mercoledì, 21 Maggio 2025
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I volti della raccolta alimentare

Nel “dietro le quinte” delle raccolte alimentari ci sono tante facce: troviamo lo sguardo fiero dei volontari che servono i pasti nelle mense dei poveri e i volti segnati dalle rughe di chi ha perso tutto e non ha neppure una manciata di spiccioli per poter mangiare.

Sono gli “Altriocchi” immortalati dal fotoreporter Stefano Schirato, che è andato lì dove arrivano le tonnellate di cibo donate ogni anno durante le raccolte alimentari organizzate nei supermercati Coop.fi.

Il viaggio di questa mostra, promossa dalla Fondazione Il Cuore si scioglie e da Unicoop Firenze, parte dal centro commerciale di Ponte a Greve, dove resterà fino al 18 marzo, ma da qui a ottobre girerà la Toscana.

La nuova raccolta alimentare Coop

Un percorso che inizia a pochi giorni dal nuovo appuntamento con la prima raccolta alimentare del 2018: sabato 17 marzo in 90 punti vendita Coop.fi, migliaia di volontari insieme alle 38 sezioni soci Coop, chiederanno alle persone di dare il loro contributo, anche piccolo: un pacco di pasta, per esempio, tonno in scatola o prodotti per i bambini piccoli. Tutti i generi di prima necessità donati da soci e clienti andranno poi, grazie anche alla collaborazione di Caritas Toscana, a 150 associazioni del territorio che assistono i meno fortunati.

Solo nel 2017 durante queste collette sono state raccolte 371 tonnellate di prodotti. “Quest’anno presentiamo la raccolta alimentare con i volti dei beneficiari e dei volontari dell’iniziativa, grazie al lavoro di Stefano Schirato che insieme alla Fondazione è entrato nelle realtà dei toscani meno fortunati – spiega Irene Mangani, vicepresidente della Fondazione Il Cuore si scioglie – Siamo infatti convinti che ogni essere umano abbia diritto a essere guardato negli occhi e questa mostra è un invito a farlo”.

Stefano Schirato nella sua carriera ha fotografato profughi e zone di guerra, la Terra dei Fuochi e Sarajevo 20 anni dopo l’assedio. “Mi sento privilegiato a poter raccontare, con la mia macchina fotografica, delle storie umane – racconta – dare voce a chi, spesso, non ha neanche la forza di parlare, è la chiave, che dopo 20 anni, mi fa ancora essere innamorato della fotografia. Come il primo giorno”.

Una ‘colletta’ per salvare il cimitero degli Allori

Una delle cose che più mi piacciono di Firenze è che, ovunque guardi, veda bellezza. Può essere Santa Maria del Fiore o Santa Maria Novella, il giardino di Boboli o gli Uffizi, o semplicemente il gioco di luci del sole sull’Arno.

Ci sono però dei posti stupendi, veri e propri angoli di paradiso, che rimangono nascosti e abbandonati a loro stessi, sconosciuti non solo ai turisti ma anche ai fiorentini. Uno di questi è il Cimitero degli Allori che, con le sue effigi e le sue decorazioni, rappresenta il luogo perfetto per una passeggiata rilassante in mezzo alla natura. Come spesso succede alle opere dimenticate, però, c’è il rischio che un luogo dall’enorme valore storico-culturale scompaia.

IL DESTINO DEL CIMITERO DEGLI ALLORI

Il classico rimbalzo di competenze da una autorità all’altra ha fatto sì che, per lungo tempo, nessuno se ne sia preso cura. Neanche gli stessi privati che hanno comprato le tombe sembrano interessarsi al destino degli Allori.

Per questo, dal maggio 2017 è attiva l’associazione Amici degli Allori, che si occupa di preservare la bellezza del Cimitero e di diffonderne la conoscenza. “Le tombe cascano a pezzi”, ci confessa amareggiata Grazia Gobbi Sica, presidentessa dell’associazione e autrice del libro “In loving memory”. “E questo nonostante il Cimitero conservi importanti opere d’arte e sculture dell’Ottocento: all’epoca, artisti e scultori erano spesso incaricati di decorare le tombe e le sepolture dei defunti”.

