Dopo 8 anni il percorso panoramico più bello di Firenze riapre i battenti. Sottoposto a lavori di restauro e di messa in sicurezza, il Corridoio Vasariano entra a far parte del percorso museale degli Uffizi e dal 21 dicembre 2024 è visitabile su prenotazione, pagando un supplemento ai normali biglietti della Galleria. “Un capolavoro nel capolavoro”, lo ha definito il ministro della Cultura Alessandro Giuli in occasione della presentazione della riapertura. Prima di prenotare una visita però è meglio tenere a mente alcune informazioni essenziali sul Corridoio Vasariano.
Qual è la lunghezza del Corridoio Vasariano e la durata della visita
Il Corridoio, costruito nel 1565 da Giorgio Vasari su iniziativa di Cosimo I de’ Medici, collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti: con l’apertura al pubblico si potrà visitare una buona parte di questo “tunnel” sopraelevato, partendo dal primo piano degli Uffizi, passando su Ponte Vecchio e arrivando fino in Oltrarno, nel giardino di Boboli per una lunghezza totale di circa 750 metri. La seconda uscita, non percorribile, è dentro Palazzo Pitti. Di fatto è un “passaggio segreto” con cui i Medici si garantivano una via di fuga sicura dal cuore della città fino all’Oltrarno.
I visitatori percorreranno anche 100 metri in esterna: usciti dalla porta accanto alla Grotta del Buontalenti, nel Giardino di Boboli, saranno accompagnati dal personale fino al cortile dall’Ammannati, dove poter usufruire di servizi igienici e caffetteria. Poi usciranno dal museo. La durata della permanenza al Corridoio Vasariano è di circa 30-45 minuti, ma nel biglietto è inclusa anche la visita agli Uffizi nelle due ore precedenti, visto che questo percorso è a tutti gli effetti un supplemento del ticket per la Galleria. Per vedere Boboli e Palazzo Pitti bisogna invece comprare i relativi biglietti, con una procedura distinta dalla prenotazione del Corridoio Vasariano.
Cosa vedere: nel Corridoio Vasariano non ci sono più gli autoritratti
Con l’apertura al pubblico il Corridoio Vasariano torna alle origini: lungo questo percorso non si trova più la collezione di autoritratti, iniziata dal cardinale Leopoldo de’ Medici, che qui è stata conservata tra il 1973 al 2016. Da poco più di un anno i quadri sono stati spostati in una sezione dedicata degli Uffizi. Il Corridoio Vasariano risulta oggi spoglio: non ci sono né pitture, né sculture o epigrafi (come proposto in un primo momento). È visibile nella sua “nudità” originale. Il direttore degli Uffizi Simone Verde ha annunciato che per il futuro è in via di ideazione un progetto di allestimento, senza però aggiungere dettagli.
A differenza di otto anni fa sarà possibile soffermarsi e godere del panorama offerto dalle tante finestre disseminate lungo il percorso. Un tempo erano schermate, proprio per proteggere i dipinti dalla luce. Va tenuto presente che è consentito percorrere il Corridoio solo in un senso, dagli Uffizi verso Palazzo Pitti e non è permesso soffermarsi troppo a lungo durante il tragitto.
Le curiosità: 3 cose da notare
Si potrà gettare uno sguardo dai piccoli oblò rinascimentali che si aprono lungo l’itinerario sopraelevato e anche dalle grandi vetrate panoramiche, che furono create negli anni Trenta su Ponte Vecchio, verso Ponte Santa Trinita, in occasione della visita di Hitler a Firenze. Leggenda vuole che proprio grazie alla vista che si gode da queste finestre, il Führer decise di risparmiare Ponte Vecchio dai bombardamenti: è l’unico ponte di Firenze a non essere stato distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Lungo il Corridoio Vasariano ci sono altre due curiosità. La prima riguarda l’angusto tratto che corre tutto intorno alla Torre dei Mannelli, alla fine di Ponte Vecchio sul lato dell’Oltrarno. Si tratta del punto più stretto dell’intero passaggio. I Mannelli furono una delle poche famiglie che durante la costruzione di questa struttura riuscirono ad opporsi agli interventi, costringendo Giorgio Vasari a un cambiamento in corsa del progetto. E in effetti il Corridoio Vasariano gira tutto attorno alla torre, come si nota anche dall’esterno. L’altra chicca è l‘affaccio, tramite due finestre con uno spesso vetro anti-incendio, sulla Chiesa di Santa Felicita in Oltrarno: il Corridoio passa proprio davanti alla facciata dell’edificio. I Medici potevano assistere alla messa da questa postazione privilegiata (e protetta).
Il costo dei biglietti, come prenotare e visitare il Corridoio Vasariano gratis?
Fino al 2016 questo “passaggio segreto” era difficile da visitare perché di fatto ogni tour era un’apertura straordinaria, quindi era necessaria una lunga trafila burocratica o in alternativa si poteva percorrere la (costosa) via delle agenzie private. Con l’apertura al pubblico del 21 dicembre 2024 il Corridoio Vasariano è visitabile dal martedì alla domenica, con diversi turni dalle 10.15 alle 16.35, e con prenotazione obbligatoria online sul sito ufficiale, pagando un supplemento di 20 euro al biglietto degli Uffizi (il costo totale è quindi di 43 euro).
Esiste però un “trucco” per visitare gratis il Corridoio Vasariano, se si è veloci nella prenotazione. Rientra infatti tra i luoghi gratuiti per tutti la prima domenica di ogni mese, in occasione della Domenica al Museo promossa dal Ministero della Cultura. Anche in questo caso è necessario riservare un posto online. Un fatto che non è passato inosservato: al momento, le prime domeniche del mese sono sold out fino a inizio maggio. Inoltre durante tutto l’anno entrano gratis i bambini e i minori di 18 anni, i disabili e i loro accompagnatori, gli insegnanti e le guide turistiche. Per loro è sufficiente pagare la prenotazione (4 euro a testa).
Visite guidata al Corridoio Vasariano
I tour si svolgono in gruppi di massimo 25 persone, più due addetti del museo che scortano i visitatori tutto il tempo, uno in cima e uno in fondo al gruppo. Si tratta però di visite accompagnate e non guidate: il personale di sorveglianza non spiega la storia del Corridoio Vasariano ma indica soltanto poche informazioni relative ai punti dove ci si sofferma (ad esempio di fronte ai grandi finestroni al centro di Ponte Vecchio o in corrispondenza della chiesa di Santa Felicita). Per una visita guidata è necessario prenotare un posto anche per la guida professionista, che andrà contattata e pagata dallo stesso visitatore.
Ci sono però delle limitazioni alle prenotazioni: è possibile prenotare contemporaneamente al massimo 5 biglietti con uno stesso account, anche per date diverse. Inoltre, non è possibile accedere con oggetti voluminosi, come valige, trolley, ombrelli di grandi dimensioni, che andranno depositati al guardaroba degli Uffizi. Per recuperarli, una volta finito il tour, sarà necessario tornare indietro da Palazzo Pitti passando dall’esterno. Dopo i lavori di messa in sicurezza il tragitto è accessibile anche ai disabili, grazie a un sistema di ascensori.