venerdì, 26 Aprile 2024
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Ataf, scure sul servizio notturno

A circa due mesi dall'entrata in vigore della ztl notte, il servizio notturno dell'Ataf viene pesantemente ridotto. Quattro linee soppresse (tra cui il 71), alcune ridotte a una sola vettura, altre rimpiazzate (fino a un certo punto) da linee diurne.

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A circa due mesi dall’entrata in vigore della ztl notte, il servizio notturno dell’Ataf viene pesantemente ridotto. Quattro linee soppresse (tra cui il 71), alcune ridotte a una sola vettura, altre rimpiazzate (fino a un certo punto) da linee diurne.

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QUARTA FASE. Si tratta della quarta (ma non ultima) tranche di tagli dovuta alle minori risorse trasferite dallo Stato alle Regioni per il Tpl. Le prime tre rimodulazioni del servizio erano già avvenute a gennaio, febbraio e marzo, con la dilatazione dei tempi di attesa, la cancellazione di alcune linee (33) o pezzi di tragitto (vedi 3, 12, 13 e 17). Adesso, a partire dal 17 aprile, si entra in una nuova fase di sforbiciate.

MILIONI MANCANTI. Già perché la riduzione finora ottenuta, pari al 10% circa del totale, non basta. Alla faccia della Regione che parla di risorse reintegrate da parte del Governo. “Mancano ancora 2,4 milioni solo sul lotto urbano – dichiara l’assessore provinciale ai trasporti Stefano Giorgetti – con il taglio del notturno se ne recuperano 480mila, ma ci sarà ancora da lavorare se il Comune o la Regione non reperiscono i 2 milioni mancanti”.

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NOTTE SENZ’AUTO E SENZA BUS. “Abbiamo deciso di intervenire sul notturno – spiega Giorgetti – perché su di esso c’è già un progetto di completa revisione del servizio”. A partire, però, dal 2012. Nel mentre i cittadini rimarranno quasi senza bus notturni, ztl estiva o no.

NEL DETTAGLIO. In concreto saranno cancellate le linee 67, 68, 70 e 71. Quest’ultima sarà in parte sostituita dal prolungamento del 23 fino alle 23.30. Solo in parte, però: a Bagno a Ripoli, nottetempo, sarà difficile arrivare. Sulle linee 1, 9, 22 e 28 rimarrà una sola vettura a partire dalle 22.30 circa. La linea 6 potrà contare su sole due vetture a partire dallo stesso orario, mentre 10 e 20 continueranno il servizio regolare fino alle 24.30. Il 36 passerà da S. Felice fino alle 23.30, mentre per il 27 scatterà l’eliminazione di una vettura su 3.

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EXTRAURBANO. Più contenuti i “buchi” da riempire nell’extraurbano: 355mila euro per il lotto Chianti-Valdarno e 227mila circa per Mugello-Valdisieve. “Ho chiesto ai comuni di impegnarsi a reperire le risorse – continua Giorgetti – altrimenti anche qui sarà necessario intervenire di nuovo”. Cesoie alla mano.

ESUBERI. Le ulteriori sforbiciate portano i tagli a una cifra ben superiore di quel 10% in meno di fronte al quale le aziende che gestiscono il servizio si erano impegnate a non licenziare. La cifra si aggira attorno al 15-16%. Il rischio esuberi è concreto. “Basterebbero 3 milioni per scongiurarlo”, commenta Giorgetti.

GUERRA DI CIFRE. Ma con la Regione, prima incaricata a trovare queste risorse, è ormai guerra di cifre. Nei giorni scorsi, infatti, lo stesso Rossi ha invitato gli enti locali a rivedere i tagli apportati al servizio alla luce dei fondi reintegrati. “La Regione calcola il taglio sull’ammontare totale delle risorse destinate al Tpl – spiega Giorgetti – che sono 251 milioni. Ma all’interno ci sono cifre che non si possono toccare: il taglio deve essere applicato ai 188 milioni che effettivamente arrivano agli enti locali”. A cui bisogna aggiungere 3,2 milioni in meno che la Regione “scuce” alla Provincia di Firenze da quando è entrata in funzione la tramvia. “I conti sono presto fatti – conclude Giorgetti – o si trovano altri 3 milioni o si mettono a rischio servizio e occupazione”.

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