IL CROWDFUNDING

Per preservare questo inestimabile tesoro, da alcuni mesi è attivo un servizio di crowdfunding: chiunque può dare il proprio contributo attraverso un semplice bonifico. “L’obiettivo – prosegue Grazia – è farlo diventare una meta di riferimento per un turismo colto e selezionato, diverso da quel turismo di massa che spesso si riversa a Firenze”.

Allo stesso tempo, l’associazione si muove per far conoscere il Cimitero al pubblico, a partire dagli stessi fiorentini. “Pochissimi lo conoscono, anche a Firenze. L’anno scorso è stato inserito nei Luoghi del Cuore del FAI e ha avuto un grande successo: testimonianza, questa, del grande potenziale del posto”. “Ma la vera sfida”, prosegue Grazia, “è quella del turismo internazionale”.

Il Cimitero degli Allori, infatti, ospita le spoglie di personalità quali Frederick Stibbert, Violet Page e Larkin Goldsmithe Mead. Facciamo un fioretto per il 2018: siamo più curiosi, cerchiamo i tanti segreti nascosti di Firenze e prendiamocene cura. D’altronde l’arte è un patrimonio di tutti noi.

Da oltre150 anni un simbolo multireligioso

Progettato dall’ingegnere fiorentino Giuseppe Boccini, il Cimitero degli Allori fu aperto il 26 febbraio 1860. Nato come cimitero protestante, avrebbe dovuto accogliere i defunti delle comunità non cattoliche di Firenze in seguito alla chiusura del Cimitero degli Inglesi. A partire dal 1970, tuttavia, si aprì anche ai defunti di altre confessioni religiose, diventando un simbolo di multiculturalismo. Tra le personalità sepolte al suo interno ricordiamo Oriana Fallaci, Thomas Ball e Howard Pyle.

4 mostre da vedere in Toscana

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Di mostre la Toscana ne è piena e non c’è solo la città del giglio. Arte antica, del Novecento o contemporanea: ce n’è per tutti i gusti. Basta mettersi in macchina o salire sul treno per abbinare una gita fuori porta a una bella mostra.

Da Prato a Lucca, passando per Pontedera e Siena, abbiamo selezionato 4 appuntamenti da non perdere nella nostra regione in questa prima parte del 2018. Per alcuni rimane meno di un mese prima della chiusura, per altri c’è tempo per tutta la primavera. Ecco la nostra mini-guida con le informazioni utili, prezzi e distanza da percorrere. E allora buon viaggio nel’arte.

Museo del Tessuto di Prato: Maria Antonietta in mostra

Sontuosi abiti, tutti da Oscar: non a caso la critica li ha incoronati come la migliore interpretazione mai realizzata nella storia del cinema dell’abbigliamento del Diciottesimo secolo. Il Museo del Tessuto di Prato ospita i costumi originali del film di Sophia Coppola “Marie Antoniette”.

La mostra temporanea Marie Antoinette. I costumi di una Regina da Oscar porta in Toscana oltre 20 splendidi vestiti maschili e femminili, indossati dai principali personaggi del film, esposti su una grande pedana di forte impatto scenografico. Sono opera della costumista Milena Canonero, che nel 2007 ha ricevuto per questa produzione il Premio Oscar.

In più, fino al 29 aprile, è possibile completare questo percorso nella sala dei tessuti antichi del museo con l’esposizione Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento europeo.

Distanza da Firenze: 25 km circa (40 minuti in auto)

Quando: fino al 27 maggio 2018

Orari: dal martedì al giovedì  10-15; venerdì e sabato 10-19; domenica 15-19

Costo del biglietto: intero 7 euro, ridotto 5

Informazioni sul sito del Museo del Tessuto di Prato

Palp: il Palazzo Pretorio di Pontedera e la nuova mostra

La mostra si fa Palp. Antichi “balocchi” messi a confronto con i capolavori di artisti italiani attivi tra la seconda metà dell’Ottocento e il 1980. Il Palazzo Pretorio di Pontedera ospita la mostra La trottola e il robot. tra Balla, Casorati e Capogrossi, che racchiude sotto lo stesso tetto i giocattoli d’epoca di proprietà del Comune di Roma e 110 opere che interpretano il gioco infantile.

