Il voto tracciato sulla sabbia. Tanti ragazzi anche da Firenze sono arrivati a Viareggio per questo rito propiziatorio in vista dell’esame di stato 2018
L’ultimo saluto a Davide Astori
Una partita per ripartire ma, soprattutto, per ricordare Davide Astori il capitano morto domenica scorsa ad Udine. La Fiorentina, nell’anticipo dell’ora di pranzo, ha battuto (1-0) il Benevento ma il risultato e la partita sono passati in secondo piano. La gara è stata difficile da un punto di vista psicologico ed a sbloccarla ci ha pensato pensa Vitor Hugo, proprio colui che sostituisce Astori nel segno del numero 13.
Il ricordo del capitano
La commossa atmosfera del Franchi ha regalato emozioni incredibili. Un telo steso a centrocampo prima dell’ingresso dei giocatori “Capitano per sempre” ha accolto le quadre che hanno osservato due minuti di raccoglimento in un clima di silenzio assoluto. Tutti i giocatori avevano la maglia numero 13, maglia che è stata ritirata perché sarà per sempre di Davide Astori. Poi, dei palloncini bianchi e viola hanno colorato un cielo grigio e piovoso tra lacrime e cori inneggianti Davide Astori. Al minuto 13 poi la Curva Fiesole ha ricordato lo sfortunato atleta con una coreografia che rimarrà storica: “Davide 13” è stato disegnato da migliaia di bandierine viola, rosse e bianche. La numerologia ci ha messo tanto del suo. Il primo gol della Fiorentina senza Davide Astori è stato segnato da Vitor Hugo, chiamato a sostituirlo. Il brasiliano porta sulle spalle la maglia numero 31 che non è altro che un 13 allo specchio e, subito dopo il gol, il giocatore si è messo sugli attenti davanti alla panchina viola con il massaggiatore che sventolava una maglietta in ricordo di Astori. Vitor Hugo era alla tredicesima presenza ufficiale con la maglia viola ed ha segnato al 25’ minuto quando l’orologio segnava le 13,00. Un segno del destino. Coincidenze per omaggiare Davide Astori.
La partita
Presenti i fratelli Della Valle ed i fratelli di Astori, Bruno e Marco. Gli striscioni appesi ricordano l’ex capitano: “Ci sono uomini che non muoiono mai… ci sono storie che verranno tramandate in eterno… Buon Viaggio Capitano”; “Capitano vero, uomo di altri tempi, fiorentino per sempre. Ciao Davide”; “Le lacrime di un'intera città. Il legame da qui all'eternità”. Pioli schiera Vitor Hugo proprio al posto di Astori assieme a Pezzella e Milenkovic sulla linea difensiva, la novità è Saponara che supporta Simeone in attacco. Nel Benevento Sagna agisce come terzino destro con Venuti a sinistra. In attacco De Zerbi conferma Coda con Brignola e Lombadi, a centrocampo spazio per Cataldi.
Primo Tempo
La gara non è bella ma non manca l’agonismo. I viola cercano di fare la partita, al 13’ si fermano tutti per la coreografia in Curva Fiesole e poco dopo Simeone ha l’occasione per il vantaggio ma, solo davanti al portiere, si fa ribattere il tiro. Al 22’ è ancora Simeone a calciare a lato di poco, l’argentino fa tutto bene ma sbaglia la conclusione. Al 25’ sblocca la gara Vitor Hugo di testa sugli sviluppi di un corner. Al 31’ si vede il Benevento con Sagna che crossa per Lombardi ma la sfera finisce alta sopra la traversa. Non si segnalano altre azioni di rilievo. Si va al riposo con la squadra viola avanti di misura.
