giovedì, 17 Luglio 2025
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Notte Bianca a Gavinana

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Grande successo per la Notte Bianca a Gavinana

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L’Estate Fiorentina arriva anche a Villa Pallini

L’Estate Fiorentina sbarca anche nel quartiere 5, tra Rifredi, via Baracca, le Piagge e Castello, con un fitto calendario di visite guidate nelle ville del territorio, spettacoli e concerti di giovani musicisti.

Novità 2015, gli eventi ospitati a Villa Pallini, sede del Q5 in via Baracca 150/p, che per la prima volta apre ai fiorentini in notturna per proporre letture e spettacoli, come quello della Compagnia delle Seggiole “Quando il Grillo Cantava” dedicato alla celebre trasmissione radiofonica “I’ Grillo canterino”, andato in scena mercoledì 8 luglio (guarda la video-intervista).

Prossimo appuntamento a Villa Pallini nella serata del 22 luglio con il concerto del coro “Armonia non solo cantato” e dell’Accademia Alfieri dedicato al tema “Sull’Arno dorato”. Musica anche all’Oratorio di San Michele a Castello (concerto di fiati il 17 luglio, musica da camera il 22 luglio a cura di giovani musicisti, sempre alle ore 21.00) e all’anfiteatro delle Piagge (canti popolari il 23 luglio).

Visite guidate nelle ville del quartiere 5

Il cartellone, che prosegue fino a settembre, prevede anche visite guidate, come ad esempio il 5 settembre alla Pieve di Santo Stefano in Pane (5 settembre) e a Villa Il Pozzino (15 settembre) con prenotazione al numero 055.461428. Informazioni sul sito del Quartiere 5 di Firenze.

LE VIDEO-INTERVISTE QUARTIERE PER QUARTIERE

Ogni mese, Il Reporter gira per le strade dei quartieri fiorentini, raccontando cosa sta succedendo,  grazie a interviste ai protagonisti. Tutti i video sono disponibili nella sezione dedicata e anche sul canale Youtube de Il Reporter.

Giovani cooperatori a Firenze per Woodcoop

Sarà un grande raduno di quelli che vogliono cambiare le regole e fare buona innovazione, la Woodstock delle cooperative: non a caso si chiamerà “Woodcoop” la 2° assemblea nazionale di Generazioni, il coordinamento dei cooperatori under 40 di Legacoop. Una due giorni per promuovere la cultura e il modello cooperativo come strumento di integrazione e riscatto sociale, capace di generare lavoro e rispondere alle esigenze dei territori. Si comincia domani alla Biblioteca delle Oblate con l'iniziativa riservata agli addetti ai lavori per eleggere il nuovo coordinatore. Sabato 11, al Cinema Odeon, l'iniziativa pubblica con quattro tavoli di approfondimento sui temi di lavoro, legalità, internazionalità e cultura per lanciare il nuovo Manifesto della cooperazione.

Quattro tavoli all'Odeon

Domani, dalle 15.30 alle Oblate, l'assemblea nazionale di Generazione presenterà le rendicontazioni ed eleggerà un nuovo coordinatore. Tanti ospiti e qualche centinaio di cooperatori in arrivo da tutta Italia in rappresentanza di cooperative o start up innovative nella giornata di approfondimento in programma sabato al Cinema Odeon di piazza Strozzi. Presenti il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti (che aprirà i lavori alle 9.30), la presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze Daniela Mori (che parteciperà alla tavola rotonda finale in programma dalle 15.15), il senatore Massimo Mucchetti e Davide Pati, vicepresidente Libera, oltre alla deputata Anna Ascani e Derek Razo di Loomio Coop dalla Nuova Zelanda.

Crescere nonostante la crisi

La realtà delle cooperative giovanili è un fenomeno molto rilevante a livello nazionale: al 2014 le cooperative giovanili, secondo i dati elaborati dal Centro Studi Legacoop analizzando dati Unioncamere, sono 13.474, pari al 9,1% del totale. Quasi la metà si trova nei servizi. Il dato più interessante riguarda però la loro capacità di crescere nonostante la crisi. Se tra le cooperative esistenti una su dieci è giovanile, questa percentuale sale a una su quattro (26,2%) tra le nuove nate, quota che sfiora una su tre (30%) al sud. Tra le cessazioni, viceversa, solo il 7,7% riguarda giovani cooperative.