 La trottola e il robot. tra Balla, Casorati e Capogrossi Pontedera Palp Palazzo Pretorio Pontedera

Distanza da Firenze: 59 km circa (50 minuti in auto)

Quando: fino al 22 aprile

Orari: da martedì a domenica 10-20

Costo del biglietto: intero 7 euro, ridotto 5

Maggiori informazioni sul sito del Palazzo Pretorio di Pontedera

Ambrogio Lorenzetti al Santa Maria della Scala

È uno dei grandi pittori europei del Quattordicesimo secolo, ma paradossalmente è rimasto finora nell’ombra. Il Museo di Santa Maria della Scala di Siena accende una luce su Ambrogio Lorenzetti. Se il nome vi dice poco, forse andrà meglio se pensate al suo “Buon Governo”, il celebre ciclo di dipinti allegorici conservati nel palazzo pubblico della città del Palio.

Ambrogio Lorenzetti mostra Santa Maria della Scala Siena

A Siena sono esposte opere provenienti dai principali musei italiani e europei per indagare la figura di questo artista che ha rinnovato la pittura occidentale, cambiando la concezione dei dipinti d’altare e le iconografie. E per completare questa panoramica, è consigliato anche visitare (questa volta gratuitamente) gli affreschi restaurati nella basilica di San Francesco e nella chiesa di Sant'Agostino.

Distanza da Firenze: 70 chilometri circa (1 ora di macchina)

Quando: prorogata fino all’8 aprile 2018

Orari: da lunedì a domenica ore 10- 19

Costo del biglietto: intero 9 euro, ridotto 7

Maggiori informazioni sul sito della mostra su Ambrogio Lorenzetti al Santa Maria della Scala di Siena

Lucca e l’arte contemporanea, la mostra di Sironi

Al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art arrivano 100 opere: sono state scelte tra le quasi mille illustrazioni realizzate da uno dei maggiori esponenti dell’arte italiana del ‘900, Mario Sironi, per “Il Popolo d’Itali” quotidiano ufficiale del Partito Fascista.

Mario Sironi  Lucca Center of Contemporary Art

La mostra Mario Sironi e le illustrazioni per 'Il Popolo d'Italia  mette in vetrine queste vignette, delle vere e proprie opere d’arte realizzate perlopiù tra il 1921 e il 1927 usando tecniche come china, biacca, matita, tempera e collage su carta.

Distanza da Firenze: 81 chilometri circa (1 ora di macchina)

Quando: fino al 3 giugno 2018

Orari: da martedì a domenica ore 10-19

Costo del biglietto: intero 9 euro, ridotto 7

Maggiori informazioni sul sito del Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art

I tanti volti della raccolta alimentare

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Il progetto fotografico ‘Altriocchi’ immortala i volti dei volontari, ma anche le tante persone che ricevono il cibo delle raccolte alimentari. E il 17 marzo torna una nuova colletta nei supermercati Coop

10 donne per una rivoluzione rosa

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Da Alda Merini a Oriana Fallaci, da Zaha Hadid a Anais Nin, fino a Santa Faustina, Edith Stein e Flannery O'Connor.
 
Sono alcune delle protagoniste de “La rivoluzione siamo noi. Minuscola guida rosa alle rivoluzionarie di un secolo” di Chiara Guidi (Edizioni San Paolo) che verrà presentato alle Murate mercoledì 14 febbraio alle 17:30 dall'autrice insieme al direttore artistico dello spazio, Valentina Gensini e alla performer Eloise Reverie Vezzosi
 

L'autrice e il libro

Chiara Guidi – che nella vita fa il critico d'arte e il curatore – racconta di donne con l’ambizione di parlare a tutti, a chiunque si mostri interessato a conoscere le storie di personalità che in azioni e pensiero hanno “rivoluzionato” dal punto di vista culturale e sociale il nostro tempo. 
 

