L’arresto dell’imprenditore empolese è avvenuto ieri, 25 novembre, da parte della guardia di Finanza con l’accusa di bancarotta, emersa in seguito alle indagini condotte dalle Fiamme Gialle fiorentine.
L’attivita’ ispettiva ha accertato che l’uomo sottoposto alle misure cautelari era di fatto l’amministratore della societa’ fallita anche se questa formalmente vedeva come amministratore unico la moglie dello stesso.
La distrazione del denaro e’ avvenuta mediante il prelievo del denaro dalla cassa della societa’, operazioni contabili fittizie e con la vendita sottocosto di numerosi beni aziendali. La distrazione e’ stata quantificata in circa 630mila euro.
L’uomo non e’ nuovo a fatti del genere: gia’ nel 2005 una societa’ che svolgeva la medesima attivita’, intestata ad un prestanome ma di cui il soggetto era amministratore di fatto, era stata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze e lo stesso condannato, nel giugno 2008, a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta per distrazione in danno della societa’.
Le misure cautelari sono state rese necessarie anche dal comportamento del soggetto che, durante il corso delle indagini nei suoi confronti, ha continuato la solita intensa attivita’ imprenditoriale, tendando anche di ostacolare le indagini in corso inducendo i suoi clienti a fornire false indicazioni ai finanzieri circa il suo effettivo ruolo nella vicenda.