Secondo Tempo
Nella ripresa i ritmi calano, complice anche la pioggia. La Fiorentina, del resto, si è allenata pochissimo. Martedì ha visitato il “cancello del pianto” dello stadio Artemio Franchi pieno di sciarpe, bandiere, disegni dei bambini. Un vero e proprio mausoleo in ricordo del capitano visitato in mattinata anche da Diego Della Valle. Mercoledì la visita alla camera ardente al centro tecnico di Coverciano, giovedì i funerali. Ecco perché la stanchezza dei giocatori viola aiuta i giallorossi ddel Benevento che sono più pericolosi nel secondo tempo. Gli ospiti protestano, al 79’, per un sospetto fallo di mano in area viola, ma Biraghi colpisce la palla con la schiena. Saponara si fa notare per un paio di dribbling. All’88’ Coda di testa mette fuori di poco, poco dopo ci prova il neo entrato Diabatè ci prova ancora di testa ma Sportiello è attento. A tempo scaduto i viola potrebbero raddoppiare con Badelj che dalla distanza colpisce in pieno il palo, sulla ribattuta Benassi calcia alto. Finisce 1-0 con i giocatori viola che escono in lacrime.
L’allenatore
E’ stata la partita di Davide Astori ed anche nel finale non si è parlato d’altro. “Adesso toccherà a noi ricordare Davide in ogni momento della nostra vita. Ci lascia una grande eredità, dobbiamo essere bravi a tenerlo sempre con noi e a ricordarlo sempre. E’ giusto che segnasse Hugo – aggiunge Stefano Pioli – ma oggi era importante, soprattutto, rompere il ghiaccio. Lo spogliatoio non sarà più come prima perché Davide era troppo centrale per tutti noi. Era sempre positivo, dobbiamo continuare sul solco che lui ha tracciato per noi. Senza dubbio è stata una settimana che non auguro a nessun altro per ciò che ci è successo e per come è successo. Io sono un punto di riferimento, ognuno poi vive il dolore come pensa. Ho provato a star vicino a loro. Se già prima eravamo uniti, ora lo siamo ancora di più”.
Half Marathon Firenze Vivicittà 2018: come iscriversi
La 35esima Half Marathon Firenze Vivicittà sta per tornare. La data scelta per l’appuntamento podistico è domenica 15 aprile 2018 quando prenderà il via la mezza maratona di 21 chilometri, a cui si affiancheranno le corse aperte a tutti: la non competitiva di 8 chilometri, la 5 chilometri walking (la passeggiata guidata dalla campionessa mondiale di marcia Milena Megli) e, per i più piccoli, la Tommasino Run 2018 di un chilometro e mezzo, in collaborazione con la Fondazione Tommasino Bacciotti.
Le iscrizioni
Le iscrizioni vanno avanti fino al 12 aprile (ad eccezione della Tommasino Run, per cui è prevista la registrazione direttamente il 15 aprile). Per quanto riguarda la mezza maratona di Firenze rimane poco tempo per le iscrizioni agevolate: solo fino al prossimo 15 marzo sarà possibile pagare 26 euro (20 euro il costo per i tesserati Uisp), invece che 30 euro. Per la non competitiva di 8 km le iscrizioni si chiudono il 12 aprile (costo 5 euro), mentre per la passeggiata di 5 km il 6 aprile (5 euro).
La mezza maratona per le coppie
Quest’anno torna anche la staffetta dell’amore: la “mezzaperuno” permetterà alle coppie più affiatate di “spezzare” in due la gara. In pratica i due concorrenti avranno lo stesso numero di pettorale, salvo per le lettere A e B: chi avrà la prima lettera dell’alfabeto correrà la prima frazione di gara e poi scambierà il chip con il partner (che “vestirà” la lettera B) nell’area dedicata. E alla fine ci saranno delle speciali classifiche per le coppie in gara: mezzaperuno a coppia assoluta e mezzaperuno a coppia mista.
Half Marathon Firenze Vivicittà 2018: il percorso e le magliette
La Half Marathon Firenze Vivicittà partirà, dopo il training in piazza Santa Croce, alle ore 9.30 da Lungarno della Zecca, passerà per le piazze e strade della città e infine arriverà in piazza Santa Croce.
Per la 35esima edizione dell’appuntamento è stata scelta anche quest’anno una vignetta simbolo, disegnata da Sergio Staino: per il 2018 il tema è quello dei 70 anni di Uisp e dello Sportpertutti, con Bobo impegnato a correre con Dante e tanti altri personaggi a ribadire il concetto che praticare un po’ di sana attività fisica è un obiettivo alla portata di tutti.
