillac di Paul Hindemith, l'opera in tre atti che ha inaugurato la LXXXI edizione del Maggio Musicale Fiorentino, quest'anno particolarmente intensa di importanti appuntamenti. Un’opera non molto conosciuta, difficile, tuttavia un capolavoro che segna il debutto di Fabio Luisi come direttore musicale. Ossessione, paura, amore e repressione sono solo alcune delle passioni che dominano questo spettacolo; una storia di misteriosi omicidi ma soprattutto uno strano triangolo tra il protagonista Cardillac, sua figlia e un ufficiale. La vicenda riprende il noir ambientato al tempo di Luigi XIV scritto nel 1819 dal novellista tedesco esponente del Romanticismo E.T.A. Hoffmann, «Das Fräulein von Scudéry» (La signorina de Scudery).

 

 

ESPRESSIONISMO CONTEMPORANEO

Paul Hindemith compose l'opera nel 1926 influenzato dalle composizioni tragiche dell'espressionismo tedesco caratterizzate da atmosfere cupe e tenebrose di una Parigi in preda a continui omicidi. La stessa pazzia del protagonista è un delirio portato all'esagerazione, oltre la morte. Al centro della vicenda è René Cardillac, un orefice di prodigiosa bravura, internamente tormentato, dedito alla sua arte a prezzo di una completa solitudine e dell’esclusione da ogni altro affetto. Suggestiva anche la scenografia ambientata non nella Parigi del Re Sole come nel racconto originario, ma in una Parigi moderna fatta di palazzi scheletrici. “In un'astrazione di una città evocata – ha spiegato lo scenografo Guido Fiorato, alla sua prima prova come regista di un’opera lirica – fanno da contrasto interni iperrealisti in un gioco di finzione da set cinematografico. Come per un diaframma che si chiude, così si restringe l'azione lavorando sui dettagli, sugli equilibri psicologici dei personaggi invitando l'attenzione dello spettatore a focalizzarsi sulla vicenda. Anche i costumi non si rifanno a un’epoca precisa, ma mescolano la nostra attualità con quella dell’epoca in cui l’opera fu rappresentata per la prima volta”.

 

 

UN BACH MODERNO

Al carattere irrazionale della vicenda e all’ossessione malata del protagonista, corrisponde una scrittura musicale rigorosa, razionale, priva di coinvolgimento emotivo, che si allontana da un’esplicita rappresentazione affettiva attraverso un processo di astrazione. “Hindemith è uno dei più grandi compositori da camera, non solo di musica sinfonica – ha precisato il regista Valerio Binasco – quindi il pubblico si deve aspettare una musica al servizio della drammaturgia dell'opera stessa. Stiamo parlando infatti di una trama piuttosto dura, di un uomo che pone l’importanza della sua arte al di sopra della morale; per lui la propria creazione artistica è più di qualsiasi altra cosa e per questa arriva ad uccidere. Per coloro che assisteranno a quest’opera per la prima volta devono immaginarsi Hindemith come un “Bach moderno” che non cerca i colori dell’Impressionismo, perché non è un autore romantico; la sua forza è rendere la verità delle parole, illustrando l’azione con una musica che è spesso molto dura ma a tratti anche dolce e raffinata perché utilizza gli strumenti in maniera straordinaria”. Un'occasione speciale dunque per assistere ad un'opera dal soggetto forte come lo è la musica che la accompagna.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Piazzale Vittorio Gui, 1 – Firenze

DATE

Mercoledì 9 maggio, ore 20:00
Sabato 12 maggio, ore 15:30
Martedì 15 maggio, ore 20:00

 

BIGLIETTI

Acquistabili sul sito www.operadifirenze.it a partire da 10,00 €


 

Svuota la cantina (in piazza)

Vestiti vintage, giochi per bambini di seconda mano ma ancora in ottimo stato, soprammobili e chi ne ha più ne metta. Si apre la stagione dei mercatini dell’usato in cui i comuni cittadini diventano ambulanti per un giorno portando in piazza piccole bancarelle con oggetti che arrivano dalle soffitte e dalle cantine. I bandi per partecipare si sono chiusi nelle scorse settimane, ora non rimane che fare shopping.

Si parte domenica 6 maggio per andare avanti anche i fine settimana successivi con vari appuntamenti distribuiti tra le periferie di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci e Campi Bisenzio. “Svuota la cantina”, “Cantine in piazza”, “Scantinando”: i  nomi sono i più diversi, ma la filosofia è una, dare una seconda vita agli oggetti che non usiamo più. Ecco allora il calendario dei primi appuntamenti.

