martedì, 19 Marzo 2024
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Accensione riscaldamento in Toscana 2022: regole per i termosifoni

Il decreto del Mite prevede una modifica delle date del funzionamento dei termosifoni anche in Toscana: quando si può accendere il riscaldamento, per quanto e qual è la temperatura massima consentita

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Cambiano le regole per l’accensione del riscaldamento in Toscana durante l’autunno-inverno 2022: la data in cui accendere i termosifoni slitta in avanti, mentre quella di spegnimento viene anticipata. È quanto prevede il decreto del Mite, il Ministero della Transizione ecologica, firmato il 6 ottobre dal ministro Roberto Cingolani. L’obiettivo è risparmiare gas, visto il caro energia e le difficoltà di approvvigionamento. Il provvedimebto dà il via a una piccola rivoluzione per quanto riguarda il “calendario dei radiatori”.

Quando si può accendere il riscaldamento in Toscana: anche nel 2022 dipende dalla zona climatica

Prima di tutto va detto che la data di accensione del riscaldamento, in questo 2022 come negli anni passati, dipende dalla zona climatica in cui si trovano le diverse città della Toscana: le regole non sono le stesse ad esempio per Firenze, la costa di Livorno o le zone montane. Si tratta di una classificazione nazionale. Nelle aree più fresche i termosifoni si possono accendere prima e si possono tenere in funzione durante un numero maggiore di ore, in quelle più temperate (ad esempio le isole) gli impianti possono essere avviati successivamente e per un minor tempo giornaliero. Gran parte della Toscana ricade nella zona climatica D, ma ci sono dei territori che sono inclusi nella zona F (quella più fredda), nella E e altri nella C (tra i territori più “caldi”).

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La data di accensione del riscaldamento in Toscana nel 2022 (e quella di spegnimento)

Come già previsto dal piano del governo per il risparmio del gas naturale viene cambiata la data in cui si possono accendere i termosifoni, che slitta di una settimana in avanti, mentre lo spegnimento degli impianti di riscaldamento è anticipata di 8 giorni: Abetone – Cutigliano (Pistoia) e Minucciano (Lucca) sono gli unici comuni della Toscana che rientrano nella zona climatica F, la più fredda, per cui non sono previste limitazioni di orario o periodo. Stando al decreto, per gli altri comuni vengono previste queste regole:

  • Accensione dal 22 ottobre 2022 e fino al 7 aprile 2023 zona E (Comuni del Mugello, della Garfagnana, della Lunigiana, del Chianti, dell’Appennino pistoiese, le aree interne della provincia di Grosseto e in buona parte della provincia di Arezzo);
  • Accensione del riscaldamento dall’8 novembre 2022 al 7 aprile 2023  – zona climatica D (qui ricade la gran parte della Toscana come Firenze e la piana fiorentina, Massa, Carrara, Lucca, Pistoia, Pisa, Livorno, Siena, Grosseto);
  • Accensione termosifoni dal 22 novembre 2022 al 23 marzo 2023 zona C (Isola d’Elba, Capraia, Monte Argentario, Orbetello e alcuni comuni della costa livornese come Cecina e Piombino).

Orario di funzionamento e temperatura massima consentita per i termosifoni e come risparmiare gas

Il decreto prevede anche la riduzione dell’orario di accensione dei termosifoni di un’ora: massimo 13 ore al giorno per la zona E, riscaldamento attivo fino a 11 ore per la zona D e infine limite di 9 ore per la C. In ogni caso le caldaie non possono essere in funzionamento fuori dalla fascia oraria 5.00 – 23.00. Per le abitazioni e i negozi viene introdotta una diminuzione della temperatura massima negli ambienti di un grado (quindi si può arrivare fino a 19 gradi, con un margine di tolleranza di 2 gradi in più o in meno).

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Eventuali accensioni in anticipo dei riscaldamenti sono consentite solo in situazioni climatiche “particolarmente severe”, viene specificato nel decreto. Nel caso di temperature ben al di sotto delle medie stagionali i Comuni possono autorizzare con un’ordinanza l’attivazione degli impianti, ma le ore di funzionamento non possono superare la metà di quanto previsto in via ordinaria (quindi 6 ore e mezzo per la zona E, 5 e mezzo per la D e 3 e mezzo per la C).  Sul sito dell’Anaip, l’associazione nazionale amministratori immobiliari, si trova la lista di tutti i comuni italiani con la rispettiva zona climatica per il riscaldamento.

L’Enea, l’agenzia nazionale per lo sviluppo economico e sostenibile, intanto ha diffuso un vademecum su come risparmiare gas ed energia, anche quando si riscalda casa. Tra i consigli a basso costo: controllare la temperatura degli ambienti, non eccedere con l’orario di accensione del riscaldamento; schermare le finestre con persiane, tapparelle e tende pesanti durante la notte per evitare la dispersione di calore; non posizionare oggetti vicino o sopra i termosifoni e installare pannelli termoriflettenti dietro i caloriferi (anche un semplice foglio di alluminio o carta stagnola può ridurre le dispersioni verso l’esterno).

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