“Per il titolo dell'iniziativa – spiega Matteo Ragnacci, attuale coordinatore di Generazioni – ci siamo ispirati a Woodstock, una esperienza con cui condividiamo una forte voglia di rinnovamento. A Firenze inoltre vogliamo mettere insieme tante energie giovani per lanciare una sfida al futuro della cooperazione. In un momento di crisi come questo, in cui i modelli capitalistici sono sempre più orientati al ricavo, il sistema cooperativo diventa basilare per il tessuto del Paese perché è l’unico che riesce a mettersi al servizio della collettività. A Firenze aspettiamo circa 400 persone da tutta Italia e in rappresentanza di tutti i settori della cooperazione, dai servizi al sociale. Non solo, avendo da poco costituito la Rete dei giovani cooperatori di Europa avremo anche alcune presenze importanti dall'estero”.

Gavinana si tinge di bianco, notte di festa

Un quartiere in festa, per non pensare al caldo che in questi giorno è soffocante. Per raccontare il cuore pulsante di ogni angolo della città, e la comunità pronta ad animarlo. Il Q3 ha dato vita alla sua Notte Bianca, che si è svolta ieri, giovedì 9 luglio, con il centro della festa nel cuore del rione di Gavinana.

La Notte Bianca, che aveva come file rouge l'arte e la contemporaneità, ha coinvolto Piazza Gualfredotto, via Datini, via D'Antiochia, i controviali di Viale Europa, piazza e Lungarno Ferrucci, il tratto di via di Ripoli tra via Giampaolo Orsini e via Coluccio Salutati, e poi piazza Artusi e il Parco dell'Anconella. Un programma vivace e molto articolato grazie alla collaborazione dei Centri Commerciali Naturali del territorio, del Centro Commerciale Coop Gavinana e di molte associazioni sportive, ricreative e socio-culturali del territorio.

L'iniziativa che ha conciso anche con la conclusione della tre giorni del Qart3 street festival di arte contemporanea, ha visto l’esposizione di opere d'arte contemporanea negli esercizi commerciali di Gavinana.

E poi spettacoli, animazioni e prove gratuite di discipline sportive, oltre a punti ristoro, banchini e negozi aperti. Spazio all'arte anche all'interno del parco dell'Anconella, con la l'opera poetica “Sull' acqua” di Niccolò Andrea Lisetti installazione, con sette componimenti dedicati all'acqua,  collocata all'interno del laghetto principale del parco.

E per chiudere in bellezza la serata, tra un gioco, l'acquisto di un prodotto tipico e uno spettacolo, è andata in scena anche la pedalata by night (organizzata dall'Associazione Città Ciclabile) che ha accompagnato i volenterosi ciclisti alla scoperta degli angoli più belli e nascosti del quartiere.

L’Estate Fiorentina arriva anche a Villa Pallini

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La sede del Q5, in via Baracca, apre i suoi cancelli di sera per spettacoli e letture. Ma il cartellone di eventi abbraccia tutto il quartiere, da Castello alle Piagge.

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Treni Valdarno: condizionatori rotti e disagio per i pendolari

Arroventati. Più che vagoni sono delle scatolette sigillate in cui i pendolari sono costretti a viaggiare.

Su e giù da Firenze al Valdarno, tutti i giorni, in queste settimane in cui il caldo non dà tregua, con l'anticiclone Flegetonte che continua a far alzare i livelli alla colonnina di mercurio, con picchi che arrivano a sfiorare i 40 gradi.

I disagi

Il Comitato pendolari Valdarno Direttissima, che si fa portavoce dei tanti passeggeri che ogni giorno viaggiano sulla linea, lo denuncia da tempo, “gli impianti di condizionamento dei treni funzionano a singhiozzi, in alcuni casi non funzionano affatto”.

