giovedì, 23 Gennaio 2025
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Giovanni dalle Bande Nere: scagionato il chirurgo, fu la setticemia

Risolto finalmente il mistero sulla morte di Giovanne dalle Bande Nere recentemente riesumato per le analisi, fu ucciso dalla setticemia e non dal chirurgo.

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La fine del mistero.

LA MALATTIA. Finalmente può tirare un sospiro di sollievo, anche se dall’aldilà, maestro Abram, che da quasi 500 anni veniva accusato della morte di Giovanni dalle Bande Nere. Infatti le indagini sulle ossa del padre di Cosimo de’ Medici hanno confermato che l’uomo d’arme morì per setticemia, ovvero per una grave infezione, e non per volontà del chiururgo, accusato di favorire gli imperiali. Secondo le cronache dell’epoca la morte fu dovuta a una cancrena che si manifestò dopo l’amputazione della gamba destra, resasi necessaria in seguito al ferimento durante uno scontro armato a Governolo, vicino a Mantova, il 25 novembre 1526.

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L’ISPEZIONE. E’ quanto ha annunciato il paleopatologo Gino Fornaciari dell’Università di Pisa, che con la sua equipe di ricercatori ha riesumato la salma di Giovanni dalle Bande Nere nella tomba delle Cappelle Medicee di Firenze. Nella stessa indagine è stata ispezionata anche la sepoltura della moglie Maria Salviati, che ha rilevato come la donna soffrisse di sifilide, malattia a trasmissione sessuale, comparsa in Europa per la prima volta nel ‘400 e diffusasi appunto nel ‘500.

FORNACIARI. “Il chirurgo Abram intervenne su un arto gravemente compromesso da una semiamputazione traumatica, limitandosi a completarla e a regolarizzare i monconi – ha riferito il paleopatologo -. La tibia fu segata immediatamente al di sotto della metà prossimale e l’operazione ne interessò solo la porzione laterale, dove è evidente il taglio orizzontale. Infatti dal lato mediale non si rilevano segni di taglio, ma solo scheggiature con andamento obliquo a sezione chirurgica ed osservata al microscopio stereoscopico, evidenzia una forte proliferazione di callo osseo endostale, conseguente alla ferita di archibugio dell’anno precedente”.

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