Dalle donne per tutti

Le protagoniste sono tutte donne, ma solo per dare loro il giusto ruolo nella storia, che spesso, proprio perché donne, è stato loro negato.
Le protagoniste si rivelano nel volume con semplicità di linguaggio ma con un’intatta complessità di pensiero, vite mai banali che certo non possono divenire favole moderne bensì esempi di chi mai si è lasciato limitare da una qualsiasi condizione di genere piuttosto ha saputo da questa trarre positività e vigore.
 
 
Ingresso gratuito
 

info: http://www.lemuratepac.it/da-oriana-fallaci-a-zaha-hadid-la-rivoluzione-rosa-di-chiara-guidi/

A Firenze un corso per assaggiatori di olio d’oliva

Diventare esperti d’olio extravergine d’oliva non è più roba da nerd dell’industria agroalimentare o da addetti ai lavori: prende il via a Firenze il primo corso per diventare “sommelier d’olio”, imparando a distinguere le differenze tra territori e annate diverse, ad abbinare l’olio al cibo a seconda dell’acidità e della fragranza, e infine diventando consumatori più consapevoli.

Le lezioni, a cura di AIRO – Associazione Internazionale Ristoranti dell’Olio e ANAPOO, si terranno a Villa Carlotta (via Michele di Lando) ogni lunedì e mercoledì a partire dal 9 aprile 2018.

Come ogni corso per aspiranti sommelier che si rispetti (vedi anche alla voce Fisar e Ais, per quel che riguarda il vino), il percorso formativo per assaggiatori d’olio è suddiviso in tre livelli. Il primo avrà per oggetto le conoscenze di base relative alla filiera dell’olio extravergine d’oliva, i fondamenti della tecnica di degustazione, attraverso l’assaggio di oli vergini ed extravergine, fino alla valutazione degli abbinamenti tra olio e cibo.

I “PROF” DEL CORSO per assaggiatori di olio d'oliva

A guidare gli assaggiatori d’olio provetti un parterre di agronomi, consulenti e giornalisti specializzati, tra i quali Franco Pasquini, presidente di ANAPOO, Alberto Grimelli, agronomo e giornalista, Marco Scanu, oleologo, Cristina Gazzana, assaggiatrice AIRO, Piero Barachini, vivaista, e Fiammetta Nizzi Grifi, agronomo e responsabile tecnico del Consorzio Olio DOP Chianti Classico, Sonia Donati Slow Food, Simona Pappalardo docente AIRO, Beniamino Tripodi Pieralisi, Alessandro Parenti Università di Firenze, Filippo Falugiani, presidente A.I.R.O. Per la sezione dedicata all'abbinamento olio-cibo importantissima sarà la collaborazione con lo chef stellato Matia Barciulli.

Il corso, tuttavia, non si rivolge soltanto ai professionisti dell’olio o a coloro che desiderino diventarlo: è un’ottima opportunità di approfondimento anche per i consumatori più attenti agli aspetti salutistici degli alimenti. “L’olio extravergine di oliva – dichiarano gli organizzatori – è un prodotto straordinario che, se consumato nelle giuste quantità, ha un effetto protettivo sulla mucosa gastrica, riduce il rischio cardiovascolare, migliora il profilo lipidico e riduce i valori della pressione arteriosa”.

LE LEZIONI 2018

Sette le lezioni del primo livello, in orario 19 – 21, per la durata di circa un mese, dal 9 aprile al 7 maggio. Il secondo livello è già in programma per il mese di settembre, mentre il corso di terzo livello per assaggiatori d’olio si svolgerà a gennaio 2019 e consentirà di acquisire l’attestato di idoneità fisiologica all’assaggio di oli d’oliva vergini ed extravergini.

Ulteriori dettagli sul corso:
www.associazioneairo.com/formazione
mail: [email protected]

La Toscana punta di diamante in Europa per la medicina integrata

La salute del cittadino prima di tutto. 600 fra medici, paramedici, scienziati, nutrizionisti e cultori della medicina integrata: arrivano a Firenze dagli Stati Uniti, dalla Cina e da tutta Europa per confrontarsi ed aggiornarsi sui rapporti sempre più stretti fra la medicina classica e quelle applicazioni della medicina complementare utilizzate a supporto nel mondo occidentale come l’agopuntura, la fitonutrizione e le tecniche di rilassamento, tecniche collaudate ed utilissime per diminuire gli effetti collaterali delle terapie radio e chemio.