L'annuncio di Trenitalia

Trenitalia, dal canto suo, ha dichiarato un paio di giorni fa di essere al lavoro per risolvere il problema nel più breve tempo possibile. “Siamo all'85% della flotta con la climatizzazione, contiamo di arrivare al 90% entro il 16 luglio e poi di salire”, ha detto il direttore del trasporto regionale Lorenzo Iacono.

Nel frattempo sui vagoni roventi si continua a sudare, e non solo, si rischiano malori a causa del gran caldo e della massiccia presenza di persone a bordo.

Si viaggia anche in piedi

Nel migliore dei casi i pendolari se ne stanno ammassati (molti, inutile dirlo, viaggiano in piedi) all'interno delle carrozze climatizzate, sperando che il viaggio duri il meno possibile. Il Comitato Pendolari del Valdarno, dalla sua pagina Facebook, invita i pendolari a stare pronti: “Ci aspettano 'treni bollenti' almeno fino al 17 luglio – si legge – con il ciclone africano Flegetonte e con Trenitalia, se non farà funzionare al meglio l'aria condizionata nelle carrozze. Alla prima carrozza bollente protestiamo e presentiamo reclamo alla Regione, che deve tutelarci e attivare i controlli, per costringere Trenitalia a far funzionare i condizionatori sui treni”.

Protesta in vista

Dopo l'annuncio di Trenitalia e la presa di coscienza del problema da parte dell'azienda, la protesta del comitato è stata spostata di qualche giorno: “Facciamo slittare la scadenza del nostro evento “Treni bollenti” da venerdì 10 a venerdì 17 luglio, così da monitorare l'aria condizionata che non c'è”, scrive un rappresentante del comitato sul social network.

Nel frattempo, si sgomitata, si suda, si viaggia ammassati e si corre a casa a farsi una doccia. E la mattina successiva, si spera sempre di incappare in treno “refrigerato”.

Le mille “facciate” di San Lorenzo

Michelangelo protagonista in questo caldo luglio fiorentino. A Casa Buonarroti ha aperto i battenti la mostra “La forza del mito. I progetti per la facciata della Basilica di San Lorenzo a Firenze, da Michelangelo al Concorso del 1900”.

“L'evento ha un particolare significato per Casa Buonarroti, dove si conserva il grande modello ligneo di Michelangelo – ha spiegato il curatore Eugenio Giani -. La facciata di San Lorenzo è stata ed è un problema sul quale occorre indagare e discutere nell'ambito di una ricerca che parte da Michelangelo e arriva ai nostri giorni, attraversando un periodo storico-artistico, quello tra Ottocento e Novecento, nel corso del quale molti importanti edifici religiosi furono completati nel prospetto frontale”.

La storia della facciata

La basilica di San Lorenzo è tra le chiese simbolo di Firenze non solo perché per trecento anni ha avuto il ruolo di cattedrale prima di cedere lo status a Santa Reparata, quando vennero solennemente traslate le spoglie del primo vescovo di Firenze, San Zanobi, ma anche perché è stato il luogo di sepoltura dei componenti della famiglia Medici, tradizione proseguita, salvo alcune eccezioni, fino ai Granduchi e all'estinzione della casata.

Nel dicembre del 1515, a distanza di quasi un quarto di secolo dalla fine della costruzione della basilica di San Lorenzo, papa Leone X de’ Medici decise di bandire un concorso per realizzare la facciata mancante.

Un concorso tra giganti

La mostra ha inizio dalla descrizione di quell’evento, al quale, narra Vasari, parteciparono i più eminenti artisti del tempo, compresi Raffaello e Michelangelo, che poi ottenne l'incarico. Dopo una serie di studi culminati nella realizzazione del modello ligneo oggi conservato in Casa Buonarroti il cantiere della facciata fu avviato, ma poco dopo venne sospeso per volontà dello stesso Pontefice. Forse per la complessità del progetto, forse per il timore di confrontarsi col sommo Artista, per quasi due secoli il problema non venne più affrontato.

