Scatta il turnover del verde. Obiettivo: quota 15 mila. Questo il numero degli alberi che saranno piantati a Firenze entro il 2024 in giardini, parchi e aiuole per aumentare il patrimonio arboreo della città, ma anche per mandare in pensione quelli malati o troppo vecchi, a rischio crollo.
A fine 2019 il Comune ha avviato il piano di forestazione urbana che andrà avanti anche in questi primi mesi dell’anno. Si parte dalle Cascine, dove sono arrivate 680 piante per rinnovare, tra gli altri, i filari storici lungo gli argini. Anche la pioppeta di viale Tanini al Galluzzo viene rinnovata con 180 esemplari in più, accompagnati da interventi per ridurre il rischio di infezioni alle radici. Nuove piante poi in piazza Pier Vettori e in piazza della Vittoria. A questi si aggiungono le piante messe a disposizione per l’iniziativa “Dona un albero”.
La mappa del verde
Una strategia green che continua il lavoro degli scorsi anni: dal 2014 al 2019 sono stati messi a dimora, come si dice in gergo, 13.200 alberi. Poco meno della metà è servita a rimpiazzare le piante abbattute a causa dei violenti temporali, oltre a quelle tagliate perché malate, secche o che rischiavano di cadere.
I cambiamenti climatici hanno imposto una stretta sui controlli: in cinque anni sono 105 mila le verifiche di stabilità su 16 mila chiome. Tutti i dati e i numeri di questo “tesoretto green” sono conservati nel cervellone del Comune, un sistema informatico rinnovato di recente, che adesso mette a disposizione online la mappa verde della città, accessibile a tutti sul sito ambiente. comune.fi.it: ogni albero ha una carta di identità georeferenziata, aggiornata direttamente dal tablet dei tecnici durante i sopralluoghi.
La carta di identità: gli alberi più diffusi a Firenze
Al momento sugli 8 milioni di metri quadri di verde pubblico fiorentino si contano oltre 80 mila alberi per 250 specie diverse, ma quattro di queste, da sole, rappresentano il 40% del totale: i più diffusi dalle nostre parti sono i tigli, seguiti da querce, cipressi e bagolari. Il 37% delle piante fiorentine è sempreverde, il restante perde le foglie durante l’autunno.
Intanto anche i parchi diventano smart: nei giardini del quartiere Leopolda e delle ex officine Galileo si sperimentano i primi sistemi di irrigazione automatica sempre connessi al web. Si attivano grazie a sensori che misurano parametri come il grado di umidità dell’aria e la quantità di pioggia caduta, riducendo del 30% l’uso di acqua in un anno.