mercoledì, 30 Luglio 2025
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Il medioevo sbarca alle Cascine: tornano i ”Giochi di Carnasciale”

Un salto nel Medioevo, alle Cascine. Nel parco torna l’appuntamento con i “Giochi di Carciascale”, il villaggio medievale che da cinque anni porta i visitatori alla riscoperta di personaggi, usi e costumi dell’epoca con giochi a cavallo, sbandieratori e rievocazioni storiche. L’evento è in programma da sabato 4 a lunedì 6 aprile.

cascine

“Una bellissima occasione per vivere il parco delle Cascine – ha detto l’assessore allo Sport Andrea Vannucci – uno dei parchi che stanno più a cuore alla città e all’amministrazione. Una manifestazione in cui Firenze riscopre le proprie origini e che va avanti ormai da diversi anni, ogni volta con grandissima partecipazione da parte dei fiorentini. Non solo una rievocazione, ma un appuntamento a carattere sportivo in una tre giorni interamente dedicata alle famiglie, che potranno partecipare gratuitamente a tutte le esibizioni e iniziative. Ringrazio gli organizzatori che anche quest’anno hanno fatto un lavoro immane per riproporre un evento in cui si respira davvero la storia di Firenze”.

i giochi carnascialeschi

La rassegna prende spunto dai Giochi Carnascialeschi che si svolgevano a Firenze nel tardo Medioevo-primo Rinascimento, con l’intento di ricreare la spettacolarità dei tornei e dei duelli che caratterizzavano le feste di Lorenzo de’ Medici, durante le quali si voleva far rivivere lo spirito dei giochi antichi, tramandare le tradizioni popolari e le attività fisiche e giocose dell’epoca in cui Firenze era tra le capitali del mondo.

Tra i tanti ospiti, la Compagnia dell’Aquila Bianca, che domenica e lunedì mostrerà le prodezze dei cavalieri impegnati in una giostra equestre. Immancabile l’appuntamento con la Nobile Contrada Fiorenza della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, il palio più antico d’Italia (sabato), mentre nel Campo mercenario la Compagnia Giovanni delle Bande Nere proporrà una fedele ricostruzione degli accampamenti e delle milizie cinquecentesche.

gli appuntamenti

Grazie alla collaborazione del Museo Galileo, sabato alle 12 sarà lo stesso fisico, astronomo e matematico a indossare e a mostrare il funzionamento del celebre “Celatone”, l’elmo/cannocchiale con cui, grazie ai satelliti di Giove, si poteva determinare la longitudine di una nave in movimento. Ragazzi e adulti avranno l’occasione di approfondire, divertendosi, altre scoperte del padre della scienza moderna, attraverso carte nautiche, portolani e strumenti come l’astrolabio, il solcometro e la bussola. 


Per gli amanti del mistero, da non perdere, nella notte di plenilunio di sabato 4 aprile, L’Esbat dei Fiori, antico rituale Wicca sulle fasi lunari a cura della Soffitta delle Streghe. E ancora, sono in programma lezioni ed esibizione di volo di rapaci (sabato dalle 12 alle 14), le danze dal sapore arabo medievale messe in scena dalla Fonun Dance Company (lunedì alle 14 e alle 18), l’allegria e le evoluzioni degli Sbandieratori e dei Musici della Signoria di Firenze. E proprio gli sbandieratori della Signoria di Firenze saranno tra i protagonisti dell’edizione 2015 della “Sans Pareille” (lunedì dalle 15 alle 17), giostra cavalleresca che Giuliano de' Medici organizzò in onore di Simonetta Cattaneo Vespucci.

Novità di questa edizione, il corso di cucina medievale a cura dell’associazione Historiædita Aps (tutti i giorni alle 13 e alle 18,30).

Tram by night, via alle corse fino alle 2.30

Da domani le ore piccole si potranno fare anche… in tram. Sì, perché dal 3 aprile la tramvia viaggerà due ore in più nei fine settimana. Il servizio sarà allungato, fino a ottobre e in via sperimentale, nei giorni di venerdì e sabato, rispetto al “vecchio” orario.

rientro a casa in sicurezza

“Sulla base della mozione del consigliere comunale Cosimo Guccione approvata a suo tempo – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – abbiamo deciso di allungare il servizio della tramvia in via sperimentale nel periodo estivo per favorire il rientro dei ragazzi più giovani verso le proprie abitazioni in sicurezza”.

gli orari

Da aprile a ottobre le corse del tram aggiuntive saranno sei in direzione di Scandicci e altrettante in direzione Firenze, con una frequenza di 20 minuti. L’ultima partenza per il tram da Scandicci-Villa Costanza verso Firenze sarà alle 2 anziché a mezzanotte, mentre l’ultimo convoglio diretto a Scandicci partirà da Alamanni-Stazione verso le 2.30 invece che alle 0.30.

