É stato arrestato dalla guardia di finanza, un 44enne residente a Fiesole per bancarotta fraudolenta documentale, procurato fallimento e bancarotta fraudolenta patrimoniale. L’uomo gestiva una società di consulenze, fallita nel maggio del 2011. Secondo le fiamme gialle, le varie mosse dell’imprenditore avevano portato la società a un grave dissesto economico oltre che all’ inesistenza di scrittura contabile e alla mancanza di fotocopiatrici, di stampanti, macchinari e arredi vari.
I DEBITI. Il passivo della società è risultato di oltre 1 milione di euro per vari debiti, tra cui alcuni per il mancato pagamento dell’affitto, per gli incassi legati a false fatture emesse verso società riconducibili sempre allo stesso soggetto. In più, per accedere allo sconto bancario, ha presentato in banca fatture false per dimostrare una falsa redditività.
LE INDAGINI. Le indagini hanno accertato che l’imprenditore era il reale amministratore della società fallita. L’uomo, per occultare le sue responsabilità gestionali, aveva attribuito la carica di rappresentante legale a prestanome, risultati del tutto ignari delle operazioni commerciali da lui compiute. Anche il collegio sindacale è risultato di fatto inesistente, in quanto costituito da soggetti del tutto ignari delle cariche loro attribuite.