martedì, 19 Novembre 2024
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Nel Medioevo si viaggiava così

Al Museo del Bargello, per scoprire gli oggetti che i viaggiatori portavano con sè nel Medioevo. Pezzi curiosi e rarità: dall'altare portatile all'astrolabio

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Non esistevano di certo le compagnie low cost all'epoca, e i viaggi dovevano essere lunghi ed estenuanti, ma non per questi i nostri antenati si facevano intimorire: il viaggio è sempre stato nel dna dell'uomo.

A raccontare cosa significava viaggiare nei primi secoli dopo l'anno Mille, ci pensa Medioevo in Viaggio, mostra organizzata al Museo Nazionale del Bargello per festeggiare i 150 anni dalla sua fondazione (fu il primo museo nazionale italiano, inaugurato appena Firenze fu designata capitale del regno), dal 20 marzo al 21 giugno.

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Lungo il percorso espositivo, che conta oltre 100 opere, si incontrano pitture su tavola, sculture in pietram manufatti in avorio, vetrate, placchette di metallo e oggetti di uso quotidiano splendidamente conservati.

Le curatrici dell'esposizione – Benedetta Chiesi, Ilaria Ciseri e Beatrice Paolozzi Strozzi – hanno scelto di suddividere il percorso espositivo in cinque sezioni, ciascuna dedicata ad una diversa tipologia di viaggio.

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La rappresentazione del mondo

La prima sezione presenta una selezione di carte e piante geografiche, insieme ad un antichissimo globo celeste, rappresentativi dei confini del mondo conosciuto e della visione che se ne aveva nel Medioevo. I viaggi per mare sono evocati da una pergamena del 1311, firmata dal genovese Pietro Vesconte, tra le più antiche carte nautiche conservatesi. In mostra anche due astrolabi, utilizzati per conoscere l'ora attraverso la misurazione dell'altezza del sole o di una stella sopra l'orizzonte.

La salvezza dell'anima: pellegrini, predicatori e chierici

In mostra anche il corredo di viaggio di chi intraprendeva il lungo cammino per l'Europa alla ricerca della redenzione. Dalle calzature, alle insegne dei pellegrini, ovvero quelle placchette cucite sulle vesti a seconda delle mete raggiunte, tra cui i santuari di Roma, Santiago de Compostela e Boulogne-sur-mer.

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La guerra: crociate, cavalieri e spedizioni militari

Tra le teche della mostra, alcuni esemplari dell'equipaggiamento di chi si recava a combattere in terre lontane tra cui quattro crocette pettorali che rimandano alla conquista della Terra Santa da parte dei cristiani e un antico codice, le Canrigas de santa Maria, che riassume i momenti cruciali delle antiche guerre.

Il viaggio di affari. Mercanti, banchieri e messaggeri

Non c'è da stupirsi se anche diverse centinaia di secoli fa il business faceva muovere la gente su e giù per il continente. Ne è prova la quantità di monete ritrovate ed esposte al Bargello, oltre alle tessere mercantili curiosi esemplari creati per una più agile circolazione delle merci, oltre alle custodie in pelle per conservare i documenti.

Il viaggio dei sovrani, le parate nuziali

Non potevano mancare nemmeno i viaggi di rappresentanza (a dimostrazione che nulla, o poco, è cambiato). Le periodiche trasferte del sovrano o dei signore nei suoi possendimenti contribuivanoi a sottolinearne la visibilità politica e sociale, nonchè l'autorità. E allora ecco le sontuose selle intarsiate, il meraviglioso arazzo, i cofanetti nuziali e il cassone da viaggio che concludono il viaggio (è il caso di dirlo), in un'epoca lontana ma nemmeno così tanto.

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