La vignetta è riportata sulle magliette della mezza maratona di colore giallo, che gli atleti troveranno nel pacco gara, mentre i partecipanti alla non competitiva di 8 km e al percorso di walking di 5 km riceveranno la T-shirt in cotone bianca su cui qui comparirà anche il logo che ricorda il centenario della nascita di Nelson Mandela. Informazioni e iscrizioni sul sito ufficiale dell’Half Marathon di Firenze.
Lavori in via Gioberti tra dubbi e speranze
Lavori in via Gioberti, chi vivrà vedrà. Sembra questo l’approccio a pochi giorni dall’inizio ufficiale degli interventi di riqualificazione previsto il 19 marzo, per concludersi al termine di settembre. Molti ancora i nodi da sciogliere. Da un lato ci sono i commercianti de “Le Cento Botteghe”, dall’altro i negozianti che non ne fanno parte e che hanno bocciato il taglio dei parcheggi necessario al restyling della strada. Non è chiaro infatti di quante unità verranno ridotti i parcheggi.
L’assessore ai lavori pubblici Stefano Giorgetti nell’ultimo incontro ha chiarito che si parla di 13 posti auto in meno, ma c’è chi dice 29 e chi 110. I posti auto e moto verranno di fatto recuperati in gran parte dall’attuale spazio occupato oggi dai cassonetti che saranno interratati e spostati nelle strade parallele. Qui l'articolo sul progetto di riqualificazione di via Gioberti.
“Lavori necessari”
Danilo Bencistà, titolare di Fotofantasy e presidente de “Le Cento Botteghe”, ci racconta: “la strada ad oggi è piena di buche, marciapiedi non sicuri, biciclette legate ovunque e paletti inutili. Se noi commercianti rimaniamo in una strada poco attraente il danno sarà visibile ogni giorno che passa. Sono convinto che la differenza sarà notevole dopo i lavori: camminare comodamente, attraversare in sicurezza, sarà una strada più piacevole per tutti. Probabilmente perderemo una parte di clientela più 'pigra' e meno afAcufezionata. L’argomento primario è che i lavori siano rapidi, rispettando i tempi stimati di fine settembre, prima quindicina di ottobre al massimo. E’ nell’interesse di tutti finire nei tempi stimati”.
Il viaggio fra gli umori della strada continua con Cinzia, titolare di Imaginarium, che sostiene che i lavori siano indispensabili per sanare una situazione che al momento è degenerata. Il suo negozio di giocattoli da bambini si trova sull’angolo con via Capo di Mondo e ogni giorno i furgoni intralciano il traffico parcheggiando sui marciapiedi.
Chi è contrario al progetto di riqualificazione di via Gioberti
Marco Bolognesi, il trippaio di via Gioberti, è invece assolutamente contrario ai nuovi lavori perché: “ci troviamo nella strada più comoda di Firenze per gli acquisti ‘mordi e fuggi’ e i lavori danneggeranno tutto questo”. Stesso umore anche dall’altra parte della strada alla Cartoleria Claudia. Si dice sfiduciato il titolare del negozio di scarpe Tognoni che si augura che i tempi di fine lavori siano rispettati. Anche per Roberto Righi dell’Enoteca Bonatti la perplessità è la stessa, si augura che il termine dei cantieri non vada ad intaccare il periodo pre natalizio.
E il parcheggio in via Gioberti (durante i lavori)
Intanto il Comune ha deciso sconti e facilitazioni per il parcheggio a pagamento nel “silos” di piazza Alberti, durante il periodo dei lavori. I residenti potranno godere di una riduzione del 40% per l'abbonamento mensile, il cui costo scenderà quindi da 70 a 42 euro, mentre i commercianti che sottoscriveranno una convenzione con Firenze Parcheggi potranno offrire ai loro clienti un'ora di sosta gratuita sempre nel posteggio di piazza Alberti. I negozianti dovranno dotarsi a proprie spese di un lettore dei codice a barre dei biglietti del parcheggio o allestire un punto di assistenza per convalidare e autorizzare i biglietti.
Chi lavora invece all'interno della zcs (zona a sosta controllata) di via Gioberti potrà godere di uno sconto del 50 per cento degli abbonamenti per il parcheggio negli spazi delimitati dalle strisce blu. L'area interessata è quella compresa fra via Scipione Ammirato, via Piagentina, via Giovanni Borso, via Giotto, i viali e piazza Beccaria.
