Non sarà passato inosservato. Nel cortile di Palazzo Strozzi da qualche tempo fervono i preparativi, tra ruspe e operai, per creare uno strano doppio scivolo che, intrecciandosi, scende dalla “cima” della storica sede espositiva.
The Florence Experiment
Cosa sta succedendo? Si tratta di un vero e proprio esperimento tra scienza, natura e arte a cui i visitatori potranno partecipare in prima persona, entrando in questi scivoli monumentali e arrivando fino alla Strozzina, dove sarà allestito un laboratorio scientifico.
Tutto questo sarà possibile dal 19 aprile al 26 agosto, il periodo prescelto per The Florence Experiment progetto site specific dell'artista tedesco Carsten Höller, celebre per la sua riflessione a cavallo tra arte, scienza e tecnologia, e del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, che indaga l’intelligenza delle piante.
Come funzionerà il doppio scivolo di Palazzo Strozzi
L’esperimento si compone di due parti. Il primo step è il doppio scivolo nel cortile di Palazzo Strozzi: due strutture di acciaio e policarbonato che partono dalla balconata del secondo piano e arrivano nella corte. I visitatori potranno intraprendere questa discesa di 20 metri portando con sé una pianta di fagiolo, da riconsegnare – al termine dell’esperienza – agli scienziati. Gli studiosi analizzeranno i diversi parametri fotosintetici della piantina e l’emissione di messaggi sotto forma di molecole volatili, originate dalle emozioni vissute dai partecipanti.
La seconda parte di The Florence Experiment si svolge nel “laboratorio Strozzina” con due speciali sale cinematografiche: in una saranno proiettati spezzoni di celebri film comici, nell’altra scene di pellicole horror. Anche in questo caso le emozioni dei visitatori-cavie saranno le protagoniste: produrranno composti chimici volatili differenti che saranno trasportati sulla facciata di Palazzo Strozzi e influenzeranno così un ”murales vegetale”. All’esterno dell’edificio grandi strutture tubolari ospiteranno piante di gelsomino, la cui crescita dipenderà proprio delle emozioni umane.
“Con questo progetto coraggioso e originale – spiega Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore del progetto – Palazzo Strozzi diviene una piattaforma di sperimentazione totalmente contemporanea trasformandosi in un laboratorio di dialogo tra arte e scienza”.