venerdì, 4 Ottobre 2024
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I depositi dei musei civici di Firenze diventano visitabili

Inaugurati nel complesso di Santa Maria Novella i nuovi magazzini comunali che arriveranno a custodire 4.500 opere. Gli spazi sono visitabili dal pubblico grazie a tour guidati

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Lavori di Fontana, Guttuso, Carrà, De Pisis, Mafai, Cagli, Morandi e di molte altre firme. Finora erano nascosti al grande pubblico perché conservati nei magazzini. Adesso diventano accessibili, grazie al progetto dei “Depositi visitabili” del Comune di Firenze che hanno preso casa nel complesso di Santa Maria Novella. Il primo nucleo conta 300 opere, ma questi ambienti in futuro arriveranno a contenere 4.500 tra quadri e sculture. Uno spazio che è quasi un museo, dove i visitatori potranno curiosare grazie a visite guidate curate da MUS.E che partiranno il 26 e 27 gennaio con sei appuntamenti gratuiti per proseguire poi nel mese di febbraio, a pagamento.

Un “museo” diverso. Nascono i Depositivi visitabili

Tre piani per 1.100 metri quadrati di superficie, i nuovi depositi si trovano nella parte del complesso di Santa Maria Novella che delimita il braccio occidentale del Chiostro Grande, nei locali che sono stati al centro di una ristrutturazione da 2 milioni di euro. A tagliare il nastro il sindaco Dario Nardella. “Questo progetto fa parte di un nuovo tassello della trasformazione del complesso di Santa Maria Novella – ha spiegato – siamo al lavoro per l’apertura del museo dell’italiano Mundi, per la caffetteria, la riqualificazione del cortile interno, gli appartamenti di social housing e la nuova biblioteca, in un mix di funzioni culturali, sociali e civiche che è davvero un unicum in città”.

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Il patrimonio artistico comunale conta su migliaia di beni suddivisi in raccolte, in parte esposte nei diversi musei civici della città o conservate nei depositi annessi e in parte smembrate e custodite in sedi provvisorie, in attesa di un unico luogo dove poter essere riunite e riordinate. Così è stato deciso di destinare al progetto alcuni degli ampi ambienti del complesso di Santa Maria Novella, che fino al 2016 facevano parte della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri.

Cosa si può vedere

Al momento i nuovi depositi visitabili di Firenze accolgono 300 opere della raccolta Alberto Della Ragione e di nuclei delle Collezioni del Novecento. A queste si aggiungeranno progressivamente le altre collezioni novecentesche (in base alle rotazioni espositive del vicino Museo Novecento), le sinopie del ciclo di affreschi del Chiostro Verde di Santa Maria Novella, alcune raccolte ottocentesche, tra le quali quella dell’ex Museo del Risorgimento e il legato di Icilio Cappellini comprendente dipinti dei Macchiaioli, le opere non esposte dell’ex Museo storico-topografico Firenze com’era e un’ampia rassegna di marmi, gessi e reperti lapidei di varia provenienza.

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Al piano terra dei depositi si trova una grande sala voltata di 290 metri quadrati che ospita la “Galleria delle sculture” allestita con pedane, basamenti, mensole e scaffalature, mentre al primo piano i locali si sviluppano in 9 sale con speciali strutture che consentono di conservare i manufatti e anche di ammirarli. Presenti inoltre uffici e laboratori per interventi di manutenzione.

Come prenotare le visite guidate ai depositi comunali di Firenze

Proprio l’ampiezza degli spazi consente l’organizzazione di visite guidate con prenotazione obbligatoria. I primi appuntamenti con i “Depositi visitabili” di Firenze si terranno venerdì 26 gennaio alle ore 14, 15 e 16 e sabato 27 gennaio alle ore 10, 11 e 12, accompagnati dai mediatori culturali di MUS.E. Saranno gratuiti per il pubblico. Da febbraio poi le visite continueranno ogni sabato a pagamento (con turni alle ore 10, 11 e 12). Per informazioni e prenotazioni: telefono 055-2768224, [email protected], musefirenze.it.

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