Gli esperti

Sono stati invitati i più grandi esperti del mondo per partecipare al Congresso Internazionale di Oncologiaintegrata che si svolgerà al Palazzo dei Congressi da venerdì 23 marzo a domenica 25 marzo. L’evento è promosso e organizzato dalla Scuola di Agopuntura tradizionale di Firenze, dall’Azienda USL Toscana Centro, dall’Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate e dall’Istituto Toscano Tumori.

“Per quello che riguarda la medicina integrata la Toscana è all’avanguardia, punta di diamante in Europa, battistrada per altre realtà europee – dichiara il Dr. Franco Cracolici, uno dei presidenti del Congresso – in quanto la disciplina è stata inserita in ben 97 ambulatori regionali pubblici nei LEA (Livello essenziale di assistenza) e con un ticket ospedaliero. Tre medicine sono state approvate dalla Regione Toscana: l’agopuntura, la fitoterapia e l’omeopatia. Voglio sottolineare infine come l’Ospedale di Pitigliano – Manciano – Grosseto è l’unico ospedale pubblico in Europa dove viene applicata una vera e propria condivisione fra i due trattamenti e rappresenta uno dei centri di riferimento più importanti della medicina integrata in Italia insieme al Centro di riferimento per l'Omeopatia di Lucca, il Centro Fior di Prugna di Firenze per la Medicina cinese e l'Ospedale di Careggi per la fitoterapia”.

Finalità del Congresso

Finalità principali del congresso sono lo scambio di informazioni sull’oncologia, il cervello e i cervelli periferici (come pelle, intestino), la creazione di un team sempre più allargato e collaudato che collabori per la salute ‘integrata’ del cittadino, la verifica dell’attendibilità degli studi clinici e dell’erogabilità degli stessi nel servizio pubblico.

INFO: www.convegnomedicinaintegrata2018.it

Mancano 100 giorni alla maturità, tutti al mare

C’è chi scrive un bel 100 tondo sul bagnasciuga. Altri invece si accontentano del minimo indispensabile per passare, un 60. In riva al mare, sulla spiaggia di Viareggio, va in scena questo rito scaramantico collettivo che accomuna ragazze e ragazzi delle classi quinte: mancano 100 giorni alla maturità 2018, il tanto temuto esame di Stato, e come succede ormai da decenni nel giorno X molti studenti saltano scuola, per tracciare sulla sabbia il voto che desiderano ricevere.

C'è anche chi ha sfidato la pioggia e le temperature poco primaverili per fare un “tuffo propiziatorio” in mare.

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Gli eventi per i “100 giorni dalla maturità”

In tanti sono arrivati in treno anche da Firenze. Quest’anno  il Comune di Viareggio, in collaborazione con ScuolaZoo, la community online di studenti più grande d’Italia, e Giants Events, ha organizzato un evento per questa “festa prima degli esami”, durante il pomeriggio del 12 marzo.

Le iniziative sono partite subito dopo il suono dell’ultima campanella sul belvedere delle Maschere, per proseguire con animazione, quiz, dj set e contest durante tutto il pomeriggio.

La Croce Rossa chiede aiuto a Scandicci

I lavori per la nuova sede sono fermi da un anno. Ma l’attività della Croce Rossa di Scandicci non si è fermata un solo giorno. Era il 13 marzo 2017 quando le fiamme divamparono nel cantiere in via Vivaldi, in quella che da lì a un paio di mesi avrebbe dovuto diventare la nuova casa della Croce Rossa.

Dopo l’incendio il comitato scandiccese della Cri, tramite il proprio legale, chiese l’interdizione del cantiere e la nomina di un consulente tecnico d’ufficio per fare una verifica congiunta con i periti di tutte le aziende e i professionisti che avevano lavorato nell’area. Il procedimento legale si è interrotto dopo il fallimento di una delle ditte, è stata presentata una nuova istanza: nel frattempo è passato un anno senza che sia stato possibile fare la verifica dei danni, dello stato dell’edificio e quindi dei lavori, dei costi e dei tempi necessari per concludere gli interventi.