Piazza Pier Vettori, i cittadini decidono il futuro dell’area

Sarà chi abita e lavora qui intorno a tracciare, insieme a esperti e professionisti, il masterplan per la piazza Pier Vettori del futuro, il piazzone da 8mila metri quadrati e 135 metri di diametro che da troppo tempo è ridotto a un immenso spartitraffico, una “cerniera” senza identità tra Legnaia, l’Oltrano, Ponte alla Vittoria e la zona di Porta Romana.

Serviranno 6 mesi di duro lavoro, da aprile a settembre, per raccogliere le richieste e le esigenze di cittadini e commercianti, grazie all’iniziativa “Piazzaliberatutti – Insieme per piazza Pier Vettori” lanciata dall’associazione fiorentina Save the City, che da tempo è impegnata nella riqualificazione delle “aree morte” della città, e finanziata dalla Regione Toscana.

Le date

Si parte il 9 aprile, quando in piazza Pier Vettori sarà allestito uno speaker corner, un punto di ascolto in cui gli operatori di Sociolab, società fiorentina specializzata in percorsi di partecipazione, insieme agli esperti dello studio di architettura Projecto, raccoglieranno proposte, idee e domande. I cittadini avranno poi tempo fino al 17 aprile per candidarsi al ruolo di “foto-reporter”, partecipando a un laboratorio fotografico che – grazie agli scatti – immortalerà la piazza di oggi per progettare quella di domani.

L'assemblea in piazza Pier Vettori

Clou del percorso l’assemblea pubblica che si svolgerà il 27 maggio in piazza con un grande plastico, tavoli di lavoro e tecnici per tradurre le idee dei cittadini in proposte realizzabili e anche un laboratorio-gioco che permetterà ai più piccoli di dire la loro sulla nuova piazza Pier Vettori. Nei mesi successivi toccherà poi a un team di cittadini co-progettare il bando per selezionare associazioni o gruppi di privati per portare avanti la manutenzione della nuova piazza. A settembre, infine, la presentazione dei risultati.

“Come Quartiere 4 abbiamo sostenuto questa iniziativa da subito – commenta il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – certamente sarà importante attrarre sponsor privati per la riqualificazione della piazza ma – precisa – anche il pubblico dovrà fare la sua parte: ci attiveremo per trovare finanziamenti regionali, statali e europei”. 

“Manutenzione partecipata per 5 piazze”

“Prevedere una manutenzione partecipata è un aspetto innovativo del progetto – ha commentato l’assessore alla partecipazione di Palazzo Vecchio Alessia Bettini, durante la presentazione del percorso – come amministrazione stiamo mettendo a punto un bando per affidare la manutenzione di 5 piazze a gruppi di cittadini o associazioni, prevedendo in cambio facilitazioni, come l’abbattimento della Tari”.

“Piazza Pier Vettori è la terza piazza fiorentina che nel giro di pochi anni è finita al centro di un percorso di partecipazione – ha aggiunto Elisabetta Meucci, assessore all’urbanistica – a maggio conosceremo i risultati del bando di progettazione per piazza dell’Isolotto, mentre stiamo lavorando per far partire entro fine anno la riqualificazione di piazza delle Cure”.

Quando a Firenze c’era la peste

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E’ stata inaugurata il 1° aprile “La peste a Firenze nel 1523”, la mostra di disegni che il maestro Alessandro Vannini ha realizzato per ricordare le centinaia di vittime che la grave epidemia provocò in città.

ricerche

Il pittore fiorentino da oltre 25 anni si dedica a ricerche sulla memoria e recentemente alla pittura di storia.

Negli anni 2000 si è dedicato anche alla ricostruzione filologica dei perduti affreschi del Pontormo in San Lorenzo.

la mostra

La mostra, allestita nel sottosuolo della sede della Misericordia di Firenze in piazza Duomo, sarà visibile fino al 10 aprile.