La Libreria delle Donne sta per chiudere
Nel cuore del centro di Firenze, in via Fiesolana 2/B c'è la Libreria delle Donne. O meglio, c'era. Dopo circa 40 anni di attività, la storica Libreria delle Donne dedicata alla letteratura al femminile è costretta a chiudere: il bandone rimarrà su solo il tempo necessario per mettere in vendita, a prezzo scontato, i libri rimasti in negozio.
Lo comunica la ex Presidentessa, e ormai liquidatrice, della Cooperativa delle Donne Emily Mazzei che dal 1980, insieme alle sue socie, mantenevano vive e attive tutte le attività della Libreria. Un posto unico nel suo genere in città, all'interno del quale era possibile trovare testi scritti unicamente da autrici donne e selezionati tra i i cataloghi delle case editrici mainstream e quelli di editori indipendenti e meno famosi. La Cooperativa ha anche fondato una piccola casa editrice per rimettere in commercio dei testi ritenuti importanti e diventati irreperibili nella grande distribuzione.
La Libreria era dunque un luogo utile per approfondire i temi legati alla storia del movimento femminista, dell'empowerment femminile o semplicemente per avidi lettori interessati ad un tipo alternativo e interessante di letteratura.
Perché la Libreria delle donne di Firenze sta per chiudere
Un luogo sfortunatamente costretto a chiudere i battenti, a causa dell'aumento dei costi di gestione e della riduzione degli incassi provenienti dalla vendita dei libri. Il fondo della Libreria, gestito dall'Associazione Fiesolana 2/B, rimarrà aperto ed è previsto un fitto calendario di incontri sempre sui temi legati all'universo femminile, al corpo, alla sessualità, all'affermazione e molto altro ancora.
Per tutto il mese di marzo sui libri in vendita, selezionati con cura e dedizione dalle socie della Cooperativa, sarà applicato uno sconto del 25% sul prezzo fino all'esaurimento.
Firenze perde un piccolo universo di crescita culturale, uno speciale punto di ritrovo non solo per le cittadine, ma per tutti, soprattuto per i curiosi. L'impegno di tante socie lo ha fatto sopravvivere per lungo tempo, chissà che non si presentino forze fresche per farlo rinascere.
Mai in silenzio: la musica contro la violenza di genere
Al via il concorso musicale contro la violenza di genere. Dopo le ultime iniziative portate a termine dal progetto “Mai in silenzio: musica contro la violenza di genere”, Controradio con la collaborazione di Regione Toscana e SIAE ha deciso di aggiungere un’altro tassello per alla sua battaglia; sensibilizzare i giovani sul tema dell’uguaglianza dei sessi.
Per farlo questa volta sono chiamati a rispondere all’appello tutti i giovani musicisti che risiedono e lavorano nella regione Toscana. La gara andrà a premiare i brani che riusciranno meglio a portare alla luce, verità e riflessioni sul rispetto della figura della donna.
Gli autori dovranno scrivere ed interpretare brani in lingua italiana che saranno poi valutati da una giuria. A far parte degli esaminatori i tre musicisti e tutor del progetto musicale dei licei Francesco Guasti, Tommaso Novi e Diana Winter, oltre ai cantanti Dario Brunori e Irene Grandi.
I PREMI
L’iniziativa prevede per i primi tre classificati dei premi che vanno, in proporzione, dai 1000 ai 3000 euro. Inoltre gli artisti potranno vedere le loro opere completamente realizzate, grazie all’incisione di un album e di un videoclip oltre al servizio di promozione e ufficio stampa.
E in più, durante il Meeting dei diritti umani al Mandela Forum, avranno la possibiltà di esibirsi davanti ad un pubblico composta da 8mila studenti.
Al termine del contest sarà iniciso un disco formato dai brani dei primi cinque classificati. Le canzoni verranno passate in radio oltre ad essere inserite nelle piattaforme multimediali.
REGOLAMENTO
Le iscrizioni (gratuite) , che termineranno l’8 maggio, potranno essere compilate andando sul sito www.maiinsilenzio.it. Per partecipare è necessario, oltre alla completa compilazione del modulo presente online e della cheda biografica, caricare il proprio brano inedito completo di testo scritto e allegare una o più foto di ottima qualità.