Le date 2018

Si parte domenica 6 maggio con un doppio appuntamento in due quartieri fiorentini. Nel quartiere 4 di Firenze, in piazza Pier Vettori e piazza dell’Isolotto, ci saranno in tutto 140 banchi allestiti dai cittadini, dalle 9 del mattino fino alle 18 per l’edizione 2018 di “Svuota la cantina”. La stessa domenica shopping di seconda mano anche nel quartiere 3, in piazza Bartali a Gavinana e in piazza Acciaioli al Galluzzo, dalle ore 8 alle 19 (in caso di pioggia i due mercatini saranno spostati a domenica 20 maggio).

Anche il weekend successivo sarà tutto all’insegna dell’usato. Domenica 13 maggio il Quartiere 5 di Firenze organizza “Cantine in piazza” con 80 postazioni in piazza Primo Maggio a Brozzi e 60 in piazza Dalmazia, dalle 9 alle 17.

Uscendo fuori dai confini comunali di Firenze, anche Campi Bisenzio promuove un’iniziativa analoga: “Svuota la Cantina” con oltre cento banchi lungo le vie del centro cittadino, tra piazza Dante Alighieri e piazza Matteotti, domenica 13 maggio dalle 10 alle 19.

Svuota la cantina a Sesto Fiorentino

Uno degli appuntamenti più “vecchi” è quello con “Svuota la cantina” di Sesto Fiorentino, uno dei primi comuni dell’area fiorentina a promuovere tra i propri cittadini eventi di questo tipo. Domenica 20 maggio 2018 le vie e le piazze del centro ospitano la ventesima edizione dell’iniziativa.

E il Mercatino dei Ragazzi a Scandicci

Diversa la proposta di Scandicci: qui i mercatini si sposano con la solidarietà. Domenica 13 maggio, dalle 8.30 alle 19.30, in occasione della Festa della Mamma torna il Mercatino dei Ragazzi, un’iniziativa che va avanti da 28 anni: in piazza Di Vittorio a Casellina le famiglie scandiccesi allestiscono centinaia di piccoli banchi con oggetti di seconda mano o donati dai commercianti della zona. Il ricavato va tutto a sostenere progetti per la salute.

L’Astrattismo toscano è ‘In-forma’

Sono undici gli artisti toscani appartenenti a diverse generazioni, ma tutti operanti all’insegna della ricerca astratta, che dal 5 al 18 maggio 2018 potremo apprezzare visitando la galleria Spazio Dinamico Arte di via dei Ramaglianti a Firenze. IN-FORMA è il titolo di questa che sarà la prima di una serie di esposizioni dedicate alla linea astratto-informale di autori storici e contemporanei italiani.

Curata da Nicola Nuti, la mostra riguarda un percorso che va dall’Astrattismo classico in Toscana dal dopoguerra fino agli autori di recente formazione. Saranno quindi esposte opere di Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e Mario Nuti insieme a quelle di Alberto Moretti, Walter Fusi, Riccardo Guarneri, Alberto Gallingani, Andrea Chiarantini e Luca Brandi.

Astrattismo classico

Nei primi anni del secondo dopoguerra, a Firenze c’era il  gruppo “Arte d’Oggi” costituito da intellettuali, poeti, scrittori e tanti artisti. Proprio da quel gruppo nacque l’Astrattismo classico, fondato da Vinicio Berti, a cui aderirono Mario Nuti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini e Gualtiero Nativi.

Anche se l’Astrattismo classico ebbe vita breve, dalla fine del 1947 al 1950 – anno in cui venne redatto il Manifesto – la sua attività espositiva e culturale fu intensa. I cinque giovani artisti si ritrovavano spesso nel retrobottega del negozio di belle arti Rigacci, dove tuttora sono esposte alcune delle loro opere; ognuno lavorava uniformandosi, per quanto possibile, a una linea comune, spesso con mezzi di fortuna, dipingendo con colori acrilici da imbianchini, raramente con olii, su supporti di masonite, compensato o addirittura recuperando balle di juta del caffè.

Insieme parteciparono a molte mostre importanti, tra cui alla galleria “Vigna Nuova”, alla Strozzina e, con il sostegno di Corrado Cagli, anche a Helsinki, a Buenos aires, a Detroit. Ma i cinque giovani artisti fiorentini non ebbero vita facile, furono spesso emarginati proprio a causa delle loro posizioni intransigenti, della loro arte “non figurativa” dalle forme troppo scorporate, incomprensibile dai più, tanto da venire esclusi dalla Biennale di Venezia, sebbene fossero in lizza.