Galluzzo: piazza Acciaioli si è rifatta il look

Una piazza tutta nuova: nuove panchine, nuovi alberi, nuovi vialetti, nuova illuminazione e pure il wifi-free per navigare (presto) su internet in modo gratuito. Piazza Acciaioli, cuore del Galluzzo, si è rifatta il look, grazie a 6 mesi di cantieri per un investimento da 600mila euro, totalmente finanziato da Esselunga, per i lavori compensativi dopo la costruzione del nuovo supermercato in via Senese.

“La piazza rappresenta il punto di riferimento culturale e aggregativo di questo territorio”, spiega il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito, nella video-intervista de Il Reporter. Rinnovato l’impianto elettrico a cui sarà allacciata anche la “fermata intelligente” di Ataf, mentre è stato realizzato un nuovo pozzo grazie al quale saranno irrigate le aiuole. E presto ci accenderà anche l’hotspot che permetterà di navigare senza fili da computer, tablet e smartphone nella piazza grazie alle rete free Firenze wifi.

Cosa resta da fare

Tra maggio e  giugno entreranno poi in servizio i cassonetti interrati, in concomitanza con l’arrivo al Galluzzo dei contenitori dei rifiuti indifferenziati che si aprono con chiavetta elettronica. Ma il futuro di questo borgo storico passa anche dalla realizzazione del bypass, che toglierà il traffico dal centro abitato. “Un’opera che, se non ci saranno intoppi, sarà conclusa nella primavera del 2017”, precisa Esposito, che nella video-intervista lancia anche proposte per il Galluzzo di domani.

Alfieri, in 2.000 per Timbuktu, il film caso contro la violenza della jihad

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Oltre 2.000 presenze all’Alfieri per Timbuktu, il film caso contro la violenza della jihad. Il film di Abderrahmane Sissako, primo lavoro africano a essere candidato agli Oscar come miglior film straniero, che ha trionfato ai Cesars francesi con ben 7 premi, sarà in sala all’Alfieri fino al 6 aprile.

Questa la trama del film:

Non lontano da Timbuktu, occupata dai fondamentalisti religiosi, in una tenda tra le dune sabbiose vive Kidane, in pace con la moglie Satima, la figlia Toya e il dodicenne Issan, il giovanissimo guardiano della loro mandria di buoi. In paese le persone soffrono sottomesse al regime di terrore imposto dai jihadisti determinati a controllare le loro vite. Musica, risate, sigarette e addirittura il calcio, sono stati vietati. Le donne sono state obbligate a mettere il velo ma conservano la propria dignità. Ogni giorno una nuova corte improvvisata emette tragiche e assurde sentenze.

Kidane e la sua famiglia riescono inizialmente a sottrarsi al caos che incombe su Timbuktu. Ma il loro destino muta improvvisamente quando Kidane uccide accidentalmente Amadou, il pastore che aveva massacrato Gps, il bue della mandria a cui erano molto affezionati. Kidane sa che dovrà affrontare la nuova legge che hanno portato gli invasori.

LO SCOPPIO DEL CARRO

Nell’era dei trasporti ultra veloci, a Firenze, si possono vedere una volta all’anno, esattamente nel giorno di Pasqua, quattro buoi impegnati nello sforzo di traino, per le vie del centro storico. Sono due paia di candidi esemplari di razza chianina che, aggiogati in due pariglie, tirano possenti e placidi il Carro del Fuoco Santo per il famoso, tradizionale “Scoppio”, dal piazzale del Prato fino a piazza del Duomo e viceversa.

il carro pasquale

Scortato da 150 fra armati, musici, madonne fiorentine e sbandieratori del Calcio Storico Fiorentino, il festoso carro pasquale, detto affettuosamente dai fiorentini “Brindellone”, si muove dal piazzale trainato dai buoi ornati di fiori, con gli zoccoli e le corna dorati, le rosse moscaiole pendenti sul muso dalle larghe narici umide e nere e con le gualdrappe gigliate sulle possenti groppe. Il faticoso cammino dei pazienti animali è facilitato dalle tante palate di sabbia sparse sul manto stradale, affinché i loro zoccoli sotto sforzo abbiano una maggiore aderenza al suolo. Verso le dieci il carro arriva in piazza del Duomo, posizionandosi esattamente fra il Battistero e Santa Maria del Fiore. I buoi vengono staccati e condotti in piazza della Signoria, distante dalle deflagrazioni che avverranno di lì a poco, mentre si provvede alla stesura del filo di ferro sul quale scorrerà la “colombina”.

lo “scoppio”