Uno modo diverso per provare ad unire l’arte della musica con l’originalità dei giovani senza trascurare la profondità del tema; perche, come detto da Marco Imponente (direttore generale di Controradio), “la musica è un ottimo strumento di comunicazione virale, che può essere utilizzato per una buona causa.”
Un Quarto Stato al femminile
Un centinaio di persone schierate davanti alla Coop. Tante donne, ma anche uomini e bambini. Dall’altra parte un’antica macchina fotografica Alinari, per scattare “un'immagine d’epoca” inspirata al celebre Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. È l’iniziativa simbolica “La Piazza dei Diritti” andata in scena in piazza Bartali, a Firenze sud, davanti al centro commerciale di Gavinana, e promossa da Unicoop Firenze in occasione della giornata internazionale della donna.
“Ogni anno come Unicoop Firenze organizziamo momenti di riflessione per l’8 marzo – spiega Luciano Rossetti, direttore del settore soci di Unicoop Firenze – questa iniziativa, che vuole mettere al centro i diritti delle donne, è solo uno dei tanti eventi organizzati in questi giorni dalle 38 sezioni soci di Unicoop Firenze in 7 province toscane”.
La Piazza dei Diritti
In piazza Bartali si sono date appuntamento associazioni, persone impegnate nel volontariato ma anche cittadine e cittadini comuni. Un segnale per focalizzare l’attenzione sui diritti delle donne, che, come quelli dei lavoratori rappresentati dal pittore piemontese a fine Ottocento, sono un tema emblematico della società contemporanea.
“Dai frequenti episodi di violenza sulle donne alla tematica della parità salariale e alla suddivisione fra tempi di vita e di lavoro, la questione femminile è oggi più attuale che mai – fanno sapere da Unicoop Firenze – con l’iniziativa di piazza Bartali vogliamo far conoscere ai cittadini l’impegno delle tante associazioni attive sul territorio, creare relazioni e offrire spunti di riflessione e immortalare l’avanzata dei diritti delle donne in uno scatto che ci ricordi che niente deve essere dato per scontato”.
Siamo malati di smartphone
In una città smart come la nostra, se rimanessimo a piedi per un qualsiasi motivo potremmo noleggiare al volo una bici o un’auto, grazie a una semplice app sullo smartphone (ne parliamo sul numero di marzo de il Reporter). Oppure potremmo acquistare un biglietto dell’autobus con un sms. Ma se rimanessimo un’intera giornata senza smartphone? Forse rischieremmo di perderci.
In 10 anni siamo passati da usare il telefono 18 minuti al giorno a circa tre ore. Le spendiamo per lo più sui social (primo tra tutti Whatsapp), ma anche nel controllare aggiornamenti in diretta sul web e casella mail. Steven Soderbergh, premio Oscar e prolifico regista (suoi Erin Brokovich, Effetti collaterali, Magic Mike, oltre alla serie degli Ocean’s dagli “eleven” in giù), ha appena presentato al Festival di Berlino il primo film girato interamente con un cellulare.
“Lo smartphone è la nuova frontiera della creatività”, ha dichiarato. Ma attenzione: il film si chiama Unsane e non a caso è un thriller psicologico. I cellulari di ultima generazione sono così presenti nella nostra vita quotidiana da aver generato una serie di “tecno-malattie”. Secondo una ricerca inglese la mania del selfie e è diventata una sorta di disturbo ossessivo-compulsivo, abbiamo stuoli di adolescenti con il “pollice ad artiglio”, deformazione delle articolazioni che di solito colpisce gli ultra-settantenni e siamo circondati da “gobbe da smartphone” ovunque ci troviamo, in coda alla posta, sui mezzi pubblici, per strada.
Già proliferano gruppi di auto-aiuto per liberarsi dalla dipendenza da tecnologia e percorsi per avvicinarsi al momento cruciale: l’eliminazione dallo smartphone della propria app preferita. Pare infatti che la guarigione passi da qui: dalla consapevolezza che per riprendersi qualcosa di importante come il proprio tempo, è necessario lasciare andare qualcos’altro. Ma forse non avevamo bisogno di un seminario per capirlo.