La mostra alla galleria Spazio Dinamico Arte 

Come afferma Nuti in catalogo: “L’intenzione di questa mostra non è fare una somma collettiva di autori più o meno disposti sull’asse del mercato ma cercare di definire una linea attraverso il tempo che qualifichi l’Astrattismo degli ultimi settant’anni al di fuori delle etichette tout court di ‘avanguardia’ o ‘sperimentazione formale’”.

La Galleria Spazio Dimamico Arte, che ospiterà la mostra anche nella nuova sede estiva di Piatrasanta, vuole essere un punto di riferimento per l’arte astratta e informale: non di rado ha infatti già organizzato incontri e dibattiti sempre molto seguiti. Per Nuti, che cura l’attività di galleria, “questa è un’opprtunità per dimostrare a Firenze che il terrirorio è ricco di energie creative di qualità, ancorate alla nostra grande tradizione artistica, moderna ancor prima di quanto oggi viene definito “moderno” solo perché d’importazione.”

La mostra, che si inaugurerà il 5 maggio alle 18.00, è illustrata da un catalogo con testi di Alessandro Lazzeri e Nicola Nuti. In orario 16.00 – 20.00 dal martedi al venerdi (sabato 10.30 – 13.00 / 16.00 – 20.00) la mostra rimarrà aperta fino al 26 maggio. Successivamente la rassegna verrà allestita nella sede estiva della galleria a Pietrasanta, dal 2 giugno all’8 luglio.

Dragon Film Festival alla Compagnia

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Al via la quinta edizione del Dragon Film Festival. La rassegna cinematografica dedicata tutti gli amanti della filmografia orientale torna a Firenze dal 3 all’8 maggio al cinema La Compagnia in via Cavour, per poi fare tappa anche a Prato al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci.E se il cinema non è solo messa in scena ma anche un forte canale di comunicazione, questa volta diventa un ottimo modo per raccontare la società orientale in tutte le sue sfaccettature.

Un cartellone colmo di pellicole provenienti non solo dalla Cina continentale ma anche da Hong Kong e Taiwan. A fare da protagonisti nella prossima rassegna saranno lavori premiati in festival di tutto il mondo e film che sono riusciti ad aggiudicarsi incassi da capogiro.

Ma l’evento in programma per i primi di maggio non nasce da solo, si tratta infatti della chiusura della settima edizione della Primavera Orientale: un’iniziativa che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.

Il programma del Dragon Film Festival di Firenze

Giovedì 3 maggio alle 20.30 il primo appuntamento al cinema La Compagnia con “Love Off the Cuff”. La commedia del regista e scrittore Pang Ho-cheung, metterà in scena le peripezie amorose della coppia composta da Jimmy Cheung e Cherie Yu, rispettivamente gli attori Shawn Yue e Miriam Yeung. Mentre a chiudere, domenica 6 maggio alle ore 20.00 sarà un dramma familiare dal titolo “Mad World” di Wong Chun, già premiato come miglior regista esordiente ai Golden Horse Awards del 2016.

E nel mezzo, tanti i titoli che meritano attenzioni. Tra questi, dalla Cina continentale al Dragon Film Festival di Firenze sabato 5 maggio sarà proiettato “The Taste of Rice Flower” del regista Peng Fei, delicata pellicola sul rapporto madre-figlia presentato a Venezia nelle Giornate degli autori 2017. Mentre a rappresentare Hong Kong saranno ben sette pellicole. A partire da venerdì 4 maggio con la proiezione in prima italiana di “29+1” di Kearen Pang, lungometraggio d’esordio della cineasta in nomination quale miglior regista e sceneggiatrice al prossimo Hong Kong Film Awards. Per la categoria Taiwan invece, è in programma il crime thriller “Who Killed Cock Robin” (04/05), scritto e diretto da Cheng Wei-hao,vincitore dei riconoscimenti per miglior attore protagonista e miglior attore non protagonista al 54th Golden Horse.

Dragon Film Festival 2018 Firenze

Una scena del film “Who Killed Cock Robin”

La mostra alle Murate

Inoltre per gli appassionati della cultura orientale sarà possibile spaziare tra le forme dell’arte. Mercoledì 3 maggio alle 17.30 presso Le Murate sarà presentata “The impossible Black Tulip”. La mostra a cura di Livia Dubonche incentrata sul concetto di appartenenza. Attraverso l’esposizione delle opere dei tre artisti Eric Fok, Gue Jie CAI, Ka Long Wong si cercherà di esplorare l'area grigia tra ciò che è cinese e ciò che è europeo, riconoscendo differenze e punti d’incontro tra le due culture.

La mostra sarà visitabile fino al 3 giugno (ingresso gratuito dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30, chiuso domenica e lunedì).