La Cri, che conta 180 volontari di cui 60 attivi quotidianamente, però ha continuato la sua attività: la macchina del soccorso non si è mai fermata, anzi a fine 2017 abbiamo fatto il 15 per cento in più di servizi”, dice il presidente Gianni Pompei. Dagli ultimi giorni di febbraio è partito anche un progetto Afa, di attività fisica adattata per anziani. “Ci siamo rimboccati le maniche, superando disperazione e alibi, scommettendo tutto sulla nostra forza di fare del bene”.


 

Una mano per trovare una casa provvisoria è arrivata dal Comune che ha concesso in comodato d’uso i locali di sua proprietà dell’ex liceo Alberti. Una sistemazione temporanea: l’edificio è stato venduto, “ma il bando prevede che il passaggio tra Comune e proprietario avverrà solo a progetti approvati, ciò ci dà un po’ di respiro, confido di avere almeno dodici mesi davanti a noi e nel frattempo auspico di avere risposte sulla sede di via Vivaldi”, afferma Pompei.

Ora, dopo 25 anni al sevizio di Scandicci, è la Croce Rossa a chiedere aiuto alla città. Proprio il 13 marzo verrà lanciata la campagna di crowdfunding #sostengocriscandicci, per raccogliere fondi per completare la nuova sede e “accantonare quello che può essere raccolto per ogni evenienza” spiega Pompei. “Se ci aiutate, vi aiutiamo 365 giorni all’anno giorno e notte” è l’appello.

IL PROGETTO ANDATO IN FIAMME

I lavori per la nuova sede della Cri sono iniziati nel gennaio 2016, in un terreno comprato due anni prima. Un progetto che guarda al futuro: nell’edificio, eco-sostenibile, oltre a sala riunioni, camere, spogliatoi e cucina, spazi per beneficenza e formazione, è prevista un’area dedicata ai più piccoli, con baby parking e baby point, ambulatori per assistenza pediatrica, dentisti per bambini, ginecologi e ostetriche. Nel progetto la Cri ha investito 800 mila euro.

 

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Irlanda in festa: a Firenze si celebra San Patrizio

Ormai è una tradizione per festeggiare il giorno di San Patrizio in riva all’Arno: Irlanda in festa a Firenze prevede 3 serate di eventi, musica, ma anche cibo e fiumi di birra che arrivano da Dublino. Anche per l’edizione 2018 la location scelta per la manifestazione è l’Auditorium Flog: si parte alla vigilia del 17 marzo, per chiudere le danze una settimana dopo.

Irlanda in festa a Firenze, il programma

Sul palco saliranno 5 diverse band. Venerdì 16 marzo il primo capitolo della festa con Folkabbestia, un mix di sonorità balcaniche, irlandesi e pugliesi, tra canzone d’autore, musica popolare, ska e punk. La stessa sera anche Chris Jagger Trio: il fratello di Mick Jagger sta presentando con un mini-tour italiano il suo ultimo cd “All the best”.  A seguire MisterFerri dj set (ingresso 10 euro, apertura ore 21).

Sabato 17 marzo, per il giorno di San Patrizio, la tappa fiorentina di Irlanda in Festa propone i Baro Drom Orkestar, con i loro ritmi balcanici uniti a quelli salentini e uno stile che la stessa band definisce come “Powe Gipsy Dance”, e i Drunken Lullabies, formazione irlandese che prende il nome un brano dei famigerati e travolgenti Dropkicks Murphys.

Modena City Ramblers a Firenze

San Patrizio, a Firenze, si celebra anche 7 giorni dopo: Irlanda in Festa 2018 chiude i battenti sabato 24 marzo con il ritorno dei Modena City Ramblers a Firenze. La formazione, centinaia di concerti alle spalle e sedici  album all’attivo, è impegnata nel nuovo tour “Sulla strada, controvento” (ingresso 15 euro, apertura ore 21.15) e per l'occasione preparerà una scaletta speciale dove oltre ai classici ci sarà qualche bella sorpresa “irish” tutta da ballare.

Per informazioni è possibile consultare il sito ufficiale di Irlanda in Festa a Firenze, con il programma 2018.