La precisazione: il castello di Sammezzano ha 70 sale
Gentili curatori del sito Save Sammezzano,
in riferimento all’articolo “Il mito delle stanze di Sammezzano: ecco come è nato”, pubblicato sul vostro sito il 1° marzo scorso, ci sentiamo in dovere di fare qualche precisazione.
Non riteniamo, infatti, di poter essere accreditati come “fonte del mito” delle 365 stanze del Castello di Sammezzano. Come riportano anche alcuni dei vostri lettori nei commenti al suddetto articolo, la leggenda delle 365 stanze era già diffusa ben prima della data del testo da voi incolpato, pubblicato da una nostra collaboratrice sul sito del Reporter nel marzo 2012. Alcuni commenti fanno riferimento “agli ultimi 10 anni”, altri a un tempo ben più remoto. Sembrerebbe trattarsi, dunque, di una storia di lungo corso che ha colpevolmente colpito anche la nostra redazione.
Ciò non toglie che le fonti vadano sempre controllate: ci scusiamo per l’errore riportato (ovviamente in buona fede), ma all’epoca della stesura dell’articolo non era possibile verificare l’esatto numero delle stanze, essendo il Castello di Sammezzano chiuso e interdetto al pubblico da anni. Inoltre, la pubblicazione a cui fate giustamente riferimento, il libro “La Villa di Sammezzano. Un’Alhambra toscana”, nel quale si riportano dati tecnici e planimetrie, è uscita cinque anni più tardi rispetto all’articolo del Reporter.
Provvederemo quanto prima a correggere l’articolo sul nostro sito internet, per interrompere – almeno per quel che ci riguarda – la spirale che alimenta questa inesattezza sul Castello di Sammezzano, che peraltro ci sta molto a cuore. E ne approfittiamo per ribadire la nostra più completa disponibilità a dare risalto a notizie che riguardino le attività promosse al fine di preservare il Castello, così come ad accogliere altre segnalazioni utili alla cittadinanza.
Cordialmente,
Francesca Puliti e Matteo Francini
A Firenze arriva la bicipolitana!
“Sali” in bicipolitana e scendi dall’altra parte di Firenze, pedalando dentro la città solo su percorsi protetti, con cartelli di indicazione a misura di ciclista, “fermate” nei luoghi di interesse (dagli uffici pubblici ai poli universitari) e stima dei tempi di percorrenza, per dare una mano anche ai meno esperti in sella. Ad esempio ci vorranno cinquanta minuti in bicicletta, senza andare a rotta di collo, da Sorgane alla sede della Regione in via di Novoli; mezz’ora tra il Ponte di Varlungo e quello della tramvia alle Cascine.
È il progetto lanciato dall’associazione Fiab – Firenze Ciclabile e sposato dal neonato ufficio bici del Comune di Firenze, che riunisce gli assessorati di mobilità, ambiente, urbanistica e polizia municipale, coinvolgendo anche Legambiente: creare una rete di direttrici ciclabili fino ai confini della città, per un totale di otto percorsi, otto linee di colore diverso proprio come una metropolitana. Questa volta però niente vagoni, solo pedali e un po’ di buona volontà come motore propulsore.
Per far viaggiare la bicipolitana il Comune ha annunciato lavori che ricuciranno le piste ciclabili esistenti e ne creeranno di nuove: 18 chilometri in più di asfalto rosso nei prossimi due anni, a cui si aggiungeranno altri 7 chilometri di tragitto da ricavare nei parchi pubblici e la manutenzione delle ciclovie già realizzate.
Si parte dalla linea rossa (da Quaracchi a Sorgane, con un terzo di questi 14 chilometri da realizzare) e blu (13 chilometri, di cui manca un decimo del percorso, dalle Piagge al ponte di Varlungo passando per il centro). Poi toccherà alla verde Villa Vogel-Rovezzano e alla celeste Ugnano-Anconella.
Fra gli interventi già programmati due chilometri e mezzo di ciclabile nella zona di Lungarno Serristori, per sostituire il percorso misto sul marciapiede, la pista su Ponte San Niccolò e l’ultimo tratto di Lungarno della Zecca Vecchia fino alla Biblioteca Nazionale.