Fu l’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa, ultima rappresentante della Casa Medicea, a riaprirlo, facendo eseguire nella prima metà del ‘700 alcuni progetti; altri ne seguirono nell’800, come quelli accuratissimi di Pasquale Poccianti (1837), ma tutti rimasero sulla carta.

Dal Nocevento ad oggi

Grazie al lascito di un privato cittadino, Francesco Mattei, il tema fu ripreso nell’aprile del 1900, quando fu bandito un concorso cui parteciparono ben cinquantatré architetti. Considerando la complessità del tema e constatando che i settantaquattro progetti presentati avevano bisogno di modifiche e perfezionamenti, si decise di bandire una seconda tornata e solo nel 1905 la Commissione giudicatrice, presieduta da Heynrich von Geymüller, scelse come vincitore il progetto dell'architetto Cesare Bazzani.

Le polemiche che seguirono furono tuttavia così accese che l'Amministrazione comunale decise ben presto di abbandonare definitivamente l’impresa e di dividere il lascito Mattei fra otto chiese fiorentine. Nella mostra saranno esposte oltre 50 tavole di progetti per dar conto delle vicissitudini che, nel corso dei secoli, hanno riguardato “l’impossibile” completamento della facciata della basilica di San Lorenzo.

Il ritratto di Dante in mostra agli Uffizi

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Il ritratto allegorico di Dante Alighieri dipinto nel 1532-1533 dal Bronzino sarà esposto nella Sala 65 della Galleria degli Uffizi a partire da oggi. È questo il “regalo” con il quale il museo fiorentino vuole omaggiare il Sommo poeta nell'anno del 750° anniversario della sua nascita.

I tre grandi su commissione

Si tratta di un olio su tela di 130 x 136 centimetri che, come riferisce Giorgio Vasari nella “Vita del Bronzino”, il pittore realizzò al suo ritorno da Pesaro, quando ricevette da Bartolomeo Bettini la commissione di ritrarre i tre padri della letteratura italiana, Dante, Petrarca e Boccaccio, in delle tele da collocare nelle lunette di una stanza di casa sua.

Dei tre ritratti commissionati, l'unico di cui ad oggi si ha notizia è proprio quello di Dante, del quale esistono un disegno preparatorio (conservato a Monaco), una replica di bottega su tavola (alla Collezione Kress della National Gallery of Art di Washington) e quindi la versione definitiva che fa parte di una collezione privata fiorentina.

#Dante750 anche agli Uffizi

“M’è parso importante – spiega Antonio Natali, direttore della Galleria – che in questo 2015, votato a celebrare i 750 anni dalla nascita dell’Alighieri, anche gli Uffizi fossero nel novero dei luoghi che rendono omaggio alla memoria del poeta. La tela, da oggi in Galleria e fino a pochissimi giorni fa esibita nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, fu presente alla mostra del Bronzino di Palazzo Strozzi nel 2010-2011. In quella circostanza fu collocata accanto alla tavola, d’identica impaginazione e affine espressione, conservata alla National Gallery di Washington. Confronto ravvicinato da cui uscì rinvigorito il convincimento (peraltro già diffuso) che la redazione fiorentina fosse da reputare autografa e che l’opera americana ne fosse invece una replica, ancorché quasi coeva”.

Ancora grande caldo in Toscana, in arrivo un weekend bollente

Ultime ore di grande caldo, poi da domani le temperature cominceranno ad abbassarsi. Niente tregua però, scenderanno di poco e per poco: nel weekend è previsto un nuovo aumento. Toscana ancora stretta nella morsa del caldo secondo le previsioni del Consorzio Lamma.

Domani un lieve calo

Massime stazionarie e ancora superiori alla media nella giornata di oggi, che sarà afosa in tutta la regione e in particolare sulle aree costiere. A Firenze si toccheranno i 36°C, temperatura massima in Toscana. Domani la prima, lieve, diminuzione delle temperature, anche se il clima resterà afoso al mattino e in serata.

La protezione civile di Firenze ha comunque confermato il codice rosso per tutta la giornata di oggi e quella di domani. Resta a disposizione il numero verde per le emergenze 800-015161.