Il cavo viene fermato al centro del carro e dall’altra parte alla colonna di legno posta in Cattedrale, appena fuori dell’altar maggiore. Man mano, con il passare dei minuti, aumenta l’ondeggiare della folla incuriosita ed in trepidante attesa. Negli ultimi istanti ognuno cerca il miglior punto di osservazione, magari sulle punte dei piedi, per scorgere l’arrivo della colombina che precede l’assordante spettacolo pirotecnico dello “scoppio”. Alle ore undici in punto, terminato il rito religioso, al canto del Gloria in Excelsis Deo intonato dal Cardinale, il Diacono accende la miccia della colombina che, sibilando per tutta la navata centrale, scorre sul filo metallico e va ad incendiare i mortaretti ed i fuochi di artificio disposti sul carro. La tradizione vuole che, nel caso la colombina percorra senza intoppi il tragitto completo nei due sensi, i raccolti della campagna saranno abbondanti, altrimenti il pronostico sarà molto meno favorevole.

Iniziano così, con fragore, le assordanti deflagrazioni e sia pure in maniera simbolica, la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto. L’imponente mole dell’antico carro si avvolge di nubi e scintillanti scoppi, come se l’aria stessa emettesse scintille sempre più luminose. Gli scoppi raggiungono il massimo della loro potenza man mano che dal basso salgono verso la sommità del carro dove, infine, soffia la girandola che al termine dei suoi sibilanti giri su se stessa, si apre come i petali di un giaggiolo, sprigionando tre piccoli gonfaloni con le insegne di Firenze, dell'Opera del Duomo e della famiglia dei Pazzi. La fine della cerimonia è segnata da tre più potenti detonazioni, ultime delle 1600 cariche. Il momento dello scoppio è l'esaltazione simbolica della pace, è l'augurio e la speranza di unire tutti gli spiriti in amicizia, è simbolicamente la luce del Signore risorto che si estende a tutti i presenti e su tutta la città.

il brindellone

Cessato il fragore assordante degli scoppi, si sentono in tutta la loro intensità i festosi rintocchi delle campane e man mano, con il dissolversi del denso fumo, riappare più nitido il profilo del Brindellone che pian piano torna visibile dopo il caleidoscopico gioco della nebbia lasciata dai mortaretti e una volta dissipato il fumo, sono nuovamente visibili anche i marmi del Battistero, di Santa Maria del Fiore, del campanile di Giotto ed il ritorno volteggiante dei piccioni fuggiti fin dalle prime esplosioni. Mentre la folla lascia lentamente la piazza in un brusio confuso, tornano i quattro buoi per essere nuovamente aggiogati al pesante carro che, con la loro possente forza, lentamente riconducono nella rimessa in via del Prato n° 20, da dove non si muoverà più fino alla Pasqua dell'anno successivo.

Quando a Firenze c’era la peste

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E’ stata inaugurata il 1° aprile “La peste a Firenze nel 1523”, la mostra di disegni che il maestro Alessandro Vannini ha realizzato per ricordare le centinaia di vittime che la grave epidemia provocò in città. La mostra, allestita nel sottosuolo della sede della Misericordia di Firenze in piazza Duomo, sarà visibile fino al 10 aprile.

Galluzzo: piazza Acciaioli si è rifatta il look

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6 mesi di lavori e 600mila euro di investimenti per ridisegnare il cuore del borgo a sud di Firenze. E presto qui si accenderà anche il wifi free. La video intervista al presidente del Q3 Esposito

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Prende una sedia a rotelle all’ospedale, poi la lancia contro la guardia giurata

Prende una sedia a rotelle all’ospedale, poi la scaraventa addosso a una guardia giurata. E’ accaduto nella serata di ieri, quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, dopo una richiesta  al 112, sono intervenuti al Pronto Soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova, dove era stata segnalata la presenza di un cittadino straniero che disturbava i sanitari.

la sedia a rotelle

A un certo punto, l’uomo – raccontano i carabinieri – si è impossessato di una sedia a rotelle presente all’interno della sala d’attesa, di proprietà dell’ospedale, cercando di allontanarsi dalla struttura, fino al piazzale esterno.

la guardia giurata

Le sue mosse non sono però sfuggite alla guardia giurata in servizio, che lo ha raggiunto chiedendogli di lasciare la sedia a rotelle. L’uomo, per tutta risposta, l’ha sollevata e scaraventata addosso alla guardia giurata, cercando di sferrargli calci e pugni.

Così l’uomo, un marocchino di 28 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato e arrestato dai militari intervenuti con l’accusa di rapina impropria, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La guardia giurata, di 44 anni, ha riportato 7 giorni di prognosi.