Weekend bollente

Da giovedì è previsto un ulteriore calo nelle zone interne appenniniche e un aumento lungo la costa. Possibili addensamenti di nubi nelle zone interne e rovesci in Appennino. Venerdì la colonnina del termometro scenderà ancora di qualche tacca, con le massime in pianura che non andranno oltre i 33-34°C. Ma nel fine settimana torna il grande caldo: punte di nuovo fino a 36°C nelle zone interne della Toscana. Per ritrovare temperature in media dovremo aspettare la prossima settimana.

Buoni consigli contro l'afa

Sempre meglio ricordare una volta in più le semplici regole da seguire per prevenire i rischi del caldo:

  • Evitare di uscire nelle ore più calde del giorno
  • Se proprio si è costretti a farlo, indossare capi leggeri e in fibre naturali che permettano una migliore traspirazione
  • Evitare pasti pesanti e consumo di bevande alcoliche, che contribuiscono al riscaldamento corporeo
  • Se si ha intenzione di esporsi ai raggi solari, proteggere la pelle con creme ad adeguato fattore di protezione.
  • Bere molta acqua, anche quando non si sente lo stimoli della sete
  • Passare qualche ora al giorno in un locale climattizato

Uffizi 3.0, in galleria arriva il wifi

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Gli Uffizi diventano 3.0. È stata ufficialmente presentata la rete wi-fi della Galleria, la cui copertura è stata realizzata grazie all'intervento dell’associazione Amici degli Uffizi.

Il progetto, affidato dagli Amici degli Uffizi alla società Parallelo di Firenze, si basa sulla creazione, nella Galleria, di una rete wi-fi ad accesso controllato, attraverso cui saranno veicolate informazioni relative al museo. Il visitatore potrà ricevere sul proprio dispositivo (di qualsiasi tecnologia esso si avvalga) sia informazioni appositamente preparate per il nuovo portale wi-fi del museo che sarà attivo da martedì 7 luglio, sia dati derivati dalle pagine dedicate agli Uffizi del sito web dell’ex-Polo Museale Fiorentino, quali appuntamenti e mostre, mappe, premesse alla visita.

Italiano e inglese. Prima di diventare poliglotta

Al momento le informazioni saranno offerte in italiano e in inglese, con la possibilità di implementare in futuro il servizio con altre lingue.

Grifoni: “Il rapporto tra museo e visitatore è vambiato”

“Il primo museo d’Italia vive un altro momento di cambiamento e, al tempo stesso, di adeguamento – afferma Paola Grifoni, Segretario per la Toscana del Ministero per i beni culturali per la Toscana –, in vista di un più moderno modo d’intendere il rapporto tra visitatore e museo. Sono anche lieta che questa realizzazione possa vedere la luce grazie alla rinnovata collaborazione tra la Direzione del museo e l’associazione che da oltre 20 anni supporta gli Uffizi e ne condivide progetti e obiettivi”.

Natali: “Un museo al passo coi tempi”

“Uno dei miei auspici più forti – aggiunge Antonio Natali, Direttore degli Uffizi – è che il museo, pur coi suoi 430 anni di storia, si tenga il più possibile al passo coi tempi. Mi pareva una lacuna da colmare che ai giorni nostri non si potesse contare su una rete wi-fi all’interno dell’edificio. E di nuovo gli Amici degli Uffizi si sono rivelati determinanti: grazie a loro ogni visitatore potrà contare su uno strumento capace di soddisfare molte di quelle curiosità che sorgono nella mente di chi in Galleria entri non già per sbalordire, bensì per conoscere”.

“Si ha spesso l’idea del museo come di uno spazio votato esclusivamente alla contemplazione del passato – sottolinea Emanuele Guerra, Vice-Presidente dell’associazione Amici degli Uffizi -. Ideando e portando a compimento il progetto per la creazione di una infrastruttura wi-fi gratuita alla Galleria degli Uffizi dimostriamo l’esatto contrario: il museo è un luogo che vive nel presente e si proietta nel futuro, aggiornando non solo le sue collezioni, gli apparati critici, gli allestimenti; ma anche i metodi e i linguaggi che ne favoriscono la visita”.